Resoconto seduta n.89 del 17/12/2007
SEDUTA N. 89 DEL 17 DICEMBRE 2007


La seduta inizia alle ore 12,00


Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli



Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Do per letto il processo verbale della seduta n. 88 dell’11 dicembre 2007 il quale, ove non vi siano obiezioni, si intende approvato ai sensi dell’articolo 29 del Regolamento interno.
E’ stata presentata, in data 6 dicembre 2007, la seguente proposta di legge:
- n. 207, ad iniziativa dei Consiglieri Castelli, Pistarelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti, concernente: “Modifiche alla legge regionale n. 23/95 in materia di costi della politica”, assegnata alla I Commissione in sede referente;
E’ stata presentata, in data 12 dicembre 2007, la seguente proposta di atto amministrativo:
- n. 78, ad iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Legge regionale 14/2006 – art. 6 Programma Operativo regionale Fse 2007-2013”, assegnata alla III Commissione in sede referente e alla VI Commissione per il parere ai sensi dell’art. 69 del regolamento interno.
La Giunta regionale ha trasmesso, in data 26 novembre, le seguenti deliberazioni:
- n. 1399 del 30/11/2007: “Art. 26, comma 1, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi dallo Stato e relativi impieghi. € 711.419,00”;
- n. 1400 del 30/11/2007: “Art. 26 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilanci di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi dal Ministero della Salute e relativi impieghi per il Progetto Nazionale “Unità operative ad elevata integrazione tra i servizi pubblici e del privato sociale per trattamento e riabilitazione cocainomani e psicostimolanti. €. 38.000,00”;
- n. 1401 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 3, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 27 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 - Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007. €. 1.833.553,92”;
- n. 1402 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni - €. 1.672,56. Modifica al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo e sue successive modificazioni”;
- n. 1403 del 30/11/2007: “Art. 29 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni ed integrazioni. €. 889.978,51”;
- n. 1404 del 30/11/2007: “Art. 29 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 27 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Variazione compensativa di €. 65.087,64”;
- n. 1405 del 30/11/2007: “Art. 29 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 27 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Variazione compensativa di €. 130.000,00 e modificazioni tecniche al POA 2007”;
- n. 1406 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 1, lett. c) della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 – Attuazione del decentramento amministrativo: variazione agli stanziamenti di UPB di spesa nel bilancio di previsione per l’anno 2007, conseguente al riordino delle funzioni amministrative tra lo Stato, le Regioni e gli Enti locali” – € 1.000.000,00”;
- n. 1407 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 e art. 20, comma 2, della l.r. 23 ottobre 2007, n. 14 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007. €. 578.259,50”;
- n. 1408 del 30/11/2007: “Art. 26 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi a destinazione vincolata. €. 405.280,00”;
- n. 1409 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2, della l.r. 11 dicembre 2007, n. 31 – Variazione compensativa al Programma operativo annuale 2007, approvato con deliberazione della giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni ed integrazioni. € 49.500,00. Modifica al Poa 2007 approvato con deliberazione della giunta regionale n. 171 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni”;
- n. 1410 del 30/11/2007: “Art. 26 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi a destinazione vincolata. € 4.702.998,40”;
- n. 1411 del 30/11/2007: “Art. 26, comma 1, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi dallo Stato e relativi impieghi. €. 90.000,00”;
- n. 1412 del 30/11/2007: “Art. 29, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 27 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Variazione compensativa di € 10.400,00”;
- n. 1413 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 1, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 26, comma 1 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte dello Stato vincolati a scopi specifici e delle relative spese. €. 75.286,95. Modifica al programma operativo annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni”;
- n. 1414 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 e art. 20, comma 2, della l.r. 23 ottobre 2007, n. 14 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007. €. 56.045,29”;
- n. 1415 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 1, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 26, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da parte di soggetti terzi vincolati a scopi specifici e delle relative spese. €. 5.585,00. Modifica al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo e sue successive modificazioni”;
- n. 1416 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni. €. 6.000,00”;
- n. 1417 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo e sue successive modificazioni. €. 44.236,00”;
- n. 1418 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni. €. 60.000,00
- n. 1419 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 – Variazione al Programma Operativo Annuale 2007 - €. 2.000,00. Modifica al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni”;
- n. 1420 del 30/11/2007: “Art. 26 della l.r. 23 febbraio 2007 n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi da soggetti terzi per rimborso assicurativo e relativi impieghi. € 21.592,00”;
- n. 1421 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 e art. 20, comma 2, della l.r. 23 ottobre 2007, n. 14 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007. Importo di € 27.346,20 e modifica tecnica al Poa anno 2007”.
- n. 1422 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 e art. 20, comma 2 della l.r. 23 ottobre 2007, n. 14 – Variazione compensativa al Programma Operativo annuale 2007. Importo di €. 1.620,68”;
- n. 1423 del 30/11/2007: “Art. 20, comma 3, della l.r. 11 dicembre 2007, n. 31 – Prelevamento dei fondi di riserva per le spese obbligatorie per l’integrazione dello stanziamento ai capitoli compresi nell’elenco n. 4 “spese dichiarate obbligatorie” del bilancio 2007 - €. 133.014,47. Modifica al Poa 2007 approvato con deliberazione della giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni ”;
- n. 1424 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2, della l.r. 11 dicembre 2001 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni. €. 192.816,64”;
- n. 1425 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 e art. 20, comma 2, della l.r. 23 ottobre 2007, n. 14 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007. Importo di € 1.854,98”;
- n. 1426 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni”;
- n. 1427 del 30/11/2007: “Art. 22, comma 3, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione al bilancio di cassa per l’anno 2007. €. 13.623.868,00”;
- n. 1428 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni ed integrazioni. €. 5.070,00”;
- n. 1429 del 30/11/2007: “Art. 26 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Iscrizione nel bilancio di previsione per l’anno 2007 di entrate derivanti da assegnazione di fondi a destinazione vincolata. €. 2.505.800,00”;
- n. 1430 del 30/11/2007: “Art. 29 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo Annuale 2007. €. 295.000,00”;
- n. 1431 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Poa 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni. €. 220.000,00”;
- n. 1432 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 3, della l.r. 11 dicembre 2007, n. 31 e art. 27 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Variazione compensativa al Poa 2007, €. 200.000,00”;
- n. 1433 del 30/11/2007: “Art. 29, comma 2 della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Variazione compensativa al Programma Operativo annuale 2007 approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 5 marzo 2007 e sue successive modificazioni ed integrazioni. €. 36.226,61”;
- n. 1434 del 30/11/2007: “Art. 20, comma 3, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 – Prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie per l’integrazione dello stanziamento di capitoli compresi nell’elenco n. 4 “spese dichiarate obbligatorie” del bilancio 2007. €. 150.000,00”;
- n. 1435 del 30/11/2007: “Art. 29, della l.r. 11 dicembre 2001, n. 31 e art. 27 della l.r. 23 febbraio 2007, n. 3 – Variazione compensativa di € 50.030,00”;
- n. 1436 del 30/11/2007: “Art. 34, comma 2, della l.r. 23 febbraio 2007, n. 2 e art. 20, l.r. 23 ottobre 2007, n. 14 – Variazione compensativa al Poa 2007. € 4.696,65”.
Hanno chiesto congedo i Consiglieri Brini e Viventi.


Proposta di legge n. 200
della Giunta regionale
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge Finanziaria 2008)”

Proposta di legge n. 201
della Giunta regionale
“Bilancio di previsione per l’anno 2008 ed adozione del bilancio pluriennale per il triennio 2008/2010”

(Discussione congiunta)

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca la proposta di legge n. 200 della Giunta regionale e la proposta di legge n. 201 della Giunta regionale. E così come prevede il Regolamento interno la discussione è unificata, mentre la votazione avverrà in due momenti separati. Ha la parola il relatore di maggioranza Brandoni.

Giuliano BRANDONI. Credo che l’illustrazione di questo bilancio di previsione debba partire da una considerazione, cioè che l’esercizio della virtù è sempre anche irto di pericoli. La scelta fatta di presentare il bilancio regionale in anticipo, o meglio, nei tempi previsti dalla legge, in considerazione del fatto che forse siamo l’unica Regione d’Italia a discutere prima della fine dell’anno, è la dimostrazione che quello che stiamo compiendo è un atto di virtù. Come sempre, però, la virtù ha anche insito il suo contrario e cioè la difficoltà.
La prima difficoltà che nei suoi lavori la Commissione ha incontrato è stata quella dell’ampia necessità di un confronto con la società marchigiana. Da questo punto di vista provo ad aggiungere che se questo confronto è un elemento necessario sempre, oggi diventa un bisogno assoluto.
Pochi giorni fa abbiamo avuto l’opportunità di leggere la relazione del Censis che parlava della società italiana. Dava una definizione preoccupante del quadro complessivo, quella di una società destinata ormai a divenire mucillaggine, cioè una società parcellizzata, scomposta, chiusa dentro una serie di particulari che fanno perdere il senso della comunità. E come se non bastasse, il dibattito si è concentrato, pochi giorni dopo, sulle dichiarazioni del New York Times che parlavano di una società infelice.
Cosa c’entrino queste due premesse con il bilancio credo sia un nesso facilmente comprensibile a tutti. E’ facile a tutti perché è dovere delle Istituzioni, è obbligo della politica, ricostruire le condizioni della partecipazione e dell’ascolto. E il vero antidoto alla declinazione, al modello, all’idea di società che viene descritta da questi due atti è la costruzione di un’attenta ricomposizione del tessuto.
L’abbiamo visto anche questa mattina quando abbiamo avuto l’opportunità di incontrare come Commissione la presidenza del Cal che ha dimostrato, pur nelle sue difficoltà e nelle sue vicende, che il rapporto, il confronto e la costruzione di luoghi e di momenti di attenzione produce una riflessione e induce alla costruzione e alla comprensione degli obiettivi più generali che un modello sociale deve tenere insieme.
In questo caso la prima considerazione che possiamo portare nella riflessione di questo bilancio è che presto dovremmo arrivare a realizzare tutte le gamme istituzionali della partecipazione. Quindi dopo il Cal e il Crel forse anche una consulta ampia del grande associazionismo che c’è in questa nostra regione.
Queste strutture sono la condizione, o meglio, la precondizione di un confronto partecipativo che può permettere la realizzazione di strumenti di governo importante, come la legge di bilancio, attraverso un ascolto ed un confronto.
L’altro quadro dei pericoli che tentano di offuscare la virtù è che alcuni elementi di un documento come il bilancio di previsione, fatto di tante questioni, di tanti momenti, di tante articolazioni, fatto del tentativo della composizione complessiva dell’indirizzo programmatico che una maggioranza vuol darsi nell’ascolto e nelle risposte che alla società deve dare, rischiano di offuscarne e di darne il segno e il segnale.
Questa è una proposta di bilancio che prova a dare alla società marchigiana più risorse, eppure rischia di essere rappresentato come il bilancio dell’aumento della benzina.
E’ evidente che in questo passaggio c’è la necessità di una riflessione perché è chiaro che alcune questioni stanno dentro problemi grandi e antichi. Nel senso che intanto c’è un contenzioso grande – come ci ricorda la relazione di bilancio dell’Assessore - con lo Stato, un contenzioso di risorse che tardano ad essere trasferite, di contenziosi pregressi, complessivamente una questione annosa, non di poco tempo, che muove – se non ricordo male – circa un miliardo di euro. Quindi un credito assunto che è un elemento ovvio di ingessatura del bilancio.
Come è stato un problema e come rischia di esserlo anche quello della storicizzazione della spesa, elemento che crea concrezioni ad una costruzione di un bilancio che guarda alla domanda vera, quindi alla società che si modifica e alle domande che vi porta.
Questo nostro bilancio contiene e mantiene obiettivi importanti largamente condivisibili, primo fra tutti la riduzione dell’indebitamento. E’ stato detto più volte e anche lamentato che la nostra Regione ha un livello alto di indebitamento. La scelta di questa maggioranza, non solo con questo bilancio, ma dall’inizio di questa legislatura, è stata quella di indurre una riflessione tale da poter ridurre questo tipo di difficoltà, è un cammino difficile, il passo non è lungo, ma è ormai tendenzialmente certo. Quindi anche con questo bilancio l’elemento di introduzione di questo percorso è evidente.
Come caratterizzante della proposta, che andrà valorizzato, che è l’elemento vero e molto più importante delle discussioni che in altri momenti hanno caratterizzato questo dibattito, è anche il mantenimento del livello e della qualità dei servizi sociali. E’ un fatto certo, determinato, vero, perché percorrendo tutto il bilancio da cima a fondo si vede che nessuna risorsa è stata ridotta in questo settore dove, anzi, abbiamo la possibilità e il conforto – nei prossimi mesi lo avremo – di trasferimenti statali che hanno aumentato il fondo per la non autosufficienza e che determineranno in qualche modo un elemento di caratterizzazione sociale che è anche di una qualità distintiva della maggioranza che ha l’onere del governo di questa regione.
Oltre alla questione della non autosufficienza in più c’è la questione della autosufficienza della spesa sanitaria. Questa volta è scritto, è detto, che la spesa sanitaria si alimenterà solo attraverso il fondo nazionale. Questo oltre che un obiettivo di carattere economico è anche un impegno vero affinché l’altro atto importante, compiuto in questi mesi in Consiglio, cioè la definizione del Piano sanitario regionale, abbia ad agire. Questo perché tale Piano può consentire il fatto che sarà rispettato l’obiettivo che ci siamo dati attraverso questo bilancio.
Quindi due obiettivi, due livelli e due questioni.
Allora è evidente che in questo quadro e in questa riflessione di produzione di un bilancio dentro un contesto economico che non segna propriamente al bello, in un contesto economico internazionale con alcune vicende che hanno appena iniziato ad agire come la crisi del subprime in America, onde di una crisi finanziaria che potrebbero essere largamente preoccupanti - di cui avremo modo di discuterne -, c’è un elemento che dovrebbe garantirci e cioè il fatto che quasi in via preventiva c’è stata un’attenzione alla ricontrattazione dei mutui, ad una riorganizzazione del nostro sistema di finanziario e creditizio che è altro elemento qualificante di questo bilancio.
Quindi dentro questa vicenda credo che il dibattito di oggi dovrà costruire il risultato finale. Un risultato finale che sta insieme alla valorizzazione delle cose migliori che questo bilancio contiene, al recepimento e all’ascolto delle tante indicazioni, avute in questi giorni e in queste ore, che vengono dalla società marchigiana, dal mondo del lavoro e dalle sue rappresentanze, dall’artigianato, dal Cal.
Il quadro finale di questo bilancio dovrà avere questa intelligenza e questa capacità, dovrà mantenere l’asse vero, quello di costruire - ho tentato di descriverlo prima – attorno a questo la sua evidente comunicazione, evitare gli elementi che ne offuscano la qualità, dare certezza alle richieste che sono state avanzate. Su questo capire anche che il rapporto tra la politica e l’impresa merita una riflessione e un’attenzione.
L’altra pupilla dei nostri occhi è stata la crescita economica di questa regione. Rispetto a questo molti sforzi si sono fatti, però rispetto a questo l’interlocuzione merita una ridefinizione dei rapporti. Nessuna ancillarità deve realizzarsi dentro questo tipo di rapporto, anzi, su questo versante si deve costruire su tale versante un elemento di programmazione attiva che passa nella visitazione attenta di tutti i tasti e di tutte le leve che un Esecutivo regionale ha in mano, che un Consiglio regionale ha in mano. Queste leve possono premiare le azioni virtuose e contemporaneamente evitare sacche di parassitismo e rischi di involuzione.
Dentro questi elementi possiamo costruire una proposta che saprà rispondere ora e nei prossimi mesi alle domande della società marchigiana.
Come sempre evito i numeri perché credo che siano le questioni che in Commissione e in altri momenti tutti i Consiglieri hanno avuto modo di verificare. La discussione degli emendamenti sarà il momento della discussione dei numeri, dentro questa relazione, invece, vorrei che ci fosse il confronto della politica.

Presidenza del Vicepresidente
Roberto Giannotti

PRESIDENTE. Ha la parola il relatore di minoranza Consigliere Pistarelli.

Fabio PISTARELLI. Chiedo che da parte della Presidenza del Consiglio possa essere subito data alla stampa la relazione di maggioranza e distribuita a tutti i Consiglieri perché penso che una relazione così non sia stata mai ascoltata da un’Aula consiliare regionale. Il Presidente Brandoni, di Rifondazione Comunista, me lo consenta, ma ha fatto una relazione veramente così dorotea e in grado di non dire nulla in venti minuti che anche quel tipo di tradizione sbiancherebbe di fronte a questa relazione.
Parto con questa battuta perché ascoltare dalle parole del Segretario regionale di Rifondazione Comunista queste considerazioni sul bilancio è veramente lo specchio dell’attuale crisi profonda della sinistra che questo bilancio vive con uno psicodramma interno che ha raggiunto punte di problematicità, punte che gli altri anni non si sono assolutamente raggiunte e neppure sfiorate.
Ricordo all’Aula che non solo protestano, come spesso è accaduto anche in passato, i sindacati, le associazioni datoriali, gli enti locali, ma addirittura nel momento della stesura del bilancio neppure a livello di informativa è stata fatta da parte della Giunta una audizione con i sindacati. Il Cal richiede questa mattina una riunione straordinaria della Commissione per discutere del suo parere, è motivato in maniera così articolata e problematica che praticamente è un parere negativo. Le associazioni di categoria, ascoltate in blocco in Commissione in sede di audizione dicono che questo bilancio è irricevibile.
Il bilancio 2008 è lo specchio del fallimento delle politiche di questa sinistra. Dobbiamo dire chiaramente che la cura non può essere un’aspirina, ci vuole una cura radicale, ci vuole un cambiamento radicale.
La sinistra ha fallito i suoi obiettivi, diciamolo apertamente. Primo, sotto un profilo sociale e di politiche sociali, secondo, sotto il profilo anche della gestione tecnica di questo bilancio. E la relazione vorrà essere incentrata su questi due punti.
Sulle politiche sociali. Prima di tutto non si può accettare quello che in relazione è l’impostazione data dalla Giunta, cioè una rassegnazione rispetto alla Finanziaria nazionale, rispetto alle politiche del Governo nazionale, che di qualunque segno sia dovrebbe vedere la Regione in maniera autorevole scendere e mettersi al tavolo e discutere sbattendo i pugni.
Leggiamo un tono di rassegnazione sulle occorrenze per la sanità che non sono arrivate e che si chiedono da anni, sull’insufficienza delle risorse per lo sviluppo economico (trasporto, infrastrutture, aree sottoutilizzate), sul mancato procedere del federalismo fiscale. Lo dicono verso il Governo Prodi con un tono rassegnato sia l’Assessore Marcolini che il Presidente Spacca. Queste sono sberle alle Istituzione regionali alle quali bisognerebbe reagire in maniera forte e autorevole. Dov’è la politica?!
Questo è il punto iniziale di incipit della relazione al bilancio, pensate un po’ il procedere di questa relazione! Il procedere è fatto di una serie di artifici che non possono più tenere, ormai anche nei banchi della stessa maggioranza c’è la consapevolezza sempre crescente che non può essere più fatto ciò che nel passato è stato fatto. Cioè un bilancio irreale basato su un aumento delle voci di entrata che per la maggior parte è fatto in maniera forzata e lontana da quello che avverrà, per l’altra parte, ripeto, è fatto di cose che sposano una visione antisociale.
L’aumento delle imposizioni fiscali e tributarie, soprattutto attraverso l’introduzione dell’addizionale regionale sulla benzina, ditemi voi se non è calpestare una visione sociale della politica regionale. L’imposta regionale colpisce alla stessa maniera sia coloro che hanno 1.000 euro di reddito al mese che coloro che ne hanno svariate migliaia. Perché lo 0,25 centesimi si applica per ogni litro di benzina consumato.
Questo è il perno della politica delle entrate di questo bilancio, 20 milioni di euro di entrate che riguardano le altre voci, 10 milioni in più che vengono attinte dall’introduzione di questa addizionale sulla benzina.
Dall’altra parte per far quadrare il bilancio si deprimono le aree di spesa. L’ho già riferito alla stampa e vorrei che l’Assessore sia più puntuale quando riferisce, invece, di voci che addirittura accrescono. Perché se facciamo, Assessore, un’analisi del bilancio in discussione, al netto della sanità, dei perenti, delle reiscrizioni delle spese finanziate a mutuo, cioè degli stanziamenti coperti e delle entrate libere regionali, questo bilancio è poco più di 440 milioni di euro. Il raffronto con l’assestato 2007, Assessore, registra una minore spesa complessiva delle cinque aree di 35 milioni di euro.
Vorrei che lei riferisse i dati corretti sotto il profilo di comunicazione all’opinione pubblica. Tolta la sanità, i perenti, le reiscrizioni e le spese finanziate a mutuo, questo bilancio non solo prevede maggiori entrate tutte da verificare compresa quella antisociale sulla benzina – perché vorrò vedere adesso se questa maggioranza porterà fino in fondo quei 10 milioni di euro antisociali di cui dicevo prima – , ma prevede anche minori spese che sono assolutamente infondate.
Come si fa a spiegare, per esempio, nell’Area 2 i meno 14 milioni di euro di cui 7 per il personale. Questa è una sottostima non vistosa, è clamorosa! Mi si deve spiegare, mi si deve dare una risposta, Assessore, come si fa a diminuire di 7 milioni di euro la spesa per il personale.
Nell’Area 1 ci sono 14 milioni di euro in meno. Che fine ha fatto il patto per lo sviluppo? Assessore, Presidente Spacca, l’Area 1 diminuisce di 14 milioni di euro e non c’è più traccia di quella che doveva essere la svolta sotto un profilo politico, cioè il patto per lo sviluppo.
Area 3 sviluppo economico, meno 8 milioni, Area 4, meno 3 milioni per il territorio e l’ambiente; Area 5, meno 3 milioni.
Questo è un quadro sconsolante anche sotto un profilo tecnico, prova di un bilancio irreale che è esercitazione esclusivamente numerica che poi vedrà nell’assestamento, che è senza discussione in quanto non è prevista neppure la formalità come per il bilancio di previsione, il vero luogo di confronto sulle politiche di bilancio che aumentano sempre di più il disavanzo che poi si riscontra nel rendiconto a fine anno.
Sull’indebitamento bisogna fare chiarezza. A parte la circostanza che ogni volta la Giunta tenta inutilmente di attestarsi al di sotto dell’entità dei rimborsi annui del debito già attivato e che, invece, in corso d’anno il limite sale al di sopra della soglia, c’è da dire che se non si rinuncia agli interventi programmati il debito da contrarre è arrivato alla soglia dei 500 milioni di euro. In parte è vero che i flussi di erogazione del Governo, soprattutto quello nuovo, sono stati contenuti, sono al di sotto, ma la Regione ha pure usato fondi del terremoto per pagamenti diversi ed è pure vero che i margini di mutabilità sono a rischio per i limiti imposti dalla legge.
Nel bilancio l’entità delle rate per l’ammortamento del debito sono pari a 110 milioni e 800 mila euro, sono tutte imputate alle risorse proprie, cioè quelle relative alla sanità non sono poste a carico del fondo sanitario regionale, basta vedere il quadro 3 della relazione al bilancio a pag. 65.
Allora, Assessore, c’è una discordanza. L’importo delle rate, che pure è a costi crescenti perchè lo si dice, supera il limite, limite che dovrebbe essere non di 427 milioni, ma di 443 milioni per essere compatibile.
Questo è un ulteriore elemento sotto un profilo tecnico di coperture che non ci sono, non ci sono capacità ulteriori di debito, non c’è la base minima, perché dove si trovano quasi i 500 milioni di euro con una rata che è di circa 39 milioni, visto che il solo Bramante bond di 400 milioni attivato nell’anno 2003 costa più di 36 milioni di euro? Si scrive 35 nel bilancio 2008, cioè c’è una sottostima anche di questo, comunque anche lasciando inalterato quello che si scrive in bilancio siamo al di sotto della nostra possibilità di sopportare ulteriore indebitamento di questa natura.
Parlando, Presidente Brandoni, un po’ di cifre – bisognerebbe parlarne ogni tanto – penso che il debito attivato con le rate che si pagano sia un debito che non ci permette ulteriori contrazioni. In realtà, invece, continua questa politica, continuano le dichiarazioni dell’Assessore Marcolini e del Presidente Spacca dove si ostenta una riduzione dell’indebitamento o più in generale un calo dei debiti. È vero che il debito attivato con le rate che si pagano diminuisce, ma quello previsto aumenta sempre di più nonostante le sottostime e i continui saccheggiamenti dei residui perenti. I residui perenti sono debiti che sono solo rinviati, a meno che non si voglia fare una rapina.
Stiamo facendo debiti pluriennali, quindi questa è la politica della Regione Marche, questa è la politica del Governo regionale.
Secondo i dati previsti l’entità dei perenti al 2007 – il Presidente Brandoni lo sa perchè ne abbiamo parlato – è di 210 milioni, prestiti che con questo tipo di manovra si sono aggiunti a quelli che abbiamo.
Questo non è più tollerabile, non è più possibile, perché il bilancio non è basato sulla realtà, è un bilancio infondato e sfiora l’illegittimità. Quando si fanno operazioni di questa natura, tra l’altro non spiegando le incongruenze che ci sono dentro le stesse cifre – ripeto, si guardi pag. 65 della relazione – si crea un documento contabile che è un artificio.
Voglio aggiungere a questa relazione, che prova a dare degli argomenti di riflessione seri, che oggi siamo di fronte ad un dato politico e, poi, di gestione amministrativa, come riferivo all’inizio.
La tassazione è sempre più spinta che invece di diminuire cresce. Anche il Governo nazionale sull’Irap fa finta di diminuire l’imposizione sulle imprese perché allarga la base imponibile, perciò è chiaro che il gettito, come dice anche la stessa relazione di accompagnamento alla manovra finanziaria, sarà pari a zero. Noi lasciamo inalterata la nostra addizionale, neppure la diminuiamo secondo quella che è l’impostazione nazionale
Sull’Irpef, lo dicono gli stessi sindacati, c’è già una drammatica situazione. L’Irpef comunale è al massimo quasi dappertutto, negli enti locali è al 96% e noi continuiamo a tenerla così come abbiamo fatto con la manovra di fine anno 2001, a valere dall’anno 2002, che è rimasta lì e che non è stata più toccata se non per adeguarci a quelle che erano delle chiare illegittimità sotto un profilo costituzionale.
Allora c’è una tassazione sempre più spinta, i primati sono stati tutti battuti, in questo caso sì, dai Governi della sinistra in Regione, si è scontentati tutti.
Nonostante le consulenze, i comitati, le commissioni, i risultati non arrivano nella valutazione di quello che la macchina regionale fa nei vari settori dell’attività politica e amministrativa della Regione. Con il Piano sanitario che cosa si è fatto negli investimenti infrastrutturali, nella cultura, nel turismo, nel sociale, nella sanità? E’ un Piano sanitario fallito, con un’Asl unica che tutti vogliono possa essere superata e che rimane ancora lì, con le aree vaste che neppure loro hanno una definizione minima così come ci si era impegnati a fare prima dell’estate.
E’ un fallimento dappertutto certificato ormai come una fotografia da ciò che è accaduto con questo bilancio 2008. Non c’è stata nessuna concertazione e nessun incontro, ci sono state proteste da parte di tutti.
Quindi è chiaro che l’unica soluzione è cambiare il Governo di questa Regione, cambiare il segno di questa Regione, perché continuare con questa politica fallimentare sotto un profilo di rapporti sociali ed istituzionali, economici ed infrastrutturali, turistici piuttosto che culturali, e dall’altra parte fare una finzione di bilancio significa non solo impoverire i marchigiani della prospettiva del loro sviluppo, della loro terra e del loro territorio, ma anche consegnare alle future generazioni una gestione fallimentare che non reggerà più anche sotto il profilo della giustificazione tecnica e del rispetto della legge.

Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli

PRESIDENTE. Le relazioni di maggioranza e di minoranza sono terminate quindi, come concordato, sospendiamo il Consiglio e lo riprendiamo domani mattina.
La seduta è tolta.

La seduta termina alle ore 12.45.