Resoconto seduta n. 160 del 12/11/2003
La seduta inizia alle 10,15



Approvazione verbale

PRESIDENTE. Ove non vi siano obiezioni do per letto ed approvato, ai sensi dell'art. 29 del regolamento interno, il processo verbale della seduta n. 159 del 5.11.2003.



Mozioni
(Annuncio di presentazione)

PRESIDENTE. Sono state presentate le seguenti mozioni:
— n. 319 del consigliere Cecchini: «Nuovo ospedale Pesaro-Fano»;
— n. 320 del consigliere Franceschetti: «Fallimento Conceria Sacomar — Problemi occupazionali per i dipendenti»



Leggi regionali promulgate

PRESIDENTE. Il Presidente della Giunta ha promulgato, in data 28.10.2003, le seguenti leggi regionali:
— n. 19: «Assestamento del bilancio 2003»;
— n. 20: «Testo unico delle norme in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione».



Conferenza dei presidenti
dei gruppi consiliari

PRESIDENTE. Alle ore 15,45 si terrà una Conferenza per ricevere una delegazione dei lavoratori della Conceria Sacomar di Fermo.



Ordine del giorno della seduta

PRESIDENTE. L'assessore Ascoli ci ha chiesto di posticipare la trattazione delle interrogazioni. Se siete d'accordo, propongo di trattare il blocco delle interrogazioni che lo riguardano dopo la trattazione delle altre interrogazioni e dell'interpellanza riguardanti le tasse automobilistiche.

Così rimane stabilito

Ha chiesto di parlare, sull'ordine dei lavori, il consigliere Franceschetti. Ne ha facoltà.

FAUSTO FRANCESCHETTI. Rispetto a quello che lei diceva circa l'incontro delle 15,45 con la delegazione della Sacomar di Fermo, penso che se c'è l'accordo di tutti i presidenti di gruppo, prima della conclusione dei lavori della mattinata è possibile votare una risoluzione, sulla base della mozione che ho presentato, proprio sulla questione relativa al fallimento della conceria Sacomar in modo che nell'incontro che faremo con la delegazione dei lavoratori si possa arrivare con una presa di posizione che esprima solidarietà a questi lavoratori, dimostrando un segno di attenzione politica del Consiglio regionale verso questa problematica. Quindi la proposta è di iscrivere all'ordine del giorno la mia mozione, con l'impegno di approvare una risoluzione senza dibattito, se c'è l'accodo fra tutti i presidenti di gruppo.

PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta del consigliere Franceschetti.

Il Consiglio approva



Interpellanza (Discussione): «Avvisi di accertamento relativi al recupero del bollo auto 1999» Castelli, Romagnoli, Ciccioli, Gasperi, Novelli e Pistarelli (82)
Interrogazioni (Svolgimento):
«Operazione di recupero da parte della Regione Marche delle tasse automobilistiche e sulle spese sostenute per tale recupero» Grandinetti, Giannotti, Ceroni, Trenta, Favia, Cesaroni e Brini (914)
«Sanzioni bollo auto 1999» Massi (645)
«Sanzioni bollo auto 1999 — Partecipazione trasmissione “Mi Manda Raitre”» Viventi (674)
«Sanzioni bollo auto 1999 — Forte disagio della popolazione marchigiana non residente nel capoluogo anconetano» Massi (709)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'interpellanza n. 82 dei consiglieri Castelli e altri e le interrogazioni n. 914 dei consiglieri Grandinetti e altri, n. 645 del consigliere Massi, n. 674 del consigliere Viventi e n. 709 del consigliere Massi.
Ha la parola l'interpellante consigliere Castelli per illustrare l'interpellanza.

GUIDO CASTELLI. Questa interpellanza riguarda un argomento che dal 1999, ma probabilmente anche prima, sta occupando una parte considerevole delle polemiche tra maggioranza e minoranza.
E' un'interpellanza a cui significativamente si sono aggiunti altri atti ispettivi, evidentemente perché il problema posto in quell'occasione apriva una valutazione che necessitava di ulteriori ricognizioni successive.
E' noto come con la legge finanziaria del 1999 si è sono demandati alle Regioni l'accertamento, la riscossione, il recupero e il rimborso nonché l'applicazione delle sanzioni in materia di bollo auto. Successivamente incombeva sulla Regione Marche l'obbligo di adoperarsi affinché queste operazioni di recupero fossero esaurite per quanto riguarda soprattutto il recupero, entro il termine triennale che la legge pone come termine di prescrizione del diritto di accertamento e riscossione.
Si sa quello che accadde successivamente: io cittadini della regione Marche furono, nel dicembre del 2002, subissati, invasi da una serie di avvisi, circa 100.000 avvisi di accertamento che tuttavia vennero lanciati e notificati anche con un notevolissimo impegno di spesa per quanto riguarda anche le spese di notifica, spesso a cittadini che non avevano difetto alcuno rispetto al pagamento e si diffuse la sindrome della "cartella pazza" che già per altre occasioni ha occupato — questa sindrome — i nostri cittadini.
Ci siamo posti il problema, allora, di verificare quale fosse stato l'atteggiamento della Regione e con la nostra interpellanza — non parliamo di inezie, non parliamo di somme rispetto alle quali, considerato anche l'insieme di pretese fiscali che riguardano la nostra regione possano essere considerati in termini di secondarietà — chiediamo le ragioni per le quali il contribuente marchigiano era stato allora subissato da una miriade di richieste di pagamento sballate, per quale motivo non si era costituito una archivio regionale, così come previsto dalla normativa, per evitare che vi fosse il solito paradosso italiano: che coloro i quali avevano effettivamente pagato si vedevano infastiditi da una ulteriore richiesta di pagamento, a fronte, magari, di evasori che potevano rimanere tranquilli e paciosi nella propria condizione di evasione.
Nell'interpellanza del 2002 noi ci intrattenevamo, in particolare, sulle ragioni per le quali si era arrivati a quel tipo di procedura; chiediamo oggi che tipo di esito ha avuto questa inondazione di avvisi di accertamento, quali sono state le spese sostenute dalla nostra Regione per quel tipi procedura, quali sono stati gli avvisi di accertamento che in qualche modo sono stati poi mitigati o annullati dall'applicazione del principio di autotutela, che pure la Regione invocò, sapendo che vi sarebbero stati, con ogni probabilità, errori, incongruenze. L’occasione, oggi che siamo nel 2003, è quella di appurare che tipo di esito ha avuto quell'"inondazione", ma è anche l'occasione per capire oggi cosa sta facendo la Regione perché questo tipo di attività di recupero sia perfezionata, sia organizzata in modo tale che il gettito non possa essere disperso, facendo profilare anche ipotesi di anno erariale, perché è noto come omissioni o inefficienze di questo genere hanno un diretto riflesso sulla nostra sostanza finanziaria, quella sostanza finanziaria che proprio sul bollo auto è stata toccata anche dall'aumento del 2001. E' veramente paradossale la situazione che sembra profilarsi nelle Marche: coloro i quali pagano il bollo auto sono tenuti a pagarlo anche maggiorato del 7,98%, mentre invece molti evasori possono fruire di quelle che sono le disorganizzazioni e le inefficienze di questa Regione. Fra l'altro l'aspetto dei bolli auto è tornato in auge recentemente, perché, come noto, in occasione dell'approvazione della legge di bilancio abbiamo visto che nella proposta iniziale della Giunta vi era una norma che esplicitamente faceva riferimento alla richiesta della Giunta stessa di estendere a un quadriennio il termine di prescrizione per il recupero del bollo auto relativo al 2000. Come è noto questa norma era assolutamente illegittima e resa e dichiarata tale da una sentenza della Corte costituzionale del 26 settembre del 2003 che per l'appunto ha chiarito un aspetto fondamentale: che il bollo auto non è un tributo regionale ma un (tributo statale i cui effetti di gettito ricadono sulla Regione, quindi non potevamo assolutamente provocare uno slittamento dei termini di prescrizione che per legge sono comunque di pertinenza delle Regioni.
Se è vero che vi è stata quella richiesta vogliamo capire anche come sta la procedura di recupero relativa al 2000, se anche per il 2000 si sono verificate situazioni e incongruenze pari a quelle che hanno costellato l'attività di recupero del bollo auto del 1999.
Credo che questa Regione si sia dimostrata impreparata, già dal 1999, ad accogliere questo importante incombente, quindi diventa anche politicamente significativo ricordare come, a fronte delle continue lamentele che da questa Giunta salgono nei confronti del Governo nazionale, reo di ogni tipo di nefandezza, pesa come una pietra, rispetto a questo tipo di invettiva, l'atteggiamento concreto che invece su altri versanti questa Regione mantiene, omettendo addirittura di recuperare quelle risorse che pure la legge nazionale consente alle Regioni attraverso quel problema gravoso che rappresenta il primo problema, ben prima delle negligenze presunte o vere del Governo nazionale, che è l'inefficienza del nostro sistema organizzativo.
Torno a dire questo: nessuno vuole esimersi dalle responsabilità politiche connesse al gran caos istituzionale che oggi sta riguardando l'Italia. La riforma del federalismo sicuramente ha aperto una fase che non ha il pregio della chiarezza per quanto riguarda la suddivisione delle competenze, per quanto riguarda i trasferimenti dallo Stato alle Regioni, per quanto riguarda il federalismo fiscale. E' vero, nessun può dire il contrario, anche se mi permetto di dire che una riforma troppo frettolosa, approvata proprio al 95° del secondo tempo dall'ultimo Governo dell'Ulivo, ha posto le premesse di questa confusione, ma ciò non può costituire giustificazione alcuna rispetto alle inefficienze che solo per quanto riguarda il profilo del bollo auto, possono corrispondere, in termini finanziari, a qualcosa come 145 milioni di euro. Parliamo di somme pari a quello che è il gettito aggiuntivo, più o meno, dell'Irpef, per effetto della manovra tributaria del 2001, quindi non sono cose secondarie. Probabilmente un corretto utilizzo dei fondi, anche quelli del bollo auto, potrebbe consentire una mitigazione, un alleggerimento della pressione fiscale. Mi sembra assurdo che questa Regione sprema i cittadini-contribuenti in misura sempre più massiccia, faccia profilare anche nuove e più incisive azioni per quanto riguarda i canoni demaniali e quant'altro rientra nella competenza regionale, quando poi si omette di fare il proprio dovere. Probabilmente l'assessore Agostini ci dirà che le somme sono diverse, però quello che oggi, al di là di quanto successo nel 1999, vogliamo sapere, è veramente quale sia lo stato dell'accertamento del 1999, cosa è successo dopo l'"inondazione" di quei 100.000 avvisi, quali siano le spese che questa Regione ha dovuto sopportare per effetto delle negligenze e delle trascuratezze che si sono via via sedimentate nel percorso di questo recupero. Vorremmo saperlo ora: è passato un anno, quindi vogliamo sapere, oggi, quanti contribuenti effettivamente hanno corrisposto alla pretesa di pagamento ,a quei 100.000 del 1999, quanti non risultano, di quegli avvisi, evasi o comunque ancora sul tappeto, quanti siano i contribuenti raggiunti da uno dei quei 100.000 avvisi di accertamento, che non abbiano poi pagato e abbiano quindi goduto della prescrizione. Vogliamo sapere quante persone si sono giovate della disorganizzazione di questa Regione.
Questo vale per il 1999, per il 2000: vorremmo sapere, oggi, se è vero quanto viene diffuso in maniera più o meno ufficiosa nell'ambito di questa Regione: che ci approssimiamo, anche per quanto riguarda il 2000, ad una forte, fortissima certificazione di prescrizioni ormai consumate.
Spero che questa cosa non sia vera, non sono fra coloro che si iscrivono al partito del "tanto peggio tanto meglio", ma ritengo che in assenza di una risposta chiarificatrice, precisa, esatta, questa Regione avrebbe a suo carico una responsabilità enorme.
Abbiamo letto un articolo dell'assessore Agostini in cui dice che tutto sommato — e lo dirà anche in aula, probabilmente — non ci sono problemi, va tutto bene, però a questo punto, almeno per quanto riguarda il 1999 le sue dichiarazioni dovranno avere il pregio della certezza. Mentre per quanto riguarda il prossimo anno, di questi tempi, dovremo, magari, andare lì ad attingere notizie, informazioni certe, noi, oggi, nell'interesse dei cittadini marchigiani vogliamo sapere se la politica fiscale di questa Regione si limita all'innalzamento dei livelli, delle aliquote, delle tasse regionali o se a monte esiste una seria, sana, sobria, equa organizzazione, capace anche di perseguire gli evasori in modo efficace e soprattutto di non distogliere coloro i quali evasori non sono, dai duri compiti del contribuente marchigiano, tartassato più che mai rispetto agli altri cittadini italiani, ma soprattutto vessato da una disorganizzazione complessiva di questa Regione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per rispondere all'interpellanza, l'assessore Agostini. Poi potranno replicare, sia l'interpellante che gli interroganti.

LUCIANO AGOSTINI. Le risposte sono tante. Cercherò anzitutto di dare una risposta all'interrogazione n. 914 dei consiglieri Grandinetti, Giannotti, Ceroni, Trenta, Favia, Cesaroni e Brini concernente l’operazione di recupero da parte della Regione Marche, delle tasse automobilistiche sulle spese sostenute per tale recupero.
In merito all'interrogazione n. 914/03, di cui all'oggetto, è necessario ribadire che l'attività di accertamento della tassa automobilistica regionale ed il conseguente recupero relativo all'anno 1999, come accaduto nelle altre Regioni, risulta essere stato inficiato dai numerosi dati errati ed incompleti che il Ministro dell'economia e delle finanze ha fornito alle regioni per consentire la costituzione e l'aggiornamento di un proprio archivio regionale.
Alla luce di quanto sopra, si forniscono le seguenti risposte sui specifici punti oggetto dell'interrogazione in questione:
l. L'attività di accertamento relativa all'anno 1999 si è formalmente conclusa il 31 dicembre 2002, con la notifica degli avvisi di accertamento, restano pendenti alcuni procedimentì in cui è stato necessario sostituire l'avviso con un nuovo atto di accertamento. Gli avvisi postalizzati sono stati in n. 108.456, di cui: a) totale avvisi omesso pagamento n. 108.176; b) totale avvisi inferiore pagamento n. 280.
2. L'esito degli avvisi spediti relativi all'omesso pagamento è rappresentato come segue: consegnato a casa 58,93; consegnato in ufficio 16,19%; rifiutato 0,16%; non ritirato 5,28%; destinatario deceduto 2,02%; destinatario trasferito 11,16%; indirizzo inesistente 0,21%; indirizzo incompleto 0,22%; destinatario sconosciuto 5,82%.
Gli avvisi relativi ai pagamenti inferiori al dovuto sono stati quasi tutti notificati.
3. Le somme recuperate, ad oggi, a seguito degli avvisi di accertamento relativi agli omessi pagamenti sono indicate come segue: pagati 17,79%; pagati bollettino bianco 0,05; provincia Ancona 6.009; Provincia Ascoli Piceno 4.605; Provincia di Macerata 4.135; Provincia di Pesaro e Urbino 4.516; totale versamenti 19.274; totale importo versamenti euro 2.422.084,78.
Diversi contribuenti raggiunti dagli avvisi stanno ritardando i tempi previsti di pagamento a causa della recente normativa statale sul condono fiscale che ha disorientato i contribuenti, i quali hanno preso direttamente contatto con gli uffici regionali ritenendo la propria posizione tributaria in materia di tasse automobilistiche sanata dal condono. Altri introiti, in corso di contabilizzazione, riguardano gli avvisi notificati per insufficienti pagamenti, quest'ultimi recapitati successivamente alla fase dell'accertamento sugli omessi.
4. 1 contribuenti che hanno dimostrato di aver corrisposto la tassa, conseguentemente è stato annullato l'avviso di accertamento, sono stati 6.970;
5. Sulla base degli esiti delle notifiche circa il 39% degli avvisi postalizzati andrà a formare il ruolo per la riscossione delle somme ancora dovute;
6. 1 contribuenti che hanno rifiutato l'avviso di accertamento, secondo le disposizioni vigenti in materia, andranno a costituire i suddetti ruoli per la riscossione coattiva;
7. vedi risposta al punto l. , lettera b);
8. Il costo complessivo per la Regione attualmente sostenuto per l'attività di accertamento relativa all'anno 1999 ammonta a circa 730 mila euro, esclusi 500 mila euro in, quanto non corrisposti ed oggetto di transazione con Postel per il servizio di gestione delle notifiche degli avvisi. L'ammontare complessivo delle somme ad oggi recuperate è pari a circa 2,5 milioni di euro, si prevede raggiungerà i 5 milioni di euro dopo la definizione dei ruoli.
Rispondo ora alle interrogazioni 645, 674, 709 e all’interpellanza n. 82.
Per il recupero delle tasse automobilistiche evase nell'anno 1999 l'Amministrazione Regionale ha scelto la forma di gestione interna sulla scorta delle seguenti considerazioni.
La gestione esterna poteva essere attivata solo per alcune fasi dei procedimento di recupero delle tasse automobilistiche e cioè quella dei rapporto con l'utenza e l'effettuazione delle variazioni nell'archivio regionale sulla base della documentazione presentata dal contribuente.
Titolare dei tributo è infatti la Regione e solo essa ha la potestà di inviare gli avvisi di accertamento e, una volta inviati, di annullarli totalmente o parzialmente. La gestione in outsourcing non avrebbe quindi risolto il problema.
Poteva comunque essere utile delegare ad altri soggetti l'attività di assistenza all'utente e di aggiornamento degli archivi e per questo motivo è stato richiesto un preventivo di spese sia
all'ACI che all'Agenzia delle Entrate. L'onere ammontava rispettivamente a E 519.668,00 e a E 425.364,00;
E' da segnalare inoltre che ci troviamo nel periodo transitorio e ai sensi dell'articolo 6 - comma 1 - del D.M. n. 418/98 la gestione e l'aggiornamento degli archivi devono essere assicura
dal Ministero delle Finanze a mezzo dei proprio sistema informativo.
Gli avvisi di accertamento per l'omesso pagamento delle tasse automobilistiche 1999 sono stati compilati sulla base dell’archivio dati trasferito dal Ministero delle Finanze.
Dai primi riscontri si è dovuto purtroppo rilevare che la banca dati trasmessi dal Ministero delle Finanze risulta incompleta, non aggiornata e carente in particolare per ciò che attiene: I veicoli inattivi da oltre 10 anni.
Le convenzioni con il Ministero per la circolazione alternativa dei rimorchi; I versamenti effettuati con il c/c postale nel mese dì ottobre 1999.
Ciò ha fatto sì che la Regione abbia inviato numerosi avvisi di accertamento privi di fondamento pur avendo provveduto: in data 26 novembre 2001, a richiedere al Ministero dei Trasporti Terrestri e al Pubblico Registro Automobilistico gli aggiornamenti dei dati dei proprietari proprio al fin di ridurre al minimo il contenzioso. L'A.C.I. in data 5.2. 2002 ed il Ministero eli Infrastrutture e dei Trasporti in data 12.12.2001 hanno comunicato di aver provveduto ad inviare i dati di base e gli aggiornamenti al Ministero delle Finanze e di conseguenza l'Amministrazione regionale avrebbe reperito le informazioni richieste presso il Ministero stesso; ad aggiornare le esenzioni concesse ai soggetti disabili nell'anno 1998, totalmente assenti nell'archivio nazionale; ad associare migliaia di pagamenti incompleti avvenuti tramite c/c postale.
La normativa prevede, come modalità di recupero, l'avviso di accertamento senza alcuna previsione di avviso bonario. L'utilizzo dell'avviso bonario non avrebbe risolto il problema dei cittadino che sarebbe stato comunque ingiustamente importunato visto che il problema è la inadeguatezza dell'archivio nazionale. L'avviso bonario può essere il mezzo, per il gestore esterno, per richiedere due compensi, uno per la gestione dell'avviso bonario e un altro per la gestione dell'avviso di accertamento.
Per la costituzione, gestione ed aggiornamento di un proprio archivio regionale delle tasse automobilistiche, era comunque necessario "per questioni tecniche" attendere la definizione dei protocollo d'intesa tra Ministero e Regioni, che avrebbe poi portato ad adottare un"'autonoma" disciplina sul tributo.
In riferimento infine alla trasmissione televisiva Mi manda Raitre, si fa presente che la mancata partecipazione è da attribuire: alla tardiva convocazione della redazione (lunedì alle ore 17 per il mercoledì); alla circostanza che il martedì era convocata una riunione tecnica a Roma per la definizione dei rimborsi alle Regioni della perdita di gettito dell'accisa sulla benzina non compensata dalla tassa automobilistica. Il risultato della riunione tecnica doveva essere relazionato al Presidente per la seduta della Conferenza dei Presidenti del 16 gennaio in cui veniva siglato l'accordo tra
le Regioni. La contrattazione con le altre Regioni ha fatto sì che alla Regione Marche fosse attribuita la somma di E 2.625.860,49 utilizzata in sede di bilancio 2003 nel settore dei trasporti e del sociale; gli impegni precedentemente assunti per la predisposizione dei bilancio 2003 non certamente alla mancanza di rispetto per il cittadino marchigiano.
In ogni caso, il giorno dopo è stato contattato anche il conduttore del programma “Mi manda Raitre, dando la disponibilità del Presidente e del sottoscritto a partecipare a qualsiasi altra trasmissione per eventuali chiarimenti sulla vicenda in oggetto.
Il rispetto e l'attenzione per il cittadino marchigiano sono dimostrati nei fatti con le agevolazioni all'utente poste in essere nell'occasione della spedizione degli avvisi dì accertamento
che non trovano uguale riscontro in altre regioni e che si possono sintetizzare come segue. All'avviso è stata allegata la seguente documentazione al fine di agevolare l'utente: bollettino di c/c postale prestampato e precompilato: fac-simile della richiesta di annullamento dell'avviso con l'indicazione delle motivazioni più
frequenti; strutture regionali, centrali e periferiche, (ubicazione e numeri telefonici) a cui rivolgersi per l'assistenza sono state infatti previste strutture decentrate nel territorio, gli sportelli informativi
regionali, proprio per non costringere l'utente a recarsi necessariamente alla sede centrale. I funzionari hanno svolto anche supporto materiale alla compilazione delle richieste di
annullamento.
Contestualmente all'invio degli avvisi di accertamento sono stati predisposti comunicati sulla stampa locale, 3 servizi televisivi sul TG3 ed è stato attivato il Servizio di Televideo sul
tema. E’ stato attivato il numero verde per mettere a disposizione dei cittadini ulteriori postazioni di servizio.
Il sito INTERNET regionale sulla tassa automobilistica è stato integrato con le FAQ cioè le soluzioni alle domande più frequenti poste dagli utenti
E’ stata infine data la possibilità all'utente dì inviare le proprie controdeduzioni via fax mettendo a disposizione sette numeri di fax, sia della sede centrale che di quelle periferiche.
In considerazione che i problemi connessi all'invio degli avvisi di accertamento sono da ascriversi, all'archivio nazionale trasmesso, che è risultato incompleto ed ínesatto, sono in corso di predisposizione ulteriori strumenti di collaborazione con gli utenti tesi a risolvere le problematiche 6 relative all’archivio.
Si sta valutando inoltre l'ipotesi di intentare una causa civile contro l'Amministrazione Statale e gli Enti che con essa dovevano collaborare per l'aggiornamento dell'archivio nazionale, per il risarcimento dei danni morali e materiali.
La comunicazione su chi rivolgersi per risolvere i problemi connessi all'avviso di accertamento era contenuto nell'avviso stesso, unitamente ad una nota informativa recante sia gli indirizzi degli sportelli informativi regionali, per ottenere assistenza diretta, sia i numeri telefonici da contattare.
Inoltre a partire dal 10 dicembre 2002 è stato diramato, attraverso tutta la stampa locale, il comunicato della Giunta contenente, tra l'altro, i luoghi dove l'utente poteva rivolgersi per avere tutta l'assistenza e le informazioni necessarie, elencando di nuovo i recapiti degli sportelli informativi ed ulteriori numeri telefonici.
L'organizzazione non era sicuramente "anconacentrica" in quanto la Regione Marche è l'unica Regione italiana che ha previsto punti di informazione decentrati su tutto il territorio regionale. L'informativa era supportata dal contatto telefonico diretto con il contribuente al fine di fornire tutta l'assistenza necessaria.
La Regione Marche è l'unica Regione che ha gestito autonomamente la questione dell'accertamento del recupero dei bolli auto ed altre Regioni che si sono rivolte all'ACI ed al Ministero, non soddisfatte per il servizio ottenuto, ci hanno richiesto il "format" per operare nel nostro stesso modo (ad es. la Regione Puglia).
Vi chiedo scusa per la lunghezza delle risposte, ma le interrogazioni erano diverse.




Comunicazioni del Presidente del Consiglio sull’attentato contro il contingente italiano a Nassiriya

PRESIDENTE. Vorrei informare il Consiglio di un fatto gravissimo che è accaduto e lo vorrei fare con le parole del generale Bellini il quale dichiara che “ci sono stati almeno sei morti in un attentato”. Le parole che il dispaccio Ansa sta diffondendo sono: "Ci sono state almeno sei vittime nell'attentato subito dal contingente italiano a Nassiriya. Lo ha confermato all'Ansa il comandante generale dell'Arma dei carabinieri Guido Bellini che si trova al Quirinale per riferire al capo dello Stato".
Comunico anche, ai consiglieri, che in questo momento i lavori della Camera sono sospesi. Erano presieduti dal vicepresidente Clemente Mastella, che ha sospeso la seduta in attesa di un rappresentante del Governo che era assente dalla seduta, e del presidente Pierferdinando Casini che non era in aula. E' ovvio che questa è una notizia di un fatto gravissimo. Come presidenza del Consiglio ci siamo attivati per raccogliere ulteriori informazioni, capire l'entità complessiva di quanto è accaduto ed è ovvio anche che nella seduta odierna credo che questo Consiglio debba esprimere un gesto, un documento, una risoluzione che testimonino il nostro dolore e la nostra preoccupazione. Direi anche, nel frattempo — anche perché il Presidente della Giunta lo attendiamo — di verificare insieme ai presidenti di gruppo e al Presidente le modalità con le quali testimoniare il nostro dolore e il nostro cordoglio per un fatto del genere, ma anche tutto quello che il Consiglio vorrà esprimere anche in un documento.
Ha la parola il consigliere Grandinetti.

FABRIZIO GRANDINETTI. Continuare con le interrogazioni con uno stato d'animo come questo, quando i nostri carabinieri sono stati massacrati in un vile attentato — una forza andata nel segno della pace in Iraq — mi sembra una cosa difficile da sostenere, comunque siamo pronti a continuare il nostro lavoro. Sono però d'accordo con il vicepresidente della Camera, che ha sospeso i lavori per grande rispetto. Qui non si tratta di risoluzioni, ma di solidarietà nei confronti dell'Arma più prestigiosa della nostra storia per la quale nutro una simpatia istintiva fin da ragazzo. Ritengo che in questo momento dobbiamo pensare a una dimostrazione di solidarietà e non so se abbiamo la voglia e il cuore di misurarci su interrogazioni e interpellanze tecniche. Io darei un segnale di sospensione e di solidarietà per partecipare al lutto del nostro esercito, in particolare dell'Arma dei carabinieri. Poi, se il Presidente del Consiglio e l'aula decidono di continuare i lavori va bene, ma secondo me il presidente Mastella ha fatto benissimo a sospendere i lavori della Camera in un'occasione così tragica per la nostra nazione, per il nostro esercito, per l'Arma dei carabinieri. Poi, sono disponibile anche a continuare i lavori se questa sarà la decisione della maggioranza del Consiglio.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Ciccioli.

CARLO CICCIOLI. Concordo con il Presidente e con il segretario Grandinetti sulla necessità di esprimere la nostra solidarietà e a prendere con più certezza notizie. Possiamo fare un minuto di interruzione proprio per solidarietà, però ritengo opportuno continuare a lavorare. Viceversa, al termine della seduta, quando avremo notizie più certe, ogni gruppo potrebbe esprimere il proprio parere e fare un documento comune, altrimenti. L'interruzione dei lavori è sicuramente opportuna in Parlamento dove il Governo ha una responsabilità e deve prendere delle eventuali decisioni. Ma diversa è la situazione del Consiglio regionale che in questo ,ma non ha una partecipazione diretta alle scelte.
Quindi, concordo con i componenti l'ufficio di presidenza sul fatto che ci si debba esprimere, però ritengo che, al di là di una sospensione breve e significativa, i lavori debbano continuare.

PRESIDENTE. Continuo a darvi informazioni man mano che mi giungono anche richieste di intervento. Mentre la Camera ha sospeso i suoi lavori in attesa della presenza in aula del presidente Casini e di un membro del Governo, il Senato invece ha sospeso i lavori in segno di lutto, dopo le notizie sulla morte di almeno sei carabinieri del contingente italiano in Iraq.
Ha la parola il consigliere Martoni.

GABRIELE MARTONI. Ritengo che vi possano essere cinque minuti di sospensione, in modo che i presidenti di gruppo si sentano, poiché il fatto di cui siamo venuti a conoscenza, oltre che essere grave è sicuramente un fatto che ci aspettavamo da tempo. Questo è sicuramente un attacco al modo improprio di chi, ancora una volta, persevera e cerca di mandare a un controllo, per motivi veramente propri, persone che hanno solo un diritto di rispetto, mettendo la propria vita a repentaglio di situazioni che sicuramente non li riguardano.
Chiedo quindi una sospensione del Consiglio affinché si arrivi a una determinazione da parte di tutti i capigruppo.

PRESIDENTE. L'ultimo dispaccio è il seguente: "E' stata colpita una palazzina con un'autobomba".
Piuttosto che esprimerci singolarmente in questo modo, direi di sospendere la nostra riunione per cinque minuti, convocare la Conferenza dei presidenti di gruppo e decidere insieme le modalità di gestire la seduta odierna.

LUIGI VIVENTI. Infatti volevo proporre proprio questo, Presidente.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.

La seduta, sospesa alle 11,00,
riprende alle 12,00

PRESIDENTE. Vorrei dare lettura della risoluzione concordata nella Conferenza dei presidenti di gruppo:
“Il Consiglio regionale
appreso del tragico attentato realizzato contro il contingente italiano a Nassiriya, nel quale secondo le notizie pervenute fino a questo momento hanno perso la vita dodici uomini tra carabinieri e soldati dell’Esercito;
Esprime
una ferma condanna per l’atto efferato;
forte solidarietà alle famiglie delle vittime, all’Arma dei carabinieri e all’Esercito per le tragiche perdite subite.
Impegna
il Presidente della Giunta, il Presidente del Consiglio e l’Ufficio di presidenza a rappresentare il profondo cordoglio del Consiglio regionale e della comunità marchigiana alle famiglie delle vittime, all’Arma dei carabinieri e all’Esercito italiano”.
Ovviamente tutti i consiglieri comprenderanno che questo documento, vista l’evoluzione delle informazioni, può essere anche non perfetto e contenere dei piccoli disguidi e inconvenienti, perché l’abbiamo definito nel momento in cui le notizie ancora giungevano ed erano in evoluzione.
I consiglieri sanno che la Conferenza dei presidenti di gruppo ha anche deciso di esprimere il suo cordoglio e la sua solidarietà con un minuto di raccoglimento e con la decisione di inviare, immediatamente dopo, la delegazione al comandante dell’Arma dei carabinieri e quindi di dare appuntamento a tutti i consiglieri per la ripresa della seduta pomeridiana, prima della quale decideremo, sulla base anche dell’evoluzione delle conoscenze, il da farsi.
Ricordo a tutti che all’inizio ho comunicato anche un incontro dei presidenti di gruppo alle 15,45, che ovviamente confermiamo.
Prego il Consiglio di osservare un minuto di raccoglimento.

(Il Consiglio osserva un minuto di silenzio)

La seduta è sospesa.

La seduta è sospesa alle 12,05