Resoconto seduta n.142 del 30/06/2009
SEDUTA N. 142 DEL 30 GIUGNO 2009


La seduta inizia alle ore 10,20


Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli



Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Do per letto il processo verbale della seduta n. 141 del 16 giugno 2009, il quale, ove non vi siano obiezioni, si intende approvato ai sensi dell’articolo 29 del Regolamento interno.
Sono state presentate le seguenti proposte di legge:
- n. 329/09 in data 19 giugno 2009, ad iniziativa dei Consiglieri Santori, Capponi, Bugaro, Giannotti, Brini, Tiberi, Ciriaci, Massi, Castelli, Pistarelli, D’Anna, Romagnoli, Lippi, Viventi, Silvetti, Cesaroni, Brandoni, Ricci, Benatti, Comi, Bucciarelli, concernente: “Modifica dell’art. 31 della l.r. 08/03/2005 “Legge statutaria regionale” assegnata alla I Commissione in sede referente;
- n. 330/09 in data 22 giugno 2009, ad iniziativa dei Consiglieri regionali Mollaroli, Brandoni, Massi, Lippi, concernente: “Norme per la valorizzazione degli archivi storici dei partiti politici e dei sindacati” assegnata alla I Commissione in sede referente e alla II Commissione per il parere obbligatorio;
- n. 331/09, in data 25 giugno 2009, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Assestamento del bilancio 2009”, assegnato alla II Commissione in sede referente e CAL per il parere ai sensi del comma 2 dell’articolo 11 della l.r. n. 4/2007, al CREL per il parere ai sensi dell’articolo 4, comma 1, lett. b) della l.r. n. 15/08.
Sono state presentate le seguenti proposte di atto amministrativo:
- n. 120/09, in data 24 giugno 2009, ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza, concernente: “Rendiconto del Consiglio regionale per l’esercizio finanziario 2007" (Iscritta all’ordine del giorno della seduta odierna)
- n. 121/09, in data 25 giugno 2009, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Modifica del piano finanziario del programma operativo regionale ‘Competitività del programma operativo regionale e occupazione’ - Fondo europeo di sviluppo regionale approvato dalla Commissione europea con decisione CE n. C(2007) 3986/2007", assegnato alla VI Commissione in sede referente.
E’ stato presentato la seguente proposta di regolamento:
- n. 16/09, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Disciplina della composizione e delle modalità di funzionamento dei comitati di partecipazione dei cittadini alla tutela della salute in attuazione dell’art. 24, comma 4, della l.r. n. 13/2003", assegnata alla V Commissione in sede referente.
Sono state presentate le seguenti mozioni:
- n. 349/09 del Consigliere Procaccini “Mutamento normativa in materia di risarcimento danni causati dalla fauna selvatica alla circolazione stradale”;
- n. 350/09 del Consigliere Viventi “Lavori urgenti per l’esercizio delle spiagge per uso turistico”.
- n. 351/09 del Consigliere Binci “Sostegno a campagne di informazione e prevenzione, mirate a sensibilizzare i giovani del territorio regionale in relazione alle malattie sessualmente trasmissibili”.
Il Presidente della Giunta regionale ha promulgato la seguente legge regionale:
- n. 14, in data 23 giugno 2009: “Norme in materia di tutela dei consumatori e degli utenti”.
Il Presidente della Giunta ha trasmesso le seguenti deliberazioni:
in data 8 giugno 2009:
- n. 960 “Art. 29 comma 2 della l.r. n. 31/2001 – variazione compensativa al POA 2009 approvato con d.g.r. n. 1917/2008 e sue successive modificazioni ed integrazioni - euro 111.304,62”;
- n. 961 “Art. 29 comma 2 della l.r. n. 31/2001 – variazione compensativa al POA 2009 approvato con d.g.r. n. 1917/2008 e sue successive modificazioni ed integrazioni - euro 735.360,00 – Mod. al POA 2009 approvato con d.g.r. n. 1917/2008”;
- n. 962 “Art. 29 comma 2 della l.r. n. 31/2001 – variazione compensativa al POA 2009 - euro 1.800.000,00”;
- n. 963 “Art. 29 comma 1 della l.r. n. 31/2001 – Art. 26 comma 1 l.r. 38/2008 - iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2009 di entrate derivanti da assegnazione di fondi dallo Stato vincolati a scopi specifici e delle relative spese - euro 22.338,99";
- n. 964 “Art. 29 comma 1 della l.r. n. 31/2001 – Art. 26 comma 1 l.r. 38/2008 - iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2009 di entrate derivanti da assegnazione di fondi dallo Stato vincolati a scopi specifici e delle relative spese - euro 2.200.000,00";
- n. 965 “Art. 43 comma 1 lett. A della l.r. n. 37/2008 – reiscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2009 di economie relative a stanziamenti aventi specifica destinazione euro 11.589.220,86";
- n. 966 “Art. 43 comma 2 della l.r. n. 37/2008 – variazione compensativa al POA 2009 approvato con d.g.r. n. 1917/2008 e sue successive modificazioni ed integrazioni 37.721,00”.
In data 15 giugno 2009:
- n. 994 del 15/06/2009: “Art. 43, comma 2 della l.r. n. 37/2008 – Variazione compensativa al Programma operativo annuale 2009 approvato con d.g.r. n. 1917/2008 e sue successive modificazioni ed integrazioni – spese di personale – Importo di euro 44.300,00”;
- n. 995 del 15/06/2009: “Art. 26 della l.r. n. 38/2008 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2009 di entrate derivanti da parte dell’Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza sul lavoro (ISPESL) per la realizzazione del progetto “Costruzione di reti locali per la promozione della salute nei luoghi di lavoro” e relativi impieghi. € 45.000,00".
Hanno chiesto congedo gli Assessori Marcolini, Petrini e Solazzi

Prima di passare all’ordine del giorno voglio salutare, anche a nome di tutti voi, due nostri collaboratori dipendenti dell’Assemblea legislativa che sono stati posti in quiescenza per limiti di servizio. La sig.ra Toccaceli Lorena dopo diversi incarichi era stata assegnata all’Ufficio atti provvedendo così alla redazione dei processi verbali delle sedute dell’Assemblea legislativa e della Conferenza dei Capigruppo assembleari, quindi ha seguito i nostri lavori per molti anni. E il sig. Rossi Raffaele che era al servizio del Centro stampa, ufficio affari generali e spedizioni.
Voglio quindi ringraziarli anche a nome vostro per il servizio svolto a favore di questa Assemblea ed augurare loro una felice, serena e soprattutto lunga quiescenza.


Dimissioni del Consigliere regionale Franco Capponi: presa d’atto e surrogazione

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la presa d’atto delle dimissioni e surrogazione del Consigliere Capponi.
A tale proposito comunico che con nota del 24 giugno u.s., distribuita ai colleghi, il Consigliere Franco Capponi ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere regionale.
Ai sensi del sesto comma dell’articolo 15 del regolamento interno l’Assemblea legislativa regionale deve procedere quindi alla presa d’atto e alla sostituzione del Consigliere dimissionario.
Quanto alle dimissioni dal mandato consiliare, come è noto, queste sono motivate dalla volontà di optare per la carica di Presidente della Provincia di Macerata, ricevuta nella recente consultazione elettorale del 6 e 7 giugno, carica incompatibile ai sensi dell’articolo 4, comma 1 della legge 23 aprile 1981, n. 154, con quella attualmente ricoperta.
La presa d’atto delle dimissioni del Consigliere Franco Capponi rappresenta un adempimento obbligatorio da parte dell’Assemblea e non richiede una votazione esplicita, in considerazione della motivazione posta alla base delle dimissioni stesse.
Prima di procedere alla presa d’atto delle dimissioni do la parola al Consigliere Capponi per un saluto all’Assemblea.

Franco CAPPONI. Grazie Presidente. Sono un po’ emozionato come la prima volta che presi la parola in questa Assemblea legislativa, che purtroppo, ma con felicità, devo lasciare per questo mio nuovo incarico di Presidente della Provincia di Macerata.
Ho inviato una lettera in cui spiego, oltre alla motivazione tecnica, che in questi quattro anni ho cercato di svolgere il vero ruolo che spetta al consesso regionale, ma che ho fatto anche con grande difficoltà organizzativa. Mi sono accorto, infatti, della difficoltà di fare in questa Regione il Consigliere, ci sono pochi supporti, pochi strumenti a disposizione. E a ciò si sopperisce soltanto grazie alla buona volontà del personale interno dell’Assemblea legislativa, se non ci fosse almeno questo il Consigliere verrebbe messo in un angolo e non potrebbe esercitare il suo ruolo.
Sono stato anche molto onorato di aver viste realizzate alcune proposte, quelle che dai banchi dell’opposizione con molta difficoltà siamo riusciti a portare avanti. Certamente ci siamo riusciti solo per una piccolissima parte di quello che abbiamo prodotto in questi anni. Ricordo il grande lavoro che abbiamo fatto sulla legge di riforma dell’edilizia residenziale pubblica, sull’energia, l’edilizia sostenibile, la valorizzazione delle produzioni agricole, il Piano di sviluppo rurale, il POR, ecc.. Tutto questo l’abbiamo fatto con una grande responsabilità, non con una logica di speculazione politica di opposizione, ma anche con una grande disponibilità verso questa Regione.
Se dovessi fare un bilancio conclusivo ritengo che la maggioranza, soprattutto la Giunta, abbia perso qualcosa della sua operatività oltre che della sua efficacia nell’azione, proprio perché in questa Regione l’azione della Giunta è eccessivamente politicizzata e quello che propongono i Consiglieri non viene tenuto in considerazione per una logica di interesse politico.
Ora il mio discorso, che prima poteva essere considerato di parte, vuole essere sia una testimonianza che una specie di testamento che lascio ai miei colleghi, anche a quelli di maggioranza. Cioè che l’effettiva rappresentanza della Regione Marche sta nell’Aula dell’Assemblea legislativa regionale e non è nella Giunta. La Giunta è esecutiva, attua quello che l’Assemblea legislativa propone.
Ritengo, come nelle attuali circostanze, dove la metà di questa popolazione vota il centro-destra e la metà vota il centro-sinistra, che l’ascolto dell’opposizione da parte della Giunta dovrebbe essere, secondo me, interessato e non un ascolto di sola pura sopportazione. Ci vuole un ascolto interessato perché non esiste che il 50% dell’elettorato non venga ascoltato attraverso le rappresentanze che democraticamente si è dato.
Concludo questa mia esperienza ringraziando tutti i Consiglieri regionali, anche quelli con cui in qualche occasione posso aver alzato i toni, di cui non c’era bisogno, perché magari stimolato da questioni non eccessivamente pertinenti gli obiettivi che invece avevamo stabilito.
Ringrazio tutto il personale, ringrazio i dirigenti dell’Assemblea legislativa, con loro ho trovato persone abbastanza responsabili, preparate ed anche equidistanti dalle parti politiche, una questione che si dovrebbe ulteriormente rafforzare.
Mi dispiace sinceramente di dover lasciare questo consesso, per me arrivare qui è stato un sogno. La mia infatti è un’esperienza politica tutta personale, non vissuta attraverso delle progressioni prestabilite all’interno degli schieramenti, ho avuto sempre una forte dedizione al lavoro ed una grande dedizione alla responsabilità.
Quindi ho fatto un grande sacrificio per arrivare qui… (applausi in Aula)…, ringrazio tutti e ai colleghi dell’opposizione dico di continuare a lavorare ancora con maggior lena e soprattutto di lavorare nell’interesse delle Marche. Stiamo vivendo un grande momento di difficoltà, c’è bisogno di tutti, c’è bisogno di uno sforzo unanime, per cui c’è bisogno anche di eliminare le contrapposizioni che oggi fanno trasparire all’esterno di questo palazzo una non risposta ai problemi della gente e ai problemi delle imprese.
Come Presidente della Provincia certamente chiederò risposte all’Assemblea legislativa e alla Giunta di questa regione, perché soprattutto nell’accelerazione dei processi e dei procedimenti che stiamo portando avanti viene fuori la risposta ai tanti problemi delle Marche.
Invito inoltre i miei colleghi di opposizione di collaborare al massimo sulle grande scelte strategiche che a breve dovranno essere fatte sia sugli incentivi alle imprese, sia sulla riorganizzazione del sistema sanitario, oltre che su una migliore presenza ed efficacia dei sistemi di garanzia sociale che in questi anni sono stati un po’ lasciati indietro e magari lasciati a camminare da soli senza poi veder produrre quelle risposte di cui ci sarebbe bisogno.
Dal livello istituzionale che oggi andrò a ricoprire concludo auspicando ancora un’ulteriore e fattiva collaborazione con tutti voi e con questo stesso spirito lavorerò anche con l’opposizione che avrò nella Provincia di Macerata. Il mio auspicio ed intento è che questa alternanza avvenuta a livello territoriale possa un giorno avvenire anche a livello regionale, perché questo riuscirà a disincrostare alcune situazioni e alcuni meccanismi che non funzionano più.
L’alternanza è un’ottima medicina della democrazia e del perfetto funzionamento delle Istituzioni. Grazie.

(applausi in Aula e saluti da parte dei Consiglieri)

PRESIDENTE. Voglio ringraziare anche a nome vostro il Presidente del gruppo assembleare di Forza Italia, oggi Presidente della Provincia di Macerata, Franco Capponi, per il contributo che in ogni seduta ha dato ai lavori di questa Assemblea, per la correttezza del suo modo di fare che ha sempre permesso di evitare logiche faziose. Inoltre voglio garantirgli, come egli stesso ha richiesto, la massima disponibilità sul piano istituzionale; tra l’altro lo avremo collaboratore in quanto come Presidente della Provincia di diritto sarà membro del Consiglio delle autonomie locali, quindi potrà continuare a collaborare con questa Assemblea con forme e modi diversi.
Dunque, nel ringraziarlo, dichiaro a nome dell’Assemblea legislativa regionale la presa d’atto delle dimissioni dalla carica del Consigliere regionale Franco Capponi.
Ricordo inoltre ai Consiglieri che in materia di surrogazione, l’articolo 16, primo comma della legge 17 febbraio 1968, n. 108 stabilisce che il seggio rimasto vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che nella stessa lista e circoscrizione segue immediatamente l’ultimo eletto.
Dalle risultanze del verbale delle operazioni elettorali dell’Ufficio centrale circoscrizione elettorale regionale di Macerata relativo alle elezioni per il Consiglio regionale del 3 e 4 aprile 2005, si evince che nella lista n. 10 avente contrassegno “Forza Italia”, stessa lista e circoscrizione di elezione del Consigliere dimissionario Franco Capponi, il candidato che segue immediatamente l’ultimo eletto è il sig. Piscitelli Salvatore.
Anche la decisione relativa alla sostituzione, rivestendo carattere di accertamento tecnico, non darà luogo, secondo prassi costante ed in assenza di contestazioni, ad una votazione esplicita.
L’Assemblea legislativa regionale procede pertanto all’attribuzione del seggio rimasto vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Franco Capponi al sig. Piscitelli Salvatore, che salutiamo.
Prego il Consigliere, ove presente, di prendere posto nei banchi dell’Assemblea legislativa regionale.

(entra in Aula il Consigliere Salvatore Piscitelli)

PRESIDENTE. Diamo il benvenuto al Senatore Piscitelli che sostituisce il Consigliere Capponi. Il Consigliere Piscitelli ha chiesto la parola. Prego, Consigliere.

Salvatore PISCITELLI. Certamente in questa Assemblea legislativa regionale il mio sarà un passaggio breve perché stante l’incompatibilità con la carica di Senatore della Repubblica lascerò qui agli atti una lettera di dimissioni.
Ritengo però che la mia presenza oggi in questa Aula è assolutamente necessaria sia per portare il mio saluto a questa Assemblea legislativa importantissima per quanto riguarda le sorti della regione, sia per esprimere un saluto a Franco Capponi neo Presidente della Provincia di Macerata che per onorare il suo lavoro ha svolto con grande determinazione e passione il suo ruolo, insieme al Gruppo del Popolo della Libertà, all’interno di quest’Aula.
Voglio dire, inoltre, pur non essendo una persona che fa polemiche sterili, che mi è dispiaciuto molto ricevere giorni fa una lettera da parte del Presidente dell’Assemblea legislativa con cui mi si chiedeva di rinunciare a questa carica. Non capisco come mai sia potuta avvenire tale richiesta, non credo infatti sia prerogativa del Presidente dell’Assemblea legislativa chiedere la rinuncia ad una carica in quanto per legge è previsto che si debba dar atto alla surrogazione a seguito di dimissioni.
Certamente sono felice di essere qui, ma sono felice anche di lasciare il posto ad una persona che merita, ad una persona che ha dimostrato di essere un grande amministratore nella sua città, San Ginesio, e che sicuramente farà parte di un gruppo regionale che fa capo al Popolo della Libertà. Egli avrà in mano da qui ad un anno un lavoro importantissimo, quello cioè di portare qui in Regione – come è avvenuto a livello nazionale – il Popolo della Libertà, il primo partito nella regione Marche, ad avere un ruolo di governo che da questa parte tutti auspichiamo.
Saluto davvero tutta l’Assemblea, ringrazio i miei colleghi Consiglieri regionali per il lavoro che svolgono quotidianamente nell’interesse del territorio della regione Marche, sono certo che come sempre continueranno a farlo con determinazione e passione.
Lascio, ripeto, agli atti di questa Assemblea legislativa la mia lettera di dimissioni, poiché opto per la carica di Senatore della Repubblica e quindi mi dimetto dalla carica di Consigliere regionale.
Ringrazio ancora tutti e buon lavoro.

PRESIDENTE. Mi corre l’obbligo di spiegare al Senatore Piscitelli – ad essere sinceri pensavo che non ce ne fosse bisogno – che il sottoscritto per ovviare ed accelerare le pratiche che oggi questa Assemblea legislativa regionale si trova ad affrontare, ha scritto al Senatore chiedendo se da parte sua ci fosse un’opzione. Questo è stato chiesto, quindi non di rinunciare, assolutamente! Lungi dalla volontà del Presidente – peraltro non sarebbe neanche possibile – di chiedere la rinuncia.
Quindi, ripeto, l’intenzione era se poteva dirci in anticipo se vi era un’opzione, tanto è vero che oggi nel prendere atto delle sue dimissioni nomineremo il Consigliere successivo. Questa era la volontà, d’altra parte per chiunque sarebbe poco credibile che si volevano chiedere le dimissioni ad un Consigliere legittimamente eletto.


Dimissioni del Consigliere regionale Salvatore Piscitelli: presa d’atto e surrogazione

PRESIDENTE. Dall’intervento del neo Consigliere Piscitelli apprendiamo che egli opta per la carica di Senatore della Repubblica, incompatibile con la carica di Consigliere regionale e che quindi si dimette dalla carica di Consigliere regionale.
L’Assemblea legislativa regionale deve pertanto procedere ai sensi del citato sesto comma dell’articolo 15 del regolamento interno, alla presa d’atto delle dimissioni e alla sostituzione del Consigliere dimissionario.
Essendo anche le dimissioni del Consigliere Piscitelli Salvatore motivate dalla volontà di optare per una carica incompatibile, ai sensi dell’articolo 4, comma 1 della legge 23 aprile 1981, n. 154, con quella di Consigliere regionale, la presa d’atto delle dimissioni medesime rappresenta un adempimento obbligatorio da parte dell’Assemblea e non richiede una votazione esplicita.
Dichiaro, quindi, a nome dell’Assemblea legislativa regionale la presa d’atto delle dimissioni dalla carica del Consigliere regionale di Piscitelli Salvatore.
Ricordo inoltre ai Consiglieri che in materia di surrogazioni l’articolo. 16, primo comma, della legge 17 febbraio 1968, n. 108 stabilisce che il seggio rimasto vacante per qualsiasi causa, anche se sopravvenuta, è attribuito al candidato che, nella stessa lista e circoscrizione, segue immediatamente l’ultimo eletto.
Dalle risultanze del verbale delle operazioni elettorali dell’Ufficio centrale circoscrizionale della Circoscrizione elettorale regionale di Macerata, relativo alle elezioni per il Consiglio regionale del 3 e 4 aprile 2005, si evince che nella lista n. 10 avente contrassegno “Forza Italia”, stessa lista e circoscrizione di elezione del Consigliere dimissionario Piscitelli Salvatore, il candidato che segue immediatamente l’ultimo eletto è il signor Parrucci Pietro Enrico.
Anche la decisione relativa alla sostituzione, rivestendo carattere di accertamento tecnico, non darà luogo, secondo prassi costante ed in assenza di contestazioni, ad una votazione esplicita.
L’Assemblea legislativa regionale procede pertanto all’attribuzione del seggio rimasto vacante a seguito delle dimissioni del Consigliere Piscitelli Salvatore al signor Parrucci Pietro Enrico.
Prego il Consigliere, ove presente, di prendere posto nei banchi dell’Assemblea legislativa regionale.

(entra in Aula il Consigliere Pietro Enrico Parrucci)

PRESIDENTE. Salutiamo il nuovo Consigliere Parrucci Pietro Enrico, a cui auguriamo buon lavoro nella convinzione che sapremo collaborare con lui così come è avvenuto con il Presidente del Gruppo Franco Capponi.


Proposta di atto amministrativo n. 120
dell’Ufficio di Presidenza
“Rendiconto dell’Assemblea legislativa regionale per l’esercizio finanziario 2008"
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di atto amministrativo n. 120 ad iniziativa dell’Ufficio di Presidenza. Ha la parola il relatore Consigliere Comi.

Francesco COMI. Innanzitutto saluto il neo Consigliere Parrucca; ad un certo punto ho avuto il sospetto che anche lui si dimettesse e che il rito proseguisse, ma sono stato smentito!
Penso possa far piacere a tutti, quindi anche al Consigliere Capponi neo Presidente della Provincia di Macerata, che questa Assemblea legislativa rispetto al bilancio di esercizio per il 2008, unanimemente approvato, possa esprimere una soddisfazione collettiva nel vedere che è stato perseguito l’obiettivo di contenimento della spesa. E non solo rispetto al preventivo 2008, dove c’è una diminuzione del 3,50% rispetto al consuntivo del 2007, ma che è riscontrabile sin dal 2005 in avanti, su cui per i specifici capitoli cercherò di precisare.
Come Assemblea legislativa abbiamo delle entrate effettive composte esclusivamente dai trasferimenti di fondi dal bilancio regionale che risultano pari a euro 17 milioni e 465 mila.
Per il 2008 c’è stato un avanzo di esercizio pari a euro 378 mila, che sommato alle economie derivanti dai residui insussistenti ha determinato un avanzo complessivo di quasi 800 mila euro.
Questo avanzo, cioè questa economia nella gestione delle risorse, è la conseguenza dei fondi, che poi in sede di assestamento di bilancio sono stati integrati con il trasferimento di 260 mila euro in relazione a sopravvenute esigenze finanziarie che motivammo insieme E soprattutto è il frutto di un contenimento delle spese di funzionamento per le consulenze, per le collaborazioni, per l’organizzazione di manifestazioni e convegni, per i comitati interni, per il mancato utilizzo da parte dei gruppi di fondi per l’organizzazione di manifestazioni, per il rinvio di alcune spese di funzionamento. In sostanza per il contenimento della spesa relativa ai capitoli 3, 4, 5 e 8 delle spese non obbligatorie, e soprattutto per la scelta di accorpamento delle sedi nel palazzo delle ferrovie e in via transitoria nell’altro unico polo di via Oberdan, oltre all’introduzione di tecnologie innovative per l’erogazione dei servizi.
Prima di entrare nel merito faccio presente a quei colleghi che vorranno avere l’attenzione di leggere il prospetto allegato che abbiamo messo a disposizione, che vengono confrontate le spese risultanti dai consuntivi del 2005, 2006, 2007 e 2008, in particolare distinguendo le spese obbligatorie, quelle dei capitoli 1 e 7, e delle spese di funzionamento, quelle dei capitoli 2, 3, 4, 5, 6 e 8, registrando nell’andamento una diminuzione per ciascuna di queste categorie di spesa.
Dunque in entrambi i raggruppamenti, sia per le spese obbligatorie che per le spese di funzionamento, si registrano consistenti riduzioni di spesa. Nello specifico ve le voglio semplicemente censire affinché rimanga traccia agli atti dell’Assemblea legislativa.
Riguardo al capitolo 1 sulle indennità di carica e di missione dei Consiglieri regionali, c’è un avanzo, seppure modesto, di 40 mila euro rispetto alla cifra messa a preventivo di 10 milioni e 900 mila euro, con un decremento della spesa dell’1,9% rispetto al consuntivo del 2007.
Il capitolo 2 relativo alle spese di rappresentanza si mantiene inalterato nel tetto di spesa, 40 mila euro, il più basso rispetto alle altre Regioni.
Il capitolo 3, relativo alle spese postali, telefoniche, cancelleria, documentazione e biblioteca, spese per servizi e informazione, economato e varie minute, rispetto allo stanziamento inizialmente previsto di 684 mila euro è stato utilizzato per 658 mila euro, quindi con un’economia di 26.652 euro. Una cifra sicuramente importante, ma che è ancora più importante se consideriamo che nel bilancio preventivo avevamo messo comunque una spesa inferiore rispetto a quella degli anni precedenti. Per cui facendo un raffronto con le analoghe spese del 2007 rispetto al consuntivo c’è un decremento significativo della spesa del 12%.
Il capitolo 4, che si riferisce alle spese per le locazioni, manutenzione, sistemazione e adeguamento impianti, pulizia, sorveglianza e sicurezza delle sedi assembleari, c’è un lieve avanzo di 3.000 euro, ma si registra una diminuzione di spesa importante se consideriamo la spesa che avevamo messo a consuntivo nel 2007, quindi vi è un’economia del 12,9%. E’ evidente che tale sostanziale riduzione della spesa è dovuta all’effettuato trasloco in piazza Cavour di tutte le sedi distaccate e all’accorpamento in via Oberdan degli immobili di proprietà.
Al capitolo 5, spese per l’acquisto, noleggio, manutenzione di attrezzature, impianti, arredi, automezzi e strutture informatiche, c’è un’economia significativa, che però è più il frutto del mancato impegno all’acquisto tempestivo delle attrezzature informatiche. Per cui qualora questo avvenga – e lo faremo quanto prima – si registrerà comunque una riduzione degli impegni rispetto alla spesa prevista.
Rispetto al 2007 per il personale c’è una spesa di leggero aumento del 4%, ma anche in questo caso vedendo la cifra che avevamo messo a preventivo nel 2008 c’è un’economia di 82.500 euro. Bisogna registrare che per quanto si possano fare degli sforzi per ridurre e contenere la spesa corrente per il personale, facendo economie, semplificando, accorpando, riorganizzando e razionalizzando i servizi, è evidente che deve esserci comunque la consapevolezza che il costo del personale ha un aumento fisiologico dovuto anche alla necessità di incrementare costantemente le risorse accantonate per i vari comparti.
Anche per le spese per i gruppi assembleari si registra un’economia di 30 mila euro rispetto al dato preventivato del 2007.
Nel capitolo 8, relativo ai compensi, onorari, rimborsi per le consulenze prestate da enti e privati a favore dell’Assemblea legislativa, convegni, indagini conoscitive, studi e ricerche, per il 2008 avevamo preventivato 515 mila euro e ne abbiamo spesi 376 mila. Quindi si registra una spesa di 138 mila euro in meno, sicché un’economia del 27%.
Dunque ciò che voglio rappresentare all’Aula è che l’Ufficio di Presidenza, mantenendo fede agli impegni assunti con l’Assemblea legislativa nel 2008, non solo ha corrisposto alle aspettative di contenimento sia delle spese obbligatorie che per quelle di funzionamento, ma ha anche registrato un ulteriore contenimento rispetto a quanto ci eravamo impegnati a fare.
E questo è il frutto di una collaborazione di tutto l’Ufficio di presidenza, dei Gruppi assembleari, quindi il frutto di una buona politica che quando si mette in testa di perseguire concretamente e seriamente alcuni obiettivi di efficienza e di economia è in grado di farlo.

Presidenza del Vicepresidente
Vittorio Santori

PRESIDENTE. La discussione è aperta. Se non ci sono interventi passiamo alla votazione.

PRESIDENTE. Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Prima di passare alla votazione finale della proposta ha la parola il Consigliere Pistarelli per dichiarazione di voto.

Fabio PISTARELLI. Farò una brevissima dichiarazione di voto. Il rendiconto dell’Assemblea legislativa ogni anno non solo deve essere approvato ma precede a due atti importanti, il rendiconto del bilancio generale della Regione e l’assestamento di bilancio.
Questo rendiconto arriva oggi in Aula dopo essere passato al vaglio, così come vuole il regolamento, di una Commissione composta da tre Consiglieri regionali. La Commissione ha esaminato della documentazione – questo è il motivo della mia dichiarazione di voto – perché oltre ad essere un rendiconto tecnico assomma anche le attività che si sono svolte a nome e per conto dell’Assemblea legislativa, dunque attività che hanno una certa rilevanza nel funzionamento dei gruppi, del lavoro istituzionale e dell’Assemblea.
Abbiamo quindi fatto questa verifica e in effetti, come il relatore ha sottolineato, non solo ci sono contrazioni in linea con i dettami generali della legge che ci sono stati suggeriti ormai da qualche anno, cioè contrazioni delle spese di rappresentanza, consulenziali, ecc., ma c’è anche una razionalizzazione, come molto spesso avevamo auspicato, degli interventi volti proprio a migliorare il rapporto tra gruppi, Aula, Commissioni e in generale tutto il lavoro che si svolge in Assemblea legislativa.
Quindi sia sotto un profilo tecnico che sotto un profilo di razionalizzazione degli interventi mi sembra possa essere condivisa tale impostazione di bilancio, che tra l’altro è un’impostazione che si ripete ogni anno senza stravolgimenti in quanto nelle sue voci principali è un bilancio assolutamente rigido.
Dunque il nostro voto è favorevole a questa impostazione.

PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione.

Proposta di atto amministrativo n. 120. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli


Proposta di legge regionale n. 289 (testo base)
del Consigliere Sordoni
“Riordino della normativa sugli orari di apertura e sui turni di servizio delle farmacie della regione Marche”

Proposta di legge regionale n. 192
dei Consiglieri Brini, Capponi, Giannotti, Bugaro, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi
“Modifiche alla legge regionale 28 marzo 1977, n. 9 “Disciplina dell’orario dei turni e delle ferie delle farmacie nelle Marche”

Proposta di legge regionale n. 313
dei Consiglieri Massi, Comi
“Orari di apertura e turni di servizio delle farmacie della regione Marche”

(abbinate)
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 289 ad iniziativa del Consigliere Sordoni, la proposta di legge n. 192 ad iniziativa dei Consiglieri Brini, Capponi, Giannotti, Bugaro, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi, la proposta di legge n. 313 ad iniziativa dei Consiglieri Massi, Comi, abbinate. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Sordoni.

Franco SORDONI. Chiedo di rinviare alla prossima seduta assembleare questo punto all’ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brini.

Ottavio BRINI. Penso che un Consigliere regionale abbia il compito ed il dovere di formulare proposte di legge. Su questa materia, infatti, il Gruppo di Forza Italia già nel 2007, alla luce della legge Bersani, aveva presentato una proposta di legge, che però venne accantonata in un cassetto, ma poi d’incanto come un fungo dopo due anni ne spunta una presentata dal Consigliere Sordoni.
A questo punto, Consigliere Sordoni, vorrei porre un quesito. Ovvero, è una sua proposta di legge personale oppure è una proposta di legge della maggioranza? Perché se è della maggioranza, avendo avuto due anni di tempo, l’avrebbe dovuta presentare molto prima.
Ma oggi lei ne propone un rinvio e da quello che si apprende – e questo mi dispiace – non è per migliorare la proposta di legge bensì perché un componente della sua maggioranza crea problemi. Questo è un fatto gravissimo sia a livello istituzionale che a livello politico.
Prima di inserire questa proposta di legge all’ordine del giorno avevate avuto tutto il tempo per parlarne, discuterne, per vagliarne le questioni. Allora, visto che oggi all’interno della coalizione c’è una divergenza tra due Consiglieri regionali, la domanda che ci poniamo è questa: è un rinvio per trovare una soluzione che possa mettere nelle condizioni tutta l’Aula di votare questo provvedimento oppure è un rinvio a ribasso per trovare un compromesso tra lei e il Consigliere Comi?
Sicché se è un rinvio per fare una legge a ribasso sicuramente non ci va bene, se invece è una legge che vuole rispecchiare sia la volontà dei consumatori e dei cittadini come pure la volontà dei lavoratori e dei proprietari della farmacie, allora ci troverete d’accordo. Però se fosse una soluzione riduttiva tra chi sostiene i farmacisti e chi sostiene i consumatori sarebbe un fatto gravissimo che in quest’Aula non dovrebbe accadere. E per me il motivo del rinvio è solo quest’ultimo, proprio perché tra di voi ci sono delle divergenze.
Pertanto sarebbe stato più corretto, dato che avevamo proposto questa legge sin dal 2007, spostare di una settimana l’iscrizione, fare le audizioni con tutti e poi arrivare con una proposta unitaria, visto che ci sono altre due proposte, non c’è solo quella del Consigliere Sordoni.
Noi di Forza Italia non vogliamo essere i protagonisti o i primi attori ma le date parlano chiaro, nessuno può cambiarle! In ogni caso il fatto significativo rimane quello che avete dei problemi all’interno della maggioranza, quindi, ripeto, sarebbe stato più opportuno che vi foste chiariti prima, in modo da mettere poi nelle condizioni anche gli altri Consiglieri di fare una proposta per trovare, come spesso avviene, una convergenza unitaria.
Ora non so se il mio gruppo sia d’accordo o meno, ma penso non ci sia nessun problema a rinviare di una settimana, purché non si faccia una proposta di legge al ribasso, cioè con un compromesso che penalizzi sia i consumatori che gli stessi farmacisti.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. In qualità di cofirmatario insieme al collega Comi di una proposta di legge su questa delicata materia vorrei dichiarare anch’io il mio voto favorevole al rinvio.
Ritengo infatti che una settimana – e auspico sia solo una settimana – possa servire a riavvicinare le parti in quanto credo ci sia stato un deficit di consultazione con i soggetti interessati. E questo non depone – mi dispiace dirlo – a favore dell’Assemblea legislativa e della Commissione, quindi bisogna assolutamente recuperare un dialogo con i protagonisti.
Inoltre, dato che è evidente il contrasto tra la posizione del Consigliere Sordoni e quella del Consigliere Comi – come evidenziato dal collega Brini – vorrei invitare la maggioranza di centro-sinistra, certo, a chiarirsi – e questo è normale, non è uno scandalo, non ne faccio una questione di speculazione politica –, ma soprattutto a tener conto che ci troviamo di fronte ad una materia che è veramente tutta particolare; lo dico da non esperto in quanto ci sono entrato da poco, anche se come Sindaco e amministratore locale l’ho comunque affrontata e conosciuta.
Quindi non dividiamoci tra liberalizzatori e i cosiddetti sociali. La materia per uno scontro di questo genere non è questa, eliminiamo le pregiudiziali politiche e vediamo l’interesse del territorio.
Pertanto ritengo che tra i firmatari delle diverse proposte (anche se il testo base è quello del collega Sordoni) e soprattutto tra la Commissione e la categoria ci sia al più presto un incontro chiarificatore.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Viventi.

Luigi VIVENTI. Dato che sono stato stimolato da questi interventi vorrei fare una piccolissima considerazione.
Ritengo che i Consiglieri regionali, la Commissione competente e tutti coloro che si occupano di questa materia debbano sempre tener presente che qui stiamo parlando di un servizio che si dà alla comunità. Quindi innanzitutto si devono tenere presenti gli interessi della comunità rispetto agli interessi delle varie organizzazioni, altrimenti, come succede anche in altri settori, potrebbero essere le categorie a dettare ed imporre le leggi all’Assemblea legislativa. Ed io in quel caso non sarei d’accordo.

PRESIDENTE. Se non ci sono altri interventi passiamo alla votazione della proposta di rinvio alla prossima seduta di questo punto all’ordine del giorno.

(L’Assemblea legislativa approva)


Proposta di legge regionale n. 306
dei Consiglieri Capponi, Ciriaci, Cesaroni, Brandoni, Binci, D’Anna, Badiali, Mammoli, Lippi, Ortenzi, Ricci, Sordoni, Rocchi, Procaccini, Pistarelli
“Norme a sostegno del consumo dei prodotti agricoli di origine regionale”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 306 ad iniziativa dei Consiglieri Capponi, Ciriaci, Cesaroni, Brandoni, Binci, D’Anna, Badiali, Mammoli, Lippi, Ortenzi, Ricci, Sordoni, Rocchi, Procaccini, Pistarelli. Ha la parola il relatore di maggioranza Consigliere Binci.

Massimo BINCI. Questa proposta di legge tende a valorizzare i prodotti agricoli di origine regionale con delle norme semplicissime che promuovono la valorizzazione della filiera corta dei prodotti agroalimentari marchigiani, favorendone il consumo e la commercializzazione.
Ai fini della valorizzazione dei prodotti agricoli di origine regionale la Regione concede contributi soprattutto ai gestori pubblici, come le Aziende sanitarie, i Comuni, le Aziende ospedaliere, le strutture socio-assistenziali, affinché utilizzino i prodotti agricoli regionali.
Nei relativi bandi di gara possono essere previste forme di premialità per chi utilizza, appunto, prodotti agricoli regionali.
Altra forma per la valorizzazione dei prodotti agricoli regionali riguarda la concessione di un apposito logo regionale a tutte quelle attività di ristorazione che al pubblico somministrano alimenti e bevande provenienti per oltre il 50% da prodotti agricoli di origine regionale. Avremo quindi dei ristoranti o dei negozi che saranno contraddistinti dal logo di esercizio commerciale caratteristico della regione Marche.
Questo tipo di politica è importante in quanto va ad integrarsi con la politica turistica.
La Regione, inoltre, promuove la valorizzazione dei prodotti creando un elenco degli imprenditori agricoli regionali che effettuano la vendita diretta ed un elenco delle imprese che trasformano prodotti agro-alimentari utilizzando in prevalenza materie prime di origine regionale. Inoltre i Comuni possono autorizzare la realizzazione di punti vendita, gestiti da imprese agricole singole o associate, nei quali le produzioni alimentari siano per almeno il 70% provenienti da aziende agricole marchigiane.
L’elenco delle imprese, l’elenco dei Comuni e degli spazi riservati verranno pubblicizzati su un sito web.
Questi interventi sono molto semplici e poco costosi, che però caratterizzano, pubblicizzano e concedono uno spazio di vendita diretta per le imprese agricole marchigiane. Allo stesso tempo si dà una vetrina ai prodotti marchigiani dando quindi la possibilità di valorizzarli, vedi ad esempio la concessione del logo di prodotto marchigiano.
E’ quindi un intervento molto semplice diretto alla valorizzazione dei prodotti marchigiani utilizzati sia da parte del produttore, sia nei locali commerciali.
Questa proposta di legge è stata presentata congiuntamente da vari Consiglieri, che ringrazio, quindi è un’iniziativa che valorizza anche la loro attività in questa Assemblea legislativa regionale.

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Cesaroni.

Enrico CESARONI. Questa proposta di legge è stata firmata da tutti i Capigruppo dell’Assemblea legislativa e da altri Consiglieri, è quindi una volontà univoca dell’Assemblea legislativa intesa a favorire la valorizzazione dei prodotti agricoli marchigiani e soprattutto per portarne a conoscenza dei consumatori la qualità.
E’ una legge che permette a tutte le aziende marchigiane, quindi anche a quelle pubbliche, di scegliere prodotti agricoli marchigiani. Si favoriscono, infatti, le Aziende sanitarie, le Asur, gli asili nido, all’acquisto dei prodotti agricoli direttamente dalle aziende agricole.
Questo discorso è doppiamente valido, primo per la qualità dei prodotti, secondo per i prezzi, in quanto i prodotti dall’azienda produttrice, ripeto, vanno direttamente all’Asur, agli asili nido o alle scuole.
Questa proposta di legge è stata portata avanti da tutta la Commissione, sono state indette diverse riunioni, si è discusso cercando di non andare in contrasto con la legge sul commercio, insomma abbiamo lavorato per farla diventare una legge autonoma ed efficace a tutti gli effetti.
La Commissione ha votato unanimemente per cercare finalmente di favorire i produttori e le aziende agricole a vendere direttamente prodotti sani, genuini e quindi portare a conoscenza di tutti ciò che viene prodotto e raccolto dalle aziende agricole marchigiane.
All’articolo 5 della proposta di legge avevamo chiesto di sopprimere solo tre commi, mentre nella relazione della Commissione è stato soppresso totalmente, quindi ora credo che la Presidente Consigliera Mammoli chiederà una breve sospensione per valutare di ripresentare quello che all’unanimità era stato deciso.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Mammoli.

Katia MAMMOLI. Come già annunciato dal Consigliere Cesaroni chiedo cinque minuti di sospensione per poter riunire la III Commissione.

PRESIDENTE. Sospendo la seduta per alcuni minuti.

La seduta è sospesa alle ore 11.20


La seduta riprende alle ore 11.55

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori. La discussione è aperta. Ha la parola la Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. Ritengo questa proposta di legge estremamente importante in quanto valorizza e promuove i nostri prodotti agricoli che sono di ottima qualità, certo, come quelli di altre regioni, ma nelle Marche lo sono in maniera particolare.
Ritengo quindi opportuno che tale promozione avvenga attraverso una legge regionale. Secondo me è anche per una questione educativa da sviluppare attraverso azioni positive con i cittadini affinché i nostri prodotti vengano oltreché conosciuti anche consumati. Ad esempio importante è la possibilità di inserire questi prodotti nelle mense scolastiche o nei luoghi dove può esserci una distribuzione allargata.
Io non ho firmato l’emendamento presentato questa mattina perché ho una preoccupazione. L’articolo 5 della proposta sulle autorizzazioni particolari, che nella relazione della Commissione viene soppresso, alla lettera a) stabilisce l’autorizzazione per la realizzazione di spazi attrezzati per la vendita diretta di prodotti agricoli all’interno delle grandi strutture di vendita, e questa è una buona cosa proprio per ciò che ho detto poc’anzi. Ora però con l’emendamento presentato i Comuni potranno autorizzare la realizzazione di punti vendita, gestiti da imprese agricole singole o associate per almeno il 70% di prodotti che provengono direttamente da aziende agricole marchigiane. Anche questa è una buona cosa, ma la mia preoccupazione, che ho proprio verificato sul campo, è motivata dal fatto che la vendita di questi prodotti in genere avviene attraverso i farmers market, strutture spesso molto vicine alle distribuzioni commerciali. Per esempio nella mia città di Fermo un farm market – che tra l’altro funziona, è ben fatto e organizzato bene – si trova a non più di 10-15 metri da un mercato coperto dove i commercianti vendono gli stessi prodotti – la nostra non è una grande città dove arrivano prodotti impachettati da altre regioni o da altri Stati –, la differenza sta solo nel fatto che gli esercenti che sono nel commercio pagano le tasse, pagano l’affitto e fanno gli studi di settore. Quindi mi sembrerebbe quasi una guerra tra poveri.
E’ per questo che non ho firmato l’emendamento, avrei gradito che si potesse mettere una postilla – lo chiederò anche nel testo unico per il commercio – con la quale prevedere la non vicinanza con attività commerciali di piccoli esercenti che vendono frutta e verdura di produzione ovviamente agricola locale.
Questo è il motivo per cui non voterò l’emendamento, ma sono comunque d’accordo sulla legge, e sarà mia premura, ripeto, cercare di inserire nella legge sul commercio un limite che imponga distanze atte a non danneggiare nessuno e ad evitare una lotta tra poveri.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Non voglio entrare nei particolari della legge, che abbiamo condiviso, promosso e articolato, vorrei solo rispondere brevemente alla Consigliera Ortenzi. Lei ha detto, Consigliera Ortenzi, che questa legge è buona cosa, ma io le rispondo che è buona cosa solo se diamo la possibilità di attuarla. Quindi se mettiamo dei paletti al di sopra delle nostre competenze regionali poi rischiamo di limitare proprio la vicinanza tra produttore e consumatore, rischiamo cioè di non dare al produttore agricolo la possibilità di rivolgersi al consumatore marchigiano.
Se mettiamo dei paletti sull’unica legge che permette di dare una visibilità e una possibilità economica a chi produce, facendolo con un PIL veramente basso – l’agricoltura oggi è proprio ad un livello minimo –, non daremo la possibilità di andare sul mercato.
Allora, cara collega, in questo momento non riconosco e capisco affatto la sua posizione politica. Secondo me, infatti, dobbiamo assolutamente mandare avanti questa legge, così come illustrato dal Consigliere Binci, per dare un sostegno economico importante affinché se ne possa avvantaggiare sia il consumatore che il produttore.
Questa categoria, questo mondo particolare è attraversato da una crisi occasionale ma assolutamente importante, sicché questa legge ci permette di fare comunicazione, promozione e di far sì, ripeto, che anche economicamente il produttore possa avere con dignità la possibilità di continuare a produrre.

PRESIDENTE. Visto che è arrivato vorrei salutare anche a nome vostro il Consigliere segretario Castelli, ora Sindaco del Comune di Ascoli Piceno, a cui facciamo le nostre congratulazioni. Complimenti e auguri di buon lavoro.

(applausi in Aula)

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere D’Anna.

Giancarlo D’ANNA. Credo che questa sia finalmente una legge fatta bene in quanto rende giustizia ad una sorta di trascuratezza che c’è stata negli scorsi anni nei confronti di chi si adopera in agricoltura. E’ uno strumento importante che consente di valorizzare il prodotto marchigiano e di conseguenza rende noto il nome delle Marche.
Proprio qualche settimana fa un ospite della mia città di Fano, che era andato a mangiare in diversi ristoranti, mi ha detto: “In un ristorante ho mangiato la bistecca argentina, in un altro mi hanno offerto il vino del Trentino, ma io quando vengo qui da voi vorrei gustare i prodotti del luogo”.
Quindi indirettamente questa legge contribuisce anche ad identificare, attraverso il logo che verrà dato a coloro che aderiranno a questa iniziativa, quei locali dove si potranno apprezzare i prodotti del nostro territorio, che essendo un vanto per la nostra tradizione dobbiamo assolutamente evidenziare e premiare.
Ritengo che l’emendamento proposto che concede contributi ai soggetti pubblici vada in questa direzione. Importante inoltre è anche fare un’opera di sensibilizzazione, che deve essere fatta soprattutto nelle scuole che hanno le mense e dove i ragazzi possono essere informati. Questo è un intervento, infatti, che andrebbe accompagnato anche da un’opera di informazione sui prodotti.
Questa è un’iniziativa – è stato già detto – condivisa in modo trasversale da tutti i gruppi. E’ in definitiva un buon lavoro, quindi le preoccupazioni evidenziate da alcuni colleghi ritengo non esistano, anche perché con una legge non si può né accontentare il 100% delle persone né si può riportare un esempio singolo per una realtà diffusa come quella della regione.
Da parte nostra quindi ci sarà sicuramente un voto positivo.

PRESIDENTE. La discussione è chiusa. Passiamo alla votazione.

Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2.
Emendamento n. 2/1 della Presidente Mammoli:
Sostituire il comma 1 con il seguente:
“1. La Regione, per le finalità di cui all’articolo 1, comma 3, lettera a), concede contributi ai soggetti pubblici che garantiscano nei servizi di ristorazione collettiva l’utilizzo dei prodotti agricoli regionali in misura non inferiore al cinquanta per cento in termini di valore dei prodotti agricoli, anche trasformati, complessivamente utilizzati su base annua.”.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 2/2 della terza Commissione:
Il comma 2 è soppresso.
Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 2, così come emendato. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 4. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Emendamento n. 4bis/1 (aggiuntivo) della terza Commissione:
Dopo l’articolo 4 aggiungere il seguente articolo:
"Articolo 4 bis (Autorizzazione particolare)
1. Previo adeguamento delle norme ed indirizzi per il settore del commercio, i Comuni potranno autorizzare la realizzazione di punti vendita gestiti da imprese agricole singole o associate, nei quali le produzioni alimentari, per almeno il 70 per cento, dovranno prevenire direttamente da aziende agricole marchigiane, mentre la restante quota da aziende agricole italiane.”.
Ha la parola la Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. I colleghi spero abbiano capito il significato dell’intervento che ho fatto poc’anzi, visto che non uso parole difficili o di strano significato, in ogni caso ribadisco ancora che sono contraria a questo emendamento e che voterò favorevolmente alla legge. Non è assolutamente vero che nel mio precedente intervento ho affermato di non essere d’accordo alla valorizzazione e promozione dei prodotti marchigiani, sicché a questa legge, tutt’altro, sono molto favorevole per i motivi che ho detto prima. Ho detto, invece, che sono contraria di dare questa possibilità ai Comuni in quanto a volte non tutte le amministrazioni comunali sono serene nelle valutazioni o nel dare autorizzazioni.
Quindi ripeto ancora una volta che sono contraria a questo emendamento e favorevole sull’intero testo di legge.

PRESIDENTE. Emendamento n. 4bis/1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Ha la parola il Consigliere Pistarelli per dichiarazione di voto.

Fabio PISTARELLI. Colleghi, oggi stiamo facendo una cosa che finalmente dà spessore e dignità al lavoro dell’Assemblea legislativa, questa è infatti una delle poche proposte di legge ad iniziativa assembleare che vengono portate in porto e che almeno vengono discusse, cosa che per tanto tempo non è stato possibile attuare né nelle Commissioni né tanto meno in Aula. Ritengo quindi che la prima soddisfazione sia proprio per questo aspetto.
La seconda è sul merito, perché abbiamo firmato – anch’io tra questi – una proposta di legge che nel merito era stata pensata proprio per dare spessore e contenuto alla nostra azione istituzionale. Questa legge, infatti, va incontro ad una duplice cosa richiesta ormai da anni ma che vedeva ancora la Regione Marche attardata.
La prima riguarda la filiera corta. Ci sono degli esempi, anche recenti, di filiera corta, cioè degli esperimenti fatti soprattutto da associazioni di categoria – parlo della Confagricoltori ma potrei anche parlare anche di altre – che hanno avuto un notevolissimo successo tra i consumatori. Ovvero, sono stati creati dei luoghi e delle occasioni di incontro tra il produttore marchigiano ed il consumatore. Questa sperimentazione ha avuto veramente tanto seguito e a cui finalmente oggi diamo una valorizzazione anche sotto un profilo normativo.
La seconda si riferisce alla tipicità, cioè il fatto di dare anche alla regione Marche una possibilità di salto qualitativo per quanto riguarda la promozione, la presentazione dei prodotti. La valorizzazione nasce soprattutto da questo, certo, tenendo conto della qualità a monte del lavoro da svolgere; chi è del mestiere – guardo la collega Ciriaci – sa bene che prima di tutto è il prodotto che deve essere competitivo, cioè deve avere una qualità. In ogni caso vale molto il “marchio”, la possibilità di dare a quel prodotto un qualche cosa in più che sia in grado di agganciare tanta fetta di mercato. Ovvero quella clientela che sta attenta alle origini, attenta alla produzione tipica del luogo, per cui attenta nel scegliere produzioni che rientrano in un territorio, in una filosofia, in un’impostazione.
Per tutto questo dichiariamo il nostro voto convintamente favorevole ad una proposta di legge che finalmente viene discussa. Penso che anche la Presidenza possa essere soddisfatta perché, ripeto, in questa legislatura è una delle poche proposte di legge di iniziativa assembleare che riusciamo a portare a compimento. Quindi un’Assemblea che direttamente è stata in grado di offrire una proposta formale e sostanziale in linea con le tante esigenze che vengono dai nostri operatori, dai nostri produttori, dalle nostre imprese e dal nostro territorio.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere D’Isidoro.

Antonio D’ISIDORO. Voglio prendere spunto dal Consigliere che mi ha preceduto. Penso che questa legge sia molto importante soprattutto perché nel nostro Paese viene reiteratamente citato lo slogan che l’Italia agricola è un Paese per vecchi, abbiamo un contadino giovane sotto i 35 anni ogni 12 agricoltori con più di 65 anni.
Questa allora è una legge che finalmente ci fa capire che l’agricoltura potrebbe essere uno degli strumenti addirittura per superare la crisi.
Inoltre, come è stato detto prima a proposito delle piccole filiere, ritengo sia molto importante puntare sulla tipicità, sul legame con il territorio e con le produzioni anche di grande quantità, l’importante è che queste aziende siano comunque gestite come delle imprese.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Lippi.

Leonardo LIPPI. La positività di questa legge regionale è il cambiamento. E’ infatti veramente ora di cambiare il trend.
Produzione tipica non significa mettere a disposizione sulla grande distribuzione i prodotti, ma significa avere un elemento per attrarre risorse economiche sul territorio, ovvero i turisti oppure le nuove opportunità per i giovani che crescono.
Mi associo quindi ai colleghi che mi hanno preceduto quando dicono che l’iniziativa va in questa direzione. Dobbiamo capire, come i nostri nonni e i nostri padri ci hanno insegnato, ci hanno tramandato, ci hanno custodito, che la risorsa fondamentale per la nuova economia è quella dello sfruttamento turistico.
Ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla stesura di questa legge.

PRESIDENTE. Se nessuno chiede la parola passiamo alla votazione.
Proposta di legge n. 306, così come emendata. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)


Proposta di legge regionale n. 321
dei Consiglieri Brandoni, Procaccini, Amagliani, Altomeni
“Norme in materia di delocalizzazioni e incentivi alle imprese”
(Discussione e votazione)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 321 ad iniziativa dei Consiglieri Brandoni, Procaccini, Amagliani, Altomeni. Essendo assenti entrambi i relatori apro subito la discussione. Se nessuno chiede la parola passiamo alla votazione.

PRESIDENTE.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 1 bis. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 5. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Articolo 6. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Coordinamento tecnico. Lo pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)

Per dichiarazione di voto ha la parola il Consigliere Viventi.

Luigi VIVENTI. Informo l’Assemblea che quando è iniziata la discussione di questa proposta legge ero presente ma mi trovavo fuori dall’Aula.
Come relatore di minoranza mi corre l’obbligo di dire due brevissime parole.
Qualcuno potrebbe anche dire che prendiamo sì dei provvedimenti ma che andiamo a chiudere le stalle quando i buoi sono usciti, in ogni caso credo sia meglio tardi che mai.
E’ una proposta di legge che in sostanza dice che le imprese che prendono contributi dalla Regione Marche e che poi nel quinquennio successivo delocalizzano le proprie attività produttive o trasferiscono all’estero i propri macchinari o le proprie linee, devono restituire quanto ricevuto come aiuto da parte della Regione Marche.
Ritengo che tutto sommato questa sia una buona norma, ma che dovrebbe essere presa in considerazione, anche per altre situazioni, in positivo anziché in negativo. Praticamente qui si dice “se fai questo ti tolgo”, secondo me, invece, dovrebbe essere pensata da parte della Regione Marche un’azione legislativa con la quale si dica: “incentiviamo quelle imprese che non delocalizzano, che investono nelle Marche, che non riducono il personale, ecc., ecc.” e quindi andando incontro con degli incentivi. Questo sarebbe molto importante.
Questa legge che ora approviamo a fine giornata tempo passi un po’ in sordina, invece ritengo che sia un segnale importante che oggi viene dato dall’Assemblea legislativa delle Marche.
Il nostro voto è ovviamente favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere D’Anna.

Giancarlo D’ANNA. Questa legge sicuramente è fatta bene anche se arriva un po’ in ritardo, che forse è dovuto, ed è per responsabilità un po’ di tutti, ad una disattenzione che c’è stata negli anni scorsi seppur su questa tematica ci sia stato un forte dibattito.
Si va a porre rimedio ad una situazione che drammaticamente negli ultimi mesi ha evidenziato tutte le sue problematiche. Perché utilizzare fondi per investire sul nostro territorio e poi all’improvviso abbandonarlo come alcuni hanno fatto non è più possibile accettarlo.
Anche in Commissione c’è stata condivisione da parte di tutti proprio perché si è centrato il tema, ovvero, ripeto, che si vuole porre rimedio a situazioni che si sono create in passato e che per il futuro non sono assolutamente più tollerabili.
Ritengo che questa sia la testimonianza che quando ci sono delle proposte valide c’è collaborazione da parte dell’opposizione, quindi il voto del nostro gruppo è favorevole.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. La velocità con cui abbiamo condotto questo momento rischia di far passare in sordina una proposta di legge che i gruppi comunisti hanno presentato e che credo dovrebbe essere il primo passaggio di una riflessione attenta dal punto di vista dell’intervento programmatorio che la Regione fa e farà a sostegno delle attività produttive, che mai come in questo momento nella nostra regione soffrono un periodo di particolare crisi.
Con questa legge e attraverso il regolamento che ne seguirà, che mi auguro sarà fatto al più presto, dovremmo cominciare un’attenta rivisitazione di tutte le politiche, oltre che di quelle a sostegno alle attività produttive della nostra regione, anche per un attento monitoraggio di quelle che abbiamo chiamato tout court politiche per l’internazionalizzazione. Non sempre dietro questo obiettivo si è realizzato quell’elemento di costruzione per allargare le possibilità di mercato delle imprese, ma si è favorito in via più o meno indotta un meccanismo di delocalizzazione che non può non essere interrotto.
Questa legge ci dà un’interpretazione ed un’opportunità. Ritengo che sarà necessario che nelle prossime settimane i passaggi che determineranno il regolamento vengano rapidamente realizzati e che siano l’occasione peri una riflessione nelle Commissioni assembleari che li riguardano. Infatti l’azione e l’intenzione di questa legge è appunto quella di misurare con attenzione tutto il sistema di finanziamento all’impresa, soprattutto quando, in maniera più o meno indotta, anziché favorire la crescita occupazionale e la crescita produttiva del nostro sistema in realtà si favorisce quella rincorsa alle forme perverse di globalizzazione che oggi segnano in maniera pesante anche il panorama della nostra regione.
Il voto del gruppo di Rifondazione Comunista è ovviamente favorevole.

PRESIDENTE. Se nessuno chiede la parola passiamo alla votazione.
Proposta di legge n. 321. La pongo in votazione.

(L’Assemblea legislativa approva)


Interrogazione n. 1144
del Consigliere Massi
“Determina del Direttore generale Asur n. 742/ASURDG del 30.9.2008 – Modello organizzativo aziendale dei processi di contabilità – determinazione”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1144 del Consigliere Massi. Per la Giunta risponde l’Assessore Mezzolani.

Almerino MEZZOLANI. E’ un’interrogazione articolata in tre punti per la quale c’è una nota del Direttore dell’ASUR del 26 novembre 2008 che, appunto, fa riferimento ai singoli punti.
In merito al punto 1 si precisa che la determina n. 742/2008 è in linea con la legge regionale n. 13/2003 che prevede un bilancio unico aziendale, nonché con il complesso lavoro di rimodulazione delle attività e dei processi che nell’ambito della contabilità economico-patrimoniale ha portato all’elaborazione del progetto.
La scelta della Zona territoriale di Fabriano è determinata dalla crisi occupazionale che si registra attualmente proprio in quell’area, atteso che l’implementazione del modello prevede l’acquisizione di personale.
In merito al punto 2 dell’interrogazione, il progetto prevede la suddivisione dei processi in cicli all’interno dei quali sono state individuate varie fasi di lavoro, che attraverso l’utilizzo del supporto del sistema informatico possono essere assegnate ai fini operativi a singole aree vaste, consentendo la possibilità di svolgere l’intera attività senza lo spostamento fisico del personale.
Infine, relativamente al punto 3 dell’interrogazione, i benefici del percorso intrapreso sono: razionalizzazione del processo e definizione di un “modus operandi” omogeneo in tutta l’organizzazione semplificando le procedure; maggiore regolarità e velocizzazione dei pagamenti ai fornitori nel rispetto dei tempi normativamente previsti evitando così l’aggravio di interessi; riduzione delle attività di riscontro manuale con riduzione del rischio di errori; possibilità di attuare un costante controllo e monitoraggio dei processi e di segmenti, del processo; maggiore garanzia di trasparenza delle procedure.
In deduzione a questo, quindi, il Direttore dell’ASUR ha rispettato la normativa vigente. Pertanto si ritiene di aver dato una risposta esauriente all’interrogazione.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Massi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. L’Assessore mi consentirà di non essere soddisfatto. Credo che la sua risposta in questa vicenda sia purtroppo abbastanza vaga, non chiarisce il perché dell’individuazione presso la Zona di Fabriano di una task force per il check delle fatture.
Quindi non sono soddisfatto perché non ho avuto alcuna risposta.
E a questo aggiungo, Assessore, il frequente richiamo all’Area vasta. Parlo da maceratese – qui ci sono altri Consiglieri della provincia di Macerata, il collega Brini, il collega Lippi, la collega Giannini –, ma vorrei capire cosa sta succedendo anche nelle altre province, perché siamo comunque e sempre sottoposti all’affronto, alla beffa della direzione dell’ASUR che con circolari attenta continuamente alle disposizioni della legge di questa Assemblea legislativa.
Chiedo all’Assessore di fare chiarezza perché non è possibile che il Direttore dell’ASUR conti più della Giunta e più dell’Assemblea legislativa!
Cari colleghi del centro-sinistra datevi una svegliata e date risposte ai cittadini! Perché con una vergognosa circolare – mi dispiace dirlo – di qualche giorno fa tutti i discorsi di Spacca e dell’Assessore Mezzolani sui decentramenti e sull’area vasta vanno a farsi friggere! Pure la sostituzione per tre mesi o per le ferie di un infermiere deve passare presso l’ASUR! Allora se voi pensate che questo sia decentramento e questo sia l’attuazione dell’area vasta state contenti e buona fortuna!
Siamo veramente all’assurdo, sentite i sindacati, sentite le categorie, sentite cosa vi dicono. Siamo veramente di fronte ad atteggiamenti assolutamente contraddittori.
Concludo con una cosa e mi dispiace dirla qui. Assessore Mezzolani, quello che è avvenuto a tre giorni dalle elezioni per la Provincia di Macerata è un fatto gravissimo. C’è stata una convocazione dei dirigenti della sanità fatta dai dirigenti della Zona su richiesta vostra, a quanto pare – voi lo sapete –, con la presenza di Ucchielli, Silenzi, Marcolini e Mezzolani. Beh, guardate, io nelle degenerazioni della prima Repubblica una cosa del genere non l‘ho mai vista! Voi sottoponete i vostri dirigenti ad una pressione politico-ideologica indebita e li sottoponente ad un ridimensionamento del proprio ruolo, del proprio carisma e della propria dignità. Siccome su questi fatti poi scivoliamo e non ne parliamo più, voglio chiedere con il cuore in mano ai colleghi del centro-sinistra di aprire gli occhi perché lo screditamento delle Istituzioni passa anche attraverso queste vicende.
Doveva essere una riunione per parlare del budget? Era presente Ucchielli con la sua campagna elettorale e che quindi legittimamente poteva fare, ma non di fronte a gente convocata dal Direttore della Zona di Macerata. E questo è stato richiesto da voi! E’ un fatto gravissimo, mi prendo la responsabilità di quello che dico, l’avete visto anche sulla stampa.
Io allora voglio sapere, perché è giusto che si sappia se lo avete chiesto voi o se è stata una sua iniziativa. Per quello che ne so io dico che lo avete chiesto voi. Facendo così un danno d’immagine enorme all’Istituzione in quanto avete screditato la gente che deve governare la sanità, la gente che sta sopra i primari, i capi dipartimento, gli infermieri, il personale.
Ho fatto questa interrogazione in un tempo precedente a queste vicende, ma ora ci sono queste vicende in prima linea dunque chiedo di fare chiarezza in quest’Aula.
A parte l’enfasi che avete fatto sull’ASUR, a parte tutto lo scontento e le disfunzioni che si creano sul territorio, caro Presidente della V Commissione Luchetti, di area vasta almeno nella nostra provincia – mi scuso per l’ignoranza che ho sulle altre province, ma qui ci sono i colleghi che possono dirlo, ma purtroppo temo che il report sia uguale – non se ne parla per niente. E basta una circolare del Direttore dell’ASUR per mandare a farsi friggere ogni decisione di questa autorevole Assemblea regionale!


Interrogazione n. 1213
del Consigliere Altomeni
“Lavori di asfaltatura della pista dell’Aeroporto di Fano”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1213 del Consigliere Altomeni è rinviata per assenza dell’Assessore competente.


Interrogazione n. 1222
dei Consiglieri Lippi, Pistarelli, Capponi, Massi
“Attuazione dell’ODG dell’Assemblea regionale n. 156/2008 sui finanziamenti per il Mattatoio comunale di Corridonia”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1222 dei Consiglieri Lippi, Pistarelli, Capponi, Massi è rinviata per assenza dell’Assessore competente.


Interrogazione n. 1226
del Consigliere Brandoni
“Situazione Azienda di Monte San Vito”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1226 del Consigliere Brandoni. Per la Giunta risponde l’Assessore Badiali.

Fabio BADIALI. Consigliere Brandoni, devo ammettere che per questioni tecniche non ho la risposta predisposta dagli uffici, ma visto che conosco la situazione in quanto l’ho partecipata in prima persona posso comunque rispondere.
Lei vuole sapere se la Giunta abbia già attivato iniziative per meglio conoscere la situazione e per predisporsi a contribuire con interventi specifici.
Nella prima parte viene detto che è stato decisa la cassa integrazione straordinaria per numerosi dipendenti e che nel frattempo si sono attivati processi di smantellamento dei macchinari con l’intento di trasportare l’attività produttiva dell’azienda in un altro Paese europeo.
Questo è vero, infatti in un primo momento c’era la predisposizione dell’azienda di smantellare una catena e di delocalizzare in un altro Paese europeo. Però grazie all’intervento delle organizzazioni sindacali, dell’amministrazione comunale, della Provincia e della Regione siamo riusciti a far recedere l’impresa, quindi non c’è stato più nessun smantellamento della seconda catena produttiva.
Per addivenire ad una soluzione abbiamo avuto degli incontri. Alcuni si sono svolti nel piazzale dove c’era stato il picchettamento da parte dei lavoratori per diversi giorni e diverse notti – sul posto ho visto anche la presenza del Consigliere Brandoni e degli amministratori regionali e comunali –. Ad altri incontri vi hanno partecipato anche l’Assessore Quercetti della Provincia di Ancona, il Sindaco, il dirigente Fabio Montanini, le organizzazioni sindacali e le maestranze.
La soluzione trovata, ripeto, non fu più quella del dislocamento bensì una cassa integrazione a rotazione.
Successivamente, circa un mese fa, ho riconvocato le parti, ma purtroppo per impegni sia dei sindacati che dell’Amministrazione comunale, che era in fase di elezioni amministrative, l’incontro è saltato. Sto comunque organizzando un altro incontro, anche se in questo momento nessuno ha rilevato nuovi problemi se non quelli che conoscevamo già quattro mesi fa.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatto o meno, il Consigliere Brandoni.

Giuliano BRANDONI. Ho mantenuto questa interrogazione anche se, come è evidente, è lontana dagli accadimenti. Certamente, Assessore, tutto quello che lei ha detto non solo è vero, ma voglio anche riconoscerle qui un impegno e un’attenzione importante per questa vicenda, un impegno che ha permesso in quel momento la possibilità di alcune soluzioni.
Il mantenimento di questa interrogazione, dicevo, è perché, purtroppo, la vicenda della Sipe di Montesanvito non è ancora né definita né chiara. Occorrerà credo nelle prossime settimane un’attivazione preventiva di convocazione delle parti e di monitoraggio, perché da quel versante arrivano segnali preoccupanti sia di interruzione di alcune attività per qualche ora, sia di riduzione di alcune linee produttive.
Quindi penso che l’impegno che è stato profuso debba continuare e in questo caso è l’occasione affinché tale impegno possa preventivamente arginare manovre o percorsi che in un territorio come quello della bassa Vallesina potrebbero essere – uso una parola forte – addirittura drammatici.
Abbiamo approvato proprio pochi minuti fa una legge sulle delocalizzazioni. In tutto quel territorio ci troviamo di fronte a vicende anche di altre aziende – penso all’Andelini che si trova poco lontano – di particolare preoccupazione.
Pertanto con questa interrogazione, con questa discussione e con questa riflessione di oggi, invito l’Assessore a continuare l’impegno e soprattutto a produrre un percorso preventivo, magari intervenendo in quel territorio con una discussione più articolata e più generale sulle questioni del lavoro e sulla fase che attraversano tutte le aziende di quell’area.


Interrogazione n. 1233
del Consigliere Massi
“Crisi azienda pelletterie Tolentino: Incontro con l’Assessore al lavoro”
(Decadenza)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1233 del Consigliere Massi decade per assenza dell’interrogante.


Interrogazione n. 1216
del Consigliere Sordoni
“Rischi occupazionali all’Aeroporto Raffaello Sanzio”
(Decadenza)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1216 del Consigliere Sordoni decade per assenza dell’interrogante.


Interrogazione n. 1224
del Consigliere Giannotti
“Costi delle Unioni dei Comuni”
(Decadenza)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1224 del Consigliere Giannotti decade per assenza dell’interrogante.


Interrogazione n. 1228
della Consigliera Ciriaci
“Sala d’attesa inadeguata del reparto di Oncologia dell’Ospedale di Fermo”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1228 della Consigliera Ciriaci. Per la Giunta risponde l’Assessore Mezzolani.

Almerino MEZZOLANI. Sulla base della nota predisposta in data 9 marzo 2009, dal Direttore della Zona territoriale n. 11 di Fermo, integrata con successiva nota in data 26 giugno 2009, rispetto all’interrogazione si risponde come di seguito.
Le criticità in argomento hanno trovato soluzione nell’ambito del progetto di completamento dell’Ospedale di Fermo, che prevede lavori di adeguamento strutturale e funzionale del terzo padiglione est, (definiti V - VI - VII stralcio - primo lotto) e quindi nel conseguente riassetto organizzativo delle unità di reparto definito dal piano complessivo dei trasferimenti interni al presidio ospedaliero “Murri” di Fermo, adottato dal Direttore di Zona con atto n. 554 del 31 dicembre 2008. L’attribuzione di nuovi spazi al reparto di oncologia va infatti inquadrata in un piano più generale di interventi, finalizzato ad una più razionale redistribuzione degli spazi complessivi tra le unità operative presenti nella struttura.
Con l’approvazione del suddetto progetto veniva assegnato all’unità operativa in argomento uno spazio aggiuntivo da destinare all’attesa da parte degli utenti del reparto di Oncologia, garantendo altresì la privacy degli utenti.
Con successivo atto n. 58 del 19 febbraio 2009 sono stati aggiudicati i lavori di cui sopra per un importo a base d’asta di € 6.752.983,05, rientranti nell’accordo di programma ex. art. 20 legge 67/88 sottoscritto in data 28 giugno 2000.
I lavori comportano: lo spostamento di 7 m della porta d’ingresso al reparto, con conseguente aumento di 21 mq di area interna; il luogo per l’attesa che veniva individuato in precedenza nell’atrio antistante la porta d’ingresso (vale a dire in zona di transito contigua al pianerottolo delle scale), risulta ora ubicato internamente al reparto. L’attesa può quindi avvenire in locali interni dedicati della superficie di 12 mq ed in caso di necessità sul corridoio interno al reparto. I lavori sono tuttora in corso.
Ai fini di una più efficiente gestione delle attività, nell’ambito del piano complessivo dei trasferimenti interni del presidio di cui sopra, al reparto sono state assegnati ulteriori due locali, aumentando quindi la superficie complessivamente dedicata di 32 mq. Ad opera completa il reparto garantirà un numero di sedute ritenuto adeguato all’affluenza.
Si fa infine presente che il prolungamento dei termini per la realizzazione degli interventi sopra descritti va imputata a sopravvenute circostanze maturate durante l’iter di approvazione del progetto (tra esse l’attivazione dei nuovi servizi sanitari di medicina d’urgenza e di gastroenterologia, nonché le nuove distribuzioni funzionali unitamente ad una razionalizzazione di alcuni percorsi sanitari). Per effetto di tali esigenze la Direzione della Zona territoriale ha ritenuto necessario proporre la rimodulazione e l’aggiornamento del progetto originario e pertanto il Servizio salute con decreto n. 54 del 10 giugno 2008 ha provveduto a richiedere al Ministero l’autorizzazione alla proroga dei termini per l’aggiudicazione dei lavori con conseguente slittamento dei tempi originariamente previsti.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Voglio ringraziare l’Assessore per la risposta, ma vorrei chiedere i tempi, visto che sono state chieste delle proroghe per l’aggiudicamento dei lavori.
Comunque, in attesa della realizzazione di tutti questi bei progetti, assolutamente ambiti per quanto riguarda un territorio così scarno di risorse, chiedo a gran voce sia a tutta l’Assemblea che all’Assessore di dare una sistemazione più decorosa al malato. Assessore, stabiliamo quindi almeno una data, perché una semplice sedia in una sala d’attesa può essere importante per un malato terminale per fargli passare il tempo in maniera più dignitosa.


Interrogazione n. 1237
del Consigliere Brandoni
“Affidamento del servizio di gestione dei fondi agevolati per le imprese artigiane”
(Rinvio)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1237 del Consigliere Brandoni. Per la Giunta risponde l’Assessore Badiali.

Fabio BADIALI. Chiedo scusa ma non ho pronta la risposta.

PRESIDENTE. Quindi la rinviamo.

Fabio BADIALI. Sì.


Interrogazione n. 1170
del Consigliere D’Anna
“Costituzione di un fondo di solidarietà per le PMI da parte della Regione Marche”
(Svolgimento)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca l’interrogazione n. 1170 del Consigliere D’Anna. Per la Giunta risponde l’Assessore Badiali.

Fabio BADIALI. Con riferimento a questa interrogazione si comunica quanto segue.
Le risorse di provenienza regionale assegnate al fondo non si esauriscono nello stanziamento iniziale di 1,8 milioni di euro di cui alla d.g.r. 1577/08, ma con successiva delibera sono state integrate con ulteriori 5 ml sempre a valere sui fondi del bilancio regionale. Inoltre a tali risorse si aggiungono gli stanziamenti effetti dalle Province e Camere di commercio che ammontano ad ulteriori 5 milioni di euro circa.
A valere sulle risorse aggiuntive di 5 milioni di euro di cui sopra l’operatività del Fondo è stata estesa a tutto il territorio regionale con un meccanismo di riparto per aree, che prevede portafogli provinciali ripartiti sulla base del numero di imprese operanti su ciascun territorio. Il primo milione e 800 mila euro era riferito alle aree dell’ascolano e del fabrianese, poi con gli ulteriori 10 milioni circa, tra le risorse regionali e quelle delle Camere di commercio e delle Province, è stato tutto riportato a livello regionale e suddiviso per provincia in base al numero delle imprese operanti sul territorio.
Il portafoglio relativo alla provincia di Pesaro, quindi, ammonta a 2 milioni di euro.
Al 19 giugno le garanzie di II grado rilasciate dal fondo ai confidi di I grado ammontano a 1.827 imprese, per un impegno del fondo di 3,7 milioni di euro (a monte circa 11 milioni di euro) e assistono 72,8 milioni di finanziamenti alle piccole e medie imprese. Le operazioni attivate nel territorio della provincia di Pesaro Urbino sono 276.

PRESIDENTE. Ha la parola, per dichiararsi soddisfatta o meno, il Consigliere D’Anna.

Giancarlo D’ANNA. Mi riservo di leggere la risposta dell’Assessore e quindi di meglio valutarla. Resta il fatto che questa è un’interrogazione presentata il 25 novembre 2008, pertanto credo sia passato fin troppo tempo per un argomento così importante come quello che ho voluto affrontare.
Il motivo per il quale ho presentato l’interrogazione è duplice. Innanzitutto perché si era costituito questo fondo che riguardava solo una parte della regione. Credo che questo sia stato un atto, almeno nella prima fase, discriminatorio nei confronti del resto della realtà marchigiana, in quanto è evidente che la crisi ha colpito tutti. Se nel fabrianese ci sono problematiche relative al bianco, nel pesarese ci sono problematiche relative alla nautica, quindi ritengo che sarebbe stato più opportuno prevedere immediatamente risorse per tutto il territorio regionale.
L’obiettivo dunque voleva essere quello di un’opera di sensibilizzazione per arrivare a far sì che gli stessi provvedimenti riguardassero anche le altre province.
Ora l’obiettivo di una parità di trattamento e di condizioni su tutto il territorio è stato raggiunto, e questo è l’importante, anche se le risorse continuano ad essere abbastanza limitate.
Quindi da questo punto di vista, nonostante siano passati dieci mesi dalla presentazione dell’interrogazione, mi posso anche ritenere soddisfatto.

Interrogazione n. 1262
del Consigliere Binci
“Organizzazione e funzionamento dei centri diurni per soggetti con forme di demenza e malattia di Alzheimer previsti dalla legge 20/2000 e 20/2002”
(Decadenza)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1262 del Consigliere Binci decade per assenza dell’interrogante.


Interrogazione n. 1238
del Consigliere Altomeni
“Distribuzione materiale sanitario senza personale specializzato”
(Ritiro)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1238 del Consigliere Altomeni è stata ritirata.


Interrogazione n. 1199
del Consigliere Giannotti
“Crollo cinta muraria di Mombaroccio”
(Decadenza)

PRESIDENTE. L’interrogazione n. 1199 del Consigliere Giannotti decade per assenza dell’interrogante.

Vi ringrazio, la seduta è tolta.


La seduta termina alle ore 13,00