Resoconto della seduta n.97 del 17/01/2023

SEDUTA N. 97 DEL 17 GENNAIO 2023

La seduta inizia alle ore 10,20

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 97 del 17 gennaio 2023. Do per letto il processo verbale della seduta n. 96 del 28 dicembre 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell’articolo 53 del Regolamento Interno.
Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l'attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell'Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento Interno.

Interrogazione n. 663 - a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo
“Ripristino urgente dei servizi relativi alla terapia infusionale e al trattamento della psoriasi a Pesaro”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 663 – a risposta immediata - dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Carancini, Casini, Mastrovincenzo.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per quanto riguarda il servizio di terapia infunsionale, in particolare i farmaci da somministrare in ambiente ospedaliero, la direzione del distretto ha comunicato del preso contatto con la direzione medica ed il presidio ospedaliero di Pesaro per l'individuazione dei locali e il ripristino di tale attività presso la sede del presidio ospedaliero di Pesaro sin dalle prossime settimane, si cita il mese di febbraio 2023.
La specifica data di inizio e la modalità organizzativa di accesso, comunque, saranno resi noti anche all'opinione pubblica.
Per quanto riguarda il servizio di PUVA terapia il poliambulatorio di via XI settembre ha in dotazione una cabina di fototerapia collaudata nel 2011, l’Aazienda sanitaria territoriale, per il tramite di uffici preposti, sta valutando se la stessa risponde ancora ai requisiti tecnici di sicurezza, relativamente all'esposizione ai raggi ultravioletti per un eventuale ripristino dell'attività presso il distretto di Pesaro.
Il distretto ha già preso accordi con la dermatologia del presidio ospedaliero di Fano, che nel corso della prossima settimana si recherà presso il poliambulatorio di via XI settembre per vedere la cabina PUVA e visionare le schede tecniche per verificare l'idoneità anche tramite l'intervento di ingegneria clinica. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Biancani.

Andrea BIANCANI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore Saltamartini per essersi attivato. La risposta è positiva e lo ringrazio anche perché sono due servizi che ritengo siano fondamentali, sospesi a causa della pandemia, che riguardano in particolare modo l'infusione alle persone fragili che hanno difficoltà anche a spostarsi, quindi, riuscire a riattivare questo servizio è rilevante.
Mi auguro che la questione del dermatologo per la psoriasi e la cabina vengano verificate perché credo che siano importanti anche attivare questo sevizio.
La ringrazio per la risposta.


Interrogazione n. 669 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Urgenza di provvedere agli inviti per screening mammografici gratuiti, come già approvato dall’Assemblea legislativa”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 669 – a risposta immediata - dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Le nuove linee guida European Commission initiative on breast cancer (ECIBC) pubblicate ad agosto del 2022 ed adottate anche a livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità non raccomandano lo screening nelle donne nella fascia di età 40/44 anni, limitando e indicando solamente le donne nella fascia di età 45/74 anni. Per la fascia di età 45/49 anni l'invito sarà biennale a partire dal mese di aprile 2023. Si evidenzia a tale proposito che le citate linee guida europee segnalano che attualmente le evidenze scientifiche non supportano una maggiore efficacia della mammografia annuale rispetto alla biennale nelle donne invitate a partecipare allo screening nella fascia 45/49 anni di età, per questo la tempistica tiene conto di queste evidenze scientifiche e delle linee guida dell’Istituto superiore di sanità. Per la fascia di età 50/69 anni lo screening continuerà con le stesse modalità, chiamata biennale. Per la fascia di età 70/74 anni l'invito sarà biennale, le lettere di invito verranno inviate a partire dal mese di settembre 2023. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Ringrazio l’Assessore Saltamartini, ha letto questa risposta molto in fretta e mi pare che i Consiglieri della sua stessa maggioranza non l’abbiano ascoltata e se fossi in loro adesso proverei molto imbarazzo.
Ha smentito ciò che gli stessi Consiglieri della sua maggioranza hanno votato un anno fa, infatti c’è stata una mozione proposta anche dalla Lega con la quale si chiedeva di rendere lo screening mammografico gratuito per tutte le donne, dai 40 anni, e lei un anno dopo viene qua a dire che non è d’accordo e che le linee guida dell’Istituto superiore di sanità non lo raccomandano. La proposta l’avete fatta voi e noi l’abbiamo accolta a braccia aperte anche perché corrispondeva a quella che stavamo avanzando noi. Lei un anno dopo si accorge di aver sbagliato e lo dice con questo candore come se fosse normale. Mi sembra imbarazzante per lei politicamente, ma anche nei confronti di tutte le donne che da un anno aspettano la chiamata.
Lo scorso anno, il 15 febbraio, abbiamo approvato all’unanimità la mozione che chiede di invitare tutte le donne delle Marche nella fascia 40/49 anni per lo screening mammografico gratuito annuale e di ampliare anche la fascia dai 70 ai 74 anni per uno screening biennale. Lei si accorge di questa mozione approvata all’unanimità un anno dopo e la smentisce, soprattutto non da seguito a quello che questa Assemblea ha votato, delegittimandola.
La invito a rivedere la sua risposta e a considerare l’importanza di questo screening, se mi dice che le linee guida dell’Istituto superiore di sanità lo consigliano solo dai 45 anni, posso anche essere d’accordo, ma ciò non significa che lei possa decidere senza rispettare ciò che ha votato questa Assemblea legislativa.
C’è una mozione approvata un anno fa a cui non solo non è stato dato seguito, ma oggi viene disconosciuta.
Ribadisco l’importanza di intervenire urgentemente dando seguito a quello che noi abbiamo deciso e chiedo anche al Consigliere Cancellieri, che aveva votato questa proposta, di farsene portavoce visto che dovrebbe essere uno dei primi ad interessarsi, invece sono io che per la seconda volta chiedo di mandare questi inviti alle donne marchigiane. Ha detto che partiranno per i 45 anni da aprile, ma ciò che mi è stato detto oggi in Aula è gravissimo e spero di avere ulteriori chiarimenti. Grazie.

Interrogazione n. 670 – a risposta immediata
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo e Vitri
“Prospettive reparto Urologia AST Ascoli”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 670 – a risposta immediata - dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo e Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In merito al rilancio dell'attività urologica dell'Azienda sanitaria territoriale di Ascoli Piceno, essendo peraltro già presenti il reparto urologia di Ascoli Piceno e le necessarie professionalità in grado di operare attraverso la strumentazione robotica, quale tecnico, ormai consolidate in letteratura per il trattamento delle patologie oncologiche del tratto genito-urinario, a fronte di una domanda espressa da parte dell'utenza residenziale nel territorio della AST Ascoli Piceno, oggi soddisfatta tramite mobilità interregionale ed extraregionale, si preannuncia che nelle prossime settimane sarà avviato un percorso di valutazione di fattibilità circa l'acquisizione delle tecnologie in questione, che tenga conto delle possibili soluzioni offerte dal mercato attuale.
Il gruppo di progetto multidisciplinare sarà insidiato e composto da professionisti clinici coinvolti nel trattamento in questione, affiancati all'ingegneria clinica e dal controllo di gestione al fine di trovare la migliore soluzione efficace e sostenibile. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Ci mancherebbe altro che nell’Area vasta 5 non ci fosse l’urologia, siamo ridotti allo stremo, però l’urologia in una ex Area vasta perché oggi siamo Azienda è il minimo che si possa chiedere.
Mi fa piacere quello che ha detto anche se ha usato parole che non mi rassicurano, per esempio percorso di fattibilità tecnica, che siccome non ha un tempo può essere una questione che dura una settimana, 15 giorni, un mese, perché il gruppo di progetto, come lei ha detto, deve ancora essere insediato e mi auguro che lei lo insedi velocemente, a parte l’accordo che era stato siglato nel quale si era detto con l’Università Politecnica che la robotica sarebbe stata una delle questioni da affrontare immediatamente per trattare le patologie oncologiche.
Abbiamo una mobilità pesante nel Piceno perché il 43% dei pazienti vengono ad operarsi ad Ancona e questo è un costo, se vogliamo parlare di costi ed essere molto cinici, che non si può accollare un paziente oncologico che ha già dei problemi. Il tasso di mobilità è altissimo perché il 20% dei pazienti è costretto ad emigrare fuori regione.
Credo che sia importantissimo perché la Regione Abruzzo, che è vicina e confina con noi, ha già tre piattaforme e una la sta istallando proprio nel vicino teramano. La zona nord, l’Emilia Romagna, ha sei piattaforme, per non parlare della Toscana, dove ci sono due piattaforme per ogni provincia.
Al fine di far lavorare anche la struttura dell’urologia, che è di grande qualità, è necessario che lei acceleri, questo lo sento dire da troppo tempo, le chiedo di accelerare i tempi per l'acquisto di questa piattaforma sennò perderemo ulteriori pazienti e denaro e forse perderemo anche il primario perché alla fine uno che è costretto a lavorare nel Piceno ed a operare ad Ancona soffre un disagio grandissimo, così come i suoi collaboratori. Grazie.

Interrogazione n. 671 – a risposta immediata
ad iniziativa del Consigliere Santarelli
“Immediata messa in sicurezza del territorio e del Comune di Senigallia colpito dall’esondazione del fiume Misa e Nevola”

Interrogazione n. 673 – a risposta immediata
ad iniziativa dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri
“Inagibilità del Ponte Garibaldi di Senigallia. Ripristino del collegamento tra le sponde del fiume Misa”
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 671 – a risposta immediata - del Consigliere Santarelli e l’interrogazione n. 673 – a risposta immediata - dei Consiglieri Mangialardi, Mastrovincenzo, Bora, Biancani, Casini, Carancini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Grazie, Consigliere, di aver posto l'attenzione su un tema così delicato, anche perché a volte i lavori che si svolgono vengono sottovalutati.
Le faccio una veloce panoramica delle situazioni che abbiamo messo in campo dall'indomani di quel bruttissimo evento, al di là dell'emergenza immediata gestita dalla Protezione Civile, io le parlo non come struttura commissariale, ma come Genio Civile della Regione Marche, ognuno ha le proprie competenze.
Come Genio Civile della Regione Marche abbiamo nell'immediatezza, successivamente all'evento, messo in campo 75 cantieri diversi sui fiumi Misa, Nevola e, per la parte che riguarda la provincia di Pesaro, Candigliano e forse in parte anche Metauro, poi se vuole le do un elenco dettagliato di tutti i 75 interventi, complessivamente per 5.935.000 euro.
Sappiamo quanto sia delicato questo perché per mettere in campo 5.900.000 euro di lavori, che non potevano essere preventivati, si è dovuto far fronte con le risorse a disposizione di questi cantieri, 46 sono ultimati, 24 sono in corso e 5 in fase di attivazione.
Le azioni intraprese dalla Regione Marche consistono essenzialmente in interventi di somma urgenza per i famosi 6 milioni.
Per la mitigazione del rischio, volto più che altro in questo caso al futuro, abbiamo finanziato le opere per quasi 9 milioni di euro, anche questo in maniera eccezionale, spostando risorse da alcune fonti in cui eranostate indirizzate a nuove iniziative e questo riguarda in particolar modo due nuove vasche di espansione, che erano previste nel Piano del 2016, ma che non erano mai state progettate nè messe in campo. Stiamo dando l'incarico per la progettazione e successivamente per la realizzazione per circa 700.000 m³ nuovi di invaso una in località Pancaldo, una sul Nevola a monte di Tre Castelli, quindi, una a monte di Ostra, una a monte di Tre Castelli, una sul Nevola e una sul Misa.
Per quel che riguarda le vasche di Bettolelle, che erano già iniziate pima dell’alluvione, poi hanno subito seri danni durante l'alluvione, i lavori sono di nuovo in corso, sono in fase di ultimazione ed anche in questo caso abbiamo autorizzato l’ampliamento di quelle vasche per ulteriori milioni di metri cubi, che sarà in questo caso realizzato dalla stessa ditta con un ampliamento di appalto. Per quel che riguarda Bettolelle si prevede un ampliamento rispetto ai lavori attuali senza soluzione di continuità, la ditta continuerà a lavorare, per le altre due vasche, quella a monte di Ostra e a monte di Tre Castelli, dovremo invece fare la fase progettuale, mentre per la gara d'appalto servirà un po’ di tempo in più. Questo per quanto riguarda la somma urgenza.
Per il resto abbiamo anche fatto una convenzione per 300.000 euro con la Fondazione Cima, che è il Centro internazionale di monitoraggio ambientale e con l’Università di Firenze, il Centro per la Protezione Civile dell’Università di studi di Firenze per 300.000 euro, per studiare nuovi sistemi di allertamento e monitoraggio di quei territori e nuove attività legate alla prevenzione di questi eventi. Fino ad oggi sia le previsioni fatte nel 2016, dopo l'alluvione del 2014, sia l’attuale stima di adattamento erano “tarate” sugli eventi storici, quelli più o meno conosciuti o prevedibili. Ad oggi vediamo situazioni di sempre maggior rischio e dobbiamo in qualche modo approfondire questi sistemi sia di allertamento che di prevenzione e su questo abbiamo fatto uno studio per 300.000 euro con la Fondazione Cima e con l’Università di Firenze per procedere in questo senso.
Per quanto riguarda la passerella pedonale ed il Ponte Garibaldi in queste ore siamo a contatto con il Consorzio di bonifica che ci ha già inviato un preventivo per un adeguamento …

(interventi fuori microfono)

Stefano AGUZZI. Questa fa parte della seconda

PRESIDENTE. La prego di concludere.

Stefano AGUZZI. Questo è quello che chiede la seconda interrogazione

PRESIDENTE. Risponde sulla seconda oppure risponde dopo.

(Interventi fuori microfono)

Stefano AGUZZI. Rispondo anche alla seconda, prendo il tempo necessario, ma do entrambe le risposte perché di fatto da questo momento si ricalcano l'una e l'altra.
Per quel che riguarda la passerella pedonale ed il collegamento all'interno della città di Senigallia, quindi legato anche all'abbattimento ed al rifacimento del Ponte Garibaldi, noi ci stiamo muovendo in questo senso, siamo in accordo e dobbiamo stipularlo in queste ore con il Commissario straordinario, questa partita la segue il Vicecommissario, il finanziamento delle due opere, una passerella temporanea che possa essere installata al più presto, poi sarò più preciso in seguito alla relazione, e nello stesso momento la progettualità, sia per l’abbattimento che per il rifacimento di Ponte Garibaldi.
Non si è stati in grado di trovare una passerella già pronta da poter installare sul Misa all’interno di Senigallia, abbiamo cercato in tutti i modi, abbiamo riesumato la vecchia passerella posta a suo tempo di fianco al ponte già rifatto, l’ex Ponte 2 giugno, ma non è adatta a un transito pedonale in quanto quella era stata fatta per far passare i sottoservizi, in questo caso sarà adeguata, la spesa è di circa 300.000 euro, per essere utilizza per i sottoservizi, ma anche per il passaggio pedonale e alla fine di tutto questo percorso sarà lasciato in uso al Comune di Senigallia che potrà metterla in campo dove riterrà più opportuno.
Il Consorzio di Bonifica ci mette a disposizione questa struttura, si fa una gara veloce con una società che l’adegua per il passaggio e la messa in sicurezza, poi sarà installata di fianco al Ponte Garibaldi. Nello stesso momento in convenzione con Anas sarà garantito un finanziamento proveniente dal Vicecommissario, Anas proporrà il progetto per l'abbattimento e il rifacimento di Ponte Garibaldi e anche il successivo finanziamento.
Per quanto riguarda il ponte Garibaldi si dovrà procedere alla progettualità, gara d’appalto e quant'altro, servirà un po’ di tempo in più, per la passerella pedonale la tempistica è grossomodo quella del mese di maggio, prima dell’estate dovrebbe essere installata e alla fine di tutto questo percorso rimarrà in utilizzo al Comune di Senigallia. Serviva più tempo per entrare in tutti i particolari, spero di essere stato sufficientemente chiaro. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno ai colleghi Consiglieri, alla Giunta e buongiorno anche a chi ci sta ascoltando da casa perché questa è un'interrogazione che merita ore di interventi, visto quello che è successo.
Vogliamo sottolineare che innanzitutto dalle risposte dell’Assessore Aguzzi si evince che nella nostra interrogazione era contemplata la richiesta di capire, tra lavori urgenti per la viabilità e l'economia della città di Senigallia, se c’erano delle notizie in merito al rifacimento del Ponte Garibaldi, che più volte è stato evidenziato come opera strategica, anche dal nostro gruppo consiliare civico, per il rilancio dell'immagine e dell'efficienza della nostra Regione.
Preghiamo l'Assessore Aguzzi di far avere al nostro gruppo tutta la risposta perché ci sono delle informazioni molto importanti sui temi economici che ha messo in campo.
La risposta all'interrogazione ci trova soddisfatti perché l'Assessore Aguzzi è riuscito a fare chiarezza sulle azioni programmate in questa fase di attuazione, sulle cose da fare con i tempi certi e futuri. Ci vede soddisfatti perché mette fine ad illazioni, articoli, infamanti creazioni di teoremi per mettere in dubbio le vere intenzioni. Gli articoli che abbiamo letto sulla stampa servono a diffondere panico e non serve a nessuno avere queste informazioni, si ha bisogno di risposte certe, tempi certi, abbiamo necessità di certezze.
Dalla risposta dell'Assessore Aguzzi si evincono delle risposte certe, immediate, poi provvederemo a capire nei giorni e nei mesi a venire se quello che ha detto è fonte di correttezza, ma soprattutto lo ringrazio perché oggi ha fatto chiarezza sui numeri, tempi e sul futuro. Grazie.

Stefano AGUZZI. Sull’interrogazione n. 673 ero già intervenuto su questo.

PRESIDENTE. Deve solo ampliare, ha detto che prendeva fiato e poi ci tornava.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. Pochi particolari, poco fa, prima di entrare ero con il Commissario della Protezione Civile che è in contatto sia con Vicecommissario per aver l’autorizzazione alla spesa nelle prossime ore, speriamo nell'immediatezza, che con il Consorzio di bonifica.
Nel momento in cui avremo l’autorizzazione della spesa potremmo procedere, soprattutto se ci sarà una somma urgenza dichiarata, sperando da parte del Vice Commissario, immediatamente all’adeguamento di questa passerella, spedendola alla ditta che l’ha prodotta, probabilmente, o a chi si aggiudicherà l’appalto, ma penso che sarà la ditta che l’ha prodotta, la dovrà riassettare, sistemare e adeguare per poi rinviarcela.
Prima sarà definita questa fase burocratica e prima riusciremo a metterla in campo. Quando parlo di maggio parlo dei tempi canonici di un’eventuale gara, se dovessimo evitare la gara, somma urgenza e quant'altro potrebbe essere anche prima, voglio sperare.
Per quanto riguarda il Ponte Garibaldi siamo d'accordo con l’Anas che si fa carico di tutta questa procedura: progettazione, abbattimento e rifacimento, anche in questo caso l’Anas potrebbe avere delle società con le quali ha delle gare aperte, quindi si potrebbe evitare una lunga e nuova gara per il rifacimento, ma siamo nella fase progettuale.
Il Vicecommissario ci ha garantito il finanziamento con fondi speciali, i famosi 200.000 euro già accreditati, e appena avrà la piena disponibilità …, e si parla di giorni, non solo per quest’opera, ma per tutte le altre da dover mettere in campo su tutti i territori.
Ho ascoltato il Vice Commissario anche l’altro giorno a Cantiano, si parla di giorni, forse anche di una settimana per avere la definitiva autorizzazione, in questo caso nel momento in cui c'è la piena disponibilità di quei fondi daremo immediatamente ad Anas circa 60/70 mila euro che ha chiesto per la progettazione di Ponte Garibaldi, approvata la progettazione si andrà all'eventuale gara d'appalto, se non servirà la gara d’appalto, perché Anas ci dice che ha già una convenzione aperta, il tutto potrebbe anche essere più rapido. Qui parliamo di rifacimento complessivo, un conto è la passerella, un conto è il rifacimento, la passerella dovrebbe essere in campo entro la primavera, il ponte avrà tempi più lunghi, però siamo in questa fase conclusiva. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, Assessore, non mi sarei mai permesso di fare un’interrogazione a risposta immediata per rifare il punto degli interventi necessari per il territorio della Valle del Misa e del Nevola e non solo, anche quelli del pesarese interessati dagli eventi del 15 settembre, che non possono essere esauriti, anche se qualche dato ce l’ha messo a disposizione, con uno strumento come quello della risposta immediata.
Ho puntato sul tema del Ponte Garibaldi sul quale c’eravamo già confrontati, posso capire le difficoltà, ma, Assessore, mi ha dato la stessa identica risposta di due mesi fa.
Capisco le articolazioni, ma che non si possa risolvere temporaneamente il transito e il collegamento tra due sponde di un fiume largo in quel punto 31 metri …, a me sembra complicato, non so cosa dicono i tecnici, ma che dopo due mesi non si sia risolta … Anche l’altra volta aveva parlato del fatto che sarebbe stata riesumata, non al transito pedonale, quella era una passerella temporanea affiancata al ponte che si stava costruendo, fortunatamente, che faceva da collegamento per i sottoservizi e utilizzata in via eccezionale per il transito pedonale, non a norma, perché parliamo di una passerella di 1,20 metri.
Oggi, Assessore, non posso essere soddisfatto, mentre sul tema di prospettiva ha dato un percorso che, conoscendo le norme, sta nei percorsi normali, anche l'utilizzo di Anas e delle risorse che sono state assegnate al Commissario straordinario, sulla soluzione temporanea è un dramma se non viene risolta domani mattina.
Abbiamo passato il Natale in grande difficoltà, la città è spaccata in due con le attività economiche della riva sinistra completamente isolate, non c'è la possibilità di accesso pedonale, non parliamo di un'altra cosa, la soluzione di una passerella, di un ponte, che possa consentire il collegamento, mi sembra tecnicamente imbarazzante che non si sia trovata una soluzione e che venga riesumata una passerella che lei dice che poi verrà lasciata in dotazione al Comune di Senigallia, non vogliono capire nemmeno per cosa, però è un dramma in questo momento, un dramma economico.
Assessore, le chiedo di affrontare la questione con determinazione oggi per avere una risposta al più presto possibile perché quella che andrete a posizionare forse per maggio, che avevate detto che forse sarebbe stata posizionata a gennaio, non è una soluzione, anche se continuate a dire che non si riesce a trovare una soluzione, che tecnicamente è anche molto banale perché chi ha fatto quella soluzione iniziale può produrre, bisogna affrontarla con le risorse.
Comunque si raccontano storie, non c'è una drammatizzazione sulla stampa, anzi, non c'è nessuna speculazione, c'è la nostra collaborazione totale, degli amministratori di tutti i colori, da tutte le parti, che però marcano inevitabilmente i ritardi immediati, interventi che pur organizzati nei 75 cantieri, che ha indicato, non sono sufficienti ed ogni volta che c'è l'ennesima allerta meteo la città ed il territorio cadono nel panico e non lo inventiamo noi, lo dico per tutti, non lo invento io e nemmeno la stampa.
Assessore, non siamo per nulla soddisfatti della risposta che ha messo a disposizione e ritorneremo su questo tema e incalzeremo per avere un attraversamento adeguato in poco tempo perché il tempo già l’abbiamo consumato tutto. Grazie.

Interrogazione n. 674 - a risposta immediata
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Potenziamento POTES di Fano”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 674 – a risposta immediata - della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. In merito all'interrogazione c’è da tener conto che il servizio di emergenza sanitaria del territorio delle Marche risulta ancora disciplinato da alcune delibere, la n. 139 del 2016 e la n. 650 del 2018, che sono da considerarsi atti vincolanti al fine della programmazione e dell'organizzazione del servizio.
C'è da tener conto che segnatamente a questo tipo di aspetto dei servizi sanitari quei provvedimenti aumentavano l’organizzazione del servizio di POTES rispetto alle previsioni dei dati ministeriali, alle linee guida e di indirizzo del Ministero della salute. C'è da considerare che, sulla base di quegli atti, le disposizioni che attualmente vive la nostra Regione sono perfettamente congruenti con gli atti di indirizzo ministeriali che garantiscono il rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni. Risultano peraltro attive, come sappiamo, come ho già più volte ribadito in questa Aula anche in risposta alle interrogazioni, le postazioni previste per Frontone, per le quali nessun operatore ha per ora manifestato la disponibilità alla gestione stessa.
Voglio anche ricordare l'apertura della nuova postazione di emergenza territoriale presso il Comune di Terre Roveresche, ad oggi questa struttura e ben utilizzata e posizionata anche in funzione dei servizi da effettuare nei territori circostanti.
Poi c’è il tema della centrale operativa, che, sulla base delle chiamate, delle esigenze che man mano si manifestano, organizza il servizio e in merito alle richieste non si evidenziano le criticità che sono state segnalate nell'interrogazione.
Cionondimeno, questo non significa che non si possa migliorare il servizio, non si possano potenziare tutte le strutture e questo, indipendentemente da quello che potrà avvenire nei prossimi mesi, sarà garantito anche dalla realizzazione degli interventi che sono stati programmati prima di tutto qui in Consiglio regionale, per quanto riguarda le nuove tecnologie, la formazione dei nuovi medici, ma soprattutto con la realizzazione di interventi previsti dal PNRR che daranno ulteriori garanzie a questo specifico servizio di POTES urgenza emergenza, soprattutto alla realizzazione di servizi che potranno frenare l'accesso ai pronto soccorso e la richiesta d'intervento delle POTES. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Ringrazio l'Assessore, anche se prendo nota del fatto che non ha risposto all’interrogazione che era particolarmente puntuale e la parola Fano non l’ha citata neanche, mi ha parlato di tutt'altre situazioni.
Facciamo il quadro, Fano è una città, come penso che la maggior parte di voi sappia, di 60.000 abitanti, gli utenti sono oltre 100.000, è l'unico Comune costiero che di notte ha solo un'ambulanza medicalizzata mentre di giorno c'è anche l'ambulanza infermieristica.
Ogni tanto sulla stampa si legge che Calcinelli dovrebbe intervenire nelle emergenze fanesi, ma se avete letto l'articolo che è stato pubblicato proprio qualche giorno fa, il 15 gennaio, sul Resto del Carlino, è chiaro che la POTES di Calcinelli non può essere di supporto a quella di Fano perché ha in media 12 uscite giornaliere e copre un totale di 80.000 chilometri l'anno.
Facciamo una panoramica anche a livello regionale: Jesi ha 40.000 abitanti, ha due ambulanze H24 più un automedica, automedica che nella nostra Provincia non c’è.
Su questo tema sono già intervenuta diverse volte in Aula, mi è stato detto che sarebbe stato preso in considerazione anche questo problema però ad oggi, dopo più di due anni che siete al governo della Regione, non è cambiato niente.
Senigallia ha 44.000 mila abitanti, tre ambulanze di cui due dell'Azienda sanitaria territoriale più un mezzo di volontari, non ci vuole molto a capire che tra le città costiere quella che rischia di più, perché qui si sta parlando della vita delle persone, è Fano la cui cittadinanza aumenta nei periodi estivi, che vanno da giugno a settembre.
Tra l’altro non ha neanche nominato il Piano socio-sanitario, ha fatto bene secondo me perché rinviare tutto a quella scelta lì è un po’ troppo dilazionare scelte strategiche e importanti nel tempo.
Avevate promesso una sanità all'avanguardia e ad oggi non si vedono i risultati, lei ha detto che non esclude un potenziamento di tutte le strutture, ma su quella di Fano non ha preso il benché minimo impegno, anche quando il Primo cittadino di Fano, terza città delle Marche, ha sottolineato - sto parlando della fine dell'anno scorso, ho qui il verbale del Consiglio del 22 dicembre - la carenza di questo servizio e ha chiesto un intervento da parte della Regione.
Questo intervento da quello che lei ha detto non ci sarà, non lo prendete neanche in considerazione perché non ho sentito una parola al riguardo, in forma chiara. Spero che non sia così e soprattutto che il personale che verrà individuato sarà quello pubblico dell'Azienda sanitaria territoriale, che non si ricorra anche in questo caso ai privati perché uno studio che è in mio possesso, che anche lei conoscerà, fatto dal COES Marche, l'associazione di Fermo dell’Area vasta 4, dimostra che è più conveniente dal punto di vista economico internalizzare il servizio piuttosto che esternalizarlo e mi auguro che questo sia il secondo passaggio obbligato, che invito questa maggioranza a fare. Grazie.

Interrogazione n. 675 - a risposta immediata
ad iniziativa della Consigliera Lupini
“Iniziative urgenti per aggiornamento dei dati riguardo i fenomeni franosi nelle Marche con contestuale trasmissione di tali dati ad ISPRA e conseguente inserimento nell'Inventario dei fenomeni franosi in Italia (IFFI)”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 675 – a risposta immediata - della Consigliera Lupini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Aguzzi.

Stefano AGUZZI. Grazie, Presidente. L’inventario dei fenomeni franosi in Italia è la banca dati nazionale ed stato redatto da Ispra con le Regioni autonome. Purtroppo, la Regione Marche è ferma all’aggiornamento del 2007, insieme a molte altre, ma questa non è una giustificazione, mentre altre invece sono in uno stato molto più avanzato.
Il progetto di inventario dei fenomeni franosi in Italia è stato realizzato nel 2006 dall'Ufficio regionale marchigiano competente grazie ad un finanziamento statale in collaborazione con Ispra. A seguito del venir meno di nuovi finanziamenti statali, che avrebbero consentito l'aggiornamento dell'inventario, le attività si sono limitate dal 2007 in poi ad incontri di coordinamento con cadenza annuale per consentire ad Ispra di richiedere eventuali aggiornamenti della banca dati e la disponibilità a collaborare per la realizzazione degli indicatori franosi sugli eventi franosi principali, per predisporre il rapporto sulle frane in Italia. Si è stoppata l'iniziativa come lei ha reso evidente in questa interrogazione.
Nel 2022 con una delibera di Giunta abbiamo approvato lo schema di convenzione per aderire alla Rete italiana di servizi geologici che va incontro a questa esigenza.
Negli anni passati, negli stessi anni di fatto della realizzazione del Piano IFFI, è stato redatto il Piano di assetto idrogeologico, il PAI, in quanto le esigenze di realizzare la banca dati si configura come uno strumento conoscitivo di base per valutare la pericolosità delle frane nella redazione dello strumento di pianificazione, il PAI.
Il PAI annovera un po' il suo interno le attività che di fatto l’IFFI doveva ed avrebbe dovuto mettere in campo successivamente, una cosa non compensa l’altra, però il fatto che c'è un PAI attivo ci consente di censire e di avere la situazione sotto mano degli eventi franosi nella nostra Regione ed in altre.
Tuttavia, in riferimento a quanto chiesto dall'interrogante, le strutture regionali competenti in materia di informazione territoriale di Protezione Civile promuoveranno iniziative, attività congiunte, sinergiche per raccogliere dati che consentiranno l'implementazione della banca dati IFFI Marche al fine di richiedere il rinnovo del finanziamento e una nuova stipula di convenzione che ormai risale a molti anni fa e non è stata più redatta e aggiornata. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta, mi sembra che conveniamo tutti in quest'Aula che sia urgente adeguarci anche alle altre Regioni ed essere molto aggiornati, puntuali, con i dati. L’IFFI è un inventario nazionale che ci permette di avere una panoramica omogenea su tutto il territorio. Credo che le Marche non si possano permettere di rimanere così indietro visto che l'ultimo aggiornamento risale al 2007, anche perché sappiamo che la nostra Regione, purtroppo, è una delle più franose come tipo di terreno, di realtà orografica.
I dati ci dicono che l'Italia è il Paese europeo maggiormente interessato da fenomeni franosi e rappresenta i 2/3 delle frane dell’intera Europa.
Credo che in particolare la nostra Regione debba essere molto attenta, pronta e saper predisporre, attraverso questa mappatura puntuale, aggiornata ed efficace, anche eventuali interventi. Se non abbiamo i dati e non abbiamo una buona mappatura …, seppure - Assessore, mi corregga se ho interpretato male, ma lei lo ha citato - il PAI essendo attivo dà un po' un’idea, però se esiste questo IFFI, questo inventario, credo che sia opportuno - dal 2007 direi che è proprio urgente - adeguarci ed essere precisi e all’avanguardia proprio per non sprecare eventuali risorse.
Ha parlato di mancanza di interventi, di risorse economiche e della richiesta di un finanziamento, questo è condivisibile, però credo che la mappatura sia sempre la partenza per poi costruire un piano di interventi efficienti.
Mi auguro di vedere nel prossimo futuro un adeguamento perché ci sono degli atti parlamentari pubblici che ci danno tra le Regioni più indietro rispetto a questa mappatura. Grazie.

Interrogazione n. 676 – a risposta immediata
a iniziativa del Consigliere Rossi
“Mancata approvazione del bilancio di previsione da parte dell’Assemblea dell’Ambito Territoriale di Caccia AN2 2023 e azioni legali intraprese contro la Regione Marche”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 676 – a risposta immediata - del Consigliere Rossi.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Antonini.

Andrea Maria ANTONINI. Grazie, Presidente. La presenza di fauna selvatica e i danni che la medesima arreca in ambito agro-silvo-pastorale è un problema ormai abbastanza noto, che si è evidenziato maggiormente con il Covid e le mancate azioni di prelievo e contenimento della fauna selvatica.
La Giunta regionale nel 2022 ha adottato dei provvedimenti finalizzati a migliorare la gestione degli AA.TT.CC. con particolare riferimento alla questione dei danni causati dalla fauna alle culture agricole e alle misure di prevenzione. Inoltre sono stati recuperati almeno un paio di anni di arretrati per le rendicontazioni e ci saranno adesso delle liquidazioni nei primi mesi dell'anno, questo è il quadro della situazione.
Nel frattempo abbiamo avviato l’iter di modifica della legge regionale n. 7 del 1995, riguardante “Norme per la protezione alla fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria”, finalizzata a garantire una forma di contemperamento fra l’esercizio dell’attività venatoria e la salvaguardia dell’esercizio dell’attività agricola.
In particolare si è rilevato che le attuali modalità di risarcimento dei danni non consentivano di soddisfare tutte le richiesta nonché garantire al contempo un tempestivo soddisfacente risarcimento per i danni subiti dagli agricoltori. Infatti gli ATC, soggetti individuati dalla legge regionale deputati a provvedere con risorse proprie al risarcimento dei suddetti danni, non erano più in grado di far fronte con le proprie risorse all’indennizzo dei danni stessi e questo ha creato delle difficoltà nella gestione economica che si sono riflesse anche sulle attività istituzionali di prevenzione e gestione della materia di caccia.
Ho presentato una comunicazione in Giunta concernente la proposta di legge regionale di modifica della legge regionale 7/1995 riguardante il risarcimento dei danni, che è stata adottata il 27 dicembre scorso e inoltrata all’Assemblea legislativa per l'espletamento dell’iter finalizzato alla sua approvazione, arriverà a breve in Commissione, che poi potrà fare delle proposte di cambiamento per poi portarla in Consiglio.
Con l’esame della proposta di legge da parte della Commissione consiliare potranno esserci delle modifiche che potranno cambiare e migliorare l’organizzazione e anche gli aspetti operativi.
La struttura regionale competente a seguito degli incontri con gli ambiti territoriali ha predisposto una bozza di statuto tipo, questo è importante Consigliere Rossi, nel senso che attualmente gli ATC - questo è uno dei problemi alla base che porta poi a delle perplessità sulla composizione dei bilanci delle ATC – non hanno uno statuto tipo regiornale, che noi abbiamo in mente di approvare a breve dopo dei confronti.
Per rispondere alla richiesta specifica circa la mancata approvazione del bilancio da parte dell’assemblea ATC di Ancona 2, la Giunta regionale si riserva di verificare le reali motivazioni che hanno portato alla mancata adozione del bilancio ed eventualmente attivare, previa diffida, la procedura di commissariamento, se non sono validamente giustificate.
Con riferimento alla presunta denuncia alla Commissione europea contro la Regione Marche, allo stato attuale a noi non risulta pervenuta formalmente alcuna comunicazione in merito. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Rossi.

Giacomo ROSSI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. La mia domanda nello specifico era se la Regione intendeva adottare dei provvedimenti per riportare sotto controllo la situazione dell’ATC Ancona 2, non verteva in particolar modo sulla riforma degli ATC, ma su questo ha dato dei chiarimenti che cogliamo con piacere, cioè la volontà di valutare se è il caso o no di commissariare questo ente, che credo sia il caso di commissariare.
Credo che questa risposta sia stata data dagli stessi consulenti che lavorano sia in Regione che nell’ATC 2 in parte, ma non del tutto.
Ho fatto questa interrogazione perché la Regione Marche è tenuta a svolgere il controllo sugli ATC in attuazione della legge regionale n. 7 del 1995, ai sensi della legge n. 241 del 1990, articolo 1, comma 1 ter, nonché in ottemperanza delle linee guida dell’Anac, delibera n. 1134.
Per tre anni consecutivi il bilancio di esercizio dell’ ATC Ancona 2 è risultato passivo, in particolare nel 2021 per una cifra 104 mila euro, per danni causati dalla fauna selvatica che hanno raggiunto la somma di 246.589 euro a fronte di una spesa per la prevenzione di danni di 1.400 euro, una spesa ridicola per la prevenzione, e risultano spesi 48.000 euro per le consulenze legali derivanti in larga parte dal contenzioso con gli agricoltori e cacciatori, che da questi banchi vorrei salutare e ringraziare anche per l'input che mi hanno dato per questa interrogazione, li saluto come Consigliere regionale ed anche come referente regionale dell'associazione per la cultura rurale che si occupa di queste vicende. Tanti sono i messaggi che mi sono arrivati di congratulazioni per questa interrogazione, gente che mi ha detto: “Il primo politico in 27 anni che si è accorto che qualcosa non va, da fargli un monumento”, “Finalmente qualcuno che comincia a fare domande”, “Posso dire grazie per l'interessamento, comprendo che come cacciatori seppur pagati siamo una piccola entità, spero di far fronte unico con gli agricoltori per interrompere questa gestione della ATC Ancona 2”. Decine di messaggi su questa scia, si congratulano che dopo 27 anni si è iniziato a parlare di questo, dico 27 anni perché il Presidente della ATC Ancona 2 sono 27 anni che è lì. Io 27 anni fa facevo il discolo alle medie e già avevamo questo Presidente che negli anni ha reso possibile una gestione così indecorosa dell’ente, che ha fatto diversi arrosti: il discorso legato alle errate valutazioni dei danni delle produzioni agricole, la restituzione che è stata richiesta agli agricoltori per più di 60.000 euro, i censimenti dei cinghiali grossolanamente errati, come risulta anche dalla delibera di Giunta regionale n. 648 del 2018, che ha inibito le possibili azioni di controllo sulla specie, la grande conflittualità di persone, che hanno consulenze in Regione e negli stessi ATC, quindi chi dovrebbe controllare gli ATC veste il doppio ruolo di controllore e di controllato.
Ho chiesto quali provvedimenti si intende adottare al fine di evitare ulteriori problematiche, denunce, questa è un’interrogazione a tutela del nostro ente regionale che subisce un danno economico da questa cattiva gestione e dopo le tantissime lamentele è ora di farla finita e spero che - così come è avvenuto con l’ATC Pesaro 1, commissariamento avvenuto dopo una mia interrogazione - anche l’ATC Ancona 2, vista questa cattiva mala gestione, sia finalmente commissariata dalla Regione che deve svolgere il proprio ruolo di controllo. Grazie.

PRESIDENTE. Vi prego di rimare nei termini per la replica e per la risposta.

Interrogazione n. 624
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Carancini, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
“Situazione critica del Pronto Soccorso dell'Ospedale regionale di Torrette”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 624 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Carancini, Biancani, Bora, Casini, Cesetti, Vitri
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Com'è noto agli interroganti il pronto soccorso Sod di Torrette non solo è un punto di riferimento dell'hub della provincia di Ancona, ma è un punto di riferimento regionale proprio per le sue altissime prestazioni ed insiste in un'area con la più alta concentrazione di popolazione.
Nel corso di questi ultimi mesi, probabilmente in relazione a quello che è successo durante il periodo Covid, c'è stato un aumento progressivo di accessi al pronto soccorso, caratterizzati da persone in condizioni di massima gravità e instabilità.
Dall’1 febbraio 2021, come sappiamo, sono entrati in funzione i nuovi cinque codici di colore al posto dei precedenti quattro e l'accesso al pronto soccorso di Torrette ha registrato numerosi codici azzurri e verdi che manifestano condizioni di non gravità. Questo probabilmente deriva dal fatto che tutto il sistema delle cure dei servizi sanitari primari (carenza di medici di medicina generale, pediatri) risente di lacune piuttosto consistenti ed il ricorso al pronto soccorso è generato da queste insufficienze.
Basta solo leggere un dato che è più eclatante, ma significativo di quello che ho esplicitato, nel periodo 1-20 novembre 2022 l'accesso al pronto soccorso di Torrette, comparato con l'analogo periodo del 2019, che è l'anno di riferimento, è stato superiore di ben sei volte, una domanda aumentata in quel periodo di ben sei volte. Questo significa che nell'ambito del processo di riforma, che abbiamo avviato con la sostituzione dell'Asur con le Aziende provinciali, il tema che viene evocato nell'interrogazione dovrà essere trattato per far sì che ogni Azienda sanitaria territoriale possa garantire le prestazioni nei territori di appartenenza, ancorché l'accesso all’Ospedale di Torrette deve garantire le prestazioni di alta complessità e le prestazioni di un hub regionale di secondo livello.
Questo fa il paio con gli investimenti che sono stati fatti dalla Regione Marche con la legge di bilancio che ha previsto dei finanziamenti aggiuntivi per le borse di specializzazione che comportano la possibilità nei prossimi anni di avere un maggior numero di medici di medicina generale, pediatri, medici specialisti.
Queste misure sono state ulteriormente rinforzate con lo stanziamento di 9 milioni di euro per l'acquisto di attrezzature e tecnologie avanzate, che consentono ai medici di medicina generale, che si assoceranno in studi associati, di poter utilizzare delle tecnologie in grado di generare radiografie polmonari, ecografie, siamo acquistando delle macchinette Pott che sono in grado di fare le analisi del sangue, per sgravare l'accesso ai pronto soccorso dai codici inferiori (verdi e azzurri).
Queste sono le misure che abbiamo avviato in un percorso difficoltoso per le complessità e le carenze che la sanità registra nel nostro Paese ed anche la nostra Regione. Come sappiamo dal 2012 in poi c’è stato, purtroppo, un disinvestimento totale sul servizio salute, sulla programmazione nella formazione di medici e spero che con il nuovo Governo, che è stato eletto a settembre dagli italiani, ci possa essere un'inversione di tendenza sia sugli investimenti sia sulla programmazione futura della formazione di specializzazioni e sugli investimenti sulle nuove tecnologie. Di positivo c'è che gli investimenti del PNRR produrranno nei prossimi anni un'evoluzione positiva dei servizi sanitari per tutti gli italiani e in particolare per i marchigiani. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Non mi ritengo affatto soddisfatto della replica, Assessore, perché ha parlato dell'aumento degli accessi al pronto soccorso, facendo riferimento all’accesso di tanti casi Covid, non è così e lo dicono anche gli operatori che lavorano presso il pronto soccorso; ha parlato di situazioni di massima gravità ed ha detto che dall’1 gennaio 2021, da quando sono stati istituiti questi nuovi codici, c'è stato un aumento enorme di casi di codici azzurro e verde, ha detto due cose che sono l'una opposta dell'altra.
Leggo alcune parole che ha detto la responsabile del pronto soccorso di Torrette recentemente sulla stampa: “Facciamo turni diurni di sette ore con cinque medici al mattino e cinque al pomeriggio, notturni di dieci ore con soli due medici e certe notti è molto dura. Non ci si ferma mai. Nel libro dei sogni l’ideale sarebbe riuscire ad ampliare la nostra pianta organica 20 + 1, è quello a cui dobbiamo tendere subito, ma di notte sarebbero necessari almeno tre medici”. Non lo dico io, lo dice la responsabile del pronto soccorso di Torrette.
Assessore, il problema è che purtroppo, per mia sfortuna, in queste ultime settimane ho frequentato diverse volte quei locali e ho visto scene inimmaginabili, un vero e proprio girone infernale con attese lunghissime, inaccettabili, sia per coloro che stanno male che per le persone che le accompagnano, soprattutto per chi sta male.
Se lei mi dice che i codici azzurri e verdi hanno intasato i locali del pronto soccorso, io le dico che il problema è che mancano i medici, gli infermieri, nonostante l'abnegazione di coloro che vi lavorano.
E’ evidente che c'è una carenza organica notevole e lei aveva promesso che avrebbe provveduto ad assunzioni nel corso di questi anni, che non si sono viste, ed ora non bastano gli auspici, quando nel concludere dice che spera che il nuovo Governo farà.
Voi dovete insistere affinché il vostro Governo faccia, operi, ma soprattutto concludo con quanto successo questa notte perché una mia familiare per l’ennesima volta è dovuta ricorrere al pronto soccorso, codice azzurro, è stata lì dalle 5 del pomeriggio alle 4.00 del mattino, parliamo di 11 ore, Assessore, e poi è stata operata d'urgenza, adesso è sotto i ferri. Non era un codice azzurro ed è inaccettabile che un codice azzurro, dopodiché ci sono anche i codici verdi, attenda 11 ore al pronto soccorso. Inaccettabile, vergognoso. Grazie.

Interrogazione n. 586
ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Vitri, Mangialardi, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo
“Potenziamento della nautica da diporto nel Porto di Pesaro”.
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 586 non vede la presenza in Aula, giustificata, dell'Assessore Baldelli che ha detto di non poter essere presente alla seduta della Giunta regionale, non vi sono componenti della Giunta che possono intervenire per dare la risposta, né l'Assessore Saltamartini né l'Assessore Brandoni.

Interrogazione n. 643
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Indennità Covid da corrispondere ai lavoratori in somministrazione nel comparto sanità”

Interrogazione n. 650
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Chiarezza sull'indennità Covid ai lavoratori in somministrazione nella sanità marchigiana”.
(abbinate )
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 643 della Consigliera Ruggeri e l’interrogazione n. 650 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L'interrogazione verte sulla mancata corresponsione di alcune indennità ad alcuni lavoratori del Servizio sanitario in somministrazione.
Non c'è dubbio che a questi lavoratori che hanno lavorato, che prestano servizio nel sistema sanitario regionale e nazionale, debba essere riconosciuta l'indennità prevista dall’articolo 18 bis del decreto legge 22 marzo 2021 n. 41, che è stato convertito nella legge 6 del 2021.
Il riconoscimento di quest'indennità passa attraverso la certificazione e la ricognizione del numero dei lavoratori da parte delle Aziende sanitarie della nostra Regione.
Il problema è sorto per il fatto che l’Asur ha segnalato al Ministero della salute, che aveva chiesto di svolgere la ricognizione del numero dei lavoratori per poter finanziare la corresponsione degli emolumenti, che c'è stato un errore perché i lavoratori che sono stati segnalati sono stati 7, invece da un approfondimento maggiore ne sono risultati ulteriori 39.
Per i 7 lavoratori si è già provveduto alla liquidazione degli emolumenti, così come prevede la legge, per i rimanenti 39 lavoratori, che sono stati riconosciuti successivamente, questo procedimento è in corso e non vi è nessun dubbio che saranno corrisposti gli emolumenti che ammontano a 791,76 euro pro-capite, stiamo parlando di somme lorde.
Con l'interrogazione riaffermiamo il principio giuridico, sinallagmatico, che ad una prestazione corrisponde un trattamento, questo è un diritto soggettivo pubblico e per questa condizione che si è verificata, per questo errore, per questa omessa ricognizione del numero esatto dei lavoratori si è creato questo problema.
Riaffermo che la Giunta corrisponderà ai lavoratori il trattamento dovuto, ai 7 riconosciuti il trattamento è già stato finanziato con 5.542 euro, ai 39 operatori tecnici in somministrazione verrà corrisposto all'esito di questo procedimento, che ha visto la Regione Marche comunicare al Ministro della salute questo errore e successivamente contabilizzare i costi. Sarò vigile e attivo per far sì che la liquidazione avvenga nel più breve tempo possibile. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Andrea Biancani

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta. Vorrei dire che sono parzialmente soddisfatta perché questo problema è ormai alla ribalta da quest'estate e siamo arrivati a tentare di risolverlo con estrema lentezza dal mio punto di vista, anche se mi fa piacere aver ricevuto questa risposta perché vuol dire che la Regione finalmente si fa carico dell'errore materiale che è stato commesso dall’Asur e liquiderà quanto dovuto ai lavoratori, non sono 5.000.000, ma 5.000 euro e poco più quelli dovuti ai 7 lavoratori ed adesso verranno liquidati anche gli altri.
Avevo predisposto anche una quarta domanda a cui non ho avuto risposta, chiedevo se la Giunta ha intenzione di prevedere forme di stabilizzazione dei lavoratori in oggetto, anche mediante la previsione di concorsi pubblici. Naturalmente, a nostro avviso, i concorsi pubblici dovrebbero prevedere la valorizzazione di chi per tanti anni è stato impiegato in queste mansioni. Penso che gli articoli di stampa li abbiamo letti e con i lavoratori ci abbiamo parlato tutti, ci sono persone che da 15 anni fanno la stessa mansione, ogni sei mesi vengono licenziati per poi essere riassunti e tutto ciò implica non solo un costo maggiore per la comunità, ma anche uno stato di precarietà lavorativa che non può essere tollerato in una regione civile.
Insisterò d’ora in avanti affinché avvenga questa stabilizzazione, dopo essere riusciti a risolvere il problema dell'indennità Covid. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Sono soddisfatta della risposta perché la considero una battaglia vinta dal sindacato, dalla Nidil CGIL che è stata vicina ai lavoratori fin dal primo momento, se non fosse stato per questa, dobbiamo riconoscerlo, i 32 lavoratori su un totale di 39, che non hanno avuto l’indennità riconosciuta, sarebbero rimasti fantasmi.
Fortunatamente è stata portata avanti una battaglia che è iniziata lo scorso mese di luglio ed io sono stata l’unica in questo Consiglio regionale, insieme al mio gruppo PD, a presentare l’interrogazione depositata nel mese di giugno, nella seduta n. 76 del 12 luglio è stata discussa, purtroppo allora l’Assessore non ci ha dato la stessa risposta, la stessa attenzione perché lei qua in Aula aveva dichiarato che i lavoratori in somministrazione erano solamente 7 e non 39, da lì è proseguita questa vera e propria battaglia con tanto di protesta e manifestazione con i lavoratori davanti all’Ospedale di Urbino, che avevano persino indossato delle maschere bianche perché erano considerati dei fantasmi. Erano gli stessi che consideravamo eroi, eroi della sanità, tutti coloro che accolgono gli utenti quanto arrivano ai servizi sanitari pubblici, dal primo portinaio fino all’assistente, al tecnico, per arrivare agli infermieri, ai medici. Tutti preziosi e indispensabili ed è giusto, come previsto tra l’altro con apposito decreto, che anche a loro venga riconosciuta l’indennità Covid di quasi 800 euro.
Il problema ora è un altro, non è che questa indennità cambia la vita dei 39 lavoratori in somministrazione, è quello del precariato perché questa Giunta, purtroppo, per tutti questi anni, lo ha alimentato e mi auguro che questa sia l’occasione per dimostrare che invece non si vuole alimentarlo e stabilizzare questi lavoratori al più presto. Doveva già essere fatto entro il 31 dicembre perché la protesta di settembre davanti all’Ospedale di Urbino chiedeva questo, non chiedeva un’indennità Covid, che lei oggi ha finalmente riconosciuto, 5.000 euro e poco più per le casse della Regione sono nulla, ma il problema è proprio la stabilizzazione dei lavoratori.
Nella nostra sanità c’è bisogno di dipendenti, in tutta la catena del comparto sanità e vanno regolarizzati e questa è l’occasione per dimostrare che anche la Giunta è contro il precariato.
Ci aspettiamo una risposta su questo al più presto, Assessore Saltamartini, non solo sull’indennità Covid, che non fa altro che dare seguito a quanto aveva già disposto il Ministero della salute con apposito decreto il 30 novembre 2021, con il quale aveva previsto il contributo anche per il lavoro di somministrazione impegnato nella sanità. Questo era dovuto, ora invece ci aspettiamo un passo in più al più presto per dire sì ai lavoratori. Molti sono qua presenti, li ringrazio per tutto ciò che hanno fatto, per i sacrifici che hanno dovuto subire e sopportare in tutti questi lunghi mesi. Grazie.

Interrogazione n. 644
ad iniziativa del Consigliere Latini
“Ricovero disabili presi in carico dall’Umea”.
(Trasformata da orale a scritta)

PRESIDENTE. Per quanto riguarda la mia interrogazione, la n. 644, comunico all’Assessore Saltamartini che la trasformo in risposta scritta, trattandosi anche di una questione avente contenuti di privacy. L'Assessore mi concede l'assenso, lo ringrazio molto.

Interrogazione n. 651
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Situazione dell'Ospedale di Fossombrone”.

Interrogazione n. 652
a iniziativa della Consigliera Ruggeri
“Ripristino dell’assistenza ospedaliera nella città di Fossombrone”.
(abbinate)
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 651 dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini e l’interrogazione n. 652 della Consigliera Ruggeri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. L’Ospedale di Fossombrone è un presidio per noi molto importante nella visione di assicurare un aumento dei servizi sanitari in quell'area del pesarese, in quell'area montana, nelle aree interne, e per questa ragione che sin dai primi mesi della nostra amministrazione abbiamo prestato una particolare attenzione a questi ospedali, tant'è vero che è di qualche settimana fa il riavvio anche del percorso di copertura dell'Ospedale di Sassocorvaro nel comprensorio Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone.
Vorrei ricordare telegraficamente che cosa c'è a Fossombrone in questo momento, sono previsti: 29 posti letto di cure intermedie, quel servizio intermedio tra le acuzie e le patologie che non devono essere curate a casa, nel proprio domicilio; 10 posti di riabilitazione estensiva, anche questo servizio è fondamentale soprattutto per la popolazione più anziana; 10 posti di hospice e 4 cal per la dialisi; complessivamente nell'anno 2022 sono state ricoverate 358 persone, 100 in riabilitazione e 198 in hospice, è pure presente un Acap, l'ambulatorio di continuità assistenziale, ed è perfettamente funzionante una serie di ambulatori che garantiscono quelle prestazioni specialistiche per la popolazione sia in via preventiva che per la cura delle patologie. Ci sono gli ambulatori di cardiologia, chirurgia, diabetologia, ginecologia, nefrologia, oculistica, oncologia, ortopedia, riabilitazione, terapia fisica, dermatologia, otorino, urologia, terapia del dolore, odontoiatria, neurologia e tutte le altre prestazioni del distretto, è pure presente un punto di prelievo. Che cosa possiamo fare per l’Ospedale di Fossombrone? Nel Piano socio-sanitario che stiamo elaborando si prevede che debbano essere corroborati, rinforzati tutti questi servizi in quanto questi tre ospedali, Sassocorvaro, Cagli e Fossombrone insieme a Pergola, rappresentano un po' gli ospedali di sede disagiata con conformazioni e modalità organizzative diverse, tenendo conto che comunque sono dei raggi in cui gli hub sono Urbino, Fano e Pesaro.
C’è da tener conto che a Fossombrone ci sono delle macchine elettromedicali molto importanti, addirittura la risonanza magnetica e una Tac moderna, questo significa che in una visione che mette insieme lo sfruttamento massimo delle risorse tecnologiche e funzionali esistenti, potremmo immaginare che l’Acap possa essere trasformato in una specie di punto di primo intervento con l'intervento, l'analisi dei medici divisionali e specialisti che sono all'Ospedale di Fossombrone.
Non possiamo immaginare un pronto soccorso perché le norme ministeriali richiedono quei servizi sanitari per le cure agli acuti, ma possiamo immaginare di utilizzare meglio le risorse esistenti. In un incontro recente con il Sindaco e i Consiglieri regionali mi sono spinto a sostenere che si possa rafforzare il progetto dell’Ospedale di Fossombrone, tanto più per il fatto che questi ospedali di comunità esistono - nell'Area Vasta 1, Sassocorvaro, Cagli, Fossombrone, l’Ospedale di Pergola è un ospedale di sede disagiata, ce ne sono altri, Matelica, Recanati nell’Area Vasta 3, nell’Area vasta 4 e nell’Area vasta di Ancona – ed abbiamo intenzione di farli ripartire con tutta quella vitalità ed energia che serve per garantire le cure pre-acuti e post acuti che possano garantire quel servizio ospedaliero e di assistenza ai cittadini che sono richiesti in particolar modo anche a seguito dell'epidemia Covid.
L'Ospedale di Fossombrone sarà perfettamente in grado di migliorare le proprie performance, che già sono significative, e ritengo che questo sia al servizio dell'interesse pubblico, di quelle comunità, soprattutto come migliore utilizzabilità delle risorse pubbliche. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Vitri.

Micaela VITRI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore. Sono soddisfatta della risposta che mi ha dato in merito ad un sintetico resoconto di ciò che è emerso nell’incontro del 19 novembre a Fossombrone, a cui lei ha partecipato in video-conferenza insieme alla Commissione speciale sanità del Comune di Fossombrone, ma non sono soddisfatta della parte relativa ad un’altra mia domanda.
Con questa interrogazione vorremo una risposta esplicita sul futuro della struttura fossombronese per capire se sarà inserita nella rete ospedaliera o rimarrà invece come una struttura parte della rete territoriale. Questo fa la differenza perché lei mi ha anticipato che si progetta di trasformare l’Acap in punto di primo intervento e non in pronto soccorso, rispetto all’Acap che è solo un ambulatorio già il punto di primo intervento può dare qualche servizio in più ai cittadini, ma ha messo da parte ogni speranza sul pronto soccorso e non mi ha dato nessuna possibilità sul fatto che la struttura fossombronese rientri nelle rete ospedaliera, cosa che, invece, mi duole ricordare, avevate promesso in campagna elettorale e mi auguro che riprendano a girare i video del Presidente Acquaroli e dell’attuale Presidente del Consiglio che si facevano i selfie davanti all’Ospedale di Fossombrine dicendo: “Questo tornerà un ospedale pubblico”. So che lei Assessore non era con loro, però fa parte di questa maggioranza e ci vorrebbe un po' di onestà e trasparenza ad ammettere che ciò che state facendo è quanto aveva previsto l’ex Presidente e nulla di più, se non di meno, con grave ritardo purtroppo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Anch’io sinceramente non sono per nulla soddisfatta della risposta dell’Assessore, anche per un motivo chiaro.
La richiesta del Comitato dei cittadini di Fossombrone era quella che l'ospedale rientrasse nella rete ospedaliera e non fosse parte della rete territoriale, questo è il punto più importante, nodale.
Tutto ciò era stato promesso in campagna elettorale da leader politici di livello nazionale, addirittura una adesso è la Presidente del nostro Consiglio, l’altro è Ministro e l’allora candidato Governatore Acquaroli è diventato Presidente della nostra Regione. L’Assessore Baldelli all’epoca era un semplice candidato e nel suo programma aveva la progressiva riapertura degli ospedali chiusi nel 2015. Tralascio tutte le accuse mosse al centro-sinistra quando di fatto stiamo vedendo che nella nostra provincia, quantomeno, ma si può ampliare anche lo sguardo a livello regionale, quello che ha detto la Consigliera Vitri, state portando avanti la politica dell’ex Presidente, purtroppo dal mio punto di vista è esattamente così.
La struttura di Cagli e Sassocorvaro sono rimaste strutture private, se Fossombrone non lo è lo si deve all’amministrazione del Movimento 5 Stelle che ha amministrato la città per 5 anni ed è stata fatta fuori da una convergenza assurda, dal mio punto di vista, incomprensibile, in cui tutte le forze politiche, dalla Lega al PD, si sono messe insieme per riconquistare la città, solo che adesso questa situazione politica crea una situazione anomala che ha delle ripercussioni anche a livello di Consiglio regionale per cui mi viene da dire che mi aspettavo una risposta diversa, non io Marta Ruggeri Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, ma se l’aspettavano i cittadini a cui avete fatto certi tipi di promesse e ad oggi non ne avete portata a casa neanche una, neanche un risultato, continuate a parlare in maniera poco trasparente e poco chiara di futuro quando nel presente non è stato cambiato niente.
Mi permetto anche di additare la mancanza di partecipazione e di trasparenza che è diventata una cifra di questa amministrazione regionale, ho mandato una email con la richiesta di partecipare a quella Commissione speciale che è stata fatta in presenza dell’Assessore, del Presidente della IV Commissione ed in presenza anche, tra l’altro è un esponente del PD, del Presidente della Commissione speciale di Fossombrone, indirizzata a tutti e tre e ad oggi non ho avuto risposta neanche per declinare l’invito. Questo non è un modo in cui si può affrontare una riforma rilevante come quella della sanità della Regione.
Mi auguro, anche se ormai ho già visto nella pratica che non sarà così, che tutte le forze politiche possano apportare il proprio contributo perché è necessario, soprattutto se vogliamo provare a migliorare le cose che riguardano un tema così importante come quello della salute pubblica. Grazie.

Interrogazione n. 647
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri
“Stato di attuazione del POR Marche 2014/2020”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 647 dei Consiglieri Bora, Mastrovincenzo, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Ha la parola, per la risposta l’Assessore, Brandoni.

Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Per facilitare la comprensione della risposta ho numerato le sue richieste: 1, 2 e 3 così darò delle risposte puntuali.
1) Per valutare adeguatamente il livello di utilizzo delle risorse del programma è necessario tener conto che il programma operativo 2014/ 2020 del FESR ha una dotazione complessiva di 585 milioni di euro, di cui 248 di risorse aggiuntive assegnati alla Regione Marche a inizio 2018 per far fronte alle conseguenze degli eventi sismici.
Il confronto con le altre Regioni, i cui programmi sono stati avviati con la dotazione ordinaria nel corso del 2015, deve necessariamente tenere conto del raddoppio delle risorse del FESR Marche e del ritardato avvio di una parte consistente del programma.
La pandemia da Covid 19 ha dato impulso all'emanazione di una serie di disposizioni in deroga a quanto previsto dai regolamenti, consentendo di riprogrammare parte delle risorse stanziate sui programmi per far fronte all'emergenza. Le modifiche dei regolamenti comunitari hanno emanato strumenti proprio per accelerare la spesa.
La Regione Marche ha pertanto aderito all'opportunità offerta dalla Commissione europea e ha certificato le spese sostenute nei periodi contabili 2020/2021 e 2021/2022 applicando un tasso di cofinanziamento del FESR pari al 100% e contestualmente svincolando le corrispondenti quote di cofinanziamento nazionali e regionali. Infatti il decreto-legge 34/2020, “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da Covid 19”, ai sensi dell'articolo n. 242 “Contributo dei fondi strutturali europei a contrasto dell'emergenza Covid 19”, ha previsto il trasferimento di risorse nazionali, generando il Piano operativo complementare (POC) del valore complessivo di circa 120 milioni di euro, determinando la contestuale riduzione del POR FESR 2014/2020 che passerà da 585 a 463,8 milioni di euro. La scadenza del Poc è fissata al 31 dicembre 2025 per cui alcuni interventi della programmazione 2014/2020 verranno finanziati nel Poc, potendo contare su un periodo di realizzazione più lungo. L'attuazione delle norme sopraindicate permettono la Regione Marche di rispettare il termine ultimo del 31 dicembre di quest'anno.
2) Per assicurare il massimo presidio di questi processi è stato rafforzato il monitoraggio interno, calendarizzando incontri periodici con le strutture responsabili per fare il punto con scadenze ravvicinate sullo stato di attuazione dei singoli interventi e prevedendo certificazioni trimestrali. Inoltre, la Giunta regionale ha approvato la delibera di Giunta Regionale n. 9 del 25 luglio 2022 in cui si è fissato come termine ultimo per la conclusione di tutti i progetti e la rendicontazione delle relative spese la data del 30 giugno dell'anno in corso. Tale termine è stato volutamente anticipato rispetto alla data ultima di ammissibilità della spesa per consentire all'unità di gestione di delineare in tempo utile lo scenario di chiusura e mettere in atto le necessarie contromisure qualora si evidenzi una minore capacità di assorbimento su alcuni assi avvantaggiandosi della possibilità di effettuare eventuali riprogrammazioni entro il 30 settembre del 2023. Si sottolinea infine che la data del 31 dicembre 2023 è il termine ultimo perché i beneficiari sostengano la spesa, ma l'ultima certificazione di nuova spesa dovrà pervenire a Bruxelles al 30 luglio 2024, ovvero alla chiusura dell'ultimo periodo contabile. Inoltre i pagamenti beneficiari da parte della Regione potranno essere effettuati successivamente fino a marzo 2025.
3) Per quanto riguarda il sistema di monitoraggio delle opere pubbliche è stato creato un cruscotto alimentato trimestralmente dai dati forniti dalle strutture di gestione degli interventi nel quale vengono inserite le date effettive di realizzazione delle varie fasi dell'opera. Tale informazione viene confrontata con le date previsionali inserite al momento del finanziamento del progetto in caso di ritardo viene segnalato un allert, quindi il sistema citato è stato sostituito da un cruscotto più snello, aumentato la struttura di attuazione.
4) Per far fronte all'economia è stato già avviato in collaborazione con le varie strutture regionali un confronto per individuali possibili interventi aggiuntivi e/o sostitutivi al fine di un miglior utilizzo delle risorse comunitarie. A questo scopo sono già stati valutati coerenti con la programmazione sia i bandi FESR, in cui data l'insufficienza delle risorse POR FESR sono state ammesse domande finanziate con risorse regionali, sia bandi finanziati originariamente con risorse regionali ma coerenti con il POR FESR 2014/2020. Parallelamente anche sul fronte di interventi infrastrutturali sono stati identificati progetti coerenti al POR FESR 2014/2020 sia per criteri che per tempistiche.
5) Come appena riferito al punto precedente è stata già individuata una selezione aggiuntiva di progetti proprio per attuare l'overbooking. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, per la risposta che mi lascia profondamente insoddisfatta.
A questa interrogazione devono far seguito fatti e azioni concrete se si intende invertire la rotta, anche se temo non ci siano più i tempi tecnici per sanare la situazione. A dirlo non sono io, ma i dati pubblicati dall'Agenzia per la politica di coesione aggiornati al 31 dicembre 2022 che parlano chiaro e destano serissime preoccupazioni.
Già al 31 dicembre 2021 si rilevava, e noi lo evidenziavamo al suo predecessore, ex Assessore, che le Marche detenevano la maglia nera per lo stato di attuazione del POR 2014/2020 con la percentuale di spesa pari al 39,54%, il valore più basso del novero di tutte le Regioni italiane.
Abbiamo più volte manifestato la nostra preoccupazione, abbiamo atteso e sperato in uno sforzo ulteriore che potesse evitare alla nostra Regione di rimanere il fanalino di coda dell’Italia, invece al 31 dicembre 2022 niente è cambiato.
Dai dati pubblicati si rileva che il grado di utilizzo nelle Marche delle risorse cofinanziate è del 49,21%, ci collochiamo quindi al di sotto di Regioni più sviluppate come Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana, ma anche di Regioni considerate meno sviluppate, quale Sicilia, Calabria, Puglia che, tra l’altro, caro Assessore come lei sa, dispongono di fondi molto più cospicui. Quindi, lei viene a dire a me, che ho fatto l’Assessore prima di lei alle politiche comunitarie, che abbiamo avuto in ritardo questi 248 milioni di euro e pensi che Regione che hanno 10 volte le nostre risorse sono più avanti di noi.

PRESIDENTE. E’ scattato l’allarme antincendio, adesso facciamo una verifica, non mi sembra che ci siano elementi presuntivi che possano definire l’avvio di un incendio, comunque verifichiamo. Le chiedo scusa, Consigliera, riprendiamo dopo.
Mi avvertono che c’è fumo in cucina, che ha fatto scattare per la sensibilità del sistema di sicurezza l’allarme. Niente di grave, tutto nella norma.
Ha la parola, per completare la replica, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Stavo dicendo che mi fa piacere che questa maggioranza si sia accorta che abbiamo ricevuto questi 248 milioni di euro in più, cosa che quando stavate all'opposizione facevate finta di non sapere, però Regioni che hanno 10 volte la nostra dotazione finanziaria sono più avanti di noi, nemmeno questa scusa regge e convince.
Una situazione di stallo molto grave visto che resta solo un anno al termine di spesa, il 31 dicembre 2023, fissato dall’Unione europea per spendere ben 297,3 milioni di euro, mancano ancora quasi 300 milioni di euro.
Due anni fa vi avevamo lasciato un programma performante, dal 2018 al 2020 sono state impegnate ben il 79% di quelle risorse aggiuntive pro-terremoto, di quei 248 milioni di euro, mantenendo un trend quasi esponenziale, passando dal 5% di impegno del 2018 al 43% nel 2019 e al 79% nel 2020, si sono semplificate, snellite ed accelerate le procedure, quel cruscotto l’avevamo inventato noi, sono stati emanati bandi, appaltati lavori poi questo trend virtuoso si è fermato e nelle stesse aree a fine 2021 gli impegni sono aumentati solo del 2%, si sarebbe potuto e dovuto fare molto di più, si sarebbe potuto attivare in tempi congrui l'overbooking come hanno fatto ad esempio l’Emilia Romagna, la Toscana, il Lazio o la Puglia che ad ottobre 2022 avevano impegnato oltre il 100% delle risorse ecofinanziate, la Puglia addirittura ha raggiunto il 131% di risorse e l’Emilia Romagna il 111,64%, ma queste operazioni, caro Assessore, richiedono programmazione, visione e soprattutto coraggio, tre qualità essenziali per attivare buone politiche di governo, ma che questo esecutivo ha purtroppo in più occasioni dimostrato di non possedere. Non avete nemmeno ancora portato non solo le schede Mapo in Giunta, ma ancora le strutture non le hanno tutte quante visionate, neanche presentate. Eppure proprio voi vi eravate proposti come coloro che avrebbero migliorato le prestazioni già eccellenti della precedente Giunta, insomma una situazione disastrosa che noi del Partito Democratico continueremo a monitorare, così come continueremo a monitorare la nuova programmazione 2021/2027 con quel senso di responsabilità che deve essere sempre alla base di ogni azione politica intrapresa.
Siamo molto preoccupati, Assessore, perché se non siete nemmeno in grado di gestire queste risorse, come pensate di poter spendere le risorse del PNRR e del prossimo settennio, nella speranza che queste inerzie nel frattempo non arrechino troppi danni ai nostri territori e ai nostri cittadini. Grazie.

PRESIDENTE. Grazie Consigliera, la ringrazio anche per aver completato la sua replica sotto la perdurante azione del fenomeno acustico. Sospendo momentaneamente la seduta una volta eliminato il rumore acustico la riprendiamo.

La seduta è sospesa alle ore 12,00

La seduta riprende alle ore 12,05

Interrogazione n. 612
a iniziativa dei Consiglieri Vitri, Biancani, Mangialardi, Bora, Mastrovincenzo, Carancini, Cesetti, Casini
“Salvaguardia della sede Inps di Urbino”.
(Rinvio)

PRESIDENTE. L'interrogazione è rinviata perché non c’è un’indicazione precisa da parte degli uffici per la risposta all'Assessore Aguzzi, il quale si trova a non avere l’interrogazione sul suo tavolo, risponderà nella prossima seduta del Consiglio della Regione Marche.

Proposta di legge n. 71
ad iniziativa del Consigliere Pasqui, Marcozzi, Santarelli
“Incentivi all’insediamento nei piccoli Comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.

Nuova titolazione: “Incentivi all’insediamento nei Comuni del cratere marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.
(Rinvio)

PRESIDENTE. Per l'assenza giustificata del Consigliere Carancini, impegnato in un procedimento giudiziario, quindi assente, c’è la proposta di rinvio della proposta di legge n. 71 al prossimo Consiglio regionale.
Chiedo se vi sono impedimenti o prese di posizioni opposte a questa proposta che è emersa nell'ambito della Conferenza dei Presidenti dei gruppi, che si è svolta prima dell'inizio del Consiglio regionale, se non ci sono opposizioni metto ai voti il rinvio del punto n. 3.
Rinvio della proposta di legge n. 71. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di legge n. 77
a iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Carancini, Casini, Mangialardi, Cesetti, Vitri, Biancani
“Iscrizione dei senza dimora all’Anagrafe sanitaria regionale”.
(iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Sono d'accordo con il Consigliere Mastrovincenzo, che la proposta torni in Commissione subito e già da domani la tratteremo, come chiesto anche dal Consigliere. Grazie.

PRESIDENTE. Mi sembra che il Consigliere Mastrovincenzo sia d'accordo.
Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 77. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di legge n. 113
a iniziativa dei Consiglieri Bora, Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri
“Screening obbligatorio per l’atrofia muscolare spinale (SMA)”.
(iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Ho avuto un colloquio con la Consigliera Bora e siamo d'accordo, abbiamo valutato la possibilità di portare la proposta di legge in Commissione con tempi molto celeri, ho dato la mia disponibilità e penso che sia d’accordo anche la Consigliera.
Vista la delicatezza del tema che mi sta particolarmente a cuore, avrei piacere di riportarlo in Commissione e di non trattarlo direttamente oggi in Consiglio. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, oratore a favore, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Vorrei dire che è grave che ha distanza di tanti mesi ci troviamo ancora qui a non poter discutere e approvare una legge così importante che riguarda la salute dei bambini, il loro benessere, le loro prospettive di vita, ma voglio prendere atto di un atteggiamento diverso del nuovo Presidente della IV Commissione Consigliere Baiocchi, è la prima volta che in modo consensuale condivido il rinvio in Commissione a patto che la discussione venga espletata nel più breve tempo possibile e che questa legge poi venga approvata.
Attenzione, questa proposta di legge è stata oggetto di una mozione, sconcertata dalla risposta dell'Assessore Saltamartini che propose una sperimentazione solo sul territorio fermano, il rinvio, lo voglio dire molto chiaramente, è consensuale a patto che la discussione avvenga nel più breve tempo possibile, in Aula ci venga nel più breve tempo possibile e la sperimentazione sia su scala regionale. Grazie.

PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 113. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Proposta di legge n.123
a iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri
“Disposizioni per la qualità, la tutela e la sicurezza del lavoro nei contratti pubblici”.
(iscritta ai sensi dell’articolo 86, comma 13, del Regolamento interno)
(Rinvio)

PRESIDENTE. Ha la parola Il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Questa proposta di legge viene oggi all'attenzione dell'Aula perché non è stata trattata in Commissione, è un atto rilevante e come tutte le proposte di legge può essere suscettibile di modifiche, miglioramenti, integrazioni e altro, però è una proposta di legge molto importante perché tratta delle questioni attinenti le disposizioni per la qualità, tutela e sicurezza del lavoro nei contratti pubblici.
Sappiamo bene di quanto la sicurezza nel lavoro sia un'emergenza in questo nostro Paese, con purtroppo, ahimè, i tanti morti, feriti e le tante tragedie che colpiscono le famiglie nel caso di infortuni sul lavoro.
Credo che anche la Regione Marche debba fare quanto di propria competenza e quanto di proprio dovere per cercare di disciplinare meglio i contratti pubblici ai quali la Regione Marche partecipa, affinché ci sia una normativa che dia una mano sotto l'aspetto preventivo.
Ne ho parlato stamattina con il Presidente della Commissione Consigliere Putzu e con il Consigliere Marinangeli, che insieme a me è stato nominato relatore, se non vado errato, in un passaggio della Commissione, quindi, Presidente, chiederei il rinvio.
Ho voluto prendere questo breve tempo per spiegare l'importanza dal mio punto di vista di questa proposta di legge.
Chiederei un rinvio in Commissione perché se la esaminiamo oggi, verosimilmente, in attesa di istruttoria, verrebbe respinta e questo non sarebbe utile, potrebbe essere utile per la propaganda, ma non per i bisogni del nostro territorio.
Chiedo il rinvio in Commissione perché ho avuto assicurazioni dal Presidente di Commissione Consigliere Putzu che la proposta verrà posta all'esame della Commissione, salvo impregiudicata decisione di ogni componente della Commissione. Grazie.

PRESIDENTE. Rinvio in Commissione della proposta di legge n. 123. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n. 307
a iniziativa della Consigliera Lupini
“Costituzione servizio di orientamento legale per il personale sanitario, socio-sanitario e tecnico-sanitario del sistema sanitario regionale”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 307 della Consigliera Lupini, che ha chiesto la parola, ne ha facoltà per l’illustrazione.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Avevo proposto un ordine del giorno in occasione della discussione e votazione del bilancio della Regione Marche, proprio perché mi sembrava l'occasione più opportuna per proporre degli investimenti in merito ad una tematica molto sentita dagli operatori sanitari, di cui parliamo sempre in quest’Aula.
Anche oggi tante interrogazioni che prendono in considerazione il loro disagio lavorativo e, come da accordi in Aula, ringrazio i colleghi, ho trasformato quell'ordine del giorno, sollecitato dal mondo sanitario, in una mozione che oggi andiamo a discutere, che vuole proporre un impegno alla Giunta per la costituzione di un servizio di orientamento legale per il personale sanitario, socio-sanitario e tecnico sanitario del nostro sistema sanitario regionale. Un servizio che possa sostenere, accompagnare e orientare tutto il personale sanitario, tutte le figure che si occupano dell'utenza e dei pazienti. Questo perché nel nostro ordinamento sempre di più il sanitario ha una responsabilità molto pesante che arriva addirittura al penale.
Tutte le professioni medico-sanitarie nello svolgimento della loro attività professionale sono sottoposte ad una grandissima responsabilità e a un grande e sempre di più rischio di incorrere in querele, denunce, segnalazioni a vari ordini.
Questa questione, che tutti coloro che lavorano in sanità conoscono molto bene, sta creando notevoli difficoltà a tutto il sistema, ormai gli studi anche sul risk management sottolineano la ricaduta negativa sui costi del nostro sistema sanitario nazionale, quella che ad oggi viene definita la medicina difensiva, che non fa bene né al paziente, che è sempre il nostro focus principale, nè all'operatore che deve prendersene cura, né al budget finale.
La sollecitazione che i nostri operatori, a tutti i colleghi presenti in Aula, ci hanno più volte sottolineato è la necessità che non ci sia un ufficio legale dell'Azienda, che come tutti sappiamo già esiste, ma una sorta di consulenza per il personale così da evitare eventuali errori, azioni improprie e che possa prevenire sempre di più il burnout, che vediamo negli operatori sanitari oberati di lavoro, con unità operative sempre più sottodimensionate.
Potremo andare con un piccolo investimento, anche grazie alle nuove tecnologie possiamo immaginare, penso un pò a voce alta, di utilizzare una modalità da remoto o di predisporre opportune convenzioni con gli ordini degli avvocati, trovare delle modalità che aiutino il personale sanitario a lavorare meglio e con meno rischi da un punto di vista di responsabilità civile, penale, con maggiore serenità perché vogliamo che l'operatore lavori al meglio delle sue competenze professionali, senza incorrere in quel tipo di medicina difensiva che, come ho detto prima, non fa bene davvero a nessun stakeholder del nostro sistema.
Questo tipo di servizio potrebbe essere davvero a spesa minima o addirittura se si riesce a mettere in piedi a costo zero, ma sarebbe davvero un investimento opportuno per la qualità del nostro sistema sanitario.
Sono sicura che le associazioni di categoria e gli ordini professionali del settore, che hanno sollevato da tempo questa necessità, saranno più che disponibili a trovare una collaborazione e delle modalità opportune.
Questo è l’impegno che con la mozione chiedo alla Giunta e a quest’Aula e mi auguro che oggi sia l'occasione per dare voce a quel disagio che troppo spesso i nostri operatori sanitari, i tecnici sanitari, i socio-sanitari vivono riguardo l'espletamento del loro impegno professionale, così che possano adempiere a tutte le loro competenze al meglio per il nostro bene come utenti. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La mozione presenta degli aspetti di una altissima complessità per il fatto che il principio di responsabilità dei dipendenti pubblici per le conseguenze relative all'esercizio delle funzioni anche sanitarie è di natura costituzionale, previsto dall'articolo 28 della Costituzione. Cercare di limitare questo tipo di responsabilità va a toccare i fondamentali istituti dello Stato di diritto, che noi conosciamo attraverso la ripartizione dei poteri e la giustiziabilità da parte di ogni cittadino di fronte alla giurisdizione ordinaria e amministrativa di tutti i comportamenti dei funzionari pubblici e della pubblica amministrazione.
E’ un tema delicatissimo per quanto riguarda la responsabilità civile, penale, contabile, amministrativa.
Ho approfondito un po' sulla base della mia esperienza questo tema e la Giunta regionale e la maggioranza sono perfettamente d'accordo per il fatto di individuare delle forme di garanzia funzionale per il personale sanitario che molto spesso è assoggettato ad azioni giudiziarie in modo anche strumentale, oppure per verificare, nell'ambito dei pertugi che si possono configurare nel sistema complicatissimo della giustizia civile, forme di responsabilità civile per il risarcimento di danni. Ci provo, poi vedremo che cosa viene fuori.
Questo comportamento, l'abuso nell'esercizio del diritto alla tutela giurisdizionale, genera incertezza nei professionisti della sanità, nei i medici, nel personale che si occupa di garantire il diritto alla salute dei cittadini. Immaginiamo con quale serenità un medico, un operatore sanitario si appresta a eseguire una complicatissima prestazione sanitaria, un trapianto, ben sapendo che poi quella operazione può essere assoggettata al giudizio di un giudice magari dopo qualche anno. Immaginiamo la difficoltà di questa natura, tenendo conto che in quel momento il sanitario deve decidere se recidere o non recidere, salvare o non salvare, trapiantare o non trapiantare, è molto più facile seduti alla luce dei manuali scientifici delle ultime scoperte scientifiche giudicare se quell'operazione è stata congruente o no alla finalità sanitaria e al servizio alla persona.
Propongo alla Consigliera, per dare un segnale agli operatori, lo dico anche ai colleghi di maggioranza, questo tipo di risoluzione che ho buttato giù prima quando discutevamo delle interrogazioni, credo che possa avere la configurazione per essere anche costituzionalmente lecita, giuridicamente ammissibile alla luce di quello che ho detto prima, del principio di cui all'articolo 28 della Costituzione che prevede la diretta risarcibilità.
La risoluzione, premesse le condizioni illustrate nella mozione n. 307, dovrebbe prevedere questo: “Impegna il Presidente della Regione Marche e l'Assessore alla salute a richiedere al Governo l'introduzione nel nostro ordinamento di garanzie funzionali per il personale della sanità per fatti generativi di responsabilità occorsi nell'esercizio professionale sanitario, anche prevedendo sezioni specializzate della giurisdizione ordinaria”.
Secondo me dobbiamo chiedere al Governo che prima di procedere nei riguardi di un medico si possono configurare delle misure preventive, alla ius vocatio, all'atto di citazione e sarebbe opportuno che fossero istituite nei tribunali delle sezioni specializzate sulla responsabilità sanitaria, dei giudici che attraverso l'esercizio di questo tipo di attività giurisdizionale possano avere una competenza specifica per questo tipo di attività. Nel nostro sistema ancora non c'è o comunque ci sono delle garanzie funzionali piuttosto limitative.
Penso che questo possa essere un atto con cui la Regione Marche sollecita il Governo, il Parlamento ad avviare un percorso che possa introdurre delle garanzie funzionali, la non diretta azione nei riguardi dei medici e in seconda analisi una specializzazione per quanto riguarda il Giudice ordinario, che ha competenza di accertare la responsabilità per fatti occorsi in attività sanitaria.
Queste due attività sono state ritenute …, la prima quella delle garanzie funzionali da parte della Corte Costituzionale ammissibile, l’istituzione non di un giudice speciale, che è vietato in Costituzione, ma la garanzia delle sezioni specializzate sono anch'esse previste nel nostro ordinamento per garantire una migliore possibile professionalità da parte di giudici che vanno a giudicare l'attività di medici che salvano vite. Grazie.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Grazie, Assessore, perché ha colto il bisogno degli operatori di essere compresi e su questo ci troviamo d’accordo. Chiaro che la perseguibilità dell'errore medico è una questione che va sopra le competenze di quest’Assemblea e sarà qualcosa che il Governo dovrà riprendere in mano e rivedere.
Quello che chiedo nella mozione, ex ordine del giorno, è un servizio nella nostra Regione, nel nostro sistema sanitario regionale, per orientare - è la parola che forse più rappresenta questo tipo di servizio che gli operatori richiedono - per dare dei consigli, suggerimenti su quale percorso migliore. E’ una cosa molto più semplice, al di là di competenze che sono di più alto livello e di livello nazionale.
La risoluzione è qualcosa da prendere in considerazione perché vede il contributo di tutti, non so se possiamo anche confrontarci con gli altri perché mi coglie un po' di sorpresa, se posso avere due minuti per confrontarmi ben volentieri. Grazie.

PRESIDENTE. Sospendiamo come abbiamo fatto altre volte l’esame di questa mozione, poi, prima che chiudiamo il Consiglio, la riportiamo all’attenzione di tutti i Consiglieri per la decisione finale.

Mozione n. 209
a iniziativa del Consigliere Cesetti
“Politiche sanitarie del Governo regionale per il Fermano”.

Interrogazione n. 368
a iniziativa del Consigliere Cesetti
“Programma investimenti per gli Ospedali di Comunità nell’Area Vasta 4”.

Interrogazione n. 394
a iniziativa dei Consiglieri Marinangeli, Marinelli, Menghi, Antonini, Bilò, Biondi, Serfilippi, Cancellieri
“Potenziamento della sanità in Area Vasta 4”.
(abbinate)
(Discussione e votazione proposta di risoluzione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 209 del Consigliere Cesetti e le interrogazioni n. 368 del Consigliere Cesetti e n. 394 dei Consiglieri Marinangeli, Marinelli, Menghi, Antonini, Bilò, Biondi, Serfilippi, Cancellieri.
C’era la tematica relativa ad una risoluzione, ad un accordo tra tutte le parti, mi dica lei.
Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ stata fatta più volte, la do per espletata. Su queste mozioni e interrogazioni abbiamo condiviso una risoluzione che abbiamo sottoscritto, oltre a me i Consiglieri Marinageli, Putzu e la Consigliera Marcozzi. Chiedo se possiamo votare questa risoluzione anche senza intervenire, la proposta è di passare ai voti della risoluzione senza colpo ferire, tanto abbiamo già discusso altre volte. Grazie.

PRESIDENTE. Non ci sono altre posizioni, mi sembra che ci fosse un accordo generale su questa posizione, l’intento era da parte di tutti, il Consigliere Marinangeli non è in Aula
Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Cesetti, Marinangeli, Putzu, Marcozzi, ho il testo, posso leggere il dispositivo, così non ci sono difficoltà, che recita in questo modo: “Impegna il Presidente e la Giunta regionale a predisporre una strategia per migliorare il modello organizzativo e comunque ad adottare tutti i provvedimenti necessari ed opportuni per dare soluzione alla situazione in cui versa la sanità nella provincia di Fermo, nonché per risolvere la carenza del personale dell'Area vasta 4; ad assicurare che presso l’Ospedale Murri di Fermo - unica struttura specialistica con caratteristiche di primo livello, come da decreto ministeriale 70 del 2015 - siano garantite per il futuro tutte le prestazioni e le cure, programmate e di urgenza, necessarie ai cittadini della provincia di Fermo ed all'occorrenza anche altre province; ad adottare ogni qualsiasi misura per risolvere le problematiche delle liste d’attesa e a garantire, comunque, a tutti i cittadini della provincia di Fermo l'erogazione di prestazioni sanitarie adeguate, tempestive e di qualità, nonché la sicurezza nell’assistenza ai malati; ad attivarsi presso ogni sede istituzionale perché siano posti in essere interventi straordinari ed adottati i necessari interventi legislativi nazionali per colmare le carenze nei settori nevralgici in particolare nel pronto soccorso e nella medicina generale”.
Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Tutti questi atti arrivano dopo mesi, sono atti di esercizio legittimo dell'attività dei Consiglieri, comunque tutte le attività delle Aree Vaste 4 ,3, 2, 1 saranno consequenziali all'applicazione della nuova riforma, agli atti aziendali ed anche al Piano socio-sanitario.
Ritengo che si possa votare. Se mi consentite, votiamola, è una risoluzione poi i Capigruppo… Consigliere Putzu lei è d'accordo? Intervenga.

PRESIDENTE. Vuole esprimere la sua pozione Consigliere Putzu? No, perfetto, allora andiamo alla votazione, credo che ci sia una presa di posizione chiara da parte della Giunta per voce del Vicepresidente della Giunta Assessore Saltamartini.
Nessuna dichiarazione di voto.
Proposta di risoluzione sulla mozione n. 209. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale approva)

Mozione n.140
ad iniziativa dei Consiglieri Cesetti, Carancini, Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Realizzazione di interventi infrastrutturali considerati prioritari per l’area di crisi industriale complessa del Distretto pelli-calzature fermano-maceratese, per il potenziamento viario della Provincia di Fermo e per il collegamento con il nuovo Ospedale del Fermano”.
(Rinvio)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.

Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Su questa mozione c'è la richiesta di rinvio, concordata con il Presidente della Commissione Putzu, nonché Consigliere del fermano, ed anche con i Consiglieri Marinangeli e Marcozzi.
Vorrei dire all’Assemblea che questa richiesta di rinvio viene motivata per addivenire ad una risoluzione unitaria visto che l'oggetto è confluito, come mi ha ricordato la Consigliera Ruggeri, in un emendamento al DEFR, che io ho presentato e che è stato votato all'unanimità.
Chiedo il rinvio ad altra seduta per concordare una proposta di risoluzione unitaria, come abbiamo fatto prima, che possa raccogliere quanto abbiamo votato unitariamente sul DEFR. Grazie.

PRESIDENTE. Rinvio della mozione n. 140. Lo pongo in votazione.

Mozione n. 141
ad iniziativa dei Consiglieri Biondi, Antonini, Bilò, Marinangeli, Cancellieri, Marinelli, Menghi, Serfilippi
“Adozione di programmi di formazione per il personale sanitario e scolastico per la gestione del diabete nei bambini e screening preventivo nelle scuole per il monitoraggio del diabete in età pediatrica”.
(Rinvio)

PRESIDENTE. Questa mozione è stata sostituita con la mozione n. 292 che va al prossimo Consiglio regionale.

Mozione n. 211
a iniziativa delle Consigliere Lupini, Ruggeri
“Sostegno della Giunta regionale all'introduzione del personale infermieristico e degli operatori socio-sanitari tra le categorie usuranti”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 211 delle Consigliere Lupini e Ruggeri.
Ha la parola, per l’illustrazione, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Questa è una mozione dello scorso febbraio che chiede di sostenere nelle opportune sedi da parte della Giunta regionale l'introduzione del personale infermieristico e degli operatori socio-sanitari tra le categorie usuranti.
Questo è un tema annoso che è ancora in piena discussione, già a dicembre avevo proposto di esaminarlo in Aula perché doveva essere trattato anche nelle sedi parlamentari, ancora non si è concluso l'iter e mi sembra opportuno che la Regione Marche dia un’ulteriore spinta, conferma e sostegno alla necessità che questo personale sia riconosciuto nel suo sforzo, e questo richiederà ingenti risorse economiche da parte dello Stato. E’ un'altra delle questioni complesse, come nella precedente mozione si parla di qualcosa di molto articolato.
La figura dell'infermiere, dell'operatore socio-sanitario, riveste oggi, ancora più di sempre, un'importanza enorme nel nostro sistema sanitario proprio per la funzione centrale che ha nell'assistenza delle persone più fragili.
L’infermiere è un professionista sanitario che con il suo campo di attività, assistenza e cura si prende cura - un sostantivo che rende l’idea di qualcosa che va ben oltre la mera assistenza . in maniera globale del paziente instaurando anche una relazione di fiducia.
L’operatore socio-sanitario dal canto suo svolge una professione indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona nell'ambito delle proprie aree di competenza, in un contesto che è sia sociale che sanitario. Questo tipo di operatore è quello che fa anche da ponte per una buona integrazione socio-sanitaria, di cui tante volte abbiamo parlato, ma si vede che nella pratica è piuttosto difficile da perseguire. Questi operatori sono coloro che fanno da ponte, favorendo inoltre il benessere e l'autonomia dell’utente.
Un particolare riferimento a queste due figure professionali che, sia in un contesto ospedaliero che nelle strutture di lungo degenza - possono essere istituti di ricoveri, Rsa, hospice, l’elenco come tutti sappiamo è piuttosto lungo, mi interessa sottolineare l'importanza di questo tipo di operatori anche nelle strutture di tipo socio-educativo, oppure a metà tra il sanitario e sociale che accolgano pazienti maggiorenni o minorenni, con gravi difficoltà – svolgono lavori organizzati in turni e, come tutti sappiamo, hanno un carico di lavoro molto pesante ed oggi sono in una situazione ancora più faticosa per via del personale mancante, carente, ma non la faccio ulteriormente lunga.
Credo che ognuno di noi sappia benissimo che stiamo parlando di operatori fondamentali, sottoposti ad una grandissima responsabilità ed a un carico di lavoro materiale ed emotivo enorme.
Siamo tutti d'accordo nel dire che queste attività sono qualificate come usuranti, poi c’è tutto il percorso legislativo che deve riconoscerlo.
Sono depositati oggi all’esame delle competenti Commissioni alcuni disegni di legge finalizzati all'introduzione del personale sopraccitato tra le categorie usuranti e i principali sindacati e le associazioni di categoria da tempo sollecitano il Parlamento ad approvare una legge per l’introduzione di queste categorie, chiedendo alle Regioni di impegnarsi a sostenere tali iniziative istituzionali, da qui l’impegno che vado a chiedere alla Regione Marche, quello di sostenere nelle apposite sedi questa battaglia per queste categorie di cui anche stamattina tanto abbiamo parlato. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Nel merito non posso che concordare sulle argomentazioni svolte dalla Consigliera Lupini, ritengo di rappresentare anche l'idea dell’Assessore, che dopo interverrà, dicendo che è un tema molto delicato e complesso, anche legato alla contrattualizzazione e alle varie tipologie di questi lavori.
Secondo me è opportuno, visto che in Commissione riusciamo ad essere abbastanza celeri nell’elaborazione delle leggi e dei temi da trattare, valutare questa mozione per poter arrivare a proporre successivamente un atto in Consiglio, condiviso da tutti, forse un po’ più preciso e più puntuale.
Questa è un po' la mia idea per arrivare ad una condivisione su un tema importante e condiviso da tutti. Sento l'opinione dell'Assessore e spero che sia della mia stessa idea. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. I temi di cui ci occupiamo spesso in Consiglio regionale non appartengono alla sfera di attribuzione dei Consigli regionali e delle Regioni, sono materie esclusive dello Stato. In particolare si tratta di tutto il settore previdenziale che riguarda milioni e milioni di lavoratori.
Dal punto di vista politico potremmo dire che siamo vicino ai medici e agli infermieri, chi meno dell’Assessore alla sanità lo potrebbe essere, insieme al Presidente della Commissione sanità e ad ogni Consigliere regionale.
Sono convinto che se approvassimo questa mozione subito dopo ci sarebbero altre categorie che ritengono di dover avviare un percorso per questo riconoscimento.
Mi permetto di chiedere, considerata la vostra sensibilità, se lo ritenete opportuno, di vedere se nella Commissione lavoro si può fare un approfondimento. Chi è contrario a l'individuazione della categoria usurante che comporta dei benefici relativamente al trattamento previdenziale?
Il tema delle pensioni è sotto gli occhi di tutti, però c’è anche da tener conto che questa materia non è sottratta alla contrattazione collettiva in materia di previdenza e di trattamenti salariali, c'è l'impegno costituzionale del contratto collettivo di lavoro, non è che le parti possono decidere autonomamente, anche la parte pubblica in questo caso.
Fermo restando che siamo tutti d'accordo a valutare e sostenere la tesi dell'usurabilità di questa professione, perché è una professione usurante, questa deve essere inserita in un contesto, se vogliamo essere seri, se vogliamo fare demagogica possiamo dirlo e basta, se vogliamo essere seri questa materia deve essere oggetto di approfondimento, quantomeno anche ascoltando i sindacati della categoria perché non vorrei che ci fossero delle categorie che ...
Teniamo ben in conto una questione, il principio di uguaglianza dei cittadini che cosa prevede? Non possono essere uguali situazioni diverse, ad esempio, immaginando questo settore direi che è usurante fare il lavoro notturno rispetto a chi fa il lavoro impiegatizio pur nell'ambito del servizio sanitario, non credo che possiamo dire tutti, dobbiamo individuare quale attività è usurante, altrimenti per il principio di uguaglianza si crea una discriminazione nei riguardi di chi vive situazioni diverse.
Ciò premesso, inviterei i colleghi a valutare un rinvio in Commissione lavoro, anche mediante l'audizione dei sindacati di categoria, poi saremo tutti ben lieti sulla base di questo ok di votare questo tipo di mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Condivido l'analisi fatta dall'Assessore Saltamartini perché nell'ambito del personale infermieristico, come in quello degli operatori socio-sanitari, ci sono incarichi sicuramente usuranti ed altri meno, questo anche nella categoria sanitaria medica, ci sono medici come quelli del pronto soccorso, del 118, che potrebbero essere considerati all’interno della categoria dei lavori usuranti rispetto ad altri incarichi nel settore sanitario.
E’ giusto, secondo me, con attenzione vedere questo tema e vederlo con i sindacati di categoria, sia per quanto riguarda il personale infermieristico, gli operatori socio-sanitari, che dei medici stessi perché si dovrebbe aprire un ragionamento nelle categorie sanitarie e anche in quelle mediche dato che ci sono certi ruoli che sono davvero usuranti rispetto allo stesso tipo di professionista che fa lavori in un altro settore. E’ giusto portarli in Commissione sanità, fare delle audizioni e ragionarci in maniera più approfondita. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie Presidente. Raccolgo l'interesse per la questione da parte della maggioranza e dell'Assessore, la mozione è di tipo più politico, di sostegno a un percorso legislativo che è già in Parlamento, non è una proposta di legge presso la Regione Marche, è un sostegno nelle sedi opportune a un percorso che ha già visto una condivisione con le associazioni di categoria, ordini, sindacati.
Accolgo con piacere la proposta del Presidente di Commissione di trattare la materia con audizioni, di fare un focus, un approfondimento in Commissione sanità e politiche sociali, quello che chiedo nella mozione è il sostegno ad una battaglia che infermieri e Oss stanno già facendo da tanto tempo, con tutti i confronti del caso. Credo che anche l'Assessore li abbia incontrati in questi due anni, non ho dubbi su questo.
E’ un percorso legislativo già iniziato, che richiede il sostegno delle Regioni, come tante altre volte abbiamo fatto, abbiamo espresso sostegno a un percorso legislativo che era presso il Governo, nelle sedi parlamentari, però se questa è l’occasione per fare un approfondimento, un focus e dare ascolto a chi ha sollecitato questa battaglia e questa mozione, se il Presidente di Commissione è aperto a fare un serio lavoro, posso accogliere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Come ha spiegato bene l’Assessore questa fa parte di una materia concorrente, quindi la mozione prende spunto, e non lo dobbiamo negare, da una iniziativa politica targata Movimento 5 Stelle, che è stata già incardinata nelle sedi opportune.
Ritengo anche che la prassi con il nuovo Presidente di Commissione sanità, che sta diventando abituale, quella di chiedere il rinvio delle mozioni in Commissione, sia pericolosa perché imbriglia il lavoro del Consiglio regionale su tematiche che non sono da Commissione.
Sappiamo benissimo che cosa sono le mozioni, sono indirizzi politici, non sono progetti, delibere, proposte di legge e non vengono, da quello che so io, discusse in Commissione e ciò non avviene nelle altre Commissioni.
Darò ascolto alla prima firmataria dell'atto, quindi se lei ritiene opportuno l’ulteriore passaggio in Commissione non sarò certo io a negarlo, però mi viene da dire che forse questo può diventare un precedente pericoloso perché vuol dire che qualsiasi atto che riguarda la sanità, anche relativamente a questioni non prettamente regionali, avrà l'obbligo di passare in Commissione. Questo fatto a tutti i Consiglieri che non fanno parte della IV^ Commissione spunta le armi e non mi sembra corretto perché non è quello il ruolo della Commissione. Se lo vogliamo usare per inibire il lavoro dei Consiglieri regionali in quest’Aula facciamolo, personalmente non lo condivido e mi sento di dirlo.
Il rinvio in Commissione per me non è un problema, però ci tengo a dire per onestà anche nei confronti di quello che penso, anch'io l'ho sottoscritta, che secondo me è un passaggio non necessario e anche fare in Commissioni delle audizione delle categorie indicate in questo testo, quando già sono state fatte a livello parlamentare, mi sembra superfluo, più che altro un escamotage per inibire la discussione, quando è qui che dovremo tutti avere la possibilità di dire la nostra anche su questi temi.
Se vogliamo fare una proposta di legge, un altro tipo di atto, bene il passaggio in Commissione, però se dobbiamo dare un indicazione di tipo politico, ci piace l'idea, non ci piace, per me si può andare ad una votazione anche in quest’Aula senza procrastinare oltre la discussione, anche perché questa mi sembra che sia stata protocollata il 17 febbraio 2022, volendo di tempo per approfondire ce n'è stato a sufficienza. Grazie.

PRESIDENTE. Per non tardare la discussione, il rinvio in Commissione di fatto non esiste, si fa rinvio della mozione, dopodiché la discussione si apre a tutti i componenti della Commissione e chiunque vuole può partecipare alla riproposizione della mozione in Consiglio regionale. Il Presidente della Commissione ha voluto dire che è attenzionata dalla Commissione stessa, proceduralmente non c'è la possibilità di rinviarla in Commissione.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. In realtà ho detto già quello che volevo dire, non è un rinvio in Commissione della mozione, forse è un errore mio che mi sono spiegata male.
Accolgo con favore l’idea del Presidente di Commissione di voler fare un approfondimento che mi sembra opportuno, però questa non è una proposta a livello regionale, è una proposta più politica, di sostegno, come ho detto prima ad un iter che è già nelle opportune sedi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Tengo a precisare alla Consigliera Ruggeri che qui non c'è nessun intento dilatorio né di bloccare l’attività di ogni Consigliere, c’è la volontà, disponibilità, che è stata rappresentata anche dall'Assessore, di uscire con un testo, come è stato detto, una proposta di legge e visto che l’ha detto anche lei, ha capito benissimo qual era l’intento del sottoscritto.
Penso che si debba apprezzare la volontà di cercare di non bocciare tout court magari degli atti, provvedimenti che possono essere di fondo considerati anche positivi, ma di trovare una condivisione.
Ho apprezzato che la Consigliera Bora e il Consigliere Mastrovincenzo comunque sia su altre tematiche hanno apprezzato questo modo di fare, riscontro che non è sua volontà, ma preferisce farsi bocciare un atto invece di trovare una soluzione, prendo atto, non c'è nessun problema. Grazie.

PRESIDENTE. Rinviamo al prossimo Consiglio regionale o fra due? E’ per la proposta di rinvio oppure vuole andare avanti? Non ho compreso la disposizione.
Ha la parola la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. L’altra mozione l’ho rinviata perché volevo fare un approfondimento con l’Assessore, poi appena avrà un momento arriveremo ad un confronto. Questa direi che, come tantissime altre mozioni, possiamo votarla, il rinvio che cosa potrebbe approfondire? Grazie.

PRESIDENTE. Ho compreso perché la discussione si era un po’ incespugliata sul discorso del rinvio.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ringrazio tutti, ma credo che si possa votare Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cancellieri.

Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Il gruppo Lega voterà contro questa mozione, non perché non è d'accordo sul merito della questione, l'Assessore è stato chiaro, ma perché intendiamo approfondire nelle dovute sedi, tra cui la Commissione sanità, che ha anche la possibilità di fare audizioni con persone, sindacati e con chi è anche competente su questa materia. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Anche Fratelli d’Italia è contraria non nel merito, che è condivisibile, questo ci tengo a dirlo, non voglio sentire polemiche nè in un senso nè in un altro perché questo è un tema troppo delicato per liquidarlo con una mozione se pur condivisibile.
Sono dell'idea del Consigliere Cancellieri, noi approfondiremo e usciremo magari con una proposta di legge condivisa da tutta l’Aula che ha una forza coercitiva maggiore e decide se approvare, se seguire una proposta e sostenere un disegno di legge che, come ha detto la Consigliera Ruggeri, è stato proposto dal Movimento 5 Stelle.
Non c'è nessuna preclusione su tematiche che sono condivisibili, andiamo in questa direzione con un’idea molto chiara, che non è di contrarietà ad una proposta condivisibile, ma su un altro tema. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Voterò a favore di questo testo e mi dispiace molto di questa scelta della maggioranza anche perché questa mozione è stata presentata il 17 febbraio 2022, c'è stato un anno intero per fare audizioni, approfondimenti. Anche approvandola oggi, e sarei molto contenta soprattutto per la Consigliera Lupini visto che l’ha proposta lei, niente esclude che il Presidente di Commissione o chi per lui riesca a fare una proposta di legge da qui alla fine della legislatura, non è che bocciando si rafforza una posizione della maggioranza, bocciando quest’atto a mio parere date una dimostrazione di debolezza politica perché una maggioranza salda le proposte che nel merito considera valide le approva anche se prevengono dalla minoranza, poi eventualmente fatti ulteriori, come potrebbe essere una proposta di legge per le Camere, perché mi sembra di aver capito che di questo si sta trattando.
Comunque io non faccio politica in questo modo, semmai arriverà una proposta di questo tipo da parte della maggioranza se nel merito è condivisibile la voterò a favore, come ho sempre fatto in questi anni perché la politica è una questione seria e non può essere cambiato l’approccio a secondo di chi sono i proponenti, per me è profondamente sbagliato e ci tengo nella mia breve dichiarazione di voto a sottolinearlo. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Condivido ogni parola della Consigliera Ruggeri perché non è possibile che, quando viene presentata una mozione dalla minoranza che solleva un problema e cerca una soluzione, la maggioranza in maniera molto generosa ci dice che si può fare una proposta di legge, ma non l’approva prima.
Sarebbe un percorso sensato e anche di riconoscimento delle due Consigliere, che hanno presentato la mozione, dire: “Sì, la mozione la votiamo per poi aprire un confronto anche in Commissione e redigere insieme una proposta di legge”, che si potrebbe approvare tutti insieme, sennò così non funziona. Togliere dalla discussione un tema così importante senza una motivazione …, poi per questo tema il percorso di realizzazione può essere la mozione, può essere una proposta di legge da presentare in Consiglio, elaborata insieme con le presentatrici. Questo mi sembra un modo per togliere a questa Aula la possibilità di discutere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Cerchiamo di fare il punto su questi temi, che sono complessi e di cui anche questa mattina in questa Aula ...
Ho l'impressione che quando le tematiche sono complicate poi si cerchi di semplificarle, non per la soddisfazione dell’interesse pubblico, ma per uno scopo meramente elettoralistico, per non dire demagogico.
La materia dei lavori usuranti rientra nella disciplina esclusiva dello Stato, la previdenza complementare rientra nella materia concorrente, quindi di competenza nostra, stiamo parlando di previdenza complementare o di previdenza sic et simpliciter? Stiamo parlando di previdenza lavori usuranti, materia che appartiene allo Stato.
Se noi facciamo demagogia dicendo che qua facciamo altre cose …, questo non è possibile perché la materia concorrente riguarda la previdenza complementare, un pezzetto che dobbiamo aggiungere ai trattamenti pensionistici.
Qui stiamo parlando di lavori usuranti, cioè del riconoscimento che il lavoro usurante ha sul computo dell'anzianità per avere la pensione.
Abbiamo detto che è necessario approfondire la materia perché non si può andare così, leggermente. Stamattina per le altre interrogazioni abbiamo subito il fatto che, i lavoratori stavano davanti alla Regione a protestare, la maggioranza non vuole stabilizzarli.
Per entrare nella pubblica amministrazione bisogna vincere un concorso, quindi la vostra è una demagogia, un populismo infondato, non accettabile perché si continua ad alimentare nei lavoratori la sensazione che la maggioranza voglia fare qualcosa contro qualcuno. Questo non è vero e non è possibile sostenerlo qui legittimamente.
Per l’accesso nella pubblica amministrazione bisogna vincere un concorso, l'articolo 97 della Costituzione, bisogna dire ai cittadini come stanno le cose, non si può venire qui per dire che la maggioranza non vuole assumere, non è vero, così come non è vero che la materia dei lavori usuranti rientra in questa mozione, noi potremmo alzare la mano ed avremmo risolto tutti i problemi.
Non è serio per una compagine che governa, ritengo che non sia serio da parte nostra votare tutte queste mozioni perché così abbiamo fatto qualcosa. Abbiamo la responsabilità di fare delle cose professionali che rispettino la competenza del Parlamento, delle parti sociali, dato che l’articolo 36 della Costituzione prevede la contrattazione collettiva, non è che noi decidiamo per tutti.
In Italia esiste il mondo del lavoro che è rappresentato dai sindacati e dalle confederazioni sindacali, non possiamo chiamare i sindacati ogni volta che ci criticano, i sindacati bisogna chiamarli sempre anche quando devono partecipare alla contrattazione.
Credo che sia un atto di responsabilità bocciare questa mozione perché è demagocica e populistica, perché bisogna approfondire le questioni sui lavori usuranti, quali sono le categorie usuranti.
Penso che sia logico per un gruppo di maggioranza avviare un percorso con tutti quanti e verificare, con congruenza istituzionale, che cosa si possa portare avanti nell'ambito di questo delicatissimo settore. Lo voglio ripetere, assoggettare ad un principio di riconoscimento delle categorie che non ne hanno diritto, non è il caso degli infermieri e dei medici, equivale a violare il principio di uguaglianza, perché l'usura, cioè il trattamento e i danni che subisce un lavoratore nell’esercizio della sua professione non è uguale, non si può dire tutti, bisogna capire quali, e mi pare che il Consigliere Cancellieri nel suo intervento abbia detto in modo inequivocabile che cosa comporta l'usura.
Credo che questo tema sia molto delicato e chiedo alla maggioranza di bocciare la mozione che è populista e demagogica e cominciare un percorso in Commissione, ascoltando tutti gli stakeholders, i sindacati, verificando quello che possiamo fare. Nella nostra Regione possiamo avviare un percorso di trattamento accessorio, non il lavoro usurante, possiamo approvare una delibera, una mozione per chiedere al Governo e al Parlamento di inserire i medici e gli infermieri nelle previsioni di lavori usuranti e possiamo avviare un percorso sulla previdenza complementare, articolo n. 117, terzo comma, della Costituzione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. L'unica cosa positiva che posso estrapolare da questa discussione è che sicuramente gli infermieri e i Oss avevano bisogno di una discussione, anche accesa, nella quale sono entrate dentro un sacco di questioni, che esulano anche, ma è un tema caldo, scottante che ha bisogno di confronto e di approfondimento.
Abbiamo fatto tutti i raffronti, gli approfondimenti, è una questione che seguiamo da tempo e sappiamo bene che è una richiesta di sostegno ad un iter parlamentare, non è certo una proposta per cui fare qualcosa come Regione Marche, una proposta di legge non è proprio in discussione.
Come in tantissime altre occasioni è una richiesta di sostegno ad un iter che già, come è stato detto, è incardinato alle Camere. Non si chiede un intervento che possa poi fare scattare altre categorie, è un iter già avviato, non capisco la difficoltà di dare sostegno a queste categorie, si è espresso anche l'ordine nazionale degli infermieri, è una questione piuttosto dibattuta e nota nelle sedi opportune.
Va bene, la votiamo, non è che dobbiamo essere d’accordo, però invito poi a farli questi approfondimenti perché tutte le categorie a livello nazionale stanno chiedendo l'appoggio alle Regioni per sostenere la loro battaglia. Poi se si farà anche un ulteriore approfondimento in Commissione sanità, credo che sarà apprezzato da tutti e da tutte le categorie. Grazie.

PRESIDENTE. Mozione n. 211. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

Mozione n. 149
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora, Cesetti, Mangialardi, Casini, Carancini, Vitri, Biancani
“Carenze del sistema di sostegno e protezione dei minori”.
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 149 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Bora, Cesetti, Mangialardi, Casini, Carancini, Vitri, Biancani.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Questa mozione verte sul tema della carenza del sistema di sostegno e protezione dei minori.
Nelle Marche negli ultimi anni si è registrato un incremento delle problematiche riguardanti le famiglie dei minori: conflitti e violenze in ambito familiare, separazioni altamente conflittuali, inadeguatezza genitoriale. Per fronteggiare questa complessa problematica occorre sicuramente progettare interventi e servizi in grado di intercettare e gestire questo disagio in rete con altri soggetti con cui i minori vivono esperienze significative (scuola, società sportive, oratori), oltre che con i servizi sociali e socio-sanitari deputati.
I servizi sociali professionali degli enti locali sono connotati da anni da condizioni di sottorganico, precarietà e fragilità; gli assistenti sociali che si occupano della tutela minori sono spesso assunti a tempo determinato, con conseguente elevato turnover che non consente la presa in carico continuativa delle famiglie fragili, né l’auspicata specializzazione di chi lavora su queste delicate situazioni.
Si registra un considerevole incremento dei casi presi in carico dai servizi sociali degli enti locali, sia dal punto di vista numerico che della complessità, a fronte di un numero esiguo di archiviazioni da parte dell'autorità giudiziaria.
Anche i consultori familiari hanno condizioni sotto organico, l’abbiamo detto spesso, che rendono difficile garantire in tempi accettabili la valutazione diagnostica dei genitori e dei minori e quasi mai il sostegno psicologico e la presa in carico delle situazioni complesse.
Le unità multidisciplinare dell'età evolutiva sono sotto organico e non riescono a garantire in tempi brevi le valutazioni dei minori che presentano difficoltà e che necessitano invece di diagnosi rapide per poter intervenire in modo tempestivo ed efficace.
Si registra un sotto organico anche nelle neuropsichiatriche infantili.
Ci sono protocolli di collaborazione tra i diversi soggetti istituzionali deputati alla tutela dei minori, in particolare tra enti locali, consultori familiari, in passato attivi in diversi territori e valutati positivamente dagli operatori, ma scaduti e non rinnovati per scelta dell’Asur.
Crediamo che sia indispensabile ripristinare e potenziare il sistema dei servizi che lavora per prevenire ed intervenire sulle situazioni di pregiudizio che riguardano i minori.
Vista la complessità e la delicatezza delle situazioni che riguardano i minori e le loro famiglie, pensiamo anche che sia necessario lavorare in un'ottica di integrazione socio-sanitaria, non limitandosi ad erogare singole prestazioni, ma effettuando una presa in carico multidisciplinare e competente.
Questa mozione impegna il Presidente e la Giunta regionale a ripristinare le figure previste dalle piante organiche dei vari servizi sanitari territoriali (consultori familiari, Umee, neuropsichiatria infantile); ad avviare un tavolo regionale che lavori alla ridefinizione aggiornamento, monitoraggio dell'applicazione dello schema del protocollo d'intesa, risalente al 2016, tra servizi sociali degli enti locali, servizi sanitari, autorità giudiziaria, ordini professionali, Ufficio scolastico regionale, Garante regionale dell'infanzia, coordinamento delle comunità di accoglienza e delle associazioni di famiglie affidatarie.
Ricordo che questo tema è stato oggetto di una mia interpellanza che abbiamo trattato a maggio in Aula ed abbiamo trovato ampia adesione, condivisione da parte dell'Assessore Saltamartini, mi auguro che questa mozione sia approvata all'unanimità. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Anche questo è un tema molto complesso e importante a cui teniamo tanto. In questi giorni in Commissione sanità stiamo analizzando le proposte di legge riguardanti la riforma dei consultori, un tema che stiamo approfondendo in maniera molto ampia con tantissime audizioni, persone che ascolteremo.
Tante cose sono condivisibili però, può comprendere il Consigliere Mastrovincenzo, in questa sede facciamo fatica a trovare un impegno in tal senso perché è comunque rimandato, nell'imminenza del nuovo Piano socio-sanitario, agli atti aziendali della riforma delle singole Aziende sanitarie territoriali. Ci sarà una valutazione sul fabbisogno e su queste necessità che sicuramente ci sono, posso rappresentare da parte della maggioranza e dell'Assessore che queste tematiche sono molto care.
Siamo molto attenti sul numero delle carenze neuropsichiatriche infantili e a tutte queste figure che sono fondamentali per le strutture territoriali e per le nostre famiglie. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. La Giunta si adegua alla posizione del Presidente della Commissione, la maggioranza, i capigruppo, anche perché chi è contrario a questa situazione?
Sono atti su cui la Giunta è d'accordo, su tutto, perché si tende ad inserire dei servizi sanitari che sono necessari alla popolazione in un settore particolarmente delicato come questo, pensiamo al problema della neuropsichiatria infantile, però bisogna che tutte queste misure siano coordinate perché portare un pezzo di una cosa ed un pezzo di un'altra significa vincolare il Piano dell'amministrazione, il Piano socio-sanitario, gli atti aziendali verso degli indirizzi che non tengono conto del tutto, ma solamente di pezzi.
Mi rimetto alla decisione che assumerà la maggioranza su questo sospetto, tenuto conto che comunque sono in via di redazione agli atti aziendali di riorganizzazione di tutte le Aziende sulla base della domanda e il Piano socio-sanitario. Se mettiamo dei pezzi poi che facciamo, li modifichiamo con il Piano che porteremo in discussione fra qualche mese? Tutti questi pezzi non sono collegati, ci vuole una visione d'insieme di questi problemi. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Per riprende un po' quanto ha detto l'Assessore, per cogliere l'occasione di questa mozione per dire che la questione dei minori, in particolare quelli con difficoltà, è un tema che abbiamo molto ben presente, del quale ci stiamo facendo carico, ma in una visione complessiva di tutto il tema sanitario.
Non è polemica e non vuole esserlo, anzi ringrazio personalmente il Consigliere Mastrovincenzo e tutto il gruppo del Partito Democratico che nel ruolo di opposizione a cui è chiamato dai cittadini marchigiani sta facendo la sua parte, ma noi abbiamo preferito una strada difficile perché i sistemi complessi come quello sanitario non si cambiano con la bacchetta magica.
La mancata programmazione non si risolve in due anni di governo della Regione, avendo anche il tema della pandemia. Non è certo una questione che richiamo per trovare una scusa, ma per ricordare prima di tutto alla maggioranza il grande lavoro svolto, senza incensare nessuno, da parte di tutta la Giunta e dell’Assessore Saltamartini che si è fatto carico - tendo a sottolineare che è stato uno sforzo immane quello dell’anno scorso – di portare nei mesi di luglio e agosto in votazione la legge di riforma del sistema sanitario regionale.
Una legge ambiziosa che vuole in un'ottica di visione complessiva affrontare i temi della sanità, le difficoltà della sanità marchigiana, come deve fare un Governo che è stato chiamato dai cittadini, quindi, attraverso una legge e delle scelte. In questi giorni stiamo arrivando alle nomine delle due Aziende più importanti che abbiamo in questa Regione, come pure affronteremo a breve le nomine delle nuove Aziende sanitarie territoriali con la consapevolezza e la piena responsabilità che siamo stati chiamati a un compito non semplice, di cui abbiamo piena consapevolezza e del quale ci stiamo facendo carico.
Su questo consentitemi di aprire il tema della disabilità, che tutti sanno essere a me particolarmente caro, per un'esperienza trentennale nei corpi intermedi del mondo associativo nel quale ho militato per trent'anni. Non voglio stare qui a guardare indietro, ma voglio dire che dobbiamo guardare avanti anche su questo tema che si intreccia con questa mozione, stiamo facendo un lavoro che forse non è comprensibile ancora ai più, ma che mi auguro possiamo portare a termine prima della fine della legislatura, insieme anche all'opposizione, perché sulla sanità l'opposizione ha fatto una scelta diversa, ma mi auguro che sulla disabilità possa fare una scelta di responsabilità.
Credo che non solo chi governa ha una grande responsabilità ma, consentitemi, anche il ruolo di opposizione è di altrettanta responsabilità, non siamo certo noi a dire ed a indicare chi deve fare l'opposizione e come deve farla, attiene alla responsabilità dei gruppi e di ciascun Consigliere, però mi sento di dire, sul tema dell'opposizione ho maturato una certa esperienza avendola praticata per circa 20 anni al Comune di Macerata, che tutta la politica, maggioranza e opposizione, è chiamata a crescere in termini di credibilità rispetto ai cittadini, ai corpi intermedi, agli stakeholders.
Siamo consapevoli di avere una sfida rilevante, siamo consapevoli in questo momento di avere un Governo nazionale con il quale abbiamo un’interlocuzione, l’Assessore l’ha raccontato anche in occasione della Giornata delle Marche, sappiamo che le Regioni in questo hanno maturato un'esperienza, il primo atto dell’attuale Governo di centro-destra è stato un atto importante, consolidando la Conferenza di Stato-Regioni come organismo nuovo all’interno delle attribuzioni a livello nazionale.
Vi assicuriamo che faremo la nostra parte a tutti i livelli, però se volete cogliere polemicamente, non è certo responsabilità nostra, respingiamo ogni lettura polemica perché essere maggioranza, l’ha ricordato adesso l'Assessore e l’ha ricordato anche in occasione della mozione precedente, è una grande responsabilità e la vogliamo esercitare senza paura, con grande coraggio ed anche con grande responsabilità. Se questa responsabilità ci richiama in qualche caso ad un atto di respingimento di un tema e dell’importanza che esso ha, perché questa l’abbiamo ben presente, ci facciamo carico anche di eventuali polemiche, però le respingiamo al mittente prima ancora che vengano fatte. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Chiederei un attimo di attenzione, Assessore Saltamartini, perché otto mesi fa ho presentato un’interpellanza su questo tema. Qui non si tratta di fare polemiche, io sono molto tranquillo e le leggo testualmente la sua risposta che diceva: “I temi che ha evidenziato sono condivisi dall’Assessorato alla sanità e dalla Giunta regionale. Le preoccupazioni che sono emerse sul piano educativo dello sviluppo di tanti giovani e di alcuni comportamenti devianti devono trovare l'intervento adeguato da parte dell’istituzione pubblica”, questo l’ha ridetto anche adesso e non ho nulla da eccepire, poi giustamente diceva: “Stiamo predisponendo di dedicare fondi da trasferire agli ambiti territoriali sociali per consentire di delineare interventi immediati di contrasto al disagio che viene manifestato dagli adolescenti dai giovani. E questa è la misura più immediata che si può adottare. In seconda analisi si condivide la preoccupazione per le carenze che si registrano nei consultori familiari, nelle Umee e anche nei reparti di neuropsichiatria infantile”.
Questo è quello che diceva l’Assessore, lo dico anche al Consigliere Baiocchi per ricordarlo, ma soprattutto il finale della sua risposta diceva: “L'impegno che stiamo portando avanti si muove su tre filoni: reperire il personale necessario per le Umee, la neuropsichiatria infantile, i consultori familiari, aumentare da subito i finanziamenti per gli ambiti territoriali sociali, riattivare il tavolo regionale che possa mettere insieme tutte le istituzioni che a vario titolo si occupano di questo fenomeno”.
Nella mozione, peraltro presentata prima dell'interpellanza, chiedo due dei tre impegni che lei ha ribadito otto mesi fa, Assessore. Le chiedo un po' di coerenza, l'ha detto lei, non l’ho detto io, le chiedo un po' di coerenza, lei ha detto che avrebbe portato avanti quelle cose otto mesi fa, sono passati otto mesi, io non dico se sono state fatte o non sono state fatte, non mi interessa, dico che non chiedevo la luna visto che è una cosa che lei per primo si era impegnato a fare otto mesi fa.
Peraltro nella mozione si chiede l'avvio di un tavolo per modificare una vecchia delibera di oltre sei anni, poi ci prendiamo tutte le nostre responsabilità se non è stata riformata nel corso degli anni, ma mettere su un tavolo non credo che porti a un lavoro immane da parte dell’Assessorato, né ad impegni così gravosi.
Si tratta di mantenere fede alle parole dette, a questo punto non facciamo più i Consigli, le interrogazioni, le mozioni, perché se diciamo delle cose, neanche stimolate più tanto …, allora avevo fatto un’interpellanza e lei aveva preso degli impegni ed oggi chiedo all’Aula di prendere due o tre impegni dell’Assessore, ma se li smentite in tronco non so più cosa dire. Grazie.

Presidenza del Vicepresidente
Gianluca Pasqui

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Ci tengo a dare il mio piccolo contributo rispetto a un tema tanto ampio, dibattuto, di cui abbiamo discusso più volte anche esprimendo tutti la necessità di un intervento più grande in tutti i modi e in tutti i contesti possibili.
In particolare mi trova favorevole la proposta di un tavolo regionale che possa mettere a punto insieme e in sinergia tanti attori, che i servizi sociali e quelli socio-sanitari vedono tutti i giorni in prima linea. Ricordo che vengo proprio da quel mondo e da quelle linee.
Il tavolo chiede di unire i servizi sociali degli enti locali, i servizi sanitari, l’autorità giudiziaria, gli ordini professionali, l'Ufficio scolastico regionale, il Garante dell’infanzia, il coordinamento delle comunità di accoglienza e dell'associazione di famiglie affidatarie. Questo tipo di confronto è necessario, tanto che caldeggio che in Commissione venga fatto un approfondimento, un focus, cosa che avevo già chiesto nei mesi precedenti, perché credo che questo sia un modo serio di affrontare una problematica davvero articolata e complessa, che non ha una soluzione così semplice ed immediata.
La discussione di oggi è utile e questa mozione troverà il mio voto favorevole. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.

Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Stiamo discutendo di questioni, come già avvenuto, in cui l'Assessorato, la Giunta regionale e la maggioranza sono d'accordo.
Se si intende, però, procedere con atti deliberativi che devono essere assunti alla luce di una ricognizione generale di questi servizi … Stiamo predisponendo una riforma dopo 20 anni, dal 2003, dopo una vita del sistema sanitario.
E’ entrata in vigore l’1 gennaio questa legge di riforma, le Aziende stanno facendo la ricognizione dei bisogni sanitari sul territorio sulla base di due approfondimenti fatti dall’Università Politecnica delle Marche e dalla Bicocca, dovranno essere sentite tutte le strutture operative, i primari, i dipartimenti per fare una ricognizione dei fabbisogni e noi interveniamo qui dall'alto perché dobbiamo riscuotere politicamente un risultato, per dire: “Abbiamo fatto questa cosa”. Se vogliamo essere coerenti abbiamo già detto che siamo d'accordo, non siamo contrari, possiamo aspettare senza tutta questa frenesia politica che serve per metterci il cappello.
Siamo d'accordo su questi punti, perfettamente consapevoli della necessità, stiamo partendo con la riorganizzazione delle Aziende, vi ho già detto del famoso Piano socio-sanitario che nessuna Regione nei due anni di Covid ha rielaborato, anche quando qui mi si sollecita per ho promesso … Ma quale Regione ha fatto un Piano socio-sanitario quando ancora non sapevamo se l'emergenza Covid era terminata, lo stiamo verificando in questi giorni.
Con grande chiarezza e lealtà nei riguardi dell'opposizione, alla quale riconosco l'impegno e la professionalità. Avete un'esperienza che a noi può servire, avete governato 25 anni, nel bene o nel male avete una visione del sistema sanitario.
Non possiamo venire ogni volta in Consiglio regionale e rispondere in una giornata intera alle interrogazioni e alle mozioni perché allora non serve tutto il resto, non servono gli atti aziendali, la ricognizione della domanda, il Piano socio sanitario, non serve sentire nessuno, decidiamo qui, firmiamo e andiamo avanti, ma non è così. Non è serio, tanto più per il fatto che c'è un'evoluzione del sistema sanitario, rispondiamo anche ad una logica di intervento della Conferenza delle Regioni, rispondiamo ad una logica di intervento dei livelli essenziali delle prestazioni, dei livelli essenziali assistenziali, rispondiamo soprattutto all’esigenza di far quadrare i conti del bilancio della sanità.
Chi è contrario ad allargare questi servizi? Ma i servizi si possono allargare quando sono congruenti con le risorse che abbiamo a disposizione.
E’ chiaro che l'opposizione fa la sua politica: aumentare il personale, gli stipendi, mettere dei medici, infermieri nelle catene, chi è contrario? Non siamo contrari, solo che nella responsabilità di governo dobbiamo essere seri.
Credo che la nostra posizione sia perfetta, siamo d'accordo a raggiungere questi obiettivi, ma non è questo lo strumento che riteniamo utile per raggiungerli.
Lo strumento utile sono gli atti aziendali e il Piano socio-sanitario attraverso cui fotografiamo il fabbisogno del territorio e interveniamo sulle singole materie, sui servizi sanitari, avendo però un occhio di riguardo con il bilancio perché, come voi sapete, il bilancio, il riconoscimento della spesa pubblica passa attraverso l'esercizio di questa attività. Se non diamo un'occhiata al bilancio, la Regione viene commissariata e penso che noi in questa situazione non possiamo permetterci nessun tipo di sbavatura, né di incongruenza, né di chiarezza con chi ci ha mandato qui per modificare la sanità che c'era prima.
Siamo stati eletti per dare un segnale di discontinuità e questo è l’impegno che stiamo assumendo, l'opposizione si faccia una ragione del nostro modo di procedere e se vuole aiutarci lo farà, se non vuole aiutarci vuole e continuare con questo mondo noi bocceremo le loro proposte. È la legge della maggioranza, si chiama democrazia. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.

Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Restiamo sbalorditi perché il percorso che abbiamo fatto sta nelle modalità di un percorso democratico, vero. L’ha detto il primo firmatario Consigliere Mastrovincenzo, siamo stati coerenti, abbiamo presentato un’interrogazione, ci avete dato delle risposte, oggi nel contenuto ci state dicendo che condividete tutto, ma siccome non siamo maggioranza siete liberi di cantarla e suonarla come volete. Questo non è rispetto, dovete dire: “Non siamo d'accordo sul contenuto della vostra proposta. L’atto non è adeguato perché noi stiamo preparando il fantomatico nuovo Piano socio-sanitario e queste cose anticipano?” Come funziona, Assessore? Quando c'era la mozione che diceva che andavamo a cancellare gli ospedali di primo livello e a fare gli ospedaletti in giro, non entro nel merito, non vi siete fatti un problema di tempistica rispetto alle scelte che ... L’avete votata, approvata e poi avete modificato il Piano secondo quelle indicazioni, senza aspettare il ridisegno complessivo, in pieno Covid.
Dovete essere coerenti, però, l’Assessore chiude molto bene, Consigliere Mastrovincenzo, se ne vuole fare una ragione? Comandano loro, gestiscono loro, se la cantano e se la suonano. Vanno a Sassocorvaro e dicono che quelli di prima hanno chiuso l'ospedale e loro ne riaprono un altro, funziona così, sarebbe inutile continuare su questo percorso, ma noi non ci fermiamo perché non facciamo un’opposizione ostruzionistica e demagogica, vi diamo un contributo e recuperiamo - e ringrazio il Consigliere Mastrovincenzo per questo - gli impegni vostri, solo che li andate a disattendere sul piano temporale ed oggi ci dite che bocciate la mozione perché il nostro contributo è importante, vi aiuta, ma siccome lo scriverete voi non avete bisogno di questi atti.
Lo dico anche al Presidente della Commissione, non ci serve stare qui, se quello che proponiamo non viene raccolto perché lo farete voi, avete tanto da fare rispetto agli impegni che vi prendete e che disattendete che il contributo nostro può non essere significativo.
Vi chiediamo di ripensarci e di votare la mozione, non ci vogliamo mettere né medaglie né stellette, volevamo dare come al solito un contributo vero, ma ce ne facciamo, come sempre, una ragione e ne prepareremo presto un'altra. Vi teniamo sotto monitoraggio rispetto a tutte le cose che non fate. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Voglio replicare al Consigliere Mangialardi. Qui c'è il massimo rispetto del ruolo della minoranza, massima collaborazione non solo nella mia Commissione, ma in tutte, e penso che nessuno lo possa negare, il problema è un po' più ampio, è che tanti di voi non sono abituati a fare opposizione. Molti di voi hanno avuto la fortuna di stare sempre in maggioranza e chi come il sottoscritto, la Consigliera Menghi e tanti altri hanno fatto tantissimi anni di opposizione, prendendo schiaffi in Aula, non con questo tono, con toni anche molto diversi … Bisogna abituarsi a fare delle proposte giuste, noi dobbiamo essere bravi ad accoglierle, però dovete essere intelligenti e capire che se ci sono dei piani, un Piano socio-sanitario ed uno studio della Bicocca sul fabbisogno, questa maggioranza vuole prendersi la responsabilità, recependo anche le vostre indicazioni, di fare un piano complessivo di sua iniziativa.
Lei dice: “Preferisco che dite che questa mozione è sbagliata”, non è sbagliata, sono temi che conosciamo tutti, la carenza di neuropsichiatri infantili, il problema del personale e dei consultori, chi si può permettere di dire il contrario, però mi dispiace dovreste iniziare anche voi a capire che il ruolo dell’opposizione è anche quello di vedersi negate o bocciate alcune proposte che sono anche condivisibili. Ma da qui fare uno scandalo come se fosse in discussione la democrazia di quest’Aula, mi sembra eccessivo. Gli strumenti ce li avete, interrogazioni, mozioni, proposte di legge, cerchiamo di andare avanti con lo spirito di collaborazione, non siamo d'accordo su questa mozione per i motivi che ha espresso in maniera molto chiara anche l'Assessore. Grazie.

Presidenza del Presidente
Dino Latini

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ruggeri.

Marta RUGGERI. Grazie, Presidente. Il discorso che ha fatto adesso il Consigliere Baiocchi è disarmante, sono nata all’opposizione, ho fatto opposizione al centro-sinistra prima, sto facendo opposizione al centro-destra adesso, evidentemente non saprei governare e i cittadini scelgono sempre che debba stare in questo ruolo. Conosco bene le dinamiche, so che cosa mi compete, mi compete di fare le interrogazioni, è chiaro che l’Assessore può anche decidere che su 4 domande può rispondere positivamente a 3 e una negare che ci sia e che esista la risposta, salvo venire poi in Aula a dire: “Voi sapete che bisogna fare i concorsi pubblici per stabilizzare”. Certo che lo, era una delle domande, se voleva l’Assessore poteva anche rispondere in Aula, gli ho dato modo, era una domanda liscia: “Avete queste intenzioni?” Invece di far polemica, dopo che ha subodorato che qualche lavoratore si è lamentato, poteva rispondermi in Aula, io la domanda gliel’ho fatta.
Per quanto riguarda le mozioni, è chiaro che l’opposizione ha l’arma di fare proposte, ma io preferisco che il centro-destra mi dica: “Questa mozione riguarda il piano ministeriale, parlamentare, quello che è, ma non il nostro. Preferiamo che il tema lo gestisca chi sta a Roma e visto che è una amministrativa targata Movimento 5 Stelle noi ve la respingiamo, per un motivo politico che è questo. Non che mi si venga a dire: “L'approfondiamo, facciamo le audizioni, la proposta di legge”, quando neanche si può fare. Siamo tutti grandi e adulti sappiamo fare politica e la facciamo da tanto tempo.
Andando al tema dell’intervento, la proposta del Consigliere Mastrovincenzo penso che sia di buon senso, lui sta incarnando il suo ruolo bene perché prima ha fatto l’interrogazione, ha avuto la risposta che lo ha messo in serenità perché a proposta che ha fatto era allineata con quanto aveva detto l’Assessore precedentemente, ha fatto questa proposta, state dicendo tutti che è condivisibile, però la bocciate perché siete in maggioranza.
Per me è un modo di utilizzare il proprio ruolo di forza completamente sbagliato, lo dicevo al centro-sinistra prima, lo dico al centro-destra adesso, perché fare la maggioranza così è inutile, hai voglia a parlare di collaborazione, come si fa a collaborare? “Ci prendiamo la responsabilità di fare il nuovo Piano socio-sanitario, siamo in maggioranza, lo facciamo noi, ce lo votiamo noi”, votatevelo, però gli accorati appelli a sostenerlo e gli occhi sgranati quando uno critica qualcosa che per il suo movimento politico non va bene risparmiateceli! L'opposizione boccerà tutto, voi boccerete tutto quello che proviene da qui e così saremo tutti contenti? Non credo, i cittadini non lo saranno e se riesco spero di non entrare in queste logiche e mi auguro di avere la possibilità di mantenere la lucidità, di non cadere in queste trappole e mantenermi sempre a giudicare il tema con modalità che siano utili alla collettività.
Ci ho tenuto a fare questo discorso non per fare la bacchettona, ma per provare a farvi capire che in un momento di difficoltà enorme come questo, post pandemia, la guerra, i nostri concittadini fanno fatica a mettere insieme il pranzo con la cena, il caro energia, forse dovremo avere tutti un atteggiamento diverso perché è quello che si aspettano i cittadini e non che stiamo qui a dire che c’è tutto il Piano socio.sanitario che è una visione globale e il Consigliere Mastrovincenzo fa solo una mozione su un argomento non specifico, certo è un Consigliere di minoranza, mica può farlo lui il Piano socio-sanitario. Se quello che ha scritto il Consigliere Mastrovicnezo potrà essere contenuto nel Piano socio-sanitario, e questo me lo voglio augurare perché tutti voi che siete interventui avete detto che è sostenibile, abbiate la coerenza di votare a favore della sua proposta, io farò così e non mi sento sminuita nel votare una proposta che viene da un Consigliere di un altro partito politico, mi sento in pace con me stessa perché faccio quello che ritengo giusto. Grazie.

PRESIDENTE. Mozione n. 149. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

PRESIDENTE. Vi chiedo di superare il punto 13 e di passare al punto 14 oppure lo facciamo se i proponenti sono d’accordo, anche se non vedo in Aula l’Assessore competente Antonini. Lo possiamo fare ugualmente? No, allora la rinviamo, chiedo anche alla Consigliera Ruggeri se è d’accordo, così avremo anche la posione della Giunta.

Mozione n.153
ad iniziativa dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri
“Criticità dei Consultori familiari”.
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 153 dei Consiglieri Mastrovincenzo, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Questa è una mozione che risale a 15 mesi fa, se la premessa è quella della precedente discussione, non vedo una fine diversa, però credo che sia noto a tutti che la tematica è rilevante, la criticità dei consultori familiari, che fanno parte del Servizio sanitario nazionale e devono garantire alle donne, ai minori, alle coppie ed alle famiglie i tanti servizi che non sto ad elencare perché li conosciamo tutti e sono contenuti nella mozione.
Nella nostra Regione negli ultimi anni si è registrato un incremento delle problematiche riguardanti le famiglie, le donne e i minori, peraltro aumentate nell'ultimo periodo anche a causa delle difficoltà sociali correlate dalla pandemia: violenze in ambito familiare, separazioni altamente conflittuali, inadeguatezza genitoriale, difficoltà delle donne, soprattutto straniere, nell'accesso ai servizi anche per problematiche sanitarie.
La deliberazione n. 202 del 1998 prevede alcune figure professionali nei consultori: assistente sociale, ginecologo, ostetrica, pediatra, psicologo, oltre a consulenti, quali: sessuologo, sociologo, legale, andrologo, neuropsichiatra infantile, prevede, inoltre, anche la presenza di un consultorio familiare ogni 10.000 abitanti, con un orario settimanale ben definito per le figure professionali.

E’ indicativo che si parla di consultori familiari e l'Assessore alla sanità vede bene di uscire dall’Aula.
Riteniamo che i consultori familiari pubblici della nostra Regione siano fortemente sottodimensionati rispetto ai parametri previsti dalla normativa, l’organico così ridotto rende difficile garantire le azioni e gli interventi a favore di donne, minori e famiglie.
La situazione sociale negli ultimi anni si è profondamente modificata: incremento della popolazione straniera, diminuzione delle nascite, aumento delle criticità in ambito familiare, maggiori problematiche connesse ai minori, quindi i parametri organizzativi previsti dalla deliberazione amministrativa di cui parlavo prima del 1998 andrebbero aggiornati.
Questa mozione impegna la Giunta regionale e il suo Presidente ad elaborare una mappatura dei consultori familiari pubblici nella nostra Regione al fine di verificare quanti di questi possono definirsi completi in tutte le figure previste dalla deliberazione amministrativa del 1998; a garantire le figure professionali previste dall'attuale normativa, dando mandato agli uffici amministrativi dell’Asur Marche di bandire necessari concorsi per l'assunzione a tempo indeterminato di ginecologi non ospedalieri, psicologi, psicoterapeuti, assistenti sociali ed ostetriche non ospedaliere; ad aggiornare i parametri organizzativi previsti dalla delibera amministrativa del 1998.
Presidente, sono senza parole, non c'è l'Assessore, non c'è nessuno della Giunta, che state facendo? E’ una cosa indegna!

PRESIDENTE. Non avevo visto, l’Assessore ...

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Ma che state facendo? L’attenzione è ridotta a zero, sono temi fondamentali non so cosa altro dire. Grazie.

PRESIDENTE. La presenza in Aula dell'Assessore c'è, l’attenzione, purtroppo, giustamente come lei richiama, è un fatto di natura soggettiva, non sentivo un brusio tale da dover provvedere con un intervento personale.
Ha la parola il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Mio malgrado seguo un po' l'orientamento che abbiamo già sostenuto nella mozione precedente sia con l’Assessore che con il Consigliere Cancellieri.
La mappatura, come richiede il Consigliere Mastrovincenzo, si sta facendo, si sta lavorando su questa tematica relativa agli organici ed alle esigenze e a tutto ciò che deve essere inserito poi nel Piano socio-sanitario. Questo è un lavoro che gli uffici stanno già predisponendo in previsione del Piano socio-sanitario e dei futuri atti aziendali.
Di conseguenza anche qui non ho problemi a dire che sono tematiche condivisibili e riconoscibili da tutti perché tutti siamo in mezzo alla gente e sappiamo quali sono le carenze di personale all’interno di queste strutture - che vengono anche da molto lontano, mi pare opportuno ricordarlo – quindi, solamente per questo motivo, non per altri nel merito, l’opinione della maggioranza e penso di rappresentare anche l’opinione della Giunta è in tal senso negativa, solo per queste motivazioni, non per il tema nobile, per la riconoscibilità delle carenze che mancano. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. In Commissione abbiamo iniziato ad esaminare il tema dei consultori con due proposte di legge, una peraltro presentata dal gruppo del Partito Democratico, stiamo avviando una discussione in merito, magari sarà quella l'occasione per approfondire anche questa mappatura che gli uffici stanno predisponendo. Però, egregio Consigliere Mastrovincenzo, mi lasci dire che la sua mozione …, non con spirito polemico, ma con la voglia di guardare in faccia la realtà e siamo tutti chiamati a guardarla in faccia, cosa che ho sempre cercato di fare anche perché la mia condizione mi ha portato purtroppo a farlo, anche se è una cosa a cui molto spesso qualcuno sfugge perché a volte è pesante, brutta, difficile e siamo portati ad evaderla.
Il riferimento che fa nella sua mozione parla solo, di una delibera amministrativa del 1998, che mi sembra un po' datata rispetto ai successivi anni di governo in cui la Regione Marche non ha mai visto cimentarsi il centro-destra.
Con spirito costruttivo, ma molto chiaro e molto responsabile, dico che presentare le mozioni fa parte del diritto dell’opposizione, ma è anche diritto della maggioranza interloquire e decidere. Da questo punto di vista possiamo essere facilmente attaccati perché il sistema della sanità è difficile - io ho un po' di esperienza ed ho le idee abbastanza chiare – ma noi abbiamo scelto la strada difficile, ma l’unica possibile, che è quella di farsene carico, così come siamo stati chiamati a fare, però la realtà la dite voi nella vostra mozione quando richiamate una delibera amministrativa del 1998.
Abbiamo con responsabilità avviato la discussione, nei punti precedenti abbiamo rinviato varie mozioni in Commissione e c’è stato forse un intervento un po' polemico da parte della Consigliera Bora, ma il Partito Democratico partecipa con due importanti esponenti all'interno della Commissione, in particolare il Capogruppo Consigliere Mangialardi e il Consigliere Carancini, i quali possono testimoniare insieme agli uffici, ai Consiglieri di maggioranza, alla Segreteria, il grande lavoro svolto in questi due anni e quello che ci si appresta a svolgere. Ne è la dimostrazione il fatto che, senza paure, la Commissione con il Presidente Baiocchi, su input dello stesso Partito Democratico, si è fatta carico di vedere quali erano le proposte di legge che da più tempo giachevano in Commissione.
Attenzione, questo lo voglio dire rivolgendomi ai miei colleghi di maggioranza, noi governiamo, l’ha detto nel suo intervento il Consigliere Baiocchi quanto prima ha richiamato il fatto che forse c’è chi non è mai stato in opposizione, vi auguro di starci a lungo perché dopo aver imparato a fare l’opposizione, forse, si ha una maggiore consapevolezza nel governare, ve lo dice una che è stata 20 anni all'opposizione, ma che sa anche come si governa.
Grazie degli inviti, delle sollecitazioni che l’opposizione è chiamata a fare, però io non mi sono mai strappata le vesti quando la maggioranza mi bocciava le mozioni, non ho mai avuto scomode parole o richiami rilevanti alla democrazia, sta nel gioco delle parti.
Siamo stati chiamati a governare, anche a livello nazionale, ma riteniamo che sui temi della mozione la discussione l’abbiamo avviata con le proposte di legge, di cui, peraltro, una è relatrice per l’opposizione, mi pare, la Consigliera Bora.
Avremo modo nell’importante calendario di audizioni anche di fare un approfondimento sui temi che questa mozione ci sollecita, però non ci dite che cade il mondo se avete dovuto richiamare una delibera che reputo datata e forse anche da rivedere. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Ringrazio il Consigliere Mastrovincenzo per aver presentato una mozione su un tema che sin dall’inizio di questa legislatura è stato particolarmente attenzionato, non solo dal PD, ma, ahimè per la Consigliera Menghi, da tutta l’opinione pubblica.
A questa mozione hanno fatto seguito anche due proposte di legge, in realtà la Consigliera Menghi che fa parte della IV Commissione dovrebbe sapere che nell’abbinare i due testi è stato preso come testo base la proposta di legge della maggioranza, la proposta di legge che è rimasta è la vostra e ci preoccupa molto, preoccupa tutti gli operatori dei consultori e le donne perché voi spalancate le porte ai movimenti cosìddetti “pro-life” che io definisco “no choice”. Non è presente il Consigliere Ciccioli al quale piace sempre raccontare aneddoti personali, a me piace molto meno, però forse la Consigliera Menghi non sa che io ho iniziato la mia attività politica a Monte San Vito stando all'opposizione ed è stata una bellissima palestra di vita, ancora prima che politica. Ero all’opposizione di un governo di centro-destra, che aveva molto più rispetto per le opposizioni, cosa che voi invece non avete affatto.
Con altrettanto spirito costruttivo, Consigliera Menghi, le dico che voi quella delibera, tanto datata, fatta da governi di centro-sinistra, la criticavate e visto che sono due anni che governate modificatela se non vi piace.
Abbiamo iniziato a verificare nei consultori, dalla fine dell'anno scorso, se quello che diceva l'Assessore Saltamartini corrispondeva al vero, lo facciamo anche in riferimento alla legge 194 e certamente avremo modo di approfondire il tutto in Commissione.
Azzardare a dire che avete fatto un grande lavoro svolto in Commissione …, sarei un po’ più prudente nell'utilizzare questa espressione e do atto al Consigliere Baiocchi, che è una persona seria, che quando dice una cosa è quella e non si spaventa di lavorare.
Per tutte le proposte di legge, soprattutto quelle della IV Commissione, ho dovuto fare una forzatura in Aula e la Sma ne è una controprova, significa che qualcosa in Commissione non ha funzionato, non siamo stati nemmeno in grado di discutere le proposte di legge dell’opposizione e questa è una cosa gravissima. Questo grande lavoro che lei tanto sbandiera sarei più prudente nel definirlo tale, poi con il Consigliere Baiocchi è iniziata una nuova era, voglio essere fiduciosa, oggi per prima ho votato favorevolmente al rinvio ed è la prima volta che lo faccio, vedremo.
E’ stata opportuna la presentazione di questa mozione, la voterò favorevolmente con grande convinzione.
Adesso ci sono delle risorse senza precedenti che questa Regione deve saper cogliere e sono preoccupata perché non siete nemmeno in grado di gestire quelle ordinarie che avevate prima, figuriamoci quelle che arriveranno, per cui avete tutta la responsabilità e tutti gli strumenti per fare del vostro meglio e se lo farete io ve ne darò atto.
Stare all’opposizione a me non spaventa, l’ho detto iniziando, ma non mi sembra che questo sia il modo migliore di stare al Governo e rispettare le istituzioni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mastrovincenzo.

Antonio MASTROVINCENZO. Grazie, Presidente. Per ribadire il fatto che siamo abbastanza esterrefatti, sono due mozioni che presentiamo su cui dite che siete tutti d'accordo, problematiche a voi conosciute, serie, importanti e, come ha detto la Consigliera Bora, se ci sono cose che non sono state fatte nella precedente legislatura voi avete già avuto due anni e mezzo quasi per poterle modificare e non l'avete fatto.
Surreale il discorso dell'Assessore Saltamartini che critica il fatto che non si può andare avanti così in Consiglio regionale, trattando interrogazioni e mozioni. Mi rivolgo a lei, Presidente, non so cosa si debba fare oltre ad approvare proposte di legge della maggioranza e cos'altro possiamo fare noi Consiglieri regionali di opposizione se non presentare interrogazioni e mozioni. Un ripasso dell’Assessore rispetto allo Statuto della Regione Marche, al Regolamento ed alla Costituzione sarebbe necessario. Non basta dire siamo d'accordo, qui siamo in un'Aula sovrana che decide, delibera, legifera, ma credo che bastino più le parole di quelle che date nelle risposte a volte molto rapide e superficiali alle interrogazioni, convinti che sui temi non ci torneremo più e quando ci ritorniamo e vi chiediamo un impegno concreto, con tanto di votazioni fuggite ai vostri impegni, vi nascondete dietro ad atti che farete prossimamente, su cui non abbiamo nessuna potestà, nessun potere di intervenire. Ne prendiamo atto e lo diremo ai cittadini marchigiani. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Baiocchi.

Nicola BAIOCCHI. Grazie, Presidente. Ho ascoltato con attenzione le argomentazioni dei Consiglieri di minoranza e ripeto che sulla tematica, sul merito, non si può che essere d'accordo.
Alla Consigliera Bora voglio dire che abbiamo iniziato la discussione sulla legge dei consultori e ha visto che, come lei mi ha proposto, abbiamo inserito un numero molto elevato di associazioni e nessuno si è permesso di dire in un modo o nell’altro che questo non è meritevole o altro, abbiamo inserito tutte le sue richieste, però al contrario non può permettersi di dire, se un Consigliere o qualcun altro della maggioranza vuole inserire un’associazione, che a lei non è ben gradita, non deve avere la possibilità, sennò abbiamo una strana concezione della democrazia. Questo mi ha lasciato abbastanza perplesso.
Per il resto non posso che ribadire quello che abbiamo sempre sostenuto su queste tematiche importantissime, condivisibili e meritevoli di approfondimenti e questa maggioranza sta cercando di tenere sotto attenzione.
Questa è la motivazione per la quale questa maggioranza, che rappresento, ma ci sarà anche una dichiarazione da parte degli altri, voterà contro questa mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per fatto personale, la Consigliera Bora.

Manuela BORA. Grazie, Presidente. Per fatto personale perché in realtà voglio chiarire una cosa non esatta che ha detto il Consigliere Baiocchi o che ha capito male. Non mi riferivo all'atteggiamento del Presidente, di cui ho dato atto nel mio intervento, nella critica che ho fatto circa la proposta sulla legge sui consultori, ho detto che la proposta presentata dalla maggioranza spalanca la porta ai “pro-life” nei consultori, non mi riferivo al suo modo di gestire la Commissione né tanto meno alla discussione di quella proposta di legge. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Menghi.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Ringrazio il capogruppo che mi delega alla dichiarazione di voto per esprimere il voto contrario su questa mozione, come già ampiamente abbiamo detto ed ha detto il Consigliere Baiocchi, non nel merito della questione.
Voglio cogliere l’occasione per stigmatizzare due questioni importanti e molto gravi, a mio avviso, sottolineate nell'intervento dalla Consigliera Bora, in particolare lo fa nel sollevare la questione personale e per certi versi individua le associazioni “pro-life” come una sorta di colpa, di peccato originale che questa maggioranza vorrebbe per certi versi rappresentare.
Ribadisco che sulla legge dell'aborto da anni stiamo facendo una battaglia, l'abbiamo fatta e continueremo a farla perché ci sia la libera scelta della donna, ma la questione di tutelare chi fa questa scelta in piena libertà va ribadita e va stigmatizzata. Quindi, respingo al mittente le sue affermazioni un po' con tono ilare, come respingo al mittente il richiamo all’era del Consigliere Baiocchi della Presidenza, lo faccio difendendo l’operato della precedente Presidente oggi Senatrice, nel ribadire che è grave l’affermazione che è stata fatta su un cambio di passo perché, e non prendo le difese certo dei rappresentanti del Partito Democratico all'interno della IV Commissione, il lavoro in Commissione è stato fatto sempre in totale armonia tra gli esponenti di maggioranza e di opposizione, rare sono state le occasioni di confronto abbastanza forti, sempre nel rispetto dei ruoli e delle istituzioni. Mi pare che anche in quest’Aula e in Commissione il Consigliere Mangialardi abbia più volte sottolineato il lavoro della Presidente e la correttezza del lavoro che è stato fatto all'interno della Commissione.
Consigliera Bora, lo faccio, nonostante la Senatrice non abbia certo bisogno di difese e milita in un partito diverso dal mio, per quella sorta di solidarietà femminile che è il concetto alla base del quale …, sento un brusio che mi dà fastidio …

PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio per favore.

Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Quella solidarietà che mi ha portato pochi giorni fa a rappresentarla nei confronti all’ex Onorevole XY, quando esponenti del vostro partito la ha attaccata per una foto. Il mio senso delle pari opportunità va al di là dei partiti e va nell’ottica che questo Paese ha bisogno di un vero confronto sul lato delle pari opportunità sul lato femminile, cosa che mi pare voi non siete abituati a fare. Lo dico nell’ambito della mia esperienza, sono stata anche Vicepresidente della Commissione regionale pari opportunità, lo dico con spirito costruttivo, ma molto chiaro, deciso, non polemico perché in quest’Aula democratica, nel rispetto dei ruoli e delle parti politiche, vorrei che ci fosse un dibattito chiaro, un confronto deciso tra di noi, dove non c'è qualcuno che ha la verità in mano. Noi forse non ce l’avremo, ma certamente non ce l’avete voi.
Non è commentabile il richiamo alla delibera del 1998 perché se noi non l’abbiamo cambiata in 2 anni voi non l’avete cambiata in 22 anni. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.

Anna CASINI. Grazie, Presidente. Dopo questa reprimenda così accalorata e degna di un impegno degno di miglior causa ed anche miglior tema, non per il tema specifico ma per come è stato declinato.
Non devo difendere la Consigliera Bora, ma lei si riferiva ad un fatto particolare, lei sostiene e lo sostiene anche il Partito Democratico che nei consultori, che siano pubblici o che siano pagati dal pubblico, non ci possono essere le associazioni “pro-life”, questo noi lo pensiamo. Pensiamo altresì che l'articolo 1 della legge 194 sia perfettamente conforme a quello che ha detto poco fa la Consigliera Menghi, esiste tutta una fase, e vorrei che qualcuno la leggesse se non la conosce, che riguarda il lavoro che il consultorio deve fare per rimuovere tutte quelle cause che sono rimovibili, siano esse economiche, di violenza, di soprusi, che conducono la donna a decide in maniera, magari frettolosa – diciamo così - di fare l'interruzione volontaria di gravidanza, chiamiamola così, non chiamiamolo aborto perché già nella parola aborto pare che ci sia un giudizio, interruzione volontaria di gravidanza, così come viene chiamata normalmente, per noi è così.
Noi pensiamo che ci debba essere un approccio laico nei confronti dell'interruzione volontaria di gravidanza e anche in tutte le fasi predecisionali che aiutano la donna a confermare o a cambiare la propria decisione, che sono previste all’interno della norma.
Consigliera Menghi, ogni giorno da tre anni ci viene ripetuto che siete bravi, che a noi i marchigiani ci hanno punito, che siamo stati madati a casa perché siamo incapaci, mia nonna che era un insegnante diceva: “Mai essere il più bravo dei somari”, immagino che se noi ci dobbiamo prendere tutte le colpe anche per chi c’era nel 1998, e non c’ero nè io né la Consigliera Bora per età anagrafica, presumo che lei si debba assumere le responsabilità per quello che ha fatto da quando è arrivata ad oggi, già due anni e mezzo.
Visto che siete così bravi, che siete stati votati, acclarati dai cittadini, prendetevi questa responsabilità, perché sentirsi ripetere ogni volta che ho governato malamente cinque anni …, mi prendo la responsabilità per la parte che riguarda me perchè il precedente Presidente io non solo non l’ho votato, ci siamo candidati contro, non mi sembra di essere stata al suo fianco, a differenza di altri e a differenza di chi era con lui, che stava con voi e attualmente siede in Parlamento, non solo è anche Presidente di Commissione.
Piuttosto che discutere di questioni sull’età anagrafica delle norme, pensiamo a quello che si può fare.
Stamattina questo, come è già stato sottolineato dai miei colleghi del Partito Democratico, non è il primo caso di una mozione che viene tolta al dibattito e al voto sulla quale si vota no per partito preso.
Prima sono stata tratta in inganno anche dall’intervento del Consigliere Baiocchi che ha detto che avremmo parlato della questione presentata dalle Consigliere Lupini e Ruggeri in Commissione con una proposta di legge e non sapevo, sono un architetto e lo faccio pure male, che è una competenza esclusiva del Governo e non possiamo entrare nel merito, quindi non avremmo potuto se non discutere, tanto vale poter discutere e parlare anche in questa occasione.
Il nostro voto sarà favorevole con convinzione. Grazie.

PRESIDENTE. Mozione n. 153. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

PRESIDENTE. Prima di chiudere il Consiglio regionale torniamo alla mozione n. 307 della Consigliera Lupini che abbiamo lasciato per il tentativo di composizione con quanto aveva chiesto di modificare l'Assessore Saltamartini.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Lupini.

Simona LUPINI. Grazie, Presidente. Mi sono confrontata con i colleghi, ma non con l’Assessore che, che come tutti hanno visto, è stato impegnato in tantissimi atti.
Sottolineo la necessità, in questo momento sto portando la voce degli operatori del nostro sistema sanitario regionale che chiedono di avere questo sportello, questo ufficio di consulenza per trattare aspetti di tipo valutativo, consenso informato, esposizioni legali dei professionisti, coperture aziendali in caso di problematiche, in quali circostanze e fino a che punto, sicurezza sul lavoro dei professionisti esposti.
Questa è la sollecitazione delle categorie, chiedo di prendere in considerazione la mozione, poi sicuramente il piano superiore riguarderà una richiesta a livello nazionale, governativo, più alto livello, per chiedere una modifica di legge, che si potrà fare in altri momenti.
Quello che oggi porto qui è questa richiesta, non la modifica di qualche legge regionale o statale, bensì un servizio con un operatore a disposizione che possa aiutare chi tutti i giorni è esposto al pubblico e al rischio di incorrere in questioni di responsabilità civile, medica e penale. Grazie.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.

Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Il nostro gruppo Rinasci Marche ha attenzionato la mozione – mi rivolgo anche all'Assessore Saltamartini, che è l'Assessore con delega alla salute - presentata dalla Consigliera Lupini, di costituzione del servizio di orientamento legale per il personale sanitario, socio-sanitario, tecnico sanitario,
Il sistema sanitario regionale vede i dipendenti pubblici responsabili, ai sensi dell'articolo 28 della Costituzione, secondo le leggi civili, penali, amministrative, degli atti da loro compiuti in violazione dei diritti.
Nello svolgimento della propria attività lavorativa il dipendente pubblico può essere chiamato a rispondere sul piano civile, penale, amministrativo ad un tipo di responsabilità che non esclude le altre. La medesima condotta può benissimo integrare anche gli estremi di una responsabilità, quindi il sanitario, il pubblico impiego, anche privatizzato, non è tenuto ad osservare esclusivamente gli obblighi di diligenza e fedeltà, articoli 2104 e 2105 del Codice Civile, e dopo una serie di approfondimenti il sanitario è coinvolto secondo il proprio ruolo, direttore, dirigente, incaricato, collaboratore, preposto alla sicurezza, tutte quelle attività anche di budgeting per quanto riguarda l'acquisto di dispositivi.
La legge 8 marzo 2017 n. 24, (legge Gelli) detta disposizioni in materia di sicurezza delle cure alla persona assistita e legifera in maniera responsabile da un punto di vista penale, civile, amministrativo anche sui professionisti sanitari, interessando anche il settore assicurativo, con l'obbligo dell'assicurazione e dell'istituzione di un fondo di garanzia per i soggetti danneggiati e per la propria responsabilità.
Andando avanti, l'intento del legislatore si avvicina anche alla cosiddetta medicina difensiva, secondo l’Agenas che corrisponde a 10 miliardi di euro l'anno.
La responsabilità civile e penale potrebbe rappresentare un freno all'efficienza della stessa pubblica amministrazione e pertanto se da un lato occorre mantenere nei cittadini alta la credibilità delle istituzioni, dall'altro è doveroso che lo Stato, quindi la Regione, crei condizioni affinché tutti i dipendenti pubblici, in particolar modo quelli sanitari, possano trovare un concreto supporto e un sostegno nella loro quotidiana attività lavorativa.
Ci troviamo davanti ad una giungla, colleghi Consiglieri, la mozione della collega Lupini è creata e sostenuta con una grande sensibilità, forse perché lei è un’operatrice, forse perché alcuni dei colleghi che stanno all'interno del sistema anche politico, eletti, sono degli operatori – siamo degli operatori - ma in concreto questo supporto e sostegno nell'attività quotidiana lavorativa è importante perché in questa giungla normativa risulta difficile districarsi per chi ha una formazione unicamente medica e sanitaria.
Il motivo di questa osservazione deriva dalle tante, troppe denunce che negli ultimi anni si sono avute in sede sia civile che penale da parte dei cittadini, utenti, a carico dei funzionari e dirigenti pubblici per la gestione del proprio ufficio, a carico di professionisti sanitari, pertanto il richiamo a far sì che la Regione si impegni,
Noi voteremo favorevolmente questa mozione della collega Lupini, che ringrazio, per la costituzione di un servizio di orientamento legale, che consentirebbe al personale sanitario di operare con maggior serenità ed efficienza a vantaggio di tutta la comunità.
Questa è una mozione che alcuni di voi hanno anche disatteso, forse perché siamo nell'orario del pranzo, siamo tutti stanchi, però alcune azioni che vengono fatte in questo Consiglio andrebbero lette con attenzione perché ci prendiamo cura, come rappresentanti del popolo, del territorio, in questo caso ci prendiamo cura della parte più sensibile, il bene salute.
Tra di noi ci sono molti avvocati, illustrissimi Consiglieri, il bene salute è prioritario, occorre tutelare anche gli operatori sanitari che sul bene salute si mettono a disposizione e spesso rischiano anche in solido con le proprie famiglie per le azioni che fanno quotidianamente, penso che sia una responsabilità che vedrà il voto favorevole su i questa mozione. Grazie.

PRESIDENTE. Mozione n. 307. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa regionale non approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 14,25.