Resoconto della seduta n.99 del 31/01/2023
SEDUTA N. 99 DEL 31 GENNAIO 2023
La seduta inizia alle ore 10,45
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 99 del 31 gennaio 2024. Do per letto il processo verbale della seduta n. 98 del 24 gennaio 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 672
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Progetto di Riqualificazione Urbana “Borgo Rubbiano” - Comune di Montefortino”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 672 dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il contratto istituzionale di sviluppo (CIS) è uno strumento per accelerare la realizzazione di progetti strategici, tra loro funzionalmente connessi, di valorizzazione dei territori, che viene stipulato dal Ministero per la coesione d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze e con gli altri Ministeri interessati, dai Presidenti delle Regioni interessate e dalle amministrazioni competenti e ha rappresentato un importante momento di sinergia e concertazione con i territori.
Con nota protocollo n. 1113319 del 9 settembre 2021 il Capo dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso l'esito dell'istruttoria condotta secondo i criteri condivisi dal Ministro ed esplicitati con la nota protocollo n. 6375 del 19 maggio 2021 tenendo conto del vincolo delle risorse finanziarie allocate dalla legge di bilancio stabilita nel limite di 100 milioni di euro, a valere sul fondo sviluppo e coesione 2021/2027, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 1, commi 191 e193 della legge di bilancio 2021 legge 178/2020, e 60 milioni messi a disposizione dalla contabilità del Commissario straordinario per la ricostruzione, considerando un tetto di importo secondo il criterio di riparto del danno per ciascuna Regione, che per le Marche si è attestato vicino al 62%.
L'intervento in oggetto, riqualificazione urbana borgo Rubbiano Comune di Montefortino, non è inserito nell'intervento sistema integrato della montagna Sarnano Monti Sibillini presentato dal Comune di Sarnano, al quale il Comune di Montefortino conferisce funzioni amministrative di Comune capofila, incluso nel programma approvato e sottoscritto in data 14 settembre 2021 dai componenti del tavolo così composto: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per il sud e la coesione territoriale, Ministero dell'economia e finanze, Ministero dello sviluppo economico, Ministero della cultura, Ministero del turismo, Presidenza del Consiglio dei Ministri Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e Agenzia nazionale per la per la trazione e lo sviluppo d'impresa S.p.A. Invitalia, quindi non vede assegnate risorse né alla relativa delibera CIPES 66/2021 di assegnazione delle risorse FSC 2021/202 per 100 milioni nè all'ordinanza del Commissario del 31 dicembre 2021 di assegnazione delle risorse dalla contabilità speciale 59,93 milioni relativi al contratto speciale di sviluppo.
Si precisa inoltre che il suddetto progetto riqualificazione urbana Borgo Rubbiano Comune di Montefortino non è inserito nelle istanze progettuali individuate dalle istruttorie regionali a valere sul PNC sisma 2009/2016 sviluppato per le seguenti sub misure. La prima, la sub misura A2.1 progetti di rifunzionalizzazione, efficientamento energetico e mitigazione delle vulnerabilità sismiche di edifici, infrastrutture, il secondo la sub misura 3.3 progetti a realizzazioni, implementazione, consolidamento dei percorsi cammini culturali tematici storici, sempre questa misura, B) avvio della rifunzionalizzazione e delle soluzioni abitative di emergenza dei SAE, C) interventi per l'ammodernamento e la messa in sicurezza di impianti sportivi, ricreativi e di risalita.
Considerando che l'intervento in oggetto, riqualificazione urbana Borgo Rubbiano, rientra nella sub misura A 3.1 “progetti di rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici di borghi, parti di paesi e di città” e tratta una parte del contributo spettante al Comune di Montefortino come soggetto beneficiario assegnato seguendo lo schema di ripartizione che vede beneficiari tutti i Comuni del cratere del 2016 e individuato e concertato nella cabina di coordinamento.
Gli interventi rientranti nella sub misura A 3.1 non sono stati definiti con istruttoria regionale, bensì individuati dai Comuni e verificati dal gruppo di esperto Gol della struttura commissariale. Pertanto la suddetta istanza verrà valutata dalle parti interessate, nel rispetto dei tempi e del vademecum predisposto per il programma unitario di rigenerazione urbana e, ove necessario, illustrato ed eventualmente approvato in cabina di coordinamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore Brandoni, la ringrazio della risposta, anche se a me sembra che non ci sia un vero riscontro alla richiesta fatta.
La vicenda di Borgo Rubbiano è emblematica di come sia stata fatta a pezzi la questione del CIS che comprendeva anche il Comune di Sarnano.
C'è una sentenza dell’ANAC che massacra l'operazione di Sarnano e la sentenza n. 796/2022 del Tar che smentisse in maniera clamorosa le difese dell'ex Assessore al bilancio, che venne qui a sostenere, a perorare, che quelle progettazioni fossero in linea e rispettose delle regole che erano state stabilite a presiedere quella norma. Un'operazione da spregiudicati avvallata dall'ex Assessore che oggi viene condannata da una sentenza del Tar.
Ricordo a tutti che il Borgo di Rubbiano nel Comune di Montefortino era stato oggetto nella previsione di un esproprio diffuso, si intendeva sostanzialmente intervenire con una società all'interno di un progetto più grande con il Comune di Sarnano per espropriare un’intera frazione. Un atto indegno di chi l’aveva proposto, ma soprattutto di chi lo aveva difeso in quest’Aula, come l’ex Assessore al bilancio.
Per non essere sufficiente, oltre alla vicenda di Rubbiano, c’è anche il Comune di Sarnano, un parere dell’ANAC recente il n. 4195 del 2022 fa a pezzi quel progetto. Un progetto e un percorso di illegittimità, irregolarità e illegalità di cui l’ex Assessore, che ieri si è permesso con la volpe XY, perché lui fa il gatto, di uscire pubblicamente sul nazionale attaccando in modo indegno tutta l'operazione, tutta l'attività dell’ex Commissario per la ricostruzione. L’ex Assessore al bilancio, che è l’artefice di queste nefandezze, non ha avuto il coraggio di rimanere in questo Consiglio da Assessore, di assumersi le responsabilità per i suoi gravi comportamenti, caratterizzati da irregolarità e illegalità.
Oggi abbiamo un parere dell’ANAC che fa a pezzi il progetto di Sarnano, che prevedeva un milione di presenze sia in estate che in inverno, facendo credere a tutti che questa cosa fosse seria. L’artefice è stato l’ex Assessore.
Accanto a questo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale ha giustizia e rispetto di una comunità come quella di Rubbiano che si è battuta strenuamente a difesa dei propri diritti.
Sono quasi sicuro che lei Assessore Brandoni potrà in questo avere un atteggiamento e un comportamento politico serio rispetto a vicende davvero inaccettabili. Grazie.
PRESIDENTE. Comunico che l’interrogazione n. 659 della Consigliera Ruggeri, a cui deve rispondere l'Assessore Saltamartini, viene rinviata per malattia della stessa, così come le interrogazione n. 678 e n. 680 (abbinate). Chiedo al Consigliere Mastrovincenzo se è d'accordo al rinvio . Lo ringrazio.
Le interrogazioni dell’Assessore Aguzzi le posticipiamo a quando l’Assessore sarà in Aula, essendo impegnato in questo momento in attività istituzionali e visto che l'Assessore Baldelli non è presente in Aula, passiamo al punto 2.
Ha la parola, sull’ordine dei lavori, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Scusi perché sull'interrogazione n. 661 non c’è la risposta?
PRESIDENTE. Perché non è presente l’Assessore Aguzzi.
Fabrizio CESETTI. Risponde l’Assessore Aguzzi?
PRESIDENTE. Sì e quanto rientra svolgerà le interrogazioni nn. 608, 612 e 661.
Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Per quanto riguarda le votazione i Consiglieri sono fuori. Grazie.
PRESIDENTE. Per il voto li chiamiamo, diciamo la frase di rito e poi organizziamo la chiama, vorrei che siano tutti presenti, compresi i segretari.
Elezione di quattro componenti del Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona (INRCA)
(articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale 21 dicembre 2006, n. 21)
(voto limitato a tre)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di un componente del Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona (INRCA).
Ricordo che ciascun Consigliere può votare sino a tre nomi e che l’Assemblea legislativa nel votare ha preso atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell’accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Prego distribuire le schede.
(Il Consigliere Segretario Marinangeli effettua la chiama)
Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 30
Schede bianche n. 0
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 30
Hanno ricevuto voti:
Cannas Massimiliano n. 17
Giunta Sergio n. 16
Siliquini Lando n. 16
Caprodossi Andrea n. 13
Busilacchi Gianluca n. 11
Proclamo eletti componenti nel Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona (INRCA), Cannas Massimiliano, Giunta Sergio, Siliquini Lando, Caprodossi Andrea.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
L'ennesimo schiaffo alla democrazia che avviene in quest'Aula, complimenti al Consigliere Ciccioli, ancora una volta avete deciso dentro la maggioranza chi fosse il rappresentante della minoranza perché politicamente il Consigliere Santarelli oggi ha certificato che appartiene e sostiene, da sempre, la maggioranza. Abbiamo capito perché parla sempre al plurale perché parla sempre a nome di tutti voi. Avete ancora una volta dato uno schiaffo alla democrazia.
Lo dico al Vicepresidente, ho cercato il Presidente Acquaroli reiteratamente per garantire quello che dovrebbe essere un ordine democratico rispettato, qualche volta anche un atteggiamento adeguato tra maggioranza e opposizione che sul piano istituzionale si possa rispettare, invece, con l'algoritmo sviluppato e con una compravendita marcata e anche documentata tra le schede verificate di persona, avete cercato di garantire questo risultato.
Presidente, è inammissibile, penso, non sia la prima volta che capita, che non solo decidete i vostri, ma con una modalità imbarazzante decidete pure chi vi deve rappresentare su ogni piano istituzionale.
Avevamo messo a disposizione una grande competenza perché il dottor XY ha una competenza adeguata, con un profilo importante per quel ruolo e tutta la maggioranza e l'opposizione sarebbero state rappresentate, invece voi, grazie all’atteggiamento di un ameba politica come il Consigliere Santarelli, che si presta a questi giochi pur di ricoprire e avere una platea temporanea.
Presidente, adesso mi rivolgo a lei perché il tema del Consigliere Santarelli rispetto alla maggioranza l'abbiamo posto, l’ha posto il gruppo del Partito Democratico e la Consigliera Ruggeri per il Movimento 5 Stelle perché non è pensabile che un accordo strutturato e certificato in ogni occasione possa essere licenziato, dopo che è stata stigmatizzata questa posizione, con un semplice accordo istituzionale.
L’accordo è organico e chiediamo che il Consigliere Santarelli passi armi e bagagli fisici ed abbandoni il corridoio del Partito Democratico, via, fuori dai nostri corridoi, ve lo prendete tutto insieme, si dimetta dalla Commissione perché poi approfitta di quel ruolo per ricoprire in maniera abusiva …, è un abusivo dell'opposizione, torni in pianta organica nella maggioranza. Ma questo è un dato, lei ci ha risposto dicendo che c'è un intergruppo, qui non si tratta di un intergruppo, ma di un accordo organico che non discutiamo perché uno nella vita politica può fare il trasformismo, può fare il capogruppo del Partito Democratico in un Comune, passare alla lista civica, poi rimettersi dentro il centro-sinistra e successivamente passare al centro-destra, fa quello che vuole, è un problema di coscienza e di dignità, ma come si dice: la dignità non la perde chi non ce l’ha e il Consigliere Santarelli … Qui non si tratta più di dignità, chiedo che dia seguito alla sua scelta che da tempo ha fatto in quest’Aula.
Per quanto riguarda la votazione di oggi vi dovete semplicemente vergognare, se avete anche voi un briciolo di dignità che politicamente ogni volta dimostrate.
Presidente, la ringrazio perché ha tentato anche di rinviare questa votazione visto che mancava la Consigliera Ruggeri per garantire al meglio l’opposizione, dico al Presidente Acquaroli che almeno poteva rispondere perché le mie non sono interlocuzioni personali, sono sempre istituzionali, ma forse se si è sottratto l'ha fatto perché ha non solo assecondato questa scelta, ma forse anche orchestrata. Grazie.
PRESIDENTE. Prendo atto delle dichiarazioni, soprattutto per quanto mi riguarda mi farò carico di una precisazione nel Regolamento in modo da rendere più chiara quella posizione che allo stato attuale, confermo, rende evidente le posizioni attuali di schieramento da parte di ogni singolo Consigliere.
(I Consiglieri regionali del gruppo PD abbandonano l’Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, un saluto alla Giunta, ai presenti e a tutti i Consiglieri in Aula.
Sull’elezione del Comitato scientifico non penso che ci sia da parlare, almeno noi, e parlo di nuovo al plurale, abbiamo studiato e portato la migliore candidatura come il capogruppo del Partito Democratico ha sottolineato, il dottor XY che ha preso meno consensi del dottor XX, curriculum encomiabile, grande professionista della sanità marchigiana e per questo il Consigliere Mangialardi ha sottolineato, sulla mia persona, che sono un ameba.
Voglio ricordare a tutti voi che da oggi il capogruppo del Partito Democratico perde anche la mia amicizia perché nell’amicizia io ci credo e con questa amicizia ho sostenuto il suo mandato di cinque anni come Sindaco in maniera molto seria, l’ho sostenuto sempre nella parte giusta, ma oggi dico alle persone che sono uscite dall'Aula, voi mi conoscete, non parlo politichese, sono uno alla mano, ma sto sempre sul pezzo, sto sempre in Aula ed ai i marchigiani parlo il “pratichese”, quel linguaggio che è sconosciuto ai politici.
Mi dovete scusare, non mi alzo in piedi perché questo per me è un intervento che mi dà tanta emozione, soprattutto dà anche tanta criticità nel mio cuore, perché quella persona che ha detto che sono un ameba tante volte l'ho salvata da battaglie politiche dove la politica era la P maiuscola perché nei Comuni si fa la battaglia con la P maiuscola. Mi piacerebbe quella P maiuscola vederla anche qui dentro. Vedere un capogruppo che in maniera sotterranea ha lavorato sul suo candidato, il mio candidato non ha lavorato in maniera sotterranea, il candidato che ho portato l'ho presentato ufficialmente - non c'è bisogno di uscire - è una persona seria, le persone serie non hanno bisogno di essere raccontate, ma a voi racconto la politica.
Noi del Gruppo Rinasci Marche, i 17.265 che hanno sostenuto questo simbolo, abbiamo avuto l'indirizzo di passare ad una federazione ed invito formalmente tutti quelli che sono usciti da quest’Aula, che hanno sensibilità e volontà come le nostre, ad unirsi a noi per la costruzione della rinascita delle Marche. Loro, invece di pensare alla politica regionale, stanno facendo un congresso in cui si stanno dilaniando con i giovani, mettono avanti i giovani che non sono giovani perché i veri giovani sono quelli dell’età nostra, che hanno 50/60 anni, che hanno la mente fresca. Non è giovane uno di trent'anni buttato nell'agone politico e dilaniato dalle lacerazioni delle correnti di un partito che non esiste più, in questo partito ci sono stato, ho fatto il mio dovere ed oggi faccio il mio dovere per i marchigiani.
Il gruppo Rinasci Marche è civico e solidale, in questi due anni di legislatura è stato sempre coerente con quello che ha promesso in campagna elettorale, saremo dalla parte dei più deboli, daremo voce ai senza voce, non esiteremo a votare favorevolmente tutte quelle azioni dirette agli impegni che ci siamo assunti indipendentemente dalle bandiere.
Loro fanno un gioco di bandiera, il candidato che ha citato il Consigliere Mangialardi, XY, è una bandiera vivente, non è la mia bandiera. Mi ha detto che sono un ameba e una banderuola. Oggi non ho esitato a votare questo CIV, l’ho votato con coscienza, con tutte quelle azioni che vanno dritte agli impegni che ci siamo assunti indipendentemente dalle bandiere.
Noi saremo liberi da condizionamenti, pronti a collaborare, saremo e siamo sempre stati propositivi, rispettosi.
Dico una parola, non c'è in quest’Aula la gentilezza, a volte quando i miei colleghi intervengono, per fortuna pochi, vedo che questa parola non la conosco - vedo la Consigliera Menghi che sorride - perché tra persone gentili che hanno un minimo di empatia, non bisogna parlare, ci si deve solo guardare. La gentilezza in quest’Aula non è presente in alcuni di loro, mentre noi nei modi e nei toni siamo stati sempre gentili, ma fermi e intransigenti contro gli attacchi pretestuosi e falsi perché se mi fate un attacco falso e pretestuoso … Oggi vi chiedo scusa, cari colleghi Consiglieri, anche se scusa non si dovrebbe chiedere, devo dire la mia perché sono stato chiamato in causa da una persona che non rappresenta più nessuno in quest'Aula. Ce lo possiamo permettere, visto che in passato noi non abbiamo fatto danni, apprezziamo i suggerimenti, ma non prendiamo lezioni da nessuno visto i risultati pessimi degli accusatori.
Uscire dall’Aula è una sconfitta in Consiglio comunale, in cinque anni non sono uscito mai e qui non uscirò mai, le cose le dico qui dentro e ho sempre la schiena dritta. Uscire dall'Aula è un grande errore, un capogruppo che fa uscire dall'Aula i suoi li porta nel baratro. Quelli presenti oggi sono tutti diritti con la schiena, vedo il Consigliere Borroni che annuisce perché non è mai uscito dalla Commissione, le battaglie si fanno lì, vinte o perse.
In ultimo vorrei gettare un ponte e questo è un ponte che mi piace molto, più volte l’ho gettato a tutti quelli che vogliono bene alle Marche per costruire con noi una grande coalizione che nel rispetto delle proprie origini e identità si vogliono federare. Noi ci federeremo con quelle persone che vorranno portare avanti concretamente tutte quelle azioni per il miglioramento della vita dei nostri marchigiani. Oggi dobbiamo guardare al futuro e il futuro è quello dei marchigiani. Grazie.
(I Consiglieri regionali del Gruppo PD rientrano in Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei chiudere questo siparietto, chiedo al Presidente che in quest'Aula siano censurate determinate espressioni, definire un collega “ameba” dà fastidio, che sia del Partito Democratico, del mio gruppo o di qualsiasi altro gruppo presente. Definire vergognosi, come è stato fatto stamattina o la volta scorsa …, mi è piaciuto molto ed è anche simpatico il Consigliere Carancini che mi ha definito “frottoliere”, la cosa è molto arguta, mi piace, però questo linguaggio non dovrebbe appartenere a quest'Aula.
Sono tra quelli che in Commissione ha insistito per l'inserimento nella lista dei nove, che avevano i requisiti, anche di XY i cui requisiti erano al limite.
In quel caso i requisiti erano interpretabili, io ho insistito - i requisiti chiari e trasparenti non c'erano - per il curriculum che ha ed anche se non aveva la gestione è stata identificata come tale la responsabilità del Centro studi Ires della Cgil, che gli dava una appartenenza.
Come ha detto la Consigliera Casini il voto è segreto, il Regolamento di voto è stato approvato all'unanimità nella scorsa legislatura da questa Assemblea, con una maggioranza di centro-sinistra. Quel Regolamento si esprime in un certo modo, c'è il voto limitato a tre e ci sono gli spazi per i Consiglieri presentati anche dall'opposizione. Potrebbero essere eletti anche tutti e quattro di maggioranza perché il Regolamento lo consente. Non sono tra quelli che in questo caso è stato regista, in altri casi rivendico la mia regia, ma in questo caso vorrei informare il Consigliere Mangialardi che non c’entro niente, però i miei tre voti sono stati i tre della maggioranza, che non significa che questo Consiglio regionale non possa esprimersi sulle persone. Il Regolamento è stato scritto dalla vecchia maggioranza in questo modo e il voto è segreto, l'Assemblea che è sovrana si è espressa.
Ci può essere un problema, allora nella Giunta per il Regolamento possiamo modificare il Regolamento. Ricordo che in Consiglio comunale ad Ancona, quando ne facevo parte tanti anni fa, riuscì ad imporre il voto su urne separate, siccome con il voto di maggioranza di centro-sinistra venivo sempre emarginato chiesi di fare dei voti separati, anche in quest’Assemblea mi sembra che in passato ci fu il voto separato, non ricordo su che specifico Consiglio di amministrazione.
Il risultato è democratico, trasparente e sono state rispettate tutte le indicazioni di voto, non credo ci sia bisogno di insultare i colleghi.
Gi otto o i nove selezionati sono tutti dignitosi, forse per un paio c'è stata anche la manica larga rispetto ai requisiti che sono interpretabili, corretti, ma interpretabili - come dicono i magistrati le leggi spesso vengono interpretate - sono stati interpretati a favore dell'opposizione più di così la Commissione democraticamente non poteva fare ed il risultato dell'Aula è sovrano. Grazie.
Interrogazione n. 677
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Ricostruzione ponte Ancaranese”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 677 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. I Consiglieri interroganti chiedono al Presidente della Giunta regionale se condivide la necessità di realizzare il nuovo ponte sulla Ancaranese invece della manutenzione di due esistenti; se conferma la volontà della Regione Marche, espressa nella riunione del 25 agosto scorso, di reperire i finanziamenti necessari per la realizzazione dell'opera, in caso di risposta affermativa, in quali tempi e mediante quali canali di finanziamento.
In relazione a questa interrogazione, che pone un tema specifico sull'opera infrastrutturale puntuale, rispondo ai Consiglieri interroganti che il ponte sulla Ancaranese è una infrastruttura che rientra nel piano complessivo del sistema delle pedemontane intervallive della regione Marche. La visione di una rete viaria a maglie che colleghi i territori interni regionali tra loro e con le regioni limitrofe, offrendo una connessione senza soluzione di continuità dalla Romagna fino all'Abruzzo; una soluzione infrastrutturale che sia veloce, sicura in maniera omogenea in tutto il territorio regionale.
Sono pertanto in corso approfondite valutazioni tecnico finanziarie per la realizzazione di un nuovo ponte che garantisca il pieno rispetto delle normative in materia di sicurezza, che possa rappresentare un'opera funzionale del tratto Ascoli -Teramo della Pedemontana. Tra l'altro, gli uffici stanno valutando la fattibilità dell'utilizzo delle risorse già stanziate, a valere su fondi ministeriali per la manutenzione straordinaria di ponti stradali, dalla Provincia di Ascoli Piceno e Teramo, proprietarie dell'infrastruttura e della struttura commissariale sisma per la manutenzione straordinaria dei due tronchi esistenti, quindi utilizzare queste risorse in quota parte, ove possibile da un punto di vista tecnico finanziario, per la realizzazione di una nuova opera d'arte unica se la struttura commissariale potrà, in sinergia con le Regioni Marche e Abruzzo, ho sentito nelle scorse ore il Commissario, sostenere la restante parte del finanziamento necessario.
La Regione in collaborazione con la vicina Regione Abruzzo ha questa tipologia di intenzione e conferma quanto espresso, che gli interroganti riferiscono, il 25 agosto non dal sottoscritto, ma da un rappresentante, suppongo, di questa Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Quando mi si risponde senza date e senza capitoli di bilancio non sono rassicurata, però lei mi dice una cosa importante perché ha fatto riferimento alla data del 25 agosto.
Oggi, per vostra fortuna, visto che non c'è mai stata una sinergia così profonda tra il territorio e il Commissario, potete chiedere al Commissario di dare atto a quello che ha promesso il 25 agosto, quando ha detto che la Regione Marche si sarebbe fatta parte attiva nel reperimento dei finanziamenti necessari per la realizzazione dell'opera.
La lettera che è stata scritta al Commissario, lui l’ha condivisa (parlo dell’ex Assessore al bilancio), è chiaro che potrà trovare le mancanti risorse. Sappiamo bene che le risorse attuali sono cospicue e secondo noi, le Province, i Comuni e le due Regioni ha poco senso manutenere e ricostruire due ponti, uno in cemento armato e uno in muratura ad un unico senso di marcia invece che realizzarne uno nuovo che sia sismicamente adeguato e che abbia delle campate maggiormente larghe, anche per consentire un maggiore deflusso delle acque, quindi per evitare maggiori problemi al punto di vista ideologico.
Mi rassicura il fatto che lei abbia parlato con il Commissario e che si troveranno le risorse aggiuntive per questa che è un’opera importante.
Lei ha fatto riferimento alla Pedemontana, presumo che chi le abbia scritto la relazione confonda la statale 81con l’Ancaranese, sono due strade diverse. La Pedemontana è molto più ad ovest e non è quello il tracciato, ma il tracciato a cui credo si riferisca è quello della statale 81, sul quale non sono neanche d'accordo, se si vuole sistemare la statale 81 va benissimo perché serve molti paesi, ma l’asse interessante è quello della cosiddetta Mezzina che dovrebbe passare sotto Ancarano e congiungere l’Ancaranese con l'autostrada per Roma, che è ubicata in Abruzzo, come lei saprà.
Questa è l'opera più interessante che può partire proprio dalla realizzazione ex novo di una infrastruttura, che abbia le caratteristiche per essere un anello di congiunzione di questa viabilità, di congiunzione soprattutto fra le due Province e due Regioni.
E’ molto importante quello che lei ci ha detto, monitoreremo le attività dell'Assessorato per verificare che le risorse vengano trovate, anche la volontà del Commissario di reperire le restanti somme che sono anche residue, quindi non sono la somma maggiore. Grazie.
Proposta di legge n. 71
a iniziativa del Consigliere Pasqui, Marcozzi, Santarelli
“Incentivi all’insediamento nei piccoli Comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.
Nuova titolazione: “Incentivi all’insediamento nei Comuni del cratere marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 71 dei Consiglieri Pasqui, Marcozzi, Santarelli.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Buongiorno colleghi.
Mi trovo a presentare la proposta di legge n. 71 nella convinzione che quest'Aula la renderà legge dopo un percorso estremamente importante sia in termini temporali che di lavoro nella Commissione sanità.
E’ una proposta che nasce dalla consapevolezza assunta in un periodo da me vissuto da Sindaco di un Comune del cratere sismico fortemente colpito dagli eventi tellurici, anche quale Presidente nazionale dell’Anci dei Comuni del cratere. In queste due situazioni da amministratore mi sono accorto che anche laddove c'è e c'è stata la volontà politica e amministrativa di intervenire in maniera reale e concreta, mi riferisco ai presidi ospedalieri in relazione al personale dipendente sanitario, si è evidenziata la grande difficoltà di arrivare a far sì che gli atti venissero espletati in maniera fattiva nei territori del cratere.
Quando è partita questa proposta di legge la reputavo essere, permettetemi e lasciate il termine, una proposta da rianimazione, da intervento urgentissimo in alcune zone, da lì nasce la proposta di legge 71, che trova il parere favorevole sia dei vertici sanitari, a partire dal dottor XX e dalla dottoressa YY, che dell'Associazione nazionale dei piccoli Comuni d'Italia, del Cal e del Crel.
Consta di 4 articoli.
E’ una proposta con la quale la Regione interverrà nei confronti del personale dipendente del Servizio sanitario nei Comuni del cratere, sostenendolo sia con un contributo di residenza, che ammonta fino a 12 mila euro annui, che con la possibilità di avere in quel territorio una casa, un luogo dove stabilire la residenza, i due interventi si possono addirittura cumulare.
Da questa legge non si aspetta certo la soluzione di tutti i mali, di tutti i problemi, non sarà la panacea assoluta, ma darà un respiro estremamente importante in quei luoghi dove la sanità, come d'altra parte tutto il resto d'Italia e delle Marche, è qualcosa di essenziale.
Ringrazio tutte le forze di maggioranza, in particolare mi riferisco ai capigruppo Ciccioli, Marcozzi, Marinelli, Rossi, Latini, alla ex Presidente della IV Commissione e all'attuale Presidente Consigliere Baiocchi, questa proposta è stata sostenuta per quanto riguarda il capogruppo anche in maniera migliorativa.
Questa era una proposta che nasceva per un numero di abitanti, poi emendata ad un numero maggiore per intervenire come tetto affinché avvenisse l'intervento, oggi la proposta che si presenta in Aula riguarda tutto il cratere sismico. Auspico che diventi un punto di partenza e non certo di arrivo per andare a sanare determinate situazioni che sono essenziali, però bisogna partire dalle zone che hanno più difficoltà per poi allargarsi e andare ad agire sul resto della regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Va innanzitutto chiarito all’Assemblea legislativa qual è l’oggetto di questa legge e soprattutto la ratio, la ragione della proposta che fa da punto di partenza.
La proposta di legge n. 71 (a prima firma del Vicepresidente dell’Assemblea legislativa Pasqui) intende prevedere risorse e azioni dirette a favorire l’insediamento nei Comuni del cratere sismico, quindi in un pezzo del territorio delle Marche ed anche delle aree interne, di personale sanitario perché, è noto, il personale sanitario fa fatica ad accettare sedi nei Comuni del cratere.
Il giudizio sulla proposta, così come concepita, Presidente e signori Consiglieri, è fortemente negativo.
E’ estranea ad una visione di politica sanitaria di tutta la comunità delle Marche, da nord a sud, e ci accorgeremo nella discussione di come sia dimostrabile l’approssimazione, la superficialità nel ricercare il fondamento più vero delle ragioni che hanno spinto a discutere un provvedimento in astratto molto interessante, una proposta di legge di servizio che, se affrontata con serietà, avrebbe potuto produrre un risultato inedito nel panorama legislativo regionale, ma soprattutto utile alle Marche, non solo a una parte di esse.
Un articolato, così come uscito dalla discussione della IV Commissione, che dimostra la trascuratezza nell’elaborazione sostanziale, che manifesta chiare ambiguità lessicali, ma in particolare, sotto altra dimensione, la contraddizione evidente di un intervento legislativo avulso ed estraneo. Un intervento sganciato da una visione organica del sistema sanitario delle aree interne che avrebbe dovuto e potuto trovare posto nell’ambito della legge 19, che ha disciplinato il nuovo modello organizzativo sanitario, approvata solo 4 mesi fa o, in alternativa, nel nuovo Piano socio-sanitario che vi accingete - state dicendo - a presentare a breve, ovvero pure nell’ambito della vostra delibera di Giunta regionale n. 1781 del 27 dicembre scorso, relativa ai primi indirizzi sulla sanità territoriale.
Che maggioranza è quella che non riesce a dare ad un tema centrale come quello della sanità delle aree interne di questa Regione una dignità organica, integrata dentro un quadro di norme connesse e collegate, scelte forti ed identitarie di riconoscibilità della complessità del problema? E soprattutto come è possibile che non vi sia “la mano” della Giunta in considerazione dell’importanza del tema?
Raccontiamola tutta. Diversamente da quello che dice il Vicepresidente Pasqui, chi ha operato in Commissione, in particolare qualche componente di maggioranza, ha vissuto questa proposta di legge come un fastidio nel merito perché se ne rintraccia tutta la fragilità logica e sostanziale, ma non si è potuto fare a meno di licenziarla nel modo in cui la discutiamo oggi per mantenere gli equilibri politici verso quella parte di maggioranza, dalla sensibilità più moderata, incarnata dal Vicepresidente Pasqui, indispensabile per continuare a governare.
Insomma, l’orizzonte, Consiglieri, non è stato occuparsi delle Marche, del tema fondamentale della sanità nei territori delle aree interne, quanto piuttosto di una parte della nostra regione, ma soprattutto dell’interesse, pur legittimo, di un Consigliere di maggioranza.
Le prove del fastidio? Ce ne potrebbero essere molte. Pensate al tempo trascorso dalla presentazione della proposta di legge: settembre 2021, 16 mesi per un bisogno dei territori terremotati che considerare prioritario è dire poco.
Ma cito l’ultima. Il “signore” della maggioranza, colui che comanda e scomanda per sè e per gli altri, talvolta, come in questo caso, al di sopra della Giunta, senza un perché, senza un domani, senza un’analisi, senza un confronto, senza un dialogo, ha deciso che fosse giusto ridurre il finanziamento per questa legge da 300 mila a 200 mila euro: uno sfregio su un tema così delicato e importante come la sanità per le aree interne oppure anche solo le aree del terremoto, se lo si ritiene tale, può subire un approccio così mercanteggiato? Può subire un taglio di risorse così arbitrario e personale?
Dimostrazione chiara che della sanità delle aree interne, dei loro problemi, delle difficoltà più profonde rispetto ai centri urbanizzati e alle grandi città al “comandone” non gliene importa nulla. Non interessa discutere a viso aperto, cercare un confronto su bisogni come questi, un contraddittorio, una prospettiva diversa. No, anzi.
I sentimenti manifestati sono il fastidio e l’indifferenza. Questa la vera sintesi! Una sorta di nanismo politico verso un tema, al contrario, centrale per tutte le Marche.
Una manifestazione chiara di mancanza di coraggio politico e di rassegnazione alla decisione di pochi.
Ed infine, lasciatemi dire con sincero dispiacere, l’abdicazione di noi Consiglieri al nostro ruolo e alle nostre prerogative, alla nostra funzione, alla nostra indipendenza e alla nostra autonomia.
Troppe volte, colleghi, è accaduto in questi 27 mesi di Assemblea legislativa regionale: è accettabile che a prescindere dalla bontà dell’impegno comune, il lavoro proficuo di un'Assemblea legislativa attraverso le varie Commissioni, sia sempre sacrificato sull’altare del pensiero di pochi e molto spesso di uno solo?
Guardate, non viene una malattia a noi Consiglieri ad esercitare come Assemblea legislativa ciò per cui siamo stati chiamati in questo Consiglio regionale.
Eppure, come sempre, le opposizioni …, certamente noi del Partito Democratico avevamo dato una disponibilità in Commissione a lavorare con serietà, insieme, sul problema del personale sanitario nelle aree interne. Attraverso l’analisi della situazione e la costruzione di un’ipotesi di lavoro comune che, certo, avrebbe preso spunto dalla criticità del personale sanitario nell’area del cratere, ma che avrebbe dovuto immediatamente dopo chiedersi se quel bisogno, quel problema, riguardasse solo il cratere, quel territorio limitato delle Marche ovvero, in realtà, tutte le aree interne delle Marche, seguendo il principio ispiratore che i cittadini, Consiglieri, i servizi e le opportunità debbono essere uguali per tutti i marchigiani. E, allo stesso modo, l’altra faccia della medaglia: affrontare e se possibile dare le stesse risposte agli stessi bisogni.
Il Partito Democratico oggi, come sempre avvenuto dal 20 ottobre del 2020, continua ad offrire collaborazione istituzionale, idee, percorsi condivisi, fino alla disponibilità del voto favorevole: lo abbiamo fatto su tutte le più importanti leggi che avete portato in Aula, a partire da quella del nuovo modello organizzativo della sanità per passare a quella della riorganizzazione burocratica, solo per citarne alcune. Di fronte a tutto ciò muri, preconcetti, strumentalità, se non addirittura irrisione perché per molti di voi aver vinto le elezioni del 2020 vuol dire relegare l’opposizione al silenzio ed alla subalternità. Salvo quando per vostri ritardi ci richiamate alla responsabilità per ricevere un voto istituzionale favorevole, come abbiamo fatto per le risorse del Fesr la scorsa seduta. Noi sì, continuiamo su questa linea.
Il PD propone, dialoga e cerca di far capire che con questa legge, di fondo, si trattano in maniera diversa cittadini nelle medesime condizioni.
Solo per citare la principale delle critiche a questa proposta, di cui apprezziamo il punto di partenza, cioè la questione del personale sanitario nelle aree del cratere sismico, ma rispetto al quale crediamo sia necessario un salto di qualità, un respiro istituzionale maggiore, operare nel coraggio del ruolo che rivestiamo. E fareste un nuovo errore, pensiamo noi, ad avere un atteggiamento indifferente. Perché così come l’avete confezionata non potremo votare questa scelta.
Più in generale, le lacune fondamentali sono così riassunte:
1) la prima è nel metodo. Non ci si è preoccupati di analizzare e misurare l’entità e la qualità del problema.
Quante situazioni in cui il personale sanitario ha rinunciato al posto eventualmente assegnato nelle aree del sisma? Quante fattispecie si sono verificate nella regione Marche nella sua complessità delle aree interne? Dunque, quante dentro e quante fuori al cratere? Quali sono stati i profili del personale che ha rinunciato? Medici, infermieri, Oss, amministrativi o altro? Quante situazioni si sono verificate negli ultimi anni, considerato il periodo precedente al sisma e quante dopo? Come è possibile affrontare una criticità senza una stima dei costi? Come è possibile approvare una legge senza una analisi del problema? Senza prima avere una risposta alle domande sopra poste?
2) la seconda incredibile scelta è una proposta di legge caratterizzata da profili di dubbia costituzionalità ma, pur ammesso in astratto che incostituzionale non lo sia, quello che salta immediatamente agli occhi è la scelta di manifesta disuguaglianza che verrebbe fatta tra cittadini marchigiani delle aree interne rispetto a questa proposta. Davvero una scelta incomprensibile che calpesta la dignità e la complessità di un problema serio che attiene al personale dei servizi sanitari da collocare nelle aree interne. Analogia simmetrica con i temi della scuola e in genere dei servizi.
Per essere ancora più chiari: perché i gravi problemi che la proposta di legge pone sono presi in considerazione solo per le aree del sisma e non per tutte le aree interne della regione? Cosa ha di diverso, Consigliere Cancellieri, nel reclutamento del personale sanitario l’ospedale di Camerino dall’ospedale di Urbino? Cosa c’è di diverso nella difficoltà a reclutare medici di medicina generale o infermieri per l’assistenza domiciliare tra San Ginesio piuttosto che un altro Comune dell’entroterra anconetano o pesarese o di altre province non incluse nel cratere sismico?
Rispondete a queste domande, legislatori delle Marche, ma se intendete farlo non usate ambiguità, siate chiari e documentati nell’affermare che il problema del personale sanitario nelle aree interne fuori dal cratere è diverso o comunque meno grave rispetto ai temi del cratere.
Una scelta quella che vi accingete a fare di sostanziale disuguaglianza e, pensiamo noi, di insopportabile mortificazione di tutti gli altri territori.
Mi chiedo se i diversi colleghi di maggioranza che rappresentano questi ultimi siano sinceramente convinti, a me pare strano.
Cito solo il Consigliere Cancellieri perché è persona informata sui fatti e direi anche competente nella materia e, pur nell’assoluto rispetto della sua posizione di necessario equilibrio politico, sono francamente stupito della sua rinuncia ad apportare un contributo a questa proposta per quanto a me appare ingiusta.
Osservate, Consiglieri, è un vulnus grave che non ci possiamo permettere perché oltre ad una manifesta disuguaglianza si aprono le porte future ad altri provvedimenti che potrebbero imperniarsi sulla difesa dei propri territori di elezione piuttosto che avere, come dovere, lo sguardo da legislatori di tutta la Regione Marche.
Una ingiustizia sostanziale a danno dei cittadini dei Comuni delle aree interne che non fanno parte del cratere e che dunque non potranno beneficiare di risorse che oggi la Regione Marche mette a disposizione.
Insomma, per essere chiari, se possibili sedi sanitarie del pesarese, urbinate o anconetane o comunque non facenti parte del cratere fossero vacanti non potrebbero beneficiare di questa misura finanziaria, sociale e sanitaria.
Chiedo ai Consiglieri Cancellieri e Rossi: perché questa manifesta ingiustizia? Perché le risorse per un alloggio possono andare a Camerino e non a Urbino? Voi pensate al paradosso che potrebbe verificarsi. Noi con questa legge potremmo andare a finanziare, incentivare personale sanitario a Macerata piuttosto che ad Ascoli Piceno e non in un piccolo Comune del pesarese che, magari, non riesce ad avere un proprio medico di medicina generale ovvero un pediatra di libera scelta. Vi sta bene questo?
Voglio dire che una proposta seria, fatta da un legislatore avveduto che abbia a cuore, sì, il territorio di provenienza, ma prima di tutto i cittadini della regione che si trovano dentro il medesimo bisogno, avrebbe affrontato il problema per tutti e non per una parte.
3) Il terzo passaggio critico attiene all’articolo 1 della proposta di legge. Osservate attentamente. Non si individua la categoria del personale (medici, infermieri, Oss, dirigenti o funzionari amministrativi o tecnico, personale con altre mansioni e qualifiche) che fa da presupposto per l’eventuale contributo, ma si sceglie superficialmente ed incomprensibilmente di ampliare senza fondamento questa opportunità per qualsiasi figura sanitaria; in realtà, invece, la carenza riguarderebbe (uso il condizionale non casualmente perché come ho anticipato prima manca un’analisi della criticità) in particolare solo alcune categorie di personale sanitario. Penso ai medici ospedalieri ovvero a quelli di medicina generale del territorio, medici di medicina generale o pediatri, ovvero agli infermieri, altra categoria fondamentale e determinante nella progressiva attuazione della sanità del territorio di cui questa proposta di legge è certamente un prodromo.
Pensate all’impossibilità di questo beneficio per i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta. Ricordo a questi che con competenza il Consigliere Cancellieri aveva presentato degli emendamenti.
In sintesi, una proposta logica e prudente rispetto alla criticità che si intende affrontare avrebbe selezionato le categorie di cui vi è maggior bisogno, noi pensiamo ai medici ospedalieri, di medicina generale, ai pediatri di libera scelta ed agli infermieri la cui scelta avrebbe reso l’obiettivo meglio raggiungibile anche in relazione alle risorse disponibili.
4) Il quarto rilievo poggia sulla considerazione che l’intervento legislativo appare intempestivo. E’ considerazione già anticipata all’inizio.
Arriva dopo una nuova legge del modello della sanità marchigiana e poco prima della presentazione del nuovo Piano socio-sanitario come se la questione degli incentivi per assumere personale nelle aree interne sia altra cosa rispetto ai piani di riforma delle due leggi sopra citate.
5) La quinta criticità attiene alla miope convinzione che il problema va affrontato solo con incentivi economici. Consigliere Cancellieri, sicuramente la componente economica incide in modo importante, ma noi crediamo che non abbiamo svolto uno sforzo per integrare quei sussidi con una considerazione diversa, più legata alla vocazione a cui i sanitari sono votati. Provare a parlare all’anima del sanitario, alla voglia di crescere professionalmente.
Pensiamo, convinti, che non possa essere esclusivamente l’aspetto economico ad attrarre personale medico e non verso le strutture sanitarie e socio-sanitarie delle aree interne.
Sarebbe stato necessario prevedere e collegare benefici per il personale socio-sanitario alle strutture con incentivi che avessero riguardato la formazione, la ricerca, l’aggiornamento e la valorizzazione delle strutture stesse.
PRESIDENTE. La prego è due minuti oltre, comprendo.
Romano CARANCINI. Presidente sto finendo, è breve.
Si pensi alla possibilità di caratterizzare, per esempio, gli ospedali di Camerino e Urbino come baricentri sanitari di formazione, ricerca, sperimentazione, incentivazione nelle carriere del personale che avesse accettato il lavoro nelle aree interne.
Detto in altro modo, manca una visione che parta, non dalle mere questioni di un alloggio, quanto da una organica idea sanitaria dell’intero territorio delle Marche.
Come già anticipato, anche in questa occasione vogliamo dimostrare la nostra volontà propositiva e la serietà del confronto attraverso una serie di emendamenti che, se approvati, porteranno anche il nostro voto favorevole.
Vi chiediamo un atteggiamento aperto per dare risposte che superino le manifeste criticità segnalate. Salvo la presentazione nella prossima fase di discussione, sono emendamenti che modificano:
a) il perimetro territoriale che deve ricomprendere l’intera regione Marche, ovviamente limitato ai Comuni montani e alle aree interne;
b) la selezione logica e strumentale alle effettive lacune in rapporto al problema, delle categorie del personale sanitario di cui i territori hanno urgenza e necessità: dunque la scelta delle due categorie di medici ed infermieri;
c) l’inserimento nei bandi del Servizio sanitario regionale delle indicazioni necessarie a far considerare quelle destinazioni delle aree interne come maggiormente appetibili per chi decide di partecipare e quindi praticando formalmente la scelta verso le aree interne;
d) considerando che per molto del personale sanitario il lavoro è certamente funzionale al sostentamento economico, ma si sceglie quel lavoro anche per vocazione e, dunque, con la volontà di formarsi continuamente e con la voglia di misurarsi con le ricerche inesplorate.
Ecco perché tra le modifiche proposte c’è anche l’inclusione - in questo progetto - delle università che possono certamente rappresentare degli attori determinanti, partner assolutamente decisivi per il personale.
Ora ci aspettiamo, Consiglieri, una discussione aperta, senza steccati di appartenenza, con l’umiltà di considerare davvero l’Assemblea legislativa il vero dominus delle scelte con un unico orizzonte, quello che conta davvero: aiutare tutte le aree interne delle Marche nel sistema sanitario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Abbiamo vissuto la proposta di legge del Vicepresidente Pasqui in Commissione sanità per molto tempo, è stata due anni lì. Giustamente sull'intento del Consigliere c'era un progetto nobile che era quello di poter incentivare il personale del Servizio sanitario verso l'entroterra ed in particolare nelle aree al quale lui appartiene, nelle aree del cratere sismico.
Inizialmente l'idea era di sostenere questo progetto su tutti i professionisti dell'entroterra poi per la difficoltà di reperire anche risorse e nello stesso tempo per cercare di dare … - scusate – in secondo luogo per dare un segnale importante a quelle aree del cratere sismico, quelle che hanno subito un terremoto, un disagio largamente superiore rispetto alle altre della nostra regione, quindi, il Consigliere Pasqui ha voluto dare un'accelerazione in questa direzione.
Fin dall'inizio ho detto al Consigliere Pasqui che avrei sostenuto sempre questa legge, sono d'accordo sull'intento, ma un grosso limite era sul discorso del personale del Servizio sanitario. Andavano inseriti in questa legge i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, che sono proprio quelli che oggi mancano in quasi tutti i Comuni della regione Marche, in particolare mancano nei Comuni dell'entroterra e a tutti i livelli, sia nei Comuni del cratere sismico che in quelli delle altre province. Vedo che all’interno del pesarese i medici di medicina generale cominciano a mancare in maniera seria, clamorosa e questa questione ci mette profondamente in difficoltà.
Mi pongo sempre in maniera molto onesta in quest’Aula, avevo presentato due emendamenti che dovevano inserire i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta perché mi sembrava giusto, poi li ho ritirati anche alla luce dell'impegno di spesa che era stato messo perché mi è stato fatto notare che quella cifra non sarebbe stata sufficiente se avremmo inserito anche quelle categorie, proprio per i bisogni reali che abbiamo nel cratere sismico ed in tutta la regione.
Dopo l'approvazione di questa legge, e voterò a favore anche per spirito di squadra, Consigliere Carancini, ritenendo che vadano inseriti i medici medicina generale ed i pediatri di libera scelta, nelle prossime settimane dovremo impegnarci, e già ci stiamo lavorando, a presentare un'altra proposta di legge che possa allargare questo intento a tutti i Comuni dell'entroterra marchigiano. Ne ho parlato lungamente con il Consigliere Baiocchi proprio perché viviamo la Commissione sanità, ci impegniamo a lavorare anche nelle prossime settimane per mettere in piedi una proposta di legge che possa allargare questo progetto, che oggi comincia con i Comuni del cratere, a tutti i Comuni dell'entroterra marchigiano perché è giusto e quei bisogni che si ravvedonono nel cratere, forse di più, si vedono su tutto il territorio delle Marche.
Mi sento di approvare questa legge come percorso di inizio, ma dobbiamo andare avanti perché quello che dice il Consigliere Carancini è giusto, dobbiamo fare una proposta di legge che incentivi in termini economici e ideali, dobbiamo trovare una forma di empatia, di mission, che porti i medici a lavorare anche in quelle zone che noi definiamo disagiate, che nella vostra regione sono ben definite. Ma che non ci sia solo un incentivo economico, che ci sia qualcosa che tocchi l’anima e generi proprio la mission al quale il medico è legato dal punto di vista emozionale e culturale.
Poi i progetti possono legare la sanità pubblica alle università, laddove presenti, penso a quella di Camerino e di Urbino, progetti che possono incentivare e in qualche modo invogliare i medici a venire a lavorare nell’entroterra nella grande difficoltà che abbiamo di reperirli.
Il nostro gruppo voterà a favore della proposta di legge del Consigliere Pasqui, nello stesso tempo dobbiamo subito lavorare per una proposta di legge che riguardi tutti i Comuni dell'entroterra marchigiano in egual misura e vada nella direzione di un incentivo economico ed anche altro, che possa portare le figure sanitarie tutte, sia quelle dipendenti che convenzionate, nei nostri Comuni dell'interno che ne hanno bisogno.
Con il Consigliere Baiocchi siamo d'accordo, c'è stato un intendimento e abbiamo ragionato prima in maniera veloce, anche con gli Assessori Baldelli e Saltamartini, di questa idea e la Giunta ci darà una mano, ci sarà vicina nella stesura di questa nuova proposta di legge che porteremo nelle dovute Commissioni, nella Commissione sanità per prima. Questo sarà l’intento che abbiamo per le prossime settimane. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Mi sembra che la chiave di lettura di quello che stiamo dicendo sia riscontrabile nelle parole che il Vicepresidente Pasqui ha detto nella sua presentazione dela proposta di legge n. 71: è un punto di partenza e non di arrivo.
Credo che sia stato chiaro, non penso che ci sia qualcuno in quest'Aula che non abbia la volontà politica di estendere tale provvedimento o anche migliorarlo a tutte le zone interne della nostra regione, però, colleghi Consiglieri, sarete d'accordo con me che le zone che hanno subito maggiormente il sisma del 2016 sono quelle che oggi possiamo considerare in assoluta emergenza. Anche la somma stanziata, questi 200 mila euro che sono stati previsti nel triennio 2023/2024/2025, vedremo passo dopo passo, cercheremo di capire se sono sufficienti o no, però intanto servono per partire con un provvedimento che ritengo altamente giusto.
Ho vissuto per tanti anni in un paese dell'entroterra, nel mio caso maceratese, Sant'Angelo in Pontano, parlando oggi con tanti amministratori di questo territorio e delle zone montane mi rendo conto delle grandissime difficoltà che stanno vivendo quei Comuni e sono sicuro che questo provvedimento, seppur iniziale, con tutto quello che è stato detto sia dal Consigliere Carancini che dal Consigliere Cancellieri, rappresenti un primo passo importante per poter poi correggere il tiro e andare ad intervenire laddove serve.
Spesso e volentieri la politica, lasciatemelo dire, si riempie la bocca di quanto siano belle certe zone, i nostri Comuni dell'entroterra, bellissimi, abbiamo una grandissima varietà di arte, cultura, natura straordinaria, enogastronomia, tanto è vero che molti investitori stranieri vengono e recuperano anche quel patrimonio edilizio rurale, che magari per anni è stato abbandonato, proprio perché si sono innamorati di quei territori, però, di fatto concretamente, di azioni serie ce ne sono poche da parte della politica.
La proposta di legge n. 71 non ha la pretesa di risolvere tutti i problemi, è comunque un primo passo per far capire anche la vicinanza politica di questa maggioranza e di tutto il Consiglio e mi auguro che sia votata all'unanimità, me lo auguro con tutto il cuore, per rappresentare in qualche modo a queste popolazioni la vicinanza politica di questa Assemblea regionale. Credo che vada approvata - parlo a nome personale, penso di poter rappresentare il gruppo di Fratelli d'Italia e l'intera maggioranza - e che sia importante dare questo segnale, fare in modo che ci sia questo famoso primo passo, poi strada facendo vedremo quello che si può fare.
Per quanto riguarda i medici di medicina generale, non si possono improvvisare figure mediche dalla sera alla mattina, non possiamo andare al supermercato e comprare un medico di medicina generale, però, bisogna far notare, e ci tengo a farlo, che questa maggioranza, il Presidente, l'Assessore e la Giunta, una maggioranza di centro-destra da due anni inserisce anche fondi in bilancio per le borse di specializzazione, sia per quanto riguarda la medicina generale che le specializzazioni.
Ritengo che questo sia un atto importante che va in quella direzione, a ricoprire quei buchi che sono stati lasciati negli anni precedenti per una mancata programmazione. Il percorso non è semplice, la strada sarà abbastanza tortuosa, però credo che se la volontà è questa, la volontà di questa amministrazione di centro-destra, possiamo tra qualche tempo vedere i primi risultati che sono fondamentali per quei territori perché non dobbiamo mai e poi mai creare cittadini di serie A, di serie B o di serie C, come è capitato in passato.
E’ importante portare avanti tutte queste iniziative a partire dalla proposta di oggi.
E’ stato detto, concludo ribadendo le parole del Vicepresidente Pasqui: è un punto di partenza non di arrivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per la verità non mi sono occupato di questa proposta di legge, perché è di competenza della IV Commissione, ma soprattutto perché se ne è occupato il Consigliere Carancini, il cui intervento sottoscrivo e condivido totalmente, come condivido il fatto che abbia preannunciato il voto contrario a questa proposta di legge, però non riesco a sottrarmi dall'intervento dopo che solo adesso, per la verità, ho letto questa proposta di legge.
Premesso che ho molta stima del Consigliere Pasqui, della sua attenzione per i problemi dei territori delle aree interne, ricordo la battaglia per il Tribunale di Camerino, ma questo è un atto che se diventerà legge sarà inutile, dannoso, secondo me illegittimo, che segna la sconfitta e la resa della politica e delle istituzioni dinnanzi ai drammatici problemi delle aree interne più disagiate, colpite dal sisma, nelle quali non si riesce a garantire adeguatamente i servizi che attengono ai diritti fondamentali delle persone, il diritto alla salute, quei diritti socio-sanitari assistenziali. Senza quel diritto alla salute non ci sono gli altri diritti, non c'è il diritto al lavoro, lo stesso diritto alla libertà, non c'è il diritto a crescere in un territorio, a formarsi, a studiare, affinché un territorio sia adeguatamente abitato, ci sia la ricostituzione di quello che è il senso delle comunità e le comunità per vivere devono essere garantite.
Se si pensa di dare una risposta con questa legge, che voi stessi dite che è un punto di partenza …, ma quale punto di partenza!
Una legge con cui si pensa di risolvere i problemi, che non ripeto, una legge che dice che la Regione promuove l'insediamento, no, la Regione ha una competenza prioritaria per quanto riguarda la sanità e il sociale, la Regione ha una competenza prioritaria in questo, tant'è vero che l'80% del bilancio regionale è destinato alla sanità. E’ un dovere istituzionale e costituzionale garantire il diritto alla salute, i livelli essenziali delle prestazioni anche prioritariamente in quelle aree.
Una Regione che ha un compito di questo tipo, una finalità, un obiettivo di questo tipo, la Regione, un'istituzione della Repubblica italiana, non si può ridurre ad alzare le mani ed a promuovere, no! La Regione, un’istituzione, non promuove, deve disporre, garantire ed assolvere ai suoi doveri previsti nella nostra Carta costituzionale e laddove non li assolva, perché una volta tanto va affrontato anche questo tema in quest'Aula, e laddove non si garantisca il diritto alla salute c'è anche una responsabilità di ordine giuridico perché se noi permettiamo che nelle aree interne più disagiate non ci sia un medico di medicina generale o un pediatra di libera scelta noi compiamo un’omissione, la Regione commette un’omissione. Se un cittadino a causa di quell’assenza non si può curare e magari per disgrazia perde la vita o consegue l’inabilità ciò non è più addebitabile alla disgrazia soltanto, ma all’omissione di un intervento che deve prevenire la disgrazia e se nel caso curarla quando essa sopravviene per disposizioni della natura.
Che cosa promuove? Una Regione dispone, questo è il tema e questa è la resa, si vuole dare a un tema drammatico come quello delle aree interne, come dicono i Consiglieri Cancellieri e Carancini, questo cip. Se fosse una partita di poker sarebbe giusto per non passare la mano, ma come fa un legislatore su una materia che è una competenza prioritaria ad approvare una legge di questo tipo, che promuove l'insediamento di personale dipendente? La Regione deve garantire che lì ci vadano i medici di medicina generale prioritariamente, i pediatri di libera scelta, poi i servizi territoriali, che siano vicini alle case di comunità, agli ospedali di comunità, alle case della salute, ai distretti, garantire i punti di primo intervento di assistenza territoriale, questo bisogna fare e si può fare con tutto promuovendo l’inizio, di che? Diamo 12 mila all’anno, a quale titolo? Ma è possibile darglieli, come si fa? Non bisogna fare un bando, laddove fosse possibile, dal quale attingere? Come si può fare una cosa del genere, disporre in questo modo?
La proposta di legge l’ho letta stamattina, mi scuso con voi, non credo che queste siano osservazioni pellegrine. Com’è possibile prevedere un intervento del genere qualora fosse giusto e opportuno prevedere soltanto 200 mila di parte corrente per un anno e 100 mila di spese di investimento? Cosa ci facciamo con 100 mila di spese di investimento? Che cosa ci acquistiamo? E i 200 mila euro di parte corrente come li diamo, bisognerà fare un bando, quali sono i requisiti del bando, le condizioni? Altrimenti questo è nulla, è una legge che non ha senso e allora qual è il luogo per dare risposta? Sono provvedimenti spot? No, sa dove bisognava dare risposta a questi temi, che giustamente il Consigliere Pasqui pone all'attenzione? Gli fa onore questo, un tema di drammatica attualità, ma non si può spegnere un incendio con la pistola ad acqua con la quale giocano i bambini.
Non ritengo di avere la possibilità di essere smentito, quasi ridicola questa proposta di legge perché per dare risposta a quell'incendio, che lei pone in evidenza, e questo le fa onore, il luogo sapete qual era? Avete approvato la legge n. 19 sulla riorganizzazione del Servizio sanitario regionale, quella era l’occasione per disciplinare un’organizzazione sui territori che garantisse a tutti uguali servizi. Vi ricordate quando abbiamo presentato gli emendamenti che andavano nella direzione di superare le disuguaglianze esistenti nei territori regionali, le disuguaglianze tra le zone interne colpite dal sisma e le altre aree della media collina e della costa? Quello era il luogo, l'altro è il Piano socio-sanitario regionale che deve disciplinare l'organizzazione, che è il piano regolatore della sanità regionale, che deve essere applicato attraverso le norme di attuazione, che doveva essere quella norma che andava fatta dopo o almeno contestualmente ed invece l’avete fatta prima. Un Piano socio-sanitario regionale che contenesse in sè un piano economico finanziario, che sostenesse la riforma da noi non condivisa, ma che legittimamente voi volevate adottare, come avete fatto. Un piano economico e finanziario che sostenesse questo e che creasse le condizioni per superare le disuguaglianze e gli squilibri esistenti nei territori, le carenze nei territori. E’ lì che bisogna intervenire, non con una legge di questo tipo, che, ripeto, non è soltanto una presa in giro, ma è la resa, l’ennesimo spot. Ma chi ci crede? Lo dico al Consigliere Carancini che meglio di me ha evidenziato le criticità di questa norma, come si può dire ad un uomo, una donna, ad un giovane, ad un anziano che diamo una risposta a quei drammatici problemi con questa legge, ma l’avete letta? Consigliere Pasqui, so quanto sia una persona responsabile e la stimo, le chiedo una cosa in quest'Aula: di ritirare questa proposta di legge, la rimandi in Commissione, presenti un’altra proposta di legge organica che affronti questo tema contestualmente al Piano socio-sanitario regionale, all'interno metta con tutta la sua forza in evidenza le questioni che vuole porre con questa legge, ma non ci può riuscire e non dipende da lei. La ritiri, la rimandi in Commissione, l’affronti all'interno del Piano socio-sanitario o attraverso una rivisitazione della legge n.19, oramai i sei mesi sono quasi passati, quindi è possibile, per quel che mi riguarda, se farà questo, le dico fin da subito che avrà il mio voto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica Marcozzi. Grazie, Presidente. Oggi andiamo ad approvare una legge importante. Ho ascoltato dai banchi dell'opposizione gli interventi, da ultimo quello del Consigliere Cesetti, che non condivido, quando l’ha definita cip, una legge ridicola.
Questa proposta di legge, che ho sottoscritto insieme al Consigliere Santarelli, è stata presentata oltre un anno e mezzo fa, non ora.
Non ascoltiamo perché il Consigliere Pasqui ha detto una cosa fondamentale, che è un punto di partenza ed è finalizzata a promuovere l'insediamento nei piccoli Comuni marchigiani e in particolare in quelli del cratere sismico di personale dipendente del Servizio sanitario.
Voglio sottolineare, Consigliere Cesetti, che questa proposta di legge è stata presentata oltre un anno e mezzo fa e non adesso, le elezioni sono state due anni fa e anche voi in minoranza avreste potuto fare qualcosa.
Quante volte abbiamo affrontato e discusso in merito allo spopolamento dell'entroterra? Un’emorragia che va arrestata per non perdere definitivamente le ricchezze e i saperi di quei borghi che da sempre rappresentano le nostre radici, custodi delle tradizioni e delle eccellenze sotto ogni punto di vista della nostra regione. Non so quante volte l’abbiamo detto quanto ero in minoranza, dal 2015 al 2020, ma che cosa è stato fatto? Anche per quanto riguarda il terremoto che cosa è stato fatto? Sono tornata a Camerino, dal 2016 tutto è rimasto uguale e questo fenomeno è stato anche alimentato dal progressivo impoverimento sanitario, come hanno detto il Consigliere Pasqui e chi mi ha preceduto in maggioranza. Chi resta è sempre più soggetto a difficoltà logistiche e di accesso ai servizi.
Spesso si è parlato di carenza di medici. Quante volte quando ero in minoranza abbiamo parlato di questo? Addirittura all’inizio del 2021 ho portato un resoconto della mancanza dei medici nelle varie provincie, anche di medicina generale, di guardie mediche, di presidi sanitari. Con questa legge si vuole invertire la tendenza ed è un punto di partenza, promuovendo anche progetti per incentivare la residenzialità.
Non possiamo risolvere il problema con questa legge, è un punto di partenza, l’ha precisato subito il Consigliere Pasqui definendo al contempo quali sono i piccoli Comuni dell'entroterra con vasti territori e una diffusa popolazione sparsa su molti chilometri quadrati. Una situazione che seppur ben nota va affrontata in maniera complessiva.
Sosteniamo questi piccoli Comuni sia con un contributo fino a 12 mila euro annui sia con la possibilità di avere una casa, un luogo dove stabilire la residenza. Sarà una leggere che darà respiro in quei luoghi dove la sanità diventa essenziale, ma è un punto di partenza e non di arrivo. Non abbiamo detto che con questa proposta di legge andiamo a risolvere tutte le problematiche, ma che abbiamo iniziato e ricordo che l’abbiamo depositata da oltre un anno e mezzo.
Colleghi della minoranza, auspico che questa proposta di legge possa essere votata all'unanimità perché è un punto di partenza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Un punto di partenza, ma ai nastri di partenza si parte tutti insieme, non c’è qualcuno che parte prima e qualcuno che parte dopo.
Alla mia Presidente del Comitato per la valutazione delle politiche sottolineo la prima cosa che secondo me è critica: non c'è la clausola valutativa in questa norma e magari qualcuno mi può rispondere rispetto a questa mancanza.
I Comuni non partono tutti uguali, quelli dell’entroterra non partono tutti dallo stesso nastro di partenza, partono avvantaggiati i Comuni delle aree che hanno subito il sisma. Direte che è giusto e io dico che è giusto quando non si parla di strategia, ma di pezze a colori, quando si parla di strategia si parla di tutta la dorsale appenninica.
La Consigliera chiedeva che cosa avevamo fatto, noi abbiamo sviluppato la SNAI, che era la Strategia nazionale per le aree interne, solo di competenza dell'agricoltura c'erano 8 milioni di euro.
La SNAI aveva tre obiettivi: implementare la sanità sul territorio, i trasporti e l’istruzione. Parlo di trasporti e non di viabilità, che come ben sapete sono due cose diverse. Qui non solo creiamo dei cittadini di serie C, che sono quelli che non hanno né le risorse che sono legate alla ricostruzione …
Un inciso, Consigliera, se Camerino non ha il Piano di recupero e non è stato approvato sarà un problema del Sindaco e non della struttura commissariale, né tanto meno dei cittadini perché i piani di recupero vengono approvati dai Consigli comunali ed anche i progettisti vengono incaricati dai singoli Comuni. E’ un problema del Comune, una sua inadempienza.
Ho detto che non c'è la clausola valutativa.
La SNAI non faceva differenze tra i Comuni terremotati e quelli non terremotati, guardo l'Assessore Saltamartini che annuisce, perché era una strategia finalizzata ad invertire la tendenza dello spopolamento, implementando i servizi essenziali, soprattutto per i giovani, gli anziani e le giovani coppie.
Abbiamo fatto dei bandi - e questa legge non prevede nessun tipo di atto di attuazione - come ha sottolineato il Consigliere Cesetti, per dare 25 mila euro alle giovani coppie che decidevano di comprare una casa all'interno delle aree interne, è stato un bando più volte reiterato, non l’abbiamo promesso, l’abbiamo fatto.
Quello che vuoi dite è dannoso perché è una legge scritta con i condizionali, infatti: promuovere, stabilire, approvare progetti, studi, non c'è scritto come si deve fare. Come pensate voi che i Comuni, ai quali sono destinati queste risorse possano utilizzarle rispetto alle competenze dei singoli operatori sanitari, che non si capisce chi siano, in realtà. I Comuni diventano dei gran ducati, come fanno ad utilizzarli? Non c'è un sistema a cascata con il quale si declina questa norma e l'uso del condizionale, dico condizionale anche se non è la declinazione del verbo, ma è il tipo di verbo, come “promuovere l'insediamento nei relativi territori, promuovere progetti sperimentali di incentivazione della residenzialità”, concretezza zero.
Credo che la Consigliera Marcozzi sia in buona fede quando dice che crede in questa legge e che può essere un punto di partenza, ma quando è stata scritta e quando lei l’ha presentata i Comuni interessati erano tutti, il Consigliere Pasqui quando l’ha presentata era una cosa diversa da quella che oggi è sottoposta al voto di questo Consiglio.
Sono d'accordo con gli interventi dei miei colleghi del Partito Democratico, in particolare con quello del Consigliere Carancini, relatore di minoranza, ribadisco, semmai fosse necessario, il voto contrario oppure il ritiro di questa norma perché se venisse eliminato il divario tra alcune zone, anche esse con sofferenze e carenze di servizi sanitari, noi potremmo, partecipando alla IV Commissione, votare a favore.
Penso che il refrain che avete fatto voi dopo due anni e mezzo cominci ad essere stucchevole, fateci vedere quello che sapete fare voi, visto che i cittadini marchigiani vi hanno premiato e consegnato la Regione Marche, hanno bocciato noi perché eravamo incapaci. E’ un dato acquisito, siamo incapaci, lo sappiamo, basta dirlo, fateci vedere quello che sapete fare voi, ma fatelo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Il gruppo Rinasci Marche ha sostenuto con impegno questa proposta di legge perché come professionisti della sanità ben conosciamo le difficoltà di chi opera in un settore sensibile come quello del bisogno salute.
Pensare ad una legge che agevoli l'assistenza dove fisiologicamente si rende difficile praticarla è un'idea che come gruppo c'è subito piaciuta ed abbiamo lavorato insieme ai Consiglieri Pasqui e Marcozzi. Come gruppo Rinasci Marche abbiamo sentito il dovere di sostenere questa proposta di legge perché significa miglioramento anche di vita, amplia la copertura territoriale sanitaria, incentivando il personale sanitario con compensi adeguati. Incentiviamo ad andare a lavorare anche in zone distanti ed isolate colpite dal sisma.
Non ci prendiamo in giro, oggi non è uguale lavorare nell'ospedale di eccellenza di Torrette, dal quale provengo, in cui ci sono anche delle disponibilità di professionalità o andare con uno stipendio magari inferiore in aree disagiate, terremotate. E’ anche un nostro dovere morale capire cosa è successo nel sisma del 2016.
Personalmente ho depositato un’interrogazione sull'ospedale di Arcevia, ne ho depositate alcune sull’entroterra in cui si lavora in certe condizioni, e come gruppo Rinasci Marche sono andato anche a visitarlo perché mi viene più comodo per capire, dico Arcevia perché spesso viene citato in quest'Aula, anche se il cratere è ben distante, ed è complicato lavorare in certe strutture.
All'interno dell'Aula ci sono alcuni sanitari, la Consigliera Elezi, il Consigliere Cancellieri, che hanno lavorato in aree comode, agiate e sanno che non è uguale a quello che si fa in altre zone.
Purtroppo il sisma c’è stato, non ci dobbiamo nascondere dietro a questa cosa, in fin dei conti si chiede di soddisfare dei bisogni di salute della nostra popolazione che ha come unica colpa quella di risiedere in piccoli centri. Invece di subire questo abbandono si potrebbe rinascere, si potrebbe guardare il tutto anche in un'ottica di turismo itinerante, che faccia conoscere le bellezze naturali e gli operatori che andrebbero a lavorare in queste aree avrebbero anche un incentivo per risiedere in un luogo in cui oggi abitare è molto complicato.
Usciamo da una logica di confini imposti dalla solo convenienza, abbattiamo quelle che sono le distanze di stare all'interno di schemi prefissati, stiamo vicino a quei marchigiani che sono isolati, non lasciamoli, è nostra intenzione sostenere con forza questa proposta di legge che ha aspettato fin troppo.
Guardo il Consigliere Pasqui che conosce meglio di me le criticità, i disagi che stanno all'interno di queste aree, non lasciamoli soli. E’ nostra intenzione sostenere con forza questa proposta di legge che ha aspettato fin troppo perché gli anziani, i disabili, i più deboli non possono più aspettare false promesse e chiedono dignità e pari di trattamento.
E’ un concetto d'uguaglianza realizzabile con un piccolo sforzo collettivo e anche a nome dei cittadini, che ci chiedono queste azioni, questa legge è stata sottoscritta dal gruppo Rinasci Marche è sarà votata con forza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Per ribadire e sciogliere eventuali equivoci. Nessuna legge è mai perfetta, c’è un detto popolare che dice: “Fatta la legge, trovato l'inganno”. Tutte le norme sono sempre perfettibili.
Questa legge cerca di dare una risposta ad una situazione di particolare disagio in materia sanitaria in un'area circoscritta della regione, poi aggiungerò anche alcuni aspetti giuridici.
Vorrei ricordare che in tutto l'entroterra marchigiano …, condivido quanto è stato affermato, la provincia di Pesaro, nel Montefeltro, è una zona a bassa densità abitativa, ci sono difficoltà a raggiungere i luoghi abitati, ci sono strade che essendo a bassa percorrenza, poche persone ci transitano, non sono mai state portate ad un livello più alto ed i rettilinei sono quasi sconosciuti; la stessa cosa nell'Appennino della provincia di Ancona, pensiamo al Comune di Arcevia, che ha citato poco fa il Consigliere Santarelli, uno dei Comuni con il maggior numero di frazioni di tutta la provincia, forse di tutta la regione. Piccoli centri abitati da 30/50 persone, estremamente decentrati, non solo Arcevia, anche le frazioni di Sassoferrato, la zona di Serra San Quirico, della mia provincia che conosco meglio. Stessa cosa nell'alto maceratese, nell'alto fermano e nell’ascolano. Da questo punto di vista il territorio è omogeneo, cosa c'è stato di più? Il terremoto che ha colpito un bacino, un cratere, così viene denominato dal punto di vista tecnico, circoscritto, e alle condizioni di disagio di tutti i Comuni e borghi dell'Appennino si è aggiunto lo spopolamento legato alla distruzione degli edifici e dei servizi.
Se andiamo a guardare dove sono stati chiusi più servizi, non parliamo di sanitario, dove sono stati chiusi gli uffici postali, dove c'è il rischio di chiudere più scuole ...
Non è un caso che nella giornata di domani, a Matelica, nel teatro comunale, questa amministrazione regionale sensibilizzerà il Governo, saranno presenti il Sottosegretario alla pubblica istruzione, il Sottosegretario di questa Regione ed i tecnici per parlare della necessità di mantenere in piedi dei plessi scolastici, chiunque domani potrà andare al Teatro comunale di Matelica ed ascoltare, soprattutto la richiesta della nostra Regione: l'impegno del Governo per mantenere in quest'area la possibilità di classi, che secondo le norme nazionali andrebbero centrate.
La norma per tutti dice che alcune scuole devono essere chiuse, noi chiediamo che nel cratere, nella circostanza del sisma, siano mantenute e operiamo per questo.
Il dirigente scolastico regionale si trova in difficoltà perché ha delle norme nazionali e le deve applicare, non ci sono più esenzioni. noi chiediamo al Governo di avere in questa particolare circostanza attenzione, parliamo di scuole.
La stessa cosa vale per il privato, per gli sportelli bancari, non possiamo mettere una norma che preveda che devono rimanere aperti, molti sportelli bancari sono stati chiusi, molti uffici postali sono stati chiusi, anche se c'è un piano delle Poste per fare delle aperture transitorie, però siamo sempre in una posizione di disagio perché alla condizione di difficoltà della montagna, dell’entroterra, dell'Appennino, si è aggiunta la condizione straordinaria del sisma che ha distrutto gli edifici ed ha dimezzato la popolazione di molti centri. A Visso c’erano oltre mille abitanti, adesso ci sono poche centinaia di persone, in queste condizioni i sanitari tendono a non andare. Non è un caso che l'ospedale di Camerino ci sia, è stato difeso a tutti i costi contro il meccanismo delle regole dato che non c'è un bacino di popolazione sufficiente per avere attivi i servizi. Non si può sguarnire completamente una parte del territorio, ma succede che quasi tutti i servizi sono sotto organico di personale, carenza di medici, frutto di una politica sanitaria errata a livello nazionale. Le norme sono state fatte dai Governi nazionali.
Ci sono pochi medici, pochi operatori sanitari, pochi infermieri, e possono scegliere vanno dove ci sono condizioni favorevoli per loro, per la propria famiglia e per i figli.
Per contrastare questo fenomeno l'unica politica possibile è l’incentivo, però ci sono le norme, anche qui giuridiche. Il contratto nazionale di lavoro prevede un contratto unico nazionale per tutto il territorio, per cui il medico che sta a Camerino (dico Camerino per dire il medico di medicina generale che sta in uno dei piccoli Comuni del territorio del cratere) avrà meno pazienti, più difficoltà a raggiungerli nelle visite domiciliari, dovrà spostarsi di decine di chilometri anche nei periodi invernali, condizioni sfavorevoli allo spostamento ed una diminuzione netta di popolazione. Per un medico di base raggiungere il tetto del massimale, prendiamo sempre la provincia di Macerata, Civitanova Marche, è un attimo, è stato allargato il numero dei pazienti possibili perché c'è carenza di medici di base, non ci sono ed il massimale è stato alzato. In quelle zone, invece, hanno difficoltà a raggiungere il 50% del massimale, quindi il professionista si sposta dove ci sono condizioni più favorevoli.
Questa è una legge sperimentale, cerchiamo di portare delle cose in più, una sorta di sostegno aggiuntivo a chi occupa le zone disagiate. Si hanno 500 mutuati invece di oltre 1000, però andando lì il Comune può dare la casa, mettere a disposizione un’indennità di trasloco, degli studi spalmati sul territorio, cerca di creare delle condizioni di appetibilità al professionista.
La differenza è tra il non avere per niente l'operatore sanitario ed averlo.
La stessa cosa è nel Montefeltro o nell’Arceviese, vero, non c'è stato il dimezzamento della popolazione che si è avuto nell'area del cratere, c'è stato il normale e fisiologico spopolamento che c'è in tutti i centri, i borghi diffusi, le zone decentrate , nell'entroterra in cui ci sono meno vie di comunicazione e attività economiche.
Dal punto di vista giuridico questa legge è stata osservata al microscopio, in controluce e ci sono difficoltà nel somministrare questi sostegni aggiuntivi. Non è impugnabile dal Governo per la zona del terremoto, per la straordinarietà della condizione dell'area del cratere, è una zona straordinaria, oggetto di legge speciale, impugnarla è quasi giuridicamente impossibile. E’ invece possibile nelle zone decentrate, non nella zona del cratere, l’impugnativa del Governo per un trattamento differenziato tra persone, cittadini.
Dal punto di vista del percorso giuridico, e in questo l'opposizione dovrebbe venirci a favore, riteniamo di approvare questa legge che non è impugnabile per poi presentarne una’altra una volta verificata la procedibilità e l’esperienza di questa legge, magari nel bilancio successivo, che prevederà l'estensione di questa norma anche ad altre zone marchigiane dell'Appennino, questo vale per l'Appennino marchigiano, ma potrebbe valere per l'Appennino umbro e abruzzese.
Ho passato l'ultimo weekend in Abruzzo, a Pescasseroli, un Comune bellissimo, antico, 500 anni fa era un capoluogo della zona, c'erano: artisti lombardi che andavano lì a fare i portali dei palazzi del Municipio, artigiani del fabbro, molti edifici sono contornati in ferro battuto, questo centro è anche sede vescovile. Su queste cose sono un po' ossessivo, mi sono andato a vedere la popolazione che aveva nei secoli scorsi, era arrivata ad oltre 5/6 mila persone, ci sono cinque chiese, ci cui una sola è aperta permanentemente, un'altra saltuariamente, sede della confraternita. Gli abitanti nel 1861 erano 2.400, mi sono guardato tutto l’Istat, che cosa è successo in quel paese dal 1861 ad oggi? Attualmente gli abitanti sono 1.038, i 2/3 sono ultrasessantenni, che significa che nella previsione della popolazione il bellissimo centro di Pescocostanzo è passato dai 5 mila abitanti di alcuni secoli ai 2 mila circa del 1861, ai 1.038 oggi ed è prevedibile che entro vent'anni sarà intorno alle 600 persone.
Questo è accaduto in tutti i Comuni marchigiani, i 15 mila abitanti di Arcevia oggi sono 4.700, nell'arco di poco più di settant'anni, dal dopoguerra, dagli anni 50 ad oggi.
Dobbiamo incentivare queste cose e fare una legge, che è sperimentale, cerchiamo di metterla a terra, poi studieremo giuridicamente com’è possibile esportarla anche nel nord delle Marche. Sarebbe veramente cattivo dire no a questa legge oggi, nell'area del cratere sarebbe satanico. No a quelle popolazioni perché dobbiamo farlo per tutti. Chiaro che ci poniamo il problema di farlo per tutti,il Consigliere Cancellieri è medico di base in una zona difficile, il Comune dove sta è urbanizzato, ma già quelli circostanti sono in difficoltà ed il nostro punto di vista è ampliare le prerogative di questa legge a tutto il territorio a disagio marchigiano, dell'Appennino, decentrato e montano.
Questo è lo spirito e su questo chiedo che l'opposizione convenga, poi farà come vuole, diremo noi alle popolazioni del cratere che avete votato contro e per le popolazioni che non beneficiano subito di questa norma, affinché non sia impugnata dal Governo, faremo un’altra proposta di legge per risolvere anche i loro problemi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Non volevo neanche intervenire, però quando si parla di aree del sisma sembra che tocchiamo qualcosa, l’ho già detto altre volte, forse sarebbe bene andare a fare una visita in quei luoghi dove non c'è più nulla, dove lo spopolamento è quasi al massimo. Ricordo che il Sindaco precedente si lamentava del fatto che non riuscivamo a portare i primari, i medici nell'ospedale di Camerino ed io gli rispondevo che come davamo le case popolari a chi non aveva possibilità, si poteva costruire qualche palazzina e metterci i medici, poteva essere un buon motivo per aiutarli a venire.
Di questa cosa se ne è parlato ed il Consigliere Pasqui è stato bravo a farne una proposta di legge, che non posso non condividere.
E’ vero che ci sono altre situazioni in difficoltà, quindi dovremmo affrontare anche quelle, siamo pienamente d'accordo, però chi abita nelle zone del sisma ha una situazione particolare. Ci sono i fondi per la cultura, c’è il mille proroghe per le aree del sisma e vanno a finire su tutta la regione, ci sono i soldi per ristrutturare la viabilità e le infrastrutture e vanno su tutta la regione. Ultimamente non abbiamo più i fondi per la cultura perché non c’è più il mille proroghe, quindi si reggeva sui fondi del sisma.
E’ vero che siamo pochi, circa 70 mila, forse contiamo poco, ma se oggi io ed il Consigliere Pasqui siamo qui è proprio perché le aree del sisma si sentono non garantire e non rappresentate. Se siamo qui è perché hanno dimostrato questa esigenza, cercare di mantenere le strutture sanitarie in modo da farle funzionare. In questo periodo ho avuto anche la fortuna/sfortuna di essere ricoverato in quella struttura e qualche medico me l’ha fatta girare: reparti chiusi, mancanza di medici perché stato fatto il bando ma non sono venuti, quindi, non c’è la volontà di non mantenere l’ospedale, le persone non vengono.
Questa sarà una misura sbagliata? Non lo so, però va nella direzione, perlomeno tenta, di aiutare quelle popolazioni. Un altro fatto, ad oggi nelle aree del sisma gli abitanti non calano, rimangono sempre gli stessi, ma solo per un motivo, perché chi sta a Civitanova Marche per prendere un’autonoma sistemazione deve avere la residenza a Visso, Camerino, Castel Raimondo, Pioraco, Pievetorina. La popolazione non si è mossa, è rimasta sempre quella, ma in giro non c’è più nessuno.
Dobbiamo pensare sempre a tutti e siamo pienamente d'accordo, però ci sono delle aree che stanno soffrendo in modo particolare. Su questo la legge è perfettibile, la perfezioneremo, troveremo altre soluzioni, però lì ci troviamo anche al confine e i pochi che rimangono li mandiamo a farsi visitare a Perugia e da qualche altra parte, oltretutto facciamo anche un danno come mobilità passiva.
Incentivare questa proposta del Consigliere Pasqui, che condivido, l'abbiamo aggiustata anche nella mediazione con gli altri e in qualche modo mi sono reso anche un po’ partecipe.
E’ vero quello che ha detto il Consigliere Ciccioli, concordo su tutto, per chi abita in quelle zone un conto è raccontarlo, un altro è viverlo.
L'appello che faccio è che questa legge possa essere approvata anche per un segnale a quella poca popolazione molto disagiata, poi interverremo anche per gli altri territori un po' meno disagiati per sanare delle situazioni di difficoltà.
Altri esempi: fondi destinati alle aree del sisma, piste ciclabili, 5 milioni per le aree del sisma, quando nella Regione ce n’erano 100, alla fine ne abbiamo presi meno degli altri.
Vanno mantenuti per chi è in difficoltà i soldi specifici o le finalità specifiche, dopo partecipare insieme agli altri alla spartizione, questo è un esempio.
Sono per approvare questa legge, poi ne dovremo fare altre per andare incontro ad ulteriori realtà di difficoltà, però la situazione delle aree sisma è estrema e va affrontata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. C'è da tener conto che questo atto verrà approvato oggi ed è necessario delineare il contenuto, la volontà del legislatore, perché questa è una legge che si muove all'interno della cornice molto complicata che tende a dare una risposta ad un problema concreto.
Dobbiamo precisare esattamente quali sono i limiti e il contesto in cui si muove il legislatore della Regione Marche. In prima analisi non è una misura di redistribuzione del reddito nazionale, non andiamo a perequare aree disagiate; in seconda analisi non è neppure una misura di sostegno sociale, è una misura diretta a garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale in aree dove, attraverso l'espletamento di concorsi, non vi è la possibilità di nominare il personale necessario alla funzionalità del sistema.
La materia è molto delimitata, tenendo conto che la potestà legislativa regionale si muove all'interno dell'articolo 117 della Costituzione, con cui lo Stato determina i principi e la Regione emana le normative di dettaglio e non interviene neppure sulla contrattazione collettiva, che è lo strumento attraverso cui si stabilisce la remunerazione del personale pubblico, che deve essere proporzionale alla quantità e qualità del lavoro prestato. Lo strumento di individuazione della remunerazione del personale, come sappiamo, è il contratto collettivo nazionale di lavoro (articoli 39 e 36).
Dobbiamo dare una giustificazione sul principio di ragionevolezza delle leggi e individuare per quale ragione il legislatore delle Marche interviene in materia, non stiamo parlando di sussidi, sostegni, ma di garantire la funzionalità del Servizio sanitario regionale.
Si valuti che ognuno può sostenere la tesi dell'aumento dei trattamenti, com'è stato fatto. Perché non a tutte le Aree vaste? Perché non a tutta la Regione? Perché non aumentare il trattamento a tutto il personale sanitario? Ci si dimentica di osservare che quando si interviene sui trattamenti, essendo l'amministrazione pubblica privatizzata dal 2002, c'è un effetto sulla contrattazione collettiva, sul costo del lavoro delle imprese, sugli oneri previdenziali, sul sistema Italia, sull'inflazione. Non si può intervenire così, senza che si abbia una visione di contesto generale ed è questa la ragione per cui il contesto generale ce l’ha il Governo e il Parlamento, non i Consigli regionali.
Qual è il motivo per cui si interviene? L’abbiamo già detto, l’ho evocato in quest'Aula, se andiamo a vedere gli interventi prima della presentazione del disegno di legge l'unica possibilità la intravedevo in una norma transitoria per una ragione specifica: le aree colpite dal sisma.
Chi è contrario a quello che è stato detto in quest'Aula, in particolare a quello che ha detto il Consigliere Cancellieri? C'è una norma costituzionale, l’articolo 44 che dice che la Repubblica garantisce gli interventi sulle aree montane, significa anche che la Regione può intervenire in materia e lì possiamo lavorare sulla previsione costituzionale dell'articolo 44.
La questione deve essere limitata nel tempo e, dico anche al Consigliere Ciccioli, che il Governo potrà impugnare perfettamente la norma, l'Avvocatura di Stato potrà farlo, ma ritengo che ci siano i motivi per cui questa norma è perfettamente ragionevole in quanto tende a garantire il principio di uguaglianza tra le aree che hanno i sanitari e le aree dove i sanitari non vogliono andare a lavorare, in un periodo transitorio che riguarda l'area del sisma. E’ una norma perfettamente costituzionale, tendente a garantire esattamente il principio di uguaglianza tra i cittadini nell'esercizio di un diritto fondamentale, che è il diritto alla salute. Circoscritto, quindi, l'intervento per garantire la funzionalità della pubblica amministrazione, non incentivi, non remunerazione aggiuntive, nulla di tutto quel che si è detto, questo è importante sottolinearlo perché rappresenta un po' l’indirizzo e la volontà anche del legislatore. In questo caso credo che sia importante specificare che si tratta di progetti di insediamento. E’ uno strumento attraverso cui, attraverso atti amministrativi ad evidenza pubblica, gli interessati potranno partecipare a questi interventi. Non ci sarà la discrezionalità della pubblica amministrazione nell'attribuire questi benefici, ci saranno dei progetti a cui gli interessati potranno partecipare, se avranno i titoli potranno ottenere i benefici previsti da questa norma. E’ l'articolo 12 della legge n. 241 del 1990 che prevede che quando ci sono queste misure non sia necessario reinserirle all'interno del progetto di legge.
Ritengo che noi diamo un segnale chiarissimo rispetto ai problemi: i medici non sono stati formati nella nostra regione, non sono stati finanziati i progetti per far sì che le università avessero maggiore specializzazione e noi lo abbiamo fatto con leggi recenti, abbiamo finanziato nell’ultima legge di bilancio 9 milioni di euro per garantire agli studi dei medici di medicina generale che si associano le attrezzature, l'infermiere dello studio e anche il tecnico informatico. Non ci siamo resi lacunosi su questo tema.
Con questa misura noi facciamo qualcosa che riguarda specificatamente la funzionalità del Servizio sanitario regionale.
Sono d'accordo, come ho poc'anzi detto in questo breve colloquio che abbiamo avuto, nel valutare, sulla base dell'articolo 44 della Costituzione, delle misure aggiuntive per le aree montane, poi possiamo dire aree interne, purché ci sia la configurazione costituzionale di ragionevolezza per evitare una discriminazione di trattamenti perché gli interessati potranno anche essere d'accordo, ma i dipendenti del Servizio sanitario regionale potranno dire che questa misura è arbitraria o non ragionevole, diciamolo con grande chiarezza.
Il principio è la funzionalità e laddove noi abbiamo espletato i concorsi e il personale non ha assunto lo svolgimento del ruolo noi abbiamo necessità di garantire la funzionalità dei servizi, quindi, interveniamo in via provvisoria. Lo voglio dire, in via provvisoria, questa legge ha una durata provvisoria, tendente a garantire il superamento dell'emergenza. Viviamo una situazione emergenziale duplice sia per il cataclisma sia perché i medici non sono stati formati, non sono reperibili sul mercato.
La Regione Marche, penso come poche altre, interviene per dare ai cittadini marchigiani il diritto ad avere le stesse prestazioni. La zona del cratere e delle aree interne ed i cittadini di queste zone dovranno avere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini della nostra regione grazie al Consiglio regionale, alla maggioranza, all’opposizione, se riterrà di condividere queste valutazioni.
Credo che in via generale questa sia una bella risposta e oggi sarà una bella giornata se questa legge verrà approvata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. E’ una difficoltà grandissima, per me è un onore intervenire su questa proposta di legge che ho voluto con forza, ma è un onere grande, difficile, intervenire mantenendo una condizione di dignità anche nel rispetto di quest'Aula, se non altro perché ho sentito tante di quelle sciocchezze che è quasi impossibile fare un intervento con una dignità istituzionale.
In primis, quando il Consigliere Carancini fa gli interventi mi sembra di vedere quei cartoni animati in cui una persona stupenda, bravissima sale in macchina e si trasforma. Ho difficoltà …, l'interesse di un Consigliere di maggioranza! Questa legge sarebbe l'interesse di un Consigliere di maggioranza, l'interesse - traduciamolo - del Consigliere Pasqui a cosa? Quale sarebbe l'interesse del Consigliere di maggioranza? Dove sta? E’ vero che a volte sono silenzioso, anzi spesso, perché mi piace intervenire quando si deve intervenire, ma ci sono, Consigliere Carancini, 16 mesi di Commissione, perché tutte queste belle cose non le ha dette lì? Non saremmo arrivati in Aula in questa condizione, con una legge ridicola, avremmo evitato il ridicolo, ma io ed Consigliere Marinelli questo ridicolo …, lo vorrei dire a tutte le persone destinatarie di questa ridicolata e oggi forse io e lei capiamo bene perché siamo ancora in queste condizioni e noi che abbiamo fatto pure i Sindaci apprendiamo con matematica certezza perché ci sono situazioni così catastrofiche.
Ma il mondo si ferma con la proposta di legge n. 71? La politica marchigiana si ferma alla proposta di legge n. 71, Assessore Saltamartini? Lei finirà di fare l’Assessore oggi? Il Presidente Baiocchi annullerà la Commissione di domani perché oggi si vota la proposta di legge n. 71, la fine della sanità marchigiana! Qualcuno ha detto che con la proposta di legge n. 71 termina il percorso iniziato, complimenti al Presidente Acquaroli e all'Assessore, contro la distruzione della sanità delle Marche. Ma ci siete mai entrati nei presidi della sanità dell'entroterra marchigiano. Certo, Consigliere Cesetti, che è illegittima e dannosa, ma sì che è dannoso, basta avere un infarto oggi ed andare alla cardiologia di qualsiasi ospedale in cui non si trova neanche il medico, ma non perché non lo vuole la politica, perché i bandi vengono fatti, non ci sono medici e personale che vanno in quelle zone. Dove sta la cosa così discriminante?
L’ha detto il Consigliere Ciccioli quando si è parlato di scuole, quando sono stati fatti emendamenti alla finanziaria per tenere in piedi le scuole del cratere sismico è stata una discriminazione? Certo, Consigliere Carancini, non sono uguali, ha detto che si trattano in maniera diversa i cittadini ... sono uguali? Certo che siamo uguali, siamo donne, uomini, figli tutti uguali, ma non viviamo tutti nella stessa condizione di uguaglianza. Capisco e sono contento che chi non vive quella realtà non possa rendersi conto. C’è chi si sveglia la mattina e va a prendere il caffè nel bel bar, addirittura ci sono i canarini imbalsamati in qualche bella piazza stupenda che io conosco, e c’è chi forse lo trova in un container. Ma per quale motivo oggi se non si va a dare un perché aggiuntivo …, e sono perfettamente consapevole, l'ho detto all'inizio, di non sapere se questa è la soluzione dei mali, ma ci si sta provando.
Consigliere Cesetti, con la pistola ad acqua per spegnere l'incendio, ma chiediamoci chi l’ha acceso l'incendio, chi è il piromane della sanità marchigiana, il Consigliere Pasqui, non credo, forse oggi sto anch’io imparando ad accendere gli incendi, ma al momento questa è una proposta di legge che sono sicuro diventerà legge, non per amicizia politica … “sganciata ..., utile ..., non solo una parte di esse …, per trovare una mediazione politica”. Consigliere Carancini, questa proposta di legge passa sennò il Consigliere Pasqui si sarebbe arrabbiato e sarebbe saltato il governo di maggioranza!. Ma io valgo uno, con la Consigliera Marcozzi massimo due, ma questo è un governo che ha ampi margini, quanti Consiglieri Pasqui e Marcozzi può sotterrare, c’è una maggioranza.
Sono sicuro che i colleghi voteranno non per amicizia, non voglio quel voto perché la gente di queste terre ha dignità e non vuole voti per amicizia, per simpatia, per appartenenza politica, ma vuole voti di concretezza perché è ora che si guardi anche ai territori disastrati in maniera seria, non ridicola. Questa legge tenta di superare delle difficoltà grandissime e già questo governo regionale ci sta mettendo le mani. Un illustre personaggio della mia città tutti i giorni mi mette sul giornale perché sono un incapace, anche lì, Consigliere Cesetti, dove ci si pone, su quale piedistallo ci si mette per dare del ridicolo a qualcosa, a qualcuno o ad un atto? Alla legge! Per dire che la legge è ridicola su quale piedistallo ci si pone? Su quello del Consigliere, dell’avvocato! La dottoressa YY, che penso sia più titolata di me e di lei, dice - quando venite e parlate prendete anche gli atti e leggeteli, quantomeno, sennò diventa difficile - testualmente dalle registrazioni della Commissione sanità: “Ringrazio per questa particolare sensibilità verso il personale sanitario per le difficoltà che abbiamo nel reperire il personale un po' ovunque, ma in particolare in quelle aree cosiddette disagiate dal punto di vista di distanza da quelli che sono i grossi centri abitati. Abbiamo numerose rinunce anche dopo la sottoscrizione del contratto di lavoro da parte del personale sanitario, infermieri ma anche medici, quindi l'oggetto di questa legge è molto importante e potrebbe forse dare una soluzione”. Certo c’è il forse, il condizionale, ma chi è che ha la certezza, solo il Padreterno ci dà la certezza. “La legge da un punto di vista ideologico e sostanziale - continua la dottoressa YY - è molto importante perché ci permetterebbe di dare un appeal maggiore per alcune strutture, l'importo non è molto, anche se alla fine i 300 mila euro - perché si parlava di 300 mila euro - non sono pochi”. Vi invito a continuare la lettura di tutte le audizioni, che è molto interessante, ecco perché si giunge oggi qui. Lo stesso dottor XX dice: “Sappiamo che c'è la corsa della gente a lavorare presso i centri urbani e meno nelle aree un po' disagiate, credo che questa possa essere uno stimolo a invertire la tendenza”, e poi continua ancora.
Nelle audizioni ci sono stati tutti pareri favorevoli e allora vi dico e mi dico: chi sono io per dire che questa legge è ridicola? Ho dato del ridicolo all’intera governance sanitaria, abbiamo dato oggi del ridicolo a tutti, ma diciamolo ai cittadini che sono anche un po' ridicoli perché continuano a vivere …, questo glielo dico io e me lo posso permettere perché anch'io sono uno di loro.
Ritengo che questa proposta di legge debba diventare legge e l'invito reale che faccio è nei contenuti, che non solo non sono ridicoli, ma possono essere un aiuto vero e reale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo al Consigliere Pasqui, intanto va detto che c'è un interesse del Consigliere, un interesse legittimo perché, come ha detto lui stesso, esce da un territorio colpito. C'è evidentemente un interesse per un territorio, così come l’ha detto anche il Consigliere Marinelli, quindi non so di che cosa si indigna.
Al posto del Consigliere Pasqui mi sarei indignato, però non lo ha detto, perché il Consigliere Ciccioli ha comandato che i 300 mila diventassero 200 mila e scommetto che sull'emendamento del Partito Democratico, che aumenta a 500 mila euro, voterà contro. L’indignazione del Consigliere Pasqui dovrebbe essere verso il Consigliere Ciccioli che unilateralmente, arbitrariamente, ha deciso di tagliare le risorse, tanto è l'interesse.
Non entro nel merito della dott.ssa YY, sono quelli che il Consigliere Pasqui e company hanno attaccato per cinque anni, che poi hanno confermato alla guida della Regione Marche. Non mi interessa, la dott.ssa YY è venuta in audizione e non ha portato un numero, non ci ha detto quanti erano quelli che hanno rinunciato, non ci ha detto quanti erano quelli che hanno rinunciato fuori, questa è la realtà.
C'è un'altra cosa che va detta, la dico ai Consiglieri Pasqui, Marinelli e Ciccioli, siete in totale confusione, noi non diciamo che non vogliamo che le risorse arrivino nel cratere, lo potrete andare a raccontare, sarebbe un'ipocrisia, oltre che una falsità. Non diciamo questo, i diritti di quelli che stanno nel cratere, cioè nelle aree interne, sono gli stessi diritti di tutte le aree interne e far credere il contrario è una falsità, ma da voi tutto ci si può aspettare. Noi non intendiamo escludere, intendiamo includere, intendiamo considerare le aree interne e le zone montane con gli stessi diritti perché nessuno ci ha detto che i problemi di natura sanitaria del personale sono diversi negli altri territori. Ancora una volta vi siete chiusi a riccio, oltre alla confusione.
Ho sentito l’Assessore Saltamartini che ad un certo punto ha detto, questa è una legge di durata provvisoria, non so se vi rendete conto di cosa ha detto, una legge di durata provvisoria? Dove sta scritto, perché c'è una legge di durata provvisoria? Dice, smentendo il Consigliere Marinelli, che non sono contributi, o non l’ha letta, Assessore Saltamartini, oppure non sa di cosa parla. Questa è una incentivazione, un contributo, non a caso non ha, contrariamente a quello che lui dice, non è un contributo alla …, è ai Comuni. Sono contributi ai Comuni. Poi entreremo su un’altra scelta del nostro Ufficio ragioneria della nostra cara dirigente, c'è una confusione totale. Si sa quello che dite?
Mi rivolgo a lei Consigliere Cancellieri, sto dialogando, non so se da un lato essere lusingato del suo intervento perché sostanzialmente dice, come hanno detto altri, i Consiglieri Marinelli, Pasqui e Ciccioli, che avete ragione su tutto, domani mattina farete un'altra di legge e che ci sono poche risorse - ma chi ve l’ha detto? Il Consigliere Ciccioli che ha tagliato 100 mila euro al Consigliere Pasqui sulla legge – oppure indignarmi perché voi domani mattina potrete fare un’altra proposta di legge, ma sarebbe una scelta ridicola. Condividete l'impostazione che andrebbe fatta per tutte le Marche, per le aree interne, però la farete domani mattina perché oggi non si può fare? 500 mila euro sono inseriti perché ce li ha dati la ragioneria, a differenza di quello che ha raccontato il Consigliere Ciccioli, che si è un po' arrabbiato perché è andato in ragioneria e gli hanno detto che non c’erano più di 200 mila – così ha raccontato lui - poi abbiamo fatto un emendamento e ce l’hanno ammesso, i soldi ci sono e allora chiedo: come mai hanno tagliato le risorse al Consigliere Pasqui per un tema che ritengo importante? Perché vi hanno fatto credere che per le Marche non ci sono risorse, non ci sono i numeri? Se si approvano gli emendamenti, non avendo i numeri, potremmo in questo anno avere un comportamento identico per tutta la Regione Marche. Alla fine del 2023 con i numeri andremo a vedere se le risorse sono sono sufficienti o insufficienti. Questo è un approccio aperto e serio, non perché qualcuno non vuol dare i soldi alle aree del cratere. Sono stato Sindaco di una città che sta nel cratere e mi chiedo come mai tutte le aree sono uscite. Domani mattina dovrete riconoscere che per le esigenze del personale delle aree interne, che non stanno nel cratere, voi le avete cancellate. Ecco perché dico che se non ne facciamo una battaglia ideologica gli spazi per rispettare tutte le aree interne e tutti i cittadini delle Marche ci sono. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo all’esame e alla votazione dell’articolato.
Articolo 1. Ci sono 6 emendamenti. Ai sensi dell'articolo 101 del Regolamento interno, ciascun Consigliere può fare un intervento sull’intero articolo, che dovrà comprendere anche gli emendamenti ed subemendamenti.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non so quanti minuti ho, certamente cercherò di fare del mio meglio.
PRESIDENTE. Cinque minuti
Romano CARANCINI. Presentare sei emendamenti mi sembra davvero un rispetto relativo, cercherò di fare del mio meglio.
PRESIDENTE. E’ previsto dal Regolamento all’articolo 101, poi ha la possibilità di intervenire su ogni votazione.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Proviamo a migliorare, per certi aspetti, l’articolo 1. Con il primo emendamento, nel richiamo alle fonti che la legge stessa fa, inseriamo l'articolo 44 comma 2 della Costituzione, che è poi quello che ha richiamato anche l'Assessore Saltamartini perché, a differenza di quello che è stato detto, non è una legge provvisoria, è una fonte ragionevole e credo che sia sfuggito nella preparazione.
Il secondo emendamento all'articolo 1 aggiunge non solo la parola “promuove”, ma “sostiene”, che è correlata e coerente con i contributi previsti.
Il terzo emendamento, l’1/3, dopo le parole “l'insediamento di personale” aggiungo, è un po' quell'impostazione che ha dato anche il Consigliere Cancellieri, “medico di medicina territoriale ed ospedaliera nonché infermieristico”, poi c'è un subemendamento. Che cosa si intende perseguire con questo emendamento? Da un lato l'individuazione delle categorie che dovrebbero essere finanziate perché non si può non essere consapevoli che non possiamo finanziare contributi a tecnici e a personale altrimenti le risorse e la dignità del problema verrebbero mortificate. Individuiamo i medici, i medici di medicina generale, i medici ospedalieri o gli infermieri, riducendo le categorie e valorizzandole.
L’emendamento 1/4 fa riferimento ad una delle questioni di cui si è discusso fino adesso, la disuguaglianza. Si intende introdurre una dicitura molto semplice al posto della limitazione territoriale delle aree del sisma, e cioè nel territorio delle aree montane. Attenzione …, chiedo scusa, Presidente!
PRESIDENTE. Vi chiedo di fare silenzio, chi deve parlare deve uscire.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Da questo punto di vista, e lo dico al Consigliere Pasqui, attenzione, le aree del cratere rispetto al criterio che viene individuato dal comma 1.4 sono tutte incluse, poi vedrete che c'è anche un criterio per individuarle, cioè si pone a disposizione dell'intero territorio delle Marche, incluse le aree del cratere. le disposizioni di questa legge. L’emendamento che serve ad aggirare il tema della disuguaglianza sostanziale che con questa legge viene apportata.
L'emendamento 1/5 individua il criterio, è un criterio concorrente, perché, chi entra in questa legge secondo questo emendamento? Entrano tutti i Comuni che sono parti di Unioni montane delle Marche, che come sapete meglio di me sono otto, ed a scongiurare che vi siano esclusioni viene integrato un criterio concorrente, stabilito attraverso un Ministero dello Stato, e cioè che sono tutti Comuni che fanno parte delle aree interne 20.20. Lo Stato individua la mappa delle aree interne di tutti i Comuni che vengono classificati come periferici e ultraperiferici, nella sostanza noi abbiamo la possibilità di individuare un criterio oggettivo per individuare le mappe delle aree interne dei Comuni all'interno, uno, le unioni montane, tutti i Comuni che sono lì, in un secondo tempo la mappa delle aree interne stabilite dal Governo, dal Ministero, ma limitata ai Comuni periferici e ultraperiferici, quindi, con questi due criteri concorrenti tutte le aree interne vengono coperte senza distinzione di territorio.
L'ultimo emendamento, ma si può mettere in una legge l'articolo 1 bis, che io chiedo di sopprimere, che prevede che “gli interventi previsti da questa legge sono destinati prioritariamente ai Comuni nei quali, a seguito dell'espletamento nei due anni antecedenti, di una procedura di assunzione, i relativi posti sono rimasti vacanti”? Guardate, è una manifesta disuguaglianza, manifestatamente incostituzionale. Andiamo a regolare retroattivamente una fattispecie che non può essere regolata, vi rendete conto? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non volevo intervenire. il Consigliere Carancini, è testimone, al gruppo se ne occupa lui, però è impossibile sottrarsi.
Il Consigliere Ciccioli diceva: “Fatta la legge trovato l’inganno”. Questo detto è un monito per il legislatore, affinché la legge possa resistere all'inganno. Si dice: “Fatta la legge trovato l’inganno”, fate una legge che possa resistere all'inganno, di che cosa? All'inganno della sua disapplicazione perché non produce i suoi effetti e in questo caso l'inganno è re ipsa, contenuto in sé perché con questa legge non si dà risposta a quelle finalità, ma si dà solo l'idea, l’impressione, una legge manifesto con cui si vorrebbe dare una risposta per dire noi ci siamo.
E’ una legge manifesto, è un manifesto scritto male, è una legge ridicola nella forma, nella sostanza, talmente ridicola nella forma e nella sostanza che la rende ridicola nei suoi obiettivi, che invece inizialmente dovevano essere nobili. E’ ridicolo tutto ciò che può dar luogo a manifestazioni di ilarità per la sua bizzarria, goffaggine e assurdità. Che questa proposta di legge sia bizzarra è evidente, goffa e assurda è altrettanto evidente, lo dite voi perché è una legge che si fa per partire, quando invece dovrebbe disporre per l'avvenire, si dice sempre così, regola e disciplina i comportamenti umani e delle comunità solitamente per l'avvenire, qualche volta è anche retroattiva, quando lo dispone, quando è favorevole in materie diverse. Però una legge dispone per l'avvenire, invece qui si fa una legge per partire, una legge che si chiama provvisoria, non è una legge bizzarra, goffa e assurda, che cos'è provvisorio? Non c'è nulla, neanche il decreto-legge è provvisorio perché deve essere convertito, sennò decade, ma mica si può dire che è provvisorio. Anche in questo caso è bizzarra, goffa e assurda.
Poi faremo un'altra legge, anche in questo caso è una legge assurda perché nel momento in cui nasce aspetta già una legge che la modifichi o la sopprimi. E’ la sua sconfitta, è la consacrazione della sconfitta. E’ una legge bizzarra e assurda, ridicola per l'esiguità delle risorse che non sono adeguate a dare una risposta, risorse ridicole ed inadeguate sulla scia delle parole dell’Assessore alla sanità Saltamartini, che di solito è sempre abbastanza preciso, però quando difende l'indifendibile non gli riesce, anche per i suoi trascorsi professionali l'attività del difensore dell’indifendibile non gli può riuscire.
Questa è una legge, testuali parole, per garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale. Vorremmo garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale, che drena risorse per 3,5 miliardi circa, con una legge che stanzia 200 mila euro in parte corrente e 100 mila euro in spese di investimento nell'anno 2023?
Questo è ridicolo, capite cosa significa ridicolo? Non è un'offesa, è una constatazione, è una manifestazione di ilarità a seguito di bizzarrie che ascolto in questo consesso. Solitamente l'Assessore Saltamartini non le dice, ma quando afferma che questa legge vuole garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale dice una cosa bizzarra perché non può essere.
L'altro aspetto è che questa legge, come dice la Consigliera Marcozzi, è stata presentata l'8 settembre 2021, allora perché non l’avete affrontata all'interno di una legge molto più organica, la legge 19, che ha delineato la nuova organizzazione del Servizio sanitario regionale? Perché, visto che era già stata presentata oltre un anno prima, l'8 settembre 2021? Perché non l’avete affrontata in quell'occasione anziché fare una legge provvisoria, rispetto ad una legge successiva?
Consigliere Pasqui, anche dall’alto della funzione che ricopre come Vicepresidente dell’Assemblea legislativa questa è una legge ridicola, nei termini che ho detto, nella forma e nella sostanza. Una ridicolaggine che la rende bizzarra, goffa e assurda, che la rende ridicola anche in quegli obiettivi che invece dovrebbero essere all'attenzione di tutti perché muovono dalle esigenze, dai bisogni e anche dalla sofferenza delle nostre comunità che voi non potete ridicolizzare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Vorrei fare una precisazione, una legge bizzarra, assurda, ridicola, goffa, mi permetto di affermare che siete arroganti. Tutte le leggi che abbiamo approvato quando ero in minoranza (dal 2015 al 2020) erano tutte assurde, bizzarre, ridicole e goffe perché anche in quelle mettevamo delle risorse ridicole, 10 mila euro per una proposta di legge, 20 mila o 30 mila che non assolvevano a quell’atto.
Abbiamo fatto proposte di legge importanti nelle quali le risorse non erano sufficienti e poi abbiamo fatto delle variazioni. Vi rendete conto dell’arroganza? Bizzarra, goffa, ridicola, assurda per l’esiguità delle risorse. Quante proposte di legge importanti abbiamo portato in Aula dal 2015 in poi, con risorse non notevoli e poi abbiamo fatto delle variazioni? Ma le variazioni valgono solo per voi? Consigliere Cesetti, trovo assurde le parole espresse dalla minoranza in Aula, potete non condividere, ma offendere no. Ridicola, goffa, assurda, bizzarra, sembra che siamo analfabeti, ma stiamo scherzando? E’ la legge e l’abbiamo fatta noi. Consiglieri, mi auguro che quando parliate siate meno arroganti. Grazie.
PRESIDENTE. Vorrei segnalare che il Presidente della Regione Marche Acquaroli è stato qui fuori durante la discussione che c’è stata nel corso degli ultimi 20 minuti, me l’ha ricordato e lo indico a verbale.
Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare i colleghi per aver presentato questa proposta di legge, utile alle zone che hanno subìto gravi danni non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche umano, parliamo delle zone del cratere, questo lo dobbiamo ricordare.
Le parole legate a questa proposta di legge, capisco politicamente quasi tutto, mi hanno dispiaciuto e dire che è ridicola significa che deve sopperire alle tante mancanze del governo del Partito Democratico - in cui il Consigliere Cesetti era l’Assessore più potente - che non è riuscito a trovare delle risposte proprio in quell’area.
Credo che quando andremo in provincia di Fermo dovrà spiegare ai cittadini di Amandola che lei, che ha voluto l'ospedale, lo dico pubblicamente, non ho problemi, non vuole questo incentivo per i cittadini di Amandola. Questo è importante per i cittadini, per la zona di Amandola, per l’ospedale e per coloro che vi vanno a lavorare.
Questa è un'opportunità che si vuole dare ai presidi ospedalieri delle zone terremotate e credevo che la proposta di legge si potesse votare all’unanimità perché non è una battaglia ad personam, ma riguarda un po' tutta la zona del cratere che ha bisogno di risposte importanti perché sull’ospedale di Amandola, dove lei ha voluto investire, è importante ricordarlo e di certo gliene do merito, l’Assessore Baldelli, che pure voglio ringraziare, ha dovuto reinvestire altri fondi e questa Giunta regionale non si è sottratta.
Questa norma è anche importante per dare delle opportunità, per incentivare i medici, gli infermieri, gli Oss ad andare. Ritengo che sia un incentivo giusto e non so come farà il Partito Democratico della provincia di Fermo ad andare ad Amandola e dire: “Non so che cosa volevate in più”. Alla fine voi dovete ricordare che questa legge è stata fatta proprio per sopperire alle mancanze della scorsa legislatura perché oggi si sta parlando di tutto e di più. Capisco che nella vita ha vinto sempre, non ha mai fatto opposizione e le giustifico a volte le parole pesanti che dice, ma mi rendo conto che i Consiglieri Pasqui, Marcozzi ed altri hanno dovuto fare questa legge perché lei in cinque anni non è riuscito a dare una risposta per incentivare il personale medico, infermieristico, sanitario, parasanitario ad andare all’ospedale di Amandola. Io li avrei ringraziati portando delle proposte in più piuttosto che dire che la legge è ridicola.
Sull’emendamento seppure è un’idea condivisibile …
Vorrei ringraziare la Giunta, l’Assessore Saltamartini ed il Presidente Acquaroli per aver sopperito alle mancanze degli ultimi anni del Partito Democratico. Qui si parla di medici di medicina generale e di pediatri e negli ultimi cinque anni, in cui avete governato voi, la precedente Giunta aveva investito pochissimo sulle borse di studio dei medici di medicina generale, per questo la Giunta Acquaroli ha dovuto sopperire investendo molto, proprio per una carenza importante, tanto che è una cosa che noi vedremo da qui a due anni.
A prescindere da questo, seppure è un subemendamento che condivido dal punto di vista tecnico perché è normale e giusto dare delle risposte a loro, credo che su questo bisogna fare una proposta di legge e perciò invito l’opposizione a farla tutti insieme perché il tema riguarda tutti noi, su questo non c’è questione politica: sulla salute dei bambini, degli anziani, sui medici di medicina generale e sui pediatri. Piuttosto che attaccarci continuamente penso che sia importante fare una legge tutti insieme per dare delle risposte, anche insieme all’Assessore Saltamartini che ringrazio per il suo sostegno.
Oggi penso che questo sia un emendamento che va fuori contesto dal punto di vista della legge, ma si dovrebbe trasformare in una proposta di legge importante per rafforzare quelle zone ed anche i piccoli Comuni e le aree interne. Grazie.
PRESIDENTE. Preciso che ci sono cinque minuti per gli interventi e tre minuti per la dichiarazione di voto.
Emendamento 1/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. C'è il rischio che quando si sta per tanto tempo fuori dall'Aula e non si ascolta la discussione sfugga qualcosa. Lo dico al Consigliere Putzu perché non si rende conto di quella che è stata la discussione, e lo capisco, ma la cosa che non riesco a comprendere è perché non si votano questi emendamenti.
Partiamo dalla logica, tutti gli interventi dicono che da domani mattina si preparerà una proposta di legge che riguarderà tutte le Marche, e lo dice anche il Consigliere Putzu, la retorica di “lavoriamo insieme”, salvo poi da questo punto di vista essere fregati.
La logica è lavoriamo insieme perché domani mattina le regole che riguardano …, Presidente, c'è un capannello al quale non so se non importa niente, lo capisco. Voi siete tanto bravi, ma io faccio fatica, non so se al Presidente Acquaroli interessa …
PRESIDENTE. Chiedo scusa, chi deve parlare esca dall’Aula, la regola è da rispettare. Vi prego di fare silenzio.
Romano CARANCINI. Non è chiaro, ai colleghi che ragionano e non hanno pregiudizi ribadisco che ho ascoltato gli interventi, segnalo quello del Consigliere Cancellieri, perché non possiamo votarla adesso. Perché le regole che riguardano tutta la Regione, se domani mattina volete preparare una nuova legge, non possono essere votate adesso. C'è una sola spiegazione a questo? C'è una motivazione? Magari ci dice che oggi vi fa male il cuore, non avete letto la legge e forse siete impreparati, lo dico in generale per rendere leggera questa discussione. Ma perché non possiamo farlo? Anche il Consigliere Putzu dice di lavorare insieme domani mattina, di lavorare insieme per preparare … Allora mi chiedo: per quale ragione non si possono modificare alcuni passaggi che riguardano l'uguaglianza, che interessa tutte le aree, e di conseguenza individuare i medici ospedalieri, i medici della medicina territoriale, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, oltre agli infermieri, tra i soggetti destinatari di questa modifica? E’ semplice, perché se noi ci rimettiamo a discutere …, anzi sarebbe coerente perché ragioniamo sulle stesse problematiche, ma non ho sentito una sola parola su questo. Perché non modifichiamo adesso, che c'è di male, attenzione, le risorse esistono perché poi c'è un emendamento che porta da 200 mila euro a 500 mila euro il finanziamento di questa proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Il Consigliere Carancini esprime il proprioo voto favorevole sull’emendamento 1/1.
Emendamento 1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 1/2 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Subemendamento 1/3/1 a fima del Consigliere Carancini, che ha chiesto la parola per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Nella dicitura dell’emendamento 1/3 ho voluto essere più puntuale, ho accostato all'emendamento “medico di medicina territoriale ed ospedaliera, nonché infermieristico” “i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta”, proprio per evitare incomprensioni ed essere ancora più preciso.
E’ un subemendamento che specifica la natura dell’emendamento 1/3. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 1/3/1.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/3 a firma dei Consigliero Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voto a favore perché questo emendamento del Consigliere Carancini inserisce dopo le parole ‘insediamento di personale’ le parole ‘medico di medicina territoriale ed ospedaliera nonché infermieristico”. L’emendamento, se accolto, rende questa legge leggermente più accettabile, quindi meno ridicola perché il giudizio ridicolo di una legge bizzarra va da sé.
Prendete l'articolo 1 che dice: “La Regione, in attuazione della normativa, promuove l'insediamento nei piccoli Comuni di personale dipendente del servizio sanitario”, significa che può promuovere anche l'insediamento di un amministrativo, di un Oss, di un infermiere, di un medico o di personale tecnico, di un geometra, un ingegnere. Tutti avrebbero diritto ad attingere da quella misura.
Ha capito, Consigliere Serfilippi, lei che “amichevolmente" mi rimprovera della definizione di ridicola, perché la ritengo ridicola. E’ un giudizio sulla legge.
Certo, una legge ridicola perché è indeterminata e bizzarra e diventa inapplicabile.
E’ una legge che declina l'inganno perché illude facendo illudere il personale amministrativo, il tecnico, tutti, tutti e nessuno. Dico ai Consiglieri Putzu e Pasqui che se a distanza di un anno nelle cinque provincie, una sola persona per ogni provincia, cinque in tutto il territorio regionale, si insedierà in applicazione di questa legge, vi do la mia parola e sapete che la mantengo, verrò qui e mi cospargerò il capo di cenere e chiederò scusa, ma non c'è questo rischio.
Possiamo fare un’altra cosa, perché non promuoviamo un dibattito su questa legge a Camerino, nel territorio del Consigliere Pasqui, e lo facciamo con i cittadini? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ho detto al Consigliere Cesetti di non utilizzare ancora le parole: bizzarra, assurda, ridicola, goffa, ma continua ad adoperarle. Voglio ricordarle che quando in minoranza approvavamo il bilancio, sul quale abbiamo sempre votato contro, quello era un bilancio tecnico e quella era una legge di bilancio importantissima, bizzarra, assurda, ridicola. Mi è venuto in mente adesso, dal 2015 al 2019 abbiamo approvato il bilancio di previsione ed era un bilancio tecnico, la legge più importante della Regione, una legge bizzarra, assurda ridicola e goffa. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/3 bis a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
Emendamento 1/4 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Onestamento non comprendo la valutazione sulla decadenza degli emendamenti 2/1 e 2/4. Sono autonomi rispetto alla previsione precedente. Grazie.
PRESIDENTE. Abbiamo del tempo, lo verifico, intanto andiamo avanti con l’emendamento 1/4.
Romano CARANCINI. La dichiarazione sull’emendamento 1/4 non può che non partire, purtroppo è assente, mi dispiace, dall’emendamento che aveva presentato la Consigliera Ruggeri, analogo a quello che abbiamo presentato come Partito Democratico, lo dico perché mi sembra corretto nei suoi confronti, soprattutto corretto nei confronti delle aree interne dei Comuni della provincia territoriale di appartenenza.
L’emendamento 1/4 riporta questa uguaglianza, mi chiedo, scusate, l’Aula è un luogo unico in cui ci si può confrontare, Consiglieri Serfilippi e Cancellieri, fateci capire perché non votate questi emendamenti?
Consigliere Serfilippi, delle aree interne del pesarese, fanese o dell’anconetano non vi importa? Lo farete domani mattina, ma perché non oggi? C’è un motivo, spiegatecelo, noi voteremo favorevolmente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per chiedere da adesso in avanti il voto nominale su tutti gli atti. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/4.Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Lupini, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari: Acciarri, Acquaroli, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/5 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini. Decaduto, per la connessione tra i Comuni marchigiani compresi negli allegati e i territori delle comunità montane.
Per quanto riguarda il quesito posto dal Consigliere Carancini: l'emendamento 1/3 ha determinato la decadenza del 2/1 perché nel primo si parla di ‘medico di medicina territoriale ospedaliera’, che viene richiamato nell’emendamento 2/1 ‘medico di medicina territoriale ospedaliera nonché infermieristico’, mentre il 2/4, che è la modifica dell’articolo 1 comma 1, quello di cui abbiamo parlato, è sempre relativo al personale sanitario medico di medicina territoriale ed è legato come connessione oggettiva al primo emendamento che abbiamo respinto.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Oggettivamente contesto che venga escluso l'emendamento 1/5 per questa ragione: è evidente che l'emendamento precedente fosse più generico. Questo è un emendamento più di dettaglio che non è incompatibile, ha ad oggetto un inserimento differente.
Si può non approvare l'emendamento precedente, ma si può approvare questo che è alternativo rispetto alla previsione della legge originaria. Non stiamo nello stesso tema, vi chiedo scusa, ma vi prego di controllare perché mi pare un po' arbitrario non considerarlo tale. Grazie.
PRESIDENTE. Il tema di fondo è che l’emendamento 1/5 prevede: “Ai fini della presente legge, per territorio montano e aree interne di cui al comma precedente …”, ma se il comma precedente non c’è, è chiaro che non può sussistere. Lo possiamo mettere in votazione però questa è la carenza.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Il comma precedente è il comma 1 dell’articolo 1, questo che vuol dire? Non è che il comma 1 dell’articolo 1 è precedente a quello che non avete approvato.
PRESIDENTE Vuol dire all’articolo in generale?
Romano CARANCINI. Certo.
PRESIDENTE. Lo mettiamo in votazione ugualmente. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Per cercare anche qui di contribuire rispetto al ragionamento e mi rivolgo in particolare a tutti coloro che hanno dichiarato che in fondo domani mattina ci sarà una proposta di legge per tutte le Marche.
C'è un criterio astratto e generale che individua in maniera coerente e logica le aree interne, che è stato bocciato, ma questo criterio è più di dettaglio rispetto a tutto ciò, e riguarda le unioni montane, in particolare, ribadisco, la mappa delle aree interne 20.20 che è una mappa che predispone il Ministero e attiene ad una classificazione analitica di tutti i Comuni italiani e li suddivide in Comuni intermedi e Comuni città, diciamo periferici alla città. Le ultime due categorie sono i Comuni periferici e ultraperiferici. In quel criterio, che sarebbe integrativo del primo, vengono ricomprese tutte le aree, anche quelle colpite dal terremoto per poter avere questa indicazione, ecco perché credo che sia un criterio oggettivo, che vada a beneficio di tutti i territori e quindi, secondo noi, sulla base dell'impostazione data agli emendamenti costruttivi che abbiamo voluto proporre, potrebbe essere accolto se vi fosse coerenza fra le dichiarazioni ascoltate e il voto dato. Grazie.
Emendamento 1/5.Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari : Acciarri, Assenti Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/6 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voterò a favore di quest'emendamento che tende ad rendere più dignitoso il provvedimento.
Dico alla Consigliera Marcozzi che i bilanci tecnici, a differenza vostra, non li ho mai portati, basta dire le risorse che ci mettevo, alcune le ha ricordate il Consigliere Putzu, ma anche se li avessi portati, una legge di bilancio tecnico, anche fosse come la vostra, non è una bizzarra o assurda. Se invece avessi scritto nella legge di bilancio che avrebbe finanziato prioritariamente spese obbligatorie e vincolanti sarebbe stata una legge bizzarra e assurda. La bizzarria, che rende bizzarra l'attività legislativa di quest'Aula, ci investe tutti e quanto dico che questi provvedimenti sono bizzarri e assurdi coinvolge anche di me perché anch’io sono un legislatore insieme a voi.
Gli interventi previsti da questa legge sono destinati prioritariamente ai Comuni nei quali, a seguito dell'espletamento, nei due anni antecedenti, di una procedura di assunzione, i relativi posti sono rimasti vacanti. Quali procedure di assunzione? Di che? Per che cosa? Regoliamo il passato? Cos’è una legge penale? Come si fa a scrivere prioritariamente, lo dico alla Consigliera Marcozzi che sta qui a difendere l'indifendibile. Lei è la Presidente del Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, ma quando le svolge le funzioni? Ma come può valutare positivamente una legge che scrive: “Prioritariamente ai Comuni nei quali, a seguito dell’espletamento, nei due anni precedenti …”, ma vi rendete conto? Dispone per il passato, qui c’è la retroattività, l’indeterminatezza, la prioritaria, non ci sono le modalità con cui vengono dati, non si capisce quali siano i concorsi, si determina la disuguaglianza tra territori, tra soggetti. Chi è il soggetto beneficiario, ma vi rendete conto?
Non posso definire questa legge assurda, bizzarra, goffa e quindi ridicola? Ho il dovere di farlo perché sono un legislatore e la dignità della funzione legislativa, che viene vilipesa dalla goffaggine di un provvedimento, investe ciascuno di noi perché investe l’istituzione. Una legge di questo tipo non è un bel servizio che si rende ad un’istituzione della Repubblica che ha funzioni legislative, Presidente, e questo vale anche per lei che dovrebbe sovraintendere anche su questo. Grazie.
Emendamento 1/6.Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari : Acciarri, Acquaroli, Assenti Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Santarelli, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 1. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Per non ripetere quello che abbiamo detto tanto …, vi chiedo scusa solamente per …
PRESIDENTE. Silenzio in Aula, ancora una volta, altrimenti sospendo la seduta. Chiedo a tutti i Consiglieri di rimanere in silenzio in Aula.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Solo per ripetere che ancora una volta non andare analiticamente sui vari emendamenti è un approccio, un atteggiamento della maggioranza che sostanzialmente contraddice le dichiarazioni e non è la prima volta - scusi, Consigliere Santarelli, siccome molte volte mi riprende, abbia pazienza.
A differenza di quello che avviene dichiarate: “Lavoriamo insieme, proponete voi”, ci volete tanto bene che il Consigliere Putzu ci chiede di lavorare insieme nel futuro, perché oggi non avremmo potuto lavorare insieme? Vi smentite da soli, siete stati capaci di bocciare perché non l'avete letto o perché per voi la Costituzione è altra cosa, il primo emendamento che tendeva ad aggiungere all'articolo 1, comma 1, come fonte di questa legge la Costituzione. Non l’avete citata.
L’Assessore Saltamartini ha dichiarato che questa legge è provvisoria, un Assessore che dice una cosa come questa dovrebbe fare un mea culpa, non esiste la legge provvisoria per un docente di diritto costituzionale quale si vanta di essere, non esiste. Assessore Saltamartini, ho evitato prima, ma adesso fa lo splendido, le voglio dire che non esiste una legge provvisoria, esiste o non esiste una norma, non una legge provvisoria, non smentisca i suoi che hanno parlato di contributo, lei ha parlato di altro. Non esiste la legge provvisoria, mi vergognerei a dirlo, ma soprattutto non mi vanterei.
Avete citato nelle fonti di questa legge le norme europee, le leggi nazionali, siccome l’ha citato lei l'articolo 44, secondo comma, credo in questa legge avrebbe fatto perfettamente capolino.
In realtà siete in grado di negare voi stessi. Leggo negli occhi del Consigliere Cancellieri, che è una persona …, io lo capisco, però in questo cito un pezzetto della mia relazione: “I Consiglieri regionali devono ritrovare la dignità rispetto alle cose, non stare ai diktat di qualcuno che decide quante risorse avere, interessarsi di tutta la regione, non di un pezzo di essa”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La dichiarazione di voto l’ha fatta il Consigliere Carancini, ma io parlo in dissenso, devo parlare in dissenso e abbandono l’Aula. Lo faccio per parlare perché voglio che resti agli atti quello che dico, non importerà, non c'è problema, anche perché non riesco neanche a votare contro ad un articolo di questo tipo che calpesta la dignità legislativa, e non sono io che offendo, è votandolo che si offende quando si dice che la Regione, in attuazione della normativa statale e dell’Unione europea, nonché del comma 7 dell'articolo 4 dello Statuto regionale …, l’avete letto?. Il comma 7 dispone che “la Regione riconosce la specificità del territorio montano e delle aree interne. Promuove politiche di intervento e di riequilibrio per assicurare un’equa distribuzione dei servizi e delle infrastrutture, occasioni di lavoro ed adeguate condizioni di vita”. Mi dite come possono essere conseguiti, uno soltanto, uno, mezzo, un decimo, di questi obiettivi con una legge di questo tipo, che prevede e che promuove l'insediamento nei piccoli Comuni dell'entroterra marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario?
Non si dice quale, se è personale amministrativo, tecnico, funzionari amministrativi, tecnici, ingegneri, Oss, medici. Se invece si approvava l'emendamento del Consigliere Carancini, che prevedeva dai medici di medicina generale ai pediatri di libera scelta, sarebbe stato possibile.
Il comma 1 bis, prima il Consigliere Pasqui ha detto che il Consigliere Cesetti offende anche le strutture regionali perché la dottoressa YY ed il dottor XX avrebbero dato il via libera a questa legge. E’ noto quanto sia alta la mia stima nei confronti della dottoressa YY e anche nei confronti del dottor YY, anche se non lo conosco, la dottoressa YY l'ho conosciuta ad operare ed è una persona che stimo tantissimo, ma a me i dirigenti YY e XX sotto l'aspetto del legislatore non mi devono insegnare nulla, anzi, forse qualcosa posso insegnare loro, e si potrà convenire, loro danno un parere tecnico che è cosa diversa da fare il legislatore. Questo non c'entra nulla, è una legge di cui obiettivi dell’articolo 1 sono impossibili da conseguire.
Presidente, con il permesso del gruppo mi assento perché non me la sento neanche di votare contro ad un obbrobrio di questo tipo.
PRESIDENTE. Il Consigliere Cesetti lascia l’Aula.
(Il Consigliere regionale Fabrizio Cesetti abbandona l’Aula)
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Non replico mai, non è mio costume farlo nei confronti di coloro che ritengono di esplicitare nell'ambito del mandato tutto quello che vogliono, dico però al Consigliere Carancini che questa norma ha la caratteristica della straordinarietà, interviene per una questione emergenziale in un'area delimitata, altrimenti bisognerebbe spiegare nel nostro Paese perché nelle Marche diamo dei provvedimenti al personale che lavora in certe zone rispetto ad altre.
C'è la necessità di garantire la ragionevolezza della norma, l’adeguamento al principio di uguaglianza consiste nel fatto di dare funzionalità a quei servizi sanitari in aree colpite dal terremoto in cui i concorsi espletati per garantire la funzionalità del servizio sanitario nazionale non hanno sortito gli effetti desiderati, cioè l'occupazione del posto da parte dei sanitari e degli infermieri. Questo è il principio di ragionevolezza.
Teniamo conto, molto spesso dagli interventi sembra che questo sia il Parlamento supremo, che abbiamo una normativa molto chiara, l'articolo 117 è chiarissimo, il potere legislativo delle Regioni è concorrente, significa che abbiamo il potere di legiferare all'interno dei principi dettati dallo Stato.
La materia che riguarda il trattamento e le condizioni remunerative e retributive del personale non appartiene alla potestà legislativa regionale, questo è il motivo per cui questa norma era necessaria, non potevamo inserirla nella legge-quadro regionale sulla sanità, quella che abbiamo approvato ad agosto, per tale ragione questa norma si appalesa perfettamente congruente con la nostra Costituzione, perfettamente congruente con le finalità che la Regione persegue.
Ritengo sinceramente che se il Governo dovesse impugnarla la Corte costituzionale potrà giudicare la sua ragionevolezza, poi vedremo quello che succederà.
Per il momento tutte le critiche che sono state esplicitate alla legge regionale …, ricordate la palese incostituzionalità di moltissime norme non è stata accertata, non è stata neppure impugnata la nostra legge dal Governo Draghi davanti alla Corte costituzionale.
Penso che sia un messaggio positivo quello che oggi andiamo ad approvare, dare continuità a servizi in zone particolarmente danneggiate del cratere. Un segnale chiarissimo e non capisco come mai l'opposizione dissenta anche su delle cose molto evidenti.
Per quanto riguarda il richiamo alla Costituzione, Consigliere Carancini, questo è il motivo, sarebbe stato utile delimitare questo indicando l’articolo 44, l’ho visto nel suo primo emendamento, però se la Costituzione non è richiamata penso che la legge regionale si debba comunque conformare ad essa ed il fatto che una legge si richiami alla Costituzionale o meno è del tutto influente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Torno su un argomento, ogni volta che c'è una legge, un documento, c'è questo atteggiamento di superiorità morale che ha affondato la sinistra perché la sinistra perde continuamente le elezioni politiche parlamentari, molto spesso, per questo atteggiamento di grande arroganza, grande spocchia.
Questo è un provvedimento che cerca di mettere una pezza su una situazione oggettiva, basta chiedere ai cittadini di quella zona se hanno delle difficoltà nell'accesso alle prestazioni sanitarie. Non c'è più il medico, c'è quattro paesi più in la, è complicato, magari non viene a casa.
Riuscire a implementare l'offerta secondo me è un servizio ai cittadini, Poi che lo stesso problema si ponga in maniera diversa in altre zone non solo non lo disconosciamo, ma è anch'esso da affrontare.
In questo momento nell'ambito delle vicende dell'area del sisma, del cratere, possiamo dare questa risposta, perfettibile, perché valuteremo. Quando al Servizio bilancio abbiamo cercato di trovare i fondi, li abbiamo dovuti imputare a dei capitoli perché altri non c'erano, non era opportuno farlo ai fondi di riserva, abbiamo cambiato il capitolo, ci siamo posti anche il problema se questi 200 mila euro del primo anno riusciremo a spenderli tutti, li rimputeremo l'anno prossimo.
Mettere in piedi un percorso virtuoso ed attrattivo è molto complicato, sia per l'Assessore Saltamartini che per un altro di un'altra area politica, perché è un problema oggettivo nel quale sciogliere il nodo è molto complesso per normative nazionali, contratti di lavoro nazionali e per mille altre cose. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Forse non si è compresa la mia domanda nell'intervento precedente per mia responsabilità, gliela rifaccio: Presidente, perché non c'è la clausola valutativa in questa norma? Glielo chiedo come Vicepresidente del Comitato di valutazione delle politiche. Capite bene che in una legge come questa c’è la necessità che venga inserita.
Vorrei rispondere al Consigliere Ciccioli, che ho sentito prima usare tanta enfasi contro il PD, abbiamo perso e ci sentiamo superiori, lo dice sempre e anche questa volta l’ha detto. Gli vorrei leggere l’articolo 1, che tra l’altro è composto da due soli commi, non è una roba complessa da capire, piuttosto semplice, e dice: “La Regione, in attuazione della normativa statale …, promuove - abbiamo detto che usiamo un verbo, lei può condividere con me che non si tratta di un verbo che decide, indicativo, ma generico - l’insediamento di personale dipendente del servizio sanitario nei Comuni marchigiani compresi negli allegati 1 e 2”. Sappiamo che sono quelli della 189, quindi quelli del cratere. Lei mi deve dire dove c’è scritto che questo personale sanitario è medico, infermiere o Oss o, come hanno detto i miei colleghi in precedenza, può essere un architetto come me. Sa che ci sono dei tecnici che sono dipendenti del servizio sanitario regionale? Potrebbe essere assunto un qualunque tecnico.
Visto che stiamo redigendo e preparando una legge, la cosa principale, se lei vuole implementare i servizi socio-sanitari, è scrivere qui quali sono le figure, oltretutto gli interventi previsti da questa legge sono destinati prioritariamente e non a quei Comuni nei quali, a seguito dell’espletamento, nei due anni antecedenti, di una procedura di assunzione rispetto alla quale sono rimasti dei posti vacanti. Posti di che cosa? Non c’è scritto, posti vacanti di cosa? Da calzolaio? Da veterinario? Non c’è scritto, rimane sempre personale dipendente del Servizio sanitario, lo si presume perché è scritto nel comma precedente, sennò non c’è scritto da quale procedura.
Altra cosa grave, e mi fa ridere che l’Assessore Saltamartini che la materia la conosce non si ponga il problema, il Comune come fa ad espletare le procedure di scelta del candidato? Come fa a fare i concorsi? Lei ha appena sciorinato tutte le sue conoscenze sull’articolo 117 e seguenti della Costituzione, ma il Comune come fa che non è competente e non può decidere in maniera autonoma? Tra l’altro spesso in Comuni molto piccoli, lei mi insegna, alcuni medici hanno come bacino di riferimento più di un Comune rispetto al numero degli abitanti.
Vorrei sapere come si concretizza soltanto l’articolo 1. Qualche domanda me la porrei, invece di sostenere che noi siamo arroganti, mi chiederei due cose, la prima: “Chi è il dipendente individuato, chi sono questi soggetti”? Dire se sono medici, infermieri, Oss o calzolai, poi: “Chi fa la selezione del personale ed in base a quali requisiti?” Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Acciarri, Acquaroli, Assenti, Ausili, Baiocchi, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Santarelli, Serfilippi.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Come richiesto dalla Consigliera Casini esplico in merito al problema della clausola valutativa, che è stata introdotta dalla legge 3 del 2015 della Regione Marche, clausola che, come lei sa, valuta i tempi, le modalità di attuazione e controlla l'andamento della legge, però non è obbligatoria, non deve necessariamente essere inserita in tutte le leggi.
In questo caso con un emendamento che poteva essere valutato si poteva inserire, ma questo è un dibattito che rimando all’Aula, per l'applicazione in termini di stretta proceduralità non è una necessità.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Le chiedo per quale motivo non sia sottoposta anche questa norma, come sempre accade, al Comitato che decide se è opportuno o no inserire la clausola.
In questo caso non mi pare - posso sbagliare perché sono stata assente in una seduta, è possibile che sia stata esaminata nel corso di quella seduta - che sia stata sottoposta al Comitato che decide in maniera discrezionale, altrimenti mi deve dire chi ha deciso di non sottoporla e in base a quali criteri. Poi se non c'ero io ... Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Il 25 novembre mancava un componente nel Comitato, a seguito delle elezioni la Consigliera Biondi è diventata Assessore, cosa è accaduto? Che la legge il 25 novembre è stata licenziata ed iscritta ed è per questo motivo che non c’è la clausola valutativa. Non è stato radunato il Comitato per mancanza di un Consigliere della Lega, che non era stato sostituito, ed è per questo motivo non c'è la clausola valutativa. Grazie.
PRESIDENTE. Concludo questo argomento dicendo che da parte della Segreteria dell'Assemblea tutte le proposte di legge vengono inviate al Comitato prima di essere portate in Aula.
Ritorno al punto di partenza, giustamente ringrazio la Consigliera Casini di essere intervenuta su questo aspetto perché dobbiamo utilizzare tutte le armi a disposizione.
La clausola valutativa in generale è un'arma, in senso buono, che serve ai Consiglieri di opposizione, ma anche e soprattutto ai Consiglieri di maggioranza per mantenere, a mio avviso, un andamento più attuativo possibile delle leggi.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Lei ha detto una cosa inesatta, che è discrezionale l’inserimento della clausola valutativa, doveva aggiungere che è discrezionale, ma chi lo decide è il Comitato, a parte il caso di specie nel quale non c’era il numero legale, poi vedrò con la Presidente, ma non è discrezionale, non mi pare che sia possibile non mandarla al Comitato di valutazione e se questo fosse sarebbe molto grave.
PRESIDENTE. Ho detto una cosa diversa, ho chiesto al Segretario se avessi detto una cosa che non pensavo e cioè che qualsiasi Consigliere con un emendamento può inserire la clausola valutativa, non che non è discrezionale, ma l'interpretazione credo che sia comprensibile da parte di tutti, lavoriamo per le stesse finalità.
Articolo 2. Vi sono alcuni emendamenti.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. L’emendamento 2/1 è ammissibile, ma forse non è stato visto puntualmente. Comunque è un emendamento innovativo perché inserisce un criterio nella legge, che riguarda l'inserimento di questo emendamento nei bandi di concorso. Questo è l'oggetto, quindi non è affatto incompatibile con la previsione iniziale e cioè che cosa si intende affermare? Si intende affermare che nei bandi della Regione, per rendere trasparente e anche incentivante la possibilità del previsto contributo di 12 mila euro, venga inserita anche questa indicazione nelle forme dovute, attraverso, come si prevede nella legge, il contributo ai Comuni.
Il secondo emendamento tende in realtà a definire una modalità di chi può usufruire del contributo, cioè tutti coloro che intendono spostarsi nel Comune richiedente. E’ un elemento descrittivo di valutazione positiva per tutti coloro che intendono trasferirsi.
L’emendamento 2/3 è soppresso per la mancata approvazione precedente ed anche il 2/4. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Intervengo sull’articolo e sugli emendamenti. Chiedo al Consigliere Carancini di seguirmi perché ho visto questa proposta di legge stamattina, se ne è occupato lui, lo ripeto perché cerco attenzione, forse a dimostrazione che apprendo anche abbastanza celermente.
L'articolo 2 parla degli interventi finalizzati all’articolo 1 (Finalità): promuove l'insediamento di personale dipendente del Servizio sanitario nei Comuni indicati al comma 1. Il tema è questo, può essere anche personale amministrativo, può essere personale tecnico, non solo, può anche essere personale che non presta attività in quella struttura. Questo è il punto, signori. Vi prego di seguirmi.
Assessore Saltamartini, che cosa può succedere? Prendiamo la città del Consigliere Pasqui, Fabriano, c’è l’ospedale, lì può chiedere la residenza con le premialità uno che lavora all’ospedale di Camerino, ma la può prendere anche uno che fa l’amministrativo a Camerino, oppure uno che prende la residenza con le premialità e fa l’amministrativo e lavora a Fermo. Magari dice: “Io vado ad abitare a Camerino perché mi piace la mattina guardarmi le colline ed andare a lavorare a Fermo”. Lo può fare. Si promuove l'insediamento, può chiedere di essere insediato nel Comune di Camerino un infermiere che lavora a Jesi, prende la premialità di 12 mila euro e va tutte le mattine a lavorare a Jesi.
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Dove sta scritto? Non c’è, voi parlate di personale del Servizio sanitario, che è regionale. La Consigliera Casini mi ricorda che io apprendo facilmente, in un attimo ho visto ed ho pensato di sfruttare questa capacità innata, quindi sono andato qui e subito l’ho specificato, quindi può essere non residente.
Uno che lavora a Jesi del Servizio sanitario chiede di essere insediato a Camerino e tutte le mattine parte e va a lavorare a Jesi. Supponiamo che sia un infermiere, se si insedia lì gli facciamo fare la reperibilità notturna? Ma siamo fuori di testa? Sa perché si crea il danno? Pensate alla persona anziana,, che vive a Camerino che sa che un infermiere, un medico dell’ospedale di Jesi è stato insediato a Camerino perché prende la premialità e va lì a dormire la sera. L’infartuato di Camerino la notte che fa? Chiama quello, ma gli risponde che mica fa l’attività lì! Queste cose non ci sono scritte perché mi rendo conto che è difficile leggere una cosa bizzarra, o sono particolarmente intelligente, oppure voi non l’avete letto e non posso pensare che non sapete leggere. Consigliera Marcozzi questa cosa qui non c'è scritta, c’è il personale dipendente del servizio sanitario, quindi, può essere insediato nel Comune di Camerino o nelle aree interne uno che lavora lungo la costa. Grazie.
PRESIDENTE. Devo dare una spiegazione, ripetere quello che ho detto prima, anche confrontandomi con il Segretario generale e gli altri collaboratori.
L'emendamento 1/3 si proponeva di aggiungere dopo le parole “l'insediamento del personale” "medico di medicina territoriale ed ospedaliera, nonché infermieristico’, l’emendamento 2/1 parla di concorsi di cui all'articolo 1, comma 1, relativo ai medici di medicina territoriale ed ospedaliera ed infermieristico, siccome non c’è questo presupposto si è ritenuta questa situazione.
Emendamento 2/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti. Decaduto.
Emendamento 2/ 2 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ emendamento che tende a migliorare l'articolato legislativo e soprattutto sottolinea come sia indispensabile per poter beneficiare dell'eventuale contributo di 12 mila euro, ammesso e non concesso che rientri all'interno delle condizioni per cui la Giunta decide di intervenire, in base all'articolo 2, comma 2. Perché è la Giunta che definisce le modalità e tende a valorizzare chi vuole spostarsi in quel contesto territoriale previsto. E’ una forma più puntuale e precisa per poter rendere coerente la legge. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Santarelli, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/2 bis a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
Emendamento 2 /3 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voto a favore, però voglio riprendere il discorso di prima e mi rivolgo al Vicepresidente che è sempre molto attento e che ringrazio anche per questo.
L’Assessore Saltamartini dice che questa è una norma con le caratteristiche della straordinarietà per i servizi sanitari, ma una norma straordinaria prevede un'organizzazione e misure economiche straordinarie e qui non si vedono. Invito l’Assessore Saltamartini a fare una riflessione perché so che lui non poteva volere questa legge in questi termini. Per come lo conosco io non può volere una legge del genere,, la subisce, non la condivide, però lui può dire quello che vuole ed io lo invito a fare una riflessione su quello che ho detto prima: se non si crea un disservizio all’organizzazione dei servizi sanitari sul territorio regionale.
Guardiamo al Comune di Camerino come esempio, pensiamo ad una persona che abita al confine di Camerino e lavora a Jesi, trasferisce la residenza dentro le mura, ai confini di Camerino, magari ha una casa di parenti, prende i 12 mila euro e torna a lavorare a Jesi, ma non è tanto che prende i 12 mila, ma crea un'illusione perché ad una persona anziana il fatto che un medico, un infermiere risieda lì dà sicurezza, ci fa affidamento.
Voi volete dare a queste persone, che hanno bisogno e sentono un’esigenza reale, uno spot ed anche un’illusione per colmare le loro paure, se è così questo è un rischio e non sarebbe bizzarro, goffo, assurdo, sarebbe indecente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Condivido l'idea che ci possono essere persone che vogliono in qualche modo utilizzare la legge per fini di vantaggio personale, ci può stare, però, non parto dal problema dell'operatore sanitario marchigiano, andiamo alla radice.
L’articolo 1 prima promuoveva l’insediamento nei piccoli Comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del servizio sanitario nei comuni marchigiani, poi è stato tolto “nei piccoli Comuni marchigiani”, è stato lasciato generico, “promuovere l'insediamento di personale sanitario dipendente del Servizio sanitario”, questo già mette una limitazione.
L’articolo 2 dice che la Giunta regionale determina i criteri e la modalità per la concessione di contributi indicati al comma 1.
Dietro questa legge c'è un regolamento applicativo, dei criteri che salvaguardano eventuali rischi.
(interventi fuori microfono)
Carlo CICCIOLI. Ma come non lo posso fare, certo che lo posso fare!
PRESIDENTE. Vi prego di non interloquire fra voi, dichiarazione del Consigliere Ciccioli e silenzio degli altri.
Carlo CICCIOLI. La Giunta regionale determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi indicati, il che significa che nel regolamento ci sarà che se io sono dipendente del Servizio sanitario, ma non presto servizio nell’area del cratere sono escluso dai criteri per la concessione del contributo.
I criteri e le modalità di esaurimento delle domande li fissa la Giunta regionale.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula.
Carlo CICCIOLI. Per me la norma di salvaguardia è già prevista. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Serfilippi.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/4 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti. Decaduto.
Articolo 2. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Voglio fare un cenno all'intervento che ha fatto precedentemene l’Assessore Saltamartini, non certo per aprire polemiche, che non voglio fare, ma sulle quali intendo rispondere. Se avesse ascoltato la mia relazione in Aula avrebbe capito che il dispiacere di questa parte dell'emiciclo è che su questa legge non ci ha messo mano la Giunta regionale perché penso che se ci avesse messo mano e testa avrebbe certamente avuto l’interesse per tutta la regione Marche.
In realtà quello che lui dice, questo lo voglio sottolineare, se ho capito bene quello che è stato detto, è che questa è una legge straordinaria, prima ha dichiarato provvisoria, probabilmente andava interpretata come straordinaria, ma per rendere una legge straordinaria bisogna scriverlo, per rendere una legge straordinaria, connessa a una straordinarietà o ad una emergenza andava inserito nella legge e l'articolato previsto era stato legato, ad esempio, alla dichiarazione dello stato di emergenza o altro. Qui questo non c'è e secondo me non è un dettaglio da poco, proprio per quelle ragioni a cui lei ha fatto riferimento, cioè al fatto che noi non possiamo applicare alle stesse condizioni norme diverse, perché è la legge che non include questo dettaglio.
La seconda cosa la dico al Consigliere Cancellieri, mi arriva questo post che ha fatto una ventina di minuti fa, ho sbagliato, non so se è un post di un altro momento, e scrive: “ Ecco il mio intervento in Aula, oggi abbiamo discusso una proposta di legge che promuove l'insediamento dei medici nell'entroterra”, se non è in connessione con questa legge chiedo scusa, ma se fosse stato fatto in connessione questa legge non sono i medici dell'entroterra, sono i medici dell’entroterra del cratere sismico. Capisco che da questo punto di vista gli elettori dell’area montana del pesarese e dell'anconetano possono arrabbiarsi e non dico altro, ma nel post va scritto quello che stiamo discutendo. Può essere sfuggito anche perché probabilmente va aggiunto qualcosa. Non state discutendo della legge di insegnamento dei medici nell’entroterra, ma dei medici nel solo entroterra del cratere sismico. Lo dico perché i cittadini dell'entroterra pesarese e anconetano oggi sono danneggiati, potrebbero arrivare finanziamenti a Macerata, ma non in un piccolo Comune del pesarese, questa è la realtà. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. In dissenso perché la mia indignazione nei confronti di questa norma è superiore a quella del Consigliere Carancini, dissento da lui.
Mi rivolgo al Consigliere Ciccioli perché è il capogruppo e perché è mio collega in I Commissione. L’articolo 2, comma 2, dice: “La Giunta regionale determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi indicati al comma 1”, e non può fare diversamente, e al comma 1 promuove l'insediamento di personale dipendente del Servizio sanitario, di tutto il personale dipendente del Servizio sanitario. Va da sé, non può difendere l'indifendibile e sostenerlo, bastava scrivere: “Promuovere l’insediamento di personale dipendente del Servizio sanitario che svolga attività e funzioni nei Comuni”, vedete quanto è semplice, però non l'avete fatto. Non avendolo fatto questa è una legge bizzarra perché non sa dire neanche a se stessa quello che deve fare, è goffa perché non ha niente di una legge, di una disposizione, sembra quasi una sorta di mozione indeterminata. E’ assurda perché determina un'illusione rispetto ai reali bisogni, paure ed esigenze che ci sono in sanità.
Se una legge si presta a bizzarria, è goffa e assurda, è ridicola nella perfetta accezione del termine perché quello che dice il Consigliere Ciccioli non si potrà fare, perché la Giunta regionale non potrà mai determinare criteri diversi da quelli indicati dalla legge, ma potrà soltanto stabilirli nel rispetto del dettato legislativo, altrimenti non solo l'atto dispositivo è illegittimo, ma espone coloro che lo adottano a responsabilità anche di ordine erariale rispetto a colui che viene inopinatamente escluso per una errata interpretazione della legge. La Giunta regionale potrà disporre soltanto la concessione dei contributi indicati al comma 1 a tutti i componenti e dipendenti del Servizio sanitario regionale, che prestano la loro attività ovunque, in modo indistinto, che possono essere: infermieri, Oss, medici, geometri, architetti, portantini, operatori ecologici, tutti dipendenti del Servizio sanitario regionale, che sono oltre 20 mila, ai quali non si può dire di no, quelli che magari stanno a confine, che prestano attività da un'altra parte e vanno lì a dormire e a prendere il contributo. Non lo faranno, ma potrebbero farlo perché la legge dispone per l'avvenire, disciplina i comportamenti umani e deve dire che non lo devono fare, deve dire a chiunque cosa è lecito e cosa è illecito per attingere a determinati contributi. Questa è la legge, il resto è esercizio ridicolo dell'attività legislativa. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi (*)
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Vi prego di verbalizzare il foto favorevole del Consigliere Borroni (*)
Articolo 3
Emendamento 3/1 a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
L’emendamento 3/1 è decaduto per il fatto che non è stato accolto il subemendamento 1/3/1. Articolo 3. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Questo articolo lo possiamo anche votare favorevolmente con lo spirito che tende a dire che l'erogazione di contributi, di questa indennità, è una delle varie azioni che viene prevista dalla legge, non è affatto incompatibile. E’ un articolo che può essere votato, non scalfisce tutte le grandi lacune ed i grandi errori di una legge ingiusta, disuguale, con tutta una serie di problemi che abbiamo detto. Per quanto ci riguarda, non so chi lo voterà, penso tutti quanti, questo articolo lo possiamo votare.
Peraltro, lo anticipo già, ci aspettiamo che vi sia una reciproca disponibilità ad integrare questo articolo 3, che non è altro che un pezzo delle azioni che voi immaginate di mettere in campo per integrare le variazioni.
Voterò favorevolmente e senza alcun pregiudizio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Apprezzo l’input del Consigliere Carancini, ma devo votare contro per coerenza e perché c'è un pre-giudizio negativo perché questo dà attuazione a progetti sperimentali di incentivazione della residenzialità, che prevedono, in particolare, un contributo di 12 mila euro ed il recupero di immobili …
PRESIDENTE. Vi chiedo di sospendere perché non c’è la presenza di un componente della Giunta, credo che l'Assessore sia uscito per un motivo impellente, se per favore potete richiamare lui o qualche altro della Giunta.
Prego, Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sono costretto a votare contro perché si prevede questo contributo di 12 mila euro e poi il recupero di immobili da destinare alla residenza di personale dipendente del Servizio sanitario. Gli nterventi indicati alle lettere a) e b) del comma 1 sono addirittura cumulabili. Ma noi abbiamo detto che questi contributi possono essere dati indistintamente a tutto il personale dipendente del Servizio sanitario e se io voto a favore di questo articolo cado in contraddizione con quello che ho detto poc'anzi, che secondo me questa è una bizzarria di proporzioni cosmiche, qualcuno non solo può prendere il contributo, ma si possono pure recuperare gli immobili. Nel Comune di Fabriano ho un immobile che uno zio mi ha lasciato, presto attività a Jesi, vivo al confine di Fabriano, ma non dentro Fabriano, ci porto la residenza, sono un dipendente del Servizio sanitario regionale, vado lì e mi prendo il contributo di 12 mila euro, che è cumulabile con il recupero. Mi recupero la casa dello zio, come faccio andare lì se la casa è dissestata, la recupero, mi prendo il contributo e tutte le mattine parto e continuo a lavorare a Jesi e anziché tornare a dormire nel territorio confinante con Fabriano, varco il Rubicone dei confini, e vado nell’immobile dello zio e mi prendo i contributi. E la persona anziana che sta a Fabriano e fa affidamento su di me, che vado a svernare con la fidanzata nella casa dello zio, magari spera nel medico vicino casa. E’ una cosa che non si guarda, voto contro. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Carancini, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Casini, Cesetti, Lupini, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 3 bis/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Che cosa ha in sé questo emendamento? La volontà di contribuire a questa proposta di legge, cercando di coinvolgere le due strutture sanitarie fondamentali, come quelle di Urbino e di Camerino.
E’ un riconoscimento importante rispetto alle persone che nelle condizioni della previsione della legge possono però, dentro quei territori, effettuare tutta una serie di attività incentivanti, cioè non si incentiva ad andare in quei territori, in questo caso nelle aree del cratere, se è sufficiente dare i 12 mila euro per un insediamento.
Chiediamo che la Regione Marche stipuli con le Università di Camerino e Urbino un protocollo d'intesa diretto a promuovere in materia sanitaria corsi di formazione, progetti di ricerca, stage di aggiornamento, corsi di docenza e comunque ogni attività funzionale finalizzata ad incentivare il trasferimento del personale medico.
Il senso di questo emendamento dove sta? Nel fatto che non sempre il personale sanitario trova nel profilo economico l'incentivo a spostarsi. C'è l'anima del sanitario che ama migliorarsi, intende aggiornarsi, che vuole sottolineare alcuni progetti e partecipare, e chi meglio delle Università di Camerino e Urbino può farlo?
Credo che sia anche un atto di grande riconoscimento per quelle strutture, lo dico in particolare ai presentatori della legge perché è naturale che, avendo deciso che questa norma sarà destinata solo ai cittadini del cratere, l’Ospedale di Camerino sta perfettamente dentro quella ipotesi. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 4.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi lasci fare un commento sul voto negativo precedente, rivolto in particolare al presentatore Consigliere Pasqui e al Consigliere Marinelli, che prima si sono riempiti la bocca irridendoci rispetto alle esigenze del territorio e poi hanno votato contro un emendamento relativo ad un accordo con l'Università di Camerino. Vi chiedo se questa è coerenza rispetto a quello che avete fatto prima, avete irriso il tema relativo alla questione ed avete enfatizzato quello inerente ai territori delle aree colpite, poi quando c’è stato da votare un emendamento che riconosce all'Università di Camerino la necessità di un collegamento lo rigettate.
Non ci sono parole, poi andate a dire che noi abbiamo voluto …
Il Consigliere Ciccioli ha detto: “Domani andremo a dire che voi avete votato contro le risorse nel cratere”. E’ uno schiaffo alla vostra terra, alla vostra università, alla professionalità di Unicam, che ha il proprio interno una serie di facoltà direttamente riconducibili all'aspetto sanitario.
Questo emendamento supera l'emendamento, il volere di chi comanda e scomanda la vostra maggioranza perché il Consigliere Ciccioli è venuto a raccontare in Commissione che più di 200 mila euro non c'erano, addirittura hanno tagliato le risorse che erano previste in origine dalla legge del Consigliere Pasqui, che erano di 300 mila euro. Si è indignato, ma non per quello, che gli fa, poi dice che non è un interesse personale. E’ così, la realtà è questa.
Adesso noi mettiamo 500 mila euro, alla luce di quello che abbiamo discusso, che sono destinati per la vostra legge, a tutti i contenuti che essa previsti.
Indipendentemente dall'aver approvato o meno gli emendamenti che avrebbero riguardato tutta la Regione Marche, un atto di serietà e di coerenza imporrebbe di votare questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Le leggi per essere solide devono avere una risorsa finanziaria certa, l'imputazione precedente era stata fatta in parte sul fondo di riserva e il Servizio ha sottolineato che era ai limiti della legittimità, per cui abbiamo ritenuto opportuno non rischiare imputando il capitolo di spesa sul fondo di riserva ed abbiamo reperito altri fondi.
Come tutti sanno il bilancio attualmente in corso è stato oggetto di rastrellamento di tutti i fondi possibili per i danni dovuti all'alluvione, che è stata un'emergenza di grande rilievo (i danni agli edifici, la morte delle persone). Tutto ciò che era possibile reperire, che non era essenziale, è stato tolto, per cui abbiamo un bilancio molto dimagrito. E’ difficile andare a prendere i soldi in capitoli che sono già ridotti all'osso, per questo sono stati rintracciati dei capitoli la cui spesa non è immediata e la legge è stata dotata, fondi certi, di 200 mila euro per tre anni, capitoli rivedibili nell'arco di provvedimenti di assestamento di bilancio e di variazione di bilancio. L'importante è far partire con questi 200 mila euro certi la spesa. I soldi ci sono, sono lì, speriamo di utilizzarli tutti nell'arco dell'anno perché la Giunta deve fare i criteri, che sono essenziali, che ridefiniscono, se ci sono delle incertezze, il titolo a cui aver diritto per usufruire di questa legge.
Una volta fatto il regolamento devono essere fatti dei bandi che devono essere esaminati, andiamo col tempo al di là alcuni mesi e non so se sarà possibile spendere in quest'anno tutti i 200 mila euro, mi auguro che sia possibile utilizzarli tutti, significa che ci sono dei soggetti che prendono servizio in quest'area, bisogna essere dipendenti del Servizio sanitario nazionale.
Faccio la postilla, se all'Università di Camerino ci sono dipendenti che fanno parte del Servizio, che hanno convenzioni, perché si tratta di convenzioni, con il Servizio sanitario nazionale va benissimo, altrimenti questa legge è finalizzata all'assistenza sanitaria, non a chiunque. Ci sono mille altre attività pubbliche che possono essere sostenute, noi con questa legge miriamo a quei dipendenti che svolgono attività sanitaria in quel territorio, quello del cratere, non fuori.
Eventuali incertezze o dubbi interpretativi saranno dissolti dai criteri e dal bando che sarà emesso dalla Giunta regionale e sgombrerà il campo da qualsiasi equivoco si potrà verificare.
Questi soldi sono certi, magari riuscissimo a utilizzarli nelle variazioni di bilancio, significa che la legge ha avuto successo e la implementeremo . Il problema principale sarà trovare personale del Servizio sanitario nazionale, medici di medicina generale o infermieri o altro disponibili a stabilirsi e a lavorare in quest'area, cosa che in questo momento, non per colpa nostra, è oggettivamente così.
Il reclutamento di personale sanitario in tutte le aree montane della regione è particolarmente difficile, ancora più complicato nelle zone che si sono spopolate per via del terremoto del 2016. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non ripeterò cose dette, però l’Assessore Saltamartini cita sempre la Costituzione, ricordo che l'articolo 81, terzo comma, ci dice: “Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte” e questa disposizione costituzionale, sappiamo bene, combinata con le altre disposizioni della Costituzione impone anche per le Regioni l'obbligo di dare copertura finanziaria ai provvedimenti legislativi che SI adottano e che comportano un impegno di spesa. Quasi tutte le leggi comportano un impegno di spesa ed insieme a quello bisogna garantire il cosiddetto equilibrio di bilancio perché le due questioni si collegano tra di loro.
Questa legge non ha la copertura finanziaria. E’ vero che il Governo non ha impugnato la legge 19, ma il Governo, il Ministero della salute, vi ha detto testualmente che quella legge non poteva essere fatta ad invarianza finanziaria, le stesse cose che dicevamo noi con quell'ordine del giorno.
L'Assessore Saltamartini ed il Consigliere Ciccioli dicono che questa è una norma con il carattere della straordinarietà per garantire servizi sanitari in luoghi compromessi per eventi catastrofici e anche per questioni orografiche, ma se è una legge con carattere di straordinarietà per garantire il Servizio sanitario, come ha detto il Consigliere Ciccioli, perché non si attinge dalle risorse del Servizio sanitario regionale? Perché si vanno a prendere i soldi dall'alluvione o le risorse da i dubbi ..., se è una legge con le caratteristiche della straordinarietà per garantire i servizi sanitari deve essere finanziata con il fondo sanitario, altrimenti è una norma ridicola che va in contraddizione con se stessa, ma questo è un dato oggettivo. Lì ci sono un mare di risorse, insufficienti di sicuro, ma sono oltre 3,5 miliardi. Perché si prendono dall'alluvione se sono fondi destinati alla sanità? L’avete detto voi! C’è anche un problema di invarianza delle disposizioni finanziarie, della finalizzazione delle risorse, l’avete detto voi: norma … per dare risposte ai servizi sanitari. E la finanziamo con altre? Bisogna finanziarle lì, ma ci sono altre risorse, non si possono mettere soltanto 100 mila euro o 200 mila euro. Per questo motivo la dottoressa YY ed il dottor XX vi hanno detto che questa legge andava bene, certo, poi ci ha pensato il Dipartimento bilancio a stopparla, loro sapevano, hanno detto che andava bene purché non avesse interferito con le risorse del Servizio sanitario regionale, tant'è vero che poi il Dipartimento bilancio l’ha stoppata, ha stoppato il Consigliere Ciccioli che non riusciva a trovare i soldi, l’ha stoppata in parte, non c'è riuscito fino in fondo perché il Consigliere Carancini nel caso di specie è stato più penetrante del Consigliere Ciccioli, però l’ha stoppata di fatto, perché per una legge come questa per renderla credibile non aspetti l’invarianza finanziaria.
Se l'obiettivo di questa legge, tra l’altro inconseguibile perché non lo si può fare con i regolamenti, è consentire di far risiedere all'interno di una realtà coloro che lì prestano attività …, ma non possiamo risolvere il problema con una o due persone. Se per l’ospedale di Camerino l’obiettivo è quello di garantire che le persone vengano a lavorare e favorire il loro insediamento dandogli il contributo …, ma all’ospedale di Camerino non ce la possiamo cavare con l'insediamento di una persona o due, ce ne vogliono di più, allora sì che si fa un progetto coordinato e organizzativo che guarda all’obiettivo. Serve tanto personale e con un contributo in conto capitale ed uno in conto corrente lo garantisco, se si viene a lavorare qui in modo permanente, ma non ad una sola persona perché se viene l'anestesista e non viene l’infermiere, se viene il chirurgo e non il responsabile degli infermieri del blocco operatorio, il problema non si risolve. Non possono essere sufficienti 100 mila o 200 mila euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Vorrei sottolineare come questa misura abbia un carattere non solo temporaneo, ma anche "sperimentale”.
Attraverso l'avvio di questo percorso con il bando che verrà fatto secondo i criteri stabiliti dalla legge e dalle direttive di Giunta, dagli atti amministrativi seguenti. avremo sempre la possibilità di intervenire per aumentare il finanziamento nell'assestamento ed è necessario dopo la permanenza di questa legge in Commissione per più di un anno e mezzo partire con questa progettualità.
Devo aggiungere che altre Regioni stanno seguendo questo percorso, bisognerà esplorare fino in fondo la possibilità per far sì che in queste condizioni particolari, che derivano dalla mancanza di medici e dalla possibilità che molti possano scegliere sedi ritenute più idonee alle loro condizioni di vita e familiari, si possano avere dei risultati concreti.
L'obiettivo che noi intendiamo perseguire, come abbiamo più volte detto, è quello di garantire la funzionalità del sistema.
Segnatamente al discorso che ogni legge deve avere la copertura finanziaria, mi sembra ovvio perché i legislatori devono garantire l'equilibrio del bilancio tra le entrate e le uscite e siccome le uscite possono essere di gran lunga superiori alle entrate il richiamo a quella disposizione è quello di garantire il pareggio tendenziale di bilancio. Questa è la riforma che è stata fatta con gli articoli 81 e 97 della Carta costituzionale. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 4/1/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Cesetti, Bora, Biancani, Mastrovincenzo, Vitri, ha ricevuto il parere contrario della I^ Commissione, come il sub emendamento 4/1/2, quindi non possono essere messi al voto. Inammissibile.
Subemendamento 4/1/2 a firma dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Biancani. Inammissibile.
Subemendamento 4/1/3 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo l'Assessore Brandoni, anche a lei non posso non segnalare un'assurdità. Il Servizio bilancio a guida della dott.ssa XY, interpellata direttamente dal Consigliere Ciccioli in Commissione, ha ritenuto non ammissibile un emendamento che andava ad attingere le risorse sul fondo crediti di dubbia esigibilità e fin qui astrattamente tutto normale. Sta di fatto però, lo dico anche al Segretario, che un ingerimento su quel fondo è avvenuto in sede di bilancio, cioè l'autorizzazione, l'ammissibilità, attenzione non parlo di approvazione. Credo che questo sia un fatto molto grave e molto scorretto perché non siamo nella Regione delle banane, un servizio tecnico e in particolare una figura competente come la dott.ssa XY non può cambiare a distanza di quattro mesi un’opinione, che è un diritto dei Consiglieri, è una cosa grave e non è ammissibile.
La dichiarazione di voto è favorevole. Dico: questo è un subemendamento che è ammissibile, le risorse dei 500 mila euro sono esistenti nel bilancio, nessuno se le inventa, tra l’altro sono state indicate dalla stessa ragioneria, dall'ufficio bilancio, dal Dipartimento, votare contro significa non volerle per la legge a firma del Consigliere Pasqui e ritengo che sia un fatto grave.
Quello che ci apprestiamo a votare è una fiera dell'inverosimile, dell'assurdo, abbiamo deciso di fare una legge per un pezzo delle Marche, rendendo diseguali le aree interne degli altri territori, abbiamo reso possibile una legge in cui includiamo nei soggetti destinatari tutto il personale onnisciente, rendendola meno inefficace per i medici e gli infermieri, non solo, ci siamo riempiti la bocca per quanto riguarda i problemi delle aree del sisma e votiamo contro un emendamento per il coinvolgimento dell'Università di Camerino che sta dentro al territorio. Ci facciamo grandi votando negativamente su un emendamento che mette più soldi nella legge, siete in grado di avere una dignità politica rispetto a una legge come questa? Dite tutto e il contrario di tutto, non sapete che cosa state approvando e ci avete detto che domani mattina ne farete un’altra per dire le stesse cose. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 4/1/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Acciarri, Acquaroli, Assenti Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4/1 a firma del Consigliere Ciccioli. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Grazie al capogruppo Marinelli che mi ha delegato per esprimere il voto favorevole su questa legge.
Colgo l’occasione per fare alcune considerazioni generali sul dibattito che c'è stato sulla legge.
Voglio ricordare che la discussione in Commissione sanità è stata a lungo approfondita e le parole che ho sentito questa sera, penso che tutti i componenti della Commissione qui presenti possano confermare quello che sto dicendo, non le ho sentite da parte degli esponenti, in particolare del Partito Democratico, che siedono in Commissione sanità, parole forti come ho sentito in questa occasione.
Prima valutazione, colleghi Consiglieri, credo che il lavoro in Commissione sia necessario e fondamentale per avere un confronto vero ed evitare inutili dibattiti sterili e perdite di tempo in Consiglio, come è avvenuto questa sera, con questo tipo di discussione. Ritengo che su questo tutti, maggioranza e opposizione, dovremmo apprendere una correttezza e un rispetto del nostro ruolo sia di maggioranza che altrettanto delicato di opposizione nelle sedi opportune, sempre che vogliamo avere un confronto serio sulle questioni che dibattiamo e non vogliamo invece usare i ruoli in maniera teatrale e priva di un confronto arricchente che vada nell'interesse specifico dei cittadini.
Le altre considerazioni le voglio fare rispetto a termini pesanti: ridicola, bizzarra, ho sentito goffa, assurda, a mio avviso sono offese rivolte non tanto e non solo ai rappresentanti di carattere sanitario che hanno partecipato nelle numerose audizioni che abbiamo fatto, ma anche agli uffici che abbiamo a supporto dell'attività legislativa del Consiglio, essendo la nostra un'attività legislativa, sia pure nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, supportata da un personale appositamente formato per questo. Quindi, gli insulti sono rivolti a quel personale che ha sostenuto non solo la nostra attività di maggioranza, ma anche quella di opposizione. Questo non è un modo corretto di procedere nel rispetto delle professionalità che lavorano in questo Consiglio, non solo per l'attività consiliare, in particolare di quelle che sostengono il nostro lavoro nelle Commissioni con impegno e che colgo l'occasione per ringraziare.
Voglio anche fare un'altra osservazione di carattere strettamente politico, i numerosi richiami che sono stati fatti al Consigliere Cancellieri avevano un po' il tema del divide et impera, facendo riferimento ad emendamento che lo stesso Consigliere Cancellieri aveva presentato, che poi correttamente ha deciso di ritirare per una considerazione politica, che voglio fare qui davanti a tutti.
E’ stato sottolineato il ruolo dell'Assessore che dal punto di vista prettamente tecnico politico ha sottolineato, forse con termini non corretti per gli esponenti del Partito Democratico, in particolare per il relatore di minoranza, quello che chiunque osservatore in buona fede di questa legge osserva, che il relatore di maggioranza Consigliere Pasqui ha tentato di dire nella sua relazione introduttiva, che trattasi di un norma sperimentale, peraltro e anche il titolo dell’articolo 3 della legge, che vuole come il un buon padre di famiglia, in un momento delicato dove questa maggioranza …
Qui colgo l'occasione per ringraziare del lavoro l'Assessore in particolare e tutta l'amministrazione Acquaroli per il grande impegno, visto che siamo in un momento estremamente delicato di cambio di sistema.
Ci siamo assunti questa responsabilità, l’abbiamo fatto con risorse proprie, con un’azione di programmazione che purtroppo è mancata negli ultimi anni e che molte Regioni hanno avviato quando era da avviare.
Questa legge è un inizio che parte da chi ha più bisogno nell’ambito delle zone interne o montane perché il buon padre di famiglia comincia a lavorare su chi ha più bisogno per poi capire se quella sperimentazione funziona e se quell’attività, che si è mossa in un ambito di costituzionalità, perché abbiamo anche approfondito questi aspetti, con grande responsabilità si potrà replicare anche nel resto del territorio che ha esigenze simili.
La Giunta Acquaroli non può essere accusata di aver lasciato indietro le terre alte o montane perché ha costruito il brand della sua amministrazione, la mission dell'amministrazione Acquaroli, dedicando ben 2 miliardi ai borghi, Che cosa sono i borghi se non le realtà dell’entroterra sulle quali poniamo tutta la nostra attenzione, insieme anche al nuovo Commissario per il terremoto che in numerose interviste ha dichiaratamente espresso la sfida che abbiamo di fronte.
Raccogliamo la sfida, siamo un centro-destra unito, purtroppo per chi gufa al contrarioperché sappiamo di avere una responsabilità grande che i nostri elettori …, soprattutto un appuntamento con la storia. Abbiamo un Governo impegnato su questo, una Regione e le condizioni migliori e sappiamo che se falliremo sarà solo colpa nostra. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Nella dichiarazione di voto esprimo quello che sarà il voto del nostro gruppo, che è favorevole. Nel dire questo vorrei ringraziare la Giunta presieduta dal nostro Presidente Acquaroli e l'Assessore Saltamartini per quanto fanno quotidianamente per la sanità delle Marche, e sto toccando con mano quanto di buono tutti i giorni sta facendo anche per quei territori sempre dimenticati.
Forse questa proposta di legge serve, e spero che si appresti a diventare legge, a dimostrare la vicinanza ad alcuni territori che da troppo tempo sono stati lasciati a se stessi in uno stato di abbandono.
Vorrei ricordare agli illustri rivelatori che negli interventi hanno parlato di proposta di legge ridicola, goffa …, vediamo, chi dirà sì a questo atto si assumerà la responsabilità di una proposta pericolosa, ridicola e con una goffaggine significativa. Quindi il dottor XX, la dottoressa YY, l'associazione nazionale piccoli Comuni d'Italia, il Consiglio delle autonomie locali (Cal) e il Consiglio regionale dell'economia del lavoro (Crel), tutte queste istituzioni, insieme a chi si appresterà a dare un voto libero. E’ questo il bello, non c'è nessun tipo di accordo e di voler sostenere, niente di particolare per qualcuno, se non per il fine ultimo, ossia per il bene dei cittadini.
Questo sarà un voto non amicale, non di partito, di coalizione, sarà un voto che ha la forte volontà di migliorare situazioni drammaticamente poste, oggi sotto gli occhi di tutti, in un discorso di grandissima difficoltà.
Il gruppo di Forza Italia esprime il voto favorevole ad una proposta di legge che spero a breve diventi legge per il bene del popolo marchigiano ed anche se riguarda una parte, che è quella del cratere, sempre di popolo marchigiano si tratta e mi meraviglio molto quando si vuole considerare quella parte come qualcosa di assestante, quasi a doverla lasciare lì nelle condizioni in cui si trova. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sul dibattito intorno a questa proposta di legge, mi sono chiesto il perché di un atteggiamento così aspro del Partito Democratico.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula, consentiamo le dichiarazioni di voto.
Carlo CICCIOLI. Che si discuta sul testo ci sta, come che ci sia opposizione sul testo, che ci siano richieste di emendamenti aggiuntivi che perfezionano, ma questa è una proposta di legge e mi sento di ringraziare il Consigliere Pasqui, che è il proponente, che vivendo in quel territorio, conoscendo ed essendo investito anche della rappresentanza di quell'area, si è fatto portavoce di questi problemi.
Questa proposta è stata in Commissione, abbiamo avuto modo di esaminarla, di discuterla, di vedere quali fossero le parti carenti o quelle non sintoniche con le altre legislazioni, più volte rinviata, trattenuta per la vicenda della questione finanziaria, che deve essere solida. I fondi devono essere imputati su capitoli certi e recepibili, poi a distanza di quasi un anno, non ho la data precisa in cui è stata presentata, è da tempo che è la proposta di legge n. 71 è all'esame - siamo arrivati alla 124 - è molto che giace nei percorsi legislativi, quindi tutto questo accanimento non me lo spiego anche perché verrà sottoposta ad un regolamento con i criteri che la Giunta potrà esprimere, anche sanando eventuali criticita che emergeranno.
Tutto questo è una grande battaglia che non va nella direzione dei cittadini, perché se andasse nella direzione dei cittadini sarebbe l’uovo di Colombo che risolve il problema, ben venga, ma già siamo in un viottolo stretto, dobbiamo rispettare norme e contratti di lavoro nazionale.
L'assessore Saltamartini ha spiegato bene quali sono i limiti di questa legislazione, di questo provvedimento e tutta questa confusione che non ha spiegazione probabilmente viene da uno stato d'animo ostile, però alla fine non è ostile nei confronti della maggioranza, ma dei soggetti che abitano nel territorio, che hanno già tanti problemi.
L'unica cosa che potevo rilevare è che questa legge è stata ferma troppo tempo, avrei protestato affinché fosse fatta prima, questo avrebbe avuto un senso. Cerchiamo di mettere in discussione i contenuti …, ricordo uno dei primi interventi nel quale ci chiedevate di ritirarla, su questo non ci possiamo allineare, dobbiamo andare avanti con molto equilibrio e serenità, dobbiamo andare avanti in questa e in tante altre leggi e su questo ci confrontiamo, se poi questa legge deve essere migliorata perché nella sua applicazione ci sono delle criticità, lo faremo, se deve essere ulteriormente finanziata nel nostro futuro prossimo abbiamo due assestamenti di bilancio, uno al 30 giugno l’altro al 30 novembre, metteremo altri soldi immediatamente, se invece, come purtroppo sarà, non riusciremo a spendere tutti i 200 mila euro di quest'anno li accrediteremo nell'anno successivo. Questo è un minimo e sereno buonsenso, non sono stato relatore, l’ho seguita in Commissione parallelamente, se fossi stato il relatore forse avrei approfondito alcuni temi, ma una cosa ho approfondito molto, l'aspetto finanziario, su quello non si poteva su derogare e sono andato al Servizio bilancio per avere i fondamentali e su quell'emendamento ci siamo determinati.
Il voto del gruppo di Fratelli d’Italia è favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Siamo tranquilli e nemmeno così agitati come veniamo descritti.
Sto ripensando al Consigliere Carancini in Commissione, per tutti i Consiglieri che non hanno partecipato ai lavori, vi assicuro che se la proposta di legge è stata ferma un anno e mezzo non è responsabilità nostra, anzi ci siamo posti con grande tranquillità, lucidità e con l'obiettivo di metterci e mettervi nelle condizioni di uscire con una proposta adeguata, fin dal primo momento.
Se la proposta di legge è stata ferma bisogna chiederlo alla ex Presidente di Commissione, la quale non era per niente convinta e ogni volta c'era la reprimenda del Consigliere nonché relatore Pasqui con minacce del tipo: “La portate così com’è e ve la votate perché io non la modifico”.
Ho apprezzato la buona volontà fin dall'inizio, questo, Consigliere Pasqui, gliel'ho sempre detto, c’era un obiettivo comune, che andava nella direzione di sostenere quel tipo di obiettivo, poi avete scritto …, non volete sentire ridicola, ma almeno per alcuni aspetti imbarazzante.
Il Consigliere Cesetti l’ha vista ieri ed oggi ha tirato fuori l'elenco dei temi che con il Consigliere Carancini in Commissione avevamo già sottolineato ed oggi il relatore di minoranza in maniera diligente ed attenta ha tradotto in emendamenti quelle criticità che non sono state risolte anche quando vi chiedevamo di metterci a disposizione i numeri, di fotografare il tema ed in funzione di quelli di ricalibrare gli obiettivi. Quel passaggio non c’è stato, guardo la Consigliera Lupini, che è psicologa, lavora ed è residente a Fabriano, che potrebbe lavorare a Jesi e con questa norma potrebbe fruire dei 12 mila euro. E’ così! Ve l'avevamo detto fin dall'inizio, e ringrazio per la disponibilità la collega, ed in quell'occasione avevate argomentato che sarebbe stata corretta per evitare storture, così non è, viene fuori una proposta di legge …
Ricordo gli interventi del Consigliere Cancellieri in Commissione, fin dal primo giorno, da settembre 2021, quando poneva questi temi che non sono stati risolti.
Ancora una volta siamo solo ospedali centrici perché quando abbandoniamo completamente anche in questa scelta il territorio, quando non mettiamo i medici di medicina generale, come possibili soggetti, ed i pediatri di libera scelta, continuiamo in quel percorso.
Una legge che non ha le coperture adeguate - non è stata la mancanza di risorse perché è passata attraverso due bilanci e si poteva fare quel tipo di scelta – che non tiene conto di pezzi del territorio perché la proposta era del Consigliere Cancellieri non del Consigliere Carancini, non ci rimettiamo alle sole aree del cratere, ma allarghiamo a tutte le aree interne, come la Snai prevede. Non era complicato!
Perché la prendete sempre …, vi risottolineiamo elementi che sono stati posti in Commissione. Penso al Consigliere Carancini quando, lo ricito oggi, rispetto all'università di Camerino vi aveva messo a disposizione un tema, forse era a ISO risorse, e poteva essere accolto come contributo.
L’avete fatto con la modifica della legge 13, l’avete fatto con tante norme che sono leggi manifesto, vuote nel contenuto, soprattutto prive di obiettivo se non quello di una propaganda ancora strisciante, non potete pretendere che il contributo nostro, che diamo nelle sedi adeguate, che sono quelle istituzionali della Commissione e del Consiglio, non si possa tradurre in un voto negativo.
Da parte del nostro gruppo convintamente c'è un voto contrario a questa norma imbarazzante. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per ringraziare a nome della Giunta regionale il Presidente Acquaroli, i colleghi Assessori, la maggioranza che si appresta a votare questo importante provvedimento, che non è una legge manifesto, semmai è una legge provvedimento.
Detto questo, tutte le paure che sono state qui esplicitate non credo che si possano integrare perché la legge troverà applicazione tramite atti amministrativi, che hanno una componente essenziale e si chiama causa, cioè lo scopo economico sociale che l'atto deve raggiungere, l'obiettivo di prevedere la funzionalità del sistema sanitario regionale attraverso la condizione posta nell’articolo 1 della legge: l'emanazione di concorsi pubblici, senza che i posti siano stati assegnati.
Dobbiamo anche fugare tutta una serie di preoccupazioni che sono state esplicitate qui, per tutte le qualificazioni previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro c'è una grande partecipazione di concorrenti, la carenza si registra prevalentemente nelle qualità di medico, di dirigente medico e di alcune specializzazioni.
La legge trova i suoi confini naturali nel mercato del lavoro delle professioni sanitarie, che vedono una carenza prevalente nelle professioni dei medici.
L'altra condizione che deve essere sempre qui sottolineata è il finanziamento, la Giunta regionale e la maggioranza hanno tutti i mezzi finanziari necessari per garantire la copertura di questa legge, c'è da auspicare che raggiunga i suoi obiettivi perché alcune zone del cratere, soprattutto quelle che hanno patito negli ultimi anni sia per il Covid 19 sia per eventi sismici, vedono in questa legge l'attenzione che la Giunta regionale e la maggioranza di questa Regione pongono ai bisogni delle comunità più colpite. Penso che sia un pieno traguardo per l'attuazione della piena esigibilità e fruibilità dei servizi sanitari della nostra regione.
Grazie anche all'opposizione, contributi sempre vivaci e pugnaci dei colleghi. Dobbiamo essere onorati di far parte di questo Consiglio regionale, i punti di vista sono diversi, il ruolo dell'opposizione è di critica e di questo la maggioranza deve prendere atto e, al di là dei toni che si sono esplicitati negli interventi qui in Aula, credo che il ringraziamento debba essere indirizzato anche al loro ruolo, alla loro funzione e allo sforzo che hanno fatto anche nello scrivere gli emendamenti perché anche questo sforzo deve essere rimeritato, ancorché non sia stato condiviso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ un dissenso che supera il voto contrario, infatti non parteciperò al voto, però devo intervenire perché ho già detto in occasione della discussione del bilancio che dall'inizio del 2023 non avrei lasciato cadere nulla, sempre a limiti di quest'Aula.
Non posso lasciare cadere nulla, neanche l'intervento che voglio ribadire, il Consigliere Ciccioli si lamenta del tono aspro, non è un tono aspro, può essere duro, l'asprezza non mi appartiene, è un tono duro perché con questa proposta di legge prendete in giro le nostre comunità, i loro bisogni e le loro esigenze, perché non dà risposte, ma dà invece messaggi sbagliati, come ho detto prima.
Non capisco, una legge che qualcuno l’ha definita per partire, invece dovrebbe disporre per l'avvenire, qualcun altro ha detto che è provvisoria, adesso l’Assessore Saltamartini ha detto che è una legge provvedimento, e noi sappiamo che sulla legge provvedimento c'è qualche problema perché può essere impugnata anche dinanzi al Giudice amministrativo. La legge, quando domani la Giunta andrà a correggerla, come ha detto il Consigliere Ciccioli, ammesso che lo potrà fare, potrà essere impugnata da chi vi ha interesse.
Da una parte si dice, Assessore Saltamartini, che è una legge che dà risposte straordinarie a caratteristiche ... per dare risposte al sistema sanitario che ha bisogno di interventi straordinari, nel contempo qualcuno nella dichiarazione di voto dice che è una legge provvisoria. Ma si può dare con un provvedimento provvisorio risposta di una situazione emergenziale e straordinaria? Se una legge può essere definita così, il Consigliere Ciccioli ci dice che deve essere corretta, io posso ben definirla bizzarra, goffa e assurda e queste non sono asprezze, non sono insulti, ma sono critiche doverose, legittime e appropriate dinnanzi ad un testo legislativo, che rispetto all'obiettivo condivisibile, l’ho detto all'inizio, che si prefigge non coglie e non può cogliere nel segno, come abbiamo detto poc'anzi.
Critiche che potevano anche non essere continenti, ma per fortuna in quest'Aula abbiamo il diritto di parola e di critica illimitato purché non scada nell'insulto personale, ma non credo che sia un insulto definire una legge, non chi l'ha fatta, bizzarra ed ho detto perché.
Questa non è una critica ai funzionari anche perché, tra l'altro, se anche fosse una critica ai funzionari non c'è una lesa maestà dato che vengono profumatamente pagati, come è giusto, più di noi, e se del caso li critico. Questa non è una critica a loro, perché se qualcuno ad un dirigente dice: “Va bene che si preveda in una legge che la Regione promuove l'insediamento nei piccoli Comuni dell'entroterra marchigiano di personale dipendente del servizio sanitario?”, se uno dice che vuole questo, il dirigente dice che va bene perché è esteso a tutto il personale sanitario, se invece si vuole intendere che deve essere esteso al personale sanitario che svolge attività in quei Comuni bisognava scriverlo. Perché non l’avete scritto nell’anno e mezzo che ci avete messo? Perché vi è sfuggito, mi pare che condividete questo aspetto che ho compreso stamattina. Ho già due Commissioni, vi risparmio anche la terza, però trattandosi di sanità l'ho guardata come spesso capita e mi sono accorto subito e mi meraviglio che nessuno si sia accorto di questo. Perché non ve ne siete accorti? Perché volevate estendere questa misura a tutto il personale dipendente del Servizio sanitario, in modo che potevate dire che non è soltanto per alcuni, ma per tutti e potevate meglio espletare la propaganda, che è contenuta in sé, in questa legge manifesto.
Non è una critica ai funzionari, bastava scrivere personale dipendente del Servizio sanitario che svolge attività nei Comuni marchigiani, bastava mettere due parole, un piccolo emendamento, me ne sono guardato bene dal suggerirlo prima perché non posso essere rimproverato di aggiustare i provvedimenti.
La mia è una critica ad una legge bizzarra e adesso vedremo gli effetti che produrrà e li verificheremo sul campo.
Io esco, Presidente Acquaroli, sono in dissenso dal gruppo, credo che lei comprenda. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Recupererò i due minuti presi dal Consigliere Cesetti, parlando due minuti in meno, concludendo, come successe nel bilancio dell'alba, dopo il Consigliere Cesetti. Mi piace l'idea di parlare in questa maniera.
Sono firmatario della legge, voglio ringraziare il relatore di maggioranza Consigliere Pasqui, quello di minoranza Consigliere Carancini ed i due firmatari della legge, la Consigliera Marcozzi, perché in questa legge è presente, cito alcune parole chiave, una agevolazione per l'assistenza dove fisiologicamente si rende difficile praticarla. Sono presenti piccoli miglioramenti nella vita di quei cittadini che stanno in zone depresse: una piccola copertura territoriale sanitaria, un'incentivazione al personale sanitario con dei compensi che possono stimolare anche l'idea di investire e di andare a vivere in un contesto depresso, la soddisfazione dei bisogni di salute della nostra popolazione, che ha come unica colpa quella di risiedere nei piccoli centri, come ha sottolineato il Vicepresidente Pasqui, che invece di subire l'abbandono potrebbero addirittura rinascere, ci sono l’abbattimento di alcune distanze, la vicinanza di alcuni centri marchigiani isolati, senza lasciarli, il sostegno agli anziani, ai disabili, ai più deboli, che non possono più aspettare false promesse. Con questa dignità e concretezza il nostro gruppo voterà favorevolmente. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 71, così come emendata, la pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Acquaroli, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Vi prego di rimanere in Aula perché abbiamo una votazione importante da fare sulla mozione n. 311, che è stata anche oggetto di discussione, o meglio di valutazione da parte dei Presidenti dei gruppi la volta scorsa, il precedente Consiglio. Le Federazioni si riuniscono domani in seduta plenaria e tutte le Regioni o quasi tutte hanno deliberato nel senso della mozione, che ci presenterà il Consigliere Ausili.
Chiedo di anticipare il punto 6 al punto 3 bis, se non ci sono interventi contrari.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Avevamo convenuto in occasione dell'ultima Conferenza dei Presidenti che la mozione del Consigliere Ausili, che ringrazio per averla messa a disposizione, diventava la mozione di tutti, primo firmatario il Presidente. Siamo d'accordo, solo per ricordare quel percorso.
Avevamo assecondato l'inserimento con questa modalità, se così fosse, la richiamo solo per questo passaggio, siamo d'accordo sull’inserimento, anche con il voto favorevole alla proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Ausili è d'accordo? Proporrei una proposta di soluzione firmata da tutti, come il tema della Conferenza dei Presidenti di gruppo dell’ultima volta.
Mozione n. 311
a iniziativa dei Consiglieri Ausili, Ciccioli, Assenti, Livi, Borroni, Baiocchi, Cancellieri, Rossi, Pasqui, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Bilò, Menghi, Elezi, Serfilippi, Putzu, Acciarri
“Sostegno al sistema del Credito Cooperativo”.
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 311 dei Consiglieri Ausili, Ciccioli, Assenti, Livi, Borroni, Baiocchi, Cancellieri, Rossi, Pasqui, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Bilò, Menghi, Elezi, Serfilippi, Putzu, Acciarri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Ausili.
Marco AUSILI. Grazie, Presidente. Grazie a tutto il Consiglio per l'inserimento di questa mozione nei lavori di oggi.
Vale la pena ricordare a premessa di questa mozione il ruolo fondamentale che viene svolto dalle BCC anche sul nostro territorio, per la sua presenza capillare anche nei piccoli Comuni dell'entroterra e per il sostegno all'economia reale in quanto banche di comunità e per il fatto che, sappiano, riescono a promuovere la crescita e lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Peraltro, si segnala come nel periodo compreso tra il 2008 e il 2020 il numero di filiali BCC in Italia sia aumentato del 2,1% a fronte di una contrazione di -35,7% registrato per l'industria bancaria nella sua interezza.
Al riguardo nel nostro territorio i dati del marzo 2022 ci ricordano come nelle Marche siano presenti 14 BCC, per un totale di 191 sportelli. Una presenza in 105 Comuni marchigiani, di cui 13 con esclusiva presenza di sportelli BCC rispetto ad altri istituti bancari.
Ultimamente sono occorse delle modificazioni alla regolamentazione bancaria europea, una serie di modifiche che ha portato in buona sostanza ad una omologazione del trattamento tra grandi gruppi e piccole BCC. Questo comporta tutta una serie di adempimenti attualmente in capo alle BCC che sono sovradimensionati rispetto alla reale natura di questi istituti e questo rappresenta il rischio di un freno alla capacità di servizio delle BCC stesse.
In particolare è l'articolo 40 del regolamento n. 468 del 2014 ad essere oggetto di questa mozione, un articolo che comporta la classificazione a banche significative di quelle banche che, pur essendo classificate come less significant, fanno parte di un gruppo bancario significante, da qui pesanti conseguenze di natura normativa, informativa e di requisiti patrimoniali per le BCC.
La mozione di questo dispositivo é: “ Si impegna la Giunta regionale, per quanto di competenza, affinché anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari, in particolare nelle aree interne di montagna, valuti l'opportunità di sollecitare un intervento unitario della Conferenza delle Regioni, del Comitato europeo delle Regioni e del Governo italiano allo scopo di cogliere l'occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento dell'unione bancaria degli accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere a favore del sistema del credito cooperativo italiano il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal citato regolamento 468/2014, al fine di prendere in considerazione la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica derivante dall'articolo 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le BCC quali banche cooperative di comunità”.
Ringrazio l'opera di impulso e di sollecito svolta dalla Federazione marchigiana delle BCC, la Federcasse, ringrazio l’Assessore Brandoni per il coordinamento dei lavori intorno a questa mozione, come ringrazio a tutti voi per l'inserimento di questa mozione oggi e per l'appoggio che avete già manifestato. Grazie.
PRESIDENTE. Chi vuole intervenire in attesa che ci sia la sottoscrizione della risoluzione, il dispositivo della mozione è stato precisato da parte del Consigliere Ausili, adesso raccogliamo le firme e poi procediamo votazione.
Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Le banche di credito cooperativo sono delle piccole banche radicate nel nostro territorio, che chiedono un trattamento differenziato, regole meno rigide rispetto alle banche più grandi.
Come Assessore al bilancio mi farò portavoce in Giunta per trovare una soluzione promuovendo un ordine del giorno presso la Conferenza delle Regioni, da qui anche a livello europeo attraverso il Comitato delle Regioni.
Per quanto riguarda il Comitato delle Regioni ricordo che la Regione Marche è Presidente della Commissione attività produttive nella Conferenza delle Regioni. Tutto questo al fine di una nuova risoluzione a Basilea che contempli non solo criteri di rigida efficienza dei sistemi creditizi, ma anche la capacità di risposta alle esigenze del mondo produttivo, anche quello rappresentato dai piccoli operatori economici nei diversi territori e dalle famiglie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sono favorevole all'approvazione di questo documento perché noi abbiamo assistito negli ultimi anni ad un sistema di aggregazione delle banche, da decine di banche a poche, adesso abbiamo solo 2/3 istituti nazionali grandissimi, elefantiaci, giganteschi che come servizio …
La banca non nasce per fare utili, ma nasce come servizio, l'unico contrasto alla presenza di sedi sul territorio è quello delle banche di credito cooperativo e pochi altri istituti, alcuni privati, ma pochissimi in tutta Italia.
Noi che dobbiamo difendere le garanzie del pubblico, intendo dire della popolazione, degli utenti, non dei grandi gruppi, dobbiamo sostenere questo sistema perché il ritiro delle banche di dimensioni medio-piccole dal territorio lascia scoperta una fascia fortissima di fruitori. Tutte le piccole e medie imprese vengono trattate, così come le famiglie ed i singoli cittadini, dalle grandi banche alla stregua di un utente qualsiasi e che devono entrare dentro delle griglie predisposte dai servizi centralizzati. Questo è inaccettabile, cioè che rimanga un servizio periferico, dettagliato, la parola dettaglio può sembrare del piccolo commercio, però qui significa il servizio alle esigenze della persona e non solo alle grandi operazioni finanziarie, alle grandi realtà economiche.
Se l'aggregazione delle banche medie e grandi a pochissimi istituti, lascia spazio ad un'area che rimane totalmente scoperta, di cittadini, di piccole imprese, micro aziende, anche ditte di media capacità e famiglie, riteniamo che questo debba essere un ritorno essenziale garantito proprio dallo Stato, dal pubblico.
Credo che questa mozione, che è stata presentata dalla maggioranza, spero che si aggreghi anche l'opposizione perché è di principio, sia giusta ed è una cosa che merita attenzione in questa Assemblea.
Fin da adesso esprimo il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia, che è recepito dall'intera maggioranza che ha firmato il documento. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Ausili, Ciccioli, Assenti, Livi, Borroni, Baiocchi, Cancellieri, Rossi, Pasqui, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Bilò, Menghi, Elezi, Serfilippi, Putzu, Acciarri, Santarelli, Lupini, Mangialardi, Casini, Carancini, Biancani, Vitri.
Il testo che mettiamo in votazione è quello che ha detto il Consigliere Ausili che rileggo: “La Giunta regionale, per quanto di competenza, affinché anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari, in particolare nelle aree interne di montagna, valuti l'opportunità di sollecitare l'intervento unitario della Conferenza delle Regioni, del Comitato europeo delle Regioni e del Governo italiano allo scopo di cogliere l'occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento nell’Unione bancaria degli accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere, a favore del sistema del credito cooperativo italiano, il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal Regolamento 468/2014, al fine di prendere in considerazione, successivamente, la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica derivante l’articolo 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le banche di credito cooperativo quali banche cooperative di comunità.
Proposta di risoluzione sulla mozione n. 311. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 16,50.
La seduta inizia alle ore 10,45
Presidenza del Presidente
Dino Latini
PRESIDENTE. Buongiorno a tutti. Dichiaro aperta la seduta n. 99 del 31 gennaio 2024. Do per letto il processo verbale della seduta n. 98 del 24 gennaio 2022, il quale, ove non vi siano opposizioni, si intende approvato ai sensi del comma 4 dell'articolo 53 del Regolamento interno. Richiamo, inoltre, ai sensi del comma 5 dello stesso articolo, l’attenzione di tutti i Consiglieri sulle comunicazioni distribuite con cui porto a conoscenza dell’Assemblea quanto espressamente previsto dal Regolamento interno.
Interrogazione n. 672
a iniziativa dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri
“Progetto di Riqualificazione Urbana “Borgo Rubbiano” - Comune di Montefortino”
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 672 dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Il contratto istituzionale di sviluppo (CIS) è uno strumento per accelerare la realizzazione di progetti strategici, tra loro funzionalmente connessi, di valorizzazione dei territori, che viene stipulato dal Ministero per la coesione d'intesa con il Ministero dell'economia e delle finanze e con gli altri Ministeri interessati, dai Presidenti delle Regioni interessate e dalle amministrazioni competenti e ha rappresentato un importante momento di sinergia e concertazione con i territori.
Con nota protocollo n. 1113319 del 9 settembre 2021 il Capo dipartimento per le Politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha trasmesso l'esito dell'istruttoria condotta secondo i criteri condivisi dal Ministro ed esplicitati con la nota protocollo n. 6375 del 19 maggio 2021 tenendo conto del vincolo delle risorse finanziarie allocate dalla legge di bilancio stabilita nel limite di 100 milioni di euro, a valere sul fondo sviluppo e coesione 2021/2027, ai sensi di quanto previsto dall'articolo 1, commi 191 e193 della legge di bilancio 2021 legge 178/2020, e 60 milioni messi a disposizione dalla contabilità del Commissario straordinario per la ricostruzione, considerando un tetto di importo secondo il criterio di riparto del danno per ciascuna Regione, che per le Marche si è attestato vicino al 62%.
L'intervento in oggetto, riqualificazione urbana borgo Rubbiano Comune di Montefortino, non è inserito nell'intervento sistema integrato della montagna Sarnano Monti Sibillini presentato dal Comune di Sarnano, al quale il Comune di Montefortino conferisce funzioni amministrative di Comune capofila, incluso nel programma approvato e sottoscritto in data 14 settembre 2021 dai componenti del tavolo così composto: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministro per il sud e la coesione territoriale, Ministero dell'economia e finanze, Ministero dello sviluppo economico, Ministero della cultura, Ministero del turismo, Presidenza del Consiglio dei Ministri Commissario straordinario ricostruzione sisma 2016, Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e Agenzia nazionale per la per la trazione e lo sviluppo d'impresa S.p.A. Invitalia, quindi non vede assegnate risorse né alla relativa delibera CIPES 66/2021 di assegnazione delle risorse FSC 2021/202 per 100 milioni nè all'ordinanza del Commissario del 31 dicembre 2021 di assegnazione delle risorse dalla contabilità speciale 59,93 milioni relativi al contratto speciale di sviluppo.
Si precisa inoltre che il suddetto progetto riqualificazione urbana Borgo Rubbiano Comune di Montefortino non è inserito nelle istanze progettuali individuate dalle istruttorie regionali a valere sul PNC sisma 2009/2016 sviluppato per le seguenti sub misure. La prima, la sub misura A2.1 progetti di rifunzionalizzazione, efficientamento energetico e mitigazione delle vulnerabilità sismiche di edifici, infrastrutture, il secondo la sub misura 3.3 progetti a realizzazioni, implementazione, consolidamento dei percorsi cammini culturali tematici storici, sempre questa misura, B) avvio della rifunzionalizzazione e delle soluzioni abitative di emergenza dei SAE, C) interventi per l'ammodernamento e la messa in sicurezza di impianti sportivi, ricreativi e di risalita.
Considerando che l'intervento in oggetto, riqualificazione urbana Borgo Rubbiano, rientra nella sub misura A 3.1 “progetti di rigenerazione urbana degli spazi aperti pubblici di borghi, parti di paesi e di città” e tratta una parte del contributo spettante al Comune di Montefortino come soggetto beneficiario assegnato seguendo lo schema di ripartizione che vede beneficiari tutti i Comuni del cratere del 2016 e individuato e concertato nella cabina di coordinamento.
Gli interventi rientranti nella sub misura A 3.1 non sono stati definiti con istruttoria regionale, bensì individuati dai Comuni e verificati dal gruppo di esperto Gol della struttura commissariale. Pertanto la suddetta istanza verrà valutata dalle parti interessate, nel rispetto dei tempi e del vademecum predisposto per il programma unitario di rigenerazione urbana e, ove necessario, illustrato ed eventualmente approvato in cabina di coordinamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Assessore Brandoni, la ringrazio della risposta, anche se a me sembra che non ci sia un vero riscontro alla richiesta fatta.
La vicenda di Borgo Rubbiano è emblematica di come sia stata fatta a pezzi la questione del CIS che comprendeva anche il Comune di Sarnano.
C'è una sentenza dell’ANAC che massacra l'operazione di Sarnano e la sentenza n. 796/2022 del Tar che smentisse in maniera clamorosa le difese dell'ex Assessore al bilancio, che venne qui a sostenere, a perorare, che quelle progettazioni fossero in linea e rispettose delle regole che erano state stabilite a presiedere quella norma. Un'operazione da spregiudicati avvallata dall'ex Assessore che oggi viene condannata da una sentenza del Tar.
Ricordo a tutti che il Borgo di Rubbiano nel Comune di Montefortino era stato oggetto nella previsione di un esproprio diffuso, si intendeva sostanzialmente intervenire con una società all'interno di un progetto più grande con il Comune di Sarnano per espropriare un’intera frazione. Un atto indegno di chi l’aveva proposto, ma soprattutto di chi lo aveva difeso in quest’Aula, come l’ex Assessore al bilancio.
Per non essere sufficiente, oltre alla vicenda di Rubbiano, c’è anche il Comune di Sarnano, un parere dell’ANAC recente il n. 4195 del 2022 fa a pezzi quel progetto. Un progetto e un percorso di illegittimità, irregolarità e illegalità di cui l’ex Assessore, che ieri si è permesso con la volpe XY, perché lui fa il gatto, di uscire pubblicamente sul nazionale attaccando in modo indegno tutta l'operazione, tutta l'attività dell’ex Commissario per la ricostruzione. L’ex Assessore al bilancio, che è l’artefice di queste nefandezze, non ha avuto il coraggio di rimanere in questo Consiglio da Assessore, di assumersi le responsabilità per i suoi gravi comportamenti, caratterizzati da irregolarità e illegalità.
Oggi abbiamo un parere dell’ANAC che fa a pezzi il progetto di Sarnano, che prevedeva un milione di presenze sia in estate che in inverno, facendo credere a tutti che questa cosa fosse seria. L’artefice è stato l’ex Assessore.
Accanto a questo la sentenza del Tribunale amministrativo regionale ha giustizia e rispetto di una comunità come quella di Rubbiano che si è battuta strenuamente a difesa dei propri diritti.
Sono quasi sicuro che lei Assessore Brandoni potrà in questo avere un atteggiamento e un comportamento politico serio rispetto a vicende davvero inaccettabili. Grazie.
PRESIDENTE. Comunico che l’interrogazione n. 659 della Consigliera Ruggeri, a cui deve rispondere l'Assessore Saltamartini, viene rinviata per malattia della stessa, così come le interrogazione n. 678 e n. 680 (abbinate). Chiedo al Consigliere Mastrovincenzo se è d'accordo al rinvio . Lo ringrazio.
Le interrogazioni dell’Assessore Aguzzi le posticipiamo a quando l’Assessore sarà in Aula, essendo impegnato in questo momento in attività istituzionali e visto che l'Assessore Baldelli non è presente in Aula, passiamo al punto 2.
Ha la parola, sull’ordine dei lavori, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Scusi perché sull'interrogazione n. 661 non c’è la risposta?
PRESIDENTE. Perché non è presente l’Assessore Aguzzi.
Fabrizio CESETTI. Risponde l’Assessore Aguzzi?
PRESIDENTE. Sì e quanto rientra svolgerà le interrogazioni nn. 608, 612 e 661.
Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Per quanto riguarda le votazione i Consiglieri sono fuori. Grazie.
PRESIDENTE. Per il voto li chiamiamo, diciamo la frase di rito e poi organizziamo la chiama, vorrei che siano tutti presenti, compresi i segretari.
Elezione di quattro componenti del Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona (INRCA)
(articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale 21 dicembre 2006, n. 21)
(voto limitato a tre)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la nomina di un componente del Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona (INRCA).
Ricordo che ciascun Consigliere può votare sino a tre nomi e che l’Assemblea legislativa nel votare ha preso atto delle risultanze istruttorie contenute nel parere della I Commissione assembleare e dell’accertamento relativo alle cause di ineleggibilità ed inconferibilità dei candidati.
Prego distribuire le schede.
(Il Consigliere Segretario Marinangeli effettua la chiama)
Comunico i risultati della votazione:
Votanti n. 30
Schede bianche n. 0
Schede nulle n. 0
Schede valide n. 30
Hanno ricevuto voti:
Cannas Massimiliano n. 17
Giunta Sergio n. 16
Siliquini Lando n. 16
Caprodossi Andrea n. 13
Busilacchi Gianluca n. 11
Proclamo eletti componenti nel Consiglio di indirizzo e verifica dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Ancona (INRCA), Cannas Massimiliano, Giunta Sergio, Siliquini Lando, Caprodossi Andrea.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti.
L'ennesimo schiaffo alla democrazia che avviene in quest'Aula, complimenti al Consigliere Ciccioli, ancora una volta avete deciso dentro la maggioranza chi fosse il rappresentante della minoranza perché politicamente il Consigliere Santarelli oggi ha certificato che appartiene e sostiene, da sempre, la maggioranza. Abbiamo capito perché parla sempre al plurale perché parla sempre a nome di tutti voi. Avete ancora una volta dato uno schiaffo alla democrazia.
Lo dico al Vicepresidente, ho cercato il Presidente Acquaroli reiteratamente per garantire quello che dovrebbe essere un ordine democratico rispettato, qualche volta anche un atteggiamento adeguato tra maggioranza e opposizione che sul piano istituzionale si possa rispettare, invece, con l'algoritmo sviluppato e con una compravendita marcata e anche documentata tra le schede verificate di persona, avete cercato di garantire questo risultato.
Presidente, è inammissibile, penso, non sia la prima volta che capita, che non solo decidete i vostri, ma con una modalità imbarazzante decidete pure chi vi deve rappresentare su ogni piano istituzionale.
Avevamo messo a disposizione una grande competenza perché il dottor XY ha una competenza adeguata, con un profilo importante per quel ruolo e tutta la maggioranza e l'opposizione sarebbero state rappresentate, invece voi, grazie all’atteggiamento di un ameba politica come il Consigliere Santarelli, che si presta a questi giochi pur di ricoprire e avere una platea temporanea.
Presidente, adesso mi rivolgo a lei perché il tema del Consigliere Santarelli rispetto alla maggioranza l'abbiamo posto, l’ha posto il gruppo del Partito Democratico e la Consigliera Ruggeri per il Movimento 5 Stelle perché non è pensabile che un accordo strutturato e certificato in ogni occasione possa essere licenziato, dopo che è stata stigmatizzata questa posizione, con un semplice accordo istituzionale.
L’accordo è organico e chiediamo che il Consigliere Santarelli passi armi e bagagli fisici ed abbandoni il corridoio del Partito Democratico, via, fuori dai nostri corridoi, ve lo prendete tutto insieme, si dimetta dalla Commissione perché poi approfitta di quel ruolo per ricoprire in maniera abusiva …, è un abusivo dell'opposizione, torni in pianta organica nella maggioranza. Ma questo è un dato, lei ci ha risposto dicendo che c'è un intergruppo, qui non si tratta di un intergruppo, ma di un accordo organico che non discutiamo perché uno nella vita politica può fare il trasformismo, può fare il capogruppo del Partito Democratico in un Comune, passare alla lista civica, poi rimettersi dentro il centro-sinistra e successivamente passare al centro-destra, fa quello che vuole, è un problema di coscienza e di dignità, ma come si dice: la dignità non la perde chi non ce l’ha e il Consigliere Santarelli … Qui non si tratta più di dignità, chiedo che dia seguito alla sua scelta che da tempo ha fatto in quest’Aula.
Per quanto riguarda la votazione di oggi vi dovete semplicemente vergognare, se avete anche voi un briciolo di dignità che politicamente ogni volta dimostrate.
Presidente, la ringrazio perché ha tentato anche di rinviare questa votazione visto che mancava la Consigliera Ruggeri per garantire al meglio l’opposizione, dico al Presidente Acquaroli che almeno poteva rispondere perché le mie non sono interlocuzioni personali, sono sempre istituzionali, ma forse se si è sottratto l'ha fatto perché ha non solo assecondato questa scelta, ma forse anche orchestrata. Grazie.
PRESIDENTE. Prendo atto delle dichiarazioni, soprattutto per quanto mi riguarda mi farò carico di una precisazione nel Regolamento in modo da rendere più chiara quella posizione che allo stato attuale, confermo, rende evidente le posizioni attuali di schieramento da parte di ogni singolo Consigliere.
(I Consiglieri regionali del gruppo PD abbandonano l’Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Buongiorno a tutti, un saluto alla Giunta, ai presenti e a tutti i Consiglieri in Aula.
Sull’elezione del Comitato scientifico non penso che ci sia da parlare, almeno noi, e parlo di nuovo al plurale, abbiamo studiato e portato la migliore candidatura come il capogruppo del Partito Democratico ha sottolineato, il dottor XY che ha preso meno consensi del dottor XX, curriculum encomiabile, grande professionista della sanità marchigiana e per questo il Consigliere Mangialardi ha sottolineato, sulla mia persona, che sono un ameba.
Voglio ricordare a tutti voi che da oggi il capogruppo del Partito Democratico perde anche la mia amicizia perché nell’amicizia io ci credo e con questa amicizia ho sostenuto il suo mandato di cinque anni come Sindaco in maniera molto seria, l’ho sostenuto sempre nella parte giusta, ma oggi dico alle persone che sono uscite dall'Aula, voi mi conoscete, non parlo politichese, sono uno alla mano, ma sto sempre sul pezzo, sto sempre in Aula ed ai i marchigiani parlo il “pratichese”, quel linguaggio che è sconosciuto ai politici.
Mi dovete scusare, non mi alzo in piedi perché questo per me è un intervento che mi dà tanta emozione, soprattutto dà anche tanta criticità nel mio cuore, perché quella persona che ha detto che sono un ameba tante volte l'ho salvata da battaglie politiche dove la politica era la P maiuscola perché nei Comuni si fa la battaglia con la P maiuscola. Mi piacerebbe quella P maiuscola vederla anche qui dentro. Vedere un capogruppo che in maniera sotterranea ha lavorato sul suo candidato, il mio candidato non ha lavorato in maniera sotterranea, il candidato che ho portato l'ho presentato ufficialmente - non c'è bisogno di uscire - è una persona seria, le persone serie non hanno bisogno di essere raccontate, ma a voi racconto la politica.
Noi del Gruppo Rinasci Marche, i 17.265 che hanno sostenuto questo simbolo, abbiamo avuto l'indirizzo di passare ad una federazione ed invito formalmente tutti quelli che sono usciti da quest’Aula, che hanno sensibilità e volontà come le nostre, ad unirsi a noi per la costruzione della rinascita delle Marche. Loro, invece di pensare alla politica regionale, stanno facendo un congresso in cui si stanno dilaniando con i giovani, mettono avanti i giovani che non sono giovani perché i veri giovani sono quelli dell’età nostra, che hanno 50/60 anni, che hanno la mente fresca. Non è giovane uno di trent'anni buttato nell'agone politico e dilaniato dalle lacerazioni delle correnti di un partito che non esiste più, in questo partito ci sono stato, ho fatto il mio dovere ed oggi faccio il mio dovere per i marchigiani.
Il gruppo Rinasci Marche è civico e solidale, in questi due anni di legislatura è stato sempre coerente con quello che ha promesso in campagna elettorale, saremo dalla parte dei più deboli, daremo voce ai senza voce, non esiteremo a votare favorevolmente tutte quelle azioni dirette agli impegni che ci siamo assunti indipendentemente dalle bandiere.
Loro fanno un gioco di bandiera, il candidato che ha citato il Consigliere Mangialardi, XY, è una bandiera vivente, non è la mia bandiera. Mi ha detto che sono un ameba e una banderuola. Oggi non ho esitato a votare questo CIV, l’ho votato con coscienza, con tutte quelle azioni che vanno dritte agli impegni che ci siamo assunti indipendentemente dalle bandiere.
Noi saremo liberi da condizionamenti, pronti a collaborare, saremo e siamo sempre stati propositivi, rispettosi.
Dico una parola, non c'è in quest’Aula la gentilezza, a volte quando i miei colleghi intervengono, per fortuna pochi, vedo che questa parola non la conosco - vedo la Consigliera Menghi che sorride - perché tra persone gentili che hanno un minimo di empatia, non bisogna parlare, ci si deve solo guardare. La gentilezza in quest’Aula non è presente in alcuni di loro, mentre noi nei modi e nei toni siamo stati sempre gentili, ma fermi e intransigenti contro gli attacchi pretestuosi e falsi perché se mi fate un attacco falso e pretestuoso … Oggi vi chiedo scusa, cari colleghi Consiglieri, anche se scusa non si dovrebbe chiedere, devo dire la mia perché sono stato chiamato in causa da una persona che non rappresenta più nessuno in quest'Aula. Ce lo possiamo permettere, visto che in passato noi non abbiamo fatto danni, apprezziamo i suggerimenti, ma non prendiamo lezioni da nessuno visto i risultati pessimi degli accusatori.
Uscire dall’Aula è una sconfitta in Consiglio comunale, in cinque anni non sono uscito mai e qui non uscirò mai, le cose le dico qui dentro e ho sempre la schiena dritta. Uscire dall'Aula è un grande errore, un capogruppo che fa uscire dall'Aula i suoi li porta nel baratro. Quelli presenti oggi sono tutti diritti con la schiena, vedo il Consigliere Borroni che annuisce perché non è mai uscito dalla Commissione, le battaglie si fanno lì, vinte o perse.
In ultimo vorrei gettare un ponte e questo è un ponte che mi piace molto, più volte l’ho gettato a tutti quelli che vogliono bene alle Marche per costruire con noi una grande coalizione che nel rispetto delle proprie origini e identità si vogliono federare. Noi ci federeremo con quelle persone che vorranno portare avanti concretamente tutte quelle azioni per il miglioramento della vita dei nostri marchigiani. Oggi dobbiamo guardare al futuro e il futuro è quello dei marchigiani. Grazie.
(I Consiglieri regionali del Gruppo PD rientrano in Aula)
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Vorrei chiudere questo siparietto, chiedo al Presidente che in quest'Aula siano censurate determinate espressioni, definire un collega “ameba” dà fastidio, che sia del Partito Democratico, del mio gruppo o di qualsiasi altro gruppo presente. Definire vergognosi, come è stato fatto stamattina o la volta scorsa …, mi è piaciuto molto ed è anche simpatico il Consigliere Carancini che mi ha definito “frottoliere”, la cosa è molto arguta, mi piace, però questo linguaggio non dovrebbe appartenere a quest'Aula.
Sono tra quelli che in Commissione ha insistito per l'inserimento nella lista dei nove, che avevano i requisiti, anche di XY i cui requisiti erano al limite.
In quel caso i requisiti erano interpretabili, io ho insistito - i requisiti chiari e trasparenti non c'erano - per il curriculum che ha ed anche se non aveva la gestione è stata identificata come tale la responsabilità del Centro studi Ires della Cgil, che gli dava una appartenenza.
Come ha detto la Consigliera Casini il voto è segreto, il Regolamento di voto è stato approvato all'unanimità nella scorsa legislatura da questa Assemblea, con una maggioranza di centro-sinistra. Quel Regolamento si esprime in un certo modo, c'è il voto limitato a tre e ci sono gli spazi per i Consiglieri presentati anche dall'opposizione. Potrebbero essere eletti anche tutti e quattro di maggioranza perché il Regolamento lo consente. Non sono tra quelli che in questo caso è stato regista, in altri casi rivendico la mia regia, ma in questo caso vorrei informare il Consigliere Mangialardi che non c’entro niente, però i miei tre voti sono stati i tre della maggioranza, che non significa che questo Consiglio regionale non possa esprimersi sulle persone. Il Regolamento è stato scritto dalla vecchia maggioranza in questo modo e il voto è segreto, l'Assemblea che è sovrana si è espressa.
Ci può essere un problema, allora nella Giunta per il Regolamento possiamo modificare il Regolamento. Ricordo che in Consiglio comunale ad Ancona, quando ne facevo parte tanti anni fa, riuscì ad imporre il voto su urne separate, siccome con il voto di maggioranza di centro-sinistra venivo sempre emarginato chiesi di fare dei voti separati, anche in quest’Assemblea mi sembra che in passato ci fu il voto separato, non ricordo su che specifico Consiglio di amministrazione.
Il risultato è democratico, trasparente e sono state rispettate tutte le indicazioni di voto, non credo ci sia bisogno di insultare i colleghi.
Gi otto o i nove selezionati sono tutti dignitosi, forse per un paio c'è stata anche la manica larga rispetto ai requisiti che sono interpretabili, corretti, ma interpretabili - come dicono i magistrati le leggi spesso vengono interpretate - sono stati interpretati a favore dell'opposizione più di così la Commissione democraticamente non poteva fare ed il risultato dell'Aula è sovrano. Grazie.
Interrogazione n. 677
a iniziativa dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri
“Ricostruzione ponte Ancaranese”.
(Svolgimento)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 677 dei Consiglieri Casini, Mangialardi, Biancani, Bora, Carancini, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per la risposta, l’Assessore Baldelli.
Francesco BALDELLI. Grazie, Presidente. I Consiglieri interroganti chiedono al Presidente della Giunta regionale se condivide la necessità di realizzare il nuovo ponte sulla Ancaranese invece della manutenzione di due esistenti; se conferma la volontà della Regione Marche, espressa nella riunione del 25 agosto scorso, di reperire i finanziamenti necessari per la realizzazione dell'opera, in caso di risposta affermativa, in quali tempi e mediante quali canali di finanziamento.
In relazione a questa interrogazione, che pone un tema specifico sull'opera infrastrutturale puntuale, rispondo ai Consiglieri interroganti che il ponte sulla Ancaranese è una infrastruttura che rientra nel piano complessivo del sistema delle pedemontane intervallive della regione Marche. La visione di una rete viaria a maglie che colleghi i territori interni regionali tra loro e con le regioni limitrofe, offrendo una connessione senza soluzione di continuità dalla Romagna fino all'Abruzzo; una soluzione infrastrutturale che sia veloce, sicura in maniera omogenea in tutto il territorio regionale.
Sono pertanto in corso approfondite valutazioni tecnico finanziarie per la realizzazione di un nuovo ponte che garantisca il pieno rispetto delle normative in materia di sicurezza, che possa rappresentare un'opera funzionale del tratto Ascoli -Teramo della Pedemontana. Tra l'altro, gli uffici stanno valutando la fattibilità dell'utilizzo delle risorse già stanziate, a valere su fondi ministeriali per la manutenzione straordinaria di ponti stradali, dalla Provincia di Ascoli Piceno e Teramo, proprietarie dell'infrastruttura e della struttura commissariale sisma per la manutenzione straordinaria dei due tronchi esistenti, quindi utilizzare queste risorse in quota parte, ove possibile da un punto di vista tecnico finanziario, per la realizzazione di una nuova opera d'arte unica se la struttura commissariale potrà, in sinergia con le Regioni Marche e Abruzzo, ho sentito nelle scorse ore il Commissario, sostenere la restante parte del finanziamento necessario.
La Regione in collaborazione con la vicina Regione Abruzzo ha questa tipologia di intenzione e conferma quanto espresso, che gli interroganti riferiscono, il 25 agosto non dal sottoscritto, ma da un rappresentante, suppongo, di questa Regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Quando mi si risponde senza date e senza capitoli di bilancio non sono rassicurata, però lei mi dice una cosa importante perché ha fatto riferimento alla data del 25 agosto.
Oggi, per vostra fortuna, visto che non c'è mai stata una sinergia così profonda tra il territorio e il Commissario, potete chiedere al Commissario di dare atto a quello che ha promesso il 25 agosto, quando ha detto che la Regione Marche si sarebbe fatta parte attiva nel reperimento dei finanziamenti necessari per la realizzazione dell'opera.
La lettera che è stata scritta al Commissario, lui l’ha condivisa (parlo dell’ex Assessore al bilancio), è chiaro che potrà trovare le mancanti risorse. Sappiamo bene che le risorse attuali sono cospicue e secondo noi, le Province, i Comuni e le due Regioni ha poco senso manutenere e ricostruire due ponti, uno in cemento armato e uno in muratura ad un unico senso di marcia invece che realizzarne uno nuovo che sia sismicamente adeguato e che abbia delle campate maggiormente larghe, anche per consentire un maggiore deflusso delle acque, quindi per evitare maggiori problemi al punto di vista ideologico.
Mi rassicura il fatto che lei abbia parlato con il Commissario e che si troveranno le risorse aggiuntive per questa che è un’opera importante.
Lei ha fatto riferimento alla Pedemontana, presumo che chi le abbia scritto la relazione confonda la statale 81con l’Ancaranese, sono due strade diverse. La Pedemontana è molto più ad ovest e non è quello il tracciato, ma il tracciato a cui credo si riferisca è quello della statale 81, sul quale non sono neanche d'accordo, se si vuole sistemare la statale 81 va benissimo perché serve molti paesi, ma l’asse interessante è quello della cosiddetta Mezzina che dovrebbe passare sotto Ancarano e congiungere l’Ancaranese con l'autostrada per Roma, che è ubicata in Abruzzo, come lei saprà.
Questa è l'opera più interessante che può partire proprio dalla realizzazione ex novo di una infrastruttura, che abbia le caratteristiche per essere un anello di congiunzione di questa viabilità, di congiunzione soprattutto fra le due Province e due Regioni.
E’ molto importante quello che lei ci ha detto, monitoreremo le attività dell'Assessorato per verificare che le risorse vengano trovate, anche la volontà del Commissario di reperire le restanti somme che sono anche residue, quindi non sono la somma maggiore. Grazie.
Proposta di legge n. 71
a iniziativa del Consigliere Pasqui, Marcozzi, Santarelli
“Incentivi all’insediamento nei piccoli Comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.
Nuova titolazione: “Incentivi all’insediamento nei Comuni del cratere marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario”.
(Discussione e votazione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 71 dei Consiglieri Pasqui, Marcozzi, Santarelli.
La discussione è aperta, ha la parola il relatore di maggioranza il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Buongiorno colleghi.
Mi trovo a presentare la proposta di legge n. 71 nella convinzione che quest'Aula la renderà legge dopo un percorso estremamente importante sia in termini temporali che di lavoro nella Commissione sanità.
E’ una proposta che nasce dalla consapevolezza assunta in un periodo da me vissuto da Sindaco di un Comune del cratere sismico fortemente colpito dagli eventi tellurici, anche quale Presidente nazionale dell’Anci dei Comuni del cratere. In queste due situazioni da amministratore mi sono accorto che anche laddove c'è e c'è stata la volontà politica e amministrativa di intervenire in maniera reale e concreta, mi riferisco ai presidi ospedalieri in relazione al personale dipendente sanitario, si è evidenziata la grande difficoltà di arrivare a far sì che gli atti venissero espletati in maniera fattiva nei territori del cratere.
Quando è partita questa proposta di legge la reputavo essere, permettetemi e lasciate il termine, una proposta da rianimazione, da intervento urgentissimo in alcune zone, da lì nasce la proposta di legge 71, che trova il parere favorevole sia dei vertici sanitari, a partire dal dottor XX e dalla dottoressa YY, che dell'Associazione nazionale dei piccoli Comuni d'Italia, del Cal e del Crel.
Consta di 4 articoli.
E’ una proposta con la quale la Regione interverrà nei confronti del personale dipendente del Servizio sanitario nei Comuni del cratere, sostenendolo sia con un contributo di residenza, che ammonta fino a 12 mila euro annui, che con la possibilità di avere in quel territorio una casa, un luogo dove stabilire la residenza, i due interventi si possono addirittura cumulare.
Da questa legge non si aspetta certo la soluzione di tutti i mali, di tutti i problemi, non sarà la panacea assoluta, ma darà un respiro estremamente importante in quei luoghi dove la sanità, come d'altra parte tutto il resto d'Italia e delle Marche, è qualcosa di essenziale.
Ringrazio tutte le forze di maggioranza, in particolare mi riferisco ai capigruppo Ciccioli, Marcozzi, Marinelli, Rossi, Latini, alla ex Presidente della IV Commissione e all'attuale Presidente Consigliere Baiocchi, questa proposta è stata sostenuta per quanto riguarda il capogruppo anche in maniera migliorativa.
Questa era una proposta che nasceva per un numero di abitanti, poi emendata ad un numero maggiore per intervenire come tetto affinché avvenisse l'intervento, oggi la proposta che si presenta in Aula riguarda tutto il cratere sismico. Auspico che diventi un punto di partenza e non certo di arrivo per andare a sanare determinate situazioni che sono essenziali, però bisogna partire dalle zone che hanno più difficoltà per poi allargarsi e andare ad agire sul resto della regione. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Va innanzitutto chiarito all’Assemblea legislativa qual è l’oggetto di questa legge e soprattutto la ratio, la ragione della proposta che fa da punto di partenza.
La proposta di legge n. 71 (a prima firma del Vicepresidente dell’Assemblea legislativa Pasqui) intende prevedere risorse e azioni dirette a favorire l’insediamento nei Comuni del cratere sismico, quindi in un pezzo del territorio delle Marche ed anche delle aree interne, di personale sanitario perché, è noto, il personale sanitario fa fatica ad accettare sedi nei Comuni del cratere.
Il giudizio sulla proposta, così come concepita, Presidente e signori Consiglieri, è fortemente negativo.
E’ estranea ad una visione di politica sanitaria di tutta la comunità delle Marche, da nord a sud, e ci accorgeremo nella discussione di come sia dimostrabile l’approssimazione, la superficialità nel ricercare il fondamento più vero delle ragioni che hanno spinto a discutere un provvedimento in astratto molto interessante, una proposta di legge di servizio che, se affrontata con serietà, avrebbe potuto produrre un risultato inedito nel panorama legislativo regionale, ma soprattutto utile alle Marche, non solo a una parte di esse.
Un articolato, così come uscito dalla discussione della IV Commissione, che dimostra la trascuratezza nell’elaborazione sostanziale, che manifesta chiare ambiguità lessicali, ma in particolare, sotto altra dimensione, la contraddizione evidente di un intervento legislativo avulso ed estraneo. Un intervento sganciato da una visione organica del sistema sanitario delle aree interne che avrebbe dovuto e potuto trovare posto nell’ambito della legge 19, che ha disciplinato il nuovo modello organizzativo sanitario, approvata solo 4 mesi fa o, in alternativa, nel nuovo Piano socio-sanitario che vi accingete - state dicendo - a presentare a breve, ovvero pure nell’ambito della vostra delibera di Giunta regionale n. 1781 del 27 dicembre scorso, relativa ai primi indirizzi sulla sanità territoriale.
Che maggioranza è quella che non riesce a dare ad un tema centrale come quello della sanità delle aree interne di questa Regione una dignità organica, integrata dentro un quadro di norme connesse e collegate, scelte forti ed identitarie di riconoscibilità della complessità del problema? E soprattutto come è possibile che non vi sia “la mano” della Giunta in considerazione dell’importanza del tema?
Raccontiamola tutta. Diversamente da quello che dice il Vicepresidente Pasqui, chi ha operato in Commissione, in particolare qualche componente di maggioranza, ha vissuto questa proposta di legge come un fastidio nel merito perché se ne rintraccia tutta la fragilità logica e sostanziale, ma non si è potuto fare a meno di licenziarla nel modo in cui la discutiamo oggi per mantenere gli equilibri politici verso quella parte di maggioranza, dalla sensibilità più moderata, incarnata dal Vicepresidente Pasqui, indispensabile per continuare a governare.
Insomma, l’orizzonte, Consiglieri, non è stato occuparsi delle Marche, del tema fondamentale della sanità nei territori delle aree interne, quanto piuttosto di una parte della nostra regione, ma soprattutto dell’interesse, pur legittimo, di un Consigliere di maggioranza.
Le prove del fastidio? Ce ne potrebbero essere molte. Pensate al tempo trascorso dalla presentazione della proposta di legge: settembre 2021, 16 mesi per un bisogno dei territori terremotati che considerare prioritario è dire poco.
Ma cito l’ultima. Il “signore” della maggioranza, colui che comanda e scomanda per sè e per gli altri, talvolta, come in questo caso, al di sopra della Giunta, senza un perché, senza un domani, senza un’analisi, senza un confronto, senza un dialogo, ha deciso che fosse giusto ridurre il finanziamento per questa legge da 300 mila a 200 mila euro: uno sfregio su un tema così delicato e importante come la sanità per le aree interne oppure anche solo le aree del terremoto, se lo si ritiene tale, può subire un approccio così mercanteggiato? Può subire un taglio di risorse così arbitrario e personale?
Dimostrazione chiara che della sanità delle aree interne, dei loro problemi, delle difficoltà più profonde rispetto ai centri urbanizzati e alle grandi città al “comandone” non gliene importa nulla. Non interessa discutere a viso aperto, cercare un confronto su bisogni come questi, un contraddittorio, una prospettiva diversa. No, anzi.
I sentimenti manifestati sono il fastidio e l’indifferenza. Questa la vera sintesi! Una sorta di nanismo politico verso un tema, al contrario, centrale per tutte le Marche.
Una manifestazione chiara di mancanza di coraggio politico e di rassegnazione alla decisione di pochi.
Ed infine, lasciatemi dire con sincero dispiacere, l’abdicazione di noi Consiglieri al nostro ruolo e alle nostre prerogative, alla nostra funzione, alla nostra indipendenza e alla nostra autonomia.
Troppe volte, colleghi, è accaduto in questi 27 mesi di Assemblea legislativa regionale: è accettabile che a prescindere dalla bontà dell’impegno comune, il lavoro proficuo di un'Assemblea legislativa attraverso le varie Commissioni, sia sempre sacrificato sull’altare del pensiero di pochi e molto spesso di uno solo?
Guardate, non viene una malattia a noi Consiglieri ad esercitare come Assemblea legislativa ciò per cui siamo stati chiamati in questo Consiglio regionale.
Eppure, come sempre, le opposizioni …, certamente noi del Partito Democratico avevamo dato una disponibilità in Commissione a lavorare con serietà, insieme, sul problema del personale sanitario nelle aree interne. Attraverso l’analisi della situazione e la costruzione di un’ipotesi di lavoro comune che, certo, avrebbe preso spunto dalla criticità del personale sanitario nell’area del cratere, ma che avrebbe dovuto immediatamente dopo chiedersi se quel bisogno, quel problema, riguardasse solo il cratere, quel territorio limitato delle Marche ovvero, in realtà, tutte le aree interne delle Marche, seguendo il principio ispiratore che i cittadini, Consiglieri, i servizi e le opportunità debbono essere uguali per tutti i marchigiani. E, allo stesso modo, l’altra faccia della medaglia: affrontare e se possibile dare le stesse risposte agli stessi bisogni.
Il Partito Democratico oggi, come sempre avvenuto dal 20 ottobre del 2020, continua ad offrire collaborazione istituzionale, idee, percorsi condivisi, fino alla disponibilità del voto favorevole: lo abbiamo fatto su tutte le più importanti leggi che avete portato in Aula, a partire da quella del nuovo modello organizzativo della sanità per passare a quella della riorganizzazione burocratica, solo per citarne alcune. Di fronte a tutto ciò muri, preconcetti, strumentalità, se non addirittura irrisione perché per molti di voi aver vinto le elezioni del 2020 vuol dire relegare l’opposizione al silenzio ed alla subalternità. Salvo quando per vostri ritardi ci richiamate alla responsabilità per ricevere un voto istituzionale favorevole, come abbiamo fatto per le risorse del Fesr la scorsa seduta. Noi sì, continuiamo su questa linea.
Il PD propone, dialoga e cerca di far capire che con questa legge, di fondo, si trattano in maniera diversa cittadini nelle medesime condizioni.
Solo per citare la principale delle critiche a questa proposta, di cui apprezziamo il punto di partenza, cioè la questione del personale sanitario nelle aree del cratere sismico, ma rispetto al quale crediamo sia necessario un salto di qualità, un respiro istituzionale maggiore, operare nel coraggio del ruolo che rivestiamo. E fareste un nuovo errore, pensiamo noi, ad avere un atteggiamento indifferente. Perché così come l’avete confezionata non potremo votare questa scelta.
Più in generale, le lacune fondamentali sono così riassunte:
1) la prima è nel metodo. Non ci si è preoccupati di analizzare e misurare l’entità e la qualità del problema.
Quante situazioni in cui il personale sanitario ha rinunciato al posto eventualmente assegnato nelle aree del sisma? Quante fattispecie si sono verificate nella regione Marche nella sua complessità delle aree interne? Dunque, quante dentro e quante fuori al cratere? Quali sono stati i profili del personale che ha rinunciato? Medici, infermieri, Oss, amministrativi o altro? Quante situazioni si sono verificate negli ultimi anni, considerato il periodo precedente al sisma e quante dopo? Come è possibile affrontare una criticità senza una stima dei costi? Come è possibile approvare una legge senza una analisi del problema? Senza prima avere una risposta alle domande sopra poste?
2) la seconda incredibile scelta è una proposta di legge caratterizzata da profili di dubbia costituzionalità ma, pur ammesso in astratto che incostituzionale non lo sia, quello che salta immediatamente agli occhi è la scelta di manifesta disuguaglianza che verrebbe fatta tra cittadini marchigiani delle aree interne rispetto a questa proposta. Davvero una scelta incomprensibile che calpesta la dignità e la complessità di un problema serio che attiene al personale dei servizi sanitari da collocare nelle aree interne. Analogia simmetrica con i temi della scuola e in genere dei servizi.
Per essere ancora più chiari: perché i gravi problemi che la proposta di legge pone sono presi in considerazione solo per le aree del sisma e non per tutte le aree interne della regione? Cosa ha di diverso, Consigliere Cancellieri, nel reclutamento del personale sanitario l’ospedale di Camerino dall’ospedale di Urbino? Cosa c’è di diverso nella difficoltà a reclutare medici di medicina generale o infermieri per l’assistenza domiciliare tra San Ginesio piuttosto che un altro Comune dell’entroterra anconetano o pesarese o di altre province non incluse nel cratere sismico?
Rispondete a queste domande, legislatori delle Marche, ma se intendete farlo non usate ambiguità, siate chiari e documentati nell’affermare che il problema del personale sanitario nelle aree interne fuori dal cratere è diverso o comunque meno grave rispetto ai temi del cratere.
Una scelta quella che vi accingete a fare di sostanziale disuguaglianza e, pensiamo noi, di insopportabile mortificazione di tutti gli altri territori.
Mi chiedo se i diversi colleghi di maggioranza che rappresentano questi ultimi siano sinceramente convinti, a me pare strano.
Cito solo il Consigliere Cancellieri perché è persona informata sui fatti e direi anche competente nella materia e, pur nell’assoluto rispetto della sua posizione di necessario equilibrio politico, sono francamente stupito della sua rinuncia ad apportare un contributo a questa proposta per quanto a me appare ingiusta.
Osservate, Consiglieri, è un vulnus grave che non ci possiamo permettere perché oltre ad una manifesta disuguaglianza si aprono le porte future ad altri provvedimenti che potrebbero imperniarsi sulla difesa dei propri territori di elezione piuttosto che avere, come dovere, lo sguardo da legislatori di tutta la Regione Marche.
Una ingiustizia sostanziale a danno dei cittadini dei Comuni delle aree interne che non fanno parte del cratere e che dunque non potranno beneficiare di risorse che oggi la Regione Marche mette a disposizione.
Insomma, per essere chiari, se possibili sedi sanitarie del pesarese, urbinate o anconetane o comunque non facenti parte del cratere fossero vacanti non potrebbero beneficiare di questa misura finanziaria, sociale e sanitaria.
Chiedo ai Consiglieri Cancellieri e Rossi: perché questa manifesta ingiustizia? Perché le risorse per un alloggio possono andare a Camerino e non a Urbino? Voi pensate al paradosso che potrebbe verificarsi. Noi con questa legge potremmo andare a finanziare, incentivare personale sanitario a Macerata piuttosto che ad Ascoli Piceno e non in un piccolo Comune del pesarese che, magari, non riesce ad avere un proprio medico di medicina generale ovvero un pediatra di libera scelta. Vi sta bene questo?
Voglio dire che una proposta seria, fatta da un legislatore avveduto che abbia a cuore, sì, il territorio di provenienza, ma prima di tutto i cittadini della regione che si trovano dentro il medesimo bisogno, avrebbe affrontato il problema per tutti e non per una parte.
3) Il terzo passaggio critico attiene all’articolo 1 della proposta di legge. Osservate attentamente. Non si individua la categoria del personale (medici, infermieri, Oss, dirigenti o funzionari amministrativi o tecnico, personale con altre mansioni e qualifiche) che fa da presupposto per l’eventuale contributo, ma si sceglie superficialmente ed incomprensibilmente di ampliare senza fondamento questa opportunità per qualsiasi figura sanitaria; in realtà, invece, la carenza riguarderebbe (uso il condizionale non casualmente perché come ho anticipato prima manca un’analisi della criticità) in particolare solo alcune categorie di personale sanitario. Penso ai medici ospedalieri ovvero a quelli di medicina generale del territorio, medici di medicina generale o pediatri, ovvero agli infermieri, altra categoria fondamentale e determinante nella progressiva attuazione della sanità del territorio di cui questa proposta di legge è certamente un prodromo.
Pensate all’impossibilità di questo beneficio per i medici di medicina generale ed i pediatri di libera scelta. Ricordo a questi che con competenza il Consigliere Cancellieri aveva presentato degli emendamenti.
In sintesi, una proposta logica e prudente rispetto alla criticità che si intende affrontare avrebbe selezionato le categorie di cui vi è maggior bisogno, noi pensiamo ai medici ospedalieri, di medicina generale, ai pediatri di libera scelta ed agli infermieri la cui scelta avrebbe reso l’obiettivo meglio raggiungibile anche in relazione alle risorse disponibili.
4) Il quarto rilievo poggia sulla considerazione che l’intervento legislativo appare intempestivo. E’ considerazione già anticipata all’inizio.
Arriva dopo una nuova legge del modello della sanità marchigiana e poco prima della presentazione del nuovo Piano socio-sanitario come se la questione degli incentivi per assumere personale nelle aree interne sia altra cosa rispetto ai piani di riforma delle due leggi sopra citate.
5) La quinta criticità attiene alla miope convinzione che il problema va affrontato solo con incentivi economici. Consigliere Cancellieri, sicuramente la componente economica incide in modo importante, ma noi crediamo che non abbiamo svolto uno sforzo per integrare quei sussidi con una considerazione diversa, più legata alla vocazione a cui i sanitari sono votati. Provare a parlare all’anima del sanitario, alla voglia di crescere professionalmente.
Pensiamo, convinti, che non possa essere esclusivamente l’aspetto economico ad attrarre personale medico e non verso le strutture sanitarie e socio-sanitarie delle aree interne.
Sarebbe stato necessario prevedere e collegare benefici per il personale socio-sanitario alle strutture con incentivi che avessero riguardato la formazione, la ricerca, l’aggiornamento e la valorizzazione delle strutture stesse.
PRESIDENTE. La prego è due minuti oltre, comprendo.
Romano CARANCINI. Presidente sto finendo, è breve.
Si pensi alla possibilità di caratterizzare, per esempio, gli ospedali di Camerino e Urbino come baricentri sanitari di formazione, ricerca, sperimentazione, incentivazione nelle carriere del personale che avesse accettato il lavoro nelle aree interne.
Detto in altro modo, manca una visione che parta, non dalle mere questioni di un alloggio, quanto da una organica idea sanitaria dell’intero territorio delle Marche.
Come già anticipato, anche in questa occasione vogliamo dimostrare la nostra volontà propositiva e la serietà del confronto attraverso una serie di emendamenti che, se approvati, porteranno anche il nostro voto favorevole.
Vi chiediamo un atteggiamento aperto per dare risposte che superino le manifeste criticità segnalate. Salvo la presentazione nella prossima fase di discussione, sono emendamenti che modificano:
a) il perimetro territoriale che deve ricomprendere l’intera regione Marche, ovviamente limitato ai Comuni montani e alle aree interne;
b) la selezione logica e strumentale alle effettive lacune in rapporto al problema, delle categorie del personale sanitario di cui i territori hanno urgenza e necessità: dunque la scelta delle due categorie di medici ed infermieri;
c) l’inserimento nei bandi del Servizio sanitario regionale delle indicazioni necessarie a far considerare quelle destinazioni delle aree interne come maggiormente appetibili per chi decide di partecipare e quindi praticando formalmente la scelta verso le aree interne;
d) considerando che per molto del personale sanitario il lavoro è certamente funzionale al sostentamento economico, ma si sceglie quel lavoro anche per vocazione e, dunque, con la volontà di formarsi continuamente e con la voglia di misurarsi con le ricerche inesplorate.
Ecco perché tra le modifiche proposte c’è anche l’inclusione - in questo progetto - delle università che possono certamente rappresentare degli attori determinanti, partner assolutamente decisivi per il personale.
Ora ci aspettiamo, Consiglieri, una discussione aperta, senza steccati di appartenenza, con l’umiltà di considerare davvero l’Assemblea legislativa il vero dominus delle scelte con un unico orizzonte, quello che conta davvero: aiutare tutte le aree interne delle Marche nel sistema sanitario. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cancellieri.
Giorgio CANCELLIERI. Grazie, Presidente. Abbiamo vissuto la proposta di legge del Vicepresidente Pasqui in Commissione sanità per molto tempo, è stata due anni lì. Giustamente sull'intento del Consigliere c'era un progetto nobile che era quello di poter incentivare il personale del Servizio sanitario verso l'entroterra ed in particolare nelle aree al quale lui appartiene, nelle aree del cratere sismico.
Inizialmente l'idea era di sostenere questo progetto su tutti i professionisti dell'entroterra poi per la difficoltà di reperire anche risorse e nello stesso tempo per cercare di dare … - scusate – in secondo luogo per dare un segnale importante a quelle aree del cratere sismico, quelle che hanno subito un terremoto, un disagio largamente superiore rispetto alle altre della nostra regione, quindi, il Consigliere Pasqui ha voluto dare un'accelerazione in questa direzione.
Fin dall'inizio ho detto al Consigliere Pasqui che avrei sostenuto sempre questa legge, sono d'accordo sull'intento, ma un grosso limite era sul discorso del personale del Servizio sanitario. Andavano inseriti in questa legge i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, che sono proprio quelli che oggi mancano in quasi tutti i Comuni della regione Marche, in particolare mancano nei Comuni dell'entroterra e a tutti i livelli, sia nei Comuni del cratere sismico che in quelli delle altre province. Vedo che all’interno del pesarese i medici di medicina generale cominciano a mancare in maniera seria, clamorosa e questa questione ci mette profondamente in difficoltà.
Mi pongo sempre in maniera molto onesta in quest’Aula, avevo presentato due emendamenti che dovevano inserire i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta perché mi sembrava giusto, poi li ho ritirati anche alla luce dell'impegno di spesa che era stato messo perché mi è stato fatto notare che quella cifra non sarebbe stata sufficiente se avremmo inserito anche quelle categorie, proprio per i bisogni reali che abbiamo nel cratere sismico ed in tutta la regione.
Dopo l'approvazione di questa legge, e voterò a favore anche per spirito di squadra, Consigliere Carancini, ritenendo che vadano inseriti i medici medicina generale ed i pediatri di libera scelta, nelle prossime settimane dovremo impegnarci, e già ci stiamo lavorando, a presentare un'altra proposta di legge che possa allargare questo intento a tutti i Comuni dell'entroterra marchigiano. Ne ho parlato lungamente con il Consigliere Baiocchi proprio perché viviamo la Commissione sanità, ci impegniamo a lavorare anche nelle prossime settimane per mettere in piedi una proposta di legge che possa allargare questo progetto, che oggi comincia con i Comuni del cratere, a tutti i Comuni dell'entroterra marchigiano perché è giusto e quei bisogni che si ravvedonono nel cratere, forse di più, si vedono su tutto il territorio delle Marche.
Mi sento di approvare questa legge come percorso di inizio, ma dobbiamo andare avanti perché quello che dice il Consigliere Carancini è giusto, dobbiamo fare una proposta di legge che incentivi in termini economici e ideali, dobbiamo trovare una forma di empatia, di mission, che porti i medici a lavorare anche in quelle zone che noi definiamo disagiate, che nella vostra regione sono ben definite. Ma che non ci sia solo un incentivo economico, che ci sia qualcosa che tocchi l’anima e generi proprio la mission al quale il medico è legato dal punto di vista emozionale e culturale.
Poi i progetti possono legare la sanità pubblica alle università, laddove presenti, penso a quella di Camerino e di Urbino, progetti che possono incentivare e in qualche modo invogliare i medici a venire a lavorare nell’entroterra nella grande difficoltà che abbiamo di reperirli.
Il nostro gruppo voterà a favore della proposta di legge del Consigliere Pasqui, nello stesso tempo dobbiamo subito lavorare per una proposta di legge che riguardi tutti i Comuni dell'entroterra marchigiano in egual misura e vada nella direzione di un incentivo economico ed anche altro, che possa portare le figure sanitarie tutte, sia quelle dipendenti che convenzionate, nei nostri Comuni dell'interno che ne hanno bisogno.
Con il Consigliere Baiocchi siamo d'accordo, c'è stato un intendimento e abbiamo ragionato prima in maniera veloce, anche con gli Assessori Baldelli e Saltamartini, di questa idea e la Giunta ci darà una mano, ci sarà vicina nella stesura di questa nuova proposta di legge che porteremo nelle dovute Commissioni, nella Commissione sanità per prima. Questo sarà l’intento che abbiamo per le prossime settimane. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Livi.
Simone LIVI. Grazie, Presidente. Mi sembra che la chiave di lettura di quello che stiamo dicendo sia riscontrabile nelle parole che il Vicepresidente Pasqui ha detto nella sua presentazione dela proposta di legge n. 71: è un punto di partenza e non di arrivo.
Credo che sia stato chiaro, non penso che ci sia qualcuno in quest'Aula che non abbia la volontà politica di estendere tale provvedimento o anche migliorarlo a tutte le zone interne della nostra regione, però, colleghi Consiglieri, sarete d'accordo con me che le zone che hanno subito maggiormente il sisma del 2016 sono quelle che oggi possiamo considerare in assoluta emergenza. Anche la somma stanziata, questi 200 mila euro che sono stati previsti nel triennio 2023/2024/2025, vedremo passo dopo passo, cercheremo di capire se sono sufficienti o no, però intanto servono per partire con un provvedimento che ritengo altamente giusto.
Ho vissuto per tanti anni in un paese dell'entroterra, nel mio caso maceratese, Sant'Angelo in Pontano, parlando oggi con tanti amministratori di questo territorio e delle zone montane mi rendo conto delle grandissime difficoltà che stanno vivendo quei Comuni e sono sicuro che questo provvedimento, seppur iniziale, con tutto quello che è stato detto sia dal Consigliere Carancini che dal Consigliere Cancellieri, rappresenti un primo passo importante per poter poi correggere il tiro e andare ad intervenire laddove serve.
Spesso e volentieri la politica, lasciatemelo dire, si riempie la bocca di quanto siano belle certe zone, i nostri Comuni dell'entroterra, bellissimi, abbiamo una grandissima varietà di arte, cultura, natura straordinaria, enogastronomia, tanto è vero che molti investitori stranieri vengono e recuperano anche quel patrimonio edilizio rurale, che magari per anni è stato abbandonato, proprio perché si sono innamorati di quei territori, però, di fatto concretamente, di azioni serie ce ne sono poche da parte della politica.
La proposta di legge n. 71 non ha la pretesa di risolvere tutti i problemi, è comunque un primo passo per far capire anche la vicinanza politica di questa maggioranza e di tutto il Consiglio e mi auguro che sia votata all'unanimità, me lo auguro con tutto il cuore, per rappresentare in qualche modo a queste popolazioni la vicinanza politica di questa Assemblea regionale. Credo che vada approvata - parlo a nome personale, penso di poter rappresentare il gruppo di Fratelli d'Italia e l'intera maggioranza - e che sia importante dare questo segnale, fare in modo che ci sia questo famoso primo passo, poi strada facendo vedremo quello che si può fare.
Per quanto riguarda i medici di medicina generale, non si possono improvvisare figure mediche dalla sera alla mattina, non possiamo andare al supermercato e comprare un medico di medicina generale, però, bisogna far notare, e ci tengo a farlo, che questa maggioranza, il Presidente, l'Assessore e la Giunta, una maggioranza di centro-destra da due anni inserisce anche fondi in bilancio per le borse di specializzazione, sia per quanto riguarda la medicina generale che le specializzazioni.
Ritengo che questo sia un atto importante che va in quella direzione, a ricoprire quei buchi che sono stati lasciati negli anni precedenti per una mancata programmazione. Il percorso non è semplice, la strada sarà abbastanza tortuosa, però credo che se la volontà è questa, la volontà di questa amministrazione di centro-destra, possiamo tra qualche tempo vedere i primi risultati che sono fondamentali per quei territori perché non dobbiamo mai e poi mai creare cittadini di serie A, di serie B o di serie C, come è capitato in passato.
E’ importante portare avanti tutte queste iniziative a partire dalla proposta di oggi.
E’ stato detto, concludo ribadendo le parole del Vicepresidente Pasqui: è un punto di partenza non di arrivo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Per la verità non mi sono occupato di questa proposta di legge, perché è di competenza della IV Commissione, ma soprattutto perché se ne è occupato il Consigliere Carancini, il cui intervento sottoscrivo e condivido totalmente, come condivido il fatto che abbia preannunciato il voto contrario a questa proposta di legge, però non riesco a sottrarmi dall'intervento dopo che solo adesso, per la verità, ho letto questa proposta di legge.
Premesso che ho molta stima del Consigliere Pasqui, della sua attenzione per i problemi dei territori delle aree interne, ricordo la battaglia per il Tribunale di Camerino, ma questo è un atto che se diventerà legge sarà inutile, dannoso, secondo me illegittimo, che segna la sconfitta e la resa della politica e delle istituzioni dinnanzi ai drammatici problemi delle aree interne più disagiate, colpite dal sisma, nelle quali non si riesce a garantire adeguatamente i servizi che attengono ai diritti fondamentali delle persone, il diritto alla salute, quei diritti socio-sanitari assistenziali. Senza quel diritto alla salute non ci sono gli altri diritti, non c'è il diritto al lavoro, lo stesso diritto alla libertà, non c'è il diritto a crescere in un territorio, a formarsi, a studiare, affinché un territorio sia adeguatamente abitato, ci sia la ricostituzione di quello che è il senso delle comunità e le comunità per vivere devono essere garantite.
Se si pensa di dare una risposta con questa legge, che voi stessi dite che è un punto di partenza …, ma quale punto di partenza!
Una legge con cui si pensa di risolvere i problemi, che non ripeto, una legge che dice che la Regione promuove l'insediamento, no, la Regione ha una competenza prioritaria per quanto riguarda la sanità e il sociale, la Regione ha una competenza prioritaria in questo, tant'è vero che l'80% del bilancio regionale è destinato alla sanità. E’ un dovere istituzionale e costituzionale garantire il diritto alla salute, i livelli essenziali delle prestazioni anche prioritariamente in quelle aree.
Una Regione che ha un compito di questo tipo, una finalità, un obiettivo di questo tipo, la Regione, un'istituzione della Repubblica italiana, non si può ridurre ad alzare le mani ed a promuovere, no! La Regione, un’istituzione, non promuove, deve disporre, garantire ed assolvere ai suoi doveri previsti nella nostra Carta costituzionale e laddove non li assolva, perché una volta tanto va affrontato anche questo tema in quest'Aula, e laddove non si garantisca il diritto alla salute c'è anche una responsabilità di ordine giuridico perché se noi permettiamo che nelle aree interne più disagiate non ci sia un medico di medicina generale o un pediatra di libera scelta noi compiamo un’omissione, la Regione commette un’omissione. Se un cittadino a causa di quell’assenza non si può curare e magari per disgrazia perde la vita o consegue l’inabilità ciò non è più addebitabile alla disgrazia soltanto, ma all’omissione di un intervento che deve prevenire la disgrazia e se nel caso curarla quando essa sopravviene per disposizioni della natura.
Che cosa promuove? Una Regione dispone, questo è il tema e questa è la resa, si vuole dare a un tema drammatico come quello delle aree interne, come dicono i Consiglieri Cancellieri e Carancini, questo cip. Se fosse una partita di poker sarebbe giusto per non passare la mano, ma come fa un legislatore su una materia che è una competenza prioritaria ad approvare una legge di questo tipo, che promuove l'insediamento di personale dipendente? La Regione deve garantire che lì ci vadano i medici di medicina generale prioritariamente, i pediatri di libera scelta, poi i servizi territoriali, che siano vicini alle case di comunità, agli ospedali di comunità, alle case della salute, ai distretti, garantire i punti di primo intervento di assistenza territoriale, questo bisogna fare e si può fare con tutto promuovendo l’inizio, di che? Diamo 12 mila all’anno, a quale titolo? Ma è possibile darglieli, come si fa? Non bisogna fare un bando, laddove fosse possibile, dal quale attingere? Come si può fare una cosa del genere, disporre in questo modo?
La proposta di legge l’ho letta stamattina, mi scuso con voi, non credo che queste siano osservazioni pellegrine. Com’è possibile prevedere un intervento del genere qualora fosse giusto e opportuno prevedere soltanto 200 mila di parte corrente per un anno e 100 mila di spese di investimento? Cosa ci facciamo con 100 mila di spese di investimento? Che cosa ci acquistiamo? E i 200 mila euro di parte corrente come li diamo, bisognerà fare un bando, quali sono i requisiti del bando, le condizioni? Altrimenti questo è nulla, è una legge che non ha senso e allora qual è il luogo per dare risposta? Sono provvedimenti spot? No, sa dove bisognava dare risposta a questi temi, che giustamente il Consigliere Pasqui pone all'attenzione? Gli fa onore questo, un tema di drammatica attualità, ma non si può spegnere un incendio con la pistola ad acqua con la quale giocano i bambini.
Non ritengo di avere la possibilità di essere smentito, quasi ridicola questa proposta di legge perché per dare risposta a quell'incendio, che lei pone in evidenza, e questo le fa onore, il luogo sapete qual era? Avete approvato la legge n. 19 sulla riorganizzazione del Servizio sanitario regionale, quella era l’occasione per disciplinare un’organizzazione sui territori che garantisse a tutti uguali servizi. Vi ricordate quando abbiamo presentato gli emendamenti che andavano nella direzione di superare le disuguaglianze esistenti nei territori regionali, le disuguaglianze tra le zone interne colpite dal sisma e le altre aree della media collina e della costa? Quello era il luogo, l'altro è il Piano socio-sanitario regionale che deve disciplinare l'organizzazione, che è il piano regolatore della sanità regionale, che deve essere applicato attraverso le norme di attuazione, che doveva essere quella norma che andava fatta dopo o almeno contestualmente ed invece l’avete fatta prima. Un Piano socio-sanitario regionale che contenesse in sè un piano economico finanziario, che sostenesse la riforma da noi non condivisa, ma che legittimamente voi volevate adottare, come avete fatto. Un piano economico e finanziario che sostenesse questo e che creasse le condizioni per superare le disuguaglianze e gli squilibri esistenti nei territori, le carenze nei territori. E’ lì che bisogna intervenire, non con una legge di questo tipo, che, ripeto, non è soltanto una presa in giro, ma è la resa, l’ennesimo spot. Ma chi ci crede? Lo dico al Consigliere Carancini che meglio di me ha evidenziato le criticità di questa norma, come si può dire ad un uomo, una donna, ad un giovane, ad un anziano che diamo una risposta a quei drammatici problemi con questa legge, ma l’avete letta? Consigliere Pasqui, so quanto sia una persona responsabile e la stimo, le chiedo una cosa in quest'Aula: di ritirare questa proposta di legge, la rimandi in Commissione, presenti un’altra proposta di legge organica che affronti questo tema contestualmente al Piano socio-sanitario regionale, all'interno metta con tutta la sua forza in evidenza le questioni che vuole porre con questa legge, ma non ci può riuscire e non dipende da lei. La ritiri, la rimandi in Commissione, l’affronti all'interno del Piano socio-sanitario o attraverso una rivisitazione della legge n.19, oramai i sei mesi sono quasi passati, quindi è possibile, per quel che mi riguarda, se farà questo, le dico fin da subito che avrà il mio voto. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica Marcozzi. Grazie, Presidente. Oggi andiamo ad approvare una legge importante. Ho ascoltato dai banchi dell'opposizione gli interventi, da ultimo quello del Consigliere Cesetti, che non condivido, quando l’ha definita cip, una legge ridicola.
Questa proposta di legge, che ho sottoscritto insieme al Consigliere Santarelli, è stata presentata oltre un anno e mezzo fa, non ora.
Non ascoltiamo perché il Consigliere Pasqui ha detto una cosa fondamentale, che è un punto di partenza ed è finalizzata a promuovere l'insediamento nei piccoli Comuni marchigiani e in particolare in quelli del cratere sismico di personale dipendente del Servizio sanitario.
Voglio sottolineare, Consigliere Cesetti, che questa proposta di legge è stata presentata oltre un anno e mezzo fa e non adesso, le elezioni sono state due anni fa e anche voi in minoranza avreste potuto fare qualcosa.
Quante volte abbiamo affrontato e discusso in merito allo spopolamento dell'entroterra? Un’emorragia che va arrestata per non perdere definitivamente le ricchezze e i saperi di quei borghi che da sempre rappresentano le nostre radici, custodi delle tradizioni e delle eccellenze sotto ogni punto di vista della nostra regione. Non so quante volte l’abbiamo detto quanto ero in minoranza, dal 2015 al 2020, ma che cosa è stato fatto? Anche per quanto riguarda il terremoto che cosa è stato fatto? Sono tornata a Camerino, dal 2016 tutto è rimasto uguale e questo fenomeno è stato anche alimentato dal progressivo impoverimento sanitario, come hanno detto il Consigliere Pasqui e chi mi ha preceduto in maggioranza. Chi resta è sempre più soggetto a difficoltà logistiche e di accesso ai servizi.
Spesso si è parlato di carenza di medici. Quante volte quando ero in minoranza abbiamo parlato di questo? Addirittura all’inizio del 2021 ho portato un resoconto della mancanza dei medici nelle varie provincie, anche di medicina generale, di guardie mediche, di presidi sanitari. Con questa legge si vuole invertire la tendenza ed è un punto di partenza, promuovendo anche progetti per incentivare la residenzialità.
Non possiamo risolvere il problema con questa legge, è un punto di partenza, l’ha precisato subito il Consigliere Pasqui definendo al contempo quali sono i piccoli Comuni dell'entroterra con vasti territori e una diffusa popolazione sparsa su molti chilometri quadrati. Una situazione che seppur ben nota va affrontata in maniera complessiva.
Sosteniamo questi piccoli Comuni sia con un contributo fino a 12 mila euro annui sia con la possibilità di avere una casa, un luogo dove stabilire la residenza. Sarà una leggere che darà respiro in quei luoghi dove la sanità diventa essenziale, ma è un punto di partenza e non di arrivo. Non abbiamo detto che con questa proposta di legge andiamo a risolvere tutte le problematiche, ma che abbiamo iniziato e ricordo che l’abbiamo depositata da oltre un anno e mezzo.
Colleghi della minoranza, auspico che questa proposta di legge possa essere votata all'unanimità perché è un punto di partenza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Un punto di partenza, ma ai nastri di partenza si parte tutti insieme, non c’è qualcuno che parte prima e qualcuno che parte dopo.
Alla mia Presidente del Comitato per la valutazione delle politiche sottolineo la prima cosa che secondo me è critica: non c'è la clausola valutativa in questa norma e magari qualcuno mi può rispondere rispetto a questa mancanza.
I Comuni non partono tutti uguali, quelli dell’entroterra non partono tutti dallo stesso nastro di partenza, partono avvantaggiati i Comuni delle aree che hanno subito il sisma. Direte che è giusto e io dico che è giusto quando non si parla di strategia, ma di pezze a colori, quando si parla di strategia si parla di tutta la dorsale appenninica.
La Consigliera chiedeva che cosa avevamo fatto, noi abbiamo sviluppato la SNAI, che era la Strategia nazionale per le aree interne, solo di competenza dell'agricoltura c'erano 8 milioni di euro.
La SNAI aveva tre obiettivi: implementare la sanità sul territorio, i trasporti e l’istruzione. Parlo di trasporti e non di viabilità, che come ben sapete sono due cose diverse. Qui non solo creiamo dei cittadini di serie C, che sono quelli che non hanno né le risorse che sono legate alla ricostruzione …
Un inciso, Consigliera, se Camerino non ha il Piano di recupero e non è stato approvato sarà un problema del Sindaco e non della struttura commissariale, né tanto meno dei cittadini perché i piani di recupero vengono approvati dai Consigli comunali ed anche i progettisti vengono incaricati dai singoli Comuni. E’ un problema del Comune, una sua inadempienza.
Ho detto che non c'è la clausola valutativa.
La SNAI non faceva differenze tra i Comuni terremotati e quelli non terremotati, guardo l'Assessore Saltamartini che annuisce, perché era una strategia finalizzata ad invertire la tendenza dello spopolamento, implementando i servizi essenziali, soprattutto per i giovani, gli anziani e le giovani coppie.
Abbiamo fatto dei bandi - e questa legge non prevede nessun tipo di atto di attuazione - come ha sottolineato il Consigliere Cesetti, per dare 25 mila euro alle giovani coppie che decidevano di comprare una casa all'interno delle aree interne, è stato un bando più volte reiterato, non l’abbiamo promesso, l’abbiamo fatto.
Quello che vuoi dite è dannoso perché è una legge scritta con i condizionali, infatti: promuovere, stabilire, approvare progetti, studi, non c'è scritto come si deve fare. Come pensate voi che i Comuni, ai quali sono destinati queste risorse possano utilizzarle rispetto alle competenze dei singoli operatori sanitari, che non si capisce chi siano, in realtà. I Comuni diventano dei gran ducati, come fanno ad utilizzarli? Non c'è un sistema a cascata con il quale si declina questa norma e l'uso del condizionale, dico condizionale anche se non è la declinazione del verbo, ma è il tipo di verbo, come “promuovere l'insediamento nei relativi territori, promuovere progetti sperimentali di incentivazione della residenzialità”, concretezza zero.
Credo che la Consigliera Marcozzi sia in buona fede quando dice che crede in questa legge e che può essere un punto di partenza, ma quando è stata scritta e quando lei l’ha presentata i Comuni interessati erano tutti, il Consigliere Pasqui quando l’ha presentata era una cosa diversa da quella che oggi è sottoposta al voto di questo Consiglio.
Sono d'accordo con gli interventi dei miei colleghi del Partito Democratico, in particolare con quello del Consigliere Carancini, relatore di minoranza, ribadisco, semmai fosse necessario, il voto contrario oppure il ritiro di questa norma perché se venisse eliminato il divario tra alcune zone, anche esse con sofferenze e carenze di servizi sanitari, noi potremmo, partecipando alla IV Commissione, votare a favore.
Penso che il refrain che avete fatto voi dopo due anni e mezzo cominci ad essere stucchevole, fateci vedere quello che sapete fare voi, visto che i cittadini marchigiani vi hanno premiato e consegnato la Regione Marche, hanno bocciato noi perché eravamo incapaci. E’ un dato acquisito, siamo incapaci, lo sappiamo, basta dirlo, fateci vedere quello che sapete fare voi, ma fatelo. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Il gruppo Rinasci Marche ha sostenuto con impegno questa proposta di legge perché come professionisti della sanità ben conosciamo le difficoltà di chi opera in un settore sensibile come quello del bisogno salute.
Pensare ad una legge che agevoli l'assistenza dove fisiologicamente si rende difficile praticarla è un'idea che come gruppo c'è subito piaciuta ed abbiamo lavorato insieme ai Consiglieri Pasqui e Marcozzi. Come gruppo Rinasci Marche abbiamo sentito il dovere di sostenere questa proposta di legge perché significa miglioramento anche di vita, amplia la copertura territoriale sanitaria, incentivando il personale sanitario con compensi adeguati. Incentiviamo ad andare a lavorare anche in zone distanti ed isolate colpite dal sisma.
Non ci prendiamo in giro, oggi non è uguale lavorare nell'ospedale di eccellenza di Torrette, dal quale provengo, in cui ci sono anche delle disponibilità di professionalità o andare con uno stipendio magari inferiore in aree disagiate, terremotate. E’ anche un nostro dovere morale capire cosa è successo nel sisma del 2016.
Personalmente ho depositato un’interrogazione sull'ospedale di Arcevia, ne ho depositate alcune sull’entroterra in cui si lavora in certe condizioni, e come gruppo Rinasci Marche sono andato anche a visitarlo perché mi viene più comodo per capire, dico Arcevia perché spesso viene citato in quest'Aula, anche se il cratere è ben distante, ed è complicato lavorare in certe strutture.
All'interno dell'Aula ci sono alcuni sanitari, la Consigliera Elezi, il Consigliere Cancellieri, che hanno lavorato in aree comode, agiate e sanno che non è uguale a quello che si fa in altre zone.
Purtroppo il sisma c’è stato, non ci dobbiamo nascondere dietro a questa cosa, in fin dei conti si chiede di soddisfare dei bisogni di salute della nostra popolazione che ha come unica colpa quella di risiedere in piccoli centri. Invece di subire questo abbandono si potrebbe rinascere, si potrebbe guardare il tutto anche in un'ottica di turismo itinerante, che faccia conoscere le bellezze naturali e gli operatori che andrebbero a lavorare in queste aree avrebbero anche un incentivo per risiedere in un luogo in cui oggi abitare è molto complicato.
Usciamo da una logica di confini imposti dalla solo convenienza, abbattiamo quelle che sono le distanze di stare all'interno di schemi prefissati, stiamo vicino a quei marchigiani che sono isolati, non lasciamoli, è nostra intenzione sostenere con forza questa proposta di legge che ha aspettato fin troppo.
Guardo il Consigliere Pasqui che conosce meglio di me le criticità, i disagi che stanno all'interno di queste aree, non lasciamoli soli. E’ nostra intenzione sostenere con forza questa proposta di legge che ha aspettato fin troppo perché gli anziani, i disabili, i più deboli non possono più aspettare false promesse e chiedono dignità e pari di trattamento.
E’ un concetto d'uguaglianza realizzabile con un piccolo sforzo collettivo e anche a nome dei cittadini, che ci chiedono queste azioni, questa legge è stata sottoscritta dal gruppo Rinasci Marche è sarà votata con forza. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Per ribadire e sciogliere eventuali equivoci. Nessuna legge è mai perfetta, c’è un detto popolare che dice: “Fatta la legge, trovato l'inganno”. Tutte le norme sono sempre perfettibili.
Questa legge cerca di dare una risposta ad una situazione di particolare disagio in materia sanitaria in un'area circoscritta della regione, poi aggiungerò anche alcuni aspetti giuridici.
Vorrei ricordare che in tutto l'entroterra marchigiano …, condivido quanto è stato affermato, la provincia di Pesaro, nel Montefeltro, è una zona a bassa densità abitativa, ci sono difficoltà a raggiungere i luoghi abitati, ci sono strade che essendo a bassa percorrenza, poche persone ci transitano, non sono mai state portate ad un livello più alto ed i rettilinei sono quasi sconosciuti; la stessa cosa nell'Appennino della provincia di Ancona, pensiamo al Comune di Arcevia, che ha citato poco fa il Consigliere Santarelli, uno dei Comuni con il maggior numero di frazioni di tutta la provincia, forse di tutta la regione. Piccoli centri abitati da 30/50 persone, estremamente decentrati, non solo Arcevia, anche le frazioni di Sassoferrato, la zona di Serra San Quirico, della mia provincia che conosco meglio. Stessa cosa nell'alto maceratese, nell'alto fermano e nell’ascolano. Da questo punto di vista il territorio è omogeneo, cosa c'è stato di più? Il terremoto che ha colpito un bacino, un cratere, così viene denominato dal punto di vista tecnico, circoscritto, e alle condizioni di disagio di tutti i Comuni e borghi dell'Appennino si è aggiunto lo spopolamento legato alla distruzione degli edifici e dei servizi.
Se andiamo a guardare dove sono stati chiusi più servizi, non parliamo di sanitario, dove sono stati chiusi gli uffici postali, dove c'è il rischio di chiudere più scuole ...
Non è un caso che nella giornata di domani, a Matelica, nel teatro comunale, questa amministrazione regionale sensibilizzerà il Governo, saranno presenti il Sottosegretario alla pubblica istruzione, il Sottosegretario di questa Regione ed i tecnici per parlare della necessità di mantenere in piedi dei plessi scolastici, chiunque domani potrà andare al Teatro comunale di Matelica ed ascoltare, soprattutto la richiesta della nostra Regione: l'impegno del Governo per mantenere in quest'area la possibilità di classi, che secondo le norme nazionali andrebbero centrate.
La norma per tutti dice che alcune scuole devono essere chiuse, noi chiediamo che nel cratere, nella circostanza del sisma, siano mantenute e operiamo per questo.
Il dirigente scolastico regionale si trova in difficoltà perché ha delle norme nazionali e le deve applicare, non ci sono più esenzioni. noi chiediamo al Governo di avere in questa particolare circostanza attenzione, parliamo di scuole.
La stessa cosa vale per il privato, per gli sportelli bancari, non possiamo mettere una norma che preveda che devono rimanere aperti, molti sportelli bancari sono stati chiusi, molti uffici postali sono stati chiusi, anche se c'è un piano delle Poste per fare delle aperture transitorie, però siamo sempre in una posizione di disagio perché alla condizione di difficoltà della montagna, dell’entroterra, dell'Appennino, si è aggiunta la condizione straordinaria del sisma che ha distrutto gli edifici ed ha dimezzato la popolazione di molti centri. A Visso c’erano oltre mille abitanti, adesso ci sono poche centinaia di persone, in queste condizioni i sanitari tendono a non andare. Non è un caso che l'ospedale di Camerino ci sia, è stato difeso a tutti i costi contro il meccanismo delle regole dato che non c'è un bacino di popolazione sufficiente per avere attivi i servizi. Non si può sguarnire completamente una parte del territorio, ma succede che quasi tutti i servizi sono sotto organico di personale, carenza di medici, frutto di una politica sanitaria errata a livello nazionale. Le norme sono state fatte dai Governi nazionali.
Ci sono pochi medici, pochi operatori sanitari, pochi infermieri, e possono scegliere vanno dove ci sono condizioni favorevoli per loro, per la propria famiglia e per i figli.
Per contrastare questo fenomeno l'unica politica possibile è l’incentivo, però ci sono le norme, anche qui giuridiche. Il contratto nazionale di lavoro prevede un contratto unico nazionale per tutto il territorio, per cui il medico che sta a Camerino (dico Camerino per dire il medico di medicina generale che sta in uno dei piccoli Comuni del territorio del cratere) avrà meno pazienti, più difficoltà a raggiungerli nelle visite domiciliari, dovrà spostarsi di decine di chilometri anche nei periodi invernali, condizioni sfavorevoli allo spostamento ed una diminuzione netta di popolazione. Per un medico di base raggiungere il tetto del massimale, prendiamo sempre la provincia di Macerata, Civitanova Marche, è un attimo, è stato allargato il numero dei pazienti possibili perché c'è carenza di medici di base, non ci sono ed il massimale è stato alzato. In quelle zone, invece, hanno difficoltà a raggiungere il 50% del massimale, quindi il professionista si sposta dove ci sono condizioni più favorevoli.
Questa è una legge sperimentale, cerchiamo di portare delle cose in più, una sorta di sostegno aggiuntivo a chi occupa le zone disagiate. Si hanno 500 mutuati invece di oltre 1000, però andando lì il Comune può dare la casa, mettere a disposizione un’indennità di trasloco, degli studi spalmati sul territorio, cerca di creare delle condizioni di appetibilità al professionista.
La differenza è tra il non avere per niente l'operatore sanitario ed averlo.
La stessa cosa è nel Montefeltro o nell’Arceviese, vero, non c'è stato il dimezzamento della popolazione che si è avuto nell'area del cratere, c'è stato il normale e fisiologico spopolamento che c'è in tutti i centri, i borghi diffusi, le zone decentrate , nell'entroterra in cui ci sono meno vie di comunicazione e attività economiche.
Dal punto di vista giuridico questa legge è stata osservata al microscopio, in controluce e ci sono difficoltà nel somministrare questi sostegni aggiuntivi. Non è impugnabile dal Governo per la zona del terremoto, per la straordinarietà della condizione dell'area del cratere, è una zona straordinaria, oggetto di legge speciale, impugnarla è quasi giuridicamente impossibile. E’ invece possibile nelle zone decentrate, non nella zona del cratere, l’impugnativa del Governo per un trattamento differenziato tra persone, cittadini.
Dal punto di vista del percorso giuridico, e in questo l'opposizione dovrebbe venirci a favore, riteniamo di approvare questa legge che non è impugnabile per poi presentarne una’altra una volta verificata la procedibilità e l’esperienza di questa legge, magari nel bilancio successivo, che prevederà l'estensione di questa norma anche ad altre zone marchigiane dell'Appennino, questo vale per l'Appennino marchigiano, ma potrebbe valere per l'Appennino umbro e abruzzese.
Ho passato l'ultimo weekend in Abruzzo, a Pescasseroli, un Comune bellissimo, antico, 500 anni fa era un capoluogo della zona, c'erano: artisti lombardi che andavano lì a fare i portali dei palazzi del Municipio, artigiani del fabbro, molti edifici sono contornati in ferro battuto, questo centro è anche sede vescovile. Su queste cose sono un po' ossessivo, mi sono andato a vedere la popolazione che aveva nei secoli scorsi, era arrivata ad oltre 5/6 mila persone, ci sono cinque chiese, ci cui una sola è aperta permanentemente, un'altra saltuariamente, sede della confraternita. Gli abitanti nel 1861 erano 2.400, mi sono guardato tutto l’Istat, che cosa è successo in quel paese dal 1861 ad oggi? Attualmente gli abitanti sono 1.038, i 2/3 sono ultrasessantenni, che significa che nella previsione della popolazione il bellissimo centro di Pescocostanzo è passato dai 5 mila abitanti di alcuni secoli ai 2 mila circa del 1861, ai 1.038 oggi ed è prevedibile che entro vent'anni sarà intorno alle 600 persone.
Questo è accaduto in tutti i Comuni marchigiani, i 15 mila abitanti di Arcevia oggi sono 4.700, nell'arco di poco più di settant'anni, dal dopoguerra, dagli anni 50 ad oggi.
Dobbiamo incentivare queste cose e fare una legge, che è sperimentale, cerchiamo di metterla a terra, poi studieremo giuridicamente com’è possibile esportarla anche nel nord delle Marche. Sarebbe veramente cattivo dire no a questa legge oggi, nell'area del cratere sarebbe satanico. No a quelle popolazioni perché dobbiamo farlo per tutti. Chiaro che ci poniamo il problema di farlo per tutti,il Consigliere Cancellieri è medico di base in una zona difficile, il Comune dove sta è urbanizzato, ma già quelli circostanti sono in difficoltà ed il nostro punto di vista è ampliare le prerogative di questa legge a tutto il territorio a disagio marchigiano, dell'Appennino, decentrato e montano.
Questo è lo spirito e su questo chiedo che l'opposizione convenga, poi farà come vuole, diremo noi alle popolazioni del cratere che avete votato contro e per le popolazioni che non beneficiano subito di questa norma, affinché non sia impugnata dal Governo, faremo un’altra proposta di legge per risolvere anche i loro problemi. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Marinelli.
Renzo MARINELLI. Grazie, Presidente. Non volevo neanche intervenire, però quando si parla di aree del sisma sembra che tocchiamo qualcosa, l’ho già detto altre volte, forse sarebbe bene andare a fare una visita in quei luoghi dove non c'è più nulla, dove lo spopolamento è quasi al massimo. Ricordo che il Sindaco precedente si lamentava del fatto che non riuscivamo a portare i primari, i medici nell'ospedale di Camerino ed io gli rispondevo che come davamo le case popolari a chi non aveva possibilità, si poteva costruire qualche palazzina e metterci i medici, poteva essere un buon motivo per aiutarli a venire.
Di questa cosa se ne è parlato ed il Consigliere Pasqui è stato bravo a farne una proposta di legge, che non posso non condividere.
E’ vero che ci sono altre situazioni in difficoltà, quindi dovremmo affrontare anche quelle, siamo pienamente d'accordo, però chi abita nelle zone del sisma ha una situazione particolare. Ci sono i fondi per la cultura, c’è il mille proroghe per le aree del sisma e vanno a finire su tutta la regione, ci sono i soldi per ristrutturare la viabilità e le infrastrutture e vanno su tutta la regione. Ultimamente non abbiamo più i fondi per la cultura perché non c’è più il mille proroghe, quindi si reggeva sui fondi del sisma.
E’ vero che siamo pochi, circa 70 mila, forse contiamo poco, ma se oggi io ed il Consigliere Pasqui siamo qui è proprio perché le aree del sisma si sentono non garantire e non rappresentate. Se siamo qui è perché hanno dimostrato questa esigenza, cercare di mantenere le strutture sanitarie in modo da farle funzionare. In questo periodo ho avuto anche la fortuna/sfortuna di essere ricoverato in quella struttura e qualche medico me l’ha fatta girare: reparti chiusi, mancanza di medici perché stato fatto il bando ma non sono venuti, quindi, non c’è la volontà di non mantenere l’ospedale, le persone non vengono.
Questa sarà una misura sbagliata? Non lo so, però va nella direzione, perlomeno tenta, di aiutare quelle popolazioni. Un altro fatto, ad oggi nelle aree del sisma gli abitanti non calano, rimangono sempre gli stessi, ma solo per un motivo, perché chi sta a Civitanova Marche per prendere un’autonoma sistemazione deve avere la residenza a Visso, Camerino, Castel Raimondo, Pioraco, Pievetorina. La popolazione non si è mossa, è rimasta sempre quella, ma in giro non c’è più nessuno.
Dobbiamo pensare sempre a tutti e siamo pienamente d'accordo, però ci sono delle aree che stanno soffrendo in modo particolare. Su questo la legge è perfettibile, la perfezioneremo, troveremo altre soluzioni, però lì ci troviamo anche al confine e i pochi che rimangono li mandiamo a farsi visitare a Perugia e da qualche altra parte, oltretutto facciamo anche un danno come mobilità passiva.
Incentivare questa proposta del Consigliere Pasqui, che condivido, l'abbiamo aggiustata anche nella mediazione con gli altri e in qualche modo mi sono reso anche un po’ partecipe.
E’ vero quello che ha detto il Consigliere Ciccioli, concordo su tutto, per chi abita in quelle zone un conto è raccontarlo, un altro è viverlo.
L'appello che faccio è che questa legge possa essere approvata anche per un segnale a quella poca popolazione molto disagiata, poi interverremo anche per gli altri territori un po' meno disagiati per sanare delle situazioni di difficoltà.
Altri esempi: fondi destinati alle aree del sisma, piste ciclabili, 5 milioni per le aree del sisma, quando nella Regione ce n’erano 100, alla fine ne abbiamo presi meno degli altri.
Vanno mantenuti per chi è in difficoltà i soldi specifici o le finalità specifiche, dopo partecipare insieme agli altri alla spartizione, questo è un esempio.
Sono per approvare questa legge, poi ne dovremo fare altre per andare incontro ad ulteriori realtà di difficoltà, però la situazione delle aree sisma è estrema e va affrontata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. C'è da tener conto che questo atto verrà approvato oggi ed è necessario delineare il contenuto, la volontà del legislatore, perché questa è una legge che si muove all'interno della cornice molto complicata che tende a dare una risposta ad un problema concreto.
Dobbiamo precisare esattamente quali sono i limiti e il contesto in cui si muove il legislatore della Regione Marche. In prima analisi non è una misura di redistribuzione del reddito nazionale, non andiamo a perequare aree disagiate; in seconda analisi non è neppure una misura di sostegno sociale, è una misura diretta a garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale in aree dove, attraverso l'espletamento di concorsi, non vi è la possibilità di nominare il personale necessario alla funzionalità del sistema.
La materia è molto delimitata, tenendo conto che la potestà legislativa regionale si muove all'interno dell'articolo 117 della Costituzione, con cui lo Stato determina i principi e la Regione emana le normative di dettaglio e non interviene neppure sulla contrattazione collettiva, che è lo strumento attraverso cui si stabilisce la remunerazione del personale pubblico, che deve essere proporzionale alla quantità e qualità del lavoro prestato. Lo strumento di individuazione della remunerazione del personale, come sappiamo, è il contratto collettivo nazionale di lavoro (articoli 39 e 36).
Dobbiamo dare una giustificazione sul principio di ragionevolezza delle leggi e individuare per quale ragione il legislatore delle Marche interviene in materia, non stiamo parlando di sussidi, sostegni, ma di garantire la funzionalità del Servizio sanitario regionale.
Si valuti che ognuno può sostenere la tesi dell'aumento dei trattamenti, com'è stato fatto. Perché non a tutte le Aree vaste? Perché non a tutta la Regione? Perché non aumentare il trattamento a tutto il personale sanitario? Ci si dimentica di osservare che quando si interviene sui trattamenti, essendo l'amministrazione pubblica privatizzata dal 2002, c'è un effetto sulla contrattazione collettiva, sul costo del lavoro delle imprese, sugli oneri previdenziali, sul sistema Italia, sull'inflazione. Non si può intervenire così, senza che si abbia una visione di contesto generale ed è questa la ragione per cui il contesto generale ce l’ha il Governo e il Parlamento, non i Consigli regionali.
Qual è il motivo per cui si interviene? L’abbiamo già detto, l’ho evocato in quest'Aula, se andiamo a vedere gli interventi prima della presentazione del disegno di legge l'unica possibilità la intravedevo in una norma transitoria per una ragione specifica: le aree colpite dal sisma.
Chi è contrario a quello che è stato detto in quest'Aula, in particolare a quello che ha detto il Consigliere Cancellieri? C'è una norma costituzionale, l’articolo 44 che dice che la Repubblica garantisce gli interventi sulle aree montane, significa anche che la Regione può intervenire in materia e lì possiamo lavorare sulla previsione costituzionale dell'articolo 44.
La questione deve essere limitata nel tempo e, dico anche al Consigliere Ciccioli, che il Governo potrà impugnare perfettamente la norma, l'Avvocatura di Stato potrà farlo, ma ritengo che ci siano i motivi per cui questa norma è perfettamente ragionevole in quanto tende a garantire il principio di uguaglianza tra le aree che hanno i sanitari e le aree dove i sanitari non vogliono andare a lavorare, in un periodo transitorio che riguarda l'area del sisma. E’ una norma perfettamente costituzionale, tendente a garantire esattamente il principio di uguaglianza tra i cittadini nell'esercizio di un diritto fondamentale, che è il diritto alla salute. Circoscritto, quindi, l'intervento per garantire la funzionalità della pubblica amministrazione, non incentivi, non remunerazione aggiuntive, nulla di tutto quel che si è detto, questo è importante sottolinearlo perché rappresenta un po' l’indirizzo e la volontà anche del legislatore. In questo caso credo che sia importante specificare che si tratta di progetti di insediamento. E’ uno strumento attraverso cui, attraverso atti amministrativi ad evidenza pubblica, gli interessati potranno partecipare a questi interventi. Non ci sarà la discrezionalità della pubblica amministrazione nell'attribuire questi benefici, ci saranno dei progetti a cui gli interessati potranno partecipare, se avranno i titoli potranno ottenere i benefici previsti da questa norma. E’ l'articolo 12 della legge n. 241 del 1990 che prevede che quando ci sono queste misure non sia necessario reinserirle all'interno del progetto di legge.
Ritengo che noi diamo un segnale chiarissimo rispetto ai problemi: i medici non sono stati formati nella nostra regione, non sono stati finanziati i progetti per far sì che le università avessero maggiore specializzazione e noi lo abbiamo fatto con leggi recenti, abbiamo finanziato nell’ultima legge di bilancio 9 milioni di euro per garantire agli studi dei medici di medicina generale che si associano le attrezzature, l'infermiere dello studio e anche il tecnico informatico. Non ci siamo resi lacunosi su questo tema.
Con questa misura noi facciamo qualcosa che riguarda specificatamente la funzionalità del Servizio sanitario regionale.
Sono d'accordo, come ho poc'anzi detto in questo breve colloquio che abbiamo avuto, nel valutare, sulla base dell'articolo 44 della Costituzione, delle misure aggiuntive per le aree montane, poi possiamo dire aree interne, purché ci sia la configurazione costituzionale di ragionevolezza per evitare una discriminazione di trattamenti perché gli interessati potranno anche essere d'accordo, ma i dipendenti del Servizio sanitario regionale potranno dire che questa misura è arbitraria o non ragionevole, diciamolo con grande chiarezza.
Il principio è la funzionalità e laddove noi abbiamo espletato i concorsi e il personale non ha assunto lo svolgimento del ruolo noi abbiamo necessità di garantire la funzionalità dei servizi, quindi, interveniamo in via provvisoria. Lo voglio dire, in via provvisoria, questa legge ha una durata provvisoria, tendente a garantire il superamento dell'emergenza. Viviamo una situazione emergenziale duplice sia per il cataclisma sia perché i medici non sono stati formati, non sono reperibili sul mercato.
La Regione Marche, penso come poche altre, interviene per dare ai cittadini marchigiani il diritto ad avere le stesse prestazioni. La zona del cratere e delle aree interne ed i cittadini di queste zone dovranno avere gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini della nostra regione grazie al Consiglio regionale, alla maggioranza, all’opposizione, se riterrà di condividere queste valutazioni.
Credo che in via generale questa sia una bella risposta e oggi sarà una bella giornata se questa legge verrà approvata. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. E’ una difficoltà grandissima, per me è un onore intervenire su questa proposta di legge che ho voluto con forza, ma è un onere grande, difficile, intervenire mantenendo una condizione di dignità anche nel rispetto di quest'Aula, se non altro perché ho sentito tante di quelle sciocchezze che è quasi impossibile fare un intervento con una dignità istituzionale.
In primis, quando il Consigliere Carancini fa gli interventi mi sembra di vedere quei cartoni animati in cui una persona stupenda, bravissima sale in macchina e si trasforma. Ho difficoltà …, l'interesse di un Consigliere di maggioranza! Questa legge sarebbe l'interesse di un Consigliere di maggioranza, l'interesse - traduciamolo - del Consigliere Pasqui a cosa? Quale sarebbe l'interesse del Consigliere di maggioranza? Dove sta? E’ vero che a volte sono silenzioso, anzi spesso, perché mi piace intervenire quando si deve intervenire, ma ci sono, Consigliere Carancini, 16 mesi di Commissione, perché tutte queste belle cose non le ha dette lì? Non saremmo arrivati in Aula in questa condizione, con una legge ridicola, avremmo evitato il ridicolo, ma io ed Consigliere Marinelli questo ridicolo …, lo vorrei dire a tutte le persone destinatarie di questa ridicolata e oggi forse io e lei capiamo bene perché siamo ancora in queste condizioni e noi che abbiamo fatto pure i Sindaci apprendiamo con matematica certezza perché ci sono situazioni così catastrofiche.
Ma il mondo si ferma con la proposta di legge n. 71? La politica marchigiana si ferma alla proposta di legge n. 71, Assessore Saltamartini? Lei finirà di fare l’Assessore oggi? Il Presidente Baiocchi annullerà la Commissione di domani perché oggi si vota la proposta di legge n. 71, la fine della sanità marchigiana! Qualcuno ha detto che con la proposta di legge n. 71 termina il percorso iniziato, complimenti al Presidente Acquaroli e all'Assessore, contro la distruzione della sanità delle Marche. Ma ci siete mai entrati nei presidi della sanità dell'entroterra marchigiano. Certo, Consigliere Cesetti, che è illegittima e dannosa, ma sì che è dannoso, basta avere un infarto oggi ed andare alla cardiologia di qualsiasi ospedale in cui non si trova neanche il medico, ma non perché non lo vuole la politica, perché i bandi vengono fatti, non ci sono medici e personale che vanno in quelle zone. Dove sta la cosa così discriminante?
L’ha detto il Consigliere Ciccioli quando si è parlato di scuole, quando sono stati fatti emendamenti alla finanziaria per tenere in piedi le scuole del cratere sismico è stata una discriminazione? Certo, Consigliere Carancini, non sono uguali, ha detto che si trattano in maniera diversa i cittadini ... sono uguali? Certo che siamo uguali, siamo donne, uomini, figli tutti uguali, ma non viviamo tutti nella stessa condizione di uguaglianza. Capisco e sono contento che chi non vive quella realtà non possa rendersi conto. C’è chi si sveglia la mattina e va a prendere il caffè nel bel bar, addirittura ci sono i canarini imbalsamati in qualche bella piazza stupenda che io conosco, e c’è chi forse lo trova in un container. Ma per quale motivo oggi se non si va a dare un perché aggiuntivo …, e sono perfettamente consapevole, l'ho detto all'inizio, di non sapere se questa è la soluzione dei mali, ma ci si sta provando.
Consigliere Cesetti, con la pistola ad acqua per spegnere l'incendio, ma chiediamoci chi l’ha acceso l'incendio, chi è il piromane della sanità marchigiana, il Consigliere Pasqui, non credo, forse oggi sto anch’io imparando ad accendere gli incendi, ma al momento questa è una proposta di legge che sono sicuro diventerà legge, non per amicizia politica … “sganciata ..., utile ..., non solo una parte di esse …, per trovare una mediazione politica”. Consigliere Carancini, questa proposta di legge passa sennò il Consigliere Pasqui si sarebbe arrabbiato e sarebbe saltato il governo di maggioranza!. Ma io valgo uno, con la Consigliera Marcozzi massimo due, ma questo è un governo che ha ampi margini, quanti Consiglieri Pasqui e Marcozzi può sotterrare, c’è una maggioranza.
Sono sicuro che i colleghi voteranno non per amicizia, non voglio quel voto perché la gente di queste terre ha dignità e non vuole voti per amicizia, per simpatia, per appartenenza politica, ma vuole voti di concretezza perché è ora che si guardi anche ai territori disastrati in maniera seria, non ridicola. Questa legge tenta di superare delle difficoltà grandissime e già questo governo regionale ci sta mettendo le mani. Un illustre personaggio della mia città tutti i giorni mi mette sul giornale perché sono un incapace, anche lì, Consigliere Cesetti, dove ci si pone, su quale piedistallo ci si mette per dare del ridicolo a qualcosa, a qualcuno o ad un atto? Alla legge! Per dire che la legge è ridicola su quale piedistallo ci si pone? Su quello del Consigliere, dell’avvocato! La dottoressa YY, che penso sia più titolata di me e di lei, dice - quando venite e parlate prendete anche gli atti e leggeteli, quantomeno, sennò diventa difficile - testualmente dalle registrazioni della Commissione sanità: “Ringrazio per questa particolare sensibilità verso il personale sanitario per le difficoltà che abbiamo nel reperire il personale un po' ovunque, ma in particolare in quelle aree cosiddette disagiate dal punto di vista di distanza da quelli che sono i grossi centri abitati. Abbiamo numerose rinunce anche dopo la sottoscrizione del contratto di lavoro da parte del personale sanitario, infermieri ma anche medici, quindi l'oggetto di questa legge è molto importante e potrebbe forse dare una soluzione”. Certo c’è il forse, il condizionale, ma chi è che ha la certezza, solo il Padreterno ci dà la certezza. “La legge da un punto di vista ideologico e sostanziale - continua la dottoressa YY - è molto importante perché ci permetterebbe di dare un appeal maggiore per alcune strutture, l'importo non è molto, anche se alla fine i 300 mila euro - perché si parlava di 300 mila euro - non sono pochi”. Vi invito a continuare la lettura di tutte le audizioni, che è molto interessante, ecco perché si giunge oggi qui. Lo stesso dottor XX dice: “Sappiamo che c'è la corsa della gente a lavorare presso i centri urbani e meno nelle aree un po' disagiate, credo che questa possa essere uno stimolo a invertire la tendenza”, e poi continua ancora.
Nelle audizioni ci sono stati tutti pareri favorevoli e allora vi dico e mi dico: chi sono io per dire che questa legge è ridicola? Ho dato del ridicolo all’intera governance sanitaria, abbiamo dato oggi del ridicolo a tutti, ma diciamolo ai cittadini che sono anche un po' ridicoli perché continuano a vivere …, questo glielo dico io e me lo posso permettere perché anch'io sono uno di loro.
Ritengo che questa proposta di legge debba diventare legge e l'invito reale che faccio è nei contenuti, che non solo non sono ridicoli, ma possono essere un aiuto vero e reale. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo al Consigliere Pasqui, intanto va detto che c'è un interesse del Consigliere, un interesse legittimo perché, come ha detto lui stesso, esce da un territorio colpito. C'è evidentemente un interesse per un territorio, così come l’ha detto anche il Consigliere Marinelli, quindi non so di che cosa si indigna.
Al posto del Consigliere Pasqui mi sarei indignato, però non lo ha detto, perché il Consigliere Ciccioli ha comandato che i 300 mila diventassero 200 mila e scommetto che sull'emendamento del Partito Democratico, che aumenta a 500 mila euro, voterà contro. L’indignazione del Consigliere Pasqui dovrebbe essere verso il Consigliere Ciccioli che unilateralmente, arbitrariamente, ha deciso di tagliare le risorse, tanto è l'interesse.
Non entro nel merito della dott.ssa YY, sono quelli che il Consigliere Pasqui e company hanno attaccato per cinque anni, che poi hanno confermato alla guida della Regione Marche. Non mi interessa, la dott.ssa YY è venuta in audizione e non ha portato un numero, non ci ha detto quanti erano quelli che hanno rinunciato, non ci ha detto quanti erano quelli che hanno rinunciato fuori, questa è la realtà.
C'è un'altra cosa che va detta, la dico ai Consiglieri Pasqui, Marinelli e Ciccioli, siete in totale confusione, noi non diciamo che non vogliamo che le risorse arrivino nel cratere, lo potrete andare a raccontare, sarebbe un'ipocrisia, oltre che una falsità. Non diciamo questo, i diritti di quelli che stanno nel cratere, cioè nelle aree interne, sono gli stessi diritti di tutte le aree interne e far credere il contrario è una falsità, ma da voi tutto ci si può aspettare. Noi non intendiamo escludere, intendiamo includere, intendiamo considerare le aree interne e le zone montane con gli stessi diritti perché nessuno ci ha detto che i problemi di natura sanitaria del personale sono diversi negli altri territori. Ancora una volta vi siete chiusi a riccio, oltre alla confusione.
Ho sentito l’Assessore Saltamartini che ad un certo punto ha detto, questa è una legge di durata provvisoria, non so se vi rendete conto di cosa ha detto, una legge di durata provvisoria? Dove sta scritto, perché c'è una legge di durata provvisoria? Dice, smentendo il Consigliere Marinelli, che non sono contributi, o non l’ha letta, Assessore Saltamartini, oppure non sa di cosa parla. Questa è una incentivazione, un contributo, non a caso non ha, contrariamente a quello che lui dice, non è un contributo alla …, è ai Comuni. Sono contributi ai Comuni. Poi entreremo su un’altra scelta del nostro Ufficio ragioneria della nostra cara dirigente, c'è una confusione totale. Si sa quello che dite?
Mi rivolgo a lei Consigliere Cancellieri, sto dialogando, non so se da un lato essere lusingato del suo intervento perché sostanzialmente dice, come hanno detto altri, i Consiglieri Marinelli, Pasqui e Ciccioli, che avete ragione su tutto, domani mattina farete un'altra di legge e che ci sono poche risorse - ma chi ve l’ha detto? Il Consigliere Ciccioli che ha tagliato 100 mila euro al Consigliere Pasqui sulla legge – oppure indignarmi perché voi domani mattina potrete fare un’altra proposta di legge, ma sarebbe una scelta ridicola. Condividete l'impostazione che andrebbe fatta per tutte le Marche, per le aree interne, però la farete domani mattina perché oggi non si può fare? 500 mila euro sono inseriti perché ce li ha dati la ragioneria, a differenza di quello che ha raccontato il Consigliere Ciccioli, che si è un po' arrabbiato perché è andato in ragioneria e gli hanno detto che non c’erano più di 200 mila – così ha raccontato lui - poi abbiamo fatto un emendamento e ce l’hanno ammesso, i soldi ci sono e allora chiedo: come mai hanno tagliato le risorse al Consigliere Pasqui per un tema che ritengo importante? Perché vi hanno fatto credere che per le Marche non ci sono risorse, non ci sono i numeri? Se si approvano gli emendamenti, non avendo i numeri, potremmo in questo anno avere un comportamento identico per tutta la Regione Marche. Alla fine del 2023 con i numeri andremo a vedere se le risorse sono sono sufficienti o insufficienti. Questo è un approccio aperto e serio, non perché qualcuno non vuol dare i soldi alle aree del cratere. Sono stato Sindaco di una città che sta nel cratere e mi chiedo come mai tutte le aree sono uscite. Domani mattina dovrete riconoscere che per le esigenze del personale delle aree interne, che non stanno nel cratere, voi le avete cancellate. Ecco perché dico che se non ne facciamo una battaglia ideologica gli spazi per rispettare tutte le aree interne e tutti i cittadini delle Marche ci sono. Grazie.
PRESIDENTE. Passiamo all’esame e alla votazione dell’articolato.
Articolo 1. Ci sono 6 emendamenti. Ai sensi dell'articolo 101 del Regolamento interno, ciascun Consigliere può fare un intervento sull’intero articolo, che dovrà comprendere anche gli emendamenti ed subemendamenti.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Non so quanti minuti ho, certamente cercherò di fare del mio meglio.
PRESIDENTE. Cinque minuti
Romano CARANCINI. Presentare sei emendamenti mi sembra davvero un rispetto relativo, cercherò di fare del mio meglio.
PRESIDENTE. E’ previsto dal Regolamento all’articolo 101, poi ha la possibilità di intervenire su ogni votazione.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Proviamo a migliorare, per certi aspetti, l’articolo 1. Con il primo emendamento, nel richiamo alle fonti che la legge stessa fa, inseriamo l'articolo 44 comma 2 della Costituzione, che è poi quello che ha richiamato anche l'Assessore Saltamartini perché, a differenza di quello che è stato detto, non è una legge provvisoria, è una fonte ragionevole e credo che sia sfuggito nella preparazione.
Il secondo emendamento all'articolo 1 aggiunge non solo la parola “promuove”, ma “sostiene”, che è correlata e coerente con i contributi previsti.
Il terzo emendamento, l’1/3, dopo le parole “l'insediamento di personale” aggiungo, è un po' quell'impostazione che ha dato anche il Consigliere Cancellieri, “medico di medicina territoriale ed ospedaliera nonché infermieristico”, poi c'è un subemendamento. Che cosa si intende perseguire con questo emendamento? Da un lato l'individuazione delle categorie che dovrebbero essere finanziate perché non si può non essere consapevoli che non possiamo finanziare contributi a tecnici e a personale altrimenti le risorse e la dignità del problema verrebbero mortificate. Individuiamo i medici, i medici di medicina generale, i medici ospedalieri o gli infermieri, riducendo le categorie e valorizzandole.
L’emendamento 1/4 fa riferimento ad una delle questioni di cui si è discusso fino adesso, la disuguaglianza. Si intende introdurre una dicitura molto semplice al posto della limitazione territoriale delle aree del sisma, e cioè nel territorio delle aree montane. Attenzione …, chiedo scusa, Presidente!
PRESIDENTE. Vi chiedo di fare silenzio, chi deve parlare deve uscire.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Da questo punto di vista, e lo dico al Consigliere Pasqui, attenzione, le aree del cratere rispetto al criterio che viene individuato dal comma 1.4 sono tutte incluse, poi vedrete che c'è anche un criterio per individuarle, cioè si pone a disposizione dell'intero territorio delle Marche, incluse le aree del cratere. le disposizioni di questa legge. L’emendamento che serve ad aggirare il tema della disuguaglianza sostanziale che con questa legge viene apportata.
L'emendamento 1/5 individua il criterio, è un criterio concorrente, perché, chi entra in questa legge secondo questo emendamento? Entrano tutti i Comuni che sono parti di Unioni montane delle Marche, che come sapete meglio di me sono otto, ed a scongiurare che vi siano esclusioni viene integrato un criterio concorrente, stabilito attraverso un Ministero dello Stato, e cioè che sono tutti Comuni che fanno parte delle aree interne 20.20. Lo Stato individua la mappa delle aree interne di tutti i Comuni che vengono classificati come periferici e ultraperiferici, nella sostanza noi abbiamo la possibilità di individuare un criterio oggettivo per individuare le mappe delle aree interne dei Comuni all'interno, uno, le unioni montane, tutti i Comuni che sono lì, in un secondo tempo la mappa delle aree interne stabilite dal Governo, dal Ministero, ma limitata ai Comuni periferici e ultraperiferici, quindi, con questi due criteri concorrenti tutte le aree interne vengono coperte senza distinzione di territorio.
L'ultimo emendamento, ma si può mettere in una legge l'articolo 1 bis, che io chiedo di sopprimere, che prevede che “gli interventi previsti da questa legge sono destinati prioritariamente ai Comuni nei quali, a seguito dell'espletamento nei due anni antecedenti, di una procedura di assunzione, i relativi posti sono rimasti vacanti”? Guardate, è una manifesta disuguaglianza, manifestatamente incostituzionale. Andiamo a regolare retroattivamente una fattispecie che non può essere regolata, vi rendete conto? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non volevo intervenire. il Consigliere Carancini, è testimone, al gruppo se ne occupa lui, però è impossibile sottrarsi.
Il Consigliere Ciccioli diceva: “Fatta la legge trovato l’inganno”. Questo detto è un monito per il legislatore, affinché la legge possa resistere all'inganno. Si dice: “Fatta la legge trovato l’inganno”, fate una legge che possa resistere all'inganno, di che cosa? All'inganno della sua disapplicazione perché non produce i suoi effetti e in questo caso l'inganno è re ipsa, contenuto in sé perché con questa legge non si dà risposta a quelle finalità, ma si dà solo l'idea, l’impressione, una legge manifesto con cui si vorrebbe dare una risposta per dire noi ci siamo.
E’ una legge manifesto, è un manifesto scritto male, è una legge ridicola nella forma, nella sostanza, talmente ridicola nella forma e nella sostanza che la rende ridicola nei suoi obiettivi, che invece inizialmente dovevano essere nobili. E’ ridicolo tutto ciò che può dar luogo a manifestazioni di ilarità per la sua bizzarria, goffaggine e assurdità. Che questa proposta di legge sia bizzarra è evidente, goffa e assurda è altrettanto evidente, lo dite voi perché è una legge che si fa per partire, quando invece dovrebbe disporre per l'avvenire, si dice sempre così, regola e disciplina i comportamenti umani e delle comunità solitamente per l'avvenire, qualche volta è anche retroattiva, quando lo dispone, quando è favorevole in materie diverse. Però una legge dispone per l'avvenire, invece qui si fa una legge per partire, una legge che si chiama provvisoria, non è una legge bizzarra, goffa e assurda, che cos'è provvisorio? Non c'è nulla, neanche il decreto-legge è provvisorio perché deve essere convertito, sennò decade, ma mica si può dire che è provvisorio. Anche in questo caso è bizzarra, goffa e assurda.
Poi faremo un'altra legge, anche in questo caso è una legge assurda perché nel momento in cui nasce aspetta già una legge che la modifichi o la sopprimi. E’ la sua sconfitta, è la consacrazione della sconfitta. E’ una legge bizzarra e assurda, ridicola per l'esiguità delle risorse che non sono adeguate a dare una risposta, risorse ridicole ed inadeguate sulla scia delle parole dell’Assessore alla sanità Saltamartini, che di solito è sempre abbastanza preciso, però quando difende l'indifendibile non gli riesce, anche per i suoi trascorsi professionali l'attività del difensore dell’indifendibile non gli può riuscire.
Questa è una legge, testuali parole, per garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale. Vorremmo garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale, che drena risorse per 3,5 miliardi circa, con una legge che stanzia 200 mila euro in parte corrente e 100 mila euro in spese di investimento nell'anno 2023?
Questo è ridicolo, capite cosa significa ridicolo? Non è un'offesa, è una constatazione, è una manifestazione di ilarità a seguito di bizzarrie che ascolto in questo consesso. Solitamente l'Assessore Saltamartini non le dice, ma quando afferma che questa legge vuole garantire la funzionalità del sistema sanitario regionale dice una cosa bizzarra perché non può essere.
L'altro aspetto è che questa legge, come dice la Consigliera Marcozzi, è stata presentata l'8 settembre 2021, allora perché non l’avete affrontata all'interno di una legge molto più organica, la legge 19, che ha delineato la nuova organizzazione del Servizio sanitario regionale? Perché, visto che era già stata presentata oltre un anno prima, l'8 settembre 2021? Perché non l’avete affrontata in quell'occasione anziché fare una legge provvisoria, rispetto ad una legge successiva?
Consigliere Pasqui, anche dall’alto della funzione che ricopre come Vicepresidente dell’Assemblea legislativa questa è una legge ridicola, nei termini che ho detto, nella forma e nella sostanza. Una ridicolaggine che la rende bizzarra, goffa e assurda, che la rende ridicola anche in quegli obiettivi che invece dovrebbero essere all'attenzione di tutti perché muovono dalle esigenze, dai bisogni e anche dalla sofferenza delle nostre comunità che voi non potete ridicolizzare. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Vorrei fare una precisazione, una legge bizzarra, assurda, ridicola, goffa, mi permetto di affermare che siete arroganti. Tutte le leggi che abbiamo approvato quando ero in minoranza (dal 2015 al 2020) erano tutte assurde, bizzarre, ridicole e goffe perché anche in quelle mettevamo delle risorse ridicole, 10 mila euro per una proposta di legge, 20 mila o 30 mila che non assolvevano a quell’atto.
Abbiamo fatto proposte di legge importanti nelle quali le risorse non erano sufficienti e poi abbiamo fatto delle variazioni. Vi rendete conto dell’arroganza? Bizzarra, goffa, ridicola, assurda per l’esiguità delle risorse. Quante proposte di legge importanti abbiamo portato in Aula dal 2015 in poi, con risorse non notevoli e poi abbiamo fatto delle variazioni? Ma le variazioni valgono solo per voi? Consigliere Cesetti, trovo assurde le parole espresse dalla minoranza in Aula, potete non condividere, ma offendere no. Ridicola, goffa, assurda, bizzarra, sembra che siamo analfabeti, ma stiamo scherzando? E’ la legge e l’abbiamo fatta noi. Consiglieri, mi auguro che quando parliate siate meno arroganti. Grazie.
PRESIDENTE. Vorrei segnalare che il Presidente della Regione Marche Acquaroli è stato qui fuori durante la discussione che c’è stata nel corso degli ultimi 20 minuti, me l’ha ricordato e lo indico a verbale.
Ha la parola il Consigliere Putzu.
Andrea PUTZU. Grazie, Presidente. Voglio ringraziare i colleghi per aver presentato questa proposta di legge, utile alle zone che hanno subìto gravi danni non solo dal punto di vista infrastrutturale, ma anche umano, parliamo delle zone del cratere, questo lo dobbiamo ricordare.
Le parole legate a questa proposta di legge, capisco politicamente quasi tutto, mi hanno dispiaciuto e dire che è ridicola significa che deve sopperire alle tante mancanze del governo del Partito Democratico - in cui il Consigliere Cesetti era l’Assessore più potente - che non è riuscito a trovare delle risposte proprio in quell’area.
Credo che quando andremo in provincia di Fermo dovrà spiegare ai cittadini di Amandola che lei, che ha voluto l'ospedale, lo dico pubblicamente, non ho problemi, non vuole questo incentivo per i cittadini di Amandola. Questo è importante per i cittadini, per la zona di Amandola, per l’ospedale e per coloro che vi vanno a lavorare.
Questa è un'opportunità che si vuole dare ai presidi ospedalieri delle zone terremotate e credevo che la proposta di legge si potesse votare all’unanimità perché non è una battaglia ad personam, ma riguarda un po' tutta la zona del cratere che ha bisogno di risposte importanti perché sull’ospedale di Amandola, dove lei ha voluto investire, è importante ricordarlo e di certo gliene do merito, l’Assessore Baldelli, che pure voglio ringraziare, ha dovuto reinvestire altri fondi e questa Giunta regionale non si è sottratta.
Questa norma è anche importante per dare delle opportunità, per incentivare i medici, gli infermieri, gli Oss ad andare. Ritengo che sia un incentivo giusto e non so come farà il Partito Democratico della provincia di Fermo ad andare ad Amandola e dire: “Non so che cosa volevate in più”. Alla fine voi dovete ricordare che questa legge è stata fatta proprio per sopperire alle mancanze della scorsa legislatura perché oggi si sta parlando di tutto e di più. Capisco che nella vita ha vinto sempre, non ha mai fatto opposizione e le giustifico a volte le parole pesanti che dice, ma mi rendo conto che i Consiglieri Pasqui, Marcozzi ed altri hanno dovuto fare questa legge perché lei in cinque anni non è riuscito a dare una risposta per incentivare il personale medico, infermieristico, sanitario, parasanitario ad andare all’ospedale di Amandola. Io li avrei ringraziati portando delle proposte in più piuttosto che dire che la legge è ridicola.
Sull’emendamento seppure è un’idea condivisibile …
Vorrei ringraziare la Giunta, l’Assessore Saltamartini ed il Presidente Acquaroli per aver sopperito alle mancanze degli ultimi anni del Partito Democratico. Qui si parla di medici di medicina generale e di pediatri e negli ultimi cinque anni, in cui avete governato voi, la precedente Giunta aveva investito pochissimo sulle borse di studio dei medici di medicina generale, per questo la Giunta Acquaroli ha dovuto sopperire investendo molto, proprio per una carenza importante, tanto che è una cosa che noi vedremo da qui a due anni.
A prescindere da questo, seppure è un subemendamento che condivido dal punto di vista tecnico perché è normale e giusto dare delle risposte a loro, credo che su questo bisogna fare una proposta di legge e perciò invito l’opposizione a farla tutti insieme perché il tema riguarda tutti noi, su questo non c’è questione politica: sulla salute dei bambini, degli anziani, sui medici di medicina generale e sui pediatri. Piuttosto che attaccarci continuamente penso che sia importante fare una legge tutti insieme per dare delle risposte, anche insieme all’Assessore Saltamartini che ringrazio per il suo sostegno.
Oggi penso che questo sia un emendamento che va fuori contesto dal punto di vista della legge, ma si dovrebbe trasformare in una proposta di legge importante per rafforzare quelle zone ed anche i piccoli Comuni e le aree interne. Grazie.
PRESIDENTE. Preciso che ci sono cinque minuti per gli interventi e tre minuti per la dichiarazione di voto.
Emendamento 1/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. C'è il rischio che quando si sta per tanto tempo fuori dall'Aula e non si ascolta la discussione sfugga qualcosa. Lo dico al Consigliere Putzu perché non si rende conto di quella che è stata la discussione, e lo capisco, ma la cosa che non riesco a comprendere è perché non si votano questi emendamenti.
Partiamo dalla logica, tutti gli interventi dicono che da domani mattina si preparerà una proposta di legge che riguarderà tutte le Marche, e lo dice anche il Consigliere Putzu, la retorica di “lavoriamo insieme”, salvo poi da questo punto di vista essere fregati.
La logica è lavoriamo insieme perché domani mattina le regole che riguardano …, Presidente, c'è un capannello al quale non so se non importa niente, lo capisco. Voi siete tanto bravi, ma io faccio fatica, non so se al Presidente Acquaroli interessa …
PRESIDENTE. Chiedo scusa, chi deve parlare esca dall’Aula, la regola è da rispettare. Vi prego di fare silenzio.
Romano CARANCINI. Non è chiaro, ai colleghi che ragionano e non hanno pregiudizi ribadisco che ho ascoltato gli interventi, segnalo quello del Consigliere Cancellieri, perché non possiamo votarla adesso. Perché le regole che riguardano tutta la Regione, se domani mattina volete preparare una nuova legge, non possono essere votate adesso. C'è una sola spiegazione a questo? C'è una motivazione? Magari ci dice che oggi vi fa male il cuore, non avete letto la legge e forse siete impreparati, lo dico in generale per rendere leggera questa discussione. Ma perché non possiamo farlo? Anche il Consigliere Putzu dice di lavorare insieme domani mattina, di lavorare insieme per preparare … Allora mi chiedo: per quale ragione non si possono modificare alcuni passaggi che riguardano l'uguaglianza, che interessa tutte le aree, e di conseguenza individuare i medici ospedalieri, i medici della medicina territoriale, i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, oltre agli infermieri, tra i soggetti destinatari di questa modifica? E’ semplice, perché se noi ci rimettiamo a discutere …, anzi sarebbe coerente perché ragioniamo sulle stesse problematiche, ma non ho sentito una sola parola su questo. Perché non modifichiamo adesso, che c'è di male, attenzione, le risorse esistono perché poi c'è un emendamento che porta da 200 mila euro a 500 mila euro il finanziamento di questa proposta di legge. Grazie.
PRESIDENTE. Il Consigliere Carancini esprime il proprioo voto favorevole sull’emendamento 1/1.
Emendamento 1/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Emendamento 1/2 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Subemendamento 1/3/1 a fima del Consigliere Carancini, che ha chiesto la parola per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Nella dicitura dell’emendamento 1/3 ho voluto essere più puntuale, ho accostato all'emendamento “medico di medicina territoriale ed ospedaliera, nonché infermieristico” “i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta”, proprio per evitare incomprensioni ed essere ancora più preciso.
E’ un subemendamento che specifica la natura dell’emendamento 1/3. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 1/3/1.Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/3 a firma dei Consigliero Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voto a favore perché questo emendamento del Consigliere Carancini inserisce dopo le parole ‘insediamento di personale’ le parole ‘medico di medicina territoriale ed ospedaliera nonché infermieristico”. L’emendamento, se accolto, rende questa legge leggermente più accettabile, quindi meno ridicola perché il giudizio ridicolo di una legge bizzarra va da sé.
Prendete l'articolo 1 che dice: “La Regione, in attuazione della normativa, promuove l'insediamento nei piccoli Comuni di personale dipendente del servizio sanitario”, significa che può promuovere anche l'insediamento di un amministrativo, di un Oss, di un infermiere, di un medico o di personale tecnico, di un geometra, un ingegnere. Tutti avrebbero diritto ad attingere da quella misura.
Ha capito, Consigliere Serfilippi, lei che “amichevolmente" mi rimprovera della definizione di ridicola, perché la ritengo ridicola. E’ un giudizio sulla legge.
Certo, una legge ridicola perché è indeterminata e bizzarra e diventa inapplicabile.
E’ una legge che declina l'inganno perché illude facendo illudere il personale amministrativo, il tecnico, tutti, tutti e nessuno. Dico ai Consiglieri Putzu e Pasqui che se a distanza di un anno nelle cinque provincie, una sola persona per ogni provincia, cinque in tutto il territorio regionale, si insedierà in applicazione di questa legge, vi do la mia parola e sapete che la mantengo, verrò qui e mi cospargerò il capo di cenere e chiederò scusa, ma non c'è questo rischio.
Possiamo fare un’altra cosa, perché non promuoviamo un dibattito su questa legge a Camerino, nel territorio del Consigliere Pasqui, e lo facciamo con i cittadini? Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Ho detto al Consigliere Cesetti di non utilizzare ancora le parole: bizzarra, assurda, ridicola, goffa, ma continua ad adoperarle. Voglio ricordarle che quando in minoranza approvavamo il bilancio, sul quale abbiamo sempre votato contro, quello era un bilancio tecnico e quella era una legge di bilancio importantissima, bizzarra, assurda, ridicola. Mi è venuto in mente adesso, dal 2015 al 2019 abbiamo approvato il bilancio di previsione ed era un bilancio tecnico, la legge più importante della Regione, una legge bizzarra, assurda ridicola e goffa. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/3. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/3 bis a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
Emendamento 1/4 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Onestamento non comprendo la valutazione sulla decadenza degli emendamenti 2/1 e 2/4. Sono autonomi rispetto alla previsione precedente. Grazie.
PRESIDENTE. Abbiamo del tempo, lo verifico, intanto andiamo avanti con l’emendamento 1/4.
Romano CARANCINI. La dichiarazione sull’emendamento 1/4 non può che non partire, purtroppo è assente, mi dispiace, dall’emendamento che aveva presentato la Consigliera Ruggeri, analogo a quello che abbiamo presentato come Partito Democratico, lo dico perché mi sembra corretto nei suoi confronti, soprattutto corretto nei confronti delle aree interne dei Comuni della provincia territoriale di appartenenza.
L’emendamento 1/4 riporta questa uguaglianza, mi chiedo, scusate, l’Aula è un luogo unico in cui ci si può confrontare, Consiglieri Serfilippi e Cancellieri, fateci capire perché non votate questi emendamenti?
Consigliere Serfilippi, delle aree interne del pesarese, fanese o dell’anconetano non vi importa? Lo farete domani mattina, ma perché non oggi? C’è un motivo, spiegatecelo, noi voteremo favorevolmente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Solo per chiedere da adesso in avanti il voto nominale su tutti gli atti. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 1/4.Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Lupini, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari: Acciarri, Acquaroli, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/5 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini. Decaduto, per la connessione tra i Comuni marchigiani compresi negli allegati e i territori delle comunità montane.
Per quanto riguarda il quesito posto dal Consigliere Carancini: l'emendamento 1/3 ha determinato la decadenza del 2/1 perché nel primo si parla di ‘medico di medicina territoriale ospedaliera’, che viene richiamato nell’emendamento 2/1 ‘medico di medicina territoriale ospedaliera nonché infermieristico’, mentre il 2/4, che è la modifica dell’articolo 1 comma 1, quello di cui abbiamo parlato, è sempre relativo al personale sanitario medico di medicina territoriale ed è legato come connessione oggettiva al primo emendamento che abbiamo respinto.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Oggettivamente contesto che venga escluso l'emendamento 1/5 per questa ragione: è evidente che l'emendamento precedente fosse più generico. Questo è un emendamento più di dettaglio che non è incompatibile, ha ad oggetto un inserimento differente.
Si può non approvare l'emendamento precedente, ma si può approvare questo che è alternativo rispetto alla previsione della legge originaria. Non stiamo nello stesso tema, vi chiedo scusa, ma vi prego di controllare perché mi pare un po' arbitrario non considerarlo tale. Grazie.
PRESIDENTE. Il tema di fondo è che l’emendamento 1/5 prevede: “Ai fini della presente legge, per territorio montano e aree interne di cui al comma precedente …”, ma se il comma precedente non c’è, è chiaro che non può sussistere. Lo possiamo mettere in votazione però questa è la carenza.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Il comma precedente è il comma 1 dell’articolo 1, questo che vuol dire? Non è che il comma 1 dell’articolo 1 è precedente a quello che non avete approvato.
PRESIDENTE Vuol dire all’articolo in generale?
Romano CARANCINI. Certo.
PRESIDENTE. Lo mettiamo in votazione ugualmente. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Per cercare anche qui di contribuire rispetto al ragionamento e mi rivolgo in particolare a tutti coloro che hanno dichiarato che in fondo domani mattina ci sarà una proposta di legge per tutte le Marche.
C'è un criterio astratto e generale che individua in maniera coerente e logica le aree interne, che è stato bocciato, ma questo criterio è più di dettaglio rispetto a tutto ciò, e riguarda le unioni montane, in particolare, ribadisco, la mappa delle aree interne 20.20 che è una mappa che predispone il Ministero e attiene ad una classificazione analitica di tutti i Comuni italiani e li suddivide in Comuni intermedi e Comuni città, diciamo periferici alla città. Le ultime due categorie sono i Comuni periferici e ultraperiferici. In quel criterio, che sarebbe integrativo del primo, vengono ricomprese tutte le aree, anche quelle colpite dal terremoto per poter avere questa indicazione, ecco perché credo che sia un criterio oggettivo, che vada a beneficio di tutti i territori e quindi, secondo noi, sulla base dell'impostazione data agli emendamenti costruttivi che abbiamo voluto proporre, potrebbe essere accolto se vi fosse coerenza fra le dichiarazioni ascoltate e il voto dato. Grazie.
Emendamento 1/5.Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari : Acciarri, Assenti Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 1/6 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voterò a favore di quest'emendamento che tende ad rendere più dignitoso il provvedimento.
Dico alla Consigliera Marcozzi che i bilanci tecnici, a differenza vostra, non li ho mai portati, basta dire le risorse che ci mettevo, alcune le ha ricordate il Consigliere Putzu, ma anche se li avessi portati, una legge di bilancio tecnico, anche fosse come la vostra, non è una bizzarra o assurda. Se invece avessi scritto nella legge di bilancio che avrebbe finanziato prioritariamente spese obbligatorie e vincolanti sarebbe stata una legge bizzarra e assurda. La bizzarria, che rende bizzarra l'attività legislativa di quest'Aula, ci investe tutti e quanto dico che questi provvedimenti sono bizzarri e assurdi coinvolge anche di me perché anch’io sono un legislatore insieme a voi.
Gli interventi previsti da questa legge sono destinati prioritariamente ai Comuni nei quali, a seguito dell'espletamento, nei due anni antecedenti, di una procedura di assunzione, i relativi posti sono rimasti vacanti. Quali procedure di assunzione? Di che? Per che cosa? Regoliamo il passato? Cos’è una legge penale? Come si fa a scrivere prioritariamente, lo dico alla Consigliera Marcozzi che sta qui a difendere l'indifendibile. Lei è la Presidente del Comitato per il controllo e la valutazione delle politiche, ma quando le svolge le funzioni? Ma come può valutare positivamente una legge che scrive: “Prioritariamente ai Comuni nei quali, a seguito dell’espletamento, nei due anni precedenti …”, ma vi rendete conto? Dispone per il passato, qui c’è la retroattività, l’indeterminatezza, la prioritaria, non ci sono le modalità con cui vengono dati, non si capisce quali siano i concorsi, si determina la disuguaglianza tra territori, tra soggetti. Chi è il soggetto beneficiario, ma vi rendete conto?
Non posso definire questa legge assurda, bizzarra, goffa e quindi ridicola? Ho il dovere di farlo perché sono un legislatore e la dignità della funzione legislativa, che viene vilipesa dalla goffaggine di un provvedimento, investe ciascuno di noi perché investe l’istituzione. Una legge di questo tipo non è un bel servizio che si rende ad un’istituzione della Repubblica che ha funzioni legislative, Presidente, e questo vale anche per lei che dovrebbe sovraintendere anche su questo. Grazie.
Emendamento 1/6.Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari : Acciarri, Acquaroli, Assenti Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Santarelli, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 1. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Per non ripetere quello che abbiamo detto tanto …, vi chiedo scusa solamente per …
PRESIDENTE. Silenzio in Aula, ancora una volta, altrimenti sospendo la seduta. Chiedo a tutti i Consiglieri di rimanere in silenzio in Aula.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Solo per ripetere che ancora una volta non andare analiticamente sui vari emendamenti è un approccio, un atteggiamento della maggioranza che sostanzialmente contraddice le dichiarazioni e non è la prima volta - scusi, Consigliere Santarelli, siccome molte volte mi riprende, abbia pazienza.
A differenza di quello che avviene dichiarate: “Lavoriamo insieme, proponete voi”, ci volete tanto bene che il Consigliere Putzu ci chiede di lavorare insieme nel futuro, perché oggi non avremmo potuto lavorare insieme? Vi smentite da soli, siete stati capaci di bocciare perché non l'avete letto o perché per voi la Costituzione è altra cosa, il primo emendamento che tendeva ad aggiungere all'articolo 1, comma 1, come fonte di questa legge la Costituzione. Non l’avete citata.
L’Assessore Saltamartini ha dichiarato che questa legge è provvisoria, un Assessore che dice una cosa come questa dovrebbe fare un mea culpa, non esiste la legge provvisoria per un docente di diritto costituzionale quale si vanta di essere, non esiste. Assessore Saltamartini, ho evitato prima, ma adesso fa lo splendido, le voglio dire che non esiste una legge provvisoria, esiste o non esiste una norma, non una legge provvisoria, non smentisca i suoi che hanno parlato di contributo, lei ha parlato di altro. Non esiste la legge provvisoria, mi vergognerei a dirlo, ma soprattutto non mi vanterei.
Avete citato nelle fonti di questa legge le norme europee, le leggi nazionali, siccome l’ha citato lei l'articolo 44, secondo comma, credo in questa legge avrebbe fatto perfettamente capolino.
In realtà siete in grado di negare voi stessi. Leggo negli occhi del Consigliere Cancellieri, che è una persona …, io lo capisco, però in questo cito un pezzetto della mia relazione: “I Consiglieri regionali devono ritrovare la dignità rispetto alle cose, non stare ai diktat di qualcuno che decide quante risorse avere, interessarsi di tutta la regione, non di un pezzo di essa”. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. La dichiarazione di voto l’ha fatta il Consigliere Carancini, ma io parlo in dissenso, devo parlare in dissenso e abbandono l’Aula. Lo faccio per parlare perché voglio che resti agli atti quello che dico, non importerà, non c'è problema, anche perché non riesco neanche a votare contro ad un articolo di questo tipo che calpesta la dignità legislativa, e non sono io che offendo, è votandolo che si offende quando si dice che la Regione, in attuazione della normativa statale e dell’Unione europea, nonché del comma 7 dell'articolo 4 dello Statuto regionale …, l’avete letto?. Il comma 7 dispone che “la Regione riconosce la specificità del territorio montano e delle aree interne. Promuove politiche di intervento e di riequilibrio per assicurare un’equa distribuzione dei servizi e delle infrastrutture, occasioni di lavoro ed adeguate condizioni di vita”. Mi dite come possono essere conseguiti, uno soltanto, uno, mezzo, un decimo, di questi obiettivi con una legge di questo tipo, che prevede e che promuove l'insediamento nei piccoli Comuni dell'entroterra marchigiano di personale dipendente del Servizio sanitario?
Non si dice quale, se è personale amministrativo, tecnico, funzionari amministrativi, tecnici, ingegneri, Oss, medici. Se invece si approvava l'emendamento del Consigliere Carancini, che prevedeva dai medici di medicina generale ai pediatri di libera scelta, sarebbe stato possibile.
Il comma 1 bis, prima il Consigliere Pasqui ha detto che il Consigliere Cesetti offende anche le strutture regionali perché la dottoressa YY ed il dottor XX avrebbero dato il via libera a questa legge. E’ noto quanto sia alta la mia stima nei confronti della dottoressa YY e anche nei confronti del dottor YY, anche se non lo conosco, la dottoressa YY l'ho conosciuta ad operare ed è una persona che stimo tantissimo, ma a me i dirigenti YY e XX sotto l'aspetto del legislatore non mi devono insegnare nulla, anzi, forse qualcosa posso insegnare loro, e si potrà convenire, loro danno un parere tecnico che è cosa diversa da fare il legislatore. Questo non c'entra nulla, è una legge di cui obiettivi dell’articolo 1 sono impossibili da conseguire.
Presidente, con il permesso del gruppo mi assento perché non me la sento neanche di votare contro ad un obbrobrio di questo tipo.
PRESIDENTE. Il Consigliere Cesetti lascia l’Aula.
(Il Consigliere regionale Fabrizio Cesetti abbandona l’Aula)
Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Non replico mai, non è mio costume farlo nei confronti di coloro che ritengono di esplicitare nell'ambito del mandato tutto quello che vogliono, dico però al Consigliere Carancini che questa norma ha la caratteristica della straordinarietà, interviene per una questione emergenziale in un'area delimitata, altrimenti bisognerebbe spiegare nel nostro Paese perché nelle Marche diamo dei provvedimenti al personale che lavora in certe zone rispetto ad altre.
C'è la necessità di garantire la ragionevolezza della norma, l’adeguamento al principio di uguaglianza consiste nel fatto di dare funzionalità a quei servizi sanitari in aree colpite dal terremoto in cui i concorsi espletati per garantire la funzionalità del servizio sanitario nazionale non hanno sortito gli effetti desiderati, cioè l'occupazione del posto da parte dei sanitari e degli infermieri. Questo è il principio di ragionevolezza.
Teniamo conto, molto spesso dagli interventi sembra che questo sia il Parlamento supremo, che abbiamo una normativa molto chiara, l'articolo 117 è chiarissimo, il potere legislativo delle Regioni è concorrente, significa che abbiamo il potere di legiferare all'interno dei principi dettati dallo Stato.
La materia che riguarda il trattamento e le condizioni remunerative e retributive del personale non appartiene alla potestà legislativa regionale, questo è il motivo per cui questa norma era necessaria, non potevamo inserirla nella legge-quadro regionale sulla sanità, quella che abbiamo approvato ad agosto, per tale ragione questa norma si appalesa perfettamente congruente con la nostra Costituzione, perfettamente congruente con le finalità che la Regione persegue.
Ritengo sinceramente che se il Governo dovesse impugnarla la Corte costituzionale potrà giudicare la sua ragionevolezza, poi vedremo quello che succederà.
Per il momento tutte le critiche che sono state esplicitate alla legge regionale …, ricordate la palese incostituzionalità di moltissime norme non è stata accertata, non è stata neppure impugnata la nostra legge dal Governo Draghi davanti alla Corte costituzionale.
Penso che sia un messaggio positivo quello che oggi andiamo ad approvare, dare continuità a servizi in zone particolarmente danneggiate del cratere. Un segnale chiarissimo e non capisco come mai l'opposizione dissenta anche su delle cose molto evidenti.
Per quanto riguarda il richiamo alla Costituzione, Consigliere Carancini, questo è il motivo, sarebbe stato utile delimitare questo indicando l’articolo 44, l’ho visto nel suo primo emendamento, però se la Costituzione non è richiamata penso che la legge regionale si debba comunque conformare ad essa ed il fatto che una legge si richiami alla Costituzionale o meno è del tutto influente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Torno su un argomento, ogni volta che c'è una legge, un documento, c'è questo atteggiamento di superiorità morale che ha affondato la sinistra perché la sinistra perde continuamente le elezioni politiche parlamentari, molto spesso, per questo atteggiamento di grande arroganza, grande spocchia.
Questo è un provvedimento che cerca di mettere una pezza su una situazione oggettiva, basta chiedere ai cittadini di quella zona se hanno delle difficoltà nell'accesso alle prestazioni sanitarie. Non c'è più il medico, c'è quattro paesi più in la, è complicato, magari non viene a casa.
Riuscire a implementare l'offerta secondo me è un servizio ai cittadini, Poi che lo stesso problema si ponga in maniera diversa in altre zone non solo non lo disconosciamo, ma è anch'esso da affrontare.
In questo momento nell'ambito delle vicende dell'area del sisma, del cratere, possiamo dare questa risposta, perfettibile, perché valuteremo. Quando al Servizio bilancio abbiamo cercato di trovare i fondi, li abbiamo dovuti imputare a dei capitoli perché altri non c'erano, non era opportuno farlo ai fondi di riserva, abbiamo cambiato il capitolo, ci siamo posti anche il problema se questi 200 mila euro del primo anno riusciremo a spenderli tutti, li rimputeremo l'anno prossimo.
Mettere in piedi un percorso virtuoso ed attrattivo è molto complicato, sia per l'Assessore Saltamartini che per un altro di un'altra area politica, perché è un problema oggettivo nel quale sciogliere il nodo è molto complesso per normative nazionali, contratti di lavoro nazionali e per mille altre cose. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Forse non si è compresa la mia domanda nell'intervento precedente per mia responsabilità, gliela rifaccio: Presidente, perché non c'è la clausola valutativa in questa norma? Glielo chiedo come Vicepresidente del Comitato di valutazione delle politiche. Capite bene che in una legge come questa c’è la necessità che venga inserita.
Vorrei rispondere al Consigliere Ciccioli, che ho sentito prima usare tanta enfasi contro il PD, abbiamo perso e ci sentiamo superiori, lo dice sempre e anche questa volta l’ha detto. Gli vorrei leggere l’articolo 1, che tra l’altro è composto da due soli commi, non è una roba complessa da capire, piuttosto semplice, e dice: “La Regione, in attuazione della normativa statale …, promuove - abbiamo detto che usiamo un verbo, lei può condividere con me che non si tratta di un verbo che decide, indicativo, ma generico - l’insediamento di personale dipendente del servizio sanitario nei Comuni marchigiani compresi negli allegati 1 e 2”. Sappiamo che sono quelli della 189, quindi quelli del cratere. Lei mi deve dire dove c’è scritto che questo personale sanitario è medico, infermiere o Oss o, come hanno detto i miei colleghi in precedenza, può essere un architetto come me. Sa che ci sono dei tecnici che sono dipendenti del servizio sanitario regionale? Potrebbe essere assunto un qualunque tecnico.
Visto che stiamo redigendo e preparando una legge, la cosa principale, se lei vuole implementare i servizi socio-sanitari, è scrivere qui quali sono le figure, oltretutto gli interventi previsti da questa legge sono destinati prioritariamente e non a quei Comuni nei quali, a seguito dell’espletamento, nei due anni antecedenti, di una procedura di assunzione rispetto alla quale sono rimasti dei posti vacanti. Posti di che cosa? Non c’è scritto, posti vacanti di cosa? Da calzolaio? Da veterinario? Non c’è scritto, rimane sempre personale dipendente del Servizio sanitario, lo si presume perché è scritto nel comma precedente, sennò non c’è scritto da quale procedura.
Altra cosa grave, e mi fa ridere che l’Assessore Saltamartini che la materia la conosce non si ponga il problema, il Comune come fa ad espletare le procedure di scelta del candidato? Come fa a fare i concorsi? Lei ha appena sciorinato tutte le sue conoscenze sull’articolo 117 e seguenti della Costituzione, ma il Comune come fa che non è competente e non può decidere in maniera autonoma? Tra l’altro spesso in Comuni molto piccoli, lei mi insegna, alcuni medici hanno come bacino di riferimento più di un Comune rispetto al numero degli abitanti.
Vorrei sapere come si concretizza soltanto l’articolo 1. Qualche domanda me la porrei, invece di sostenere che noi siamo arroganti, mi chiederei due cose, la prima: “Chi è il dipendente individuato, chi sono questi soggetti”? Dire se sono medici, infermieri, Oss o calzolai, poi: “Chi fa la selezione del personale ed in base a quali requisiti?” Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Acciarri, Acquaroli, Assenti, Ausili, Baiocchi, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Santarelli, Serfilippi.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Mastrovincenzo, Vitri.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Come richiesto dalla Consigliera Casini esplico in merito al problema della clausola valutativa, che è stata introdotta dalla legge 3 del 2015 della Regione Marche, clausola che, come lei sa, valuta i tempi, le modalità di attuazione e controlla l'andamento della legge, però non è obbligatoria, non deve necessariamente essere inserita in tutte le leggi.
In questo caso con un emendamento che poteva essere valutato si poteva inserire, ma questo è un dibattito che rimando all’Aula, per l'applicazione in termini di stretta proceduralità non è una necessità.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Le chiedo per quale motivo non sia sottoposta anche questa norma, come sempre accade, al Comitato che decide se è opportuno o no inserire la clausola.
In questo caso non mi pare - posso sbagliare perché sono stata assente in una seduta, è possibile che sia stata esaminata nel corso di quella seduta - che sia stata sottoposta al Comitato che decide in maniera discrezionale, altrimenti mi deve dire chi ha deciso di non sottoporla e in base a quali criteri. Poi se non c'ero io ... Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Marcozzi.
Jessica MARCOZZI. Grazie, Presidente. Il 25 novembre mancava un componente nel Comitato, a seguito delle elezioni la Consigliera Biondi è diventata Assessore, cosa è accaduto? Che la legge il 25 novembre è stata licenziata ed iscritta ed è per questo motivo che non c’è la clausola valutativa. Non è stato radunato il Comitato per mancanza di un Consigliere della Lega, che non era stato sostituito, ed è per questo motivo non c'è la clausola valutativa. Grazie.
PRESIDENTE. Concludo questo argomento dicendo che da parte della Segreteria dell'Assemblea tutte le proposte di legge vengono inviate al Comitato prima di essere portate in Aula.
Ritorno al punto di partenza, giustamente ringrazio la Consigliera Casini di essere intervenuta su questo aspetto perché dobbiamo utilizzare tutte le armi a disposizione.
La clausola valutativa in generale è un'arma, in senso buono, che serve ai Consiglieri di opposizione, ma anche e soprattutto ai Consiglieri di maggioranza per mantenere, a mio avviso, un andamento più attuativo possibile delle leggi.
Ha la parola la Consigliera Casini.
Anna CASINI. Grazie, Presidente. Lei ha detto una cosa inesatta, che è discrezionale l’inserimento della clausola valutativa, doveva aggiungere che è discrezionale, ma chi lo decide è il Comitato, a parte il caso di specie nel quale non c’era il numero legale, poi vedrò con la Presidente, ma non è discrezionale, non mi pare che sia possibile non mandarla al Comitato di valutazione e se questo fosse sarebbe molto grave.
PRESIDENTE. Ho detto una cosa diversa, ho chiesto al Segretario se avessi detto una cosa che non pensavo e cioè che qualsiasi Consigliere con un emendamento può inserire la clausola valutativa, non che non è discrezionale, ma l'interpretazione credo che sia comprensibile da parte di tutti, lavoriamo per le stesse finalità.
Articolo 2. Vi sono alcuni emendamenti.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. L’emendamento 2/1 è ammissibile, ma forse non è stato visto puntualmente. Comunque è un emendamento innovativo perché inserisce un criterio nella legge, che riguarda l'inserimento di questo emendamento nei bandi di concorso. Questo è l'oggetto, quindi non è affatto incompatibile con la previsione iniziale e cioè che cosa si intende affermare? Si intende affermare che nei bandi della Regione, per rendere trasparente e anche incentivante la possibilità del previsto contributo di 12 mila euro, venga inserita anche questa indicazione nelle forme dovute, attraverso, come si prevede nella legge, il contributo ai Comuni.
Il secondo emendamento tende in realtà a definire una modalità di chi può usufruire del contributo, cioè tutti coloro che intendono spostarsi nel Comune richiedente. E’ un elemento descrittivo di valutazione positiva per tutti coloro che intendono trasferirsi.
L’emendamento 2/3 è soppresso per la mancata approvazione precedente ed anche il 2/4. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Intervengo sull’articolo e sugli emendamenti. Chiedo al Consigliere Carancini di seguirmi perché ho visto questa proposta di legge stamattina, se ne è occupato lui, lo ripeto perché cerco attenzione, forse a dimostrazione che apprendo anche abbastanza celermente.
L'articolo 2 parla degli interventi finalizzati all’articolo 1 (Finalità): promuove l'insediamento di personale dipendente del Servizio sanitario nei Comuni indicati al comma 1. Il tema è questo, può essere anche personale amministrativo, può essere personale tecnico, non solo, può anche essere personale che non presta attività in quella struttura. Questo è il punto, signori. Vi prego di seguirmi.
Assessore Saltamartini, che cosa può succedere? Prendiamo la città del Consigliere Pasqui, Fabriano, c’è l’ospedale, lì può chiedere la residenza con le premialità uno che lavora all’ospedale di Camerino, ma la può prendere anche uno che fa l’amministrativo a Camerino, oppure uno che prende la residenza con le premialità e fa l’amministrativo e lavora a Fermo. Magari dice: “Io vado ad abitare a Camerino perché mi piace la mattina guardarmi le colline ed andare a lavorare a Fermo”. Lo può fare. Si promuove l'insediamento, può chiedere di essere insediato nel Comune di Camerino un infermiere che lavora a Jesi, prende la premialità di 12 mila euro e va tutte le mattine a lavorare a Jesi.
(interventi fuori microfono)
Fabrizio CESETTI. Dove sta scritto? Non c’è, voi parlate di personale del Servizio sanitario, che è regionale. La Consigliera Casini mi ricorda che io apprendo facilmente, in un attimo ho visto ed ho pensato di sfruttare questa capacità innata, quindi sono andato qui e subito l’ho specificato, quindi può essere non residente.
Uno che lavora a Jesi del Servizio sanitario chiede di essere insediato a Camerino e tutte le mattine parte e va a lavorare a Jesi. Supponiamo che sia un infermiere, se si insedia lì gli facciamo fare la reperibilità notturna? Ma siamo fuori di testa? Sa perché si crea il danno? Pensate alla persona anziana,, che vive a Camerino che sa che un infermiere, un medico dell’ospedale di Jesi è stato insediato a Camerino perché prende la premialità e va lì a dormire la sera. L’infartuato di Camerino la notte che fa? Chiama quello, ma gli risponde che mica fa l’attività lì! Queste cose non ci sono scritte perché mi rendo conto che è difficile leggere una cosa bizzarra, o sono particolarmente intelligente, oppure voi non l’avete letto e non posso pensare che non sapete leggere. Consigliera Marcozzi questa cosa qui non c'è scritta, c’è il personale dipendente del servizio sanitario, quindi, può essere insediato nel Comune di Camerino o nelle aree interne uno che lavora lungo la costa. Grazie.
PRESIDENTE. Devo dare una spiegazione, ripetere quello che ho detto prima, anche confrontandomi con il Segretario generale e gli altri collaboratori.
L'emendamento 1/3 si proponeva di aggiungere dopo le parole “l'insediamento del personale” "medico di medicina territoriale ed ospedaliera, nonché infermieristico’, l’emendamento 2/1 parla di concorsi di cui all'articolo 1, comma 1, relativo ai medici di medicina territoriale ed ospedaliera ed infermieristico, siccome non c’è questo presupposto si è ritenuta questa situazione.
Emendamento 2/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti. Decaduto.
Emendamento 2/ 2 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. E’ emendamento che tende a migliorare l'articolato legislativo e soprattutto sottolinea come sia indispensabile per poter beneficiare dell'eventuale contributo di 12 mila euro, ammesso e non concesso che rientri all'interno delle condizioni per cui la Giunta decide di intervenire, in base all'articolo 2, comma 2. Perché è la Giunta che definisce le modalità e tende a valorizzare chi vuole spostarsi in quel contesto territoriale previsto. E’ una forma più puntuale e precisa per poter rendere coerente la legge. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Santarelli, Serfilippi.
Astenuti: Nessuno
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/2 bis a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
Emendamento 2 /3 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Voto a favore, però voglio riprendere il discorso di prima e mi rivolgo al Vicepresidente che è sempre molto attento e che ringrazio anche per questo.
L’Assessore Saltamartini dice che questa è una norma con le caratteristiche della straordinarietà per i servizi sanitari, ma una norma straordinaria prevede un'organizzazione e misure economiche straordinarie e qui non si vedono. Invito l’Assessore Saltamartini a fare una riflessione perché so che lui non poteva volere questa legge in questi termini. Per come lo conosco io non può volere una legge del genere,, la subisce, non la condivide, però lui può dire quello che vuole ed io lo invito a fare una riflessione su quello che ho detto prima: se non si crea un disservizio all’organizzazione dei servizi sanitari sul territorio regionale.
Guardiamo al Comune di Camerino come esempio, pensiamo ad una persona che abita al confine di Camerino e lavora a Jesi, trasferisce la residenza dentro le mura, ai confini di Camerino, magari ha una casa di parenti, prende i 12 mila euro e torna a lavorare a Jesi, ma non è tanto che prende i 12 mila, ma crea un'illusione perché ad una persona anziana il fatto che un medico, un infermiere risieda lì dà sicurezza, ci fa affidamento.
Voi volete dare a queste persone, che hanno bisogno e sentono un’esigenza reale, uno spot ed anche un’illusione per colmare le loro paure, se è così questo è un rischio e non sarebbe bizzarro, goffo, assurdo, sarebbe indecente. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Condivido l'idea che ci possono essere persone che vogliono in qualche modo utilizzare la legge per fini di vantaggio personale, ci può stare, però, non parto dal problema dell'operatore sanitario marchigiano, andiamo alla radice.
L’articolo 1 prima promuoveva l’insediamento nei piccoli Comuni dell’entroterra marchigiano di personale dipendente del servizio sanitario nei comuni marchigiani, poi è stato tolto “nei piccoli Comuni marchigiani”, è stato lasciato generico, “promuovere l'insediamento di personale sanitario dipendente del Servizio sanitario”, questo già mette una limitazione.
L’articolo 2 dice che la Giunta regionale determina i criteri e la modalità per la concessione di contributi indicati al comma 1.
Dietro questa legge c'è un regolamento applicativo, dei criteri che salvaguardano eventuali rischi.
(interventi fuori microfono)
Carlo CICCIOLI. Ma come non lo posso fare, certo che lo posso fare!
PRESIDENTE. Vi prego di non interloquire fra voi, dichiarazione del Consigliere Ciccioli e silenzio degli altri.
Carlo CICCIOLI. La Giunta regionale determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi indicati, il che significa che nel regolamento ci sarà che se io sono dipendente del Servizio sanitario, ma non presto servizio nell’area del cratere sono escluso dai criteri per la concessione del contributo.
I criteri e le modalità di esaurimento delle domande li fissa la Giunta regionale.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula.
Carlo CICCIOLI. Per me la norma di salvaguardia è già prevista. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 2/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Bora, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Serfilippi.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 2/4 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti. Decaduto.
Articolo 2. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Voglio fare un cenno all'intervento che ha fatto precedentemene l’Assessore Saltamartini, non certo per aprire polemiche, che non voglio fare, ma sulle quali intendo rispondere. Se avesse ascoltato la mia relazione in Aula avrebbe capito che il dispiacere di questa parte dell'emiciclo è che su questa legge non ci ha messo mano la Giunta regionale perché penso che se ci avesse messo mano e testa avrebbe certamente avuto l’interesse per tutta la regione Marche.
In realtà quello che lui dice, questo lo voglio sottolineare, se ho capito bene quello che è stato detto, è che questa è una legge straordinaria, prima ha dichiarato provvisoria, probabilmente andava interpretata come straordinaria, ma per rendere una legge straordinaria bisogna scriverlo, per rendere una legge straordinaria, connessa a una straordinarietà o ad una emergenza andava inserito nella legge e l'articolato previsto era stato legato, ad esempio, alla dichiarazione dello stato di emergenza o altro. Qui questo non c'è e secondo me non è un dettaglio da poco, proprio per quelle ragioni a cui lei ha fatto riferimento, cioè al fatto che noi non possiamo applicare alle stesse condizioni norme diverse, perché è la legge che non include questo dettaglio.
La seconda cosa la dico al Consigliere Cancellieri, mi arriva questo post che ha fatto una ventina di minuti fa, ho sbagliato, non so se è un post di un altro momento, e scrive: “ Ecco il mio intervento in Aula, oggi abbiamo discusso una proposta di legge che promuove l'insediamento dei medici nell'entroterra”, se non è in connessione con questa legge chiedo scusa, ma se fosse stato fatto in connessione questa legge non sono i medici dell'entroterra, sono i medici dell’entroterra del cratere sismico. Capisco che da questo punto di vista gli elettori dell’area montana del pesarese e dell'anconetano possono arrabbiarsi e non dico altro, ma nel post va scritto quello che stiamo discutendo. Può essere sfuggito anche perché probabilmente va aggiunto qualcosa. Non state discutendo della legge di insegnamento dei medici nell’entroterra, ma dei medici nel solo entroterra del cratere sismico. Lo dico perché i cittadini dell'entroterra pesarese e anconetano oggi sono danneggiati, potrebbero arrivare finanziamenti a Macerata, ma non in un piccolo Comune del pesarese, questa è la realtà. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. In dissenso perché la mia indignazione nei confronti di questa norma è superiore a quella del Consigliere Carancini, dissento da lui.
Mi rivolgo al Consigliere Ciccioli perché è il capogruppo e perché è mio collega in I Commissione. L’articolo 2, comma 2, dice: “La Giunta regionale determina i criteri e le modalità per la concessione dei contributi indicati al comma 1”, e non può fare diversamente, e al comma 1 promuove l'insediamento di personale dipendente del Servizio sanitario, di tutto il personale dipendente del Servizio sanitario. Va da sé, non può difendere l'indifendibile e sostenerlo, bastava scrivere: “Promuovere l’insediamento di personale dipendente del Servizio sanitario che svolga attività e funzioni nei Comuni”, vedete quanto è semplice, però non l'avete fatto. Non avendolo fatto questa è una legge bizzarra perché non sa dire neanche a se stessa quello che deve fare, è goffa perché non ha niente di una legge, di una disposizione, sembra quasi una sorta di mozione indeterminata. E’ assurda perché determina un'illusione rispetto ai reali bisogni, paure ed esigenze che ci sono in sanità.
Se una legge si presta a bizzarria, è goffa e assurda, è ridicola nella perfetta accezione del termine perché quello che dice il Consigliere Ciccioli non si potrà fare, perché la Giunta regionale non potrà mai determinare criteri diversi da quelli indicati dalla legge, ma potrà soltanto stabilirli nel rispetto del dettato legislativo, altrimenti non solo l'atto dispositivo è illegittimo, ma espone coloro che lo adottano a responsabilità anche di ordine erariale rispetto a colui che viene inopinatamente escluso per una errata interpretazione della legge. La Giunta regionale potrà disporre soltanto la concessione dei contributi indicati al comma 1 a tutti i componenti e dipendenti del Servizio sanitario regionale, che prestano la loro attività ovunque, in modo indistinto, che possono essere: infermieri, Oss, medici, geometri, architetti, portantini, operatori ecologici, tutti dipendenti del Servizio sanitario regionale, che sono oltre 20 mila, ai quali non si può dire di no, quelli che magari stanno a confine, che prestano attività da un'altra parte e vanno lì a dormire e a prendere il contributo. Non lo faranno, ma potrebbero farlo perché la legge dispone per l'avvenire, disciplina i comportamenti umani e deve dire che non lo devono fare, deve dire a chiunque cosa è lecito e cosa è illecito per attingere a determinati contributi. Questa è la legge, il resto è esercizio ridicolo dell'attività legislativa. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 2. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi (*)
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Mastrovincenzo, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Vi prego di verbalizzare il foto favorevole del Consigliere Borroni (*)
Articolo 3
Emendamento 3/1 a firma della Consigliera Ruggeri. Decaduto.
L’emendamento 3/1 è decaduto per il fatto che non è stato accolto il subemendamento 1/3/1. Articolo 3. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Questo articolo lo possiamo anche votare favorevolmente con lo spirito che tende a dire che l'erogazione di contributi, di questa indennità, è una delle varie azioni che viene prevista dalla legge, non è affatto incompatibile. E’ un articolo che può essere votato, non scalfisce tutte le grandi lacune ed i grandi errori di una legge ingiusta, disuguale, con tutta una serie di problemi che abbiamo detto. Per quanto ci riguarda, non so chi lo voterà, penso tutti quanti, questo articolo lo possiamo votare.
Peraltro, lo anticipo già, ci aspettiamo che vi sia una reciproca disponibilità ad integrare questo articolo 3, che non è altro che un pezzo delle azioni che voi immaginate di mettere in campo per integrare le variazioni.
Voterò favorevolmente e senza alcun pregiudizio. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Apprezzo l’input del Consigliere Carancini, ma devo votare contro per coerenza e perché c'è un pre-giudizio negativo perché questo dà attuazione a progetti sperimentali di incentivazione della residenzialità, che prevedono, in particolare, un contributo di 12 mila euro ed il recupero di immobili …
PRESIDENTE. Vi chiedo di sospendere perché non c’è la presenza di un componente della Giunta, credo che l'Assessore sia uscito per un motivo impellente, se per favore potete richiamare lui o qualche altro della Giunta.
Prego, Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Sono costretto a votare contro perché si prevede questo contributo di 12 mila euro e poi il recupero di immobili da destinare alla residenza di personale dipendente del Servizio sanitario. Gli nterventi indicati alle lettere a) e b) del comma 1 sono addirittura cumulabili. Ma noi abbiamo detto che questi contributi possono essere dati indistintamente a tutto il personale dipendente del Servizio sanitario e se io voto a favore di questo articolo cado in contraddizione con quello che ho detto poc'anzi, che secondo me questa è una bizzarria di proporzioni cosmiche, qualcuno non solo può prendere il contributo, ma si possono pure recuperare gli immobili. Nel Comune di Fabriano ho un immobile che uno zio mi ha lasciato, presto attività a Jesi, vivo al confine di Fabriano, ma non dentro Fabriano, ci porto la residenza, sono un dipendente del Servizio sanitario regionale, vado lì e mi prendo il contributo di 12 mila euro, che è cumulabile con il recupero. Mi recupero la casa dello zio, come faccio andare lì se la casa è dissestata, la recupero, mi prendo il contributo e tutte le mattine parto e continuo a lavorare a Jesi e anziché tornare a dormire nel territorio confinante con Fabriano, varco il Rubicone dei confini, e vado nell’immobile dello zio e mi prendo i contributi. E la persona anziana che sta a Fabriano e fa affidamento su di me, che vado a svernare con la fidanzata nella casa dello zio, magari spera nel medico vicino casa. E’ una cosa che non si guarda, voto contro. Grazie.
PRESIDENTE. Articolo 3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Carancini, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Casini, Cesetti, Lupini, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 3 bis (articolo aggiuntivo)
Emendamento 3 bis/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Mastrovincenzo, Vitri, Cesetti.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Che cosa ha in sé questo emendamento? La volontà di contribuire a questa proposta di legge, cercando di coinvolgere le due strutture sanitarie fondamentali, come quelle di Urbino e di Camerino.
E’ un riconoscimento importante rispetto alle persone che nelle condizioni della previsione della legge possono però, dentro quei territori, effettuare tutta una serie di attività incentivanti, cioè non si incentiva ad andare in quei territori, in questo caso nelle aree del cratere, se è sufficiente dare i 12 mila euro per un insediamento.
Chiediamo che la Regione Marche stipuli con le Università di Camerino e Urbino un protocollo d'intesa diretto a promuovere in materia sanitaria corsi di formazione, progetti di ricerca, stage di aggiornamento, corsi di docenza e comunque ogni attività funzionale finalizzata ad incentivare il trasferimento del personale medico.
Il senso di questo emendamento dove sta? Nel fatto che non sempre il personale sanitario trova nel profilo economico l'incentivo a spostarsi. C'è l'anima del sanitario che ama migliorarsi, intende aggiornarsi, che vuole sottolineare alcuni progetti e partecipare, e chi meglio delle Università di Camerino e Urbino può farlo?
Credo che sia anche un atto di grande riconoscimento per quelle strutture, lo dico in particolare ai presentatori della legge perché è naturale che, avendo deciso che questa norma sarà destinata solo ai cittadini del cratere, l’Ospedale di Camerino sta perfettamente dentro quella ipotesi. Grazie.
PRESIDENTE. Emendamento 3 bis/1. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Acciarri, Assenti Ausili, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Astenuti: Nessuno.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Articolo 4.
Ha la parola il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi lasci fare un commento sul voto negativo precedente, rivolto in particolare al presentatore Consigliere Pasqui e al Consigliere Marinelli, che prima si sono riempiti la bocca irridendoci rispetto alle esigenze del territorio e poi hanno votato contro un emendamento relativo ad un accordo con l'Università di Camerino. Vi chiedo se questa è coerenza rispetto a quello che avete fatto prima, avete irriso il tema relativo alla questione ed avete enfatizzato quello inerente ai territori delle aree colpite, poi quando c’è stato da votare un emendamento che riconosce all'Università di Camerino la necessità di un collegamento lo rigettate.
Non ci sono parole, poi andate a dire che noi abbiamo voluto …
Il Consigliere Ciccioli ha detto: “Domani andremo a dire che voi avete votato contro le risorse nel cratere”. E’ uno schiaffo alla vostra terra, alla vostra università, alla professionalità di Unicam, che ha il proprio interno una serie di facoltà direttamente riconducibili all'aspetto sanitario.
Questo emendamento supera l'emendamento, il volere di chi comanda e scomanda la vostra maggioranza perché il Consigliere Ciccioli è venuto a raccontare in Commissione che più di 200 mila euro non c'erano, addirittura hanno tagliato le risorse che erano previste in origine dalla legge del Consigliere Pasqui, che erano di 300 mila euro. Si è indignato, ma non per quello, che gli fa, poi dice che non è un interesse personale. E’ così, la realtà è questa.
Adesso noi mettiamo 500 mila euro, alla luce di quello che abbiamo discusso, che sono destinati per la vostra legge, a tutti i contenuti che essa previsti.
Indipendentemente dall'aver approvato o meno gli emendamenti che avrebbero riguardato tutta la Regione Marche, un atto di serietà e di coerenza imporrebbe di votare questo emendamento. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Le leggi per essere solide devono avere una risorsa finanziaria certa, l'imputazione precedente era stata fatta in parte sul fondo di riserva e il Servizio ha sottolineato che era ai limiti della legittimità, per cui abbiamo ritenuto opportuno non rischiare imputando il capitolo di spesa sul fondo di riserva ed abbiamo reperito altri fondi.
Come tutti sanno il bilancio attualmente in corso è stato oggetto di rastrellamento di tutti i fondi possibili per i danni dovuti all'alluvione, che è stata un'emergenza di grande rilievo (i danni agli edifici, la morte delle persone). Tutto ciò che era possibile reperire, che non era essenziale, è stato tolto, per cui abbiamo un bilancio molto dimagrito. E’ difficile andare a prendere i soldi in capitoli che sono già ridotti all'osso, per questo sono stati rintracciati dei capitoli la cui spesa non è immediata e la legge è stata dotata, fondi certi, di 200 mila euro per tre anni, capitoli rivedibili nell'arco di provvedimenti di assestamento di bilancio e di variazione di bilancio. L'importante è far partire con questi 200 mila euro certi la spesa. I soldi ci sono, sono lì, speriamo di utilizzarli tutti nell'arco dell'anno perché la Giunta deve fare i criteri, che sono essenziali, che ridefiniscono, se ci sono delle incertezze, il titolo a cui aver diritto per usufruire di questa legge.
Una volta fatto il regolamento devono essere fatti dei bandi che devono essere esaminati, andiamo col tempo al di là alcuni mesi e non so se sarà possibile spendere in quest'anno tutti i 200 mila euro, mi auguro che sia possibile utilizzarli tutti, significa che ci sono dei soggetti che prendono servizio in quest'area, bisogna essere dipendenti del Servizio sanitario nazionale.
Faccio la postilla, se all'Università di Camerino ci sono dipendenti che fanno parte del Servizio, che hanno convenzioni, perché si tratta di convenzioni, con il Servizio sanitario nazionale va benissimo, altrimenti questa legge è finalizzata all'assistenza sanitaria, non a chiunque. Ci sono mille altre attività pubbliche che possono essere sostenute, noi con questa legge miriamo a quei dipendenti che svolgono attività sanitaria in quel territorio, quello del cratere, non fuori.
Eventuali incertezze o dubbi interpretativi saranno dissolti dai criteri e dal bando che sarà emesso dalla Giunta regionale e sgombrerà il campo da qualsiasi equivoco si potrà verificare.
Questi soldi sono certi, magari riuscissimo a utilizzarli nelle variazioni di bilancio, significa che la legge ha avuto successo e la implementeremo . Il problema principale sarà trovare personale del Servizio sanitario nazionale, medici di medicina generale o infermieri o altro disponibili a stabilirsi e a lavorare in quest'area, cosa che in questo momento, non per colpa nostra, è oggettivamente così.
Il reclutamento di personale sanitario in tutte le aree montane della regione è particolarmente difficile, ancora più complicato nelle zone che si sono spopolate per via del terremoto del 2016. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Cesetti.
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. Non ripeterò cose dette, però l’Assessore Saltamartini cita sempre la Costituzione, ricordo che l'articolo 81, terzo comma, ci dice: “Ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai mezzi per farvi fronte” e questa disposizione costituzionale, sappiamo bene, combinata con le altre disposizioni della Costituzione impone anche per le Regioni l'obbligo di dare copertura finanziaria ai provvedimenti legislativi che SI adottano e che comportano un impegno di spesa. Quasi tutte le leggi comportano un impegno di spesa ed insieme a quello bisogna garantire il cosiddetto equilibrio di bilancio perché le due questioni si collegano tra di loro.
Questa legge non ha la copertura finanziaria. E’ vero che il Governo non ha impugnato la legge 19, ma il Governo, il Ministero della salute, vi ha detto testualmente che quella legge non poteva essere fatta ad invarianza finanziaria, le stesse cose che dicevamo noi con quell'ordine del giorno.
L'Assessore Saltamartini ed il Consigliere Ciccioli dicono che questa è una norma con il carattere della straordinarietà per garantire servizi sanitari in luoghi compromessi per eventi catastrofici e anche per questioni orografiche, ma se è una legge con carattere di straordinarietà per garantire il Servizio sanitario, come ha detto il Consigliere Ciccioli, perché non si attinge dalle risorse del Servizio sanitario regionale? Perché si vanno a prendere i soldi dall'alluvione o le risorse da i dubbi ..., se è una legge con le caratteristiche della straordinarietà per garantire i servizi sanitari deve essere finanziata con il fondo sanitario, altrimenti è una norma ridicola che va in contraddizione con se stessa, ma questo è un dato oggettivo. Lì ci sono un mare di risorse, insufficienti di sicuro, ma sono oltre 3,5 miliardi. Perché si prendono dall'alluvione se sono fondi destinati alla sanità? L’avete detto voi! C’è anche un problema di invarianza delle disposizioni finanziarie, della finalizzazione delle risorse, l’avete detto voi: norma … per dare risposte ai servizi sanitari. E la finanziamo con altre? Bisogna finanziarle lì, ma ci sono altre risorse, non si possono mettere soltanto 100 mila euro o 200 mila euro. Per questo motivo la dottoressa YY ed il dottor XX vi hanno detto che questa legge andava bene, certo, poi ci ha pensato il Dipartimento bilancio a stopparla, loro sapevano, hanno detto che andava bene purché non avesse interferito con le risorse del Servizio sanitario regionale, tant'è vero che poi il Dipartimento bilancio l’ha stoppata, ha stoppato il Consigliere Ciccioli che non riusciva a trovare i soldi, l’ha stoppata in parte, non c'è riuscito fino in fondo perché il Consigliere Carancini nel caso di specie è stato più penetrante del Consigliere Ciccioli, però l’ha stoppata di fatto, perché per una legge come questa per renderla credibile non aspetti l’invarianza finanziaria.
Se l'obiettivo di questa legge, tra l’altro inconseguibile perché non lo si può fare con i regolamenti, è consentire di far risiedere all'interno di una realtà coloro che lì prestano attività …, ma non possiamo risolvere il problema con una o due persone. Se per l’ospedale di Camerino l’obiettivo è quello di garantire che le persone vengano a lavorare e favorire il loro insediamento dandogli il contributo …, ma all’ospedale di Camerino non ce la possiamo cavare con l'insediamento di una persona o due, ce ne vogliono di più, allora sì che si fa un progetto coordinato e organizzativo che guarda all’obiettivo. Serve tanto personale e con un contributo in conto capitale ed uno in conto corrente lo garantisco, se si viene a lavorare qui in modo permanente, ma non ad una sola persona perché se viene l'anestesista e non viene l’infermiere, se viene il chirurgo e non il responsabile degli infermieri del blocco operatorio, il problema non si risolve. Non possono essere sufficienti 100 mila o 200 mila euro. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Vorrei sottolineare come questa misura abbia un carattere non solo temporaneo, ma anche "sperimentale”.
Attraverso l'avvio di questo percorso con il bando che verrà fatto secondo i criteri stabiliti dalla legge e dalle direttive di Giunta, dagli atti amministrativi seguenti. avremo sempre la possibilità di intervenire per aumentare il finanziamento nell'assestamento ed è necessario dopo la permanenza di questa legge in Commissione per più di un anno e mezzo partire con questa progettualità.
Devo aggiungere che altre Regioni stanno seguendo questo percorso, bisognerà esplorare fino in fondo la possibilità per far sì che in queste condizioni particolari, che derivano dalla mancanza di medici e dalla possibilità che molti possano scegliere sedi ritenute più idonee alle loro condizioni di vita e familiari, si possano avere dei risultati concreti.
L'obiettivo che noi intendiamo perseguire, come abbiamo più volte detto, è quello di garantire la funzionalità del sistema.
Segnatamente al discorso che ogni legge deve avere la copertura finanziaria, mi sembra ovvio perché i legislatori devono garantire l'equilibrio del bilancio tra le entrate e le uscite e siccome le uscite possono essere di gran lunga superiori alle entrate il richiamo a quella disposizione è quello di garantire il pareggio tendenziale di bilancio. Questa è la riforma che è stata fatta con gli articoli 81 e 97 della Carta costituzionale. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 4/1/1 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Cesetti, Bora, Biancani, Mastrovincenzo, Vitri, ha ricevuto il parere contrario della I^ Commissione, come il sub emendamento 4/1/2, quindi non possono essere messi al voto. Inammissibile.
Subemendamento 4/1/2 a firma dei Consiglieri Carancini, Cesetti, Biancani. Inammissibile.
Subemendamento 4/1/3 a firma dei Consiglieri Carancini, Casini, Biancani, Bora, Cesetti, Mastrovincenzo, Vitri.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Carancini.
Romano CARANCINI. Grazie, Presidente. Mi rivolgo l'Assessore Brandoni, anche a lei non posso non segnalare un'assurdità. Il Servizio bilancio a guida della dott.ssa XY, interpellata direttamente dal Consigliere Ciccioli in Commissione, ha ritenuto non ammissibile un emendamento che andava ad attingere le risorse sul fondo crediti di dubbia esigibilità e fin qui astrattamente tutto normale. Sta di fatto però, lo dico anche al Segretario, che un ingerimento su quel fondo è avvenuto in sede di bilancio, cioè l'autorizzazione, l'ammissibilità, attenzione non parlo di approvazione. Credo che questo sia un fatto molto grave e molto scorretto perché non siamo nella Regione delle banane, un servizio tecnico e in particolare una figura competente come la dott.ssa XY non può cambiare a distanza di quattro mesi un’opinione, che è un diritto dei Consiglieri, è una cosa grave e non è ammissibile.
La dichiarazione di voto è favorevole. Dico: questo è un subemendamento che è ammissibile, le risorse dei 500 mila euro sono esistenti nel bilancio, nessuno se le inventa, tra l’altro sono state indicate dalla stessa ragioneria, dall'ufficio bilancio, dal Dipartimento, votare contro significa non volerle per la legge a firma del Consigliere Pasqui e ritengo che sia un fatto grave.
Quello che ci apprestiamo a votare è una fiera dell'inverosimile, dell'assurdo, abbiamo deciso di fare una legge per un pezzo delle Marche, rendendo diseguali le aree interne degli altri territori, abbiamo reso possibile una legge in cui includiamo nei soggetti destinatari tutto il personale onnisciente, rendendola meno inefficace per i medici e gli infermieri, non solo, ci siamo riempiti la bocca per quanto riguarda i problemi delle aree del sisma e votiamo contro un emendamento per il coinvolgimento dell'Università di Camerino che sta dentro al territorio. Ci facciamo grandi votando negativamente su un emendamento che mette più soldi nella legge, siete in grado di avere una dignità politica rispetto a una legge come questa? Dite tutto e il contrario di tutto, non sapete che cosa state approvando e ci avete detto che domani mattina ne farete un’altra per dire le stesse cose. Grazie.
PRESIDENTE. Subemendamento 4/1/3. Lo pongo in votazione.
Favorevoli : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Contrari: Acciarri, Acquaroli, Assenti Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Astenuti: Lupini.
(L’Assemblea legislativa regionale non approva)
Emendamento 4/1 a firma del Consigliere Ciccioli. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Articolo 4, così come emendato. Lo pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Pasqui, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Cesetti, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, la Consigliera Menghi.
Anna MENGHI. Grazie, Presidente. Grazie al capogruppo Marinelli che mi ha delegato per esprimere il voto favorevole su questa legge.
Colgo l’occasione per fare alcune considerazioni generali sul dibattito che c'è stato sulla legge.
Voglio ricordare che la discussione in Commissione sanità è stata a lungo approfondita e le parole che ho sentito questa sera, penso che tutti i componenti della Commissione qui presenti possano confermare quello che sto dicendo, non le ho sentite da parte degli esponenti, in particolare del Partito Democratico, che siedono in Commissione sanità, parole forti come ho sentito in questa occasione.
Prima valutazione, colleghi Consiglieri, credo che il lavoro in Commissione sia necessario e fondamentale per avere un confronto vero ed evitare inutili dibattiti sterili e perdite di tempo in Consiglio, come è avvenuto questa sera, con questo tipo di discussione. Ritengo che su questo tutti, maggioranza e opposizione, dovremmo apprendere una correttezza e un rispetto del nostro ruolo sia di maggioranza che altrettanto delicato di opposizione nelle sedi opportune, sempre che vogliamo avere un confronto serio sulle questioni che dibattiamo e non vogliamo invece usare i ruoli in maniera teatrale e priva di un confronto arricchente che vada nell'interesse specifico dei cittadini.
Le altre considerazioni le voglio fare rispetto a termini pesanti: ridicola, bizzarra, ho sentito goffa, assurda, a mio avviso sono offese rivolte non tanto e non solo ai rappresentanti di carattere sanitario che hanno partecipato nelle numerose audizioni che abbiamo fatto, ma anche agli uffici che abbiamo a supporto dell'attività legislativa del Consiglio, essendo la nostra un'attività legislativa, sia pure nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, supportata da un personale appositamente formato per questo. Quindi, gli insulti sono rivolti a quel personale che ha sostenuto non solo la nostra attività di maggioranza, ma anche quella di opposizione. Questo non è un modo corretto di procedere nel rispetto delle professionalità che lavorano in questo Consiglio, non solo per l'attività consiliare, in particolare di quelle che sostengono il nostro lavoro nelle Commissioni con impegno e che colgo l'occasione per ringraziare.
Voglio anche fare un'altra osservazione di carattere strettamente politico, i numerosi richiami che sono stati fatti al Consigliere Cancellieri avevano un po' il tema del divide et impera, facendo riferimento ad emendamento che lo stesso Consigliere Cancellieri aveva presentato, che poi correttamente ha deciso di ritirare per una considerazione politica, che voglio fare qui davanti a tutti.
E’ stato sottolineato il ruolo dell'Assessore che dal punto di vista prettamente tecnico politico ha sottolineato, forse con termini non corretti per gli esponenti del Partito Democratico, in particolare per il relatore di minoranza, quello che chiunque osservatore in buona fede di questa legge osserva, che il relatore di maggioranza Consigliere Pasqui ha tentato di dire nella sua relazione introduttiva, che trattasi di un norma sperimentale, peraltro e anche il titolo dell’articolo 3 della legge, che vuole come il un buon padre di famiglia, in un momento delicato dove questa maggioranza …
Qui colgo l'occasione per ringraziare del lavoro l'Assessore in particolare e tutta l'amministrazione Acquaroli per il grande impegno, visto che siamo in un momento estremamente delicato di cambio di sistema.
Ci siamo assunti questa responsabilità, l’abbiamo fatto con risorse proprie, con un’azione di programmazione che purtroppo è mancata negli ultimi anni e che molte Regioni hanno avviato quando era da avviare.
Questa legge è un inizio che parte da chi ha più bisogno nell’ambito delle zone interne o montane perché il buon padre di famiglia comincia a lavorare su chi ha più bisogno per poi capire se quella sperimentazione funziona e se quell’attività, che si è mossa in un ambito di costituzionalità, perché abbiamo anche approfondito questi aspetti, con grande responsabilità si potrà replicare anche nel resto del territorio che ha esigenze simili.
La Giunta Acquaroli non può essere accusata di aver lasciato indietro le terre alte o montane perché ha costruito il brand della sua amministrazione, la mission dell'amministrazione Acquaroli, dedicando ben 2 miliardi ai borghi, Che cosa sono i borghi se non le realtà dell’entroterra sulle quali poniamo tutta la nostra attenzione, insieme anche al nuovo Commissario per il terremoto che in numerose interviste ha dichiaratamente espresso la sfida che abbiamo di fronte.
Raccogliamo la sfida, siamo un centro-destra unito, purtroppo per chi gufa al contrarioperché sappiamo di avere una responsabilità grande che i nostri elettori …, soprattutto un appuntamento con la storia. Abbiamo un Governo impegnato su questo, una Regione e le condizioni migliori e sappiamo che se falliremo sarà solo colpa nostra. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Pasqui.
Gianluca PASQUI. Grazie, Presidente. Nella dichiarazione di voto esprimo quello che sarà il voto del nostro gruppo, che è favorevole. Nel dire questo vorrei ringraziare la Giunta presieduta dal nostro Presidente Acquaroli e l'Assessore Saltamartini per quanto fanno quotidianamente per la sanità delle Marche, e sto toccando con mano quanto di buono tutti i giorni sta facendo anche per quei territori sempre dimenticati.
Forse questa proposta di legge serve, e spero che si appresti a diventare legge, a dimostrare la vicinanza ad alcuni territori che da troppo tempo sono stati lasciati a se stessi in uno stato di abbandono.
Vorrei ricordare agli illustri rivelatori che negli interventi hanno parlato di proposta di legge ridicola, goffa …, vediamo, chi dirà sì a questo atto si assumerà la responsabilità di una proposta pericolosa, ridicola e con una goffaggine significativa. Quindi il dottor XX, la dottoressa YY, l'associazione nazionale piccoli Comuni d'Italia, il Consiglio delle autonomie locali (Cal) e il Consiglio regionale dell'economia del lavoro (Crel), tutte queste istituzioni, insieme a chi si appresterà a dare un voto libero. E’ questo il bello, non c'è nessun tipo di accordo e di voler sostenere, niente di particolare per qualcuno, se non per il fine ultimo, ossia per il bene dei cittadini.
Questo sarà un voto non amicale, non di partito, di coalizione, sarà un voto che ha la forte volontà di migliorare situazioni drammaticamente poste, oggi sotto gli occhi di tutti, in un discorso di grandissima difficoltà.
Il gruppo di Forza Italia esprime il voto favorevole ad una proposta di legge che spero a breve diventi legge per il bene del popolo marchigiano ed anche se riguarda una parte, che è quella del cratere, sempre di popolo marchigiano si tratta e mi meraviglio molto quando si vuole considerare quella parte come qualcosa di assestante, quasi a doverla lasciare lì nelle condizioni in cui si trova. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazioni di voto, il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sul dibattito intorno a questa proposta di legge, mi sono chiesto il perché di un atteggiamento così aspro del Partito Democratico.
PRESIDENTE. Vi prego di fare silenzio in Aula, consentiamo le dichiarazioni di voto.
Carlo CICCIOLI. Che si discuta sul testo ci sta, come che ci sia opposizione sul testo, che ci siano richieste di emendamenti aggiuntivi che perfezionano, ma questa è una proposta di legge e mi sento di ringraziare il Consigliere Pasqui, che è il proponente, che vivendo in quel territorio, conoscendo ed essendo investito anche della rappresentanza di quell'area, si è fatto portavoce di questi problemi.
Questa proposta è stata in Commissione, abbiamo avuto modo di esaminarla, di discuterla, di vedere quali fossero le parti carenti o quelle non sintoniche con le altre legislazioni, più volte rinviata, trattenuta per la vicenda della questione finanziaria, che deve essere solida. I fondi devono essere imputati su capitoli certi e recepibili, poi a distanza di quasi un anno, non ho la data precisa in cui è stata presentata, è da tempo che è la proposta di legge n. 71 è all'esame - siamo arrivati alla 124 - è molto che giace nei percorsi legislativi, quindi tutto questo accanimento non me lo spiego anche perché verrà sottoposta ad un regolamento con i criteri che la Giunta potrà esprimere, anche sanando eventuali criticita che emergeranno.
Tutto questo è una grande battaglia che non va nella direzione dei cittadini, perché se andasse nella direzione dei cittadini sarebbe l’uovo di Colombo che risolve il problema, ben venga, ma già siamo in un viottolo stretto, dobbiamo rispettare norme e contratti di lavoro nazionale.
L'assessore Saltamartini ha spiegato bene quali sono i limiti di questa legislazione, di questo provvedimento e tutta questa confusione che non ha spiegazione probabilmente viene da uno stato d'animo ostile, però alla fine non è ostile nei confronti della maggioranza, ma dei soggetti che abitano nel territorio, che hanno già tanti problemi.
L'unica cosa che potevo rilevare è che questa legge è stata ferma troppo tempo, avrei protestato affinché fosse fatta prima, questo avrebbe avuto un senso. Cerchiamo di mettere in discussione i contenuti …, ricordo uno dei primi interventi nel quale ci chiedevate di ritirarla, su questo non ci possiamo allineare, dobbiamo andare avanti con molto equilibrio e serenità, dobbiamo andare avanti in questa e in tante altre leggi e su questo ci confrontiamo, se poi questa legge deve essere migliorata perché nella sua applicazione ci sono delle criticità, lo faremo, se deve essere ulteriormente finanziata nel nostro futuro prossimo abbiamo due assestamenti di bilancio, uno al 30 giugno l’altro al 30 novembre, metteremo altri soldi immediatamente, se invece, come purtroppo sarà, non riusciremo a spendere tutti i 200 mila euro di quest'anno li accrediteremo nell'anno successivo. Questo è un minimo e sereno buonsenso, non sono stato relatore, l’ho seguita in Commissione parallelamente, se fossi stato il relatore forse avrei approfondito alcuni temi, ma una cosa ho approfondito molto, l'aspetto finanziario, su quello non si poteva su derogare e sono andato al Servizio bilancio per avere i fondamentali e su quell'emendamento ci siamo determinati.
Il voto del gruppo di Fratelli d’Italia è favorevole. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Siamo tranquilli e nemmeno così agitati come veniamo descritti.
Sto ripensando al Consigliere Carancini in Commissione, per tutti i Consiglieri che non hanno partecipato ai lavori, vi assicuro che se la proposta di legge è stata ferma un anno e mezzo non è responsabilità nostra, anzi ci siamo posti con grande tranquillità, lucidità e con l'obiettivo di metterci e mettervi nelle condizioni di uscire con una proposta adeguata, fin dal primo momento.
Se la proposta di legge è stata ferma bisogna chiederlo alla ex Presidente di Commissione, la quale non era per niente convinta e ogni volta c'era la reprimenda del Consigliere nonché relatore Pasqui con minacce del tipo: “La portate così com’è e ve la votate perché io non la modifico”.
Ho apprezzato la buona volontà fin dall'inizio, questo, Consigliere Pasqui, gliel'ho sempre detto, c’era un obiettivo comune, che andava nella direzione di sostenere quel tipo di obiettivo, poi avete scritto …, non volete sentire ridicola, ma almeno per alcuni aspetti imbarazzante.
Il Consigliere Cesetti l’ha vista ieri ed oggi ha tirato fuori l'elenco dei temi che con il Consigliere Carancini in Commissione avevamo già sottolineato ed oggi il relatore di minoranza in maniera diligente ed attenta ha tradotto in emendamenti quelle criticità che non sono state risolte anche quando vi chiedevamo di metterci a disposizione i numeri, di fotografare il tema ed in funzione di quelli di ricalibrare gli obiettivi. Quel passaggio non c’è stato, guardo la Consigliera Lupini, che è psicologa, lavora ed è residente a Fabriano, che potrebbe lavorare a Jesi e con questa norma potrebbe fruire dei 12 mila euro. E’ così! Ve l'avevamo detto fin dall'inizio, e ringrazio per la disponibilità la collega, ed in quell'occasione avevate argomentato che sarebbe stata corretta per evitare storture, così non è, viene fuori una proposta di legge …
Ricordo gli interventi del Consigliere Cancellieri in Commissione, fin dal primo giorno, da settembre 2021, quando poneva questi temi che non sono stati risolti.
Ancora una volta siamo solo ospedali centrici perché quando abbandoniamo completamente anche in questa scelta il territorio, quando non mettiamo i medici di medicina generale, come possibili soggetti, ed i pediatri di libera scelta, continuiamo in quel percorso.
Una legge che non ha le coperture adeguate - non è stata la mancanza di risorse perché è passata attraverso due bilanci e si poteva fare quel tipo di scelta – che non tiene conto di pezzi del territorio perché la proposta era del Consigliere Cancellieri non del Consigliere Carancini, non ci rimettiamo alle sole aree del cratere, ma allarghiamo a tutte le aree interne, come la Snai prevede. Non era complicato!
Perché la prendete sempre …, vi risottolineiamo elementi che sono stati posti in Commissione. Penso al Consigliere Carancini quando, lo ricito oggi, rispetto all'università di Camerino vi aveva messo a disposizione un tema, forse era a ISO risorse, e poteva essere accolto come contributo.
L’avete fatto con la modifica della legge 13, l’avete fatto con tante norme che sono leggi manifesto, vuote nel contenuto, soprattutto prive di obiettivo se non quello di una propaganda ancora strisciante, non potete pretendere che il contributo nostro, che diamo nelle sedi adeguate, che sono quelle istituzionali della Commissione e del Consiglio, non si possa tradurre in un voto negativo.
Da parte del nostro gruppo convintamente c'è un voto contrario a questa norma imbarazzante. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, l’Assessore Saltamartini.
Filippo SALTAMARTINI. Grazie, Presidente. Per ringraziare a nome della Giunta regionale il Presidente Acquaroli, i colleghi Assessori, la maggioranza che si appresta a votare questo importante provvedimento, che non è una legge manifesto, semmai è una legge provvedimento.
Detto questo, tutte le paure che sono state qui esplicitate non credo che si possano integrare perché la legge troverà applicazione tramite atti amministrativi, che hanno una componente essenziale e si chiama causa, cioè lo scopo economico sociale che l'atto deve raggiungere, l'obiettivo di prevedere la funzionalità del sistema sanitario regionale attraverso la condizione posta nell’articolo 1 della legge: l'emanazione di concorsi pubblici, senza che i posti siano stati assegnati.
Dobbiamo anche fugare tutta una serie di preoccupazioni che sono state esplicitate qui, per tutte le qualificazioni previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro c'è una grande partecipazione di concorrenti, la carenza si registra prevalentemente nelle qualità di medico, di dirigente medico e di alcune specializzazioni.
La legge trova i suoi confini naturali nel mercato del lavoro delle professioni sanitarie, che vedono una carenza prevalente nelle professioni dei medici.
L'altra condizione che deve essere sempre qui sottolineata è il finanziamento, la Giunta regionale e la maggioranza hanno tutti i mezzi finanziari necessari per garantire la copertura di questa legge, c'è da auspicare che raggiunga i suoi obiettivi perché alcune zone del cratere, soprattutto quelle che hanno patito negli ultimi anni sia per il Covid 19 sia per eventi sismici, vedono in questa legge l'attenzione che la Giunta regionale e la maggioranza di questa Regione pongono ai bisogni delle comunità più colpite. Penso che sia un pieno traguardo per l'attuazione della piena esigibilità e fruibilità dei servizi sanitari della nostra regione.
Grazie anche all'opposizione, contributi sempre vivaci e pugnaci dei colleghi. Dobbiamo essere onorati di far parte di questo Consiglio regionale, i punti di vista sono diversi, il ruolo dell'opposizione è di critica e di questo la maggioranza deve prendere atto e, al di là dei toni che si sono esplicitati negli interventi qui in Aula, credo che il ringraziamento debba essere indirizzato anche al loro ruolo, alla loro funzione e allo sforzo che hanno fatto anche nello scrivere gli emendamenti perché anche questo sforzo deve essere rimeritato, ancorché non sia stato condiviso. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Cesetti (in dissenso dal gruppo di appartenenza).
Fabrizio CESETTI. Grazie, Presidente. E’ un dissenso che supera il voto contrario, infatti non parteciperò al voto, però devo intervenire perché ho già detto in occasione della discussione del bilancio che dall'inizio del 2023 non avrei lasciato cadere nulla, sempre a limiti di quest'Aula.
Non posso lasciare cadere nulla, neanche l'intervento che voglio ribadire, il Consigliere Ciccioli si lamenta del tono aspro, non è un tono aspro, può essere duro, l'asprezza non mi appartiene, è un tono duro perché con questa proposta di legge prendete in giro le nostre comunità, i loro bisogni e le loro esigenze, perché non dà risposte, ma dà invece messaggi sbagliati, come ho detto prima.
Non capisco, una legge che qualcuno l’ha definita per partire, invece dovrebbe disporre per l'avvenire, qualcun altro ha detto che è provvisoria, adesso l’Assessore Saltamartini ha detto che è una legge provvedimento, e noi sappiamo che sulla legge provvedimento c'è qualche problema perché può essere impugnata anche dinanzi al Giudice amministrativo. La legge, quando domani la Giunta andrà a correggerla, come ha detto il Consigliere Ciccioli, ammesso che lo potrà fare, potrà essere impugnata da chi vi ha interesse.
Da una parte si dice, Assessore Saltamartini, che è una legge che dà risposte straordinarie a caratteristiche ... per dare risposte al sistema sanitario che ha bisogno di interventi straordinari, nel contempo qualcuno nella dichiarazione di voto dice che è una legge provvisoria. Ma si può dare con un provvedimento provvisorio risposta di una situazione emergenziale e straordinaria? Se una legge può essere definita così, il Consigliere Ciccioli ci dice che deve essere corretta, io posso ben definirla bizzarra, goffa e assurda e queste non sono asprezze, non sono insulti, ma sono critiche doverose, legittime e appropriate dinnanzi ad un testo legislativo, che rispetto all'obiettivo condivisibile, l’ho detto all'inizio, che si prefigge non coglie e non può cogliere nel segno, come abbiamo detto poc'anzi.
Critiche che potevano anche non essere continenti, ma per fortuna in quest'Aula abbiamo il diritto di parola e di critica illimitato purché non scada nell'insulto personale, ma non credo che sia un insulto definire una legge, non chi l'ha fatta, bizzarra ed ho detto perché.
Questa non è una critica ai funzionari anche perché, tra l'altro, se anche fosse una critica ai funzionari non c'è una lesa maestà dato che vengono profumatamente pagati, come è giusto, più di noi, e se del caso li critico. Questa non è una critica a loro, perché se qualcuno ad un dirigente dice: “Va bene che si preveda in una legge che la Regione promuove l'insediamento nei piccoli Comuni dell'entroterra marchigiano di personale dipendente del servizio sanitario?”, se uno dice che vuole questo, il dirigente dice che va bene perché è esteso a tutto il personale sanitario, se invece si vuole intendere che deve essere esteso al personale sanitario che svolge attività in quei Comuni bisognava scriverlo. Perché non l’avete scritto nell’anno e mezzo che ci avete messo? Perché vi è sfuggito, mi pare che condividete questo aspetto che ho compreso stamattina. Ho già due Commissioni, vi risparmio anche la terza, però trattandosi di sanità l'ho guardata come spesso capita e mi sono accorto subito e mi meraviglio che nessuno si sia accorto di questo. Perché non ve ne siete accorti? Perché volevate estendere questa misura a tutto il personale dipendente del Servizio sanitario, in modo che potevate dire che non è soltanto per alcuni, ma per tutti e potevate meglio espletare la propaganda, che è contenuta in sé, in questa legge manifesto.
Non è una critica ai funzionari, bastava scrivere personale dipendente del Servizio sanitario che svolge attività nei Comuni marchigiani, bastava mettere due parole, un piccolo emendamento, me ne sono guardato bene dal suggerirlo prima perché non posso essere rimproverato di aggiustare i provvedimenti.
La mia è una critica ad una legge bizzarra e adesso vedremo gli effetti che produrrà e li verificheremo sul campo.
Io esco, Presidente Acquaroli, sono in dissenso dal gruppo, credo che lei comprenda. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Santarelli.
Luca SANTARELLI. Grazie, Presidente. Recupererò i due minuti presi dal Consigliere Cesetti, parlando due minuti in meno, concludendo, come successe nel bilancio dell'alba, dopo il Consigliere Cesetti. Mi piace l'idea di parlare in questa maniera.
Sono firmatario della legge, voglio ringraziare il relatore di maggioranza Consigliere Pasqui, quello di minoranza Consigliere Carancini ed i due firmatari della legge, la Consigliera Marcozzi, perché in questa legge è presente, cito alcune parole chiave, una agevolazione per l'assistenza dove fisiologicamente si rende difficile praticarla. Sono presenti piccoli miglioramenti nella vita di quei cittadini che stanno in zone depresse: una piccola copertura territoriale sanitaria, un'incentivazione al personale sanitario con dei compensi che possono stimolare anche l'idea di investire e di andare a vivere in un contesto depresso, la soddisfazione dei bisogni di salute della nostra popolazione, che ha come unica colpa quella di risiedere nei piccoli centri, come ha sottolineato il Vicepresidente Pasqui, che invece di subire l'abbandono potrebbero addirittura rinascere, ci sono l’abbattimento di alcune distanze, la vicinanza di alcuni centri marchigiani isolati, senza lasciarli, il sostegno agli anziani, ai disabili, ai più deboli, che non possono più aspettare false promesse. Con questa dignità e concretezza il nostro gruppo voterà favorevolmente. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di legge n. 71, così come emendata, la pongo in votazione.
Favorevoli: Acciarri, Acquaroli, Assenti, Ausili, Baiocchi, Bilò, Borroni, Cancellieri, Ciccioli, Elezi, Latini, Livi, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Menghi, Putzu, Rossi, Santarelli.
Contrari : Biancani, Carancini, Casini, Mangialardi, Vitri.
Astenuti: Lupini
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
PRESIDENTE. Vi prego di rimanere in Aula perché abbiamo una votazione importante da fare sulla mozione n. 311, che è stata anche oggetto di discussione, o meglio di valutazione da parte dei Presidenti dei gruppi la volta scorsa, il precedente Consiglio. Le Federazioni si riuniscono domani in seduta plenaria e tutte le Regioni o quasi tutte hanno deliberato nel senso della mozione, che ci presenterà il Consigliere Ausili.
Chiedo di anticipare il punto 6 al punto 3 bis, se non ci sono interventi contrari.
Ha la parola il Consigliere Mangialardi.
Maurizio MANGIALARDI. Grazie, Presidente. Avevamo convenuto in occasione dell'ultima Conferenza dei Presidenti che la mozione del Consigliere Ausili, che ringrazio per averla messa a disposizione, diventava la mozione di tutti, primo firmatario il Presidente. Siamo d'accordo, solo per ricordare quel percorso.
Avevamo assecondato l'inserimento con questa modalità, se così fosse, la richiamo solo per questo passaggio, siamo d'accordo sull’inserimento, anche con il voto favorevole alla proposta. Grazie.
PRESIDENTE. Consigliere Ausili è d'accordo? Proporrei una proposta di soluzione firmata da tutti, come il tema della Conferenza dei Presidenti di gruppo dell’ultima volta.
Mozione n. 311
a iniziativa dei Consiglieri Ausili, Ciccioli, Assenti, Livi, Borroni, Baiocchi, Cancellieri, Rossi, Pasqui, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Bilò, Menghi, Elezi, Serfilippi, Putzu, Acciarri
“Sostegno al sistema del Credito Cooperativo”.
(Discussione e votazione risoluzione)
PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la mozione n. 311 dei Consiglieri Ausili, Ciccioli, Assenti, Livi, Borroni, Baiocchi, Cancellieri, Rossi, Pasqui, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Bilò, Menghi, Elezi, Serfilippi, Putzu, Acciarri.
Ha la parola, per l’illustrazione, il Consigliere Ausili.
Marco AUSILI. Grazie, Presidente. Grazie a tutto il Consiglio per l'inserimento di questa mozione nei lavori di oggi.
Vale la pena ricordare a premessa di questa mozione il ruolo fondamentale che viene svolto dalle BCC anche sul nostro territorio, per la sua presenza capillare anche nei piccoli Comuni dell'entroterra e per il sostegno all'economia reale in quanto banche di comunità e per il fatto che, sappiano, riescono a promuovere la crescita e lo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio. Peraltro, si segnala come nel periodo compreso tra il 2008 e il 2020 il numero di filiali BCC in Italia sia aumentato del 2,1% a fronte di una contrazione di -35,7% registrato per l'industria bancaria nella sua interezza.
Al riguardo nel nostro territorio i dati del marzo 2022 ci ricordano come nelle Marche siano presenti 14 BCC, per un totale di 191 sportelli. Una presenza in 105 Comuni marchigiani, di cui 13 con esclusiva presenza di sportelli BCC rispetto ad altri istituti bancari.
Ultimamente sono occorse delle modificazioni alla regolamentazione bancaria europea, una serie di modifiche che ha portato in buona sostanza ad una omologazione del trattamento tra grandi gruppi e piccole BCC. Questo comporta tutta una serie di adempimenti attualmente in capo alle BCC che sono sovradimensionati rispetto alla reale natura di questi istituti e questo rappresenta il rischio di un freno alla capacità di servizio delle BCC stesse.
In particolare è l'articolo 40 del regolamento n. 468 del 2014 ad essere oggetto di questa mozione, un articolo che comporta la classificazione a banche significative di quelle banche che, pur essendo classificate come less significant, fanno parte di un gruppo bancario significante, da qui pesanti conseguenze di natura normativa, informativa e di requisiti patrimoniali per le BCC.
La mozione di questo dispositivo é: “ Si impegna la Giunta regionale, per quanto di competenza, affinché anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari, in particolare nelle aree interne di montagna, valuti l'opportunità di sollecitare un intervento unitario della Conferenza delle Regioni, del Comitato europeo delle Regioni e del Governo italiano allo scopo di cogliere l'occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento dell'unione bancaria degli accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere a favore del sistema del credito cooperativo italiano il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal citato regolamento 468/2014, al fine di prendere in considerazione la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica derivante dall'articolo 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le BCC quali banche cooperative di comunità”.
Ringrazio l'opera di impulso e di sollecito svolta dalla Federazione marchigiana delle BCC, la Federcasse, ringrazio l’Assessore Brandoni per il coordinamento dei lavori intorno a questa mozione, come ringrazio a tutti voi per l'inserimento di questa mozione oggi e per l'appoggio che avete già manifestato. Grazie.
PRESIDENTE. Chi vuole intervenire in attesa che ci sia la sottoscrizione della risoluzione, il dispositivo della mozione è stato precisato da parte del Consigliere Ausili, adesso raccogliamo le firme e poi procediamo votazione.
Ha la parola l’Assessore Brandoni.
Goffredo BRANDONI. Grazie, Presidente. Le banche di credito cooperativo sono delle piccole banche radicate nel nostro territorio, che chiedono un trattamento differenziato, regole meno rigide rispetto alle banche più grandi.
Come Assessore al bilancio mi farò portavoce in Giunta per trovare una soluzione promuovendo un ordine del giorno presso la Conferenza delle Regioni, da qui anche a livello europeo attraverso il Comitato delle Regioni.
Per quanto riguarda il Comitato delle Regioni ricordo che la Regione Marche è Presidente della Commissione attività produttive nella Conferenza delle Regioni. Tutto questo al fine di una nuova risoluzione a Basilea che contempli non solo criteri di rigida efficienza dei sistemi creditizi, ma anche la capacità di risposta alle esigenze del mondo produttivo, anche quello rappresentato dai piccoli operatori economici nei diversi territori e dalle famiglie. Grazie.
PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ciccioli.
Carlo CICCIOLI. Grazie, Presidente. Sono favorevole all'approvazione di questo documento perché noi abbiamo assistito negli ultimi anni ad un sistema di aggregazione delle banche, da decine di banche a poche, adesso abbiamo solo 2/3 istituti nazionali grandissimi, elefantiaci, giganteschi che come servizio …
La banca non nasce per fare utili, ma nasce come servizio, l'unico contrasto alla presenza di sedi sul territorio è quello delle banche di credito cooperativo e pochi altri istituti, alcuni privati, ma pochissimi in tutta Italia.
Noi che dobbiamo difendere le garanzie del pubblico, intendo dire della popolazione, degli utenti, non dei grandi gruppi, dobbiamo sostenere questo sistema perché il ritiro delle banche di dimensioni medio-piccole dal territorio lascia scoperta una fascia fortissima di fruitori. Tutte le piccole e medie imprese vengono trattate, così come le famiglie ed i singoli cittadini, dalle grandi banche alla stregua di un utente qualsiasi e che devono entrare dentro delle griglie predisposte dai servizi centralizzati. Questo è inaccettabile, cioè che rimanga un servizio periferico, dettagliato, la parola dettaglio può sembrare del piccolo commercio, però qui significa il servizio alle esigenze della persona e non solo alle grandi operazioni finanziarie, alle grandi realtà economiche.
Se l'aggregazione delle banche medie e grandi a pochissimi istituti, lascia spazio ad un'area che rimane totalmente scoperta, di cittadini, di piccole imprese, micro aziende, anche ditte di media capacità e famiglie, riteniamo che questo debba essere un ritorno essenziale garantito proprio dallo Stato, dal pubblico.
Credo che questa mozione, che è stata presentata dalla maggioranza, spero che si aggreghi anche l'opposizione perché è di principio, sia giusta ed è una cosa che merita attenzione in questa Assemblea.
Fin da adesso esprimo il voto favorevole del gruppo di Fratelli d'Italia, che è recepito dall'intera maggioranza che ha firmato il documento. Grazie.
PRESIDENTE. Proposta di risoluzione a firma dei Consiglieri Ausili, Ciccioli, Assenti, Livi, Borroni, Baiocchi, Cancellieri, Rossi, Pasqui, Latini, Marcozzi, Marinangeli, Marinelli, Bilò, Menghi, Elezi, Serfilippi, Putzu, Acciarri, Santarelli, Lupini, Mangialardi, Casini, Carancini, Biancani, Vitri.
Il testo che mettiamo in votazione è quello che ha detto il Consigliere Ausili che rileggo: “La Giunta regionale, per quanto di competenza, affinché anche nell'ottica di combattere lo spopolamento dei territori più fragili, favorendo la presenza di servizi bancari, in particolare nelle aree interne di montagna, valuti l'opportunità di sollecitare l'intervento unitario della Conferenza delle Regioni, del Comitato europeo delle Regioni e del Governo italiano allo scopo di cogliere l'occasione della revisione in atto del quadro normativo europeo per il recepimento nell’Unione bancaria degli accordi finali di Basilea plus per evidenziare l'opportunità di rivedere, a favore del sistema del credito cooperativo italiano, il quadro regolamentare bancario europeo, in particolare quanto previsto dal Regolamento 468/2014, al fine di prendere in considerazione, successivamente, la possibilità di riconoscere forme di proporzionalità che sostengano adeguatamente la natura mutualistica derivante l’articolo 45 della Costituzione italiana, oltre che le peculiarità che qualificano le banche di credito cooperativo quali banche cooperative di comunità.
Proposta di risoluzione sulla mozione n. 311. La pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa regionale approva)
La seduta è tolta.
La seduta termina alle ore 16,50.