Resoconto seduta n. 197 del 20/07/2004
La seduta inizia alle 14,00



Proposta di legge regionale statutaria (Rinvio in Commissione): «Statuto della Regione Marche» Amati, Ceroni, Modesti, Franceschetti, Tontini, Luchetti, Benatti, Giannotti (247)

PRESIDENTE. Visto l’orario e sentite le richieste, direi di iniziare alle 16.

Roberto GIANNOTTI. Chiedo la parola.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

Roberto GIANNOTTI. Credo che quello che è avvenuto questa mattina in sede di Commissione consiliare, cioè il rigetto da parte della maggioranza di tutte le proposte emendative dell’opposizione relative a questioni fondamentali che hanno richiamato il riferimento ai valori cristiani, alla famiglia, alla sussidiarietà, alla parità scolastica, al ruolo dell’impresa, abbiano definito uno scenario inaccettabile, che ha portato i partiti della Casa delle libertà a modificare sostanzialmente la loro posizione. Questo Statuto, così com’è non è assolutamente proponibile e votabile dai partiti della Casa delle libertà, perché non disegna, non fotografa e non recepisce la vera realtà marchigiana. Per questo, a nome di tutti i consiglieri della Casa delle libertà chiedo il rinvio in Commissione di questa proposta.

PRESIDENTE. Da parte di altri componenti della minoranza mi è stata avanzata la richiesta di iniziare alle ore 16 perché c’era la necessità di un ulteriore incontro. In quel senso intendevo andare. Siamo già alle 14 e fuori orario rispetto al nostro lavoro. Devo soltanto sapere se è ancora per voi importante fare questa riunione di minoranza, perché due minuti fa mi avete detto “abbiamo bisogno di fare un altro incontro, quindi chiediamo di cominciare alle 16”. Mi è stato detto da alcuni capigruppo, oltretutto. Questa domanda a me sembrava che potesse avere una risposta positiva e in quel senso, senza neanche votare, stavo predisponendo una nuova procedura, che era quella di dire “alle 16 cominciamo la discussione sugli articoli”.

Roberto GIANNOTTI. C’è stata una proposta, questo dà il tempo necessario per approfondire tutte le questioni che sono in piedi. Su questo, come prassi consolidata in questo Consiglio regionale, chiedo che lei sottoponga la proposta al voto del Consiglio regionale.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Stiamo mescolando formale ed informale. L’informale era stata una richiesta a me avanzata di avviare il Consiglio alle ore 16. Esiste ancora o non esiste? Non esiste più. Vuol formalizzare di nuovo la sua richiesta, consigliere?

Roberto GIANNOTTI. Ho chiesto di rinviare l’esame dell’atto alla Commissione consiliare competente, perché evidentemente non crediamo che ci siano le condizioni per poter apportare le modifiche e per fare anche una riflessione su strumenti attinenti allo Statuto estremamente importanti e significativi. Credo che il rinvio in Commissione non definisce un termine temporale, quindi questo non fa venire meno la potestà del Consiglio regionale di legiferare sulla materia.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. Nell’attuale articolazione i gruppi uniti della Casa delle libertà, cioè An, Forza Italia e Udc non ravvisano le condizioni per poter votare lo Statuto, quindi andremmo in una situazione in cui l’intera Casa delle libertà non vota lo Statuto. Però è stata ravvisata la possibilità che, attraverso alcune modifiche, questa posizione possa essere ritoccata, quindi la richiesta è di rinviare in Commissione per vedere se ci sono gli spazi per fare questi ulteriori aggiustamenti, altrimenti la posizione è chiara, cioè non c’è la partecipazione al voto di questa proposta da parte dei gruppi della Casa delle libertà.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Franceschetti.

Fausto FRANCESCHETTI. Suona veramente strano e anche incredibile, non la proposta in sé, perché ogni gruppo è nel pieno diritto di proporre rinvii di leggi come è stato fatto in altre occasioni, in Commissione. Risulta incredibile la motivazione che ha qui portato il capogruppo di Forza Italia, perché Giannotti ha detto delle cose assolutamente non vere. La riunione che c’è stata questa mattina della Commissione Statuto e successivamente dei capigruppo, ha invece, proprio sulla scia di quanto era stato fatto nel lavoro della Commissione, che ha tentato sempre, e secondo me è riuscita anche, a coinvolgere complessivamente il Consiglio regionale e le forze politiche di maggioranza e di opposizione presenti in Consiglio regionale nella stesura dello Statuto, detto cose diverse da quelle che dice ora Giannotti. Su alcune questioni fondamentali che proprio il gruppo di Forza Italia aveva posto a base di un ulteriore testo più avanzato, c’è stato sostanzialmente un accordo da parte dei gruppi della maggioranza e io cito su quali punti. Primo, la questione dei diritti dell’opposizione o, come voi lo chiamate, dello “Statuto dell’opposizione”; sulla questione del riconoscimento del Crel; sulla questione relativa all’impresa, e potrei continuare. Quello che noi abbiamo detto è un’altra cosa: che sui principi fondamentali e sul preambolo il punto di sintesi che la Commissione aveva raggiunto doveva essere il punto conclusivo di un ragionamento, perché quando noi parliamo di valori, di principi fondamentali è chiaro che bisogna tener conto dell’idea di tutti e dei valori di tutti. Il punto di sintesi che avevamo raggiunto in Commissione era quello più avanzato a cui siamo arrivati. Quindi le motivazioni che voi apportate per chiedere il ritorno in Commissione sono non vere e assolutamente strumentali. Noi dobbiamo invece dire che qui c’è un voltafaccia, da parte soprattutto di Forza Italia, che nella Commissione Statuto aveva votato a favore dello stesso e oggi fate invece dieci, cento passi indietro perché volete strumentalizzare una situazione politica, dimostrando in questo modo tutta la vostra inaffidabilità. Questa è la verità che i cittadini marchigiani debbono sapere. Non c’è motivazione sui valori o altro, voi fate una marcia indietro per una pura e semplice ragione politica, quindi noi non siamo d’accordo sul rinvio in Commissione, perché ci sono anche problemi di tempo, quindi voi dovete dire una cosa ai cittadini marchigiani: se volete fare un nuovo Statuto e se volete che questa Regione abbia un nuovo Statuto e, successivamente a questo, una nuova elegge elettorale, oppure no, e di questo vi dovete prendere la responsabilità, perché il ritorno in Commissione, oggi, significa una sola cosa, e lo sapete bene, visto i tempi: significa l’affossamento del nuovo Statuto e della nuova legge elettorale. (Dissensi da parte delle minoranze).

Roberto GIANNOTTI. ... sei un disonesto, perché...

Fausto FRANCESCHETTI. Tu sei un disonesto! Tu sei il capo dei disonesti.

Roberto GIANNOTTI. Intendo disonesto politicamente, perché avremmo potuto chiedere il non passaggio agli articoli. Questo sì avrebbe impedito l’approvazione, se non dopo sei mesi.

PRESIDENTE. Consigliere, deve moderare i termini, perché è una questione di decoro che non possiamo assolutamente trascurare.
Ha la parola l’assessore Modesti.

Cataldo MODESTI. Bisogna che vengano specificati, da parte di chi ha chiesto il rinvio in Commissione le modalità e i tempi, perché un conto è un rinvio in Commissione, il che significa che scavalchiamo l’estate, oppure se si intende il rinvio in Commissione per mezza giornata-una giornata, visto che abbiamo convocato il Consiglio in seduta fino a venerdì. Se si tratta di verificare qualche aspetto, e può essere fatto in mezza giornata-una giornata, possiamo andare avanti, altrimenti se è il rinvio classico che rimanda a dopo l’estate, mi pare che il collega Franceschetti è stato chiaro.

Roberto GIANNOTTI. Chiedo scusa al capogruppo Franceschetti: era una valutazione politica, evidentemente. Ma Franceschetti non può dire il contrario di quello che è successo questa mattina, nel senso che questa mattina mi avete detto “sui valori non si discute”. Io mi sarei aspettato, da parte sua, il riconoscimento di un grande senso di responsabilità, perché se avessimo avuto strumentalizzare — e avevamo raccolto le firme — avremmo potuto chiedere il non passaggio agli articoli che, se votato anche dai consiglieri della sinistra, voleva dire che per sei mesi quell’atto, essendo bocciato non poteva essere riprodotto. Avendo richiesto il rinvio in Commissione, questo dimostra la buona fede delle opposizioni, che chiedono di discutere, di migliorare quella proposta. Dopodiché noi siamo anche per discutere permanentemente.

PRESIDENTE. C’è una proposta: lei ritira la sua sulla base delle indicazioni?

Roberto GIANNOTTI. Non ritiro niente. Rispondo a Modesti dicendo che possiamo cominciare a discutere in Commissione dello Statuto e delle altre cose che sono collegate e la prossima settimana torniamo in aula, non c’è problema: se servono dieci giorni sono dieci giorni, se serve una settimana serve una settimana, se serve un mese serve un mese, dipende dall’andamento dei lavori della Commissione, mi sembra ovvio.

Andrea RICCI. Chiedo cinque minuti di sospensione.

PRESIDENTE. La seduta è sospesa.


La seduta, sospesa alle 14,10,
riprende alle 16,10

PRESIDENTE. Avevamo in corso due richieste. La prima di aggiornare la seduta del Consiglio a domani. La seconda di rimandare in Commissione lo Statuto per verificare la possibilità di aggiustamenti ritenuti compatibili e migliorativi dalla maggior parte dei gruppi. La soluzione che pare di poter proporre all’aula dopo avere ascoltato le singole parti è di aggiornare la seduta del Consiglio a domani mattina per permettere alla Commissione Statuto una immediata riunione.
Pongo in votazione questa proposta.

Il Consiglio approva

La seduta continuerà domani mattina alle 10.
Ha la parola il consigliere Amati.

Silvana AMATI, Presidente della Commissione speciale per la riforma dello Statuto. La Commissione è convocata immediatamente nella sala attigua.

PRESIDENTE. La seduta è tolta.


La seduta termina alle 16,15