Resoconto seduta n.127 del 16/12/2008
SEDUTA N. 127 DEL 16 DICEMBRE 2008


La seduta inizia alle ore 15,20



Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli


Sull'ordine dei lavori

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, invito i Consiglieri a prendere posto.
La proposta su come svolgere i lavori è quella di votare i subemendamenti, gli emendamenti e gli articoli della proposta di legge n. 277 e poi, con lo stesso metodo, della proposta di legge n. 278, infine, entro questa sera, passare alle dichiarazioni di voto congiunte e alle votazioni finali separate di entrambe le proposte.


Proposta di legge n. 277
della Giunta regionale
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge Finanziaria 2009)”
(Votazione)

PRESIDENTE. Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2.
Emendamento n. 2/1 dei Consiglieri Giannotti, Santori, Capponi, Brini, Tiberi, Bugaro, Ciriaci:
Art. 17 Fondi globali. UPB 20801. Nell’elenco 1 “Fondi globali” è aggiunta la seguente partita: “Interventi a favore della famiglia - euro 1.147.500,00”.
Copertura mediante riduzione della seguente voce: tabella A pdl n. 277 l.r. 30/1998 -1.147,500,00
Ha la parola il Consigliere Giannotti.

Roberto GIANNOTTI. E' una provocazione positiva, infatti non propone un aumento di spesa e una contemporanea diminuzione ma il trasferimento della somma stanziata in bilancio per una vera legge sulla famiglia.
La Regione Marche, infatti, al pari di tutte le Regioni rosse dell'Italia centrale, non ha una legge sulla famiglia adeguata alla situazione del nucleo familiare.
Questo emendamento intende destinare alla proposta di legge presentata dal gruppo di Forza Italia in tempi non sospetti l'intero ammontare del finanziamento previsto nel capitolo di spesa. E’ una proposta di legge, presentata nel 2005, che non si limita alla gestione degli incidenti domestici o dell'intervento sulla marginalità assistenziale, come è oggi l'attuale legislazione, ma introduce in maniera precisa il concetto di famiglia e la necessità di avere un atto legislativo che tenga conto di sostenere il percorso familiare in tutti i suoi sviluppi. Cominciare quindi dall'assistenza concreta alla maternità, all'aiuto alla scelta educativa delle famiglie, all'assistenza agli anziani non autosufficienti, all'aiuto alle giovani coppie con tutta una serie di provvedimenti che vanno dall'assunzione a carico degli oneri per i prestiti contratti, al rimborso dei costi per l'energia elettrica per le utenze domestiche o il rimborso degli oneri di urbanizzazione ai proprietari che affittano alle giovani coppie.
Una legge di sistema che renderebbe le Marche una regione più avanzata sul campo dell'assistenza familiare.
La proposta emendativa ha questo significato, pertanto ne chiedo un consenso all'Assemblea legislativa regonale.

PRESIDENTE. Emendamento n. 2/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/2 dei Consiglieri Massi, Capponi, Santori, Castelli, Pistarelli:
Alla tabella A lo stanziamento di euro 1.147,500,00 per la legge regionale 10 agosto 1998, n. 30 (Interventi a favore della famiglia) è aumentato di euro 200.000,00. Alla copertura del presente onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento della UPB 20815 “fondo per la gestione delle controversie con i creditori - corrente” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/3 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della la legge regionale 10 agosto 1998, n. 30 (Interventi a favore della famiglia) è aumentato di euro 150.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione dello stanziamento della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/4 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della la legge regionale 23 gennaio 1992, n. 9 (Norme per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva per le persone disabili” è incrementato di euro 50.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/5 dei Consiglieri Massi, Capponi, Santori, Castelli, Pistarelli:
Alla tabella A lo stanziamento previsto per la legge regionale 23 gennaio 1992, n. 9 (Norme per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva per le persone disabili) è incrementato di euro 30.000. Alla copertura del presente onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento della UPB 10503 “per il piano di comunicazione” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/6 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della la legge regionale 1° agosto 1997, n. 47 (Interventi per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva e delle attività motorio-ricreative) è incrementato di euro 100.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/7 dei Consiglieri Massi, Capponi, Santori, Castelli, Pistarelli:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della la legge regionale 1° agosto 1997, n. 47 (Interventi per la promozione e lo sviluppo della pratica sportiva e delle attività motorio-ricreative) è incrementato di euro 50.000,00. Alla copertura del presente onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento della UPB 10503 “Per il piano di comunicazione” tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/8 dei Consiglieri Pistarelli, Capponi, D'Anna, Caselli, Romagnoli, Massi:
La tabella A è modificata con un incremento di 45.000 euro – l.r. 8/2001 (Corecom). Riduzione di pari importo della UPB 20815.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/9 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della la legge regionale 27 marzo 2001, n. 8 “Istituzione, organizzazione e funzionamento del comitato regionale per le comunicazioni (Corecom” è aumentato di euro 30.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 10503 “per il piano di comunicazione” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/10 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della la legge regionale 30 aprile 1985, n. 24 “Interventi per favorire il funzionamento degli organi e delle strutture delle associazioni che perseguono la tutela e la promozione sociale dei cittadini invalidi, mutilati o handicappati” è incrementato di euro 100.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/11 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A è inserita la seguente voce:
Descrizione: legge regionale 5 novembre 2008, n. 31 “Interventi per la valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dagli oratori e da enti religiosi che svolgono attività similari”. Stanziamento di competenza euro 500.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento mi sembra abbastanza evidente. Tende a sottolineare la forte contraddizione della maggioranza, ma soprattutto della Giunta che nella sua versione di bilancio non lo ha neanche proposto.
Noi abbiamo approvato una legge sugli oratori con finanziamento per l'anno 2008 ma questa finanziaria non propone nessun finanziamento per l'anno 2009.
Questo ci sembra non solo contraddittorio ma è quasi una presa in giro, è un comportamento abbastanza schizofrenico di questa maggioranza nei confronti di chi vuole impegnarsi, in un momento di grande difficoltà, per sostenere la socialità e soprattutto il sostegno ai giovani.
Oggi non sono nelle condizioni ottimali per parlare su questo bilancio, questa mattina mi sono dovuto svegliare presto perché la figlia di un mio amico di sedici anni si è tolta la vita, ma non voglio far pena a nessuno, è soltanto per dire quali sono i problemi perché probabilmente non c'è nessuna motivazione ufficiale evidente che possa far comprendere ciò che è successo.
Quindi il fatto che, sia con le aggregazioni giovanili, sia con gli oratori, sia con qualsiasi forma, riusciamo a tenere i giovani insieme per poterne capire anche le difficoltà che hanno, credo sia un obiettivo specifico di chi pensa di guidare questa nostra società.
Presidente, non so se lei condivide questa impostazione, perché visto che ha mandato lettere ai parroci, ai vescovi, probabilmente teneva a questa legge come noi.
Comunque ritengo che un intervento spot avvenuto prima delle elezioni nazionali sia un errore e sia una cattiva comunicazione che facciamo alle tante famiglie che si impegnano dentro questi oratori. Le elezioni però le fate voi e le facciamo noi, quindi probabilmente era un intervento spot bipartisan. Noi certamente non lo abbiamo utilizzato in quel modo, cioè con comunicazioni ad personam, perché ci sembrava che la cassa di risonanza pubblica fosse evidente. In ogni caso tutte le forme, finché sono lecite, uno le può fare, poi la forma più corretta la deciderà comunque chi è in grado di valutare e decifrare i comportamenti.
Penso sia un errore che qui non venga premesso questo fondo quando siamo a solo due mesi di distanza dalla discussione di una legge bipartisan.
Quindi ci sentiamo responsabili, Presidente, di aver contribuito a realizzare questa legge, anche perché le ricordo che a favore noi votammo in 13 mentre voi eravate in 12.
Chiediamo con forza che questo fondo venga ripristinato, faremo altri sacrifici, ci metteremo a dieta su altre cose, ma questo non la possiamo lasciar cadere. Ve lo chiediamo con tutte le forze ed eventualmente, se ci sarà una risposta negativa, la utilizzeremo, ma non è nostra intenzione perché è una legge che qui dentro abbiamo voluto fare seriamente.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere D'Anna.

Giancarlo D'ANNA. Consigliere Capponi, non mi meraviglio e neppure me ne dispiace che il Presidente o chi per lui abbia mandato una lettera ai parroci per comunicare che questa legge è stata approvata. Credo sia anche giusto comunicarlo, nessuno sta mettendo in dubbio che sia utile informare i diretti interessati che una legge è passata, ma il problema è un altro, cioè che non si conferma una decisione presa dall’Assemblea legislativa.
Abbiamo parlato e dibattuto per due legislature, finalmente riusciamo a concretizzare un qualcosa di condiviso, poi all'improvviso si decide di fare marcia indietro.
Francamente è sconcertante, sicuramente non si dà un bel segnale al di là della questione squisitamente economica. Perché non si può attendere due legislature per fare una legge e una volta che viene promulgata non si mettono i finanziamenti adeguati.
Ripeto, questa cosa è sconcertante, mi auguro che in questa sede si faccia marcia indietro, prevedendo quindi i fondi anche per il prossimo anno.
Altrimenti invito a comunicare ai vari parroci che qualcuno ha voluto fare uno sgambetto per un qualcosa di condiviso ed approvato.
Non credo sia questo il comportamento da adottare, quindi sicuramente qualcuno, se ci crede, andrà all'inferno per aver detto una bugia.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. Non voglio ripetere quello che puntualmente hanno detto i colleghi, volevo solo rilevare, non essendo intervenuto sugli emendamenti precedenti, che qui facciamo il tris: emendamenti sulla famiglia, emendamenti sull'associazionismo sportivo - anche nella prima Commissione avevamo rilevato che il taglio consistente era stato fatto sulla legge n. 47, da di qui i nostri emendamenti correttivi –, emendamenti sugli oratori.
Parliamo di funzioni sussidiarie a quelle della famiglia che tanto vengono sbandierate in tutti i convegni, di cui parlavamo ieri, alla presenza di prelati, vescovi, eminenze, eccellenze, parroci.
Siete sempre molto presenti nei convegni ecclesiastici - nessuno come Silenzi a dire la verità, ma ci state arrivando vicino! - quindi quando ci sono tutti i prelati si parla di funzioni sussidiarie. Qui però giochiamo sul ruolo della famiglia, dell'associazionismo sportivo e dell'oratorio, ovvero sussidiarietà nell'educazione dove poi viene tutto tagliato.
Vorrei parlare di quella coesione sociale di cui spesso parlate. Ho visto quella stampa privata molto vicina alla “corte”, caro Governatore, che ha enfatizzato tantissimo in questi giorni la legge sugli oratori. Chissà se per l'edizione di Natale insieme agli auguri quella stampa dirà che per il 2009 avete tagliato i soldi sia all'associazionismo sportivo sia all'oratorio, quell'oratorio tanto vantato rispetto a eminenze, eccellenze e parroci!

PRESIDENTE. Sull’emendamento in base al Regolamento potete intervenire solo per dichiarazione di voto e solo uno dei presentatori può illustrarlo. Quindi vi invito di evitare di ripetere cose già dette.
Ha la parola il Consigliere Castelli.

Guido CASTELLI. Non devo aggiungere molto, voglio solo ricordare che in occasione della Giornata delle Marche il Presidente della Giunta regionale ha fatto riferimento a una serie di slide in cui tra gli impegni per i giovani vi è contenuto un preciso riferimento agli oratori e ai centri di aggregazione.
Quindi se è vero che questi impegni devono essere considerati seri e attendibili, come per bocca dello stesso Presidente della Giunta regionale, è necessario che alla provvista finanziaria indicata per il 2008 si possa aggiungere la somma, che tra l'altro è anche piuttosto modesta rispetto a quella del 2008, anche per il 2009.
Ripeto, ne va anche della credibilità di questa presentazione che per l'appunto voleva indicare nella tutela delle fragilità e anche del sostegno ai più giovani l'architrave di questa manovra, i grandi impegni.
L'atteggiamento che la maggioranza avrà su questo punto potrà essere anche considerato come atteggiamento di approvazione o disapprovazione rispetto a quelle che sono state le linee programmatiche ufficialmente e prestigiosamente annunciate dal Presidente Spacca non più tardi di sei giorni fa a Fermo in occasione della Giornata delle Marche.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Luchetti.

Marco LUCHETTI. Faccio solo presente – poi l'Assessore Marcolini magari integrerà perché di questo problema ne abbiamo già parlato – che abbiamo varato la legge poche settimane fa e che è stata distribuita la somma di 450 mila euro con i criteri del fondo. Ovvero non con i criteri che la legge prevede a regime, perché la legge prevede l'accordo, quindi l’accordo può essere fatto sulla base di un fabbisogno che va valutato.
Allora intanto bisogna vedere che tipo di ricaduta ci sarà con questa prima tranche di finanziamento, perché probabilmente questo primo finanziamento rischia di cadere anche laddove non dovrebbe cadere. Per la distribuzione a tutti i Comuni, visto che i criteri sono quelli del fondo unico dei servizi sociali, la ricaduta potrebbe essere anche (.. ) Consigliere Capponi, qua dentro non si può dir più niente! Io sto solo illustrando il fatto che c’è una distribuzione a pioggia che non è misurata secondo il criterio che la legge prevedeva e l'abbiamo fatto per impegnarlo e per non perdere il finanziamento del 2008.
Il problema che si pone è quello del finanziamento del 2009 per quanto riguarda i criteri, cioè il protocollo che dovrà essere firmato con la CEM per i finanziamenti programmati.
Credo che ci sia l'impegno da parte della Giunta, una volta firmato il protocollo, di finanziare in sede di assestamento l'effettivo fabbisogno rispetto anche alle ricadute che si sono verificate in questa prima battuta.
Quindi può esserci sicuramente un impegno, che la Giunta non può mantenere in sede di assestamento, per rivedere che tipo di ricaduta c'è stata su questa prima tranche e vedere poi come far riferimento al fabbisogno successivo.
Credo, Consigliere Massi, che bisogna essere contenti se tutte le pecore ritornano dal pastore! Quindi armiamoci di carità cristiana e cerchiamo di fare le cose in maniera adeguata. Credo che questa vicinanza sia da cogliere con molta speranza piuttosto che criticarla strumentalmente.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giannotti.

Roberto GIANNOTTI. Mi sembra che la lettura possa essere più facile, vorrei veramente augurarmi che fosse un disguido tecnico, in quanto non vorrei che il Presidente Spacca avesse ceduto ai ricatti della sinistra antagonista, cioè ha portato a casa come risultato da vendere ai cattolici marchigiani una legge attesa da anni, che è un contentino ad una parte della maggioranza che lo sostiene - che i fatti abruzzesi dimostrano quanto possa essere importante per consentire una minima speranza per confermare questa Giunta regionale alla prossima legislatura – dicendo poi “va bene, però poi il provvedimento lo annullo perché non lo finanzio”, sarebbe brutale.
Credo che i Comuni cattolici non siano così cretini e che non capiscano da che parte stanno i politici che sanno cogliere i valori e quelli che invece non sanno coglierli.
Credo che la Giunta farebbe bene, al di là delle alchimie politiche, ad avere un soprassalto d'orgoglio votando questo emendamento. Un emendamento che è il massimo dell'invito alla ragionevolezza e alla chiarezza.
Quindi votare per confermare una scelta strategica che colma un vuoto di iniziativa da parte della Giunta regionale, colmato, guarda caso, da una forte e vigorosa sollecitazione delle opposizioni, che non meno di un mese fa ha trovato compimento in Assemblea legislativa con un voto di una maggioranza trasversale.
Pertanto dichiaro il mio voto favorevole a questo emendamento.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Io avevo votato contro la legge sugli oratori proprio perché ho sempre detto che gli oratori, avendoci trascorso l'infanzia, già funzionavano quando non avevano soldi, quindi non vedo perché non dovrebbero funzionare oggi che ci sono persone che vi lavorano e vi girano attorno. Tra l’altro ritengo che almeno per il prossimo anno abbiano soldi a sufficienza.
Peraltro non mi preoccuperei degli effetti del taglio educativo per i nostri ragazzi, bensì del fatto che il Governo nazionale non si è preoccupato di tagliare 8 miliardi alla scuola, e la scuola senza quegli 8 miliardi non avrà le tre I (internet, inglese, industria) che aveva promesso otto anni fa.
So che i nostri ragazzi nelle scuole elementari e negli asili – e avete fatto l'emendamento sullo sport – non hanno ginnastica. Allora se veramente volete fare lo sport non intervenite sulla finanziaria regionale ma finanziate le scuole pubbliche!

PRESIDENTE. Invito di nuovo i Consiglieri, visto che gli emendamenti sono tanti, di intervenire - che certamente è un diritto di tutti - solo se non si devono ripetere le cose.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Vorrei tranquillizzare tutti i Consiglieri che è semplicemente un fatto tecnico. Abbiamo approvato questa norma – votandola tutti quanti insieme o quasi -. per il finanziamento degli oratori alla fine del mese di novembre, non c'erano i criteri e il piano di riparto. Quindi ci sarà la determinazione della Giunta in sede di avviamento della sperimentazione con i criteri, il riparto, le domande che di fatto partiranno nel mese di gennaio-febbraio, e poi valutare in assestamento il congruo rifinanziamento in pianta stabile fino alla fine della legislatura vedendo anche gli aggiustamenti per il funzionamento.
Pertanto è semplicemente un motivo di ordine tecnico e non riguarda le intenzioni di un definanziamento. Anzi, bisognerà vedere materialmente quali sono i criteri territoriali, quelli quantitativi e quelli numerici. Su cui purtroppo, avendo voluto insistere per approvarli prima della fine dell'anno, abbiamo insistito per accelerare sugli impegni per non mandarli in economia, altrimenti i primi euro di questo finanziamento si sarebbero potuti vedere dopo l'assestamento.
Abbiamo accelerato, quindi l'assestamento sarà la seconda tappa per il finanziamento degli oratori, un impegno comune di tutta l'Assemblea che qui confermiamo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Solo per confermare le parole dell'Assessore e sottolineare che questo è un impegno solenne che è stato preso con legge regionale da parte di tutta l'Assemblea. Quindi si tratta soltanto di una verifica di carattere tecnico rispetto all'attuazione di questo impegno, e con la sottolineatura che ha fatto ora l'Assessore, che in fase di assestamento del bilancio 2009 ci saranno le risorse aggiuntive necessarie per l'implementazione di questo progetto, che si avvarrà di quelle deliberate al momento di approvazione della legge.
Dunque c'è già un impegno politico dell'Assemblea a garantire la continuità di questa iniziativa, che è stata descritta tra le più qualificanti delle politiche giovanili, tra cui quelle ricordate dal Consigliere Castelli, a sostegno dei giovani della nostra regione in numerose occasioni.
Quindi si darà continuità per gli anni a venire a questo intervento, e lo si farà nella misura più appropriata che verrà verificata in condizioni oggettive, in condizioni di applicazione della normativa adottata dall'Assemblea legislativa.

Franco CAPPONI. Prendo atto, Presidente, del suo impegno solenne, quindi sono soddisfatto di aver presentato questo emendamento. Perché la vostra omissione di spiegare come andavamo avanti poteva delegittimare anche una cosa fatta bene, in quanto l'impegno che ci siamo presi non è quello di fare un finanziamento spot per un anno agli oratori, ma ci siamo presi un impegno pluriennale.
Quindi un eventuale rinvio sine die, addirittura dopo l'assestamento, potrebbe significare per chi si impegna sugli oratori di non avere la certezza dei finanziamenti e dunque non poter programmare il futuro. Perché in molti casi questo si traduce anche in scelte di investimenti che sono sempre minimali ma comunque sempre importanti per chi li fa in condizioni di volontariato. Questo dunque genererebbe sicuramente una discontinuità.
Presidente, la cosa che avrei gradito era il mantenimento della continuità sin da subito, perché non possiamo pensare che la programmazione sia importante per noi e non per gli altri. Quindi accettare questo emendamento per poi ripartire con i criteri che ci daremo sarebbe stato un segno di continuità. Sarebbe stato anche un segno di disponibilità verso chi non ha cercato di fare nessuna speculazione su questa cosa assumendosi anche una responsabilità di correttezza. Penso, infatti, che alcune cose si debbano fare senza promozione e senza sbavare su cose che magari sono portate avanti da altri, i cui meriti quindi sono di altri e non i nostri.
Detto questo, comunque, ritiro l'emendamento.

PRESIDENTE. Emendamento n. 2/11. Ritirato.

Emendamento n. 2/12 dei Consiglieri Viventi, Lippi:
Alla tabella A è inserita la seguente:
“Legge regionale 11 novembre 2008, n. 31 - Interventi per la valorizzazione della funzione sociale ed educativa svolta dagli oratori e dagli enti religiosi che svolgono attività similari - con uno stanziamento di competenza di 450.000 euro.
Alla copertura si provvede mediante riduzione dell'importo di euro 450.000,00 dello stanziamento: articolo 4 - tabella C: voce UPB 10503 - per riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizione ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale, per una quota parte di 150.000 euro; Voce UPB 20815 – per il fondo per la gestione delle controversie con i creditori – corrente, per una quota parte di 300.000 euro.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/13 del Consigliere Capponi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria” è aumentato di euro 300.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C.
Dopo l'articolo 15 è aggiunto il seguente articolo 15 bis: “Articolo 15 bis (Autorizzazione della spesa) – 1. Per l'anno 2008 la somma di euro 300.000,00 compresa nell'autorizzazione di spesa relativa alla l.r. 7/1995 è finalizzata al finanziamento dell'attività degli Ambiti territoriali di caccia.”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Noi abbiamo presentato degli emendamenti per rimpinguare una delle distorsioni maggiori che si erano verificate l'anno scorso soprattutto per il ristoro dei danni causati dalla selvaggina, in modo particolare dei cinghiali, e per i danni causati da essi alla viabilità e quindi ai cittadini che transitano sulle vie pubbliche.
Prendiamo atto che dopo i nostri emendamenti è stata presentata nel maxi emendamento della Giunta una somma che viene indicata in 800 mila euro ma che non capiamo, Consigliere Ricci – penso che sia una sua ispirazione – se sia destinata specificatamente ai due-tre capitoli importanti di quella legge.
Il maxi emendamento è incompleto in quanto credo debba essere esplicitato quanto va per sanare i danni della selvaggina e quanto invece – perché sono due UPB diverse – per il ristoro dei danni agli automobilisti, ecc..
Su questo chiediamo una specificazione. Certo, noi prevediamo una somma maggiore di quella che avete messo nel maxi emendamento perché c'è una retroattività enorme da sanare di queste ATC.. Infatti noi avevamo detto di sanare tutto quello che c'era da sanare, come pure hanno dichiarato le sue parole, Assessore, di fronte agli agricoltori.
Dai conteggi che abbiamo a disposizione le somme che avete indicato non sono sufficienti né a rimborsare i danni del 2009 né a sanare completamente o per una gran parte i danni che non sono stati pagati.
Sapete che ci sono delle ATC dove i membri si sono dimessi totalmente proprio perché incapaci di far fronte alle richieste e alle pressioni degli agricoltori che manifestavano contro di loro perché non venivano rimborsati di quanto dovuto.
Specifico che abbiamo appurato anche che il ristoro è dovuto per legge, quindi qualsiasi agricoltore, qualora non ottenga ciò che gli è dovuto, potrebbe fare causa alla Regione. E non la fa solo perché gli importi non sono così consistenti, e una class action che potrebbe essere fatta in questo caso metterebbe in crisi anche la Regione, e nel caso ce ne potremmo fare anche promotori.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. La Giunta tutti gli anni ha costantemente incrementato il fondo per i danni degli ungulati, quindi lo ha fatto anche quest'anno nella misura di 600 mila euro complessivi e vi è un incremento rispetto all'anno precedente.
Forse il Consigliere Capponi ha ragione quando coglie la differenza tra i danni provocati sulle strade rispetto a quelli provocati all'agricoltura, questo va chiarito meglio però, ripeto, l'incremento c'è sempre stato ogni anno.
Il problema è un altro, Consigliere Capponi, cioè che non possiamo inseguire il risarcimento dei danni perché è un escalation che va fuori controllo.
Quindi bisogna agire in tre modi – su questo ho presentato un emendamento che spero voterete -. Siccome questo non è più un fenomeno legato alla caccia ma è più vasto, riguarda l'agricoltura, la diffusione della fauna selvatica e della sua presenza sul territorio, la soluzione è buona prevenzione, selezione adeguata e ovviamente il rimborso dei danni.
Credo che la Giunta debba andare in questo senso. Bisogna fare in modo che ci sia una selezione molto forte anche nelle zone precluse all'attività venatoria. E’ bene che per gli agricoltori si costruiscano progetti veri, seri, anche esperienze pilota di gestione congiunta in modo da prevenire il danno arrecato. Terza questione, Assessore, bisogna anche pagare i danni.
Però avendo visto crescere anno dopo anno questa risorsa, che dai 180 mila euro di qualche anno fa è passata ai 600 mila euro di oggi, mi fermerei cercando di mettere insieme le tre questioni, prevenzione, selezione, risarcimento, affinché si possa migliorare il quadro della presenza degli ungulati nelle Marche che è davvero fuori controllo.
Quindi chiedo di respingere questo emendamento, pur cogliendo la buona volontà e il senso adeguato della proposta del Consigliere Capponi.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Petrini.

Paolo PETRINI. Quello che ha detto il Consigliere Ricci mi permette di essere ancora più breve. Fatto salvo lo stanziamento per il fondo legato ai danni arrecati dagli ungulati alla viabilità stradale, ammontante a 800 mila euro, per i danni all'agricoltura nel 2007 in sede di bilancio di previsione avevamo stanziato 180 mila euro, poi l'avevamo rimpinguato in sede di assestamento portandolo a 380 mila. Questi 380 mila euro ricordo che comunque sono stati sufficienti dappertutto meno che in due ATC di Macerata.
Per il 2008 abbiamo provveduto attraverso una parziale ristrutturazione dei nostri capitoli portandolo a 500 mila euro. Mentre per il 2009, attraverso un’ulteriore ristrutturazione dei capitoli della caccia, siamo a 600 mila euro. (...) No, attraverso una ristrutturazione dei capitoli non presenti in bilancio. (…) Traduco in questo modo, cioè che non ho formalizzato in bilancio - è un impegno che prendo come Assessore alla caccia - ma ho indicato in 600 mila euro perché secondo me non saranno necessari. (...) Ma questi non li prenderebbero neanche dagli stessi capitoli della caccia da cui, invece, verrebbero attinti.
Ci sono capitoli nella caccia che servono ad altri servizi e che all'occorrenza verranno tutti dedicati a questo fine. (...) Sì, è vero, su questo ha ragione, cioè lì non c'è scritto 600 mila euro per quel capitolo, c'è una cifra inferiore, 600 mila euro è la cifra disponibile per questa evenienza che non è stata formalmente imputata a quel capitolo ma che mi impegno, anzi, se volete possiamo fare un emendamento anche nel corso di questa seduta, a me non costa nessuna fatica.
(...) Se soprassiede a questo mi rendo immediatamente disponibile a portare in Aula un subemendamento che indica perfettamente l'attingimento delle risorse.

PRESIDENTE. Assessore, però se questo emendamento verrà ritirato è ovvio che un subemendamento non può essere presentato.

Franco CAPPONI. Non lo ritiro, perché eventualmente bisogna riformulare sia l’emendamento 2/13 che il 2/14.

(confronto in Aula sulla determinazione della questione)

PRESIDENTE. Allora momentaneamente soprassediamo sulla questione e andiamo
avanti.
Emendamento n. 2/15 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A è inserita la seguente voce: “Descrizione: l.r. 32/2008 “Interventi contro la violenza sulle donne”; stanziamento di competenza: euro 200.000,00.
Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 10502 “Per le riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizione ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale””.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/16 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 15 dicembre 2001, n. 32 “sistema regionale di protezione civile” è incrementato di euro 100.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/17 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 13 maggio 2003, n. 9 “Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno delle funzioni genitoriali e alle famiglie, modifica della legge regionale 12 aprile 1995, n. 46 concernente Promozione e coordinamento delle politiche di intervento a favore dei giovani e degli adolescenti” è incrementato di euro 100.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento è un’implementazione del fondo che riteniamo insufficiente. Come avevamo pensato che per gli oratori gli interventi dovessero proseguire ed essere razionali e consequenziali, anche qui riteniamo che il finanziamento della legge per la tutela dell'infanzia e il sostegno alle funzioni genitoriali deve essere potenziato in un’ottica di apertura a tutte le forme di vicinanza al mondo giovanile e al disagio delle famiglie.
Ritengo che questo emendamento possa essere accettato dalla maggioranza, anche perché c'è un richiamo a un fondo generico, come quello dei 5 milioni di euro, messo in maniera indistinta. Tra l'altro penso che per il suo utilizzo debba venire da questa Assemblea legislativa una proposta deliberativa strutturata in maniera chiara e condivisa.
Quindi tale emendamento dovrebbe essere approvato in quanto risponde a queste finalità, ma in ogni caso dovrà esserci un impegno affinché anche questa misura di sostegno, in un momento di così grande difficoltà, si orienti nella direzione di potenziare delle strutture sociali.
Altrimenti quel modello di vita che abbiamo insegnato ai nostri figli, un modello di una buona condizione economica e sociale, rischierà di essere messo in discussione dalla crisi in atto, e le ripercussioni che avremo soprattutto nei giovani potrebbero essere devastanti e molto, molto pericolose.
Dunque dovremmo attivare tutte le reti di protezioni per un sostegno alla famiglia oltre che per un beneficio economico.
Questo, quindi, è un piccolo intervento per un minimo di attenzione, e speriamo che venga ulteriormente potenziato utilizzando le risorse di quel fondo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 2/17. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/18 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 28 ottobre 2003, n. 20 “Testo unico delle norme in materia industriale, artigiana e dei servizi alla produzione” è incrementato di euro 500.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/19 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 12 giugno 2007, n. 6 “Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 14 aprile 2004 n. 7, 5 agosto 1992 n. 34, 28 ottobre 1999, n. 28, 23 febbraio 2005, n. 16 e 17 maggio 1999, n. 10 – disposizioni in materia ambientale e rete natura 2000” è incrementato di euro 120.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/20 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 2 settembre 1996, n. 38 “Riordino in materia di diritto allo studio universitario” è aumentato di euro 400.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/21 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 22 ottobre 2001, n. 22 “Disciplina degli impianti di trasporto a fune in servizio pubblici, delle piste da sci e dei sistemi di innevamento programmato” è incrementato di euro 100.000.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 50101 Mutui 2009 – pdl 278/08.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/22 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 28 ottobre 1999 “Disciplina regionale in materia di rifiuti – attuazione del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22” è aumentato di euro 150.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Residui perenti - corrente”
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/23 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della la legge regionale 2 marzo 1998, n. 2 “Interventi a sostegno degli emigrati” è aumentato di euro 50.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/24 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 14 gennaio 1997, n. 9 “Istituzione dell'Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche. Soppressione dell'Ente di sviluppo agricolo delle Marche. Istituzione della Consulta economica e della programmazione nel settore agroalimentare” è aumentato di euro 100.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/25 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella A lo stanziamento di competenza della legge regionale 5 novembre 1988, n. 43 “Norme per il riordino delle funzioni di assistenza sociale di competenza dei Comuni, per l'organizzazione del servizio sociale e per la gestione” è aumentato di euro 500.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” - tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/26 dei Consiglieri Capponi, Ciriaci:
Alla tabella A è aggiunta la seguente partita: Descrizione: legge regionale 27 maggio 2008, n. 9 “Disposizioni in materia di controllo degli impianti termici degli edifici”.
Stanziamento di competenza: 100.000,00.
Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 2/27 della II Commissione:
Alla tabella A l'autorizzazione di spesa per la l.r. 9/1987 (UPB 30901) è aumentata di euro 380.000,00. Copertura finanziaria mediante contestuale riduzione dell'UPB 20803.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 2/28 della II Commissione:
Nella tabella A l'autorizzazione di spesa della l.r. 43/1990 è incrementata di euro 5.400,00. Copertura UPB 10309 -5.400,00.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ora, prima di votare l'articolo 2, torniamo agli emendamenti n. 2/13 e 2/14.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Visto che la rimodulazione presentata poc’anzi dall'Assessore è condivisibile, trasformo questi emendamenti relativi alla caccia in un ordine del giorno, quindi li ritiro.

PRESIDENTE. Emendamenti n. 2/13 e 2/14. Ritirati.

Articolo 2, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3.
Emendamento n. 3/1 del Consigliere D'Anna:
Nella tabella B incrementare la l.r. 24 luglio 2002, n. 11 “Sistema integrato per le politiche di sicurezza e di educazione alla legalità” di euro 300.000. Copertura mediante riduzione UPB 20810 Controllo e riscossione della tassa automobilistica per pari importo (euro 300.000).
Ha la parola il Consigliere D'Anna.

Giancarlo D'ANNA. Vorrei prima di tutto ricordare al collega Binci, che come me fa parte dell'Osservatorio sulla sicurezza, che sarebbe opportuno – una cosa che è emersa nei vari incontri tenutisi anche di recente – incrementare il sistema integrato per le politiche di sicurezza. Questo credo sia doveroso perché a tutt'oggi le risorse sono veramente minime e quindi non si può intervenire come sarebbe invece opportuno.

PRESIDENTE. Emendamento n. 3/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 3/2 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella B il rifinanziamento della legge regionale 4 giugno 1996, n. 20 “Interventi della Regione a favore dell'associazione, poi Fondazione, Rossini Opera Festival e dell'Associazione Arena Sferisterio Teatro di tradizione per la promozione turistico-culturale dell'immagine delle Marche” è incrementato di euro 102.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 4.
Emendamento n. 4/1 dei Consiglieri Capponi, Giannotti, Brini, Ciriaci, Bugaro, Tiberi, Santori:
Alla tabella C – articolo 17 pdl 278 Fondi Globali - UPB 20801 Nell'elenco 1 “fondi globali” è aggiunta la seguente partita: “Interventi regionali a sostengo del funzionamento delle scuole materne autonome” euro 1.300.000,00. Copertura mediante riduzione della seguente voce: pdl 277 tabella C UPB 20815 -euro 1.300.000,00.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/2 dei Consiglieri Capponi, Capponi, Brini, Ciriaci, Bugaro, Tiberi, Santori:
Alla tabella C – articolo 17 pdl 278 Fondi Globali- UPB 20801 Nell'elenco 1 “fondi globali” è aggiunta la seguente partita: “Interventi a sostegno delle adozioni a distanza” euro 400.000,00. Copertura mediante riduzione della seguente voce: pdl 277 tabella C UPB 20815 - euro 400.000,00.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/3 dei Consiglieri Capponi, Capponi, Brini, Ciriaci, Bugaro, Tiberi, Santori:
Alla tabella C – articolo 17 pdl 278 Fondi Globali - UPB 20801 Nell'elenco 1 “fondi globali” è aggiunta la seguente partita: “Istituzione del centro dialisi di assistenza limitata presso il Presidio ospedaliero di Pergola” euro 400.000. Copertura mediante riduzione della seguente voce: pdl 277 tabella C UPB 20815 - euro 400.000.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/4 dei Consiglieri Capponi, Pistarelli, Romagnoli, D’Anna, Giannotti, Brini, Ciriaci, Bugaro, Tiberi, Santori, Massi, Cesaroni :
Alla tabella C nell'elenco 1 “Fondi globali , è aggiunta la seguente partita: “Sostegno economico alle donne che intendono interrompere la gravidanza esclusivamente per motivi economici”. Euro 200.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della seguente voce: pdl 277 UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/5 dei Consiglieri Capponi, Pistarelli, Romagnoli, D’Anna, Giannotti, Brini, Ciriaci, Bugaro, Tiberi, Santori, Massi, Cesaroni:
Alla tabella C nell'elenco 1 “Fondi globali , è aggiunta la seguente partita: “Agevolazioni per il pagamento dei mutui contratti dalle famiglie per la prima abitazione”. Euro 500.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della seguente voce: pdl 277 UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/6 dei Consiglieri Capponi, Pistarelli, Romagnoli, D’Anna, Giannotti, Brini, Ciriaci, Bugaro, Tiberi, Santori, Massi, Cesaroni:
Alla tabella C nell'elenco 1 “Fondi globali , è aggiunta la seguente partita: “Iniziative a favore donne lavoratrici, per la promozione delle pari opportunità e per la tutela della maternità. Istituzione del fondo regionale per la maternità”. Euro 200.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della seguente voce: pdl 277 UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/7 dei Consiglieri Capponi, Pistarelli, Romagnoli, D’Anna, Giannotti, Brini, Ciriaci, Bugaro, Tiberi, Santori, Massi, Cesaroni:
Alla tabella C nell'elenco 1 “Fondi globali , è aggiunta la seguente partita: “Valorizzazione del gioco del pallone al bracciale”. Euro 50.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della seguente voce: pdl 277 UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/8 del Consigliere D'Anna:
Nella tabella C è inserita la seguente voce: Rievocazione storica “Fano dei Cesari” euro 50.000. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo tabella C UPB 10503 “per riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizioni ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale”.
Ha la parola il Consigliere D'Anna.

Giancarlo D'ANNA. Ci sono alcune manifestazioni importanti nella nostra regione che soffrono da diversi anni per evidenti difficoltà economiche. In genere sono manifestazioni che riescono a portare nella nostra regione moltissimi turisti. In questo emendamento parliamo della “Fano dei Cesari”, gli emendamenti successivi riguardano il Carnevale e il Teatro della Fortuna di Fano.
Credo sia opportuno finanziare queste manifestazioni - mi dispiace non ci sia l'Assessore Solazzi che vivendo sul territorio della provincia di Pesaro Urbino le conosce bene - con un intervento mirato, perché sono importanti e quindi dovrebbe esserne riconosciuto il giusto valore.
Molto spesso, invece, per una serie di motivi vengono premiate manifestazioni secondarie, mentre queste sono tra le manifestazioni storiche più antiche addirittura d'Italia; per la presentazione della manifestazione sul Carnevale ogni anno c'è una forte sofferenza.
Ogni anno c'è una totale insensibilità, bisogna sempre elemosinare perché l'impegno economico della Regione è ridicolo, su 400 mila euro un finanziamento di 10 mila euro praticamente può essere definito inesistente.
Quindi faccio un appello anche ai colleghi delle altre realtà.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/8. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/9 del Consigliere D'Anna:
Nella tabella C è inserita la seguente voce: UPB 53103 – Carnevale di Fano – euro 50.000.Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo tabella C UPB 10503 “per riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizioni ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/10 del Consigliere D'Anna:
Nella tabella C è inserita la seguente voce: UPB 53103 – Teatro della Fortuna di Fano – euro 50.000.Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo tabella C UPB 10503 “per riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizioni ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/11 dei Consiglieri Rocchi, D'Isidoro. Ritirato.

Subemendamento n. 4/12/1 dei Consiglieri Ciriaci, Capponi:
All'emendamento n. 4/12 sostituire dopo “UPB 53106” le parole “per intervento di ristrutturazione” con “per interventi di somma urgenza alla copertura”. Inoltre modificare nella copertura la cifra 200.000 con 20.000.
Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Ho presentato questo emendamento perché Giuseppe Carboni, anche se non è molto conosciuto, è uno dei primi autori del vocabolario latino-italiano/italiano-latino. E’ nato ad Ortezzano, ma al di là del fatto che sono ortezzanese, aggiungo anche che è marchigiano.
E' stata fatta una ristampa, ma la tomba di questo insegnante è posta in una chiesa sconsacrata dove non c'è neanche il tetto.
Avevo presentato un emendamento con il quale chiedevo un intervento di urgenza con la dovuta copertura economica per 200 mila euro, ma poi pensando che l’emendamento non fosse accoglibile ho presentato un subemendamento soltanto per 20 mila euro, al fine di poter fare delle opere d'urgenza e di mantenimento di questa tomba, che è una tomba realizzata in legno ma che poi sta sotto la pioggia di un’intera invernata.
Quindi chiedo a tutta l'Assemblea legislativa di poter dare la possibilità a questo illustre rappresentante della regione Marche di condividere con noi un ulteriore proseguimento di questa realtà.

PRESIDENTE. Subemendamento n. 4/12/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/12 della Consigliera Ciriaci:
Nella tabella C inserire la seguente voce: “UPB 53106 per intervento di ristrutturazione della chiesa di Ortezzano nella struttura che ospita i resti di Giuseppe Carboni”. Alla copertura si provvede mediante incremento del mutuo per l'anno 2009: UPB 50101 +200.000,00.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/13 dei Consiglieri Rocchi, D'Isidoro. Ritirato.

Emendamento n. 4/14 dei Consiglieri Massi, Capponi, Santori, Castelli, Pistarelli:
Alla tabella C la UPB 20801 – fondo occorrente per far fronte a oneri derivanti da nuovi provvedimenti legislativi, che si perfezioneranno dopo l'approvazione del bilancio recanti spese di parte corrente – è incrementata di euro 20.000,00 per la proposta di legge “Celebrazioni per i 400 anni della morte di Padre Matteo Ricci: Macerata 1552-Pechino 1610”.Alla copertura del presente onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento della UPB 20815 (fondo per la gestione delle controversie con i creditori- corrente) Tabella C, pdl 277/08.
Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. La Consigliera Mollaroli ha fatto un appello ai Consiglieri del territorio, allora lo utilizzo per sottolineare l'anniversario di Padre Matteo Ricci. Il Presidente Spacca lo conosce bene perché lo ha visitato pure a Pechino insieme ad una folta delegazione.
Il problema che pongo è il seguente. Abbiamo fatto una legge speciale per Guidobaldo Del Monte, una legge speciale per Maria Montessori, una legge speciale per Annibal Caro, benissimo, ma ora c'è la richiesta di farla anche per Padre Matteo Ricci, visto che gli è stato intitolato un palazzo qua vicino. Praticamente vi abbiamo intitolato tutta la strategia dell'internazionalizzazione di questa regione, mi pare che lo dicano sia i laici che i cattolici, quindi credo che si possa prevedere la possibilità di fare una legge anche per Padre Matteo Ricci.
L'emendamento è quindi volto a chiedere un impegno che come vedete è minimo. Sull’internazionalizzazione sapete che sono stati promessi fondi anche per la creazione dell'Istituto per le relazioni con l'Oriente a Macerata e la ristrutturazione di Palazzo Trevi di Senigallia – Marcolini tale questione la conosce –.
Quindi tutta questa attività per due anni e più con convegni a Pechino, in Vaticano e a Macerata e le opere strutturali sul territorio, che al di là delle celebrazioni rimarranno, abbisognano sicuramente di una legge (abbiamo fatto leggi per molto meno).
Con questo emendamento si chiedono 20 mila euro, un modo per sancire l'impegno della Regione per una legge, che peraltro è molto meno rispetto a quello che abbiamo messo per altri.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Credo che non ci siano problemi ad accogliere l'indicazione del Consigliere Massi, ovvero ad assumere un atto di indirizzo, che può essere un atto amministrativo o un atto legislativo, che possa inquadrare l'azione che stiamo svolgendo per celebrare il 400° anniversario della morte di Padre Matteo Ricci.
In una logica di tipo progettuale gli impegni che abbiamo assunto sono così consistenti che, anche per chiarezza dell'Assemblea legislativa e della nostra comunità, forse un atto di indirizzo che li ricomprenda penso sia auspicabile.
In effetti la nostra Regione, congiuntamente al Governo nazionale, ha assunto un impegno enorme per promuovere una delle persone più illustri della storia della nostra comunità.
Il nostro impegno è massimo, perchè prevediamo un intervento di oltre 1 milione di euro per quattro mostre che qualificheranno la nostra regione a Pechino, Shanghai, Menchino e Seul. In modo particolare a Shanghai in occasione dell'Expo 2010 che coincide con la morte di Padre Matteo Ricci e che sarà un veicolo straordinario per promuovere la struttura economica della nostra regione.
Mi dispiace non ci sia il Consigliere Brini che è sempre molto ironico su questa cosa, ma noi stiamo difendendo il lavoro, l'occupazione e il reddito delle Marche proprio in virtù della capacità di tenuta della nostra economia sui mercati internazionali. E sicuramente l'azione del 2010 per promuovere Padre Matteo Ricci sarà un'altra straordinaria occasione.
Quindi benvenga l'indicazione o meglio la raccomandazione del Consigliere Massi - ma sicuramente non può essere un emendamento al bilancio, magari un ordine del giorno - che ci rivolge il Consigliere Massi, cioè quella di proporre alla Giunta un atto di indirizzo all'attenzione dell'Assemblea legislativa.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/14. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/15 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 32103 “Per l'attuazione dei progetti regionali a sostegno dell'autonomia scolastica e della politica di integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro” è aumentata di euro 200.000,00.Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 10503 “Per le riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizione ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/16 dei Consiglieri Massi, Capponi, Santori, Castelli, Pistarelli:
Alla tabella C lo stanziamento previsto per la UPB 32103 è incrementato di euro 150.000 per l'attuazione di progetti regionali a sostegno dell'economia scolastica e della politica di integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione, lavoro. Alla copertura del presente onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento della UPB 20815 (fondo per la gestione delle controversie con i creditori- corrente) Tabella C.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/17 dei Consiglieri Capponi, D'Anna, Pistarelli, Castelli, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 42204 “Per attuazione del Piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico nei bacini di rilievo regionale (PAI) è interventi in materia di difesa del suolo” è aumentata di 1.000.000,00. Riduzione di pari importo della UPB 20816.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/18 dei Consiglieri Pistarelli, D'Anna, Capponi, Castelli, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 52801 “Cura e assistenza malati SLA” è aumentata di euro 500.000,00. Per far fronte alla copertura del presente onere si provvede mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 – spesa corrente.
Ha la parola il Consigliere D'Anna.

Giancarlo D'ANNA. Francamente è abbastanza concertante vedere come stanno andando le cose, non c’è neppure una minima disponibilità di capire di cosa stiamo parlando, credo che molti Consiglieri non sappiano nemmeno quello che hanno votato.
Questo emendamento riguarda una cosa molto seria su cui è opportuno prestare un po' di attenzione, è un intervento che va incontro alle esigenze delle famiglie che hanno familiari malati di sclerosi laterale amiotrofica.
In passato un po' da parte di tutti c'è stata fin troppa insensibilità nei confronti di tale problematica. Credo che pochi conoscano la realtà di questa bruttissima malattia, si è coscienti fino all'ultimo momento però si è bloccati nel corpo, nella fase finale della malattia si possono muovere solo gli occhi. C'è stato anche un forte dibattito sulla questione dei comunicatori vocali che sono fondamentali in una certa fase della vita di questi malati, che non riescono neanche a dire a chi sta loro vicino se magari hanno prurito alla testa o se hanno bisogno di una cosa piuttosto che un’altra, non riescono letteralmente a comunicare. Peraltro non tutti i malati hanno a disposizione questo strumento. Le famiglie che devono assistere... Però, scusate, con questa confusione non riesco proprio a parlare e francamente questa insensibilità non la capisco. (il Consigliere D’Anna smette di parlare)

PRESIDENTE. Colleghi Consiglieri, a me dispiace molto richiamarvi, però il silenzio del Consigliere è più eloquente di qualsiasi altro richiamo. Prego continui pure, Consigliere D'Anna.

Giancarlo D'ANNA. L’altra volta ho fatto una conferenza stampa a cui aveva voluto partecipare anche una persona di Ascoli Piceno affetta da questa malattia e quando ha capito che non c'era una risposta tramite gli occhi ci ha detto che dovevamo andare a manifestare subito. In quella fase questa persona ha dimostrato di essere molto più attento, molto più umano e di avere anche molto più coraggio di tutti noi, ad iniziare da me.
Il malato di SLA necessità di assistenza 24 ore su 24, ci sono delle intere famiglie che si stanno letteralmente rovinando per seguire i propri cari, c’è gente che ha abbandonato il lavoro, altri sono stati costretti a vendere la casa, e non sono casi sporadici.
La Regione Lombardia – lasciamo perdere da chi e amministrata – ha fatto una legge con la quale a queste famiglie si dà un contributo di 500 euro per poter compensare solo in parte le spese che si sostengono. Immaginate cosa vuol dire avere un'assistenza, tra l'altro specializzata, 24 ore su 24, ci sono dei macchinari che vanno seguiti dalla mattina alla sera.
Quindi bisogna dare un segnale a queste famiglie, e 500 mila euro sono uno zuccherino in confronto alle cifre di cui stiamo parlando in questi giorni. Vogliamo mettere questa disponibilità o no?! Vogliamo dare un segnale o no?! Oppure secondo voi questo è un emendamento squisitamente strumentale! Vogliamo dimostrare di essere attenti a questo grave problema o no?!
Pertanto almeno per una volta rinunciamo a qualcosa e diamo un segnale forte. Per favore, diamolo! Altrimenti avremo completamente fallito la nostra missione, perché se non riusciamo neanche a dare dei segnali in situazioni drammatiche come queste ce ne possiamo andare tutti tranquillamente a casa!
Dunque quello che faccio è un appello accorato nei confronti di famiglie che vivono situazioni drammatiche.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Certamente sono d'accordo su quanto ha ora esposto il collega D'Anna, perché sono casi che riguardano una malattia estremamente invalidante che spesso purtroppo non ha un esito positivo per la stessa vita di chi vi incorre.
Non so se 500 mila euro siano sufficienti oppure troppi, ma è comunque una patologia che viene seguita dal sistema sanitario che offre diversi servizi.
Anch’io purtroppo conosco tante persone - ci sono anche giovani ventenni - malate di SLA, che sono persone che nei momenti più gravi abbisognano di un'assistenza giornaliera continua.
Come questa malattia ce ne sono anche tante altre e che spesso purtroppo riguardano anche i bambini. Penso per esempio a quella famiglia che ha un bambino autistico, che al primo sguardo potrebbe anche non sembrare malato quando invece grava sulla famiglia in maniera molto consistente, spesso la famiglia arriva al punto di non resistere più.
Credo che come rappresentanti popolari, come Assemblea legislativa insieme all'Assessorato si potrebbero congiuntamente studiare le questioni che riguardano le non autosufficienze, soprattutto sulle malattie molto, molto gravi come quella di cui ha parlato il Consigliere D'Anna.
Pertanto più che stanziare dei soldi ritengo che intanto in primis il Governo regionale si dovrebbe far carico di queste gravissime patologie.
Inoltre segnalo, come ho già detto all'Assessore Mezzolani, un'altra grave patologia che spesso viene sottovalutata - ma che conosciamo bene perché o abbiamo conoscenze dirette o lo ascoltiamo dalla televisione -, cioè quella sui disturbi alimentari.
So che sulle patologie sui disturbi alimentari il Governo ha intenzione di stanziare – spero che non sia una di quelle solite intenzioni che poi non producono mai nulla di buono – circa 3 milioni di euro, inoltre chiede alle Regioni di attivare soluzioni in tal senso.
Nella provincia di Fermo ci sono circa 120-130 giovani donne che soffrono di bulimia e anoressia.
Quindi credo che ce ci dovremmo far carico di tutte le gravi patologie.
Pertanto, pur essendo d'accordo che bisogna affrontare questi gravi problemi che riguardano i nostri cittadini, le nostre famiglie e tutti noi, in quanto sono disgrazie molto gravi grandi e pregnanti che esistono nelle nostre comunità, credo che dovremmo fare uno studio approfondito e poi, certamente, fare anche un programma in termini finanziari.

PRESIDENTE. Mi scusi, Consigliera Ortenzi, ma visto che doveva parlare per dichiarazione di voto, non ho capito che voto esprime su questo emendamento.

Rosalba ORTENZI. Il mio voto è contrario.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Mezzolani.

Almerino MEZZOLANI. Credo che abbia ragione il Consigliere D'Anna quando dice che non è un problema che può passare sotto silenzio, considerata la gravità e la devastazione che provoca non solo la malattia sull'individuo ma le ricadute sociali che si hanno nel contesto familiare.
E' un problema di cui ci siamo fatti carico. Io sono stato a casa del malato che il Consigliere D'Anna ha citava poc’anzi. Ho incontrato il presidente nazionale dell'Associazione malati SLA con cui abbiamo concordato un percorso che stiamo facendo insieme ai malati e che naturalmente deve portare ad una legislazione, così come ha fatto la Regione Lombardia, che abbia un percorso solido, stabile e che valga per tutti.
Voglio anche aggiungere quello che abbiamo fatto, perché naturalmente qui c'è un problema che viene a monte. Non è che nelle Marche non ce ne occupiamo oppure che ce ne occupiamo poco, perché è un problema di carattere generale, tant'è che l'assistenza non è compresa nei livelli essenziali di assistenza.
Tuttavia quando il Governo ha stanziato i fondi per i comunicatori vocali non ha erogato la somma, allora la Regione Marche e il sottoscritto hanno fatto una circolare a tutte le aziende per dire che anticipavamo i soldi per dotare comunque di comunicatori coloro che ne avevano bisogno. Contemporaneamente abbiamo instaurato un percorso che deve portarci a disciplinare attentamente la materia in modo che possa essere omogenea per tutti gli ammalati della nostra regione.
Non è vero che non si assistono, da qualche parte in forma sporadica si fa, molto dipende dalla sensibilità degli operatori che stanno su quel territorio, dai volontari, ecc.., ma è una materia disomogenea che va disciplinata.
Certo, questo emendamento serve per alzare il livello della sensibilizzazione, però credo sia opportuno fare un'operazione che vada al di là dei 500 mila euro che non risolvono il problema, cioè quella che stiamo facendo.
In una commissione c’è un gruppo di lavoro e dentro vi sono le rappresentanze dei malati di SLA che hanno concordato un percorso e che vogliono arrivare a soluzioni, sono per dare forma, forza, sostanza e finanziamento a ciò che emergerà da quel lavoro che è quasi giunto a conclusione.
Quindi questo lo farò, ma aggiungo di più, Consigliere D’Anna. Del percorso terremo informata la minoranza, in quanto credo che questo sia il modo reale e vero per affrontare la problematica in via definitiva e non in maniera sporadica come, invece, avviene in questo momento.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere D'Anna.

Giancarlo D'ANNA. So che ci sono stati degli incontri, come so che ad uno di questi - anche se era stata richiesta da parte dell'Associazione - la mia presenza non è stata voluta. Comunque non mi importa, a me interessa fare un altro discorso.
Alcune cose che ha detto l'Assessore sicuramente sono vere, però è altrettanto vero che è passato un anno, un anno e mezzo e ancora il problema non si è risolto e dunque si è bloccato.
Prendo atto che l'Assessore si è impegnato su alcune cose, però è lo stesso Assessore che ci dice che l'assistenza non ce l'hanno tutti e dove c'è spesso è fatta da volontari che, tra l’altro, non sono formati per dialogare con certi macchinari che sono indispensabili. Inoltre c'è anche un problema di tutela degli stessi volontari, perché nel caso un malato morisse mentre c'è l'assistenza di una persona non qualificata e che non ha neppure l'assicurazione, il volontario corre pure il rischio di rimetterci i propri beni o la propria casa, perchè potrebbe trovarsi in una famiglia che presa dalla disperazione e non sapendo con chi prendersela alla fine se la prende con lui. Quindi, Assessore, c'è da considerare anche questo aspetto.
Pertanto tale emendamento non lo ritiro, lo voglio necessariamente votare.
Certo, mi auguro che l'Assessore vada avanti su quella strada, però i tempi già passati ci dicono che da parte della Regione c’è sì un'attenzione ma è part time, un giorno sì e un giorno no, non c'è continuità. Questo non lo dico soltanto io ma anche i rappresentanti dell'associazione con cui sto a stretto contatto.
Quindi, ripetendo l’appello che ho fatto prima, chiedo un segnale, che è chiaro che non risolve niente, ma sicuramente una cosa la fa, dà speranza a quelli che stanno aspettando un segnale più concreto di quelli sinora arrivati.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Luchetti.

Marco LUCHETTI. Quando si parla di queste cose ovviamente nessuno può dire di no in quanto sono delle proposte a cui è difficile opporsi dicendo che c'è questo o quell'altro.
Come diceva anche la collega Ortenzi, la questione della SLA si accompagna inevitabilmente a tante altre situazioni di handicap che, purtroppo, possiamo definire della stessa dimensione.
Comunque diciamo che c’è una possibilità per andare incontro a queste situazioni – lo abbiamo detto anche in Commissione – che vedono famiglie in difficoltà, infatti si dà loro assistenza con un assegno, che non è esorbitante ma è comunque un aiuto. Questo dal punto di vista del sociale, oltre a quello che ha detto l'Assessore Mezzolani per quanto riguarda la sanità, cioè l'assistenza domiciliare.
Nell'emendamento n. 24bis/1 della Giunta nella parte relativa alla seconda tranche si propone di destinare 5 milioni come “contributi diretti ad agevolare il pagamento dei canoni locativi e dei mutui contratti per l'acquisto della prima casa, a favorire la stabilizzazione dei lavoratori precari e ad integrare le azioni previste dal fondo unico per le politiche sociali”, quindi credo che se vogliamo essere concreti potremmo destinare parte di questi 5 milioni di euro alle famiglie in difficoltà.
Consigliere D'Anna, ci sono dei casi dove le famiglie assistono persone con handicap gravi, cioè oltre alla SLA ci sono altre situazioni veramente incredibili, per non parlare poi del fenomeno Ahlzeimer.
Su questo già qualcosa si sta facendo ma bisogna darsi da fare di più.
Quindi se l'Assessore Amagliani è d'accordo – con l'Assessore Marcolini ci ho già parlato ed è d'accordo – magari possiamo destinare una quota di questi 5 milioni di euro (possiamo fare 300-400 mila euro) al sostegno delle famiglie in difficoltà che hanno una persona grave in casa. Credo possa essere un segnale concreto.
E questo senza fare una separatezza delle patologie perché sarebbe un disastro, peraltro nei distretti ci sono delle unità valutative che stabiliscono l'handicap grave. Quindi a quelle famiglie con l'ISEE – perché un conto sono i miliardari un conto sono i più poveri – si distribuiscono queste somme, ovviamente oltre all'assistenza sanitaria, che in qualche modo possono sollevare il problema.
Quindi, Consigliere D'Anna, potremo fare un subemendamento all'emendamento n. 24bis/1 con il quale destiniamo una quota di questi soldi al sussidio per le famiglie con l'handicap grave dentro casa.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. Mi viene da chiedere se l'attività legislativa in questa Assemblea avvenga solo in occasione delle sessioni di bilancio. E’ chiaro che la riflessione che l'emendamento del Consigliere D'Anna ha portato merita rispetto e considerazione, come merita complessivamente rispetto e considerazione la riflessione più generale della risposta che siamo in grado di dare alle esigenze non solo dei malati di SLA ma alle esigenze complessive che producono gravi patologie.
Mi viene anche da riflettere che un'azione di questo tipo rischia di essere più che un sollievo un'offesa, e non tanto perché la cifra rischia di non essere sufficiente ai bisogni, come ha ricordato il Consigliere D'Anna, ma perché rischia di essere inserita in un contesto in cui – non me ne voglia la Consigliera Ciriaci – le spoglie dell'esimio latinista Carboni stanno alla stessa stregua delle sofferenze dei malati di SLA.
Quindi questo tipo di soluzioni, che mi sembrano del tutto estemporanee, ancorché motivate da buona volontà, rischiano non solo di non dare risposte complessive ma di diventare un elemento che al prossimo bilancio ricondurrà, ahinoi, una discussione di questo tipo, e anche più, perché raccomanda un’attenzione al rapporto tra risposta ai bisogni sanitari e risorse destinate.
E' inutile aprire ora la polemica oppure ricordare che nei provvedimenti del Governo ci troviamo di fronte ad una riduzione significativa delle risorse disponibili, non è qui il luogo di questa polemica, però è qui il luogo di una riflessione e di una costruzione.
Se vogliamo provare a dare risposte serie impegniamoci a costruire dentro quest'Aula un'articolazione rispetto a bisogni di questo tipo magari costruita con le associazioni, con i territori e con la società.
E qui vorrei fare un’ulteriore riflessione. Penso che discussioni che assumono questa forma, che si organizzano attraverso questo profilo, continuano ad allargare lo iato tra noi e la società. Questa mattina ascoltavo alcune riflessioni sull’ultimo risultato delle elezioni abruzzesi, a me pare che tra la gioia e il dolore non ci si sia accorti, forse, che la domanda politica che è uscita in maniera più evidente è stata quella di uno slabbramento complessivo tra la politica e la società.
Detto questo penso che sarebbe opportuno se la riflessione fosse adeguata e che su questo stimolo l’Assemblea legislativa producesse un ordine del giorno per impegnare un percorso con dei tempi e in essi che si riproducesse in quest'Aula una discussione che adegui l'attenzione e rifletta sulla spesa sanitaria – perché anche a questo dobbiamo guardare, la spesa sanitaria in questa Regione è cospicua, importante, non ha le cifre di 500 mila euro, parla di miliardi di euro –, trovando le risorse e l'iniziativa politica per rispondere a bisogni di questa natura.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Procaccini.

Cesare PROCACCINI. Poche considerazioni perché il tema è molto delicato. La proposta del Consigliere D'Anna è seria ma tuttavia pone una difficoltà, quella di introdurre nel campo delle malattie rare e di quelle genetiche una guerra tra poveri.
Allora voglio formulare una proposta, se l'Assemblea legislativa è d'accordo, quella di fare un ordine del giorno preciso dove ci sia l’impegno della Giunta regionale a proporre entro marzo 2009 all'Assemblea legislativa un progetto speciale sociale e sanitario che riveda tutti i progetti speciali che in larga parte sono ordinari e di gestione, dove ci sia un'indicazione di criteri e di somme adeguate per quanto riguarda le malattie rare e le malattie genetiche.

PRESIDENTE. Sulle indicazioni date dal Consigliere Luchetti c'è la proposta di trasformare l'emendamento in un ordine del giorno. Il proponente è d'accordo? (…) Allora l’emendamento n. 4/18 s’intende ritirato.

Emendamento n. 4/19 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi.
Alla tabella C è aggiunta alla UPB 53203 la seguente voce “Per il ripiano delle passività degli ambiti territoriali di cacciai” euro 300.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 10503 “Per le riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizione ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento lo ritiriamo in quanto abbiamo presentato un ordine del giorno che individua specificatamente per ogni intervento in materia di caccia, precisamente per le passività e il ristoro dei danni dalla selvaggina.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/19. Ritirato.

Emendamento n. 4/20 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C è aggiunta alla UPB 42602 la seguente voce “Per messa in sicurezza e adeguamento norme edifici scolatici” euro 1.000.000,00. Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo a carico della UPB 50101 Mutui 2009 – pdl 278/08.
Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. Questa sera è la prima volta che prendo la parola e innanzitutto vorrei sottolineare che è anche la prima volta che nell'ottava legislatura la Finanziaria regionale viene approvata prima di Natale, e questo è già un fatto positivo ma dovuto anche al fatto che lo Stato l'ha approvata in tempi non sospetti e quindi con ampi margini prima della fine dell'anno.
Entrando nel merito dell'emendamento sappiamo tutti quanti lo stato in cui versa il nostro patrimonio scolastico e gli ultimi fatti, mi riferisco al liceo Darwin di Rivoli, confermano lo stato di precarietà e spesso anche di pericolosità in cui versano le scuole dove vanno i nostri figli.
Abbiamo quindi ritenuto corretto proporre un contributo da parte della Regione alla mappatura e al censimento dello stato degli edifici scolastici.
Chiediamo alla maggioranza di poter dare un segno di sensibilità approvando questo emendamento.
Ricordo, a chi continuamente parla dei famosi tagli alla scuola, che i 300 milioni di euro stanziati all'epoca dal Governo Prodi per gli edifici scolastici sono stati non solo confermati per il 2008 dal Governo ma sono stati estesi anche per il 2009 (articolo 7 bis del decreto sulla riforma della scuola).

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/20. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/21 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C è aggiunta alla UPB 42602 la seguente voce “Per messa in sicurezza e adeguamento norme impianti sportivi” euro 500.000,00.
Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo a carico della UPB 50101 Mutui 2009 – pdl 278/08.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/22 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C è aggiunta alla UPB 10310 la seguente voce “Per certificazione esterna bilancio regionale” euro 50.000,00.
Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della stessa tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/23 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C è aggiunta la seguente UPB 31201 “Contributi per redazione piani energetici comunali” euro 100.000,00.
Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della stessa tabella C).
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Abbiamo preso atto che il precedente bando che la Regione ha emanato per la concessione di contributi per la redazione dei piani energetici comunali non si è esaurito, cioè è una minima parte dei comuni richiedenti.
Penso che la strategia dei piani energetici comunali sia una buona strategia che consente ai Comuni di ripensare a tutti i loro piani energetici e soprattutto di studiare specialmente nella scuola l'uso di fonti alternative.
Ricordo che questi piani sono propedeutici alla presentazione da parte degli stessi Comuni sia di domande a valere sui fondi nazionali che il Ministero ha già bandito, sia in quelli regionali che sono stati emanati in precedenza e che dovrebbero essere riproposti in futuro.
E' una somma che consente ad ulteriori dieci Comuni di poter fruire di queste risorse e implementare ulteriormente il plafond di quei Comuni che si dotano di un piano energetico comunale.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/23. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/24 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C è aggiunta la seguente UPB 31801 “Contributo una tantum a sostegno delle spese di funzionamento dell'Associazione marchigiana rievocazioni storiche di Sant'Elpidio a Mare” euro 10.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 10503 “Per il piano di comunicazione” della stessa tabella C).
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento è molto importante, infatti in questa regione opera un’associazione per le rievocazioni storiche delle Marche che promuove le Marche anche fuori regione, organizza iniziative e anche una collaborazione tra le stesse rievocazioni per sostenere queste manifestazioni dal punto di vista della ricostruzione storica degli eventi.
Ricordo che questa associazione viene citata nel piano turistico regionale come unica associazione che svolge questo ruolo, ma a cui non è stata mai riconosciuta nessun contributo per il suo funzionamento.
Ritengo quindi che una somma seppur minimale possa dare il segno di un apprezzamento all'attività svolta e anche un ulteriore stimolo a tale coordinamento.
Sarei stato contento se fosse stato presente l'Assessore al turismo in quanto è lui che quest'anno ripropone la presenza di questo articolo nel programma.
Chiedo il voto per appello nominale a nome Capponi, Romagnoli, Giannotti.

PRESIDENTE. Procediamo alla votazione per appello nominale partendo dalla lettera M.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama:
Katia Mammoli no
Francesco Massi sì
Almerino Mezzolani no
Luigi Minardi no
Adriana Mollaroli no
Rosalba Ortenzi no
Paolo Petrini no
Fabio Pistarelli assente
Cesare Procaccini no
Mirco Ricci no
Lidio Rocchi assente
Franca Romagnoli sì
Vittorio Santori sì
Daniele Silvetti assente
Vittoriano Solazzi assente
Franco Sordoni no
Gian Mario Spacca no
Oriano Tiberi sì
Luigi Viventi assente
Michele Altomeni no
Marco Amagliani no
Fabio Badiali no
Stefania Benatti no
Massimo Binci no
Giuliano Brandoni no
Ottavio Brini assente
Raffaele Bucciarelli no
Giacomo Bugaro assente
Franco Capponi sì
Guido Castelli sì
Enrico Cesaroni sì
Graziella Ciriaci sì
Francesco Comi no
Giancarlo D’Anna sì
Antonio D'Isidoro no
Sandro Donati no
Sara Giannini no
Roberto Giannotti sì
Leonardo Lippi sì
Marco Luchetti assente

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/25 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 31804 “Per contributi in forma attualizzata in c/interessi per la riqualificazione dell'offerta turistica regionale” euro 200.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20816 “Residui perenti”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/26 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 42307 “Per l'aggiornamento del Piano regionale di gestine dei rifiuti” è aumentata di euro 150.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della stessa tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/27 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 42603 “Per contributi ai Comuni per il sostegno pagamento canoni locativi dei cittadini meno abbienti” è aumentata di euro 1.000.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della stessa tabella C).
Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. Colgo l'occasione anche per dire due parole sull'emendamento in cui lei, Presidente, non mi ha dato la parola.
La riqualificazione dell'offerta turistica regionale in questi tempi dovrebbe essere una priorità, posto che la Regione Marche – e su questo argomento ci torneremo a breve – è la peggiore Regione d'Italia per finanziamenti al settore del turismo.
Presidente, è l'ultima Regione d'Italia, ho in borsa le statistiche aggiornate. Dunque questo è l'ennesimo record negativo della Regione, abbiamo infatti un trend negativo costante dal 2005 ad oggi.
Invece nell'emendamento n. 4/27 intendiamo dare un contributo sostanzioso e reale al sostegno delle famiglie meno abbienti segnatamente per il problema abitativo, quindi per il sostegno al pagamento dei canoni locativi. Mi sembra un segnale di attenzione rispetto al problema dell'abitazione delle famiglie meno abbienti che oggi caratterizza in maniera notevole i meccanismi della nostra società.

PRESIDENTE. Grazie Consigliere, comunque il Presidente dà la parola a tutti i Consiglieri che alzando la mano la chiedono.
Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Voglio dire al Consigliere Bugaro che nel successivo articolo sul fondo di 5 milioni riferito agli interventi straordinari per il sociale, una parte specifica fa riferimento proprio all'abbattimento dei canoni locativi. Quindi penso che l'intervento che lei ora suggerisce possa essere ricompreso tra le priorità di quel fondo. Ovvero all'interno dei tre titoli su cui la Giunta si riserva trenta giorni per formulare le proposte, raccogliendo un indirizzo della discussione che anche l'Assemblea legislativa avanzerà su ammortizzatori sociali, precari e sociale.
Siccome l'altro piede sulla casa riguarda l'abbattimento dei tassi di interesse per i mutui, essendosi spontaneamente abbassato consistentemente il livello di riferimento dei tassi dei mutui, rimane in piedi quello dei canoni locativi.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/27. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/28 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C alla UPB 52801 è aggiunta la seguente voce: “Per la qualificazione dell'assistenza socio-sanitaria nelle residenze protette per anziani” euro 1.000.000,00. Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo della UPB 50101 (Mutui 2009) – pdl 278/08.
Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. Chiediamo di stanziare un ulteriore milione di euro per riqualificare il patrimonio socio-assistenziale.
Faccio appello anche alla sensibilità del collega Luchetti, Presidente della V Commissione, e dell'Assessore. Conosciamo infatti lo stato deficitario della nostra offerta socio-assistenziale, sappiamo perfettamente come per quanto riguarda l'attesa di vita, che si va allungando anno dopo anno soprattutto nelle Marche, che in questo senso detiene uno dei record positivi, ci sia difficoltà da parte delle strutture nel loro adeguamento e ristrutturazione
Quindi mi sembra un atto quanto mai opportuno poter ampliare i fondi a disposizione.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/28. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/29 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 10401 “Per il fondo regionale per attività connesse al servizio civile” è aumentata di euro 200.000,00.Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della stessa tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/30 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 52805 “Per contributi agli enti locali per interventi per la tutela degli animali di affezione e prevenzione randagismo” è aumentata di euro 450.000,00.
Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie”
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento consente più che altro di affrontare un problema a cui la Giunta, più volte invitata, non ha assolutamente fornito nessuna indicazione.
Oggi nelle Marche i Comuni – abbiamo fatto un'indagine e quasi 185 Comuni hanno risposto – spendono per il ricovero di cani randagi circa 4 milioni di euro. Capite che in un momento di grande difficoltà dei bilanci degli enti locali questa somma diventa sempre più insostenibile. Ci sono Sindaci che telefonano in continuazione, questo è venuto fuori anche dalle audizioni del CAL.
Oltre a questo, Assessore Mezzolani – la questione interessa anche lei –, c’è una non rispondente organizzazione del nostro sistema di tatuaggio elettronico da parte delle nostre Aziende. Il Governo ha emanato quest'anno un decreto in cui si dice che bisogna fare in un certo modo – su questo abbiamo fatto un'interrogazione a cui non mi è stato ancora risposto – e per le mie conoscenze almeno nei luoghi dove posso arrivare a chiedere informazioni non ho rilevato che ciò nelle Marche sia stato attuato.
Questa cosa ovviamente non riduce il costo per i Comuni, che comunque hanno cani già in pensione (lauta pensione), ma servirebbe soltanto per prevenire questa spesa abnorme che abbiamo solo in questa nostra regione.
A mio avviso è anche un finanziamento a volte poco trasparente in quanto la situazione di gestione di questi canili molte volte è in regime di monopolio, e non di concorrenza. Quindi non si riesce neppure a capire se è possibile ottenere i costi più vantaggiosi dal mercato, oppure addirittura bisogna modificare la legge per favorire l'affidamento.
In pratica, come avviene invece in altre parti d'Italia, in questa regione non è possibile affidare i cani, perché chi ha in affidamento queste povere bestie non gradisce perdere un pensionando e quindi non si muove nulla.
Penso che nelle questioni morali e d'impegno che stiamo determinando, dove intervenire nelle Marche, dove recepire quattro soldi per rilanciare qualcosa, dove fare più sociale, fare più investimenti, questo poteva essere uno dei settori da affrontare, noi lo chiediamo da quattro anni, Assessore, e ancora non abbiamo avuto neppure un accenno di risposta.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Mezzolani.

Almerino MEZZOLANI. Qui c'è un problema. Ci sono le associazioni che giustamente chiedono un'assistenza migliore ai cani randagi. Infatti c’è una duplice gestione, quella dei canili privati, che magari tendono a fare business, e quelli dei canili gestiti dalle associazioni.
Quindi è chiaro che la materia deve essere disciplinata ed è quello su cui stiamo lavorando.
Il problema sta in capo ai Comuni che hanno le loro difficoltà.
Il 23 gennaio con nostra spesa doteremo tutti i Comuni - chiameremo i loro vigili - degli strumenti atti a controllare i chips dei cani. Questo per fare in modo che possano meglio esercitare quel controllo, che oggi raramente fanno, per cui non ci saranno quelle sanzioni che dovrebbero essere fatte e che sosterrebbero la spesa.
Quindi prima di finanziare si tratta di mettere a regime, poi se manca qualcosa alla fine si può anche aggiungere, però credo che il primo passo debba essere questo. E tale proposta andrà al CAL.
Questo sarà il modo con cui regolamenteremo il sistema. Oltre al reperimento delle risorse doteremo i Comuni degli strumenti per fare il controllo, anche se non ci compete, cioè un modo di distribuire correttamente le risorse verso la gestione privata dei canili e verso la gestione privata dell'associazionismo che fa fronte magari anche in maniera più calibrata rispetto al bisogno.
Questo è il lavoro che stiamo facendo. Altrimenti, Consigliere Capponi, se daremo le risorse subito impigriremo il sistema, i controlli non li faremo mai e per di più ci faremmo carico di una spesa che si implementerà. Invece dobbiamo sollecitare i comuni in modo che vadano ad esercitare quello che è loro dovere fare e quindi li doteremo degli strumenti. Non abbiamo finanziamenti statali ma questo lo faremo.

PRESIDENTE. Ha la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Ho apprezzato la risposta dell’Assessore rispetto alle tante situazioni dove invece non c'è stata mai nessuna risposta.
Ritengo, Assessore, che lei certamente abbia fatto una valutazione corretta, ma comunque siamo notevolmente in ritardo rispetto ai tanti allarmismi da noi dettati, che poi non erano allarmismi ma constatazioni delle realtà dei territori.
Qualche volta siamo a contatto con le amministrazioni locali quindi ascoltiamo quali sono le esigenze maggiori. E questa è una esigenza che sembra marginale, ma se chiedete ad un Sindaco quali problemi ha sicuramente vi dirà che questa è tra le prime cinque che crea problemi. (…) Certo, non hanno gli strumenti, anche perché, Assessore, i microchip li mettete voi quindi i lettori devono essere coordinati con i microchip, altrimenti non leggiamo quello che voi scrivete.

Emendamento n. 4/30. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/31 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 53002 “Per investimenti straordinari per incentivare gli investimenti in strutture socio assistenziali – contributi in c/ capitale” è aumentata di euro 1.000.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 50101 Mutui 2009 – pdl 278/08.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/32 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C alla UPB 53103 è aggiunta la seguente voce: “Per interventi a sostegno dell'attività del teatro dell'Aquila di Fermo” euro 50.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori” della stessa tabella C).
Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Chiediamo un'aggiunta di 50 mila euro per il Teatro dell'Aquila in quanto non sempre viene sempre preso in considerazione. Tra l'altro abbiamo anche la nuova Provincia.
Togliamo da una UPB che riguarda le controversie e che è di 4,2 milioni. Quindi un minimo contributo di vantaggio e di promozione del territorio per la valorizzazione di uno dei più bei teatri della regione Marche che, ripeto, non viene mai preso in considerazione.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/32. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/33 dei Consiglieri Capponi, Ciriaci:
Alla tabella C, UPB 20818, la finalità “Fondo regionale straordinario di sostegno alle PMI e di solidarietà sociale – anno 2009” è sostituita con la seguente finalità: “Fondo regionale straordinario di sostegno alle PMI e di solidarietà sociale, sostegno canoni locativi e mutui contratti per l'acquisto della prima casa e integrazione fondo unico per le politiche sociali e interventi straordinari sisma 1997 – anno 2009”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento l'avevo presentato prima che presentaste nel maxi emendamento una specie di regolamentazione del fondo straordinario per il sostegno alle piccole e medie imprese. Lo voglio illustrare ma poi posso anche ritirarlo.
Della gestione di questo fondo chiediamo di fare uno sforzo anche di invenzione, Assessore Marcolini. Nel senso che questo fondo sarà strategico solo se attiverà risorse private, le metterà in rete e poi andrà a sostenere dei precisi settori della nostra economia.
Con un emendamento abbiamo chiesto di implementare questo fondo – poi vedremo che fine farà tale emendamento –, da cui abbiamo tolto il discorso della stabilizzazione dei precari, perché se in questo fondo mettete anche la stabilizzazione dei precari automaticamente si svuota in quanto non ci sono risorse sufficienti.
La legge nazionale sulle stabilizzazioni dice che si devono trovare i fondi all'interno della gestione del sistema del personale. Cioè non si può implementare la spesa ma deve essere ricondotta all'interno delle nazionalizzazioni e dei risparmi che possono essere generati.
Non potete pensare di utilizzare questo fondo per tutte le evenienze, già ci avete messo due obiettivi, turismo e sociale. E’ come il famoso patto per lo sviluppo, non ricordo come si chiamava, Assessore, cioè quel fondo di cui ci avete tanto parlato all'inizio di legislatura ma non sappiamo dove sia finito, non c'è stato più neanche bisogno di programmarlo perché non c'era più una lira.
Voglio fare anche un altro richiamo, Assessore. Oggi non siamo in una situazione come quella di tre anni e mezzo fa quando non è successo niente per il fatto che non avete fatto quello che dicevate di fare, perché le situazioni avevano un loro naturale sviluppo e non c'erano situazioni di enormi criticità. Invece in questo momento detto fondo è inadeguato, lei lo sa benissimo, è una goccia nel mare. Criticate il Governo ma voi fate ancora meno rispetto alle potenzialità che potreste avere. E se utilizzassimo questo fondo per tutte le cose che oggi bisogna fare, compresa la stabilizzazione dei precari, non riusciremo a far nulla.
Chiediamo un intervento coraggioso per verificare con il Governo – noi l'abbiamo fatto ma non siamo né la Giunta né il Presidente – la prosecuzione degli interventi post sisma ma con formule diverse rispetto a quelle previste dall'articolo 14 della legge n. 61. Ovvero quel contributo a fondo perduto che non esiste più per le seconde case, ma che noi con delle misure specifiche all'interno di questo bilancio e di questi fondi potremmo attivare e questo potrebbe generale delle risorse eccezionali.
Assessore, per darle un'informazione economica, abbiamo considerato che partire con 1.000 interventi costerebbe 2,5 milioni di euro l'anno per venti anni, caricando tutti gli interessi passivi dell'operazione. Dall'altro lato i cittadini potrebbero beneficiare del famoso 36% per le ristrutturazioni o il 40-45%, 55% oggi, ma che il Governo intende ridurre, per accontentare un plafond maggiore di cittadini, per il risparmio e il contenimento dei consumi energetici.
Era un’altra delle misure, da fare con la concertazione, che sicuramente movimenterebbe un'economia locale che al 100% è made in Marche, perché significherebbe intervenire nel settore dell'edilizia che è uno degli altri settori fortemente in crisi in questa regione.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Sono convinto, Consigliere Capponi, che il nostro sforzo debba essere in questa fase indirizzato soprattutto ai nostri gruppi parlamentari, perché non considererei perduta la battaglia per l'impegno, in quanto anche quest'anno possono essere ripristinati i fondi per gli interventi importanti e strategici che lei richiama.
Peraltro sarebbe particolarmente contraddittorio - e nell'ambito del suo ragionamento questa contraddizione risulta insanabile -, da un lato sull'indebitamento della Regione, dall'altro essere prodighi nell'indicazione delle voci di spesa e assolutamente muti, sordi, ciechi nella ricerca di nuove entrate.
Questa è una maniera molto facile di amministrare e di essere responsabili.
Lo sforzo che abbiamo fatto, aumentando le risorse regionali cioè quelle di nostra disponibilità, è in netta controtendenza rispetto al quadro nazionale - è poco, ce ne rendiamo conto - infatti passiamo da 592 milioni a oltre 605 milioni.
Quindi lei può considerarlo insufficiente ma è un segno + (più) che in maniera netta va per il 50% indirizzato alle imprese e alla difesa dell'occupazione e per il 50% al sociale, e non al turismo, come lei ha detto impropriamente, né ad altri interventi.
Certo, se da qui alla fine ci indicherete altri mille interventi indispensabili e incomprimibili, è del tutto evidente che la tentazione di diluire l'impegno per il sociale, per la casa, per i precari potrebbe risultare annacquato.
Insisto in una battaglia comune che riguardi infrastrutture, terremoto e trasporti, e fortunatamente la pattuglia dei Parlamentari (Senatori e Deputati) su questi temi è impegnabile in maniera trasversale senza distinzione politica.
E' del tutto evidente che per gli impegni infrastrutturali è la scala che non combacia. Per gli interventi infrastrutturali non era possibile pensare al finanziamento di un'opera, tipo la Quadrilatero, con risorse proprie, né era pensabile la terza corsia, né è pensabile l'uscita dal porto. L'ha fatto il Governo Prodi e lo sta riprendendo fortunatamente il Governo Berlusconi e ci auguriamo che lo faccia anche per il futuro.
Detto questo, sono dell'avviso che al di là della strumentalità si debba riportare la discussione alla scala possibile delle cose e non semplicemente ai desideri, altrimenti della Regione potremo fare il cuneo su cui cercare di alzare il mondo ma non ce la potremo fare.
Sono convinto che in materia di terremoto – lei converrà con me – la scala degli interventi necessari non è compatibile. Sul versante del terremoto abbiamo fatto delle richieste precise, anche l'anno scorso abbiamo avuto fortunatamente un'integrazione, quindi speriamo che questo Governo, come ha fatto costantemente negli ultimi due anni il Governo Prodi, metta un chip, metta qualche cosa in più.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Probabilmente neanche l'Assessore Marcolini crede – gli ho visto il sorriso sulle labbra – a quando dice che il progetto Quadrilatero è stato finanziato dal Governo Prodi. Penso, Assessore, che lei possa essere smentito anche dai tempi in cui questo è avvenuto.
Il Governo Berlusconi e il Governo Prodi sul terremoto pari hanno fatto per quel periodo che hanno potuto mettere a disposizione le risorse.
(…) Possiamo mettere le schede a disposizione, Consigliere Comi, peraltro gliele ho già date. Voi avete fatto la legge senza finanziarla, chi è venuto dopo ha dovuto metterci i soldi e allora l'abbiamo fatto noi proprio perché nella vostra proposta di legge non c’era una lira. Se vuole, le ripeto, Assessore Comi, le porto tutti gli atti.
Sulle seconde case pensavamo di cambiare metodo, perché certamente né lo Stato né la Regione hanno le risorse a disposizione. Credo molto su questo. Devo anche dire che Confartigianato, Confindustria, Cna, sono disponibili a vedere se troviamo qualcosa che generi un volano per riattivare una ricostruzione sostenuta solo dal punto di vista degli interessi. Lo Stato farebbe la parte del beneficio del 36% e del 55% per quanto riguarda la ristrutturazione o il contenimento energetico.
E' un pacchetto che potrebbe essere messo in quel tavolo che auspica l'Assessore Marcolini per vedere se si può attivare qualcosa. Perché? Perché in questa regione il settore dell'edilizia è già fermo, invece di questi interventi ne andrebbero a beneficiare le tantissime aziende artigianali che si interessano della costruzione e del restauro e che sono così importanti anche per la tradizione storica di manutenzione del territorio e del patrimonio storico-architettonico che abbiamo a disposizione.
Quindi non è un emendamento né civetta né spot che cerca di forzare il forziere della Regione. Sarebbe un beneficio in termini occupazionali e in termini economici non marginale. Assessore, abbiamo calcolato, come le dicevo, che con un finanziamento ventennale di 2,5 milioni l'anno potremo intervenire su 1.000 edifici e così portare nelle Marche ulteriori 80 milioni di euro dai contributi del fondo nazionale per il 36% per le ristrutturazioni.

PRESIDNETE. Ha la parola il Consigliere Lippi.

Leonardo LIPPI. Visto sono stato tirato in ballo su questa questione, voglio sottolineare che il terremoto del 1997 ha visto unite tutte le risorse umane e politiche per risolvere i problemi dei cittadini in difficoltà.
Oggi abbiamo il terremoto economico quindi faccio appello a tutte le forze che sono in quest'Aula a lavorare tutti insieme per convogliare maggiori risorse economiche verso la nostra regione. Una regione che si trova in grandi difficoltà e forse, insieme a quelle del nord-est d’Italia, è tra le più colpite dal dissesto economico.
Devo fare anche una difesa d'ufficio al Consigliere Capponi in quanto all'Abbadia di Fiastra all'assemblea di Confindustria ero insieme a lui quando ha rivolto a Vegas un appello accorato affinché si rifinanziasse la legge sul terremoto, magari con nuovi meccanismi. Ho visto Vegas molto attento e disponibile su questo.
Naturalmente è necessario che parta una voce unanime da quest'Aula per richiedere nuove e diverse opportunità, da quello che è il fondo in conto capitale tout court, che possano riattivare l'economia dell'edilizia.
L'appello dunque è di metterci insieme, sotterriamo le asce, cominciamo a costruire un patto per chiedere risorse che vengano dall'alto – noi non ne abbiamo più - per dare risposte ai marchigiani.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Procaccini.

Cesare PROCACCINI. In effetti la necessità di una ripresa economica anche attraverso un incentivo rispetto al mercato immobiliare e la costruzione di nuove abitazioni è essenziale e lo è anche per tutta la filiera.
Per quanto riguarda il terremoto – poi sia l'opposizione che la maggioranza si atteggeranno in base alle diverse responsabilità e all'equilibrio del bilancio – da diversi Consiglieri è stata presentata al Governo la richiesta di riaprire la legge n. 61 limitatamente al completamento della ricostruzione, ad esempio, delle prime case che non sono state ricomprese con l'allegato A della prima tranche.
Questo già sarebbe un buonissimo segnale, poi magari in sede di assestamento di bilancio, proprio per non essere degli ipocriti consapevoli cioè quello di non voler le cose giuste a casa d'altri, sarebbe importante che la Regione Marche nella fase attuativa del bilancio che andremo ad approvare metta anche un cofinanziamento.

Emendamento n. 4/33. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/34 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C alla UPB 53007 è aggiunta la seguente voce “Per il finanziamento dell'attività di consultori privati” euro 100.000,00. Copertura finanziaria mediante riduzione di pari importo della UPB 20815 “Per la gestione delle controversie con i creditori”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. I gruppi di Alleanza Nazionale (Forza Italia, UDC) hanno presentato una proposta di legge per estendere la normativa che prevede la funzionalità sul nostro territorio dei consultori di natura privata, cioè quelli che fanno soprattutto riferimento ad associazioni cattoliche; nella nostra regione ne funzionano sono circa 12.
Quindi, parimenti a come avviene nelle altre regioni, abbiamo pensato che ciò potesse avvenire anche in questa regione, soprattutto per rispondere alla completa attuazione della 194, sulla quale più volte siamo intervenuti.
Voglio dire che in questa regione manca la fase di sostegno alla donna partoriente sia in termini di sostegno economico che di sostegno psicologico - invitiamo chi della maggioranza ha questa sensibilità a sostenere tale legge -, qu/indi prevediamo un finanziamento minimo per sostenere le attività dei consultori privati operanti in questa regione e che potrebbero essere accreditati.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/34. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/35 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C alla UPB 42602 è aggiunta la seguente voce: “Per il recupero e la messa a norma stabile destinato al mattatoio del Comune di Corridonia” euro 200.000,00.
Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo a carico della UPB 50101 – Mutui 2009 – pdl 278/08.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Invito in modo particolare la Consigliera Giannini a condividere con me questa proposta.
Nella provincia di Macerata abbiamo il Comune di Corridonia che ha avuto alcune disavventure, la prima è quella di avere un bilancio completamente dissestato dalle amministrazioni precedenti, successivamente un danno che ha interessato il mattatoio comunale che ha avuto il cedimento delle strutture di copertura.
In attesa della costruzione di una struttura comprensoriale, che addirittura potrebbe derivare dalla imminente chiusura del Cemaco destinato impropriamente dal Comune di Macerata per altre attività, il Comune sarebbe disponibile a fare un intervento minimale per poter riprendere almeno l'attività di macellazione che interessa moltissime aziende che in quella realtà si occupano di zootecnia.
Sarò disponibile a rivedere l'emendamento con un subemendamento e lo chiedo alla Consigliera Giannini ugualmente interessata come rappresentante di quel territorio e che quindi conosce benissimo della situazione di cui sto parlando. Io mi sono solo adoperato a far arrivare in questa Assemblea legislativa la problematica per vedere se possiamo trovare una soluzione, non ho fatto nessun intervento spot, come qualcuno qui dentro è abituato a fare. Peraltro questa amministrazione non è gestita esclusivamente dal centro-destra ma è un'amministrazione che richiama un arco istituzionale molto più ampio.
Chiedo un’attenzione in quanto il Comune non può reagire a questo disastro, cioè trovare una soluzione come ha fatto prima il Presidente su un’altra cosa dove aveva l’interesse, appunto, di trovare una soluzione.
Quindi la mia è solo una raccomandazione su una delle poche emergenze che abbiamo sul territorio maceratese, ovviamente oltre a quella dell'erosione della costa.


PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Procaccini.

Cesare PROCACCINI. Il problema che ha posto il Consigliere Capponi è serio, mi sembra ci sia l’assenso del Presidente Spacca, quindi andrebbe formulato un ordine del giorno un po' più generale. Perché quelle strutture che non sono più a norma con le prescrizioni comunitarie e igienico sanitarie devono essere riconvertite e centralizzate.
Quindi troviamo una forma per inserire il problema che pone il Consigliere Capponi all'interno di un contesto più complessivo, magari, ripeto, con ordine del giorno che condividerò.

PRESIDENTE. Consigliere Capponi, lo considero ritirato? (…) Bene.
Emendamento n. 4/35. Ritirato.

Emendamento n. 4/36 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 20818 “Fondo regionale straordinario di sostegno alle PMI e di solidarietà sociale - Anno 2008” è incrementata di euro 5.000.000,00. Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo a carico della UPB 20815 “Residui perenti”.
Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. C’è una crisi economica che attanaglia la nostra regione e con particolare riguardo alcuni distretti, quindi riteniamo che il fondo di garanzia che la Regione ha predisposto di 10 milioni di euro debba essere allargato.
Il concetto che sta alla base di quello stanziamento è il moltiplicatore uno a venti, cioè 10 milioni di euro-200 milioni di euro di fondi di garanzia da dare a supporto dei confidi.
Riteniamo che il moltiplicatore uno a venti sia corretto in momenti di normalità, cioè quando l'economia è marciante e gli investimenti delle aziende vengono supportati da garanzie esterne al capitale che gli azionisti possono mettere in campo.
Questo, invece, è un momento straordinario, quindi quel moltiplicatore secondo noi non è sufficiente per coprire il fabbisogno finanziario che le piccole e medie aziende hanno. E’ per questo che abbiamo chiesto uno stanziamento maggiore.
Fatta questa premessa di carattere generale, che è alla base della presentazione di questo emendamento, abbiamo anche concordato con la Giunta e con il Capogruppo del Partito Democratico Consigliere Ricci di ritirare questo emendamento trasformandolo in ordine del giorno. Cosicché la Giunta nel corso del periodo dell'anno 2009 potrà verificare a che punto è arrivato lo stato di emergenza e puntualmente in sede di assestamento di bilancio poter fare un nuovo stanziamento fino a raggiungere la quota di altri 5 milioni di euro.
Pertanto, Assessore Marcolini, visto che siamo d'accordo su questo ordine del giorno, così come formulato con il collega Ricci, ritiro questo emendamento.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4/36. Ritirato.

Emendamento n. 4/37 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Alla tabella C la UPB 42604 “Per contributi pluriennali in c/interessi per interventi edilizia agevolata convenzionata diretta a costruire nuove abitazioni e recupero patrimonio edilizio esistente (art. 1, lett. B, legge 457/78 e art. 1, commi 10, 11, 13, d.l. 9/82)” è aumentata di euro 300.000,00.Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo a carico della UPB 50101 – Mutui anno 2009 – pdl 278/08.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 4/38 del Consigliere Castelli:
Alla tabella C per la rievocazione storico della Quintana di Ascoli Piceno, euro 60.000.
Copertura mediante riduzione equivalente della UPB 20815 (parte corrente).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Passiamo ora alla votazione dell’articolo 4. Ha la parola il Consigliere Giannotti per dichiarazione di voto.

Roberto GIANNOTTI. Sono contrario all'articolo 4 in ragione della decisione della maggioranza di respingere gli emendamenti presentati dal nostro Gruppo, tutti ed in particolare quelli che non mi è stato possibile illustrare per la velocità oratoria del Presidente.
Mi riferisco alla riproposizione di un’urgenza relativa all'assistenza all'infanzia. Da anni il Gruppo di Forza Italia e l'opposizione in generale insistono sul fatto che questa Giunta regionale debba riconoscere la specificità delle scuole per l'infanzia autonome gestite in modo particolare da enti religiosi. Una realtà che soddisfa nelle Marche più del 50% della richiesta delle famiglie. Una realtà dove c'è una pervicace disattenzione e chiusura inspiegabile da parte della Giunta regionale, da parte della maggioranza, considerato che per tre legislature è stata presentata una proposta di iniziativa legislativa che ancor oggi non ha trovato sfogo in Assemblea legislativa.
L'altra proposta riguarda le adozioni a distanza. Voglio ricordare che anche questa è una richiesta legittima che chiede di sostenere l'impegno delle associazioni che muovono in questo campo, approvata da questa Assemblea legislativa e mai realizzata. A conclusione della scorsa legislatura venne approvato un ordine del giorno a seguito della disponibilità del Presidente D'Ambrosio, ma a questo indirizzo non si è dato ancora seguito.
La terza questione riguarda una scelta nel servizio sanitario regionale. E' da anni che vi è una forte richiesta dei cittadini della Valle del Cesano di istituire un servizio di dialisi all'Ospedale di Pergola. Un ospedale che ha tutte le potenzialità per recepire questa esigenza ma nulla ancora si è fatto.
Voglio anche cogliere l'occasione, che non mi è stata data per una confusione dialettica, per replicare al Capogruppo dei DS Ricci, che sulla questione dell'emergenza cinghiali c'è un ritardo oggettivo nel rimborso alle istituzioni locali. E’ un ritardo di soldi, Consigliere Ricci, ma non regionali, e lei sa bene meglio di me, per la doppia funzione che svolge, che quei soldi derivano da quanto pagano i cacciatori. Quindi non state regalando niente al territorio, state ridando al territorio, per salvaguardare anche gli interessi dei cittadini, soldi che pagano gli operatori della caccia.
Mi associo, invece, ad una sua proposta – grazie per esserci arrivato – che riguarda una iniziativa che consente di intervenire per la selezione del cinghiale. E' un dramma per i nostri coltivatori; propongo questa sera di fare una colletta per l'amico Tiberi che ha avuto tutte le viti danneggiate dai cinghiali, certo la mia è una battuta, ma voglio dire che è un problema reale. Quindi ben venga questa proposta sulla quale si sa che ci eravamo espressi già favorevolmente per allargare le zone di intervento della caccia.

PRESIDENTE. Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 5bis/1 del Consigliere Brandoni:
Art. 5 bis (Adesione all'associazione SBCI)
1. La Regione aderisce all'associazione senza fini di lucro denominata Sustainable Building Council Italia (SBCI).
2. II dirigente della struttura organizzativa regionale competente in materia di ambiente e paesaggio è autorizzato a compiere gli atti necessari ai fini dell'adesione di cui al comma 1. Lo stesso dirigente o suo delegato rappresenta la Regione all'interno degli organismi organizzativi del SBCI e cura la gestione dei rapporti tra la Regione e il SBCI medesimo.
3. L'adesione al SBCI è gratuita, salva la possibilità di concedere contributi, da stabilire con legge di bilancio, finalizzati alla realizzazione di specifici progetti.
4. La revoca dell'adesione è disposta con deliberazione della Giunta regionale, su proposta del dirigente di cui al comma 2, qualora siano intervenute modifiche dello statuto o dell'atto costitutivo che determinino il venir meno della rispondenza dell'attività dell'associazione alle finalità perseguite dalla Regione o agli indirizzi della programmazione regionale o qualora sia comunque valutata negativamente la permanenza dell'interesse all'adesione medesima.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6.
Emendamento n. 6/1 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
La cifra “10.000,00” è modificata in “20.000,00” e le parole “all'associazione Università delle terze età – UNITRE di Ancona” sono sostitute con le parole “alle associazioni Università delle terze età – UNITRE di Ancona e di Macerata”. Copertura finanziaria di euro 10.000,00 a carico della UPB 10503 “Per il piano di comunicazione”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 6/2 del Consigliere Brandoni:
Le parole “di Ancona” sono sostituite dalle parole “di Pesaro”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Articolo 6, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 6bis/1 dei Consiglieri Massi, Capponi, Pistarelli:
Dopo l'articolo 6 aggiungere il seguente:
Articolo 6 bis (1909-2009 centenario del movimento Futurista: i Futuristi Marchigiani)
1. La Regione, nella ricorrenza del centenario del movimento Futurista (1909-2009), promuove un programma di iniziative, da realizzarsi nell'anno 2009, volte alla conoscenza ed alla divulgazione delle opere e del pensiero dei Futuristi Marchigiani. La celebrazione del centenario del Movimento Futurista si attuerà attraverso iniziative e manifestazioni di alto spessore, tali da mostrare la modernità e novità del pensiero futurista e la raffinata tecnica pittorica degli artisti marchigiani che si sono riconosciuti in questo. movimento.
2. E' autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 60.00,00, alla copertura di tale onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento dell'UPB 20815 (fondo per la gestione delle controversie con i creditori - corrente), tabella C.".
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 6bis/2 dei Consiglieri Massi, Capponi, Pistarelli, Santori:
Dopo l'articolo 6 aggiungere il seguente:
Articolo 6 bis (1961-2011 Centenario dell'Unità d'Italia)
1. E' autorizzata, per l'anno 2009, la spesa di euro 500.00,00 per la celebrazione del centenario dell'Unità d'Italia che comporterà iniziative e manifestazioni di alto spessore anche nelle Marche che hanno visto, con le battaglie di Castelfidardo e Tolentino, l'inizio e la fine del Risorgimento italiano.
2. Alla copertura del presente onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento dell'UPB 20815 (fondo per la gestione delle controversie con i creditori - corrente), tabella C.".
Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. Non trovo nessun riferimento in nessun bilancio degli enti locali sulla celebrazione del movimento futurista. Debbo dire, nonostante sia sempre molto critico nei confronti del Presidente Silenzi, che in Provincia di Macerata è stato istituito un gruppo ma di finanziamenti non se ne vedono.
Quindi vorrei capire se la Regione intende prevedere su questo un intervento - non lo faccio da maceratese, infatti il movimento futurista riguarda tutta l'Italia anche se a noi interessa in particolar modo le Marche - e la collaborazione con le accademie di Macerata e Urbino.
Non vedo però traccia neanche in questo bilancio, quindi ho presentato questo emendamento per avere qualche chiarimento.
Mi pare che la celebrazione del movimento futurista comporti anche la possibilità di costruire eventi che, come diciamo spesso, aggiungono valore anche a livello turistico. Quindi è un obiettivo, una meta.

PRESIDENTE. Emendamento n. 6bis/2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 6bis/3 del Consigliere D'Isidoro:
Dopo l'articolo 6 aggiungere il seguente:
Articolo 6 bis (Minori stranieri non accompagnati)
1. Per l'anno 2009 lo stanziamento per l'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati è incrementato di euro 1.000.000,00.
2. Alla copertura di tale onere si provvede mediante equivalente riduzione dello stanziamento dell'UPB 20815 ( fondo per la gestione delle controversie con i creditori - corrente), tabella C.".
Ha la parola il Consigliere D'Isidoro.

Antonio D'ISIDORO. E’ una difesa alla sensibilità sociale e all'intelligenza dei Consiglieri. Infatti il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati è di una complessività e pervasività tale che sta mettendo in ginocchio finanziariamente tutti gli Assessori ai servizi sociali. Peraltro mi sembra che sia una delle raccomandazioni del documento del Consiglio delle Autonomie locali.
Quindi faccio appello alla sensibilità di tutti i Consiglieri affinché si provveda di conseguenza. Anche perché questo rientra in quella politica dell'inclusione che tanto proclamiamo ma che poi non pratichiamo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rocchi.

Lidio ROCCHI. Ho avuto un colloquio con l'Assessore al bilancio che ha rassicurato il gruppo socialista che un intervento è stato già fatto, ma le parole del Consigliere D'Isidoro significano sicuramente una richiesta di ulteriore forte attenzione verso questo settore.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Proprio sulla scorta di quanto detto dal Consigliere Rocchi e dal Consigliere D'Isidoro, chiedo il ritiro dell'emendamento per poter poi discutere insieme. Ne abbiamo parlato anche con il CAL.
Devo ricordare che abbiamo aumentato consistentemente la cifra già in assestamento per i Comuni più grossi a partire dal Comune di Ancona per l'accompagnamento. Mi rendo conto che il problema non è assolutamente secondario, ma esso deriva dal fatto che il fondo sociale nazionale è stato tagliato per 900 milioni. Pensare, colleghi, di sostituirsi al taglio nazionale non è nelle nostre possibilità, e 1 milione è esattamente la cifra che stanziamo nel pacchetto dei 5 milioni per la parte sociale.
Se tra le priorità, come abbiamo detto, vogliamo ricordare anche questo lo possiamo fare perché rientra tra le finalità del fondo sociale, però non me la sentirei di dire che il milione riusciremo a trovarlo perché non è nelle nostre possibilità.
Quindi chiederei la comprensione e il lavoro comune per trovare una soluzione che sia la più vicina alle esigenze dei Comuni.
Da gennaio scatta anche la riduzione di 400 milioni per la non autosufficienza che renderà ancora più drammatica la situazione, ma non è poi che ogni sede di discussione riverbera su se stessa la risoluzione di tutti i problemi. Infatti abbiamo un problema di equilibrio di bilancio da cui non possiamo prescindere, atteso che questo è un capitolo che con l'Assessore Amagliani abbiamo affrontato e che rientra tra le possibilità di intervento del fondo sociale.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Amagliani.

Marco AMAGLIANI. Soltanto per dire che nonostante i tagli del Governo nazionale noi siamo passati dal 2004 ad oggi da 1,5 milioni di euro a 4,5 milioni di euro. (…) Consigliere Giannotti, visto che me lo chiede le dico che da parte del Governo centrale siamo passati dai 25 milioni di euro dell'anno scorso ai 17 milioni di euro di quest'anno, cioè un taglio comunicatoci ad ottobre quando già i Comuni avevano di fatto chiuso i loro bilanci.
Nonostante questo quella promessa che avevamo fatto ai Comuni che era di aumentare le risorse per i minori non accompagnati l'abbiamo mantenuta, tant'è che siamo passati, ripeto, dai 3,5 milioni dell'anno precedente ai 4,5 milioni. Questo è uno dei capitoli più delicati per le amministrazioni comunali, perché se un piccolo comune di 500 abitanti o 2000 abitanti si trova due stranieri non accompagnati poi vede in dissesto il suo bilancio.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere D'Isidoro.

Antonio D'ISIDORO. Ritiro l'emendamento in quanto rassicurato dalla focalizzazione e dallo sforzo che si sta facendo sul problema. Infatti tale emendamento era un modo per focalizzare un problema di così grave entità.

PRESIDENTE. Emendamento n. 6bis/3. Ritirato.

Articolo 7.
Emendamento n. 7/1 dei Consiglieri Capponi, Ciriaci:
Al comma 3 la cifra “20.000,00” è sostituita con la cifra “100.000,00”. Copertura finanziaria copertura mediante riduzione di euro 80.000,00 dell'UPB 20815 “ Per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C.".
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 7/2 del Consigliere Brandoni:
Dopo il comma 3 sono aggiunti i seguenti commi:
"3 bis. La Giunta regionale adotta lo schema tipo degli statuti e regolamenti previsti dagli articoli 43 e 59 del r.d. 26 febbraio 1928 n. 332 (Approvazione del regolamento per la esecuzione della legge 16 giugno 1927, n. 1766, sul riordinamento degli usi civici del Regno), entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
3 ter. Gli enti che amministrano terre civiche sono tenuti ad adeguare i propri statuti e regolamenti entro centoventi giorni dalla data di adozione della deliberazione di cui al comma 1.
3 quater. Il vincolo di cui all'articolo 24 della legge 16 giugno 1927, n. 1766 (Conversione in legge del r.d. 22 maggio 1924, n. 751, riguardante il riordinamento degli usi civici nel Regno, del r.d. 28 agosto 1924, n. 1484, che modifica l'art. 26 del r.d. 22 maggio 1924, n. 751, e del r.d. 16 maggio 1926, n. 895, che proroga i termini assegnati dall'art. 2 del r.d.l. 22 maggio 1924, n. 751), è stabilito a favore della Comunità montana.
3 quinquies. Restano in capo alla Regione le funzioni in materia di usi civici per gli enti che amministrano terre civiche il cui territorio, a seguito del riordino operato con la I.r. 18/2008, non ricade, anche parzialmente, in quello di una Comunità montana. In tali casi, resta conseguentemente in capo alla Regione il vincolo di cui all'articolo 24 della legge 1766/1927.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Articolo 7, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8.
Emendamento n. 8/1 della seconda Commissione:
Al comma 1 le parole “presso la Giunta regionale” sono sostituite dalle parole “presso la Regione”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 8/2 dei Consiglieri Giannotti, Capponi, Cesaroni, Bugaro, Brini, Tiberi, Massi, Ciriaci. Decaduto.

Emendamento n. 8/3 della seconda Commissione:
Dopo il comma 1 è inserito il seguente:
“1 bis. Ai fini di cui al comma 1, per il personale di cui all'articolo 34, comma 2, della l.r. 25/2008 nel periodo di anzianità sono computati gli eventuali periodi relativi a rapporti di collaborazione coordinata e continuativa.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 8/4/1 del Consigliere Capponi modificativo dell'emendamento n. 8/4:
Al comma 2 dopo le parole “per la protezione ambientale delle Marche” sono aggiunte le parole “e dell'ASSAM”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 8/4/2 dei Consiglieri Massi, Capponi, Romagnoli, modificativo dell'emendamento n. 8/4:
Al comma 2, alla terza riga, dopo la parola “Marche” sono aggiunte le parole “e dell'ASSAM”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 8/4/3 del Consigliere Capponi modificativo dell'emendamento n. 8/4:
Al comma 2, lettera a), le parole “o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile o mediante convenzioni” sono sostituite con le parole “o con altre forme previste dalla legge”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 8/4 della seconda Commissione:
Il comma 2 è sostituito il seguente:
"2. Per i medesimi anni di cui al comma 1 è confermata la previsione di progressiva stabilizzazione del personale non dirigenziale del Servizio sanitario regionale e dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche, che consegue alternativamente tre anni di anzianità di servizio per lo svolgimento di funzioni stabili e ricorrenti:
a) in virtù di contratti stipulati anteriormente al 29 settembre 2006, anche se prorogati successivamente, con rapporto di lavoro a tempo determinato o in servizio al 1° gennaio 2007 con contratto di collaborazione coordinata e continuativa o con altre forme di rapporto di lavoro flessibile o mediante convenzioni;
b) in virtù di contratti stipulati anteriormente al 28 settembre 2007, in servizio al 1° gennaio 2008 o con rapporto di lavoro a tempo determinato anche prorogato successivamente o con contratto di collaborazione coordinata e continuativa che abbia già espletato attività lavorativa per almeno tre anni, anche non continuativi, nel quinquennio precedente presso la stessa amministrazione.".
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Katia MAMMOLI. Siccome ci sono tanti emendamenti e molti anche sul personale, rischiamo di non capire quello che stiamo votando, quindi gradirei che andassimo un po' più piano.

PRESIDENTE. Va bene.
Subemendamento n. 8/5/1 del Consigliere Santori.
Dopo il comma 2 sono aggiunti i seguenti:
3. Per i medesimi anni al comma 1, il contratto di collaborazione coordinata e continuativa del personale in servizio presso l’Assemblea legislativa regionale alla data del 29 settembre 2006, ovvero stipulato a seguito di procedura selettiva pubblica a far data dal 15 ottobre 2007, relativo a funzioni assunte come stabili e ricorrenti, è trasformato in contratto a tempo determinato di categoria C, part-time al 50%, della durata necessaria al compimento del triennio di attività, comprensivo del periodo relativo alla collaborazione. Decorso tale termine il personale stesso, compatibilmente con le previsioni del piano del fabbisogno, è assunto a tempo indeterminato nell’ambito della quota dei posti disponibili riservati all’accesso dall’esterno.
4.. Dopo il comma 3, dell'articolo 15 della legge regionale n. 14 del 23 ottobre 2007 (Assestamento del Bilancio 2007), sono aggiunti i seguenti commi:
"3. Al personale di cui al comma 1 è riconosciuto, per il raggiungimento della sede della Giunta regionale durante il periodo di assegnazione funzionale, il rimborso delle spese di viaggio e di vitto, nella misura e con le modalità fissate dal contratto collettivo nazionale del comparto della Sanità. Al medesimo personale, durante il periodo di assegnazione funzionale, spetta il trattamento di trasferta fissato dalla contrattazione collettiva nazionale del comparto della Sanità qualora venga comandato a prestare la propria attività lavorativa in località diversa dalla dimora abituale e distante più di 10 km dalla sede di lavoro della Giunta regionale.
5. L'attività lavorativa svolta presso la Giunta regionale è utile per lo sviluppo di carriera e deve essere valorizzata al fine del riconoscimento della retribuzione di risultato.".
Ha la parola il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. Avevo chiesto una sospensione su questa partita. Intanto possiamo terminare l'articolo 8, poi sull'articolo 8 bis e sull'articolo 8 ter visto che in itinere, durante la discussione, sono intervenuti alcuni emendamenti che meritano una riflessione.

PRESIDENTE. Bene. Allora terminiamo la votazione dell'articolo 8. Ha la parola il Consigliere Santori sul sub emendamento 8/5/1

Vittorio SANTORI. Questo è un atto approvato in sede di Ufficio di Presidenza, nel senso che era l'indirizzo che avevamo dato all'interno della nostra Assemblea. Peraltro è anche un indirizzo che veniva addirittura dai responsabili del settore che ci chiarivano che vi era la necessità di trasformare questi rapporti in categoria C. Questo è ciò che è scritto agli atti dell'Ufficio di Presidenza.
E' ovvio che il problema è circoscritto a personale che possiamo contare veramente sulle dita di una mano e che riguarda il fabbisogno della nostra Assemblea legislativa. Se consideriamo ciò che abbiamo fatto o faremo per quanto riguarda la sistemazione del personale precario della sanità (1.300 persone circa) penso che un po' di riguardo e di attenzione ai nostri uffici, ovvero a coloro che lavorano per l'Assemblea legislativa, sia necessario anche per rendere possibile l'attività futura di questa struttura.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rocchi.

Lidio ROCCHI. Il subemendamento all’articolo 8ter...

PRESIDENTE. Consigliere, non stiamo parlando di questo.

Lidio ROCCHI. Un attimo, Presidente, voglio solo abbreviare i tempi chiedendo il ritiro del subemendamento n. 8ter/01/1.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Prima ancora di votare l’emendamento vorrei chiedere di sospendere per dieci minuti i lavori per dar modo che sulla partita dell'articolo 8 venga fatta una discussione.

PRESIDENTE. Sospendiamo l'Assemblea legislativa per quindici minuti.

La seduta è sospesa alle ore 18,00

La seduta riprende alle ore 18,35

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori, invito i Consiglieri a prendere posto.
Subemendamento n. 8/5/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 8/5 della seconda Commissione:
Dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:
“3. Dopo il comma 3, dell'articolo 15 della legge regionale n. 14 del 23 ottobre 2007 (Assestamento del Bilancio 2007), sono aggiunti i seguenti commi:
"4. Al personale di cui al comma 1 è riconosciuto, per il raggiungimento della sede della Giunta regionale durante il periodo di assegnazione funzionale, il rimborso delle spese di viaggio e di vitto, nella misura e con le modalità fissate dal contratto collettivo nazionale del comparto della Sanità. Al medesimo personale, durante il periodo di assegnazione funzionale, spetta il trattamento di trasferta fissato dalla contrattazione collettiva nazionale del comparto della Sanità qualora venga comandato a prestare la propria attività lavorativa in località diversa dalla dimora abituale e distante più di 10 km dalla sede di lavoro della Giunta regionale.
5. L'attività lavorativa svolta presso la Giunta regionale è utile per lo sviluppo di carriera e deve essere valorizzata al fine del riconoscimento della retribuzione di risultato.".
Ha la parola il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. Lo ritiro.

PRESIDENTE. Emendamento 8/5. Ritirato.
PRESIDENTE. Articolo 8, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8 bis. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8 ter.
Subemendamento 8ter/01/1 dei Consiglieri Rocchi, D'Isidoro, Bugaro, Cesaroni, Massi, Lippi. Ritirato.

Emendamento n. 8ter/01 della seconda Commissione:
L'articolo 8 ter è sostituito dal seguente:
“Art. 8 ter (Modifica all'articolo 11 della l.r. 27/2008)
1. Al comma 4 dell'articolo 11 della l.r. 4 agosto 2008, n. 27 (Modifiche alla legge regionale 15 ottobre 2001, n. 20 “Norme in materia di organizzazione e di personale della Regione”, alla legge regionale 30 giugno 2003, n. 14 “Riorganizzazione della struttura amministrativa del Consiglio regionale” e alla legge regionale 10 agosto 1988, n. 34 “Finanziamento delle attività dei gruppi consiliari”) le parole “devono utilizzare” sono sostituite dalle parole: “utilizzano prioritariamente” e le parole “nelle predette posizioni di almeno dieci anni alla data di entrata in vigore della medesima legge” sono sostituite dalle parole: “di almeno cinque anni alla data di entrata in vigore della medesima legge nella pubblica amministrazione con servizio prevalente presso le predette strutture politico istituzionali della Regione Marche.”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Prima di intervenire vorrei chiedere al Presidente della Commissione Brandoni chiedo l'illustrazione.

PRESIDENTE. Lo vuole illustrare, Consigliere Brandoni? (…) Bene, Prego illustri pure.

Giuliano BRANDONI. L'emendamento nasce dall'articolo 8 ter ed è il completamento di un iter iniziato in fase di assestamento in relazione alla determinazione dell'opportunità del personale assistente ai gruppi di essere inserito in un albo e dentro questo albo poter essere riutilizzato nelle funzioni e nelle mansioni che adempie.
La precisazione e l'articolazione di questo emendamento modifica il numero degli anni, che in sede di assestamento avevamo indicato in dieci, e disciplina in maniera più articolata la possibilità che avevamo determinato.
Mi sembrava chiarissimo ma lo ripeto. In sede di assestamento avevamo istituito, credo con un voto unanime, la determinazione di questo albo al cui interno c'era un elemento assolutamente cogente costituito da un regolo che in qualche modo imprigionava il ruolo e la possibilità di questo strumento, in quanto non consentiva i gruppi la possibilità della scelta.
Abbiamo precisato dicendo “utilizzano prioritariamente”, quindi è un elemento che aiuta l'opportunità dei gruppi di poter valutare un tipo di personale che coadiuva esplicitamente l'attività politica.
La seconda parte riguarda gli anni. Mentre avevamo determinato che il tempo di maturazione di questa professionalità fosse in dieci anni, ora nella riflessione complessiva dell'articolo 8 che abbiamo votato, che riguarda appunto il personale e gli elementi in cui determiniamo i tempi di determinazione, decidiamo che questo tempo passa da dieci a cinque anni.
Dunque è molto semplice, basta leggere con attenzione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Soltanto per dire che siamo molto dubbiosi sul fatto che tutta la partita delle stabilizzazioni sia corretta, perché sull'articolo precedente ci sono dei vizi di forma rispetto alla legge nazionale, e questo potrebbe generare l'impugnativa da parte del Governo.
Su questa posizione non abbiamo una pregiudiziale di come fare la situazione, ma i nostri gruppi per storia personale meno numerosi degli altri hanno tutto personale giovane, mentre il personale che viene stabilizzato all'interno di questa procedura è esclusivamente quello delle forze di maggioranza. E se questo dovesse rappresentare un intervento equanime rispetto al personale che lavora ai gruppi la formulazione doveva essere diversa e molto vicina a quella che è stata presentata e che poteva essere ulteriormente mitigata.
Teoricamente preferivamo l'emendamento all'8ter/01/1 perché con esso si andava incontro anche alla possibilità di un’eventuale stabilizzazione futura di due persone dei nostri gruppi, mentre ora non c’è nessuno. Noi dicevamo a fine legislatura, voi dite oggi, ma oggi noi non abbiamo nessuno da stabilizzare. Pertanto è un problema che riguarda voi e che quindi ve la giocate come vi pare.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. Faccio un avviso ai naviganti. Qui c'è il tentativo della maggioranza di sistemare soltanto una parte dei lavoratori dei gruppi, ma su questo preparatevi perché tireremo il colpo diritto in testa, in quanto è una vergogna che state perpetuando ai danni dei lavoratori dei gruppi, infatti sistemate e stabilizzate soltanto le esigenze dei vostri dipendenti.
Quindi fate una discriminazione veramente bestiale, peraltro dopo aver sistemato più di 1.500 precari della sanità assunti non si sa in quale maniera. Ricordatevi che state facendo una vergogna!

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Procaccini.

Cesare PROCACCINI. Le ultime parole del Consigliere Bugaro sono gravissime, perché dire un colpo in testa...(…)

PRESIDENTE. Per cortesia, Consigliere Bugaro, non mi costringa ad applicare il Regolamento, quando ha parlato lei è stato ascoltato. (…) Per cortesia, Consigliere Bugaro…(…)

Cesare PROCACCINI. Consigliere Bugaro, non sarà certo lei a farmi tacere, non ci sono riusciti i fascisti, figuriamoci se ho paura di lei! La smetta! In quest’Aula ci risparmi queste buffonate!
Stavo dicendo, Presidente, che quelle parole offensive e gravissime offendono questa Assemblea, il Consigliere ha detto “vi do un colpo in testa, state attenti”, quindi per queste minacce, ma non dipende da me, il Consigliere dovrebbe essere espulso dall'Aula...(…)

PRESIDENTE. Consigliere Bugaro, le chiedo di rispettare il Consigliere Procaccini, e le ripeto che quando lei ha parlato tutti lo hanno ascoltato. (...) A questo punto, Consigliere Bugaro, mi costringe veramente ad applicare il Regolamento. Se vuole continuare a comportarsi così sicuramente l'Assemblea legislativa ne guadagnerà in dignità e decoro! (…) Per cortesia, per cortesia! (…) Infatti, Consigliere Bugaro, ora vediamo che cosa disciplina il Regolamento!

Cesare PROCACCINI. Presidente, volevo dire che per quanto riguarda la stabilizzazione del personale andrebbe fatta una riflessione più approfondita e complessiva. E questa proposta è in linea con le leggi nazionali, perché la legge finanziaria non cancellata dell'ultimo Governo prevedeva la possibilità di stabilizzazione all'interno del triennio in cui i lavoratori del pubblico impiego avevano prestato la loro opera, quindi chi rientrava entro quella data per essere stabilizzato poteva accedere a modalità concorsuali. Peraltro questo dovrebbe riguardare anche il settore privato - allora il sistema Italia andrebbe meglio -.
Se non fosse così il nostro gruppo non avrebbe votato una norma ad personam. Del resto il Capogruppo Capponi, che è una persona seria, ha argomentato con pacatezza quello che secondo lui sarebbe stato più giusto.
Ripeto, questa non è una norma ad personam, ma è una norma che tiene conto di una realtà dentro una legge che già esiste e che è stata votata all'unanimità.
Comunque più che altro sono voluto intervenire per richiamare ad un atteggiamento di serietà rispetto alle minacce che qui non debbono mai avere luogo.

PRESIDENTE. Infatti credo veramente che quanto pronunciato, il comportamento e il modo in cui il Consigliere Bugaro si è rivolto al Presidente dell'Assemblea legislativa delle Marche sia lesivo del decoro dell’Assemblea stessa. Pertanto, Consigliere Bugaro, ora le dico che dopo il secondo richiamo applicherò il Regolamento ed eventualmente la farò espellere dall'Aula. Detto questo passiamo alla votazione dell’emendamento n. 8ter/01.

Franco CAPPONI. Chiedo la votazione per appello nominale a nome Capponi, Lippi, Cesaroni.

PRESIDENTE. Prego, Consigliere Altomeni, partendo dalla lettera F.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama:
Sara Giannini sì
Roberto Giannotti assente
Leonardo Lippi no
Marco Luchetti sì
Katia Mammoli assente
Francesco Massi no
Almerino Mezzolani sì
Luigi Minardi sì
Adriana Mollaroli assente
Rosalba Ortenzi sì
Paolo Petrini sì
Fabio Pistarelli assente
Cesare Procaccini sì
Mirco Ricci sì
Lidio Rocchi sì
Franca Romagnoli no
Vittorio Santori sì
Daniele Silvetti assente
Vittoriano Solazzi assente
Franco Sordoni sì
Gian Mario Spacca sì
Oriano Tiberi assente
Luigi Viventi assente
Michele Altomeni sì
Marco Amagliani assente
Fabio Badiali sì
Stefania Benatti sì
Massimo Binci assente
Giuliano Brandoni sì
Ottavio Brini assente
Raffaele Bucciarelli sì
Giacomo Bugaro no
Franco Capponi no
Guido Castelli no
Enrico Cesaroni no
Graziella Ciriaci no
Francesco Comi sì
Giancarlo D’Anna assente
Antonio D'Isidoro sì
Sandro Donati sì

(L'Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 8ter/1/1 del Consigliere Altomeni. Decaduto.

Emendamento n. 8ter/1 del Consigliere Brandoni. Decaduto.

Articolo 9. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10 bis. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 10ter/1 dei Consiglieri, Massi, Capponi, Santori, Castelli, Pistarelli:
Dopo l’articolo 10 bis aggiungere il seguente articolo:
“Art. 10 ter (Soppressione della Società per la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale)
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, le funzioni di competenza della Società per la valorizzazione del patrimonio immobiliare regionale istituita con l.r. 9 dicembre 2005, n. 29 sono esercitate dalla Regione mediante i servizi e gli uffici regionali competenti.
2. La Regione subentra nei rapporti giuridici attivi e passivi dell’IRMA esistenti alla data della soppressione”.
Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. Meglio definito come emendamento “IRMA la dolce”. Non ho altre parole, è tanto chiaro, è la soppressione della società IRMA. Vogliamo aggiungere altro? Non penso, ne abbiamo parlato abbastanza!


PRESIDENTE. Emendamento n. 10ter/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Articolo 11.
Emendamento n. 11/1 dei Consiglieri Santori, Brini, Massi:
L’articolo 11 è soppresso per violazione dell’articolo 28 bis del Regolamento regionale.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Articolo 11. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 11bis/1 dei Consiglieri Capponi, Lippi:
Dopo l’articolo 11 è aggiunto il seguente articolo:
“Art. 11 bis (Modifiche ed integrazioni alla l.r. 71/1997)
3. All’articolo 6, comma 2, è aggiunto la seguente lettera c) bis:
c bis) I livelli produttivi riporti nelle relazione di cui all’articolo 6, comma 2, lettera c) della presente legge, relativamente alla loro distribuzione per i vari materiali e per i diversi ambiti provinciali, assumono valore indicativo”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Riteniamo che un intervento di chiarificazione sull'applicazione della legge n. 71 andava fatta, infatti in questo periodo abbiamo visto le difficoltà di interpretazione della norma. Ci sono state interpretazioni difformi tra i livelli regionali, dei funzionari in modo particolare, e i livelli provinciali e comunali.
In merito all'articolo 6, comma 2, della legge n. 71 riteniamo debba essere precisato soltanto questo passaggio. Ovvero è giusto che ci debba essere un plafond regionale di quantità da estrarre, ma tale plafond può decorrere soltanto da quando sono stati attivati tutti i piani provinciali delle attività estrattive. Perché? Perché in questo momento abbiamo una situazione del tutto sperequata. Ci sono alcune Province che hanno approvato il loro PRAE e sono in regola con le scadenze previste dalla legge n. 71, mentre ce ne sono altre che non sono riuscite ad approvare per diversi motivi molto dipendenti anche dai sistemi vincolistici che questa Regione si è data e ha impedito lo svolgimento delle attività estrattive in quei siti individuati addirittura dal piano regionale.
Quindi pensavamo di fare un'interpretazione autentica viste anche le notizie apparse sulla stampa riguardo le denunce di irrorazione di sanzioni del tutto illegittime in questa fase.
Tra l’altro in questa Regione non è stata neppure raggiunta la metà del quantitativo massimo autorizzabile in un anno. Certamente ci sono le Province che con i loro piani hanno estratto di più ma perché dovevano compensare il livello del blocco che si era verificato nelle altre Province.
Quindi con questo articolo chiediamo che le quantità assumano meramente un valore indicativo.
Abbiamo anche un emendamento successivo che amplifica la cosa. Questo emendamento serve per sanare ciò che sta avvenendo mentre quello successivo serve per programmare il futuro.
Siccome stiamo valutando una modifica della legge n. 71 in IV Commissione, il secondo emendamento potrebbe anche far parte di questa nuova riprogrammazione, mentre il primo pensiamo sia indispensabile affinché ci sia una chiarificazione.
Infatti vorremmo difendere l’operato di moltissime aziende, soprattutto della provincia di Macerata, in quanto avendo risposto ai bisogni di materiale estrattivo per tutta la regione non possano essere penalizzate.
Questa dunque è la nostra richiesta. Chiediamo se in questa fase può essere accolta una norma che eviti il contenzioso già instaurato, e successivamente con la legge di programmazione ristabilizzare a livello delle province le quantità assegnate. Perché ormai con uno sfasamento di quattro-cinque anni di una Provincia dall'altra tutto l'autorizzato e tutta la programmazione che era stata fatta è sostanzialmente saltata.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Lippi.

Leonardo LIPPI. Il legislatore al momento dell'approvazione della legge n. 71 ha operato in maniera corretta però non ha previsto la difformità di approvazione da parte delle Province. Dunque prevederlo in quella fase legislativa era impensabile, ma oggi avendo il consuntivo di un operato ormai di parecchi anni abbiamo esaminato tale difficoltà.
Quindi con questo emendamento vogliamo aiutare con la politica ad interpretare la tecnica, trovando escamotage, pareri, ecc..
Pertanto ritengo giusto che quest'Aula se ne assuma la responsabilità diretta, visto che ha approvato la legge n. 71 e a consuntivo ha verificato che qualche conflitto non era stato previsto, quindi oggi lo possiamo sanare.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. E' un argomento che vale la pena riprendere e discutere, però credo che abbiamo lo strumento adeguato, cioè quello della discussione in IV Commissione di una serie di proposte di legge che vanno in questa direzione, cioè quella di rivedere seppur parzialmente la legge n. 71. Pertanto il dibattito della legge in Commissione può darci lo spazio necessario per affrontare questo tema.
Voglio anche ricordare che la proposta di legge è in Commissione in quanto questa Assemblea legislativa si impegnò più di un anno fa a riprenderne la discussione.
Per cui credo che questo emendamento possa essere ritirato e tranquillamente ripreso in IV Commissione, ripeto, perché sul tema specifico c'è un dibattito iniziato con tre proposte di legge, una del sottoscritto, una del Consigliere Solazzi ed una della Giunta. Domattina addirittura saremo convocati. Abbiamo anche un commento dell'ing. Muzzi che credo di poter dire che interpreta le indicazioni dell'Assessorato.

PRESIDENTE. Mantenete l'emendamento?

Franco CAPPONI. Manteniamo questo emendamento mentre potremo anche ritirare il successivo che è più programmatorio. Prima di scatenare un putiferio, che non ha nessun senso, fermiamolo e poi se c'è da riprogrammare lo faremo per il futuro.

PRESIDENTE. Emendamento n. 11bis/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 11bis/2 dei Consiglieri Capponi, Lippi:
Dopo l’articolo 11 è aggiunto il seguente articolo:
“Art. 11 bis (Modifiche ed integrazioni alla l.r. 71/1997)
1. Nelle more dell’approvazione e della piena attuazione dei Programmi provinciali delle attività estrattive (PPAE) di tutte le Province della Regione Marche, qualora le amministrazioni provinciali li abbiano già approvati, possono ampliare i quantitativi delle diverse tipologie di materiale in funzione di specifiche esigenze di mercato.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 12.
Emendamento n. 12/1 dei Consiglieri Santori, Brini, Massi:
L’articolo 12 è soppresso per violazione dell’articolo 28 bis del Regolamento regionale.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 12. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 12bis/1 del Consigliere Ricci:
Dopo l’articolo 12 è inserito il seguente:
“Art. 12 bis (Modifica all’articolo 2 della l.r. 3/2002)
1. Alla lettera c) del comma 2 della l.r. 3 aprile 2002, n. 3 (Norme per l’attività agrituristica e per il turismo rurale) dopo le parole “imprese agricole singole o associate” sono inserite le seguenti: “o esercizi commerciali”.
Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Con questo emendamento di fatto si rende possibile una maggiore reperibilità di prodotti agrituristici, in quanto rende possibile l'acquisto anche negli spazi commerciali da parte di chi pratica l'agriturismo di prodotti tipici con marchio DOP.
Ci sono prodotti locali, ad esempio i vini, che potranno essere acquistati anche negli spazi commerciali come prodotti tipici.
E' una richiesta fatta dalle organizzazioni agricole, quindi penso sia un emendamento che possa aiutare un certo tipo di impianto e di gestione degli agriturismo sulla reperibilità dei prodotti tipici.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Petrini.

Paolo PETRINI. Anche in questo caso siamo prossimi alla revisione della legge in oggetto attraverso l'assorbimento che dobbiamo fare del quadro che è stato approvato a livello nazionale. Non credo che intervenire con questa modalità, che dà una forte impressione di diluizione della specificità della produzione marchigiana, possa in questo momento aiutarci.
Quindi chiedo al Consigliere Ricci di rinviare la possibilità di discussione al momento di revisione di questa legge, ovvero in relazione al necessario e necessitato assorbimento del nuovo quadro legislativo nazionale. In questo momento sulle produzione agricole marchigiane e su quella che è la qualificazione dei nostri agriturismi, considero l'impatto negativo,

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Molto spesso un agriturismo che vuole dare la qualità di prodotti locali ha il rischio di non averne e quindi occorre poter accedere laddove il prodotto c'è. Condivido la sua proposta, Assessore, nel senso che mi convince che la possiamo ridiscutere, anche se non ho ascoltato una proposta alternativa, ma se questo è il problema posso ritirare l’emendamento.

PRESIDENTE. Emendamento n. 12bis/1. Ritirato.

Articolo 13.
Emendamento n. 13/1 della seconda Commissione:
L’articolo 13 è soppresso.
Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Questo era l'Agenzia delle entrate che ci aveva obiettato una difficoltà di esazione del tributo a cui aveva fatto fronte l'articolo soppressivo. Invece in sede successiva questo approfondimento con l'Agenzia delle entrate ha reso possibile il vecchio percorso, da qui l'emendamento soppressivo di cui si è fatto interprete il Presidente della II Commissione che in questo momento è assente. Quindi siamo d'accordo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 13/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 13/2 dei Consiglieri Pistarelli, D’Anna, Castelli, Romagnoli, Capponi, Massi. Decaduto.

Articolo 13. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 13bis/1 del Consigliere Ricci:
Dopo l’articolo 13 è inserito il seguente:
“Art. 13 bis (Modifica all’articolo 1 della l.r. 10/1997)
1. Il comma 3 dell’articolo 1 della l.r. 20 gennaio 1997., n. 10 è sostituito dal seguente:
3 bis. Fermo restando quanto disposto dalla legge 20 luglio 2004, n. 189, è vietato l’uso di collari o altri strumenti coercitivi che determinano scosse impulsi elettrici anche se inattivi con effetti di dolore e sofferenza sui cani, salvo per periodi limitati ai fini dell’addestramento nella fattispecie individuate con delibera della Giunta regionale da adottarsi d’intesa con l’Asur.”.
Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Era stato introdotto, tra l'altro da uno dei firmatari, il divieto dell'uso dei collari con stimoli e impulsi elettrici, mentre qui si vogliono reintrodurli giustificandolo ai fini dell'addestramento, però erano stati tolti appositamente ai fini dell'addestramento. Quindi chiedo di rimandarlo all'interno di una discussione specifica con tecnici, ecc., anche perché reintroduce un metodo coercitivo e doloroso che, ripeto, addirittura i proponenti volevano togliere.

PRESIDENTE. Consigliere Ricci, c'è la richiesta di ritirarlo?

Massimo BINCI. (…) Lo stimolo elettrico coercitivo non funziona, è solo sadismo!

PRESIDENTE. Consigliere Binci, abbiamo compreso il suo intervento, quindi chiedo al Consigliere Ricci se intende ritirarlo.

Mirco RICCI. No.

PRESIDENTE. Emendamento n. 13bis/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Consiglieri, è impossibile lavorare così! Vi chiedo di prestare attenzione perché le votazioni sono tante e per voi è abbastanza difficile perché non avete gli emendamenti in ordine, quindi se prestiamo attenzione facciamo prima.

Emendamento n. 13bis/2 della II Commissione:
Dopo l’articolo 13 è inserito il seguente:
“Art. 13 bis (Modifica della l.r. 15/1997)
1. Al comma 4 dell’articolo 2 della l.r. 20 gennaio 1997, n. 15 (Disciplina del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi), la parola “ridotta” è soppressa.
2. al comma 3 dell’articolo 2 bis della l.r. 15/1997 sono aggiunte le parole: “, nonché le modalità di eventuale compensazione o di conguaglio dei versamenti effettuati in rapporto alle percentuali da applicare”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 13bis/3/1 del Consigliere Capponi:
L’emendamento n. 13bis/3 è soppresso.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Quello che la Giunta ha proposto mi sembra un articolo scandaloso, perché la SVIM viene esonerata dal trasmettere all'Assemblea legislativa i propri bilanci. Questo è del tutto illegittimo, e nel caso ricorreremo.
Ritengo che vada a confermare ulteriormente la voglia di fare le cose che non deve conoscere nessuno. Nelle leggi addirittura abbiamo normato che i programmi e i progetti devono essere approvati in Commissione, poi il bilancio della SVIM non deve essere trasmesso! Penso che non potete sottrarci dalla possibilità di accedere agli atti.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Il fatto che la SVIM non debba presentare alcun bilancio è la regolamentazione di quello che abbiamo approvato nella precedente Assemblea legislativa in cui si dava mandato alla SVIM. C'era stata tutta una discussione se era solo della SVIM o della Regione, poi è stato deciso SVIM e Regione. Qui si dice che la SVIM deve presentare i propri progetti entro sei mesi alla Commissione assembleare, quindi è una regolamentazione della scelta fatta l'altra volta.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo è riferito all'emendamento che ci era stato presentato, e non quello della Commissione ma quello iniziale della Giunta che invece diceva che non c'erano più gli obblighi di trasmissione dei bilanci.

PRESIDENTE. Consigliere, lo ritira?

Franco CAPPONI. Sì.

PRESIDENTE, Va Bene…

Franco CAPPONI. Presidente, però lei mi deve consentire di seguire tutto quello che abbiamo fatto, anche perché obiettivamente ho dovuto lavorare molto perché non ho i supporti che ha la Giunta, mi tocca fare tutto da solo! Quindi mi deve dare il tempo di guardare quello che c'è da fare. Grazie.

PRESIDENTE. Va bene, Consigliere.
Subemendamento n. 13bis/3/1. Ritirato.

Emendamento n. 13bis/3 della II Commissione:
Dopo l’articolo 13 è inserito il seguente:
“Art. 13 bis (Sostituzione dell'art. 7 della l.r. 17/1999)
1. L'articolo 7 della legge regionale 1 giugno 1999, n. 17 (Costituzione della Società regionale di sviluppo) è sostituito dal seguente:
‘Art. 7 (Programmazione e rendicontazione delle attività)
1. La Giunta regionale, sentita la competente commissione consiliare, entro il 31 gennaio di ciascun anno, individua gli interventi di competenza regionale che devono essere progettati dalla società nel corso dell'anno.
2. Gli interventi di competenza regionale che possono essere progettati dalla società sono esclusivamente quelli individuati ai sensi del comma 1.
3. L'affidamento dei singoli interventi alla società è disposto con deliberazione della Giunta regionale che contiene il relativo schema di convenzione.
4. La società trasmette alla Giunta regionale relazioni semestrali sull'attività svolta, ai fini del controllo sull'efficacia, efficienza ed economicità della stessa.’”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 13bis/4 della seconda Commissione:
Dopo l'articolo 13 è inserito il seguente:
“Art. 13 bis (Modifica della l.r. 3/2007)
1. Al comma 1 dell'articolo 5 del regolamento regionale 30 ottobre 2007, n. 3 (Attuazione della legge regionale 24 novembre 2004, n. 24 "Ordinamento del sistema fieristico regionale"), le parole: "e nazionali" sono soppresse e le parole: "manifestazioni locali" sono sostituite con le parole: "manifestazioni nazionali e locali".
2. Al comma 1 dell'articolo 8 del r.r. 3/2007 le parole: "La Regione verifica" sono sostituite con le parole: "La Regione e il Comune verificano".
3. Al comma 2 dell'articolo 8 del r.r. 3/2007 le parole "la Regione diffida" sono sostituite con le parole: "la Regione e il Comune diffidano".
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 13bis/5 della seconda Commissione:
Dopo l’articolo 13 è inserito il seguente:
“Art. 13 bis (Modifica della l.r. 15/1984)
1. il comma secondo dell’articolo 11 della legge regionale 27 giugno 1984 n. 15 (Ulteriori provvidenze a favore dei soggetti affetti da uremia cronica), è sostituito dal seguente:
‘2. Per gli anni successivi l’entità della spesa è stabilita con la legge finanziaria regionale, nel rispetto degli equilibrio di bilancio.’.
3. La lettera b) del quarto comma dell’articolo 11 della l.r. 15/1984 è abrogata.”.
Ha la parola il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. Questa norma ricorda in qualche modo la vicenda che abbiamo prima affrontato sul sostengo alla SLA. Essa nasce dal fatto che viene espunta dalla copertura sanitaria la spesa in sostegno dei nefropatici gravi. Quindi è un'assunzione di responsabilità che la maggioranza e l'Assemblea legislativa si assume per sostenere questo tipo di patologie che non sono più classificabili e finanziabili dentro il sistema del servizio sanitario nazionale.
Questo lo ho voluto aggiungere come spunto di riflessione per l'Assemblea legislativa.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Sulla vicenda dei nefropatici anche in Commissione, in maniera trasversale dai gruppi di centro-destra e di centro-sinistra, è stato rilevato come fosse intollerabile che venissero espunti i servizi per gli uremici dal servizio sanitario nazionale e quindi accollati alle spese della Regione e del bilancio extra sanitario.
E' un'esigenza di carattere generale condivisa da tutti i gruppi, su cui se siete d'accordo suggerirei all'Assessore alla sanità di presentare un ordine del giorno che reincluda i servizi ai nefropatici tra quelli compresi del servizio sanitario nazionale.

PRESIDENTE. Emendamento n. 13bis/5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 13bis/6 della seconda Commissione:
Dopo l’articolo 13 è inserito il seguente:
“Art. 13 bis (Modifica della l.r. 34/1982)
1. Il comma 4 bis dell’articolo 19 della legge regionale 32/1982 è sostituito dal seguente:
‘4 bis. I diritti di cui al comma 1 sono versati entro il 31 gennaio o, per le nuove concessioni, entro il mese successivo al rilascio in proporzione al periodo intercorrente tra la data del rilascio medesimo ed il 31 dicembre. I diritti di cui al comma 3 sono versati entro il 30 giugno.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 13bis/7/1 del Consigliere Capponi:
L’emendamento n. 13bis/7 è soppresso.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. L'emendamento precedente su cui abbiamo lavorato era diverso, Assessore. Voglio spiegarlo perché sembra che non capiamo, invece non è così! Voi avete preparato gli emendamenti che avete distribuito ai Consiglieri che però non sono quelli licenziati dalla Commissione. Tra l'altro è un gesto irrituale. Vicepresidente, la invito a controllare quello che sta succedendo, perché non è così che la normativa consente la presentazione degli emendamenti e dei subemendamenti. (…)

PRESIDENTE. Per cortesia, Consigliere Luchetti, se vuole parlare chieda la parola e gliela darò.

Franco CAPPONI. (…) Ho detto che ci ha distribuito degli emendamenti che non sono quelli licenziati dalla Commissione.

PRESIDENTE. Consigliere Capponi, lo ritira?

Franco CAPPONI. Sì.

PRESIDENTE. Subemendamento n. 13bis/7/1. Ritirato.

Emendamento n. 13bis/7 della seconda Commissione:
Dopo l’articolo 13 è inserito il seguente:
“Art. 13 bis (Modifica della l.r. 7/1995)
1. Il comma 3 dell’articolo 15 della legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria) è sostituito dal seguente:
3. Il territorio agro-silvo-pastorale è ripartito in ambiti territoriali di caccia. Ogni ambito deve avere una superficie non inferiore a ettari 70.000.”.”.
Ha la parola il Consigliere Santori.

Vittorio SANTORI. Su sollecitazione del mio Capogruppo vorrei precisare che il lavoro in Commissione – mi dispiace che in questo momento non sia presente il Presidente Brandoni – è andato ben oltre fuori la competenza della nostra Commissione. In Commissione bilancio sono stati recepiti degli emendamenti in una materia, come quella della caccia, che nulla hanno a che vedere con la sua competenza, e così di seguito. Quindi si è andati ben oltre la competenza regolamentare. Personalmente avevo contestato queste cose al Presidente che però ha continuato ad andare su quella strada senza ulteriori provvedimenti.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Luchetti.

Marco LUCHETTI. Su questo emendamento la Commissione si era spesa, avevamo approfondito la questione, ma lo abbiamo ritrovato così formulato. Quindi faccio riferimento alla legge nazionale che dice che gli ATC devono essere sub-provinciali.
La norma dei 70 mila ettari rischia di imporre, nella fattispecie a Fermo, un ATC secondo i calcoli, che per la verità non ho fatto io e pertanto non so se siano veri o no.
La legge nazionale dice sub-provinciali, quindi non so sia una cosa legittima.
Pertanto su questo emendamento mi astengo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Volevo richiamare il principio di prima in quanto non capisco perché su questioni così specifiche ci si debba entrare ora. Successivamente c'è un’altra questione per affrontare addirittura il problema dei cinghiali di cui si propone di aprire la caccia tutto l'anno. Posso essere d'accordo o contrario, ma sicuramente non credo si debba affrontare alle otto e mezzo di sera - in una fase di glicemia o iperglicemia, a seconda di che fisico si ha! – questo problema.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Rocchi.

Lidio ROCCHI. La legge regionale n. 7 già indica gli ambiti sulle varie province, quindi non credo che ci siano problemi, Assessore. Nella provincia di Ancona la legge indica da uno a tre ambiti. Quindi, secondo me, sarebbe opportuno ritirare questo emendamento.


PRESIDENTE. Quindi c'è la proposta di ritirarlo? (…) Ha la parola il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. In Commissione su questioni che hanno qualche complicanza si discute, ci si arrabatta e poi si arriva ad una sintesi, come in questo caso sulla preoccupazione della limitazione dell'autonomia e della costruzione degli ambiti; un’interlocuzione che quando si definisce un ambito di caccia non riguarda, vorrei ricordare, solo i cacciatori ma riguarda gli ambientalisti e più complessivamente la costruzione del territorio. Quindi la sintesi in qualche modo corrispondeva a due questioni, ovvero ad una esigenza di urgenza e ad una riflessione articolata complessivamente.
Ora trovo, invece, che in questo dibattito c’è chi affronta e produce delle opinioni di ulteriore riflessione. Per quanto mi riguarda la sintesi della Commissione era sufficiente ad essere messa al voto e al confronto di quest'Aula, ma se, come pare, anche l'Assessore vuole produrre un elemento di ulteriore riflessione io, per cortesia di dibattito, ritiro l’emendamento, però rimango comunque perplesso su questo tipo di atteggiamento.

PRESIDENTE. Emendamento n. 13bis/7. Ritirato.

Articolo 14.
Emendamento n. 14/1 dei Consiglieri Santori, Brini, Massi:
L’articolo 14 è soppresso per violazione dell’articolo 28 bis del Regolamento regionale.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 14. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 14 bis.
Subemendamento n. 14bis/1/1 della seconda Commissione:
Dopo il comma 2 è aggiunto il seguente:
“3. Il tempo per l’adeguamento ai requisiti minimi organizzativi delle residenze protette per anziani di cui ai numeri 29, 30, 34, 35 dell’allegato A al regolamento regionale 8 marzo 2004, come sostituito dal r.r. 24 ottobre 2006, n. 3, è prorogato di due anni con decorrenza alla data di entrata in vigore della presente legge.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 14bis/1, così come emendato, della II Commissione:
L’articolo 14 bis è sostituito dal seguente:
Art. 14 bis (Strutture assistenziali)
1. Le strutture in possesso dell’autorizzazione provvisoria rilasciata ai sensi della legge regionale 6 novembre 2002, n. 20 (Disciplina in materia di autorizzazione e accreditamento delle strutture e dei servizi sociali a ciclo residenziale) e relativi regolamenti attuativi, a fronte di situazioni oggettivamente riscontrabili di impossibilità a procedere agli adeguamenti previsti dalla normativa in questione, possono essere autorizzate dal Comune competente per territorio, previo rilascio di apposito nulla-osta regionale.
2. la Giunta regionale con proprio atto, entro 180 giorni dall’entrata in vigore della presente legge, provvede a regolamentare i criteri e le modalità di rilascio del nulla-osta.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 15.
Emendamento n. 15/1 dei Consiglieri Santori, Brini, Massi:
L’articolo 15 è soppresso per violazione dell’articolo 28 bis del Regolamento regionale.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 15/2 dei Consiglieri Pistarelli, D’Anna, Castelli, Romagnoli, Capponi, Massi:
Eliminare le parole “, nonché per l’attuazione di azioni volte allo sviluppo sostenibile”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 15. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 15bis/1 dei Consiglieri dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi. Non ammissibile.

Emendamento n. 15bis/2 dei Consiglieri dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Dopo l'art. 15 è aggiunto il seguente articolo 15 bis:
“Art.15 bis (Modifiche alla l.r. 32/1982 e successive modificazioni)
Il comma 4 della l.r. 23 agosto 1982, n. 32 "Disciplina della ricerca, coltivazione ed utilizzazione delle acque minerali e termali nella Regione Marche" e successive modificazioni, è sostituito come segue:
"Il diritto di cui al comma 3 non è dovuto con riferimento ai quantitativi di acqua imbottigliata in contenitori in vetro, a decorrere dal 1° gennaio 2009".
Al minor gettito di euro 100.000,00 si provvede mediante la seguente riduzione della spesa: "UPB 10503 - Per le riviste e notiziari della Giunta regionale (stampa, spedizione ed altri oneri connessi) nonché per la realizzazione di campagne di comunicazione istituzionale.”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Era una proposta che l'anno scorso nell'assestamento di bilancio la maggioranza aveva apprezzato impegnandosi a proporre nella legge di bilancio una soluzione.
Noi propendiamo per una detassazione di chi le acque minerali le imbottiglia sul vetro, in quanto è un discorso di qualità e anche di minore impatto ambientale.
Quindi lo riproponiamo quantificando, rispetto alla produzione attualmente svolta nelle Marche, in circa 100 mila euro il minor gettito che determinerebbe, ma che comunque andrebbe a rendere più competitivo tale settore che sul mercato è notevolmente appesantito dalla tassazione imposta dalla Regione Marche.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Anche in questo ambito c'è una proposta di legge, presentata dalla Consigliera Benatti e successivamente firmata anche da me, che affronta questioni per la diminuzione dell'impatto ambientale, ecc.. Quindi chiedo di ritirare l’emendamento, perché un conto è una graduazione, un conto è non pagare l'acqua se viene imbottigliata in vetro.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Consigliere Binci, non lo ritiro per un semplice motivo, ovvero per il fatto che noi siamo costretti a presentare emendamenti di questo tipo al bilancio perché le leggi che presentiamo noi non hanno l'onore di essere esaminate, quindi il bilancio è l'unico momento dove qualche nostra propensione o idea – perché ragioniamo anche noi – può essere espressa. Questa maggioranza, infatti, ha giacenti centinaia di nostre leggi che nessuno ha mai neanche letto.

PRESIDENTE. Emendamento n. 15bis/2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Ora prima di continuare dobbiamo votare il proseguimento della seduta oltre le ore 19,30.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 15bis/3 dei Consiglieri dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Dopo l'art. 15 è aggiunto il seguente articolo:
“Art. 15 bis (Modifiche alla legge regionale 1 luglio 2008, n. 18)
1. Dopo il comma 4 dell'art. 23 della l.r. 1 luglio 2008, n. 18 (Norme in materia di Comunità montane e di esercizio associato di funzioni e servizi comunali) è aggiunto il seguente comma 4 bis:
"4 bis. Per le funzioni di commissario straordinario di cui al precedente comma 4 è percepita una indennità mensile lorda pari a € 2.000,00.
2. All'art. 24 della l.r. 1 luglio 2008, n. 18 (Norme in materia di Comunità Montane e di esercizio associato di funzioni e servizi comunali) sono inseriti i seguente commi:
"01. Per l'anno 2008 per la spesa di cui all'art. 23, comma 4 bis è autorizzata la spesa di €. 312.000,00.
"02. Alla copertura della spesa autorizzata dal comma 01 si provvede mediante
equivalente riduzione dell'UPB 20815".
Nota: Per l'UPB 20815 di cui al comma 02 - vedere Tabella Art .4, Tabella C) - UPB 20815 "Per il fondo per la gestione delle controversie con i creditori".
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questa norma, oltre a quelle che la Giunta ha inserito a modifica alla legge n. 18 relativa alle Comunità montane, intende sanare un problema che si è verificato nella sua applicazione. I commissari di questa Regione percepiscono tutti un'indennità diversa, in quanto hanno acquisito per trasferimento di funzioni - non si sa bene per quale diritto divino - la vecchia indennità percepita dal presidente.
Quindi, a mio avviso, la norma che abbiamo fatto è carente, in quanto un commissario di comunità montana per gli obblighi che è chiamato a svolgere dovrebbe avere una definizione del suo corrispettivo. I commissari dovrebbero essere tutte uguali, perché abbiamo presidenti che prendono fior di quattrini e presidenti che non prendono praticamente nulla.
Questo è un emendamento che secondo noi razionalizza, non costa al bilancio della Regione, ma contribuisce a definire meglio la legge n. 18.

PRESIDENTE. Emendamento n. 15bis/3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 15bis/4 del Consigliere Comi che ha la parola.

Francesco COMI. Lo ritiro perché l'Assessore mi ha rassicurato che incontrerà le Province e con loro concorderà.

Emendamento n. 15bis/4. Ritirato.

Subemendamento n. 15bis/5/1 del Consigliere Capponi, Pistarelli, D'Anna, Castelli, Romagnoli, Massi:
Al termine del punto 1 aggiungere: “Qualora sussista un oggettivo interesse del proponente e una richiesta in tal senso del medesimo, le Province possono autorizzare le modifiche sostanziali ai sensi della parte IV del d.lgs. 152/2006 prima del rilascio dell'Autorizzazione integrata ambientale (AIA). Resta il termine per il rilascio dell'AIA indicato al comma 1 dell'articolo 33 della l.r. n. 14 del 23 ottobre 2007.”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Quello di andare a modificare alcuni procedimenti ritengo sia un cattivissimo vizio, addirittura si trasferiscono procedimenti prima ancora di averli concordati con gli enti destinatari della delega. Questo rischia, Presidente Spacca, ma fa parte di un modus operandi, di bloccare tutti i procedimenti in corso.
Noi addirittura siamo stati interessati dal Consmari, infatti il mio emendamento è uguale a quello del Consigliere Comi.
Questa procedura interrompe un procedimento in atto che è indispensabile per utilizzare dei fondi già assegnati. Quindi se il progetto non viene approvato entro un lasso di tempo ravvicinato si rischia di perdere i fondi.
Pertanto non è un nostro cattivo vizio quello di presentare alcune questioni, ma è un cattivo vizio della Giunta che neppure concerta con i destinatari della delega cosa viene delegato e quali sono i problemi che si creano.
Quindi non ritiro l’emendamento perché se l'Assessore e gli uffici l'hanno visionato avranno visto che non comporta nessuna infrazione.

PRESIDENTE. Subemendamento n. 15bis/5/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 15bis/5/2 del Consigliere Capponi. Decaduto.

Emendamento 15bis/5 della seconda Commissione:
Dopo l'articolo 15 è inserito il seguente:
Art. 15 bis (Procedimenti AIA pendenti in materia di rifiuti)
1. I procedimenti per il rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale agli impianti di cui all'Allegato I, punto 5. Gestione dei rifiuti, del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59 (Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dall'inquinamento), ancora in fase di istruttoria presso la Regione e per i quali è stata presentata domanda di autorizzazione per modifiche sostanziali dopo l'entrata in vigore della legge regionale 12 giugno 2007, n. 6 (Modifiche ed integrazioni alle leggi regionali 14 aprile 2004, n. 7, 5 agosto 1992, n. 34, 28 ottobre 1999, n. 28, 23 febbraio 2005, n. 16 e 17 maggio 1999, n. 10 - Disposizioni in materia ambientale e rete natura 2000), sono conclusi dalla Provincia territorialmente competente.
2. Ai fini di cui al comma 1, la Regione trasmette la documentazione in suo possesso, alle Province entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Con il trasferimento della pratica sono trasferite alle Province le somme già versate alla Regione a titolo di acconto dalle ditte proponenti per lo svolgimento delle attività istruttorie, detratte le somme di competenza della Regione medesima di cui all'Allegato I, punto 1, del decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare 24 aprile 2008 (Modalità, anche contabili, e tariffe da applicare in relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59), relative agli impianti dell'Allegato I del d.lgs. 59/2005 non ricadenti nei numeri da 1) a 4) dell'Allegato V del d.lgs. 59/2005 medesimo.”.
Lo pongo in votazione

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 16.
Emendamento n. 16/1 dei Consiglieri Santori, Brini, Massi:
L’articolo 16 è soppresso per violazione dell’articolo 28 bis del Regolamento regionale.

Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Voglio precisare che la IV Commissione si era interessata a questo problema però affrontandolo in un modo diverso da come ha fatto la Giunta.
Il problema è che c'è stata una cattiva comunicazione, infatti la proposta arrivata in Commissione era accettabile, nel senso che rendeva autonomi i Comuni di applicare oppure no tale maggiorazione.
In questa regione i Comuni non sono tutti uguali, non sono tutti in crescita, non ci sono lottizzazioni in corso di approvazione in gran parte del territorio. Quindi l’emendamento esaminato dalla Commissione, per cui noi avevamo espresso parere favorevole proprio perché rinviava ai Comuni una loro autonomia.
Pertanto gradiamo che anche il Presidente della Commissione abbia scritto di sopprimere questo articolo perché così come proposto è inverosimile.

Emendamento n. 16/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 16/2, 16/3, 16/4, 16/5. Decaduti

Emendamento n. 16bis/1 del Consigliere Ricci:
Dopo l'articolo 16 è inserito il seguente:
"Art. 16 bis
(Modifica all'art. 25 della l.r. 7/2005)
l. Dopo il comma 2 dell'art. 25 della l.r. 5 gennaio 1995, n.7 (Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria), è inserito il seguente:
2 bis. Per le finalità di cui al comma 2, la Provincia provvede al controllo della popolazione di cinghiali in sovrannumero autorizzando, sentito l'istituto nazionale per la fauna selvatica, anche forme di prelievo esercitate in forma collettiva, quali braccata e girata, anche in tutte le zone e nei periodi preclusi alla caccia. A tal fine la provincia può avvalersi anche di coloro che abbiano conseguito l'abilitazione provinciale per esercitare la caccia al cinghiale in forma collettiva."
Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Riguarda la gestione degli ungulati e della possibilità di aumentare la selezione di questo selvatico proprio nelle zone precluse all'attività venatoria. In verità l'attività di selezione già si fa, infatti nelle forme previste dalla legge si fa nei parchi, nelle riserve naturali, nelle oasi e nelle altre zone già precluse.
Dai dati ad esempio, se non ricordo male, il parco della Gola della Rossa in questa fase con le forme previste ha già selezionato ampiamente, ne ha cacciati alcune centinaia.
Però occorre accentuare ancor di più con una norma generale che autorizzi in tempi chiusi e nelle zone precluse una selezione anche in forma collettiva.
Quindi non potendo ovviamente fare quello che vieta una legge, allora con questo emendamento si otterrebbe la possibilità di accentuare la selezione, fatte salve le norme che regolamentano l'ingresso a certe tipologie di caccia nelle zone come i parchi.
Attualmente, secondo me, c'è la necessità di utilizzare la forma della selezione ovunque e più spesso possibile, perché questo fenomeno va ben al di là della vicenda venatoria in sè.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Faccio sempre il preambolo di cui ho parlato precedentemente, infatti qui si introduce la caccia generalizzata nei periodi preclusi, dunque una questione importante.
Abbiamo o non abbiamo un Assessorato alla caccia?! A questo punto credo di no!
Come Capigruppo abbiamo fatto un incontro con gli agricoltori e i cacciatori che avevano posto il problema del sovraffollamento dei cinghiali, quindi mi sembra che non ci un proseguimento della riflessione. Allora vogliamo farla, vogliamo vedere in che modi e in che termini! Ed io sono il primo a dire che i cinghiali devono diminuire, però vorrei fare un'altra proposta, cioè diamo i chiusini agli agricoltori in modo che saranno loro a dare da mangiare ai cinghiali e poi potranno anche mangiarli.
E' prevista una legge faunistica dunque quando ci sarà io starò dietro a chi dice che i cinghiali sono troppi. E i cinghiali sono troppi perchè i cacciatori fanno un controllo al contrario, quello cioè che ci sia il massimo numero di cinghiali da cacciare!
Qui si chiede addirittura di aprire altri periodi di caccia però, per favore, e non lo hanno scritto, non nei periodi caldi perché si suda a salire ma nel periodo fresco!

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Mollaroli.

Adriana MOLLAROLI. Capisco il problema e sono anche convinta che deve essere assolutamente intensificata la caccia al cinghiale, però per come leggo questo emendamento ho bisogno di alcune precisazioni. Infatti qui si prevede che per tutto l'anno si potrà in ogni zona fare braccate e girate, questo vuol dire che i cacciatori selezionatori – per carità specie utile alla soppressione – impediranno a chi vorrà tranquillamente camminare in montagna di andarci. (…) Però qui c’è scritto così, allora fatemi capire!
Ripeto, il problema lo capisco, so che è necessario incentivare, non voglio essere prevenuta, però per come è scritto si prefigura una situazione di questa natura. Perché se in tutte le zone e in tutti i periodi dell'anno si può fare la braccata e la girata vuol dire che le nostre montagne saranno nelle mani dei cacciatori dei cinghiali, quindi i cittadini che volessero utilizzare le nostre montagne per passeggiare credo che avranno la vita dura.
Pertanto se mi si daranno rassicurazioni da questo punto di vista voterò l’emendamento altrimenti no.

PRESIDENTE. Comunico all'Assemblea legislativa che è stato presentato il subemendamento n. 16bis/1/1 del Consigliere Capponi:
Aggiungere alla fine dell’articolo 1 “con priorità per i cacciatori residenti e dell’ATC interessata”, che dovrà essere ovviamente votato prima dell'emendamento n. 16 bis/1.

Massimo BINCI. E' stato concordato che non si possono presentare subemendamenti in Aula.

PRESIDENTE. Però quelli con impegno di spesa, mentre questo è stato ritenuto ammissibile in quanto dice semplicemente che le braccate e le girate sono riservate prioritariamente ai cacciatori residenti nelle ATC interessate.
Ha la parola il Consigliere Castelli.

Guido CASTELLI. Vorrei semplicemente dire, senza fare proclami, che mi sembra una cosa non solo intelligente ma che raccoglie il plauso delle categorie. Che vi sia un problema di questo genere è indubbio e che il problema vada affrontato senza superstizioni ideologiche è altrettanto indubbio, perché ormai i cinghiali stanno arrivando nelle zone di pregio, quelle che noi raffiguriamo nei nostri cartelloni turistici e pubblicitari.
Facendo invece quello che sostiene lei, Consigliere Binci, ovvero una politica secondo me anche superstiziosa, invece di vedere quale sia la situazione concreta (...). Consigliere Binci, non voglio fare polemica con lei, voglio solo esprimere l'opinione del gruppo di AN su questo emendamento.
Peraltro, oltre che limitare i danni che poi con questo bilancio abbiamo dovuto fronteggiare - come ha detto il collega Santori - non si può negare che le forme autorizzative – lo dico anche alla Consigliera Mollaroli – di questo prelievo in deroga e in forma collettiva sono comunque regolamentate dalla Provincia.
Sono convinto che nessun ufficio provinciale possa autorizzare quelle che ora si chiamano eradicazione che prefigurano i rischi che legittimamente ha posto la Consigliera Mollaroli, ma, Consigliere Ricci, è comunque tutto riconducibile all'autorizzazione provinciale, sicché saranno le province a legittimare e a formalizzare.
Quindi mi sembra ci siano tutte le garanzie per poter fare una cosa senza prefigurare orde di cacciatori.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Comi.

Francesco COMI. Vorrei rafforzare quanto detto dal Consigliere Ricci. Con questo emendamento non andiamo a liberalizzare la caccia agli ungulati esponendoci ad ulteriori rischi per la sicurezza e per i cittadini, ma andiamo semplicemente ad estendere il numero dei soggetti che possono partecipare alla caccia inserendoli dentro gli strumenti di programmazione e di controllo previsti dall'ordinamento per la Provincia e per gli ATC.
Quindi non andiamo affatto a liberalizzare, andiamo ad allentare alcune maglie che consentiranno poi alla Provincia, sentito l'Istituto nazionale per la fauna selvatica e i soggetti gestori attraverso i piani di gestione nelle zone SIC e ZPS o nei piani di gestione nelle varie riserve e parchi esistenti, di estendere la possibilità di caccia ai nuovi soggetti.
Non andiamo a liberalizzare proprio perché abbiamo già tanti strumenti di controllo.
Questo provvedimento, mi permetto di dire, lo approviamo oggi, seppur non sia un momento opportuno, come ha giustamente detto il Consigliere Binci, ovvero quello della discussione di una legge organica sulla caccia, perché abbiamo di fronte un'emergenza, quella dei danni, e un dibattito sulla caccia che ancora stenta a trovare una sintesi.
Pertanto arrivare a questa sintesi senza affrontare l'emergenza non è possibile, quindi penso sia ragionevole sostenere questo emendamento e poi magari aggiornarlo con l'approvazione della legge.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Amagliani.

Marco AMAGLIANI. Soltanto per dire che nei giorni scorsi avevo già sentito parlare di questo emendamento e per la verità mi ero fatto carico di parlarne anche con le associazioni di categoria e con gli agricoltori in modo particolare.
Ritengo che quantomeno si sarebbe dovuto scrivere in modo diverso, nel senso che la braccata e la girata non sono la stessa cosa, per cui avremmo potuto consentire solo la girata e non anche la braccata.
Credo che si sarebbe dovuta precisare l'eccezionalità del momento in cui si autorizza questa possibilità, pertanto per evitare di lasciare degli spiragli difficilmente richiudibili, questo emendamento andrebbe quantomeno riscritto.
Quindi invito il Consigliere Ricci a ritirarlo perché per come è scritto io non lo voterò.

PRESIDENTE. Ha la parola il Vicepresidente Santori.

Vittorio SANTORI. Soltanto per equilibrare il discorso partito dal Consigliere Binci.
Caro Consigliere Binci, io devo intervenire come cacciatore, sono qui in rappresentanza della categoria, allora posso dirle che non è giusto che il contributo pagato dal cacciatore debba poi essere usufruito dall’agricoltore.
Il problema è che c'è un'urgenza quindi è giusto intervenire con i sistemi che ha spiegato l'Assessore Amagliani poco fa, così possiamo evitare i danni alla regione.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Petrini.

Paolo PETRINI. La situazione in relazione al proliferare di questa specie credo non debba essere illustrata nuovamente, tutti infatti conoscono ampiamente quali sono i danni procurati da questi ungulati sia alla circolazione stradale che all'agricoltura.
Il fenomeno ha assunto una straordinarietà che merita un atteggiamento diverso da quello che abbiamo nella normalità, cioè anche una deroga a quelle norme che di solito assumiamo per svolgere quest'attività.
Siccome abbiamo di fronte il mese di gennaio e poi quello di febbraio, che verosimilmente saranno i mesi che ci separano dalla nuova legge sulla caccia, e coerentemente agli assunti precedentemente mutuati dall'Assemblea legislativa in relazione a questi temi, credo che potremo parlare in quella sede anche di questo problema.
Quindi propongo di ritirare questo emendamento.

Presidenza della Vicepresidente
Stefania Benatti

PRESIDENTE. Subemendamento n. 16bis/1/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ora sull’emendamento n. 16bis/1 ha chiesto la parola, per dichiarazione di voto, il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. A me pare che ci sia stato uno stranissimo dibattito su tale questione. Dico stranissimo perché la questione della selvaggina, e non solo dei cinghiali, è sembrato un tema che riguarda solo i cacciatori e gli agricoltori, ma vorrei ricordare che anche i codici definiscono la selvaggina res comunitatis, quindi è cosa di tutti noi.
Il proliferare dei cinghiali e degli ungulati in generale stanno dentro un contesto complesso in gran parte già compromesso. Il nostro territorio comincia a vedere cartelli strani, in cui è segnalata la presenza addirittura di daini e altri ungulati similari, che denotano una situazione grave di gestione del territorio.
Questo emendamento non risolve nessun problema, anzi, da molti punti di vista rischia di aggravarlo comunque lo si legga o comunque lo si emendi.
Tutto ciò dovrebbe richiedere una riflessione ben più articolata, quindi sarebbe stato molto più saggio ritirare questo emendamento, ma ancor più pericoloso è votarlo e renderlo norma. Per molti aspetti e per tante questioni ci creerà problemi, penso alle vicende collegate, ad esempio la Consigliera Mollaroli ci ha ricordato la possibilità di fruire del territorio da quanti non siano cacciatori o agricoltori.
Alcune forme di questa caccia, soprattutto la braccata, delimitano e precludono il territorio, per tempi e per luoghi, alla fruizione, inoltre per alcuni aspetti lo orbano proprio nei momenti in cui noi spendiamo e riflettiamo sul turismo come elemento che possa lenire una crisi economica che è alle porte.
Penso che la contingenza con cui affrontiamo questo problema è miope, quindi il mio voto e quello del mio gruppo sarà contrario.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Penso, Consigliere Brandoni, che coloro che hanno contestato questa misura dovrebbero leggersi alcune convenzioni che le Province stanno facendo e che hanno propinato sulla stampa, cioè accordi con le categorie agricole per organizzare e stimolare affinché questi fatti avvengano; infatti è la Provincia – forse qualcuno non lo ha letto - che autorizza e organizza queste battute.
Nella mia provincia il Presidente Silenzi è da mesi che si fa fotografare con gli agricoltori dicendo “ora vi abbatto tutti i cinghiali perché vi autorizzo fuori in deroga”.
Quindi non so se stiamo parlando di una cosa che è già possibile o di una cosa che viene resa possibile da questo strumento.
Pertanto ritengo debba essere votato proprio per fare chiarezza, in modo che tutti in questa regione possano farlo.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Mantengo l'emendamento e non c'è nessun atteggiamento di sfida, lo mantengo perché già da tempo, con l'Assessore Marcolini, con le categorie, con le associazioni, ci si è resi conto che non possiamo più inseguire a piè di lista i danni provocati da questo tipo di fauna. Non è più possibile, c'è una escalation di danni all'agricoltura spaventosa.
Tutti gli anni per una legge regionale sbagliata, l'unica legge che c'è in Italia che paga tutti i danni provocati – le altre Regioni danno un contributo e un rimborso del danno subito – e l'escalation ha ancora una tendenza tale che ci porterà i prossimi anni ad avere richieste molto, molto consistenti che non potremo reggere.
Nel prossimo futuro modificheremo certamente anche la legge in modo che non si parli più di indennizzo ma di rimborso, coinvolgendo anche altre organizzazioni, altri enti locali, gli stessi operatori, gli stessi cacciatori a pagare questo danno. Ma il problema oggi è selezionare in maniera ancor più forte dove ci sono zone che sono luoghi di ricovero di questi selvatici.
Questo emendamento, come ha detto il Consigliere Comi, non amplia nulla di più di quello che già avviene. Perché se in esso c'è scritto braccata e girata noi già sappiamo che la legge non lo prevede nei parchi quindi lì non si farà mai. I parchi attualmente hanno i piani di gestione, i monitoraggi, i piani che fanno i parchi stessi con l'ausilio degli esperti, i pareri degli NFS, e su un piano di abbattimento si interviene nelle forme previste, chiusini, catture, selezioni. Tutto l'anno è già così.
Questo emendamento allarga semplicemente ancora di più la possibilità in forma collettiva, ovviamente ove le leggi lo permettono, non c'è nessun stravolgimento della situazione attuale, è un ulteriore contributo per ridurre la presenza di questo selvatico nel territorio dove ormai vi è un numero insostenibile. Questo non lo dico io, lo dicono le categorie associative, gli ambientalisti e i parchi stessi. Ripeto, c'è un sovrannumero esagerato di questa fauna.
Quindi il dibattito che sta avvenendo in quest'Aula mi sembra esagerato, perché l'intenzione è partire con la selezione di questo selvatico anche nelle zone chiuse in tempi più larghi. Poi a questo si affiancheranno, come abbiamo visto, ulteriori risorse che ha messo l'Assessorato.
Selezione più forte anche in zone chiuse, incentivo agli agricoltori per fare le catture, più risorse per pagare i danni, però si tratta di affrontare i problemi in forma organica altrimenti non se ne uscirà.
Assessore Marcolini, tutti gli anni paghiamo i piè di lista, non è più possibile, tutti gli anni per pagare i danni agli agricoltori se ne va 1 milione di euro, un’assurdità che avviene solo nelle Marche!

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Bugaro.

Giacomo BUGARO. Ringrazio il collega Ricci di aver presentato questo emendamento, perché chi frequenta alcune zone della nostra regione, parlo soprattutto delle mia provincia, può capire quanto il problema dei cinghiali sia veramente dilagante.
Tra le altre cose sia il bilancio della Regione che quelli degli ATC sono ormai completamente assorbiti dal problema dei rimborsi ai danni provocati dai cinghiali.
Aggiungo un altro aspetto. Quest'estate nella strada che da Ancona collega Portonovo si sono verificati diversi incidenti, fra cui uno anche di un mio familiare che con il motorino è stato investito da un cinghiale. Ritengo – e non voglio essere uccello del malaugurio – che da qui a poco tempo per le strade potremo avere anche qualche morto causato dai cinghiali.
Il parco del Conero, colleghi Consiglieri, è ormai infestato dai cinghiali in un numero abnorme assolutamente superiore a qualsiasi statistica possibile, e il territorio non riesce più a reggere questa presenza.
Tra l'altro l'emendamento Ricci, che dimostra di essere a conoscenza del problema sotto diversi punti di vista, non solo responsabilizza la Provincia, ma tira in ballo anche l'Istituto nazionale di fauna selvatica. Quindi è un emendamento equilibrato che tiene in grande considerazione tutte le Istituzioni.
Invito quest'Aula a prendere in seria considerazione l'approvazione di questo emendamento perché il problema è reale, non va a favore dei cacciatori, è un problema della nostra regione. Perché l'importazione avvenuta anni fa di cinghiali, la loro eccessiva riproduzione – sappiamo quali sono i cicli della loro riproduzione – quindi il numero che ogni volta viene partorito dalle scrofe è insostenibile.
Le cifre dei danni provocati all'agricoltura ma anche di quelli provocati a persone e cose è rilevantissimo. E ripeto, voglio ancora sottolinearlo, non vorrei che fra poco assistessimo anche a qualche danno irreparabile alle persone.
Io stesso l'altro giorno, andando per la strada del Conero, ho visto un cinghiale e un altro mi ha attraversato la strada poco distante dall'auto. E' della settimana scorsa la notizia che vicino a Sassoferrato una sola macchina prendendo in pieno un branco ne ha uccisi nove in un sol colpo.
Chi vive in determinate zone, come la zona montana o quella del parco del Conero, sa di cosa stiamo parlando.
Consigliere Ricci, la ringrazio di aver presentato questo emendamento, e faccio un appello accorato a tutta l'Aula affinché venga approvato.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Qui si dice che non si amplia ma poi all'interno dell'articolo si dice: “Si autorizza anche in tutte le zone e nei periodi preclusi alla caccia”, quindi si ampliano le zone e i periodi preclusi alla caccia. Infatti nel parco del Conero sono già previste forme di cattura.
Il problema del cinghiale esiste perché ormai è un allevamento allo stato brado gestito dalla cooperativa dei cacciatori, ogni squadra ha una montagna. Allora, che cosa hanno prodotto i cacciatori da quando cacciano ad oggi? Che nessuno si preoccupa di controllare il fenomeno, non c'è un controllo, c'è un allevamento e quindi un far sì che si moltiplichino.
Questo è dunque l'effetto reale ed è per questo che dico che gli interventi devono essere fatti – non dico il contrario – da un Assessore o da qualcuno che dica “questo è il punto di partenza, qui bisogna controllare di più, qui bisogna controllare di meno”, e le Province si devono sedere ad uno stesso tavolo; perché tutto il nostro Appennino è unito, i cinghiali non ragionano per ATC ma ragionano su tutto il territorio!
L'altra questione è quella sanitaria. Vengono abbattuti non si sa quanti cinghiali dalle squadre dei cacciatori, non si sa come vengono abbattuti, non vengono fatti i controlli sanitari però ci sono malattie trasmissibili all'uomo, non c'è una fatturazione.
Pertanto ritengo che questa cosa debba essere risolta in maniera diversa perché i problemi sono molteplici, non si può risolvere con una seduta come questa l’argomento facendo contenti chi va a caccia di cinghiali e così stiamo tutti con la coscienza a posto!

Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli

PRESIDENTE. Emendamento n. 16bis/1, così come emendato. C'è la richiesta di votazione per appello nominale del Consiglieri Capponi, Castelli e Santori. Prego Consigliere Altomeni, partendo dalla lettera A.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama:
Michele Altomeni no
Marco Amagliani no
Fabio Badiali sì
Stefania Benatti sì
Massimo Binci no
Giuliano Brandoni no
Ottavio Brini ..assente
Raffaele Bucciarelli sì
Giacomo Bugaro sì
Franco Capponi sì
Guido Castelli sì
Enrico Cesaroni sì
Graziella Ciriaci sì
Francesco Comi sì
Giancarlo D’Anna sì
Antonio D'Isidoro sì
Sandro Donati sì
Sara Giannini sì
Roberto Giannotti assente
Leonardo Lippi sì
Marco Luchetti sì
Katia Mammoli sì
Francesco Massi sì
Almerino Mezzolani sì
Luigi Minardi assente
Adriana Mollaroli no
Rosalba Ortenzi sì
Paolo Petrini assente
Fabio Pistarelli assente
Cesare Procaccini sì
Mirco Ricci sì
Lidio Rocchi sì
Franca Romagnoli sì
Vittorio Santori sì
Daniele Silvetti assente
Vittoriano Solazzi assente
Franco Sordoni sì
Gian Mario Spacca assente
Oriano Tiberi sì
Luigi Viventi assente

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 17. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 18. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 18bis/1 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Dopo l’articolo 18 è aggiunto il seguente:
“Art. 18 bis (Modifiche alla legge regionale 3 giugno 2003, n. 11)
1. All’articolo 29 della l.r. 11 del 2003 è aggiunto il seguente comma 3 bis: “Per violazione di cui all’articolo 25, comma 3, la sanzione di cui al comma precedente si applica a partire dall’annata piscatoria 2010.”.
4. All’articolo 34 è aggiunto il seguente comma: “La disposizione di cui al comma 3 bis si applica retroattivamente a far data dall’annata piscatoria 2004, limitatamente ai provvedimenti sanzionatori non ancora conclusi.”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questa problematica riguarda una sanatoria per una questione che si è verificata nella provincia di Macerata, la sola che ha avuto questo problema.
L'articolo 25 della legge n. 11/2003, che regola l'attività di pesca, sancisce che coloro che sono autorizzati a svolgere l'attività piscatoria devono, pena una sanzione, riconsegnare il tesserino dove hanno registrato i pesci che si sono catturati.
La Provincia di Macerata è l'unica che ha irrorato quasi 450 multe ai pescatori che non hanno riconsegnato il tesserino e siamo in attesa di conoscere una specie di atto di indirizzo da parte dell'Avvocatura, penso sia della Regione Marche, che dica se questa cosa è legittima o meno.
Riteniamo che l'irrorazione della sanzione non debba essere comminata, seppur prevista dalla legge, perché nelle more del tesserino, l'unico documento che il pescatore ha ricevuto, non c'era questa prescrizione specifica.
Quindi per evitare di ritrattare tutta questa materia chiediamo che la sanzione non venga applicata se non dall'annata piscatoria 2010, in modo che avremo tutto il tempo per rivedere la legge.
Chiediamo anche, data la cattiva interpretazione della legge, che questa norma sia anche retroattiva per i provvedimenti sanzionatori non ancora conclusi, che peraltor sono quasi la totalità in quanto le sanzioni sono state irrorate solo per il 2004 ma soli pochi pescatori l'hanno pagata mentre tutti gli altri hanno ricorso.
Ritengo sia una norma che corregge tutta un ambaradam messo in campo. Anche perché l'abuso commesso innanzitutto non era sufficientemente conosciuto da colui che aveva il tesserino e poi perché non c'è un danno effettivo. E’ solo per fini statistici, non si è consumato un danno per attività piscatoria abusiva o altro proprio perchè non c'è una limitazione specifica su questo. (…) E’ un tesserino aggiunto alla licenza che si diceva doveva essere riconsegnato, pertanto in questo modo potremo tagliare la testa al toro a tutta la tematica introdotta.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Giannini.

Sara GIANNINI. Su quello che è stato illustrato e anche il fatto che siano stati gli uffici della Provincia a irrorare questa sanzione basandosi su norme di legge – così sostengono gli uffici – chiedo una spiegazione. Infatti dalla lettura di questo emendamento sembra che chi ha il dubbio se pagare o no l'ammenda in questo modo lo rendiamo solo certo, perché si dice “per la violazione di cui all'articolo 25, comma 3, la sanzione di cui al comma precedente si applica a partire dall'annata piscatoria 2010. All'articolo 34 è aggiunto il seguente comma: la disposizione di cui al comma 3 bis si applica reatroattivamente a far data dall'annata piscatoria 2004, limitatamente ai provvedimenti sanzionatori non ancora conclusi.”…

Franco CAPPONI. Hanno pagato soltanto 10 persone mentre ce ne sono 400 che hanno avanzato ricorso, quindi quelli verrebbero salvati proprio perché non è concluso il procedimento.

Sara GIANNINI. Quindi con questo emendamento si mettono dentro anche quei 400?

Franco CAPPONI. No, quelli rimangono fuori perché, ripeto, non è concluso il procedimento.

Sara GIANNINI. Guardi, Consigliere, che da come è scritto l'emendamento sembra...

Franco CAPPONI. Consigliera Giannini, se lei vuole migliorare sono a disposizione.

Sara GIANNINI. La mia, Consigliere Capponi, è una domanda sincera proprio perché non ne comprendo la portata.

Franco CAPPONI. Il mio intendimento è che vorrei interrompere una spirale che non ha senso che esista. In pratica per tutte quelle situazioni dove non è stato concluso il procedimento...

Sara GIANNINI. Però ciò che conta alla fine sarà quello che votiamo, per cui scritto in questo modo...

Franco CAPPONI. L'interpretazione è questa ma visto che abbiamo l'ufficio legislativo a disposizione se la dizione non è esatta siamo a disposizione per cambiarlo.

Sara GIANNINI. Mi riservo di verificare con il mio gruppo se votare o meno questo emendamento, però così come scritto mi sembra voglia significare che quelli che non hanno ancora concluso il procedimento, cioè che si applica retroattivamente a far data...(...) E' illegittimo. Va bene, allora chiudiamo la discussione.

PRESIDENTE. Quindi l’emendamento n. 18bis/1 è ritirato e verrà trasformato in un ordine del giorno.

(segue discussione in Aula sull’esito di questo emendamento)

PRESIDENTE. Bene, allora, emendamento n. 18bis/1. Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 18bis/2 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Dopo l’articolo 18 è aggiunto il seguente:
“Art. 18 bis (Modifiche alla legge regionale 3 giugno 2003, n. 11)
All’articolo 29 della l.r. 11 del 2003 è aggiunto il seguente comma 3 bis: “Per la violazione di cui all’articolo 25, comma 3, la sanzione di cui al comma precedente si applica a partire dall’annata piscatoria 2009.”.
La presente modifica ha effetto retroattivo a far tempo dalla annata piscatoria 2004 limitatamente ai procedimenti non definiti.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 18bis/3 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Dopo l’articolo 18 è aggiunto il seguente:
“Art. 18 bis (Modifiche alla legge regionale 1° luglio 2008., n. 18)
2. Dopo il comma 4 dell’articolo 23 della l.r. 1° luglio 2008, n. 18 (Norme in materia di comunità montane e di esercizio associato di funzioni e servizi comunali) è aggiunto il seguente comma 4 bis:
“4 bis. Nel periodo di commissariamento le determinazioni dei rispettivi commissari straordinari sono sottoposte a un parere, non vincolante, dell’Assemblea dei Sindaci delle Comunità montane.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 19.
Emendamento n. 19/1 della seconda Commissione:
All'art. 19 sono aggiunti i seguenti commi:
"3 bis. II piano di alienazione degli immobili regionali di cui all'articolo 58 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, comprende anche gli immobili degli enti dipendenti dalla Regione e degli enti e aziende del Servizio sanitario regionale. Il piano contiene comunque gli immobili di cui al comma 1.
3 ter. Il comma 5 dell'articolo 2 della legge regionale 20 giugno 2003, n. 13 (Riorganizzazione del Servizio sanitario regionale) è abrogato.".
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

PRESIDENTE. Articolo 19, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 20.
Emendamento n. 20/1 della seconda Commissione:
L'articolo 20 è sostituito dal seguente:
“Art. 20 (Istituzione dell'imposta regionale sulle attività produttive)
1. Ai sensi di quanto disposto dall'articolo 1, comma 43, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - legge finanziaria 2008), è istituita, a decorrere dal 1° gennaio 2009, l'imposta regionale sulle attività produttive (IRAP).
2. Per la disciplina dell'IRAP e le connesse procedure applicative si applicano le disposizioni di cui al decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 (Istituzione dell'imposta regionale sulle attività produttive, revisione degli scaglioni, delle aliquote e delle detrazioni dell'Irpef e istituzione di una addizionale regionale a tale imposta, nonché riordino della disciplina dei tributi locali), nonché le altre norme vigenti in materia.
3. Fino all'emanazione del regolamento regionale di cui all'articolo 1, comma 45, della legge 244/2007, lo svolgimento delle attività di liquidazione, accertamento e riscossione dell'IRAP, nonché di quelle relative alla constatazione delle violazioni, al contenzioso ed ai rimborsi prosegue nelle forme e nei modi previsti dalla legislazione vigente in materia alla data di entrata in vigore della legge 244/2007.
4. A decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2008, si intendono confermate le aliquote IRAP di cui alle leggi regionali 19 dicembre 2001, n. 35, articolo 1, commi 3, 4, 4 bis, 5 e 5 bis; 22 dicembre 2003, n. 25, articolo 1, comma 1; 10 febbraio 2006, n. 2, articolo 25, vigenti per l'anno di imposta 2008, come riparametrate dall'articolo 1, comma 226, della legge 244/2007.”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 21. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 21bis/1/1 del Consigliere Capponi modificativo dell’emendamento n. 21bis/1:
Al comma 1 la parola “dodici” è sostituita con la parola “ventiquattro”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Vorrei fare una illustrazione unitaria. Questo emendamento, Presidente Spacca, è condiviso da noi, anzi, addirittura riteniamo che non possa essere fatta una programmazione nei tempi dei dodici mesi che voi proponete, in quanto in molte Province non è neanche avviata, quindi con il primo subemendamento chiediamo di portarlo a 24 mesi, anche perché non c'è nessuna possibilità per arrivare prima. Quindi chiediamo un lasso di tempo come pure una riflessione.
Poi nelle more dell'articolato non è molto chiaro se volete bloccare il rilascio delle autorizzazioni in essere oppure se vanno in deroga.
Il comma 4 che proponete va in deroga a delle norme che sono il rispetto degli standard di parcheggio e della regolamentazione dei flussi di traffico, ovvero il cardine di della legge n. 26. Si è giustamente legato l'esplosione di centri commerciali alla dotazione di servizi di parcheggio e di viabilità di accesso. Noi questo elemento pensiamo di renderlo più efficace, quindi non togliamo la possibilità, infatti non capiamo perché bisogna togliere l'articolo 8 bis della legge n. 26 cioè la dotazione di standard urbanistici.
Quindi vi proponiamo di allungare il periodo a 24 mesi del blocco della grande distribuzione, perché siamo per difendere il sistema organizzativo delle Marche che è già sovrabbondante rispetto agli standard nazionali. Inoltre aboliamo gli articoli principali della legge n. 26, la dotazione di standard di parcheggio e l'accessibilità con idonee vie di comunicazione che possano raccogliere il traffico derivato da questa operazione, un’operazione che altrimenti sarebbe scandalosa dal punto di vista politico e amministrativo.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Il problema è che il nostro Servizio legislativo ci ha suggerito un anno perché la programmazione ha i tempi per la prima adozione di dodici mesi, quindi prorogarlo oltre risulterebbe senza giustificazione legislativa. Siamo d'accordo sul merito ma se dovessimo andare oltre, Consigliere Capponi, in sede di assestamento o di bilancio preventivo prorogheremo il termine.
Siamo d'accordo sul merito della sospensione, tenendo presente che al momento attuale non esistono richieste di apertura per grandi eventi in quanto non abbiamo contenzioso pendente. Però sul punto ci è stato suggerito il termine di un anno perché fino a quando si lavora per l'atto di programmazione si ha la giustificazione di interrompere la concessione ma non può essere discrezionalmente gestito per le grandi superfici senza un limite temporale.

PRESIDENTE. Emendamento n. 21bis/1/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 21bis/1/2 del Consigliere Capponi:
Al comma 2 le parole “se il piano territoriale” sono sostituite con le parole “solamente se il piano territoriale”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 21bis/1/3 del Consigliere Capponi:
Il comma 4 è soppresso.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 21bis/1, così come modificato, della seconda Commissione:
Dopo l'articolo 21 è inserito il seguente:
“Art. 21 bis (Grandi strutture di vendita)
1. In attesa del riordino della normativa regionale in materia di commercio, il rilascio di nuove autorizzazioni per l'apertura di grandi strutture di vendita è sospeso per un periodo comunque non superiore a dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge.
2. Le domande di rilascio dell'autorizzazione per le grandi strutture di vendita in corso di istruttoria alla data di entrata in vigore della presente legge sono esaminate dalla conferenza di servizi di cui all'articolo 13 della legge regionale 4 ottobre 1999, n. 26 (Norme ed indirizzi per il settore del commercio), se il piano territoriale di coordinamento provinciale ha stabilito la programmazione riguardante la grande distribuzione con la relativa individuazione di zone idonee, anche attraverso la valutazione dell'impatto dei flussi di traffico, ai sensi dell'articolo 8 della I.r. 26/1999.
3. II trasferimento di una grande struttura di vendita all'interno del territorio comunale non è soggetto alla sospensione di cui al comma 1, purché sia previsto dagli strumenti urbanistici comunali e rispetti le condizioni di cui alla I.r. 26/1999.
4. L'articolo 8 bis della I.r. 26/1999 e l'articolo 5 della legge regionale 15 ottobre 2002, n. 19 (Modifiche della legge regionale 4 ottobre 1999, n. 26 concernente: "Norme ed indirizzi per il settore del commercio"), sono abrogati.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 21bis/2 della seconda Commissione:
Dopo l'articolo 21 è inserito il seguente:
“Art. 21 bis (Operatività delle Autorità di bacino)
1. AI fine di garantire l'efficacia dell'azione della Regione in materia di tutela e sicurezza del territorio, le Autorità di bacino operanti nel territorio regionale, costituite ai sensi della legge 18 maggio 1989, n. 183 (Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo), continuano ad esercitare le proprie funzioni, senza soluzione di continuità, fino alla nomina degli organi delle Autorità di bacino di cui all'articolo 63 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale).
2. La disposizione di cui al comma 1 costituisce espressione dell'intesa prevista, per le Autorità di bacino interregionali, dall'articolo 15 della l. 183/1989.”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 21bis/3/1 del Consigliere Capponi:
Al comma 1, dopo le parole “della Giunta regionale” sono aggiunte le parole “sentita la Commissione assembleare competente”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 21bis/3 dela seconda Commissione:
Dopo l'articolo 21 è inserito il seguente:
Art. 21 bis (Nomina del consigliere/consigliera di fiducia)
2. II consigliere o la consigliera di fiducia, di cui all'articolo 8 del CCNL 2002-2005 del personale del comparto delle Regioni e delle autonomie locali e all'articolo 8 del CCNL 2002-2005 dell'area della dirigenza del medesimo comparto, è nominato dalla Giunta regionale tra le persone in possesso di idonea competenza e capacità professionale e dura in carica quattro anni.
2. Al consigliere o alla consigliera di cui al comma 1 è corrisposta un'indennità complessiva annua massima di euro 10.000,00.
3. L'indennità di cui al comma 2 fa carico all'U.P.B 3.20.03 - capitolo 32003105 del bilancio 2009 e ai capitoli corrispondenti per gli anni successivi.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 21bis/4 della seconda Commissione:
Dopo l'articolo 21 è inserito il seguente:
Art. 21 bis (Disposizioni per il personale addetto alla ricostruzione post terremoto)
1. Al comma 1 dell'articolo 14 della legge regionale 10 febbraio 2006, n. 2 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione. Legge finanziaria 2006), da ultimo modificato dall'articolo 20, comma 2, della legge regionale 27 dicembre 2007, n. 19 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione. Legge finanziaria 2008), le parole: "fino al 31 dicembre 2008" sono sostituite dalle parole: "fino al 31 dicembre 2009".
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 21bis/5 della seconda Commissione:
Dopo l’articolo 21 inserito il seguente:
“Art. 21 bis (Misure di contenimento della spesa delle Comunità montane)
1. Al fine di assicurare il contenimento della spesa delle Comunità montane non può essere prevista la figura del direttore generale.”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 22. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 23.
Emendamento n. 23/1 dei Consiglieri Ciriaci, Capponi:
Nella tabella G, Scheda 2: Programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011 dell’Amministrazione Regione Marche – Articolazione della copertura finanziaria – aggiunta la seguente partita:
Descrizione dell’intervento: interventi straordinari di ripascimento arenili danneggiati dalle mareggiate nel mese di novembre-dicembre 2008. Stima costi del programma – primo anno euro 5.000.000,00.
Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo a carico dell’UPB 50101 – Mutui 2009 – pdl 278/08.
Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Ho presentato questo emendamento perché le ultime mareggiate hanno causato enormi danni.
Oggi ho letto sulla rassegna stampa la condivisione sia del Presidente Spacca che dell'Assessore Petrini nel prendere atto e dare un supporto operativo per questo, però sull'Ansa ho notato che il Presidente Spacca ha fatto l'elenco delle zone dove però non è stata inserita la zona di Fermo, soprattutto quelle di Porto Sant'Elpidio e Lido che hanno subìto grossi danni.
Quindi ho provato ad inserire interventi per un importo triennale di 2,5 milioni di euro e ne ho presentati altri due per un importo di 5 milioni.
Chiedo la possibilità se non dell'inserimento ma almeno di prenderli in considerazione, in quanto sono interventi che dovrebbero essere fatti in primavera altrimenti non ci sarà la possibilità di riattivare alcune strutture.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Per segnalare che l'anno scorso riguardo al programma triennale delle opere pubbliche c'era stato un ordine del giorno approvato dall'Assemblea legislativa con il quale si chiedeva di verificare la compatibilità dei ripascimenti con le spiagge dove andavano fatti.
Quest'anno, invece, c'è un trascinamento di 11 milioni dell'anno scorso ed è stato già fatto un bando per il ripascimento con sabbie sottomarine specificando che doveva essere di una certa granulometria, che guarda caso è di un deposito che sta lì e che ha creato un problema ambientale.
Quindi non solo qui si fa la verifica della compatibilità ambientale ma si fa un bando in cui si dice che su tutta una serie di spiagge la sabbia utilizzata è solo quella.
Nel piano triennale delle opere pubbliche sono inseriti tratti di costa che non dovevano essere soggetti a ripascimento.
Mi sembra che ci sia una gestione un po' strana quindi richiamo l'Assessorato competente e il dirigente a dare attuazione all'ordine del giorno sopra richiamato e pertanto fare le verifiche prima dei ripascimenti.
Un bando che prevede una sola tipologia di materiale non mi sembra corretto, anche perché è una tipologia di materiale molto fine che viene portata via dalle mareggiate e che è di una colorazione diversa da quelle delle nostre spiagge. E' un bando quasi a sanatoria di un percorso di cava sotterranea e che io avevo anche sottoposto come molto dubbiosa nei suoi percorsi amministrativi.
Quindi sono contrario al modo di portare avanti tale specifico problema.

PRESIDENTE. Emendamento n. 23/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 23/2 dei Consiglieri Ciriaci, Capponi:
Nella tabella G, Scheda 2: Programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011 dell’Amministrazione Regione Marche – Articolazione della copertura finanziaria – aggiunta la seguente partita:
Descrizione dell’intervento: interventi straordinari di ripascimento arenili danneggiati dalle mareggiate nel mese di novembre-dicembre 2008. Stima costi del programma – primo anno euro 2.500.000,00.
Copertura finanziaria mediante aumento di pari importo a carico dell’UPB 50101 – Mutui 2009 – pdl 278/08.
Lo pongo in votazione.
(L’Assemblea legislativa non approva)

Graziella CIRIACI. Mi scusi, Presidente, magari è troppo tardi, però vorrei chiedere all'Assessore come pensa di far fronte a questa immediata emergenza.

Pietro MARCOLINI. La Giunta regionale ha fatto già un comunicato stabilendo un primo finanziamento emergenziale che raggiunge quasi 5 milioni. Abbiamo anticipato con provvedimento urgente delle ultime ore altri 2 milioni, 1 milione era di parte ministeriale e 1,7 era già appostato in bilancio. Siamo a 4,7 milioni che vede il riparto degli interventi in: Fano-Mondolfo, Montemarciano, Portorecanati-Scossicci, Civitanova, Portonovo e Porto Sant'Elpidio.

Graziella CIRIACI. Manca Fermo, Assessore!

Pietro MARCOLINI. Abbia pazienza, Consigliera, ora non ricordo a memoria, ma tutte le emergenze segnalate hanno avuto totalmente o parzialmente il finanziamento per l'avviamento dei lavori.

Graziella CIRIACI. Allora, va bene, quindi non c’è che ringraziare in questo momento, anche perché se sono quasi 5 milioni praticamente è quello che avevo richiesto.

Pietro MARCOLINI. Segnalo che l'intervento straordinario che abbiamo potuto definire soltanto nelle ultime ore è stato oltre ai 2,7 milioni anche di altri 2 milioni per coprire l'arco dell'emergenza.

Graziella CIRIACI. L'importante è che nel territorio coinvolto, e che non ho letto nella comunicazione dell'Ansa, ci sia anche Fermo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 23/3 dei Consiglieri Mollaroli, Mammoli, Badiali:
Alla tabella G, Scheda 2: Programma triennale delle opere pubbliche 2009/2011 dell’Amministrazione Regione Marche – aggiungere alle voci “Descrizione dell’intervento”:
Intervento 1-2: Montemarciano, Fano;Intervento 5: Fano;Intervento 6: Montemarciano.
Ha la parola la Consigliera Mollaroli.

Adriana MOLLAROLI. I Comuni che si segnalano con questo emendamento che vengano poi segnalati anche nel piano delle opere pubbliche. Ho fatto l'emendamento alla scheda G, quindi intanto che l'intervento di 600 mila euro di Mondolfo, siccome interessa anche il Comune di Fano, che venga indicato. (…) Voglio che sia scritto Fano-Mondolfo e anche ripascimento di Montemarciano. (…)

PRESIDENTE. Lo ritira, Consigliera?

Adriana MOLLAROLI. Sì.

PRESIDENTE. Emendamento n. 23/3. Ritirato.
Articolo 23. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 24. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Subemendamento n. 24bis/1/1/1 del Consigliere Capponi.
Correggere imputazione copertura finanziaria da UPB 50101 a UPB 20815 residui perenti.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Riteniamo assolutamente insufficiente il fondo predisposto dalla Giunta per intervenire sia sulla crisi del sistema delle imprese delle Marche sia sugli interventi sociali, soprattutto alla luce di quanto è stato detto durante questa discussione. Quindi che le prestazioni di questo fondo dovranno essere molto più ampie di quelle descritte nell'emendamento firmato dalla Commissione.
Chiediamo che in questo momento di grande difficoltà ci sia, Presidente Spacca, uno sforzo più ampio da parte del bilancio della Regione per amplificare gli interventi e non renderli minimalisti e abbastanza sterili.

PRESIDENTE. Subemendamento n. 24bis/1/1/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 24bis/1/1 del Consigliere Capponi. Decaduto.

Subemendamento n. 24bis/1/2 del Consigliere Capponi:
Al comma 2, lettera b), sono soppresse le parole “a favorire la stabilizzazione dei lavoratori precari” e, in coda, è tolto il punto e sono aggiunge le parole “e interventi straordinari sisma 1997.”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 24bis/1/3 del Consigliere Capponi:
Al comma 2, lettera b), sono soppresse le parole “a favorire la stabilizzazione dei lavoratori precari”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 24bis/1/4 del Consigliere Capponi:
Le parole “della commissione assembleare competente” sono sostituite dalle parole “delle commissioni assembleari competenti”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 24bis/1 della seconda Commissione:
Dopo l'articolo 24 è inserito il seguente:
"Art. 24 bis
1. E' istituito, per l'anno 2009, il Fondo regionale straordinario di sostegno alle PMI e di solidarietà sociale per un importo complessivo di euro 10.000.000,00 a carico dell'UPB 20818 dello Stato di previsione della spesa del bilancio 2009.
2. La Giunta regionale entro 30 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, definisce, previo parere della commissione assembleare competente, i criteri e le modalità di riparto del Fondo di cui al comma 1 per le seguenti finalità:
a. euro 5.000.000 da destinare ad interventi di garanzia a favore delle PMI e per l'occupazione;
b. euro 5.000.000 come contributi diretti ad agevolare il pagamento dei canoni locativi e dei mutui contratti per l'acquisto della prima casa, a favorire la stabilizzazione dei lavoratori precari e ad integrare le azioni previste dal Fondo unico per le politiche sociali.”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 25. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 26.
Emendamento n. 26/1 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Al comma 1, lettera b), punto 1, la cifra “euro 1.741.782,46” è sostituita con “euro 3.241.782,46”.
Copertura finanziaria mediante riduzione della UPB 20815 “per la gestione delle controversie con i creditori” della tabella C).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

PRESIDENTE. Articolo 26. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 26bis/1 dei Consiglieri Pistarelli, D’Anna, Romagnoli, Castelli, Capponi, Massi:
Dopo l’articolo 26 inserire il seguente:
“Art. 26 bis (Modifica articolo 12 l.r. 25/2008)
1. Al comma 1 dell’articolo 12 della l.r. 25/2008 aggiungere il seguente comma:
1 bis. La Giunta regionale è tenuta a ricostituire il Consiglio di amministrazione dell’ERSU di Macerata entro e non oltre il 30 gennaio 2009.”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Era una promessa della Giunta sullaricostituzione dell'Ersu di Macerata.

PRESIDENTE. Emendamento n. 26bis/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 27. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 28. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 29 (Dichiarazione d'urgenza). Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza dei componenti assegnati)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.
(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 1 dei Consiglieri Procaccini, Brandoni, D’Isidoro, Comi, Rocchi, Ortenzi, Sordoni, Ricci (Riapertura dei termini della legge 61/1998):
L'Assemblea Legislativa delle Marche preso atto che la legge n. 61/1998 sulla ricostruzione seguita al sisma del 1997 prevede un articolato che dà priorità alla ricostruzione, alla messa in sicurezza, al miglioramento sismico delle abitazioni che al momento degli eventi sismici di cui sopra risultavano prime case ed erano per questo abitate (allegato A);
Verificato che per diversi motivi in alcuni casi non era possibile evincere dalle domande il requisito di prima casa (ad esempio nel caso in cui la domanda per un condominio in cui insistevano titolari di prima casa fosse stata presentata da un soggetto che possedesse nel condominio la seconda o terza abitazione di proprietà) o che questo requisito sia stato verificato e certificato dalle Amministrazioni comunali oltre la scadenza dei termini previsti dalla succitata legge 61/1998
Impegna la Giunta regionale a chiedere al Governo e al Parlamento la riapertura dei termini per i finanziamenti relativi alle abitazioni che al momento del sisma erano prime case abitate e che non risultano ricomprese nell'allegato A della legge 61/1998, per le quali i Comuni interessati producano apposita certificazione.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 2 della Consigliera Ciriaci (Interventi urgenti per il litorale fermano):
L'Assemblea Legislativa delle Marche
Considerato che le violente mareggiate che hanno colpito la costa fermava nei mesi di novembre-dicembre 2008, hanno recato urgenti danni alla costa e alle strutture turistiche e ricettive della zona,
Verificata la necessità di attivare immediati interventi di recupero e di ristabilizzazione della situazione soprattutto per quanto riguarda le gravissime difficoltà in cui si troverebbe tutto l'indotto turistico locale in vista della prossima stagione turistica 2009,
Impegna alla ricognizione dei danni manifestati lungo le coste marchigiane che hanno determinato l'erosione delle più rinomate spiagge, a chiedere immediatamente al Governo lo stato di emergenza e la messa a disposizione dei fondi necessari per il ripristino dei danni.
Di prevedere l'utilizzo delle somme disponibili nel bilancio regionale o al ricorso a fondi straordinari (mutui) per programmare interventi immediati in modo da rendere possibile la riattivazione per la prossima stagione turistica.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 3 dei Consiglieri Altomeni, Procaccini, Brandoni:
L'Assemblea Legislativa delle Marche
tenuto conto che nella crisi globale, la nostra Regione sta attraversando economicamente un periodo estremamente delicato, con la chiusura di stabilimenti industriali e conseguentemente l'aumento della CIG per i lavoratori;
le prospettive per 112009 risultano ancora più critiche, se si confermano le previsioni che da più parti (UE, Confindustria, sindacati) sono state avanzate;
spesso dietro la chiusura degli stabilimenti si nasconde la scelta di delocalizzare i processi produttivi all'estero, inseguendo ancora una volta il mito del basso costo del lavoro, depauperando così non solo l'economia regionale, ma anche la qualità che da sempre è associata ai "nostri" prodotti;
tali scelte rappresentano in realtà l'aspetto più drammatico del processo di riorganizzazione produttiva, il reale acceleratore della crisi, in quanto concausa dell'ulteriore contrazione della capacità di acquisto dei cittadini e quindi elemento di ulteriore depressione dei consumi della popolazione, azzerando in tal modo la domanda interna che rappresenta la colonna che ha sostenuto sino ad oggi l'economia;
tutto ciò premesso, impegna la Giunta Regionale a valutare l'incidenza dei processi di delocalizzazione produttiva delle imprese marchigiane all'estero che procedono alla richiesta di CIG per i propri dipendenti e, qualora risultino essere determinanti. sospendere gli eventuali contributi regionali elargiti direttamente o indirettamente (tramite le agenzie preposte), inquadrando tale azione magari all'interno di una legge regionale ad hoc.
Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Questo ordine del giorno può essere approvato tranquillamente con una sottolineatura che deve essere evidenziata, che anche se non riportata nel testo che comunque rimanga agli atti dei lavori di quest'Aula.
Nella nostra strategia abbiamo sempre distinto la delocalizzazione dall'internazionalizzazione. Qui si penalizza la delocalizzazione che è la competition price, cioè la competizione sui prezzi. Abbiamo sempre detto che le imprese che vanno a fare produzione in Romania, nei Balcani, e poi importano i prodotti lavorati per rimetterli in circuito sui mercati italiani e europei, devono essere depotenziate, non vanno incentivate. Cose diverse sono i processi di internazionalizzazione, che qui non vengono citati, che riguardano invece le imprese che vanno sui mercati in espansione per conquistare quote di mercato e che importano di nuovo nelle Marche i flussi di cassa che poi aiutano la nostra occupazione.
Quindi questo ordine del giorno può essere approvato senza alcun timore.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 4 dei Consiglieri Altomeni, Procaccini (Recupero fondi integrativi in aiuto alle situazioni causate dalla legge 133/2008 coordinata con il decreto legge 155/2008 in materia di assistenza sociale e accesso all’edilizia pubblica):
L'Assemblea Legislativa delle Marche
premesso che la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale (art. 2 della Costituzione) e considera suo compito il rimuovere (art. 3) gli ostacoli di ordine economico e sociale che impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione del Paese;
tenuto conto che all'interno del decreto-legge 25 giugno 2008, n.112, altresì noto come decreto Brunetta, "Recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria", sono contenute norme che confliggono con gran parte della legislazione sociale fin qui prodotta e soprattutto contraddicono gli articoli della Costituzione sopra citati, in particolare per quanto riguarda il diritto allo studio e alla casa;
ricordato che nella conversione in legge dello stesso decreto n.112 si è proceduto, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 21 agosto la legge 133/2008 coordinata con il decreto legge 155í 2008 ad introdurre modifiche previste in materia di assistenza sociale e accesso all'edilizia pubblica che interessano i cittadini stranieri i quali di conseguenza dovranno maturare requisiti di permanenza nel territorio di più lunga durata e in molti casi, considerata la condizione di migranti di difficile acquisizione, per poter usufruire di tali prestazioni che riguardano l'accesso all'edilizia pubblica e il conseguimento dell'assegno sociale;
ritenendo fondamentale una politica dell'integrazione fondata sulla creazione di legami sociali nel territorio tra immigrati e autoctoni, che non può che concretizzarsi con il rafforzamento delle esperienze di integrazione, scolastica, sanitaria, abitativa, lavorativa;
ribadisce il valore delle proprie azioni amministrative e quindi promuoverà tutte le azioni possibili e necessarie per contestare obblighi che dovessero confliggere con questi principi;
impegna questa Assemblea e la Giunta regionale
vista la Pdl n.277 "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale 2009 e pluriennale 2009/2011 della Regione (legge finanziaria 2009) a produrre un atto legislativo che consenta alla Regione Marche in forma autonoma di istituire un fondo specifico che compensi le risorse mancanti da parte del governo e per questa via garantisca a tutti i cittadini la possibilità di fruire dei diritti che il decreto Tremonti ha negato.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 5 dei Consiglieri Altomeni, Procaccini, Brandoni, Binci (Produzione energetica):
L'Assemblea Legislativa delle Marche
rilevato che la questione della produzione energetica riveste primaria importanza per tutti i settori della collettività regionale, a partire dalle categorie produttive per giungere all'intera popolazione marchigiana;
in questo senso diventano sempre più indispensabili ed urgenti interventi finalizzati a produrre una significativa implementazione della quantità di energia prodotta sul territorio regionale da fonti rinnovabili, anche a fronte delle scelte governative in materia di energia nucleare che, oltre a rimettere in discussione sovrane decisioni del popolo italiano, rischiano di produrre un inversione di tendenza ed un arretramento nella produzione di energia da fonti pulite e rinnovabili;
considerato che
il territorio regionale vede la presenza di numerose aree dedicate alle attività produttive in cui si concentrano edifici industriali che potrebbero essere facilmente utilizzate per la localizzazione di impianti fotovoltaici;
nonostante gli incentivi del cosiddetto "conto energia" per la produzione da fotovoltaico, non sembra essere presente tra gli imprenditori una adeguata sensibilità ed attenzione riguardo alla possibilità di utilizzo del fotovoltaico per la produzione di energia elettrica;
ricordato che
il Consiglio regionale aveva già deliberato, contestualmente all'approvazione del PEAR. l'istituzione di una Agenzia regionale per l'Energia, che avrebbe dovuto essere realizzata per coordinare gli interventi in materia energetica
impegna la Giunta regionale a dare vita alla Agenzia sopra ricordata affidandole, tra gli altri, il compito di realizzare interventi atti a favorire lo sviluppo della produzione di energia da fotovoltaico nelle aree ed edifici industriali, realizzando, se necessario, accordi di programma o convenzioni con i più qualificati gruppi industriali operanti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili al fine di proporre agli imprenditori condizioni migliori di quelle attualmente in essere attraverso il conto energia e, superando per questa via disattenzioni e indifferente, consentire una significativa implementazione degli impianti fotovoltaici presenti nelle aree a finalità produttive presenti sul territorio regionale.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Siamo favorevoli all'intento ma non allo strumento.

Giancarlo D'ANNA. Magari potrebbe essere chiarito il discorso dell'Agenzia.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Procaccini.

Cesare PROCACCINI. In pratica questo ordine del giorno è la ripetizione fatta in coda all'approvazione del piano energetico. Non è nessun carrozzone in quanto si intende un'Agenzia pubblica interna, non vi è nessun onere per la Regione. E’ un organismo della Giunta regionale che deve servire a coalizzare progetti pubblici e privati per la gestione e, se necessario, anche la produzione di energia rinnovabile, in quanto è giusto che guadagni il privato ma che sia anche per il pubblico. In Italia e anche nelle Marche abbiamo visto esperienze dove si socializzano le perdite e si privatizzano i guadagni.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 6 dei Consiglieri Procaccini, Brandoni (Riconversione produttiva dei distretti bieticolo-saccariferi di Fermo e Jesi):
L'Assemblea Legislativa delle Marche
preso atto che la Giunta regionale ha avanzato al Governo nazionale, unitamente alla Regione Umbria, la proposta di un accordo di programma per far fronte alla crisi dei distretti industriali, in particolare del settore della meccanica che ha visto il commissariamento della Antonio Merloni;
tenuto conto che anche il settore precedentemente dedito alla coltivazione della barbabietola da zucchero ed alla sua trasformazione vive oggi profonde difficoltà legate in primo luogo alla cessazione dell'attività ed alla riconversione produttiva degli zuccherifici di Feuno e Jesi
impegna la Giunta regionale ad aggiornare la propria proposta al Governo affinché nell'accordo programmatico sopraccitato possano essere inserite le riconversioni dei distretti bieticolo-saccariferi di Fermo e Jesi e. comunque, a farsi parte attiva, unitamente alle Amministrazioni locali interessate, affinché le riconversioni che saranno realizzate in questi distretti sappiano coniugare il diritto al lavoro con la salute dei cittadini e la salvaguardia del territorio.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Pochi giorni fa abbiamo votato un altro ordine del giorno più ampio e completo.

PRESIDENTE. Ordine del giorno n. 6. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 7 dei Consiglieri Bugaro, Ricci, Capponi:
L’Assemblea legislativa delle Marche impegna la Giunta regionale
a verificare la possibilità, in sede di assestamento di bilancio, di ampliare il fondo di garanzia regionale straordinario a sostegno delle PMI anche mediante accesso a fondi a carico dell’UPB 20815 (residui perenti) qualora il loro livello di impiego lo consenta per capacità e utilizzo.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 8 dei Consiglieri Luchetti, D’Anna:
L’Assemblea legislativa delle Marche impegna la Giunta regionale
Tenuto conto della grave situazione di crisi che pesa soprattutto sulla famiglia e in considerazione della particolare realtà delle famiglie che hanno tra i propri componenti persone affette da gravi patologie invalidanti;
Tenuto conto che tra le gravi patologie croniche aumenta la sindrome laterale emiotrofica che determina situazioni di particolare disagio;
In considerazione di quanto si sta facendo per venire incontro al fenomeno sopra descritto e valutando opportuno destinare ulteriori risorse alle famiglie in difficoltà;
Impegna la Giunta regionale a destinare dal fondo unico per i servizi sociali un congruo finanziamento al fondo già previsto per le famiglie che al proprio interno hanno disabili gravi. a tale scopo si utilizzeranno parte dei fondi previsti dall’art. 24 bis della finanziaria regionale 2009.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 9 dei Consiglieri Capponi, Lippi, Giannini, Comi:
L'Assemblea legislativa delle Marche
Vista la situazione venutasi a creare nella città di Corridonia a seguito del crollo di parte della copertura del locale mattatoio Comunale, che serve utilmente le aziende agricole della zona e che ancora mirabilmente praticano l'attività di allevamento di bestiame contribuendo alla valorizzazione della produzione locale e dell'economia agricola e delle produzioni tipiche in particolare;
Visto la impossibilità, per l'elevato indice di indebitamento del Comune di Corridonia anche a seguito di situazioni politico-amministrative pregresse e che rende impossibile oggi la realizzazione dell'intervento con ricorso all'indebitamento né con altre diverse risorse ;
Impegna la Giunta regionale a mettere a disposizione del Comune di Corridonia le risorse necessarie per la soluzione dell'emergenza derivata alle aziende agricole dell'area territoriale della valle del Chienti, per la messa a norma e recupero funzionale del Mattatoio Comunale.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 10 dei Consiglieri Capponi, Lippi, Badiali, Ricci:
L'Assemblea legislativa delle Marche
Vista la Legge regionale 5 gennaio 1995 n. 7, concernente `Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria";
Visto che la legge regionale di Assestamento per il 2008 ha disposto l'istituzione, nel bilancio regionale, di un fondo per l'indennizzo da parte della regione dei danni causati alla circolazione stradale della fauna selvatica;
Premesso che sono stati presentati sulla pdl 277/08 due emendamenti, a firma dei componenti del Gruppo consiliare Forza Italia, tendenti ad aumentare lo stanziamento da destinare alla predetta legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7, al fine di incrementare il Fondo per l'indennizzo da parte della Regione Marche dei danni causati alla circolazione stradale della fauna selvatica, nonché l'attività degli Ambiti Territoriali di Caccia;
Tenuto conto che, in sede di discussione degli emendamenti, è stata condivisa dall'Assemblea la necessità di incrementare il predetto Fondo, al fine di consentire di sanare la grave situazione finanziaria in cui vertono gli Ambiti Territoriali di Caccia;
Impegna la Giunta regionale a modulare, in occasione dell'approvazione del POA, l'UPB 5.32.03 secondo lo schema sottostante:
Capitolo di spesa 53203101 -Euro 135.227,00
Capitolo di spesa 53203105 - Euro 54.000,00
Capitolo di spesa 53203113 - Euro 600.000,00
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)



Proposta di legge n. 278
della Giunta regionale
“Bilancio di previsione per l’anno 2009 ed adozione del bilancio pluriennale per il triennio 2009/2011"
(Votazione)

PRESIDENTE.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ricordo ai Consiglieri che ad inizio seduta con i Presidenti dei gruppi si è concordato il modo di procedere che sto ora rispettando.

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7.
Emendamento n. 7/1 della seconda Commissione:
Sono variate le seguenti UPB degli Stati di previsione dell'entrata e della spesa della proposta di bilancio per l'anno 2009:
ENTRATA
UPB DENOMINAZIONE EMENDAMENTI
30102 PROVENTI DIVERSI 3.972.308,12

30301 RECUPERI E RIMBORSI 2.000.000, 00

50101 MUTUI 5.919, 70

Totale complessivo 5.978.227, 82


SPESA
UPB DENOMINAZIONE EMENDAMENTI
10202 ADESIONI, SPESE DI RAPPRESENTANZA E CONVEGNISTICA - CORRENTE 2.000,00
10302 FUNZIONAMENTO DEGLI UFFICI E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO -
INVESTIMENTO 488 227 82
10501 COMITATI, COMMISSIONI E COLLABORAZIONI - CORRENTE 80.000,00
10601 ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CONFERITE - CORRENTE 32.000,00
10602 ESERCIZIO DELLE FUNZIONI CONFERITE - INVESTIMENTO -542.173,79
10603 TRASFERIMENTO ALLE COMUNITAMONTANE - CORRENTE 1.321.133,30
.10604 TRASFERIMENTO ALLE COMUNITA MONTANE - INVESTIMENTO -370.134,33
20816 FONDO PAGAMENTO RESIDUI PERENTI - INVESTIMENTO 110.961,32
31002 FORESTAZIONE E BONIFICA - INVESTIMENTO 0,00
31004 CALAMITA' NATURALI - INVESTIMENTO 60.000,00
31201 POLITICA DELLE RISORSE ENERGETICHE - CORRENTE 50.000,00
31704 SOSTEGNO ALLE IMPRESE COMMERCIALI - INVESTIMENTO 0,00
31801 ORGANIZZAZIONE TURISTICA - CORRENTE 62.000,00
32003 PARI OPPORTUNITA' - CORRENTE 100.000,00
42202 PIANI TERRITORIALI E RISANAMENTO AMBIENTALE - INVESTIMENTI 70.000,00
42204 PIANI DI BACINO, DIFESA COSTIERA, RISANAMENTO AREE AD ELEVATO RISCHIO
IDROGEOLOGICO, PORTI - INVESTIMENTO 2,000.000,00
42305 INTERVENTI TUTELA ACQUA, ARIA, SUOLO E INSEDIAMENTI A RISCHIO -
CORRENTE 316.407,00
42604 EDILIZIA RESIDENZIALE - INVESTIMENTO 200.000,00,
42704 SVILUPPO E POTENZIAMENTO DELLE INFRASTRUTTURE - INVESTIMENTO 100.406,50
52905 EMIGRAZIONE - CORRENTE 45.000,00
53007 TUTELA SOCIALE E DIRITTI DI CITTADINANZA - CORRENTE 0,00
53101 STRUTTURAZIONE, INTEGRAZIONE RETI TEMATICHE - CORRENTE 59.400,00
53103 PROMOZIONE E ATTIVITA' CULTURALI - CORRENTE 53.000,00
53104 PROMOZIONE E ATTIVITA' CULTURALI - INVESTIMENTO 600.000,00
53105 VALORIZZAZIONE, VIGILANZA, CATALOGAZIONE BENI CULTURALI,
SOPRAINTENDENZA BIBLIOGRAFICA - CORRENTE 10.000,00
53106 VALORIZZAZIONE, VIGILANZA, CATALOGAZIONE BENI CULTURALI,
SOPRAINTENDENZA BIBLIOGRAFICA - INVESTIMENTO 100.000,00
53202 PROMOZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA E TEMPO LIBERO - INVESTIMENTO 230.000, 00
53203 CACCIA E PESCA SPORTIVA - CORRENTE 800.000,00
Totale complessivo 5.978.227,82

Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 7, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 8. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9.
Emendamento n. 9/1 della seconda Commissione:
L’UPB 20701 (capitolo 20701126) è incrementata di euro 43.000,00;
L’UPB 20803 (capitolo 20803101) viene ridotta per euro 43.000,00.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 9, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 10. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 11. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 12. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 13. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 14. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 15. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 16. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 17. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 18. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 19. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 20. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 21. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 22. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 23.
Emendamento n. 23/1 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Al comma 1 dopo le parole “forme di finanziamento similari” inserire “nel rispetto delle limitazioni introdotte dall’articolo 62, comma 1, della legge 6 agosto 2008 n. 133”.
Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Per economia della discussione voglio illustrare tutti gli emendamenti presentati sull'articolo 23.
Nella proposta della Giunta pervenuta in Commissione avevamo ravvisato un sostanziale non rispetto della normativa in essere a livello nazionale. Una normativa che ha posto un freno con la legge n. 133 del 2008 ma che ora è stato già riapprovato con la legge finanziaria, almeno per la parte approvata alla Camera e che ora è in procinto di essere approvata definitivamente al Senato, e che contempla il rinvio a tutto il 2009 della possibilità di effettuare operazioni in derivati.
E’ una scelta importante fatta dal Governo sopratutto fino a quando non verranno emanate delle norme che consentano di certificare adeguatamente la non rischiosità delle operazioni messe in campo.
La legge nazionale ha dato ragione anche a un'altra nostra interpretazione, cioè quella che non è possibile ricontrattare i mutui per una dimensione temporale più lunga dei trent'anni, quando invece la legge regionale prevedeva i quarant'anni. Questo, come voi sapete, è un fatto di onestà morale e intellettuale di chi gestisce il bilancio, perché la ricontrattazione a quarant'anni sostanzialmente indebita le future generazioni.
Negli anni precedenti abbiamo fatte raccomandazioni a non ingrandire il debito e se le avessimo rispettate non ci avrebbero fatto trovare male, probabilmente ci avrebbero fatto trovare un po' più pronti. In quel periodo infatti le difficoltà erano meno evidenti, mentre oggi che abbiamo bisogno di risorse non ne abbiamo per rispondere alle esigenze e alle necessità di un'economia che deve essere riconvertita e di un sistema e modello sociale che va sostenuto nella fase di trasformazione.
La legge dello Stato dice che non si può ricontrattare i mutui, non si possono allungare le durate per più di trent'anni, addirittura secondo noi l'interpretazione è anche quella che deve essere rispettata l'iniziale contrazione come data di riferimento per l'operatività.
Queste sono le indicazioni non scritte nella legge, ma interpretando la discussione e il dibattito avvenuto in Parlamento si esplicita che questa era la volontà del legislatore. Cioè che ogni anno non posso ricontrattare il mio debito a trent'anni ma si parte dalla erogazione iniziale. Questo è uno stratagemma che adottano molte Regioni.
Io ho chiesto alla nostra Regione di esplicitarci tutti i passaggi avvenuti in questi anni nella gestione del debito, ma non ho avuto ancora nessuna risposta, e sono molto rammaricato ma a quest'ora non mi va più neanche di arrabbiarmi. Comunque penso che questa documentazione ci dovrà essere consegnata a breve, spero che l'Assessore sia disponibile a chiarire, altrimenti dovremo far intervenire altri soggetti istituzionale che obbligheranno a farlo.
Dovremmo appurare tutto quello che è avvenuto nel passaggio della gestione finanziaria con i debiti, con gli swap, con i derivati, con i bond, e avere una situazione ad oggi controllabile. Ormai la situazione è stabilizzata perché c'è il divieto di contrazione di nuovi prodotti, quindi sostanzialmente ci rassicura che non possono essere messe in campo azioni che non possiamo controllare. Anche perché ad oggi la gestione del debito è stata un po’ fatta in casa.
Alcuni Tar e alcune sentenze della Corte dei Conti ci dicono che i costi di rinegoziazione debbono essere implicitamente evidenziati nelle delibere di contrattazione e addirittura non possono far parte del plafond di mutuo da ricontrattare e da ricontrattualizzare.
Questa è una delle cose che non abbiamo visto in questi anni nella gestione del bilancio, probabilmente è stato fatto tutto nella regola ma vogliamo verificarlo. Abbiamo invitato caldamente la Giunta a metterci in condizioni di effettuare questo esame attraverso l'affidamento della documentazione a delle persone esperte di fiducia. Sono anni che lo chiediamo, quindi ora dobbiamo farlo purtroppo a nostre spese e a nostro dispendio e affidarci a consulenti esterni a cui faremo vedere tutta la documentazione, che spero sia concepito dalla legge che vi siete dati.
Ritengo che l'emendamento presentato dalla Giunta non sia esaustivo di tutte le osservazioni che abbiamo fatto, quindi continueremo a votare i nostri emendamenti e non voteremo l'emendamento presentato dalla Commissione.

PRESIDENTE. Ha la parola l'Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Ovviamente l'ora non consente un approfondimento della materia però vorrei ricordare come l'ultima sollecitazione della discussione in Commissione è avvenuta formalmente con lettera la settimana passata. Quindi non dipende da me, non dipende dagli uffici, ma la possibilità di discutere in Aula, in Commissione e in ogni dove, con esperti di parte o senza, è sempre disponibile a partire dalla settimana prossima.
Consigliere Capponi, i documenti sono tutti a disposizione, se lei invece pensa di dare un compito che distragga nella sessione di bilancio gli uffici lavorando a mezzadria per un gruppo assembleare, seppur qualificato e autorevole, questo purtroppo non lo possiamo fare.
I documenti sono a disposizione e tutte le elaborazioni legittime a cui lei ha fatto riferimento sono a carico degli interroganti. Noi non possiamo ipotecare una struttura mettendola a disposizione di domande oppure di valutazioni che mutano i termini addirittura di minuto in minuto; faccio riferimento a una serie di documenti che sono stati legittimamente chiesti e che sono a disposizione…(…) tutti i documenti ufficiali li abbiamo dati tre volte, il Consigliere Castelli lo può confermare. E voglio anche intervenire sul secondo argomento, perché lei questo non se lo può permettere, dico tutti i documenti, e non in base al fantasioso termine di riferimento a cui lei accenna di un'autorizzazione governativa, è sempre stato così. Abbiamo fatto una emissione obbligazionaria che ha avuto il consenso della Corte dei Conti nazionale, quale anticipatrice della regolamentazione, e l’abbiamo inviata a tre soggetti – ricordi bene perché il Ministro era lo stesso – Giulio Tremonti, Presidente del CICR, su istruzione del Ministero del Tesoro e della Banca d'Italia, che doveva valutare - quella che è una sua legittima preoccupazione, ma che era già scontata nel 2003 - la valutazione di una convenienza economica, quindi un segno positivo, di ogni operazione da fare. Quindi i suoi timori seppur legittimi sono infondati. Perché ogni autorizzazione, mi consenta, adesso non ha nemmeno Visco o Padoa Schioppa come punto di riferimento, ci ha autorizzato la rinegoziazione del debito nel mese di aprile e che ci è stata riconfermata nel mese di agosto con la consegna per il 24 agosto da Giulio Tremonti Ministro dell'economia.
Non voglio entrare nel merito perché mi rendo conto che non è comprimibile il diritto di parola, dico semplicemente che le sue preoccupazioni sono vigilate dal Ministero del Tesoro, dal Comitato interministeriale per il credito al risparmio, dalla Banca d'Italia. Questo ad assicurazione sua, perché i nostri documenti devono ottenere l'autorizzazione prima di diventare operativi. Si fidi almeno di Tremonti, che è l'istruttoria dei nostri atti.
Ripeto, in ogni momento siamo disponibili a lavorare. (...) L'abbiamo messo all'ordine del giorno e ho mandato una lettera al Presidente della seconda Commissione per dichiararmi disponibile in ogni momento.
Quindi le assicuro che le sue preoccupazioni sono vigilate ai massimi livelli (…) I documenti sono già depositati al Ministero! Non mi faccia ripetere inutilmente le cose! (...) Li abbiamo già dati, lei non li legge o non ha tempo di leggerli o non glieli leggono! Noi li abbiamo già dati tre volte, li abbiamo dati a lei, a Pistarelli e a Castelli che è qui presente. (...). No, lei non li ha letti! E il fatto che lei lo ripeta è un infortunio grave! (…)

PRESIDENTE. Per cortesia.

Pietro MARCOLINI. Le valutazioni comparative non ci possono appartenere, lei ci ha chiesto altri documenti, una valutazione in itinere del benchmarking e del mark to market, questo non lo possiamo fare noi, le deve fare lei a sue spese e a suo piacimento. Noi diamo i documenti ufficiali quindi non lavoriamo per lei né ovviamente per nessun altro. Chiuso questo aspetto.
Per la durata del mutuo le abbiamo dato ragione, da quarant'anni a trent'anni è semplicemente un refuso perché è norma della finanziaria nazionale. Ripeto, ne accusiamo registrazione e l'emendamento che presentiamo registra la correzione da quaranta a trent'anni.
Anticipo che siamo d'accordo sul secondo emendamento che lei presenta, quando sinteticamente si appella all'articolo 62 della legge 6 agosto n. 133, in cui tutte le cose che lei dice vengono richiamate.
Nel nostro emendamento, che è la risposta ai suoi emendamenti, facciamo riferimento al punto cruciale che lei pone, cioè la valutazione di convenienza economica, richiamando espressamente quello che la normativa già prevede. Il blocco non riguarda tutto il 2009, riguarda fino al giugno 2009, il Ministero del Tesoro sta organizzando un regolamento che disciplinerà le nuove emissioni e le nuove rinegoziazioni.
Abbiamo fatto un riferimento alla valutazione di convenienza economica ai sensi dell'articolo 41 della 448/2001, prima - come lei suggerisce ma come è ovvio che sia - dell'adozione di ogni atto di emissione obbligazionaria e di rinegoziazione dei mutui.
Quindi la proposta della Giunta è quella di accogliere l'emendamento n. 23/2 e di non poter accogliere gli altri in quanto sono tutti ricompresi in una riformulazione dell'emendamento n. 24/4 di cui abbiamo avuto modo informalmente di parlare anche con il Consigliere Capponi.
Sul punto di merito abbiamo un'interrogazione che dovrà arrivare in Aula alla prima seduta utile, e dichiaro in via conclusiva – se si dovesse chiudere il lavoro dell'Assemblea legislativa oggi – la disponibilità da domani mattina, appurata insieme agli uffici, di fare la riflessione sui documenti ufficiali, senza però poterci accollare tutte le legittime valutazioni di merito, discrezionali, arbitrarie e comparative che ci sono state addebitate in quel lungo elenco.

PRESIDENTE. Emendamento n. 23/1. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 23/2 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Al comma 1 dopo la cifra “euro 500.270.542,11” sostituire la frase “con durata non superiore a quaranta anni ed alle condizioni di mercato di tasso fisso, variabile o collegato all’infrazione.” con le parole: “con le limitazioni di durata e modalità previste dall’articolo 62, comma 1, della legge 6 agosto 2008, n. 133.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 23/3 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Il comma 2 è sostituito dal seguente: “2. Il pagamento degli oneri di ammortamento derivanti dall’utilizzo delle forme di finanziamento di cui al comma 1 è garantito mediante l’iscrizione nel bilancio regionale di ciascun anno, delle somme occorrenti, per il periodo stabilito, per il rimborso del capitale e degli interessi.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Subemendamento n. 23/4/1 della seconda Commissione:
Il comma A dell'articolo 23 è sostituito dal seguente:
“4. Fermo restando il limite stabilito dall'articolo 31, comma 5, della I.r. 31/2001 del 25 per cento, la Giunta regionale può provvedere a ristrutturare l'esistente debito, sia per la parte capitale sia per la parte interessi, ricorrendo:
a) all'impiego di strumenti derivati in uso sui mercati finanziari;
b) all'estinzione anticipata del debito in essere e degli eventuali contratti derivati ad esso associati;
c) alla rinegoziazione, sostituzione, conversione in mutui e/o titoli di debito o comunque ristrutturazione, in qualunque forma tecnica in uso nei mercati. La Giunta regionale dovrà specificare la scadenza massima dei nuovi mutui e/o titoli di debito, che in ogni caste nord potrà eccedere i trenta anni a partire dalla data di efficacia della rinegoziazione, sostituzione, conversione o ristrutturazione. In relazione a tali operazioni; la Giunta regionale è anche autorizzata a rinegoziare, modificare, estinguere e/o novare gli eventuali contratti derivati collegati al debito in essere, anche mediante operazioni, che annullino, in tutto o in parte, gli effetti finanziati delle operazioni derivate in essere.
Eventuali oneri di ristrutturazione o rinvenenti dalia anticipata estinzione del debito in essere potranno essere riassorbiti nei nuovi mutui e/o titoli di debito, ovvero insieme agli oneri dei contratti derivati ad esso associati pagati a valere sugli accantonamenti effettuati sulla base di contratti derivati per l'ammortamento del debito ovvero riassorbiti in nuove operazioni derivate.
La valutazione di convenienza economica ai sensi dell'art. 41 della L. 448/2001 è preliminare all'adozione degli atti Cli emissione obbligazionaria o rinegoziazione dei mutui.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 23/4 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Al comma 4 è eliminata la lettera a).
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 23/5 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Al comma 4 la lettera b) è sostituita dalla seguente: b) alla estinzione anticipata del debito in essere e degli eventuali contratti derivati ad essi associati e alla contrazione di nuovi mutui e/o emissione di prestiti obbligazionari, che non potranno finanziare anche gli eventuali oneri rinvenenti da clausole contenute nei contratti relativi ai suddetti mutui e nei contratti derivati ad essi associati. Tali oneri resteranno a carico della parte corrente del bilancio;”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Emendamento n. 23/6 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Al comma 4 la lettera c) è sostituita come segue: "c) alla rinegoziazione o ristrutturazione dei termini e delle condizioni del debito in essere, in qualunque forma tecnica in uso nei mercati, specificando la scadenza massima, che in ogni caso non potrà eccedere i trenta anni a partire dalla data di sottoscrizione dei titoli originali di debito oggetto di rinegoziazione o di ristrutturazione; in relazione a tale rinegoziazione o ristrutturazione la Giunta regionale è anche autorizzata a rinegoziare, modificare, rinnovare gli eventuali contratti derivati allo stesso collegati nel rispetto delle modalità previste dall'art. 62 comma 1 della Legge 6 agosto 2008 n. 133;”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 23, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 24. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 25. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 26.
Emendamento n. 26/1 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Il comma 1 è sostituito con il seguente: “1. Ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 29, comma 1, della l.r. 31/2001, la Giunta regionale è autorizzata ad apportare al bilancio, per l'anno 2009, mediante atti deliberativi da trasmettere all'Assemblea legislativa regionale entro dieci giorni dalla loro adozione, le variazioni occorrenti per l'iscrizione delle entrate derivanti da assegnazioni di fondi dallo Stato vincolati a scopi specifici e per la iscrizione delle relative spese.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 26. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 27. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 28.
Emendamento n. 28/1 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Ciriaci, Cesaroni, Brini, Pistarelli, D'Anna, Romagnoli, Massi:
Il comma 1 è sostituito dal seguente: “1. Le somme dovute in virtù di sentenze, giroconto e regolazioni contabili sono l liquidate anche i carenza dei correlativi stanziamenti e comunicate mediante atti deliberativi da trasmettere all’Assemblea legislativa regionale, entro dieci giorni dalla loro adozione.”.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Articolo 28. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 29. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 30. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Articolo 31 (Dichiarazione d'urgenza). Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva a maggioranza dei componenti assegnati)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

Ordine del giorno n. 1 del Consigliere Lippi (Aggio ambientale risorsa acqua - risorse finanziarie a tutela delle aree disagiate e depresse montane):
L'Assemblea legislativa regionale
Premesso che:
- Il cambiamento climatico dovuto all'innalzamento della temperatura causato dall'effetto serra dei gas climateranti determina scenari drammatici per la risorsa acqua;
- questi fenomeni comportano sia la desertificazione che le inondazioni;
- il protocollo di Kyoto stabilisce l'obiettivo della riduzione del 5% delle emissioni di gas attraverso meccanismi di energia pulita;
Considerato che:
- i bacini di accumulo delle acque nelle zone montane garantiscono la distribuzione periodica sul territorio della risorsa idrica sia per l'uso agricolo che per l'uso alimentare ed ovviano al pericolo della desertificazione;
- le aree montane sono una risorsa di grande valore in quanto sono riserve idropotabili ed idriche da proteggere e sostenere;
- gli invasi montani oltre all'approvvigionamento sono utili per la produzione dell'energia idroelettrica nonché per il controllo del rilascio delle acque sul territorio essenziale per evitare dissesti idrogeologici;
Preso atto che i tagli delle risorse finanziarie da parte del governo centrale hanno colpito profondamente queste aree;
Tutto ciò premesso:
Impegna la Giunta regionale a provvedere alla istituzione in Bilancio Regionale di una nuova UPB di entrata e una rispettiva di spesa in cui dirottare le risorse provenienti dall'aggio ambientale da destinarsi all'equa distribuzione dei sei-vizi riservati alle popolazioni delle aree montane.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Ordine del giorno n. 2 dei Consiglieri Benatti, Ricci, Giannini, Ortenzi, Comi, Mammoli, Badiali, Luchetti, Mollaroli, Minardi (Efficienza energetica ed energie rinnovabili):
L'Assemblea Legislativa delle Marche
considerato che nel bilancio di previsione per l'anno 2009 sono previsti incentivi per il risparmio energetico e le energie rinnovabili in attuazione del PEAR,
- il contenuto dell'art. 29 del decreto legge n. 185/2008, che prevede un sostanziale taglio del credito di imposta IRPEF per i contribuenti persone fisiche che effettuano interventi di riqualificazione e di risparmio energetico degli edifici introducendo, nel contempo, una modalità per beneficiare del contributo basata sulla presentazione "a sportello'' delle istanze fino ad esaurimento delle risorse finanziarie;
- che l'annunciata limitazione del credito di imposta per il 2009 sta già scoraggiando i cittadini che avevano pianificato interventi di riqualificazione e di risparmio energetico e che le imprese del settore cominciano a ricevere le prime disdette d'ordine;
- che in queste settimane si è assistito ad una chiara e forte presa di posizione da parte delle associazioni dei consumatori. delle associazioni ambientaliste e di quelle del Settore delle imprese delle energie rinnovabili, le quali insieme stanno portando avanti iniziative per sensibilizzare il Governo centrale ad una modifica di tali norme in sede di conversione del decreto legge;
- che lo stesso Ministro Tremonti ha annunciato che la retroattività delle misure, inizialmente prevista, non sarà mantenuta:
- che la Ministra dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, in una intervista a "Press", la rivista dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili, nel numero di settembre 2008 ha ribadito l'impegno del suo Ministero per `'promuovere le rinnovabili'', sostenendo, in particolare il mantenimento degli incentivi e la creazione di una filiera produttiva italiana"-. che in questo momento di gravissima congiuntura economica marchigiana, italiana e mondiale, uno dei pochissimi settori che ha possibilità di creare occupazione è proprio quello legato al risparmio energetico e alle energie rinnovabili;
- che da notizie apparse sulla stampa locali anche nelle Marche stanno per aprirsi industrie i produzione di pannelli fotovoltaici;
- che il sistema degli incentivi introdotti dal Governo Prodi ha determinato, lo scorso anno, un sensibile aumento degli interventi domestici. con una significativa diminuzione della produzione di C02 nell'ambiente e un aumento considerevole della percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili, obiettivi questi che rientrano nel piano 20-20-20 varato all'inizio dell'anno dalla Commissione europea;
che quello dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili è un settore ad alto contenuto di ricerca e di sviluppo tecnologico e che importanti progetti di ricerca sono anche attualmente svolti dal sistema delle imprese in collaborazione con le nostre università marchigiane, cercando in tal modo di arginare la `'fuga di cervelli" verso istituzioni universitarie straniere; che la Regione Marche sta fortemente incentivando l'utilizzo delle energie rinnovabili, attuando una politica energetica ambientale all'avanguardia e sostenendo le imprese del settore;
tutto ciò considerato l'Assemblea Legislativa delle Marche manifesta la propria contrarietà al provvedimento sopra descritto, in quanto penalizza un comportamento virtuoso dei cittadini e deprime uno dei pochi settori dell'industria italiana, anche della piccola e media industria, in grado ancora di produrre occupazione;
Invita i Parlamentari marchigiani ad adoperarsi affinché il Parlamento modifichi il decreto legge n. 185 e rilanci una politica a favore del risparmio energico e le energie rinnovabili in linea con le indicazioni dell'Unione Europea;
impegna la Giunta regionale ad assumere, anche all'interno della Conferenza dei Presidenti delle Giunte regionali e in sede di Conferenza Stato-Regioni in qualità di Regione capofila nel settore dell'energia, ogni utile iniziativa nei confronti del Governo centrale finalizzata alla non conversione in legge delle norme contenute all'art. 29 del decreto legge n. 185í2008.
Lo pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa non approva)

Se nessuno chiede la parola per le dichiarazioni di voto passiamo alla votazione finale delle proposte di legge n. 277 e n. 278.

Proposta di legge n. 277. La pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)


Proposta di legge n. 278. La pongo in votazione.

(L'Assemblea legislativa approva)

La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 21,30