Resoconto seduta n. 223 del 09/02/2005
La seduta riprende alle 17,00



Proposta di atto amministrativo (Votazione): «L.r. n. 6/2004 e risoluzione del Consiglio regionale adottata nella seduta del 15 settembre 2004. Approvazione del Piano di risanamento dell’area di Ancona, Falconara e Bassa Valle dell’Esino dichiarata ad elevato rischio di crisi ambientale con la deliberazione del Consiglio regionale n. 305/2000» Giunta (160)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 160, ad iniziativa della Giunta.
La discussione generale è già avvenuta nella seduta antimeridiana.
E’ stato presentato un emendamento a firma Benatti, che pongo in votazione.

Il Consiglio approva

Pongo in votazione il coordinamento tecnico.

Il Consiglio approva

Pongo in votazione la proposta di atto amministrativo come emendata.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Come Forza Italia anticipiamo il voto contrario a questa proposta di legge, anche se si è capito anche dall’intervento di D’Angelo che a lui serve più per propaganda elettorale che per raggiungere un obiettivo. Questo è proprio l’emblema di D’Angelo: tutta demagogia, tutto fumo. Lui si accontenta di portare a casa una legge che magari guarda davanti allo specchio, ma nella sostanza non porta a casa niente, quindi ragiona sull’effimero, sulle cose poco concrete, perché quando abbiamo posti problemi sui numeri e sulle date, purtroppo nessuno ci ha dato risposte concrete.
Ci dispiace votare contro, ma non ci avete messo nelle condizioni di poter votare questo atto, anche se importante per la regione Marche.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Ciccioli.

Carlo CICCIOLI. A titolo personale ma anche a nome del gruppo, come consigliere regionale di Ancona, eletto in questa provincia, residente nella città Ancona ho seguito molto il problema del degrado ambientale dell’area portuale e della costa, dell’area degli insediamenti industriali, le situazioni di aree dismesse come quella della ex Enichem di Marina di Montemarciano e altre aree ugualmente in una situazione di grave inquinamento ambientale. Mi sento di dire, così come alla vigilia dello scioglimento del Consiglio regionale del 2000, in cui andava votata quella legge che dichiarava area ad alto rischio la Bassa Vallesina, che il piano di risanamento ambientale è comunque un passo in avanti, positivo. Ci sono dei limiti, ci sono cose che andranno riviste e condivido che le stesse azioni individuate, devono comportare anche un progetto esecutivo, tutto un altro lavoro tecnico esecutivo e tra l’altro ci dovranno essere anche risorse finanziarie, parte delle quali sono già presenti nelle leggi dello Stato, parte non ci sono, parte dovrebbero essere leggi regionali e non ci sono perché il bilancio di quest’anno è stato individuato in un certo modo. Ci sono gli interventi dei privati, perché alcuni risanamenti ambientali sono obbligo dei privati, delle aziende che hanno creato delle situazioni problematiche dal punto di vista ambientale, però mi sento di dire che un piano di risanamento in questa area difficile delle Marche, addirittura presente sulla mappa nazionale delle aree critiche — Falconara e Ancona sono segnalate — andava fatto, quindi mi sento di votare favorevolmente questo atto amministrativo, pur con la riserva che questa deve essere la pietra d’inizio. Arriviamo in ritardo, perché questo piano doveva essere fatto già da parecchio tempo e comunque deve avere un seguito, perché non può essere un atto documentale per la memoria, accademico, ma deve essere un piano che vive e che viene realizzato.
Detto questo mi sento di essere marchigiano, cittadino di Ancona e della sua provincia, rappresentante istituzionale. Credo che anche in questi momenti di tensione pre-elettorale, di cortine fumogene ecc., dobbiamo dare un segnale di serietà e quindi lavorare nell’interesse delle Marche. In questo caso si fa, in altri no. In questo caso mi sento di votare a favore.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Luchetti.

Marco LUCHETTI. Prendo atto con molto favore della posizione di Ciccioli rispetto a questo atto amministrativo, molto positiva. Questo atto è molto complesso, credo sia uno degli atti che questo Consiglio ha emanato in questa legislatura, a valenza territoriale, il più complesso e il più importante. E’ sicuramente la premessa ad un lavoro che sarà molto lungo, ma che può inserire la città capoluogo in una dimensione territoriale diversa rispetto a ad oggi. Insistono su un piccolo territorio una serie di infrastrutture che sicuramente hanno effetto sulla comunità della città capoluogo e su tutte le comunità che la circondano. Sappiamo anche che questo intasamento infrastrutturale è dovuto ad una programmazione che nel tempo è venuta avanti senza pensare a quello che sarebbe successo rispetto allo sviluppo industriale che abbiamo avuto negli ultimi 15-20 anni. E’ pertanto un atto che coglie, in extremis, una situazione che va comunque risanata e che potrà avere sviluppi ulteriori attraverso l’allestimento di leggi urbanistiche che vedano nell’area vasta la condizione estrema per poter programmare dignitosamente il territorio. Non abbiamo strumenti urbanistici adeguati rispetto alle esigenze del nostro territorio, sicuramente quello che è avvenuto all’interno dell’Api è un campanello d’allarme rispetto a una condizione di estremo disagio che vivono altre strutture produttive, che vive larga parte del territorio anconetano e della Bassa Vallesina.
Credo che questo strumento, che ho definito complesso, dovrà vedere impegnate non solamente le strutture della regione ma le strutture della provincia di Ancona e dei comuni interessati, che insieme dovranno organizzarsi per dare corso a quelle decine e decine di progetti che qui sono stati indicati ed è chiaro che occorrerà uno sforzo anche a livello nazionale, perché la dichiarazione di area ad alto rischio invoca a livello nazionale un’attenzione del tutto particolare, se vogliamo affrontare i temi infrastrutturali che la caratterizzano.
Abbiamo una situazione molto delicata che attiene a infrastrutture fondamentali per la regione Marche: parlo del porto, dell’interporto e dell’aeroporto, per non parlare dell’autostrada e della ferrovia. E’ in questa zona che si concentra tutta questa serie di infrastrutture che sicuramente hanno bisogno di collegamenti ma anche di una possibilità di rendere vivibile la zona in cui essi insistono.
Fino ad oggi a me sembra che i piani regolatori dei Comuni che si sono programmati non hanno tenuto conto di una politica comune. Non è un caso che costantemente, quotidianamente, vediamo una difficoltà estrema ad entrare in Ancona, soprattutto da nord e questo è un discorso che va ripreso, che va affrontato, che va sicuramente anche a favore della produttività di un territorio che ha assolutamente bisogno di nuovi orizzonti.
Pertanto, nel dare il voto favorevole a questo documento, raccomandiamo al Consiglio e alla Giunta di dare corso adeguatamente agli impegni che il documento stesso impone e nello stesso tempo di fare del tutto perché a livello nazionale, attraverso le varie finanziarie, ma soprattutto attraverso il collegamento con gli enti nazionali infrastrutturali, si possa realizzare un adeguato programma di sviluppo della zona interessata.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere D’Angelo.

Pietro D'ANGELO. Come ho avuto modo di dire questa mattina, ripeto che questo è un atto fondamentale ed è il primo passo che deve portare a garantire, oltre che la tutela ambientale di tutta la Bassa Vallesina, compresa una parte della città di Ancona, la sicurezza dei cittadini.
E’ un atto indispensabile, ma dovranno seguire a questo atto interventi sul territorio relativamente alle problematiche da me enunciate questa mattina e che non voglio ripetere. Occorre che si programmi una serie di interventi di attuazione di quanto contenuto in questo atto amministrativo.
Troppo spesso, per carenza di fondi o per mancanza di volontà politica, nell’Amministrazione pubblica in genere, atti approvati restano solamente dichiarazione d’intenti. La raccomandazione che come gruppo verdi mi preme fare, è che questo atto sia trasformato in interventi, cioè non resti solamente un documento di buoni propositi di potenziali interventi, ma interventi precisi.
Per tutti questi motivi il gruppo Verdi vota a favore di questo atto, ma vigilerà con attenzione sull’attuazione dei contenuti dello stesso.
Mi auguro di non avere, in futuro, problemi per eventuali ritardi o mancati interventi che diano sicurezza ai cittadini di tutta la zona della Bassa Vallesina.

PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta di atto amministrativo.

Il Consiglio approva





Proposte di legge (Rinvio):
«Ulteriori modifiche della l.r. 4 ottobre 1999, n. 26: Norme ed indirizzi per il settore commercio» Giunta (191)
«Modificazione alla l.r. 15 ottobre 2002, n. 19: Modifiche della l.r. 4 ottobre 1999, n. 26: Norme ed indirizzi per il settore del commercio» Ceroni (156)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca le proposte di legge n. 191 ad iniziativa della Giunta e n. 156 ad iniziativa del consigliere Ceroni.
Ha la parola l’assessore Agostini.

Luciano AGOSTINI. Chiedo a nome della Giunta il rinvio dell’atto perché, tra le altre cose abbiamo avuto...

Ottavio BRINI. Vergogna! Vergogna!

Roberto GIANNOTTI. Non è possibile!

Ottavio BRINI. Mi limito a dire solo “vergogna”!

Luciano AGOSTINI. Chiedo che l’atto venga rinviato perché abbiamo avuto sollecitazioni dalle organizzazioni sindacali e di categoria di fare ulteriori approfondimenti, per cui pensiamo che la cosa debba essere fatta e pertanto chiediamo il rinvio.

PRESIDENTE. Sulla richiesta di rinvio, ha la parola il consigliere Gasperi.

Gilberto GASPERI. Presidente, prendo atto della richiesta dell’assessore, che avrà pure delle buone ragioni, però mi sembra veramente assurdo...

Ottavio BRINI. Protettori delle lobbies! Vergogna! Vergogna! Protettori delle lobbies! Non state più dalla parte degli operai! Vergogna! Proteggete le lobbies!

PRESIDENTE. Consigliere Brini, per cortesia.

Ottavio BRINI. Mi cacci! Cosa mi importa? Datemi una sospensione di un giorno, due giorni, tre giorni...

PRESIDENTE. Consigliere, per cortesia. Non mi faccia fare tre richiami. Non serve...

Gilberto GASPERI. Brini, fammi finire, poi potrai ricominciare...

Ottavio BRINI. Tanto andiamo via tutti...

Gilberto GASPERI. Questo atto è stato in itinere per tantissimo tempo, era arrivato in Commissione e abbiamo dovuto aggiustarlo perché era stato anche scritto male, con delle responsabilità sicuramente non da parte dei consiglieri. l’abbiamo emendato in Commissione, ci abbiamo lavorato, poi non è stato riportato in Consiglio perché c’erano delle situazioni di dissidio che derivavano solo ed esclusivamente da una considerazione: dal diverso comportamento che dovevano tenere le Amministrazioni ai confini della nostra regione e precisamente il Comune di Gabicce e il Comune di Ascoli Piceno, in funzione delle aperture che ci dovevano essere nel sud delle Marche con l’Abruzzo e nel nord delle Marche con l’Emilia Romagna. Noi non abbiamo fatto altro che presentare un emendamento così come voluto dalle Amministrazioni comunali. Oggi ce lo troviamo rimandato, ma l’incremento è stato di soli 7 giorni, portando l’apertura da 24 a 31 giorni, in funzione dell’autorizzazione che deve dare il sindaco del Comune interessato. Capisco che abbiamo già iniziato la campagna elettorale e ognuno avrà le sue buone ragioni, ma non accetto che questa cosa venga oggi decisa, dopo che è venuto un rappresentante di una categoria, che tra l’altro politicamente era stato sconfitto nel Comune di San Benedetto del Tronto. Perché le segrete stanze non ci sono, è una cosa risaputa da tutti. Ne prendo atto, ma sono veramente deluso da questo comportamento, perché non va assolutamente a cambiare quella che poteva essere una buona legge che è stata portata avanti, su proposta della Giunta, da tutta la Commissione, votata all’unanimità dalla stessa. Mi sembra veramente che questo sia troppo. Approvo quello che diceva prima il consigliere Brini, perché qui ci vuole faccia tosta per non dire “basta, torniamo a casa”.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Avenali.

Ferdinando AVENALI. Non comprendo le ragioni di questo ulteriore rinvio chiesto dall’assessore Agostini, non le posso condividere, anche perché la Commissione si è riunita in più occasioni anche su questa proposta di legge, ha discusso a lungo, sa dell’importanza di un argomento specifico, perché nell’insieme la proposta di legge è estremamente positiva. Nella riunione della Commissione di mercoledì scorso sono stati accolti degli emendamenti, che avevamo fatto, all’unanimità. Non ho capito il motivo della richiesta. Se il motivo è quello che ci sono un po’ di emendamenti, l’atteggiamento che assumeremo nei prossimi giorni è quello del rinvio di tutto, perché in altri atti ove vi siano emendamenti, chiederò il rinvio per approfondire. Siccome qui c’era un pronunciamento unanime della Commissione, non comprendo le ragioni della richiesta di rinvio e voto contro la stessa.

PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta di rinvio.

(Segue la votazione)

PRESIDENTE. Prego di ripetere la votazione relativamente ai contrari.

(Il Consiglio non approva)

Il consigliere Ricci ha chiesto la verifica del voto, quindi pongo nuovamente in votazione la richiesta di rinvio.

Il Consiglio approva

Roberto GIANNOTTI. Presidente, vorrei far rilevare la gravità del fatto politico in sé. C’è un impegno assunto platealmente l’altra volta e questa mattina, che viene disatteso dal prevalere, come ha giustamente detto Brini, di logiche di lobbies.

Ottavio BRINI. Quello che è grave è che questa proposta l’aveva fatta il Presidente D'Ambrosio. Capisco che c’è il capo delegazione dei Ds che, da quanto si legge sulla stampa e da quanto si verifica qui, è quello che comanda a livello di Giunta, ma non era mai arrivato a smentire il Presidente D'Ambrosio. Questa sera, assessore Agostini, lei è riuscito a compiere anche questo. Mentre il Presidente D'Ambrosio aveva detto “discutiamo questa legge”, lei propone il contrario. “Questo” (riferito all’assessore Agostini) è il capo supremo: da oggi in poi bisogna inchinarsi di fronte al capo non solo dei Ds ma del Consiglio regionale. Viva l’Italia!

Luciano AGOSTINI. Mi risponda a questa semplicissima domanda. La Commissione ha licenziato questa legge circa un anno e mezzo fa. Tu sai che io sono profondamente d’accordo sui contenuti della legge così come è stata approvata dalla Commissione. Spiegami perché dopo un anno e mezzo solleciti l’immediata approvazione. Perché dopo un anno e mezzo solleciti l’immediata approvazione? (Interruzione). Non c’entra niente. Consigliere Brini, lei sa perfettamente che la Giunta...

Ottavio BRINI. Una volta difendevate gli operai.

Luciano AGOSTINI. E adesso pure.

Gilberto GASPERI. Presidente, il problema è un altro. Non si tratta tanto di chi è d’accordo o non d’accordo, ma competente al commercio è un altro assessore, che ha lavorato in Commissione, era perfettamente d’accordo con quello che si è fatto, oggi l’assessore Secchiaroli ha votato contro il rinvio di questa proposta di legge, pertanto mi sembra veramente una cosa eclatante.
Capisco che quando si è a fine legislatura si debbano anche fare delle prove di forza, ma viene completamente sconfessato non il lavoro fatto dalla Commissione ma l’impegno di un assessore competente.



Ordine del giorno della seduta

Gilberto GASPERI. Presidente, chiedo di anticipare l discussione del documento sulle foibe.

PRESIDENTE. Nella Conferenza dei presidenti di gruppo avevamo detto di trattarlo dopo la trattazione della mozione n. 378.

Carlo CICCIOLI. Ma il 10 febbraio è domani...

PRESIDENTE. C’è una richiesta di anticipare la trattazione di questa mozione. Credo che la Conferenza dei presidenti di gruppo non possa essere smentita.
Ha la parola il consigliere Procaccini.

Cesare PROCACCINI. Non può essere smentita dal punto di vista formale ma neanche dal punto di vista politico. E’ inaudito che si discuta della mozione di Alleanza nazionale sulle foibe prima della mozione sul 60° anniversario della liberazione che i Comunisti italiani hanno presentato da sette mesi a questa parte. Sarebbe la cosa più vergognosa che questo Consiglio potesse fare, ma sono convinto che questa cosa non la farà.

PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta.

Gilberto GASPERI. Chiedo la verifica del numero legale.

PRESIDENTE. Prego di procedere alla verifica del numero legale.

Gabriele MARTONI, Consigliere segretario. Procedo alla chiama:
Agostini presente
Amagliani presente
Amati presente
Ascoli presente
Avenali presente
Benatti presente
Brini assente
Castelli assente
Cecchini assente
Ceroni assente
Cesaroni assente
Ciccioli assente
Comi assente
D’Ambrosio assente
D’Angelo presente
Donati presente
Favia assente
Franceschetti assente
Gasperi presente
Giannotti assente
Grandinetti assente
Luchetti presente
Martoni presente
Massi assente
Melappioni assente
Minardi presente
Modesti presente
Mollaroli presente
Moruzzi presente
Novelli assente
Pistarelli assente
Procaccini presente
Ricci presente
Rocchi presente
Romagnoli assente
Secchiaroli presente
Spacca assente
Tontini presente
Trenta assente
Viventi assente

PRESIDENTE. Considerato che non sussiste il numero legale, la seduta è tolta.


La seduta termina alle 17,40