Resoconto seduta n. 26 del 20/12/2000
RESOCONTO INTEGRALE

SEDUTA DI MERCOLEDI' 20 DICEMBRE 2000
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GIUSEPPE RICCI

La seduta riprende alle 16,35



Proposta di legge (Discussione e votazione): «Modificazione ed integrazione della l.r. 24 dicembre 1998, n. 45 sul riordino del trasporto pubblico locale nelle Marche» Giunta (25)

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 25, ad iniziativa della Giunta.
Ha la parola il relatore di maggioranza, consigliere Franceschetti.

FAUSTO FRANCESCHETTI. La proposta di legge n. 25 oggi in discussione si compone di un solo articolo, con il quale si apportano delle modifiche alla legge regionale 45/1998 che riguarda il riordino del trasporto pubblico regionale e locale.
In particolare vengono proposte due modifiche alla legge regionale sul riordino del trasporto pubblico locale. La prima modifica riguarda la soppressione dei consigli di disciplina, la cui nomina era prevista dal R.D. 148 del 1931.
In passato la nomina dei consigli di disciplina era prerogativa della Regione. Con il passaggio delle funzioni dalla Regione agli enti locali in base alla legge 45 questo potere è stato attribuito alle Province. Infatti l'art. 8 della sopracitata legge, che concerne le funzioni delle province, alla lettera o) prevede espressamente la nomina di tale commissione. Va ricordato da questo punto di vista che il D. Lgs. 112 del 1998 che riguarda il conferimento di funzioni e compiti dallo Stato alle Regioni ed enti locali all'art. 102 prevede, pur non sopprimendo il R.D. del 1931, la soppressione delle funzioni amministrative relative alla nomina dei consigli di disciplina. Successivamente, nell'aprile di quest'anno, sempre in merito alla questione dei consigli di disciplina c'è stato un parere del Consiglio di Stato richiesto dalla Regione Lombardia e la seconda sezione del Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole alla soppressione di questi consigli. Ciò comporterebbe che tutte le controversie tra le parti vengano riportate nell'ambito della regolamentazione prevista dallo statuto dei lavoratori come avviene normalmente per gli altri dipendenti. Quindi i primi due commi dell'articolo 1 sopprimono la nomina dei consigli di disciplina.
Ai primi due commi c'è un emendamento dell'assessore Agostini che di fatto reintroduce il meccanismo dei consigli di disciplina.
Il secondo punto riguarda il problema del contributo sul Tfr per i dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale. Il fatto riguarda un adeguamento tecnico della legge regionale 45/98 rispetto a ciò che la stessa legislazione regionale prevedeva in precedenza. Infatti l'art. 14 della legge regionale 72/97 dispone testualmente che "Per ciascun dipendente delle linee di concessione regionale o comunale che cessa dal servizio dopo la data del 31.12.1980 è concesso un contributo pari alla differenza tra il trattamento di buonuscita previsto dal vigente contratto di servizio e l'accantonamento dell'1,5% previsto dai precedenti contratti di lavoro degli autoferrotranvieri, fino alla data del 31.12.1980, come previsto dall'art. 3 legge regionale 18/1981".
Tutto questo è quanto previsto sia dalla legge del 1981 sia dall'art. 14 della legge regionale 72/97 e non è altro che la conseguenza di un diverso modo di conteggiare la buonuscita tra i contratti siglati prima del 1980 e quelli successivi.
La legge di riordino del trasporto pubblico regionale e locale prevede espressamente che con il conferimento delle funzioni cessano applicazione diverse leggi regionali, compresa la 72/97 e poiché la stessa legge regionale 45 non prevede niente in merito al trattamento di fine rapporto, di fatto si verrebbe a creare una sorta di vacatio, comunque una situazione che non consentirebbe più alla Regione, e in questo caso alle Province cui la funzione è stata delegata, di intervenire così come prevedevano le precedenti normative. Questo comporterebbe problemi soprattutto alle aziende di trasporto, che per la verità hanno sempre contabilizzato questi contributi come un credito che vantavano nei confronti della Regione, pertanto con gli altri tre commi dell'art. 1 della proposta di legge in discussione, di fatto viene sanata questa dimenticanza e i tre commi servono: a garantire l'attribuzione alle Province delle funzioni prima esercitate dalla Regione; a garantire la copertura finanziaria che per l'anno 2000 è di circa 300 milioni, mentre la spesa complessiva, che comunque verrà esaurita nel giro di alcuni anni e fino a quando non andrà in pensione l'ultimo lavoratore assunto prima del 31.12.1980 è valutata in circa 2.275 milioni; ad applicare, anche dopo il passaggio delle funzioni agli enti locali, il già citato art. 14 della legge regionale 72/97.
La proposta che avanzo al Consiglio è quindi quella di approvare il presente atto così come ha fatto all'unanimità la quarta Commissione nella seduta dell'11 dicembre u.s.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza, consigliere Castelli.

GUIDO CASTELLI. Vorrei soltanto aggiungere un commento che poi si lega all'avvenuta presentazione di un subemendamento all'emendamento presentato dall'assessore Agostini, nel senso che ritengo giusta e fondata la previsione relativa all'emendamento circa la soppressione dei commi 1 e 2 dell'art. 1, in quanto ritengo che, anche da una valutazione personalmente effettuata dell'esperienza dei collegi di disciplina, sia giusto mantenere l'operatività di un'istituzione che nel delicato e complesso rapporto interno agli esercenti servizi di trasporto pubblico ha saputo produrre effetti benefici. Tuttavia, rispetto all'articolato dell'emendamento presentato dall'assessore Agostini ho proposto di aggiungere un ulteriore effetto modificativo e abrogativo rispetto alla proposta con un subemendamento che vi è stato consegnato, che in sostanza trae spunto da una considerazione che è stata in parte svolta anche dal collega Franceschetti. La legge 45 non prevedeva il passaggio alle Province anche della gestione amministrativa e istruttoria, oltre che finanziaria, della problematica descritta da Franceschetti relativa al contributo per i Tfr riguardante i dipendenti assunti fino all'1.1.1980. Prevedere ora che le Province vadano a svolgere e gestire in proprio questa problematica, fermo restando l'onere finanziario a carico della Regione può esporre gli uffici delle Amministrazioni provinciali al rischio concreto di un ingolfamento ulteriore e successivo rispetto a una problematica già di per sé delicata. Le Amministrazioni provinciali non sono ad oggi particolarmente pronte e disponibili a svolgere correttamente le funzioni decentrate che sono previste dalla legge, quindi a mio modo di vedere, visto che l'Amministrazione regionale ha già dipendenti che, relativamente alla problematica del contributo per il Tfr hanno saputo negli anni gestire con completezza e competenza la vertenza, sarebbe più utile che, trattandosi di una funzione che andrà in esaurimento per la ragione stessa della funzione, potrebbe essere utile evitare agli uffici delle Province di caricarsi di un onere ulteriore, perché quattro Province dovrebbero formare e attrezzare personale capace di gestire una problematica anche munita di qualche grado di complessità che invece potrebbe essere tranquillamente gestita, almeno fino a quando non vi sarà l'esaurimento della problematica stessa, dall'ufficio regionale.
Il senso dell'emendamento è quindi quello di procedere a una abrogazione non solo dei primi due commi ma anche del terzo, proprio per favorire questo decentramento di funzioni, per non caricare di attività istruttorie complesse, che comunque la Regione svolge già con efficacia ed efficienza, le Amministrazioni provinciali già di per sé abbastanza in difficoltà e non attrezzate al disbrigo della complessa vicenda della gestione dei servizi di trasporto

PRESIDENTE. Procediamo con la votazione degli articoli.

Art. unico. C'è un emendamento dell'assessore Agostini subemendato dal consigliere Castelli.
Ha la parola il consigliere Franceschetti.

FAUSTO FRANCESCHETTI. Capisco il senso del subemendamento. Il collega Castelli dice che questa è una funzione molto tecnica, svolta sempre dagli uffici della Regione ed è quindi inutile che la trasferiamo alle Province. Personalmente e anche come relatore sono contrario, perché c'è un problema politico più di fondo. Noi toglieremmo una funzione, per quanto molto tecnica e marginale, alle Province a cui abbiamo delegato tutta la materia. Questo sarebbe un riappropriarsi, da parte della Regione, di funzioni che abbiamo già dato agli enti locali e in particolare alle Province, quindi sarei per respingere questo subemendamento e mantenere il comma 3 della proposta originaria.
Mi pare invece che sulla soppressione dei commi 1 e 2 ci sia unanimità di vedute come richiesto dall'assessore, quindi potremmo anche accogliere l'emendamento che lo stesso assessore Agostini ha proposto.

PRESIDENTE. Pongo in votazione il subemendamento Castelli.

(Il Consiglio non approva)

Pongo in votazione l'emendamento Agostini.

(Il Consiglio approva)

Pongo in votazione l'articolo unico come emendato. Se approvato, si intende approvata la proposta di legge.

(Il Consiglio approva)



Proposta di legge (Discussione e votazione): «Autorizzazione all'esercizio provvisorio del bilancio per l'anno 2001» Giunta (29

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca la proposta di legge n. 29, ad iniziativa della Giunta.
Ha la parola il relatore di maggioranza, consigliere Franceschetti.

FAUSTO FRANCESCHETTI. Sarò brevissimo, nel senso che l'autorizzazione all'esercizio provvisorio è prevista dall'art. 70 della legge regionale 25/80 sulla contabilità ed è prevista nel caso in cui non possa essere approvato entro il 31 dicembre il bilancio riferito all'anno successivo. Il periodo massimo di esercizio provvisorio consentito è di tre mesi, limitatamente a un dodicesimo dello stanziamento di ogni capitolo per ciascun mese. Gli stanziamenti di riferimento sono quelli del bilancio 2000, comprese le variazioni intervenute nel corso dell'anno finanziario.
Da questo punto di vista vorrei ricordare soltanto due aspetti, molto brevemente.
Con l'autorizzazione all'esercizio provvisorio non è solo consentito l'impegno, ma sono consentiti anche l'accertamento e la riscossione delle entrate. Spesso noi pensiamo all'esercizio provvisorio solo come possibilità di spesa, invece è indispensabile anche per garantire le entrate.
Questo atto è stato sempre adottato, dal 1972. Quest'anno si aggiungono alle consuete motivazioni altre motivazioni derivanti dalle importanti modifiche legislative in tema di finanze e contabilità regionale che sono in discussione, in parte già decise e anche la questione relativa al bilancio dello Stato e quindi alla legge finanziaria che è attualmente in corso nel nostro Parlamento.
Per queste ragioni invito il Consiglio ad approvare l'esercizio provvisorio che, come dicevo prima, avrà la durata di tre mesi.

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli articoli.
Articolo 1.

(Il Consiglio approva)

Articolo 2. Si tratta della dichiarazione d'urgenza, quindi occorrono almeno 21 voti.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta di legge nel suo complesso.
Ha la parola, per dichiarazione di voto, il consigliere Ciccioli.

CARLO CICCIOLI. Purtroppo non ho potuto fare la relazione di minoranza in quanto ero a un incontro con un gruppo di operatori fuori di quest'aula.
Si tratta di un documento che ha rilevanza di atto dovuto. E' impensabile che l'attività finanziaria della Regione venga bloccata perché ci troviamo in condizioni di precarietà, chiudendosi il bilancio regionale dell'anno 2000 e aprendosi il nuovo bilancio regionale che, essendo di derivazione della legge finanziaria che dovrebbe essere votata in queste ore, diventerà poi legge dello Stato e darà delle indicazioni specifiche per quanto riguarda anche l'esercizio del bilancio della nostra Regione. Ci troviamo quindi nella condizione di dover garantire continuità amministrativa.
Non condividendo la struttura del bilancio precedente, ci asteniamo in quanto il dodicesimo mensile che prevede l'esercizio di spesa non è nell'ottica che avremmo avanzato, quindi, di fronte a questa situazione noi garantiamo l'attività amministrativo-finanziaria della Regione, assicurando il numero legale in quest'aula e non opponendoci all'atto in sé, mentre sul merito politico ci asteniamo.

PRESIDENTE. Ha la parola il consigliere Giannotti.

ROBERTO GIANNOTTI. Si tratta di un fatto tecnico, ma le implicazioni di ordine politico rispetto a scelte fatte da questa maggioranza sono evidenti, quindi per senso di responsabilità abbiamo garantito e stiamo garantendo in quest'aula il numero legale, però non si può chiedere alle opposizioni di dare un voto favorevole ad un atto come questo. Già l'astensione è un fatto di grande responsabilità. Nessuno si stracci le vesti, però si prenda atto della situazione politica e della difficoltà oggettiva della maggioranza a consentire l'approvazione dei propri atti.

PRESIDENTE. Pongo in votazione la proposta di legge.

(Il Consiglio approva)



Nomine

PRESIDENTE. Prego di distribuire le schede per la sostituzione di un componente effettivo del collegio dei revisori dei conti dell'agenzia regionale Marche lavoro (Armal).

(Segue la votazione)

Comunico il risultato della votazione. Votanti n. 32. Hanno ricevuto voti: Casadidio Enzo n. 18, Antolini Angelo n. 9, Possanzini Lanfranco n. 1. E' nominato Casadidio Enzo.
Prego di distribuire le schede per la sostituzione di un componente del consiglio di amministrazione dell'Iacp di Macerata.

(Segue la votazione)

Comunico il risultato della votazione. Votanti n. 25. Hanno ricevuto voti: Massi Paolo n. 14, schede bianche n. 11. Viene nominato Massi Paolo.
Prego distribuire le schede per sostituzione di un componente effettivo del collegio dei revisori dei conti dell'Ersu di Camerino.

(Segue la votazione)

Comunico il risultato della votazione. Votanti n. 25. Hanno ricevuto voti: Compagnucci Manuela n. 14, schede bianche n. 11. Viene nominata Compagnucci Manuela.
Prego di distribuire le schede per la sostituzione di un componente supplente del collegio dei revisori dei conti dell'Ersu di Macerata.

(Segue la votazione)

Comunico il risultato della votazione.Votanti n. 24. Hanno ricevuto voti: Squadroni Carlo Maria n. 14, Passacantando Sergio n. 3, schede bianche n. 7. Viene nominato Squadroni Carlo.
La seduta è tolta. Formulo ai colleghi consiglieri regionali, a tutto il personale, ai collaboratori, al servizio stampa, ai colleboratori e amici della stampa e a tutto il personale di vigilanza i migliori auguri di buon Natale e felice anno.


La seduta termina alle 17,25