Resoconto seduta n.91 del 19/12/2007
SEDUTA N. 91 DEL 19 DICEMBRE 2007


La seduta inizia alle ore 10,20


Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli



Comunicazioni del Presidente

PRESIDENTE. Do per letti i processi verbali delle sedute n. 89 e n. 90 rispettivamente del 17 e 18 dicembre 2007 che, ove non vi siano obiezioni, si intendono approvati ai sensi dell'art. 29 del Regolamento interno
Sono state presentate le seguenti mozioni:
- n. 236, dei Consiglieri Massi, Lippi: "Ospedale di Civitanova: gravissimo disservizio centro dialisi";
- n. 237, dei Consiglieri Giannotti, Capponi, Bugaro, Cesaroni, Lippi, D'Anna, Santori, Brini, Ciriaci, Viventi, Pistarelli, Tiberi, Silvetti, Castelli, Romagnoli, Rocchi, Massi: "Condanna degli atti di violenza contro le comunità cristiane e gli altri gruppi religiosi nel mondo".
Hanno chiesto congedo il Consigliere Brini e l’Assessore Pistelli.


Proposta di legge n. 200
della Giunta regionale
“Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale della Regione (Legge finanziaria 2008)”
(Votazione - segue)

PRESIDENTE. Così come concordato nella seduta di ieri, iniziamo con la votazione della proposta di legge n. 200 della Giunta regionale.
Articolo 1. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

Articolo 2
Emendamento n. 1 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti.
Parere della Commissione? Ricordo al Consiglio che tale parere è esclusivamente di ammissibilità.

Giuliano BRANDONI. Tutti gli emendamenti forniti alla Commissione sono ammissibili.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Castelli.

Guido CASTELLI. Questo è il primo emendamento fra i diversi presentati da Alleanza Nazionale che è finalizzato ad aumentare le risorse per le attività culturali.
Da diverso tempo, come noto, la nostra Regione si caratterizza per essere classificata agli ultimissimi posti nella graduatoria degli enti che assegnano risorse in favore dei beni culturali.
Quindi si tratta di una scelta simbolica, ma non solo, vista l’entità del denaro.
Mi dispiace che questa discussione, purtroppo, cada in un momento che il Presidente della Giunta regionale non c’è. Questo credo sia molto censurabile, quindi chiedo al Presidente Bucciarelli di poter segnalare a nome del Consiglio tutto la profonda anomalia di un Consiglio regionale che approva un bilancio senza la presenza del Presidente della Giunta regionale.
Non me ne vogliano gli Assessori, che sicuramente hanno la rappresentatività e il prestigio del caso, ma ricordo che nel corso della Giunta D’Ambrosio questa cosa non succedeva, proprio perché c’era un rispetto profondo nei confronti dell’Aula. Aula che è impegnata, fra l’altro, con numeri ridotti, visto che l’articolo 1 è stato approvato con 11 voti favorevoli, pertanto verrebbe da pensare che non c’è neanche la maggioranza dei Consiglieri di maggioranza. E’ un caso essenzialmente anomalo, quindi credo che valga la pena all’inizio di questa sessione di rimarcarlo.
Sappiamo che il Presidente della Giunta a mezzogiorno farà una conferenza stampa, evidentemente non ha tempo per noi, ma ha tempo per somministrare ai marchigiani pillole di ottimismo che si scontreranno quando questa sera o domani andranno a fare il rifornimento alla pompa della benzina.
Però, lo dico ufficialmente, questa Regione ha fatto una cosa indirettamente a favore del sud delle Marche perché abbiamo finalmente un privilegio, potremo andare a fare benzina a Martinsicuro e a Teramo, che distano cento metri da casa mia, senza incorrere nei rigori di questa Giunta spendacciona e poco rispettosa delle nostre prerogative!

PRESIDENTE. Scusate, c’è un inconveniente perché gli uffici non hanno inserito nell’elenco degli emendamenti i subemendamenti, inoltre, mancano gli emendamenti della Commissione. Quindi il Consiglio è sospeso fino a che non saremo nelle condizioni di riprendere. Chiedo scusa a nome degli uffici.

La seduta è sospesa alle ore 10,25

La seduta riprende alle ore 11,30

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori con la votazione dell’emendamento n. 1 all’articolo 2 della proposta di legge n. 200.
Emendamento n. 1. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 2 dei Consiglieri Ciriaci, Romagnoli, Bugaro, Capponi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 3 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 4 del Consigliere D’Anna. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 5 del Consigliere Massi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 6 dei Consiglieri Ciriaci, Bugaro, Giannotti, Capponi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 7 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Santori, Ciriaci, Tiberi, Cesaroni. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 8 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Ha la parola il Consigliere Pistarelli.

Fabio PISTARELLI. Ritengo che il lavoro svolto dai gruppi, che è anche la conseguenza della discussione ampia che c’è stata in questa sede di dibattito generale, debba essere rispettato anche con un dibattito e un confronto serio e sostanziale.
Quindi penso che su alcuni emendamenti vi debba essere un’attenzione dell’Aula che vada al di là della conta numerica, altrimenti ci mettiamo con un pallottoliere e con un ragioniere che dice solo chi è presente e chiudiamo il bilancio da qui a mezzora, invece così non è.
Noi riteniamo che una riflessione debba essere svolta su questa nostra proposta emendativa che riguarda il trasferimento di risorse agli enti locali.
Abbiamo ascoltato in audizione non solo gli enti locali chiamati ad esprimere un giudizio e una valutazione generale sulla manovra di bilancio, ma soprattutto il Consiglio delle autonomie locali. E se si vuole dare alla sua costituzione una conseguente ed effettiva realizzazione dei compiti istituzionali, dovremmo fare la nostra parte di ascolto e di recepimento delle proposte e delle indicazioni.
Una di queste riguarda proprio le risorse che agli enti locali vengono date in diminuzione. Questo è quello che il Cal ha indicato in maniera autorevole e questo è quello che noi recepiamo, almeno per quanto concerne questo capitolo che riguarda il sociale e gli atti e le attività che negli enti locali hanno una grande rilevanza.
Chiediamo con questo emendamento di reimmettere 1 milione di euro per un capitolo relativo alla tutela sociale e al diritto di cittadinanza, cioè tutto quello che riguarda anche un impatto molto forte negli enti locali di fenomeni di emarginazione o di esclusione, aspetti che sono stati segnalati con più forza da parte delle istituzioni locali.
Chiediamo pertanto il voto favorevole all’emendamento n. 8.

PRESIDENTE. Emendamento n. 8. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 9 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 10 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 11 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 12 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 13 del Consigliere Massi, che ha la parola.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. Stupisce l’assordante silenzio della maggioranza. Fate fiori di convegni, anche costosi, con le associazioni di volontariato, con le associazioni del sociale, con le associazioni dei disabili, con le associazioni dello sport, promettete ogni genere di sostegno e ogni genere di condivisione, poi siete contrari quando si tratta di aumentare qualche spicciolo di quella miseria che c’è nei capitoli che riguarda lo sport e i disabili.
(…) Lo votate? Quello di prima di Capponi era uguale e l’avete bocciato! E’ stata una distrazione? (…) Perfetto, ringrazio la maggioranza e risparmio ogni parola in più.

PRESIDENTE. Emendamento n. 13. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

Guido CASTELLI. Io non ho capito. La Presidente dei Democratici di Sinistra ha votato contro?! Mi sembra un fatto politico importante!

PRESIDENTE. Scusate, ripeto la votazione.
Emendamento n. 13. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

(Contestazioni in Aula)

PRESIDENTE. Scusate, chiedo attenzione soprattutto ai Consiglieri segretari.

(Contestazioni in Aula)

PRESIDENTE. No, eventualmente si ripete la votazione (…) Certo, la verifica è stata richiesta.

Guido CASTELLI. No, no, Presidente, l’abbiamo ripetuta due volte! Ma perché i conti non vi tornano!

PRESIDENTE. Si ripete la votazione. Favorevoli…

(Contestazioni in Aula)

PRESIDENTE. Ormai l’appello nominale non è più possibile. I favorevoli all’emendamento alzino la mano…

Guido CASTELLI. No, no, Presidente, l’abbiamo ripetuta due volte, abbiamo contato, non ci sono state obiezioni, quindi…

PRESIDENTE Scusate, ma è proprio perché ci sono state obiezioni sul numero che dovrebbe essere di 18 anche adesso (…) non c’erano astenuti…

Guido CASTELLI. Noi siamo due Consiglieri segretari, allora ci dovremmo essere sbagliati tutti e due!

Pietro MARCOLINI. La somma non dà il numero dei presenti.

Guido CASTELLI. No, no, voi state semplicemente subornando i Consiglieri che hanno avuto un impeto di libertà.

PRESIDENTE. No, no, guardate, la votazione va ripetuta. I favorevoli alzino la mano…

Guido CASTELLI. Comunico che oggi non svolgerò più le funzioni di Segretario, mi metto nei banchi della minoranza. Per oggi mi autosospendo da Segretario perché è una vergogna, falsificate i voti e subornate la volontà liberamente espressa dai Consiglieri.

PRESIDENTE. Guardate, ai sensi del Regolamento…

(Contestazioni in Aula)

PRESIDENTE. Ha chiesto la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Credo che sia arrivato il momento di introdurre la votazione elettronica, lo chiedo per l’ultima volta.

PRESIDENTE. Per favore, Consiglieri, non siamo al mercato. La prego, Presidente, continui pure.

Gian Mario SPACCA. Siccome non ho la capacità di connessione e le competenze di carattere tecnico che mi consentono di fare i collegamenti, quindi chiedo al Presidente di intervenire sotto questo profilo per creare le condizioni di una votazione elettronica.
Faccio un appello a tutto il Consiglio regionale perché interpreti questo momento in modo serio e rigoroso, evitando di cedere alla demagogia e alla spettacolarizzazione del dibattito, perché…

Guido CASTELLI. Lo dice lei che ieri non era in Aula, però faceva gli articoli sull’Ansa! Quindi chi spettacolarizza noi o lei?!

Gian Mario SPACCA. Consigliere Castelli, lei capisce che l’attività dell’amministrazione regionale è un’attività che continua nel corso del tempo, continua quotidianamente e continua anche in questo momento. Il Consiglio regionale si è dato, giustamente, delle tappe di riflessione rispetto alla prosecuzione dei lavori del bilancio particolarmente approfondite in questo momento, per cui era difficile seguire i lavori del Consiglio.
In questo momento in cui i lavori del Consiglio prendono a riferimento il bilancio non a caso siamo tutti qui, tutti, la Giunta e i Consiglieri regionali. Siamo al completo! Difficilmente si riesce a vedere l’Assemblea con tutti i suoi quaranta membri e oggi lo siamo a dimostrazione della serietà del bilancio.
Allora diamo una risposta all’opinione pubblica regionale con un dibattito che sia coerente con la serietà che vogliamo dimostrare.
Credo, e faccio appello alla maggioranza, che abbiamo costruito un bilancio che ha nelle politiche sociali il suo punto di riferimento. Tutto il disegno di bilancio che abbiamo costruito nella previsione degli impegni del 2008 è costruito in risposta ai bisogni di coesione sociale della nostra comunità. Non credo che siano i 50 mila euro dell’emendamento che ha proposto il Consigliere Massi che possano turbare gli equilibri complessivi del nostro bilancio.
Diamo una dimostrazione di buon senso, accettiamo questo emendamento, anche se la risposta della maggioranza… Il Consigliere Castelli deve comunque imparare a contare perché abbiamo fatto i conti e non erano quelli che sono stati dichiarati, quindi la verifica è più che giustificata, però credo che in termini di buonsenso possiamo tutti quanti unanimemente accettare questa indicazione che è perfettamente coerente con gli impegni che abbiamo assunto.

Luciano AGOSTINI. Ora voglio sapere se il Consigliere Castelli autosospendendosi si dimette da Consigliere segretario, oppure, non adempie alle funzioni a cui questo Consiglio l’ha delegato!

PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori e per l’ennesima volta dico – qualcuno dice che sono pedante – che sarebbe bene, e non lo ripeto più, prestare la massima attenzione, lo dico in particolare ad entrambi i Consiglieri segretari, perché non è uno spettacolo bello quando i Consiglieri parlano tra di loro non facendo attenzione alle votazioni e non degnandosi neanche di alzare la mano per votare.
Riprendiamo le votazioni e vi chiedo di stare attenti.
Emendamento n. 14 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento 15 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Ha la parola il Consigliere Pistarelli.

Fabio PISTARELLI. Segue l’emendamento che abbiamo votato poco fa sullo sport per i disabili, cioè l’assistenza alle associazioni che fanno sport per disabili.
Questo è il capitolo generale relativo alla legge n. 18, quello che riguarda la tutela dei disabili per quanto concerne il sostegno alle famiglie e al recupero e riabilitazione.
Pertanto è un capitolo importante, sono 2 milioni di euro di spesa, perché riguarda le funzioni che direttamente si danno alle famiglie per il sostegno alla loro attività e anche di recupero al sociale e alla vita associata da parte di soggetti svantaggiati.

PRESIDENTE. Emendamento n. 15. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento 16 del Consigliere D’Anna. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento 17 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Esprimo la mia soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento Massi che era identico a questo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 17. Ritirato.

Emendamento n. 18 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 19 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Capisco che l’esiguità delle manovre possibili all’interno di questo bilancio non consentano di affrontare un tema importante come quello della disabilità e della non autosufficienza, però volevo rammentare sia all’Assessore alla sanità che all’Assessore alle politiche sociali che nel momento della discussione del nuovo Piano sanitario regionale c’e stato un impegno specifico a potenziare i servizi di natura socio-sanitaria e soprattutto quelli che guardano all’assistenza verso i disabili, verso gli anziani, verso la non autosufficienza.
Siccome quel capitolo non è stato incrementato, addirittura è stato ridotto in questa previsione di bilanci di qualche centinaia di migliaia di euro, non è molto, ma gli impegni che avevamo preso erano per aumentare enormemente questa risorsa.
Quindi chiediamo che almeno venga fatto questo sforzo significativo di aggiungere 500 mila euro. La copertura è assicurata con la riduzione dei costi per le controversie creditori i quali con una attenta politica di bilancio potrebbero essere sicuramente ridotte rispetto alla previsione.

PRESIDENTE. Emendamento n. 19. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 20 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Sarò breve per l’economia di questo Consiglio, ma non siamo stati noi a portare i ritardi che abbiamo.
L’emendamento è per rafforzare i fondi destinati agli Ersu delle Marche che hanno subito da questo bilancio una penalizzazione, mentre le enunciazioni che la maggioranza ha sempre fatto negli incontri pubblici erano per una maggiore attenzione verso le Università marchigiane per rafforzare la loro presenza nel panorama universitario nazionale.
Quindi chiediamo che ci sia un gesto di miglioramento di questo capitolo specifico a vantaggio degli Ersu.

PRESIDENTE. Emendamento n. 20. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 21 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 22 dei Consiglieri Ciriaci, Bugaro, Giannotti, Capponi. Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Lo voglio illustrare in modo molto conciso. Volevamo soltanto fare un’aggiunta ai 250 mila euro che ci sono per la promozione. Sulla promozione ne abbiamo già parlato, stiamo lavorando su tutto quello che significa affermare l’immagine della Regione Marche, quindi mi è sembrato un importo che è rimasto com’era.
Considerando gli aumenti e quant’altro credo che per comunicare nella nostra regione un minimo di anticipo o di incentivo a questa spesa dovrebbe essere aggiunto. Tra l’altro l’abbiamo motivato togliendolo dallo stanziamento della legge n. 12/83, tabella A, che invece è stata rimpinguata ottimamente.

PRESIDENTE. Emendamento n. 22. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 23 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. L’opposizione di questa Regione ha partecipato attivamente alle iniziative di valorizzazione della figura dell’immigrato, specialmente all’estero. Io ho anche partecipato ad un’assemblea del sud America organizzata da questa Regione.
Oggi sono circa 2 milioni i marchigiani che risiedono fuori da questa regione, è un vanto anche del Presidente Spacca – ho sentito il suo discorso ad Ascoli –. Tale plafond per noi può diventare veramente una piattaforma di ampliamento del sistema Marche nel mondo.
Riteniamo del tutto esigua, Presidente, la somma messa a disposizione per queste politiche, anche perché la cosa che chiedono i giovani marchigiani all’estero è quella di implementare le relazioni con la nostra regione, sia per sostenere studi universitari, sia per partecipare a momenti di approfondimento sui temi che si stanno affrontando sul sociale e soprattutto sullo sviluppo economico di questa nostra regione.
Riteniamo che questa piattaforma dei marchigiani all’estero sia una delle nostre grandi prospettive, allora chiediamo – e se non è il caso di metterlo qui lo faremo in altro modo – che questa attenzione vada ulteriormente potenziata.
Questo è un piccolo segno e se non riteniamo che questa cosa possa essere implementa dovremmo comunque tornarci magari con una modifica degli strumenti che abbiamo a disposizione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Chiedo al Consigliere Capponi, Presidente del gruppo di Forza Italia, di ritirare l’emendamento con l’impegno da parte della Giunta di reperire, anche nell’ambito dei fondi che non siano di appartenenza regionale, ma che provengono da altre fonti come gli accordi di programma con lo Stato centrale e con l’Europa – come del resto stiamo facendo – i finanziamenti necessari per sostenere questo programma. Questo è un impegno che la Giunta assume.

PRESIDENTE. Emendamento n. 23. Ritirato.
Emendamento n. 24 dei Consiglieri Mammoli, Rocchi, Badiali. Ha la parola la Consigliera Mammoli.

Katia MAMMOLI. Lo ritiro anche perché c’è un ordine del giorno con l’impegno che ci siamo presi in maggioranza di non proporre emendamenti.

PRESIDENTE. Emendamento n. 24. Ritirato.
Emendamento n. 25 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 26 del Consigliere Massi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 27 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 28 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 29 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento è sempre in relazione ad alcuni impegni che anche la Giunta negli incontri ufficiali – mi riferisco di nuovo a quello di Ascoli – ha prospettato un impegno straordinario per la città di Fermo che sarà la prossima città dove avverrà la manifestazione per la Marche del 2008.
In questo settore della cultura rinveniamo addirittura dei tagli nella spesa corrente, nella spesa ordinaria, quella che viene fatta in collaborazione con le Province, la Regione e gli Enti locali.
Chiediamo che questo fondo strategico della valorizzazione della cultura e dei beni culturali e della loro fruizione nelle Marche possa essere trattato in modo migliore all’interno delle strategie che vengono solo enunciate, ma non attuate.

PRESIDENTE. Emendamento n. 29. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 30 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 31 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Ha la parola il Consigliere Pistarelli.

Fabio PISTARELLI. Gli appelli del Presidente Spacca mi sembrano siano caduti un po’ nel vuoto, perché un dibattito è tale se qualcuno interviene, altrimenti è solo una votazione, siamo al pallottoliere. Questa è la constatazione che facciamo da questi banchi, non so se vedete un’altra Aula con i vostri occhi. Dunque qualche volta ci si dica il perché del no.
Su questo emendamento, siccome riguarda la famiglia, siccome riguarda un capitolo dove non c’è nulla e invece è una legge nostra, chiedo l’appello nominale, così vediamo anche personalmente e responsabilmente qual è l’atteggiamento dei Consiglieri regionali in quest’Aula. Fino adesso non abbiamo ascoltato ancora un intervento su nulla, quando invece abbiamo parlato già di cultura, di disabili, di sociale in genere, di enti locali. Quindi vediamo se sulla famiglia qualcuno interviene, soprattutto coloro che riempiono sempre la loro bocca di tanti propositi e poi in realtà non se ne fa nulla.
Chiediamo 1 milione di euro nel capitolo che riguarda la legge 30 sul il sostengo delle famiglie.
Chiedo l’appello nominale a nome mio e dei Consiglieri D’Anna e Romagnoli.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione per appello nominale partendo la lettera A.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama.
Agostini no
Altomeni no
Amagliani no
Badiali no
Benatti no
Binci no
Brandoni no
Brini assente
Bucciarelli no
Bugaro sì
Capponi sì
Castelli sì
Cesaroni sì
Ciriaci sì
Comi no
D’Anna sì
Donati no
Favia no
Giannini no
Giannotti sì
Lippi sì
Luchetti no
Mammoli no
Massi sì
Mezzolani no
Minardi no
Mollaroli no
Ortenzi no
Petrini no
Pistarelli sì
Procaccini no
Ricci no
Rocchi no
Romagnoli sì
Santori sì
Silvetti sì
Solazzi assente
Spacca no
Tiberi sì
Viventi sì

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 32 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Giannotti.

Roberto GIANNOTTI. L’emendamento serve a marcare una richiesta storica da parte del gruppo di Forza Italia e credo anche largamente condivisa dagli altri Consiglieri di minoranza. Continuerò ad augurarmi che ci sia un soprassalto delle responsabilità da parte dei Consiglieri della vecchia Margherita, oggi l’ala cristiano-sociale del Partito Democratico .
Questo emendamento serve a richiamare un’esigenza, cioè di una Regione che non ha una politica per la famiglia, una Regione che continua a mantenere in piedi un provvedimento, approvato senza il nostro consenso in tempo remoti, che ha una logica assistenzialistica. Non è una legge che vuole accompagnare la famiglia per tutto il percorso, è una legge insufficiente, è una legge inadeguata, rispetto alla quale abbiamo opposto una proposta di legge nuova che è purtroppo congelata in Commissione da un decennio. Questa è la storia di questa Regione.
Nelle Marche grazie a questa sinistra non si può discutere di famiglia, da dieci anni c’è una proposta di legge presentata da Forza Italia che non viene nemmeno posta in discussione nella Commissione competente, quindi è peggio di un paese bulgaro, a parte la logica politica che impera, rispetto alla quale abbiamo avanzato proposte concrete.
Quindi c’è una difficoltà per un regolare funzionamento delle Istituzioni, bisogna porsi questo problema, colleghi, bisogna che come in Parlamento ci sia la possibilità che comunque sia garantito un percorso all’iter legislativo dei provvedimenti, bisogna che le forze politiche si assumano la responsabilità di un sì o di un no.
La proposta di oggi intende aumentare la disponibilità finanziaria perché quella prevista in bilancio è addirittura risibile.
Rilevo che nelle Marche si spende più per le piste ciclabili e molto meno per la famiglia.

PRESIDENTE. Emendamento n. 32. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 33 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Ho fatto questo emendamento per ricordare alla Giunta che questi ultimi due anni sono stati massacranti per i cittadini marchigiani. Non tanto per le operazioni gravissime imposte da questo bilancio con l’introduzione dell’accisa sulla benzina, l’aumento del gas, ecc., ma se ricordiamo anche l’anno scorso abbiamo aumentato del 25% le tariffe del trasporto pubblico locale.
Le somme indicate in bilancio che sono inferiori per l’entità che cerco di ripristinare, rischiano di implementare ancora di più questi costi.
Quindi è una richiesta di rimpinguare il fondo previsto dal bilancio almeno con le somme che sono state erogate dal bilancio regionale per questa stessa funzione nel 2007, perché questo va ulteriormente a penalizzare, a nostro avviso, i cittadini marchigiani, soprattutto i giovani e gli studenti.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Purtroppo, Consigliere Capponi, quello che lei dice è ancora una volta infondato. Non c’è stata nessuna riduzione dello stanziamento del trasporto pubblico locale, salvo prova contraria, la invito a portare le cifre a cui lei ha fatto riferimento.
Lei ha parlato, come pure in un’altra occasione, di dati infondati, cioè patentemente falsi. Per esempio, ripeto ancora una volta, che in materia della pressione fiscale c’è una riduzione dell’1,6 rispetto all’anno precedente.
Per i trasporti, se lei ha un capitolo in riduzione la invito in Assemblea a dimostrare qual è. Perché, anzi, il bilancio del trasporto pubblico locale aumenta di un milione e mezzo, di cui un milione per gli interventi per le stazioni presenziate di cofinanziamento con i Comuni e le Province e con mezzo milione per il rifinanziamento a tutto il territorio del programma Twist.
Se lei invece parla di una difficoltà, nei confronti della quale dovremmo insieme protestare e non neutralizzare la legittima e doverosa iniziativa della Giunta nei confronti di Trenitalia per il rinnovo dei contratti regionali, è un altro discorso, ma entrerebbe in drammatica contraddizione con la vostra iniziativa, che anziché sommarsi alla nostra per ottenere più servizi a prezzi invariati ha cercato invece di buttarli in politica neutralizzando il nostro intervento.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Pistarelli per dichiarazione di voto.

Fabio PISTARELLI. Credo che il Presidente Capponi adesso fornirà anche le cifre all’Assessore che ritiene di non averne bisogno perché da sempre dice “no non è vero, no non è vero”, però neanche lui ci porta nessun documento per dire che è vero quello che dice. Allora come chiede le tabelline a Capponi che tiri fuori le sue e ci dica della Upb eccetera, eccetera, quali sono le somme da fare e se effettivamente rispetto all’anno scorso c’è una riduzione o c’è un aumento. Comunque penso che Franco Capponi in un attimo provvederà sotto questo profilo.
Io voglio fare una dichiarazione di voto agganciandomi anche alle ultime considerazioni dell’Assessore Marcolini.
Non ho mai visto una Giunta regionale mettersi sui binari delle stazioni e bloccare i treni come gli operai della Fiat o di tante aziende in crisi di qualche anno fa. Non l’ho visto mai! Io dovrei vedere una Giunta regionale che evita che Eurostar importantissimi verso Milano o Roma siano tagliati dalle Ferrovie dello Stato, che lo eviti, anzi che aumenti la possibilità di questa regione di usufruire di trasporto su ferro. Invece voi state subendo tagli e penalizzazioni in conseguenza di una debolezza politica. Ecco perché abbiamo protestato vivacemente.
Non si è visto mai che una Giunta regionale vada a fare lo scioperante in piazza. La Giunta regionale deve essere operante e non scioperante! Deve dirci quali sono state le politiche che ha messo in campo su questo terreno e quali sono stati gli obiettivi raggiunti. Obiettivi che mi pare non ce ne sia neppure uno perché stiamo andando indietro, stiamo perdendo terreno e possibilità sul trasporto su ferro dove tutti dicono di voler puntare per dare un’alternativa valida al trasporto su gomma che non ce la fa più.
Qui siamo bloccati, non abbiamo né strade, né treni, né tratte nuove.
Questa è una cosa che deve vedere scioperare i marchigiani verso di voi e non voi verso i vostri amici di Trenitalia e di Ferrovie dello Stato! I vertici, tra l’altro, sono stati indicati da questo attuale Governo nazionale, quello di Prodi, cioè dello stesso segno politico della vostra maggioranza.

PRESIDENTE. Ha la parola i Consigliere Castelli.

Guido CASTELLI. Sottoscrivo pienamente quello che ha detto il mio capogruppo. Mi permetto di integrare, ad adiuvandum, come si dice nelle aule dei tribunali, che questa Giunta in materia di politica fiscale, prima ancora di aver occupato i binari, si è resa protagonista di una serie di proposte, diventate, ahimè, realtà per le Marche, che vanno esattamente nel senso opposto a quanto auspicato dall’Assessore Marcolini.
Se oggi è il giorno della benzina l’anno scorso è stato il giorno del 5% in più del trasporto ferroviario, del 25% in più del trasporto pubblico, del 17% in più del gas che poi si disse solo per le città che non sono montane.
Allora qui siamo di fronte ad una strategia omeopatica di somministrazione pezzo a pezzo, centimetro per centimetro, delle situazioni contro le quali poi la Giunta scende sui binari!
Quindi siamo ancora una volta a sottoscrivere l’elenco dei paradossi, aggiungendone uno, il paradosso ferroviario, il numero 4, quello per cui dopo aver allontanato i cittadini dalla possibilità di utilizzare i mezzi pubblici per effetto della supertassazione, li si mette in condizione di dire grazie al loro carnefice. Questa è una cosa inaccettabile.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Giannotti.

Roberto GIANNOTTI. L’ho detto ieri e lo ripeto oggi. Non mi sembra che l’iniziativa e il ruolo che svolge la Giunta regionale su questo piano meriti un voto di sufficienza, questo perché non riesce a usare il pugno di ferro, così come si vorrebbe, rispetto all’altra parte del tavolo, cioè a Trenitalia.
Vedete, amici della Giunta, non basta fare le sceneggiate in stazione per protestare contro se stessi, perché è stata ed è una mossa propagandistica, considerato che voi siete uno degli interlocutori dei cittadini. Non a caso ieri ho detto che il Presidente Spacca dovrebbe scrivere una lettera di scuse a tutti i pendolari marchigiani per i disservizi che si verificano. Devo far rilevare che ieri il treno delle 7,15 da Pesaro ad Ancona ha avuto 25 minuti di ritardo, questa mattina il treno delle 7,25 da Pesaro a Ancona aveva l’impianto di riscaldamento rotto.
Se continuate a non far rispettare il contratto di servizio, introducendo penali e pretendendo che ci sia materiale rotabile nuovo, i pendolari marchigiani continueranno ad essere penalizzati. Quindi chi viene ad Ancona per lavorare è costretto a subire anche il disagio di mezzi di trasporto inadeguati.
Il senso politico del provvedimento è questo, chiede che vi dovete muovere per fare in modo che si possano risolvere i maniera radicale i problemi del servizio ferroviario.

PRESIDENTE. Ha la parola il Presidente Spacca.

Gian Mario SPACCA. Vorrei intervenire anche sugli altri argomenti che sono stati introdotti in modo che abbiamo chiari i termini generali di riferimento.
Supertassazione delle Marche nei confronti della propria comunità. Io non direi, se facciamo una valutazione di carattere generale tra le Regioni d’Italia vediamo che i tributi propri delle Marche ci pongono al nono posto. Questo è il livello di pressione fiscale che introduciamo verso i nostri cittadini. Al primo posto in questa graduatoria c’è la Regione Lombardia subito dopo seguita dalla Regione Veneto che chiedono ai loro cittadini risorse, poi faremo anche un capitolo specifico sulla sanità che sarà molto divertente fare.
Questo è il parametro di riferimento in termini di pressione fiscale oggettiva che ci danno i dati Istat.
Vorrei dire anche che il nostro livello di pressione fiscale si caratterizza proprio per i termini di equità fiscale che introduce. Mentre queste Regioni hanno introdotto elementi di tassazione indifferenziati rispetto alla propria popolazione, noi abbiamo introdotto elementi distintivi, per cui due marchigiani su tre – è bene che ce lo chiariamo, l’ho detto ieri in un incontro con i giornali, ma è bene che lo ripeta questa mattina vista l’esigenza del Consigliere Castelli in modo che sia scandito perfettamente nelle vostre menti – non sono toccati dall’aliquota Irpef dell’addizionale regionale. E’ il 68% dei marchigiani che sono al di sotto dei 15 milioni di euro.

Guido CASTELLI. Questo è successo grazie a Berlusconi.

Gian Mario SPACCA. No, stiamo parlando di addizionali regionali, ci vogliamo capire oppure no! Cioè le addizionali deliberate da questo Consiglio regionale, quelle introdotte da noi con le nostre Finanziarie. Dunque voi sapete che sotto i 15 mila euro i marchigiani non pagano alcunché in termini di addizionali regionali.

(Discussione in Aula)

PRESIDENTE. Per cortesia, fate concludere.

Pietro MARCOLINI. La Lombardia e il Piemonte fino a tre mesi fa tassavano tutti quanti.

Gian Mario SPACCA. Andate a fare un’analisi in termini di benchmarking con le altre Regioni per verificare come è il décalage delle aliquote Irpef rispetto ai propri cittadini, andate a verificare quello che succede in Lombardia o in Veneto e troverete questa differenziazione.

Pietro MARCOLINI. Abbassano adesso quello che noi facciamo da quattro anni.

(Discussione in Aula)

PRESIDENTE. Non mi obbligate, Consiglieri, a mandare i cineoperatori fuori dall’Aula. Prego, Presidente, concluda.

Gian Mario SPACCA. Quindi, ripeto, siamo la nona Regione d’Italia come indicatore di pressione fiscale rispetto ai propri cittadini e al primo posto c’è la Lombardia. Abbiamo delle fasce di pressione differenziate rispetto ai nostri cittadini, per cui quelli a reddito più basso non pagano alcunché e c’è una progressività rispetto ai livelli più elevati. Quindi c’è un principio di equità che cerchiamo di rappresentare adeguatamente.
Rispetto alle questioni che avete introdotto, noi le conosciamo, abbiamo accumulato dei ritardi di cui abbiamo preso atto anche in termini di responsabilità, stiamo rilanciando nei confronti del Governo nazionale una vertenza che riguarda il tema infrastrutturale sia in termini reali che di servizi di questa Regione, abbiamo chiesto un incontro al Presidente Prodi, stiamo costruendo l’agenda di questo incontro riferita alle infrastrutture sia di carattere reale che di carattere di servizio, entro pochi giorni faremo questo incontro che ci è stato preannunciato e avremo delle risposte puntuali.
Vorrei anche precisare, sempre sulla base di dati oggettivi – vorrei che mi ascoltaste – con cui vi chiedo di confrontarvi, che rispetto agli anni passati sta incrementando il trend delle risorse che il Governo centrale riserva alla nostra Regione. Stiamo salendo in questa disponibilità di risorse non tanto rispetto ai fondi che vengono trasferiti automaticamente sulla base dei dati della popolazione, i cosiddetti fondi unici di una volta, ma stiamo salendo nella disponibilità di risorse che il Governo centrale eroga alla nostra Regione sulla base di progetti finalizzati, come quello che abbiamo presentato ieri rispetto ai dissesti idrogeologici, alla difesa della costa e alla difesa del suolo.
Stiamo aumentando la nostra disponibilità in termini di risposte concrete ai problemi della nostra regione. E questo è un altro dato da tenere in considerazione perché noi oggi stiamo affrontando il tema delle risorse proprie della nostra regione che diminuiscono, perché diminuisce anche il livello di pressione fiscale – come diceva Marcolini – dell’1,6% rispetto alla nostra comunità – ma che viene compensato ampiamente dalle risorse che vengono a noi dallo Stato attraverso fondi progettuali, attraverso progetti specifici, Apq, e dall’Unione europea attraverso progetti speciali e non soltanto attraverso fondi strutturali.
Quindi a disposizione della nostra comunità mettiamo risorse maggiori per intervenire anche sugli aspetti infrastrutturali, come voi vedete girando per le Marche.
Quindi si va ad invertire un trend negativo che è decennale, purtroppo, nella vita delle Marche, ma che ha dato in questo periodo i primi segni di inversione di tendenza.
Rispetto alla vertenza specifica con Trenitalia bisogna distinguere, perché c’è una vertenza di carattere nazionale e una vertenza di carattere regionale.
Rispetto alla vertenza di carattere regionale noi non abbiamo chiuso la partita, anzi la teniamo aperta, e rispetto anche ai specifici ritardi che i treni verificano quotidianamente chiediamo il rimborso a Trenitalia. Per cui c’è un capitolo nel nostro bilancio che raccoglie le risorse che noi addebitiamo a Trenitalia per tutti i disservizi che Trenitalia manifesta quotidianamente. Chiuderemo la vertenza soltanto nel momento in cui le condizioni che ci offriranno saranno garantite dal servizio reale erogato ai cittadini marchigiani. Questa è la risposta sul piano della vertenza regionale.
Sul piano della vertenza nazionale credo che dovremmo stare tutti quanti uniti, come veniva auspicato, per far sì che la nostra Regione parli con una voce sola, alta e tonante, nei confronti del governo nazionale e di tutte le Istituzioni, anche quelle di carattere amministrativo, che attuano la politica del nostro Paese. Quindi bisogna guardare il problema non dal punto di vista delle forze politiche ma dal punto di vista della comunità regionale, che può trovare un’unica voce nella rappresentanza degli interessi comuni rispetto al Governo centrale di qualsiasi colore e di qualsiasi forma politica esso sia. Credo che su questa vertenza nazionale delle Ferrovie possiamo parlare tutti quanti lo stesso linguaggio.

PRESIDENTE. Emendamento n. 33. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 34 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi.. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Il nostro intervento su questa materia è per sollecitare la Regione a riprendere un ruolo di politica attiva nella gestione dei rifiuti. Nel senso che le deleghe che abbiamo dato al territorio in tutte le realtà non funzionano e non danno i risultati attesi sia sotto un punto di vista della riduzione della riduzione della produzione di rifiuto, sia dal punto di vista dell’aumento della raccolta differenziata e quella della realizzazione delle infrastrutture previste dalle normative nazionali ed europee per il trattamento dei rifiuti.
Quindi questo è uno stimolo di dire all’Assessorato all’ambiente di riprendere una politica attiva nella gestione dei rifiuti, cosa che in questi ultimi anni è stata abbandonata o sottoalimentata.
Questa è una carenza che sentiamo perché il processo che era stato avviato, che in larga parte condividiamo, rischia di avere un suo blackout proprio perché l’impegno della Regione viene meno e quello degli enti locali, in una situazione anche di difficoltà interna ai loro bilanci, non ha l’ossigeno sufficiente per poter portare avanti un programma che va nella direzione auspicata.

PRESIDENTE. Emendamento n. 34. Lo pongo in votazione. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 35 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. E’ un emendamento che abbiamo fatto in raccolta di una sollecitazione avvenuta durante le audizioni del bilancio cosiddetto partecipato, perché è stata una partecipazione sorda dove ognuno ha detto quello che pensava, ma dove non c’è stata nessuna interlocuzione.
Questo emendamento va a sostenere uno sforzo degli enti locali, aiutati anche dalla Regione e che hanno impianti di valorizzazione turistica del nostro territorio soprattutto riguardano alle infrastrutture capaci di generare l’aumento della presenza di turisti e della qualità della nostra offerta nelle aree montane – mi riferisco agli impianti scioviari che sono stati sostenuti nel tempo anche dalla Regione – rischia di non essere ultimato e di non essere concentrato.
Abbiamo bisogno di fare questo sforzo ora, tutti insieme, perché non si può fare un pezzetto alla volta quando si vuole valorizzare un circuito di attrazione turistica riferita allo sport invernale. Questo rischia di penalizzare nel tempo qualora non concentriamo le risorse. Questa è una spesa in conto capitale, quindi non va a toccare la struttura del bilancio.
Quindi chiediamo che questo possa essere un impegno aggiuntivo della Giunta regionale che ha già fatto una parte del suo percorso di sostegno, ma non l’ha completato, rischiando di vanificare anche quello che di buono finora era stato messo in campo.
Chiedo il voto per appello nominale a nome mio e dei Consiglieri Bugaro e Lippi.

PRESIDENTE. Emendamento n. 35. Passiamo alla votazione per appello nominale partendo la lettera b.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama.
Badiali no
Benatti no
Binci no
Brandoni no
Brini assente
Bucciarelli no
Bugaro sì
Capponi sì
Castelli sì
Cesaroni sì
Ciriaci sì
Comi no
D’Anna sì
Donati no
Favia no
Giannini no
Giannotti sì
Lippi sì
Luchetti no
Mammoli no
Massi sì
Mezzolani no
Minardi no
Mollaroli no
Ortenzi no
Petrini no
Pistarelli sì
Procaccini no
Ricci no
Rocchi no
Romagnoli sì
Santori sì
Silvetti sì
Solazzi no
Spacca assente
Tiberi sì
Viventi sì
Agostini no
Altomeni no
Amagliani no

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 36 dei Consiglieri Ciriaci, Bugaro, Giannotti, Capponi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 37 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 38 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Subemendamento n. 039 del Consigliere Capponi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 39 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Decade.

Emendamento n. 40 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 41 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 42 dei Consiglieri Ciriaci, Bugaro, Giannotti, Capponi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 43 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 44 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 45 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Ha la parola il Consigliere Pistarelli.

Fabio PISTARELLI. Altro emendamento sociale, ma ritengo che ormai l’atteggiamento della maggioranza sia chiaro, non ha intenzione di discutere nessun emendamento di merito perché mi pare di aver colto anche dalle parole di uno dei Consiglieri della maggioranza – non mi ricordo chi – che ci sia l’impegno a non votare nulla.
Ritengo, pertanto, che sia assolutamente inutile illustrare il contenuto. Questi sono i servizi dell’infanzia, sono i servizi che i Comuni vedono con estrema difficoltà la possibilità di affrontarli ed erogarli alle tante famiglie che li chiedono. Parliamo di asili nido, parliamo di cose che mancano nelle nostre città, alle città medie come quelle dei nostri capoluoghi che non hanno questo tipo di sostegni. Questo emendamento sostanzialmente dice questo.
Comunque, visto che l’atteggiamento della maggioranza ormai non è assolutamente di apertura al dialogo, ci comporteremo di conseguenza.

PRESIDENTE. Emendamento n. 45. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 46 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 47 dei Consiglieri Pistarelli, Castelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Articolo 2. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

Fabio PISTARELLI. Chiedo la verifica del voto.

PRESIDENTE. Bene, facciamo la verifica della votazione.

(Il Consiglio approva)

Articolo 3
Emendamento n. 48 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 49 del Consigliere D’Anna, che ha la parola.

Giancarlo D’ANNA. Credo che a questo emendamento bisognerebbe prestare un po’ di attenzione anche perché nelle settimane scorse ci sono state alcune polemiche per quanto riguarda i fondi a disposizione della sicurezza. Credo che l’importo previsto sia talmente basso che sfiora quasi il ridicolo, ci sono solo 350 mila euro. Con questi fondi lo scorso anno sono state accettati solo 13 progetti presentati da diversi Comuni con importi insufficienti a garantire anche ad altri Comuni che in futuro volessero partecipare con progetti relativi alla sicurezza.
Se andiamo a dividere l’importo di 350 mila euro per i Comuni della nostra regione vediamo che viene fuori un investimento della Regione di soli euro 3,50 al giorno.
Quindi l’emendamento va nella direzione di aumentare questo capitolo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 49. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Articolo 3. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Articolo 4
Emendamento n. 50 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questo emendamento tende a recepire una richiesta emersa a livello di Cal che nella sua relazione chiede al Consiglio regionale di poter avere una certificazione del bilancio regionale. Questo per quale motivo? Soprattutto perché in questa Regione non vivono i revisori dei conti per il bilancio regionale, la Corte dei Conti a nostro avviso non fa un attento esame di tutto quello che avviene all’interno della gestione specifica del bilancio di questa Regione. Si torna a chiedere, anche rispetto a tutta la partita dei derivati, della contrazione di swap e Bor, che ci sia una agenzia esterna che certifichi la nostra buona condotta dal punto di vista di gestione del bilancio regionale.
Questo emendamento introduce una spesa che è di soli 50 mila euro, ma avremo per la prima volta una certificazione esterna su cui non dovremo più accapigliarci sul dire che una somma è vera o è falsa, perché i nostri conteggi portano una cosa e quelli della Giunta ne portano un’altra.
Comunque a fine anno, quando andiamo a definire le perdite del bilancio, normalmente abbiamo ragione noi, perché le perdite ogni anno sono notevolmente superiori a quelle che vengono indicate con il pareggio ogni volta che viene prevista una programmazione finanziaria.
Questa è una richiesta del Cal, quindi ritengo che il Consiglio regionale debba aderire a una richiesta di trasparenza che le altre autonomie locali ci chiedono e che invece poi questa Regione chiede a loro. Quindi è una cosa di reciprocità.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Siamo contrari perché tutti gli elementi della trasparenza e dell’informazione sono a disposizione di ogni Consigliere regionale e di tutte le Istituzioni.
Sorprende che di fronte alla possibilità di ridurre le spese per consulenze esterne se ne chiede una di certificazione come questa. Perché non è vero, ancora una volta, che chiediamo ai Comuni e alle Province. Quindi lei costantemente dice bugie in un’Aula pubblica. Noi non abbiamo mai chiesto la certificazione né a Comuni né a Province. (…) Anche i rendiconti la Regione li presenta correttamente, non dica sciocchezze, Consigliere, quindi rendicontiamo con la soddisfazione degli organi istituzionali preposti.
Siccome questo emendamento ha un valore semplicemente politicamente punitivo e ritorsivo, è del tutto evidente che siamo contrari.
Se invece esiste, come è stato fatto nel passato per la gestione del debito pubblico, per la gestione dei derivati, per aspetti specifici del bilancio, una zona di minore consapevolezza – e non di informazione perché questa è totale perché con attiweb ogni nostra deliberazione e ogni nostra variazione di capitolo di bilancio è disponibile dopo mezz’ora che la variazione è stata fatta, quindi ci vuole un po’ di pazienza, ci vuole un po’ di lavoro, su cui la prima ad essere disponibile e a dover essere paziente e tenace è la Giunta – c’è un impegno anche allo sforzo e alla comprensione da parte di tutti quanti.
Come voi sapete, peraltro, la fiducia circa le società di certificazione, se uno dovesse pensare alle situazioni della Cirio o della Parmalat o dei Tango bond argentini, non è di assoluta certezza.
La certezza sta nelle regole, nel rispetto della legge, nella trasparenza e nella discussione nelle sedi istituzionali, cosa che doverosamente siamo tenuti a fare, ma che non può essere richiesta e non agita.
Ce lo siamo detti informalmente, con il Consigliere Castelli abbiano anche ipotizzato una scaletta di argomenti di discussione, abbiamo la possibilità di farlo gratuitamente, chiamiamo consulenti esterni di parte come ognuno vuole fare, senza però spendere inutilmente soldi.
La disponibilità è piena, Consigliere Capponi, a partire dai primi giorni del mese di gennaio se vogliamo aprire una sessione circa la corrispondenza delle poste, circa la trasparenza del bilancio, circa la gestione attiva del debito e dei derivati, possiamo cominciare formalmente e non formalmente, anche con gli opportuni confronti storici come il Vicepresidente, già Assessore al bilancio, motivatamente suggerisce.
Quindi lì si vedrà esattamente quello che stiamo facendo adesso, quello che è successo nel passato e quello che potrà accadere nel futuro se siamo rispettosi delle regole.

PRESIDENTE. Emendamento n. 50. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 51 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Solo perché non vorrei non sia compreso per la stringatezza della proposta, nel senso che nel 2007, per quanto riguarda il servizio civile in questa Regione si era verificato il fatto che solamente alcune zone hanno potuto usufruire della collaborazione di tanti giovani che hanno scelto di fare questo servizio che, secondo noi, è strategico e importante per poter coinvolgere i giovani in una società come la nostra che li coinvolge sempre più tardivamente.
Il servizio civile è uno dei vanti anche del nostro Governo di centro-destra nei cinque anni, è stato introdotto dal Governo Berlusconi.
Quindi riteniamo che oggi sia una delle misure più importanti per sostenere molti livelli di questa Regione tra cui quelli del sociale, ma più che altro è una forma educativa, di presa di coscienza e di contatto con le problematiche della nostra società.
Per questo avevamo chiesto già nell’assestamento di mettere a disposizione più risorse per finanziare più progetti. Voi conoscete il disequilibrio che è avvenuto perché soltanto due Province hanno ottenuto finanziato il servizio civile e pochissimi progetti anche del mondo del volontariato sono risultati nella graduatoria utile.
Quindi chiediamo che per il 2008 la Regione ‘metta in campo un fondo che poi possa essere alimentato anche dai fondi degli enti locali, per poter arrivare a coprire non solo le 600-700 unità che ci finanzia il Governo nazionale, ma per poter arrivare almeno alle 1000-1200 unità. Questo potrebbe soddisfare quasi il 100% della richiesta di servizio civile che in questa regione, in quanto nel 2007 mi sembra che i numeri si siano fermati per circa 1400-1500 unità.
E’ un piccolo segno per dire che anche la Regione sostiene il servizio civile volontario e soprattutto per coinvolgere i giovani.
Non voglio ricattare il Presidente Spacca, ma ad Ascoli mi sono piaciuti due o tre passaggi della sua relazione, che condividiamo pienamente. Il discorso dei giovani, renderli sempre più partecipi all’interno della società marchigiana. Perché noi li inseriamo molto tardivamente e non abbiamo gli effetti positivi dei giovani su questa società, non c’è una intraprendenza immediata, non conoscono quello che facciamo noi, non conoscono quello che fanno gli enti locali, non conoscono quali sono i sacrifici degli enti locali per garantire i servizi sociali.
Allora su questo, che è un costo molto contenuto rispetto ai benefici che ne potremo avere, ritengo che la Regione dovrebbe impegnarsi un po’ di più. Lo chiedo anche alle forze di maggioranza, questo emendamento non è strumentale, è un segno per cominciare a dire che questa è una cosa che serve al territorio marchigiano. Quanti più giovani vengono a contatto con l’appartato pubblico, con l’apparato dei servizi sociali, con l’apparato delle organizzazioni di volontariato, quanto più noi avremo una società matura e responsabile.
Anche qui non mi fisso sull’accoglimento dell’emendamento, mi propongo che questa sia una riflessione che possa essere condivisa se vogliamo trovare, come dite voi, dei campi comuni su cui lavorare. Pertanto questo è uno dei campi su cui noi siamo disponibili a lavorare e dare il nostro contributo così come chiedono anche gli enti locali, sia quelli di centro-sinistra che quelli di centro-destra.

PRESIDENTE. Emendamento n. 51. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 52 dei Consiglieri Castelli, Pistarelli, D’Anna, Romagnoli, Silvetti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 53 del Consigliere D’Anna. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 54 del Consigliere Solazzi. Ha la parola il Consigliere Castelli.

Guido CASTELLI. Spero che questo emendamento passi, perché un mio precedente emendamento prevedeva un incremento di 100 mila euro. E’ stato bocciato, forse è stato ritenuto eccessivo quel tipo di incremento, però vorrei ricordare che nella proposta di previsione c’è un finanziamento pari a 386 mila euro per i corsi di orientamento musicale.
Convenientemente il Consigliere Solazzi vuole almeno assicurare il mantenimento del livello dei 400 mila che hanno alimentato questa cosa che è molto seria. Perché qualcuno pensando alle bande sorride, anche l’Assessore Marcolini, ma questa è un’attività che, come dice spesso Spacca, per l’attività giovanile e di sostegno in realtà è un sussidio all’attività scolastica e quella di poter avvicinare alla musica le persone è una politica socialmente qualificata. Del resto un anno di orientamento musicale costa meno della Giornata delle Marche.
Quindi credo che sia giusto per un’attività che si sviluppa per dieci mesi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Solazzi.

Vittoriano SOLAZZI. Debbo dire che non sono d’accordo su quanto detto dal collega Castelli in riferimento all’Assessore Marcolini, perché voglio ricordare che con tutte le difficoltà che la composizione di questo bilancio contemplava è stato previsto un importo molto vicino a quello previsto lo scorso anno.
Convengo, invece, sul fatto che questo tipo di attività prima ancora di essere culturale è un’attività di tipo sociale.
Quindi se era possibile, senza sparare cifre a caso, ripristinare il livello dello scorso anno con i 17 mila euro, è una cosa che pongo all’attenzione dell’Assemblea. Però voglio sottolineare, Consigliere Castelli, che con tutte le difficoltà la Giunta ha fatto una proposta. Ripeto, che è quasi in linea con la previsione dello scorso anno. E non è una cosa da poco viste le difficoltà.

Presidenza del Vicepresidente
David Favia

PRESIDENTE. Emendamento n. 54. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

Emendamento n. 55 del Consigliere Solazzi, che ha la parola.

Vittoriano SOLAZZI. Nella sostanza questo emendamento prevede una spesa ulteriore per l’Ente di 15 mila euro, però in considerazione del bilancio di previsione che stiamo approvando e della proposta di atto amministrativo che dovremo approvare successivamente.
Perché ho fatto questo emendamento? Nel bilancio di previsione che stiamo approvando sono previsti 85 mila euro in favore delle Unioni dei comuni e nella proposta di atto amministrativo c’è una suddivisione fra le Unioni dei comuni e le Comunità montane di un certo tipo.
In considerazione del fatto che le Unioni dei comuni hanno delle difficoltà per chiudere i bilanci del 2007 la proposta che faccio è questa: inalterato il trasferimento alle Comunità montane con questo provvedimento che porta a 100 mila, quanto da prevedere nel bilancio che stiamo approvando, però vale la considerazione del combinato disposto fra questo e la proposta di emendamento che ho presentato per quanto riguarda l’atto amministrativo, in cui invece si prevede una diminuzione di 100 mila euro alla Comunità montana a favore delle Unioni dei comuni.
Da che cosa è determinata questa proposta – che non cambia nulla rispetto a quanto percepirà alla fine il sistema delle Comunità montane – ? È determinata dal fatto che nel momento in cui approviamo oggi l’atto amministrativo, la cifra è immediatamente disponibile e consente all’Unione dei comuni di chiudere i bilanci del 2007, cosa che sarebbe un po’ più difficoltosa se questa cifra la ritrovassimo comunque nel bilancio di previsione.
Peraltro, per far chiudere questa operazione, che garantisce alla Unione dei comuni la possibilità di chiudere i bilanci 2007 e garantisce lo stesso flusso alle comunità montane, il differenziale è rappresentato solo da 15 mila euro.
Quindi credo che l’emendamento sia assolutamente accoglibile perché non muove nulla se non una previsione di 15 mila euro in più a favore delle Unioni dei comuni.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Le questioni sollevate dal Consigliere Solazzi sono meritevoli di attenzione. Suggerisco, come per le vie brevi ci siamo potuti dire, ma è bene una valutazione dell’Aula, che vengano rinvenute le somme mancanti pari anche all’emendamento successivo segnalato dal Consigliere Badiali e altri di 15 mila euro, rimandando alle prossime settimane l’allocazione precisa delle risorse con il concorso delle Comunità montane e delle Unioni dei comuni.
Quindi chiedo il ritiro del primo con l’approvazione dell’emendamento che segue che fa la provvista finanziaria. Mentre per l’esatta allocazione delle risorse chiedo qualche settimana di approfondimento.

Vittoriano SOLAZZI. Sostanzialmente non cambia nulla, la mia preoccupazione è soltanto determinata dal fatto della difficoltà delle Unioni di chiudere il bilancio 2007 perché questi sono soldi a valere sul quel bilancio. Però sono disposto a ritirare questo emendamento, si accoglie quello di Badiali che comunque, prevedendo 15 mila euro in più, prevede 100 mila euro nel bilancio e non nell’atto amministrativo, con l’intesa che recepiamo che comunque queste provviste vanno a risolvere il problema delle Unioni dei comuni.

PRESIDENTE. Emendamento n. 55. Ritirato.

Emendamento n. 56 del Consigliere Badiali. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio approva)

Emendamento n. 57 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. E’ comprensibile già in se stesso, nel senso che in questa Regione da una parte si dice che si vuole promuovere la politica turistica, poi ci sono minori risorse da destinare a questo settore.
E’ positivo il fatto che ci siano risorse della Comunità europea attraverso i Bei, anche se non sono poi la manna che viene dal cielo nel senso che è comunque una risorsa ad interesse agevolato, non è più di tanto, ma ritengo che ci sia il bisogno anche di incentivare la promozione. Dato che i sistemi turistici locali che abbiamo attivato – o che abbiamo contrastato nell’attivazione per una autonoma scelta di costituzione con una delibera che penso sia del tutto estranea alla situazione marchigiana – ritengo che una incentivazione che è venuta meno in questi ultimi anni potesse ridare slancio a questi sistemi all’interno della promozione di prodotti turistici anche innovativi, anche di nuova generazione.
La carenza di risorse che negli ultimi anni è scemata notevolmente in questa Regione a mio avviso oggi mette a rischio la diffusione di un’immagine coordinata, ma sviluppata, dell’offerta turistica regionale.

PRESIDENTE. Emendamento n. 57. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 58 dei Consiglieri Ciriaci, Bugaro Capponi. Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. Questo emendamento riguarda le attività promozionali, di ricerca e di sostegno. Facendo parte della III Commissione ho visto che a volte ci mancano degli elementi per poter a volte valutare alcune situazioni. Quindi dare un sostegno al sistema e alle strutture per essere più critici nella valutazione dei punti deboli o dei punti di forza dell’agroalimentare marchigiano.
Mi appello su questo per avere più chiarezza nel momento in cui andiamo ad analizzare delle difficoltà o degli incentivi da attribuire.

Presidenza del Presidente
Raffaele Bucciarelli

PRESIDENTE. Emendamento n. 58. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 59 del dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 60 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 61 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Abbiamo in questa Regione un Pear che ha dato pochissimi risultati rispetto a quanto ci si aspettava da quella proposta. Riteniamo che una parte del fallimento di questa politica possa essere avvenuta anche da una mancata partecipazione degli enti locali ad una strategia di riduzione dei consumi e di autoproduzione di energia.
I Comuni per avere una situazione sotto controllo devono avere dei piani energetici comunali, a nostro avviso, che puntano soprattutto allo sviluppo delle fonti rinnovabili, alla riduzione dei consumi nel sistema della gestione dei servizi pubblici. Quindi su questo bisognerebbe puntare di più.
La previsione in bilancio per sostenere questi aspetti è del tutto irrisoria e non consente a una piattaforma di Comuni anche importanti di poter accedere a risorse per poter fare i Piani energetici comunali.
Riteniamo che una forma di partecipazione e di sensibilizzazione importante sia quella del sostenere questi studi, soprattutto perché i Comuni in questo momento non hanno risorse libere, hanno bilancio ancora ingessati dalle ultime manovre. Quindi questo potrebbe contribuire a stimolare in altrettanti 10.-12-15 Comuni della Marche dei piani energetici ulteriori.

PRESIDENTE. Emendamento n. 61 Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 62 del Consigliere Binci, che ha la parola.

Massimo BINCI. Questo emendamento attribuisce una cifra significativa di 1 milione di euro al Comune di Falconara per permettere interventi per la sicurezza dei cittadini e per la mitigazione del rischio industriale e dei relativi effetti ambientali.
Questo perché c’è una situazione particolare di difficoltà di bilancio in cui si trova il Comune di Falconara per le funzioni di sicurezza rispetto ai rischi industriali e di sanità per l’inquinamento industriale e per le funzioni al servizio della comunità regionale. La raffineria produce prodotti per tre regioni dell’Italia centrale (Marche, Umbria, Abruzzo e parte dell’Emilia Romagna) attualmente il 60% dell’energia elettrica prodotta, il 30% di tutta quella che necessità nelle Marche, viene prodotta dalla centrale di Falconara.
Questo purtroppo crea un impatto ambientale e anche dei problemi legati alla sicurezza che un Comune con una situazione economica disastrata non riesce a garantire.
Quello che pongo con questo emendamento è il diritto alla sicurezza e alla salute dei cittadini che è un obbligo primario di un Comune che è il referente primo per la sicurezza e la salute pubblica.
Se questo Comune non può garantire questo è poi anche in funzione del servizio che dà al territorio regionale perché è sede di aeroporto regionale, è un nodo ferroviario importante, ha un pontile di attracco delle petroliere che spesso causano incidenti e sversamenti che ricadono sulla spiaggia e che vanificano tentativi di riqualificazione del territorio.
Con questo emendamento chiedo che in questa fase le funzioni di tutela della sicurezza e della salute dei cittadini vengano fatte carico in maniera surrettizia solo per questo anno, rispetto alla tabella C, con un intervento straordinario da parte della Regione Marche.
Ho anche presentato, assieme ad altri Consiglieri, un ordine del giorno in cui si chiede un riconoscimento – lì non ci sono costi, c’è solo un impegno – del ruolo di servizio che il Comune di Falconara svolge rispetto ad alcune attività strategiche.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Mammoli.

Katia MAMMOLI. Chiedo al Consigliere Binci di ritirare questo emendamento, sia perché era un impegno che ci eravamo presi un po’ tutti all’interno della maggioranza, sia perché è stato già presentato un ordine del giorno che tra l’altro ho firmato in quanto politicamente sono d’accordo che ci sia un’attenzione su Falconara per tutti i problemi che conosciamo. Però forzare la mano attraverso un emendamento e poi presentare un ordine del giorno mette anche in difficoltà chi magari ha già voluto firmare, appunto, questo ordine del giorno.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Amagliani.

Marco AMAGLIANI. Conosco bene quali sono i problemi della città di Falconara, li conosco perché li ho vissuti, li ho vissuti anche nell’ultima fase, è una situazione delicatissima. In questa situazione delicatissima non sarà certo un milione di euro che potrà risolvere la questione dei cittadini. Perché purtroppo per i guasti prodotti da chi nelle ultime due consigliature ha gestito quella città, disgraziatamente i cittadini di Falconara saranno chiamati a pagare tasse al massimo livello – parlo di Ici, di servizi a domanda individuali – per molti e molti anni ancora.
Allora faccio l’invito al Consigliere Binci di ritirare questo emendamento perché non è questo emendamento che risolve i problemi di questa città.
I problemi di Falconara vanno risolti costruendo dei tavoli e verificando la possibilità che tutti quanti insieme (Comune, Provincia, Regione), utilizzando anche risorse che andremo a verificare nel futuro, tengano conto del fatto che quella città purtroppo sopporta il peso tremendo di una infrastrutturazione pesante che crea dei problemi, al di là dei problemi di carattere finanziario che oggi quella città è costretta a patire.
Quindi dobbiamo trovare una soluzione che sta nel solco di un ordine del giorno, che anch’io ho firmato, che faccia comprendere davvero agli organismi e agli enti di livello superiore qual è il peso che la città sopporta per questo tipo di infrastrutturazione, parlo di aeroporto, di superstrada, di raffineria Api, casello autostradale, quindi una infrastrutturazione pesante.
Se le cose stanno così invito tutti a non mettere un più uno, perché anch’io potrei fare un emendamento e invece che scrivere un milione scrivo un milione e mezzo, e sono stato il più bravo! No, non sono stato più bravo, sarei stato un irresponsabile come Assessore di questa Giunta regionale, conoscendo i problemi di questo bilancio e sapendo che non sono queste le condizioni che servono e che non esistono le condizioni per dare una risposta di quel genere.
Anche ieri ho portato in Giunta regionale una deliberazione, approvata, che affida alla città di Falconara – peraltro con il parere favorevole del Cal – 300 mila euro sui 600 disponibili per piste ciclabili e vie di fuga rispetto alla raffineria Api, queste sono per ora le risorse. Così come abbiamo concesso i 300 mila euro al Visentini nell’anno che sta per concludersi. E credo che dovremmo fare, rispetto agli impegni che ci siamo assunti con questa Giunta, la stessa cosa nell’anno 2008. Ma oltre a questo occorre studiare insieme la possibilità e intervenire davvero nei confronti del Governo nazionale affinché quel regolamento sull’articolo 113 della Finanziaria 2001 venga finalmente fatto e vengano trovate lì le risorse necessarie e indispensabili per dare una risposta alla città di Falconara all’altezza della situazione.
Mi sento di dirlo perché razionalmente, come lo sono sempre stato in tutta la mia vita, voterò contro questo emendamento, ma questo non può essere poi riconosciuto come il fatto che l’Assessore Amagliani, che è stato anche amministratore della città di Falconara, non abbia a cuore le sorti di quella città. Le ho a cuore credo come tutti i falconaresi, come tutti voi e come questa Giunta regionale che gli impegni li ha presi nei confronti di quella città il 25 giugno scorso.
Proprio in questo senso inviterei tutti a non strumentalizzare la questione e dare risposte all’altezza che stanno nel solco delle cose che ho detto.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Silvetti.

Daniele SILVETTI. Per dire che invece io voterò questo emendamento, credo che sia una logica conseguenza del dibattito che si sta affrontato sul territorio di Falconara che in realtà è una questione che, secondo me, riguarda tutta la regione.
Sicuramente l’Assessore Amagliani non si può scrollare di dosso la responsabilità dicendo che voterà contro questo emendamento che, invece, è una presa di posizione molto forte, molto concreta, che i cittadini chiedono quotidianamente. Quindi va fatto un plauso al Consigliere Binci di essersi fatto carico di questo.
Proprio per i motivi di grave rischio che quotidianamente vive questa città, credo che la Regione debba assumersi sia quegli impegni che ha assunto a cospetto del Governo nazionale con l’ordine del giorno, che ho sottoscritto anch’io, che con un fatto concreto come questo stanziamento, che per quanto più o meno corposo, sicuramente dà un segnale molto positivo. Che è il segnale che chiedevano i comitati, lo chiedevano anche all’Assessore a quell’assemblea pubblica, che oggi invece vede, forse per responsabilità politica verso la Giunta di cui fa parte, rinunciare.
Il Consiglio oggi, invece, si può far carico di un emendamento importante che dà il segnale e il senso di ciò che l’azione politica della Regione deve assumersi fin da questo atto.
Chiedo l’appello nominale a nome mio e dei Consiglieri Pistarelli e Capponi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Questa è un po’ anche una contraddizione della Giunta. Noi abbiamo votato pochi mesi fa un atto che è fortemente lesivo e illegittimo rispetto al sostengo che abbiamo dato al Comune di Falconara, invitandola a usare fondi di specifica destinazione per la copertura di debiti ordinari di bilancio. Quello sì che era un atto criticabile e l’abbiamo fatto giustamente. Ma questo non è un atto criticabile, perché risponde a una strategia e a un progetto che mette in sicurezza la città di Falconara e non va a sanare i buchi di bilancio, perché deve essere a specifica destinazione – questo non è un fondo come l’altro che va a sanare debiti di bilancio, per cui spero che la corte dei Conti capisca cosa è avvenuto nel passato –. Quindi siamo d’accordo perché è una scelta di responsabilità che prende la Regione verso un sito che ha delle problematiche che noi riconosciamo e che ha bisogno probabilmente ancora per molto tempo di convivere con una realtà come quella.
Quindi è un fondo a specifica destinazione, è giusto ed è legittimo, non era invece legittimo quello che andava a coprire i debiti fuori bilancio di quel Comune che invece questa Giunta ha presentato.
La maggioranza è fuori dai rapporti con il territorio e fuori dalla sua responsabilità. Quella è stata irresponsabilità, questa è responsabilità, ma non per spaccare qualcuno, non c’importa. Se la Giunta propone qualcosa di diverso siamo disponibile a parlarne in questo senso. Il bilancio in questo periodo, Presidente Spacca, è diventato l’unico strumento dove possiamo parlare, perché abbiamo leggi bloccate nelle Commissioni che non hanno finanziamento, non hanno sostegno da mesi e da anni. Quindi certo che noi parliamo nel momento del bilancio, e non è demagogia questa, stiamo cercando di affrontare un problema.
E’ stato fatto tutto troppo in fretta, non c’è stato modo di approfondire e magari di migliorare gli strumenti, però riteniamo che questa proposta ad oggi sia la più legittima che sia stata presentata sulla città di Falconara.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione per appello nominale partendo dalla lettera G.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama.
Giannini no
Giannotti assente
Lippi sì
Luchetti assente
Mammoli no
Massi sì
Mezzolani no
Minardi no
Mollaroli no
Ortenzi no
Petrini no
Pistarelli sì
Procaccini no
Ricci no
Rocchi no
Romagnoli sì
Santori sì
Silvetti sì
Solazzi no
Spacca no
Tiberi sì
Viventi sì
Agostini no
Altomeni no
Amagliani no
Badiali no
Benatti no
Binci sì
Brandoni no
Brini assente
Bucciarelli no
Bugaro sì
Capponi sì
Castelli sì
Cesaroni sì
Ciriaci sì
Comi no
D’Anna sì
Donati no
Favia no

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 63 dei Consiglieri Favia, Binci, Solazzi. Ha la parola il Consigliere Solazzi.

Vittoriano SOLAZZI. Il contenuto si evince abbastanza chiaro dall’emendamento. Si tratta di prevedere una cifra di 100 mila euro per un’attività di monitoraggio e studio per quanto riguarda l’inquinamento da idrocarburi del golfo di Ancona.
Abbiamo ritenuto opportuno prevedere all’interno del bilancio una cifra del genere perché l‘esigenza di un monitoraggio costante la riteniamo assolutamente opportuna.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Favia.

David FAVIA. Se i colleghi sono d’accordo proporrei di ritirare questi due emendamenti.

PRESIDENTE. Emendamento n. 63. Ritirato.
Emendamento n. 64. Ritirato.
Emendamento n. 65 del Consigliere Massi, che ha la parola.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. Chiedo un chiarimento perché nel dibattito già anticipato ieri questo è un argomento che avevo sottolineato, cioè quello del sostengo alle famiglie delocalizzate per eventi franosi o di dissesto idrogeologico.
Mi sono anche richiamato a una mozione, fatta dal capogruppo Ricci, che chiedeva 600 mila euro per questo intervento, poi sia l’Assessore Marcolini che il Consigliere Ricci dicono che siamo a 350 mila. Se mi date una spiegazione precisa lo ritiro.
Qui lo dobbiamo dire di nuovo, è un altro verbale rispetto a ieri, perché i posteri che leggeranno con attenzione i risultati di questa seduta vorranno sapere quello che abbiamo detto.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Ricci.

Mirco RICCI. Invito di nuovo il Consigliere Massi a ritirarlo, pensavo di aver chiarito ieri. Qualche tempo fa abbiamo votato insieme una mozione che invitava la Giunta a destinare delle risorse per le delocalizzazione degli immobili sottoposti a ordinanza di sgombero dei Sindaci perché lesionati da frane.
I casi nelle Marche sono sette, sono stati segnalati dagli uffici e dalla protezione civile. Questi sette casi sono stati visionati anche recentemente ed è stata fatta una stima che secondo gli uffici della Regione e anche degli uffici tecnici dei Comuni, ammonterebbe, se non ricordo male, a 700 mila euro.
E’ evidente che questa proposta che già il bilancio prevede – perché il mio emendamento è passato in Commissione – apre a livello nazionale un’esperienza del tutto nuova, perché fino ad oggi le indennità derivanti dalle calamità naturali con fondi nazionali avevano risposto solo agli eventi legati ai terremoti.
Poi nel Pai ci sono previsioni, perché il nostro Piano del dissesto idrogeologico prevede un intervento sulle delocalizzazioni, tuttavia non lo abbiamo mai potuto finanziare. Tra l’altro le dinamiche in corso e quelle di prospettiva che riguardano la meteorologia ci fanno anche pensare che questi problemi alluvionali e franosi aumenteranno, non diminuiranno.
Le Marche, se non mi hanno informato male, ma penso che sia un’informazione corretta, è tra le prime Regioni, forse l’unica Regione, che interviene per risarcire sia danni derivanti da eventi franosi che danni derivanti da eventi sismici.
La risorsa che abbiamo messo a disposizione, Consigliere Massi, è circa il 50% della stima prodotta dagli uffici, ottenuta attraverso una destinazione di 200 mila euro da uno dei capitoli dell’Assessorato dei lavori pubblici e di 150 mila euro frutto di un emendamento del sottoscritto che la Commissione ha fatto proprio. Per cui complessivamente ci sono 350 mila euro che sono, rispetto all’indicazione degli uffici, non il 100%. Ma è anche ragionevole pensare che in questi casi quasi mai si riesce ad indennizzare il 100% perché molto spesso la dimensione degli eventi è talmente calamitosa che le risorse necessarie per dare una risposta vera sono enormi, non si arriva quasi mai a dare il 100%.
Tuttavia in questo caso c’è una bella risposta e, secondo me, anche utile.
Avevamo pensato qualche tempo fa addirittura di arrivarci con una proposta di legge, si sarebbe aperta una finestra larghissima, però ora in questo quadro, con un risarcimento mirato sui singoli sette casi, è la cosa più ragionevole.
Facciamo un’operazione che è anche una novità nel quadro delle Marche. Quindi credo che sia opportuno, se il Consigliere Massi è d’accordo, ritirare l’emendamento e prendere atto che c’è comunque una risorsa consistente a disposizione.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Comi.

Francesco COMI. Una domanda all’Assessore per avere un quadro più chiaro. Questo contributo che chiaramente è parziale – condivido tutte le riflessioni fatte dal Capogruppo – dovrà essere finalizzato a finanziare alcuni dei sette interventi o parzialmente tutti i sette interventi? E’ un distinguo che è opportuno fare perché servirà da indirizzo anche all’azione che poi gli uffici dovranno tradurre dall’articolato di questo emendamento. Perché in assenza di un nostro puntuale chiarimento c’è il rischio molto concreto che vengano finanziati solo due progetti e non tutti e sette.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Penso che l’elenco dei danni e delle stime sia diversificato, cioè che si debba intervenire pro-quota, come poco fa il Consigliere Ricci accennava, per una quota che si avvicina al 50% del danno, pro-quota sul danno effettivamente certificato.
Vorrei sottolineare, lo faceva già il Consigliere Ricci ieri, ma era presente anche nella preoccupata denuncia di questi eventi imprevedibili e incontrollabili che faceva il Consigliere Massi, che è la prima volta che la Regione interviene facendo fronte a eventi calamitosi con un intervento di questo tipo.
Capisco l’eccezionalità e l’emergenza sociale, non abbiamo mai fatto niente del genere, né in presenza di alluvioni, di terremoti, per cui capite che l’occasione è emergente ed eccezionale.
Spero che, come il dibattito ha dimostrato, che di fronte a questa persistente situazione di alcuni anni lo sforzo sia stato apprezzato, congruo e non apra una finestra come in altri casi – ne cito due – uno è la fauna selvatica, l’altra è il danno su cui c’è una previsione di copertura senza la copertura.
Quindi dico che condivido, abbiamo lavorato per la soluzione, ma attenzione a fare da sponda rispetto ad eventi di questo tipo su cui invece c’è un intervento doveroso dello Stato, come in tutti i casi di cui ho accennato prima e su cui ci siamo impegnati negli ultimi anni – da dieci anni, purtroppo, con il terremoto e da due anni con l’alluvione – in maniera costante.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Sono d’accordo sul trattamento e sulla soluzione che la Giunta ha proposto per questi casi, ma a questo vorrei aggiungere due considerazioni.
Certamente il rischio che ci prendiamo con questo atto in una diversità di trattamento dei cittadini marchigiani è enorme perché, come voi sapete, non essendoci oggi grandi risorse per finire l’emergenza sismica e con una sostanziale presa di distanza da parte del Governo nazionale sulla continuazione del recupero dei danni provocati dal terremoto, ma anche di altri danni che sono avvenuti attraverso la manifestazione di eventi meteorologici eccezionali molte volte non coperti da assicurazioni sia nazionali che di polizze assicurative, crediamo che la questione che ci stiamo accingendo a porre in essere potrebbe generare nel tempo una diversità di trattamento.
Ho voluto fare soltanto questa considerazione perché almeno accertiamo che questi danni non siano stati causati da una imperizia di chi è andato a realizzare la casa in un posto dove non si poteva realizzare, se ci sono abusi edilizi in atto. A mio avviso se questo deriva da un abuso edilizio non può essere coperto da un intervento da parte della Regione. Come ritengo che dobbiamo prenderci, Assessore Marcolini, qualche responsabilità sulla gestione finale del terremoto, perché non può essere un rimpallo tra il dire che è un intervento obbligatorio del Governo e poi noi nelle Marche stiamo a guardare. Noi stiamo generando danni ulteriori proprio per aver messo sotto naftalina un patrimonio che è di otto/nove mila fabbricati che stanno attendendo qualche cosa che venga dall’alto e che non viene mai, poi questo patrimonio rischia di rimanere lì, in attesa che qualcuno prenda una decisione.
Penso che questa Regione debba prendere il coraggio a due mani e dire se la ricostruzione è finita qui, se la ricostruzione continuerà con fondi regionali o se troveremo dei Bei per sostenere a tasso zero chi ricostruisce questo patrimonio, altrimenti con il nostro attendismo genereremo un danno ulteriore all’economia marchigiana soprattutto delle aree interne.
Questa iniziativa è attinente al discorso perché la soluzione di quei problemi, che sono sei-sette casi nelle Marche, è assimilabile a tutto un panorama di situazioni di disagio e di danno che è avvenuto su questo territorio regionale con il terremoto, ma anche con altri eventi.
Quindi occorre un accertamento dell’eventuale responsabilità dell’uomo e di colui che ha realizzato quegli immobili, nel caso ci sia, prima di dare un aiuto da parte della Regione Marche, dall’altra occorre una soluzione sempre più responsabile ad un altro grande problema che è molto più importante della soluzione dei sette casi che pur meritano un rispetto individuale.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Ortenzi.

Rosalba ORTENZI. E’ un atto di grande responsabilità da parte della Regione e della Giunta di riconoscere, anche se parzialmente, un contributo a chi ha avuto un gravissimo danno, anche se si tratta di pochi casi, relativamente a frane o a dissesti verificatisi.
Credo che comunque con il bilancio dell’anno futuro dovremmo avere un occhio di riguardo particolare proprio alla fragilità del territorio.
Come Commissione abbiamo presentato una richiesta, che non poteva essere accolta quest’anno, ma che riproporremo, sulla quale cercheremo di far riflettere il Consiglio. E’ una richiesta sulla necessità di intervenire in maniera molto più corposa e robusta per quanto riguarda l’attenzione ai dissesti che purtroppo a più riprese nel corso dell’anno si verificano nei nostri territori. Questo soprattutto per dare una mano alle amministrazioni comunali che talvolta si trovano impossibilitate ad intervenire con fondi propri.
La protezione civile, gli assessorati delle Province ci coinvolgono su questi problemi, quindi ritengo che come Commissione, ma anche come Consiglieri tutti insieme dovremmo ragionare per l’anno prossimo sul come fare, come e dove trovare le risorse, anche sollecitando i trasferimenti dello Stato, per risolvere questo problema che ritengo sia uno dei più importanti del nostro territorio regionale.

PRESIDENTE. Consigliere Massi, a questo punto è lei che deve pronunciarsi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. Votiamo l’emendamento.

PRESIDENTE. Emendamento n. 65. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 66 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Vorrei chiamare in causa l’Assessore Petrini e l’Assessore Giaccaglia in merito al fatto che nel Por la Provincia di Macerata ha presentato, come intervento da mettere nell’Asse 5, la soluzione dei problemi relativi all’inquinamento del basso Chienti – mi rivolgo anche all’Assessore all’ambiente – per circa 4 milioni di euro, utilizzando sostanzialmente quello che invece doveva permettere il rilancio di un sistema culturale, turistico e ambientale.
Ho collegato questo emendamento per il fatto che la Provincia di Macerata sta proponendo, e a mio avviso anche illegittimamente, l’utilizzo di fondi comunitari del Por per la soluzione dell’inquinamento da cloroetano e altro del basso Chienti.
Ritengo che su questa partita la Regione avrebbe dovuto lasciare liberi quei fondi per la specificità inserita nell’Asse 5 del Por che è quella della riqualificazione del territorio per sostenere la cultura, per sostenere il rilancio turistico e per un mantenimento ambientale, ma in senso positivo, di gestione attiva del patrimonio ambientale ai fini della sua valorizzazione.
La Regione se vuol fare un atto di sostegno e di presa in carico di una problematica che è effettiva, importante e strategica per questa zona potrebbe finanziarlo con le risorse di bilancio.
Parlo di una sostituzione che ai fini del bilancio che non costa nulla per gli esborsi da parte della Regione, perché li trova in capitoli di bilancio diversi e strategie diverse e anche più legittime. E direi anche come assunzione di responsabilità perché lì è stato approvato un piano di caratterizzazione che secondo le norme europee non può essere risolto trovando fondi Cee, ma può essere risolto solo con fondi delle autonomie locali, quindi anche della Regione, delle Province e dei Comuni.
Con questo, come in altre cose, tendiamo attraverso il bilancio di portare idee e strategie delle quali purtroppo, però, non riusciamo a discutere e manifestare la nostra impostazione perché non ce ne è data la possibilità.
Questa è la nostra impostazione, pensiamo che su questo si debba aprire anche un dibattito che assolutamente non può eludere proprio questa discussione sul bilancio 2008. Questo perché il piano di caratterizzazione è già operativo e l’intervento della Regione può avvenire solo in questo caso altrimenti la bonifica di quei siti ritarderebbe.

PRESIDENTE. Emendamento n. 66. Lo pongo in votazione. Favorevoli….. Consiglieri, per cortesia, ripetiamo la votazione.

(Il Consiglio non approva)

A questo punto, onde tutelare l’onore della sede dove siamo, chiedo ai Capigruppo di modificare la decisione presa, perché è veramente indecoroso quello a cui si assiste, e di fare un’ora di sospensione. Ha chiesto la parola il Consigliere Pistarelli.

Fabio PISTARELLI. Noi come gruppi chiediamo di proseguire fino alle 14,15 poi facciamo un’ora di sospensione e riprendiamo alle 15,15, visto che abbiamo una conferenza stampa proprio sui lavori del bilancio. Posticipare la sospensione credo sia opportuno farlo per la dignità di quest’Aula.

PRESIDENTE. Va bene.
Emendamento n. 67 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 68 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 69 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 70 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 71 del Consigliere Binci. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 72 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 73 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Avrei voluto illustrare anche i due precedenti, ma non sono riuscito a fare in tempo. Il Consigliere almeno dovrebbe riuscire ad avere l’occhio per vedere di cosa si tratta per riprendere un attimo in mente cosa deve dire, certamente alzare la mano ed abbassarla è semplice, ma ci vuole leggermente più tempo per collegare quello che facciamo.
Questo emendamento è ugualmente una assunzione di responsabilità dell’opposizione che vuole ricordare alla Giunta regionale gli impegni che lei stessa aveva preso con i Comuni e con gli Enti locali per favorire la riconversione delle case di riposo in case protette.
Voi, non io, avete firmato una convenzione con i Comuni per aiutare gli Enti locali a superare i gravi problemi della non autosufficienza e poi avete disatteso l’accordo di programma che prevedeva 10 milioni di euro nel 2005, 20 milioni di euro, 30 milioni di euro, a salire negli anni successivi.
Voi avete fatto questo e vi ricordiamo che addirittura siamo stati onesti nel mettere una cifra molto inferiore alle cose che avevate promesso perché comprendiamo che dentro questo bilancio non c’è praticabilità, non c’è la possibilità di arrivare a mettere quello che voi avevate promesso.
Pensiamo che sul problema della trasformazione delle case di riposo in case protette, Consigliere Ricci, o quello della non autosufficienza – di cui tutti abbiamo preso coscienza in questa Regione perché abbiamo la popolazione più anziana, perché poi nel Piano sanitario avete ribadito quale era l’impegno che volevate prendere – qua dobbiamo prendere un impegno. E se qui questo impegno non lo prendiamo, poi dove saranno i fondi per la non autosufficienza, per trasformare le case di riposo in case protette, per alleviare i Comuni che stanno assumendosi in capo ai loro bilanci opere e gestioni non pertinenti alla loro responsabilità, non pertinenti ai bilanci dei Comuni bensì al sistema socio-sanitario che gestisce la Regione?
Ribadiamo questo, poi se ci dite che lo risolvete in un altro modo, ma negli ultimi due anni non c’è stato messo nulla per questo, ne prendiamo atto e possiamo anche ritirare l’emendamento, però se non c’è nulla noi insistiamo su questo, l’abbiamo fatto l’anno scorso con l’assestamento e con il Piano sanitario e lo rifacciamo quest’anno.
C’era da approvare il Piano della non autosufficienza e della valorizzazione delle strutture della riabilitazione di questa regione, ma ancora non è stato adottato.
Quindi se ci dite qual è la strategia ne saremo contenti. Dovevamo parlare, nel mese di ottobre perché scadeva e siamo arrivati a fine anno e nessuno ne parla, di sanità e di riforma delle aziende sanitarie locali, delle aree vaste, ecc..
Penso che a volte bisogna avere anche la decenza e la responsabilità delle azioni e delle affermazioni che si fanno, altrimenti nessuno sarà credibile. Questo diminuisce molto l’importanza di questo consesso e il ruolo che possiamo svolgere per la comunità marchigiana.
Siccome io e come molti altri siamo stati eletti dal popolo che chiede a noi il rendiconto di quello che facciamo, molte volte non lo chiede agli Assessori perché molti di essi non conosce il corpo elettorale marchigiano, quindi vi chiediamo di darci una risposta così potremmo rispondere a chi quotidianamente ci fa pressione proprio su queste materie, cose su cui voi avete enunciato tanti impegni, ma che fino ad oggi c’è stato il non rispetto di questi impegni assunti addirittura con un protocollo e il non rispetto della pianificazione che ci eravamo dati.
Nel bilancio non c’è una assunzione di responsabilità, ve ne chiediamo conto e vi chiediamo qual è la strategia.

PRESIDENTE. Ha la parola l’Assessore Marcolini.

Pietro MARCOLINI. Il tema della non autosufficienza è un problema drammatico in una società che ha il privilegio di allungare la vita e di avere più bisogni di assistenza, quindi maggiori costi per il presente, ma soprattutto per il futuro.
L’elemento che deve essere riaffermato circa la soluzione progressiva del problema, se non vuole essere demagogico, se non vuole essere irresponsabile, deve fare i conti esattamente con le proprie possibilità.
Penso che lo sforzo fatto negli ultimi anni sul piano regionale, avendo lasciato costantemente invariato e aumentato le risorse del sociale e avendo potenziato gli interventi sanitari, possano dimostrare questo elemento tensivo.
Voglio anticipare che proprio sul versante degli investimenti è allo studio presso l’Assessorato ai servizi sociali e quello alla sanità, come anticipato dal Presidente due settimane fa, una linea di intervento straordinaria per corrispondere alle preoccupazioni che il Consigliere Capponi enunciava, cioè di ammodernamento, di ristrutturazione, di riqualificazione delle case di riposo, delle strutture comunali, pubbliche e private, di assistenza per gli anziani.
Abbiamo richieste inevase per 48 milioni di investimento, abbiamo in animo di varare un programma che sta a mezza via tra il sociale e il sanitario, comprendente anche un modulo capace di innalzare il minutaggio dell’assistenza propria, ma in contenitori che siano tecnologicamente rispondenti alle esigenze, energeticamente autosufficienti, collegati in termini di telemedicina.
Si parla di un piano triennale, su cui stiamo lavorando, di circa 40 milioni.
Per dire questo ho voluto cogliere l’occasione dell’intervento del Consigliere Capponi, ma ci sono anche altri emendamenti e ordini del giorno in discussione in Consiglio, su cui vale la pena di riflettere in tre anni di investimenti.
Ovviamente si tratta di investimenti in cui speriamo, se tecnologicamente avanzati, se afferenti al comparto dell’innovazione tecnologica e della ricerca scientifica – parlo di telemedicina, di defibrillatori, di telediagnostica, di elettrocardiografi, collegati con diagnostica centrale – di poter rientrare in una linea nuova di intervento sul piano comunitario su cui abbiamo avviato i primi contatti.
Questo è il lavoro che stiamo facendo e che doverosamente anticipiamo.
Le poste sono interne, per due terzi al bilancio sociale, per un terzo al bilancio della sanità. Ma sono convinto che i colleghi Amagliani e Mezzolani possano insieme presentare nei prossimi mesi un piano di dettaglio che realisticamente traduca quello che è l’obiettivo in un piano operativo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 73. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 74 dei Consiglieri Massi, Lippi. Ha la parola il Consigliere Castelli.

Guido CASTELLI. Devo ringraziare il Consigliere Lippi di aver presentato questo emendamento che rievoca un fatto che credo rappresenti la migliore chiave di lettura della condizione del servizio sanitario regionale marchigiano, ovvero il crollo del tetto del servizio di dialisi di Civitanova. Mentre come Regione affiggiamo manifesti per ogni dove dicendo che il nostro sistema è il migliore possibile, a momenti crolla il tetto sulla testa dei dializzati. E’ successo a Civitanova perché evidentemente si voleva fare in tempi non consentiti, quello che una volta si chiamava l’ingegno e la buona opera professionale, un intervento di infrastrutturazione.
Ad oggi i dializzati vengono ancora ricoverati o deportati in altre unità di dialisi. E’ una vergogna nazionale perché tra le altre cose è il primo caso dove deve essere assicurato un minimo di decenza e assistenza perché la dialisi è una attività sanitaria molto delicata.
Noi non vogliamo fare una strumentalizzazione di questi argomenti, però invitiamo la Giunta regionale a mantenere una certa sobrietà nel decantare le qualità del nostro servizio sanitario regionale.
Nessuno di noi è sfascista, però di fronte ad un soffitto che rischia di cascare sulla testa dei dializzati, quasi fossimo a Vibo Valentia, anzi nel Magreb, credo che invece di profondere manifestazioni di entusiasmo e di incoraggiamento in cui nessuno crede, valga la pena di pensarci un attimo.
Secondo rilievo, è anche l’occasione per dire che non dimentichiamo che anche sotto il profilo strettamente economico la Corte dei Conti il 29 agosto 2007 ci ha quasi accusato di falso in bilancio per quanto riguarda la gestione dei conti nella sanità. Non è Castelli, non è Santori, è la Corte dei Conti che in dieci punti ci ha dato una bastonata che onestamente, a memoria d’uomo, non si ricorda nella valutazione che la Magistratura contabile ha fatto dei nostri bilanci.
Terzo punto è l’epica all’Assessore Marcolini il quale parla di quello che avremmo fatto – il condizionale è d’obbligo – per la non autosufficienza e gli anziani. Non risponde Castelli, non risponde il centro-destra, risponde Cgil, Cisl e Uil in quel documento che è stato presentato l’altro ieri a tutti noi dove si dice che la spesa sociale per anziani nelle Marche è di 74 euro pro-capite, molto al di sotto della media nazionale che è di circa 119 euro. Noi non vogliamo dare ai numeri, non li abbiamo attinti dal fondo del cilindro, ma utilizziamo, fino a prova contraria, i dati che la triplice sindacale ci offre.
A voi il commento, ma soprattutto a noi il disastro sanitario ed economico di questa Regione.

PRESIDENTE. Ha la parola la Consigliera Giannini.

Sara GIANNINI. Innanzitutto premetto che nei confronti di coloro che stanno subendo i disagi di un trasferimento nel momento in cui devono fare cure delicate che riguardano una cosa estremamente importante come la dialisi, esprimo tutta la mia solidarietà e anche una vicinanza personale.
Credo che sull’emendamento si riportano proprie quelle strumentalizzazioni di cui ha parlato il Consigliere Castelli.
In realtà non è crollato il tetto, c’è stata un’infiltrazione d’acqua a causa di alcuni lavori fatti nella parte superiore, quindi lo spostamento dei dializzati è servito proprio per evitare che nella realizzazione di questi lavori ci fossero ulteriori pericoli.
Se ci sono state delle responsabilità le accerteremo, se ci sono state delle mancanze verranno accertate, però fare un emendamento per discutere di questo in Aula mi sembra poco serio nei confronti dei dializzati. Per questo motivo voterò contro.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Nessuno ha fatto una speculazione su questo tema, ma devo dire che la risposta dell’Amministrazione regionale di fronte ad una emergenza non è stata quella che ci aspettavamo. Abbiamo visto l’emendamento Massi e Lippi su questo argomento, comunque già sulla stampa avevamo detto quello che ritenevamo effettivamente essere una urgenza e che occorrevano delle soluzioni d’urgenza e non delle soluzioni ordinarie. Perché nella soluzione ordinaria che pratichiamo ci sono dei tempi devastanti per la qualità dei servizi che offriamo soprattutto a quelle categorie che versano in una situazione anche psicologica di dipendenza da macchine come quella dei dializzati e che dobbiamo tenere in adeguato conto.
La solidarietà, Consigliera Giannini, è giusta quella che ha espresso, la esprimiamo anche noi, ma secondo me della solidarietà serve di più un intervento immediato. Nessuno vi crea problemi di speculazione qualora questo sia fatto nei tempi che sono leciti per l’emergenza. Quindi non attuare solo procedure ordinarie per risolvere problemi che invece sono di estrema gravità. Tra l’altro quando già, Consigliera Giannini, lei parla dell’aprire un contenzioso con qualcun altro, significa allora che non vogliamo risolvere i problemi.
Secondo me i contenziosi li dobbiamo aprire dopo perché prima dobbiamo risolvere l’emergenza e questi problemi, senza fare nessuna speculazione. Infatti sulla stampa, per quanto mi riguarda, non sono intervenuto minimamente su questa cosa perché ritenevo che doveva essere affrontata con una emergenza.
Non penso che siamo nel Burundi né in un altro Stato che non ha la capacità di reagire a un piccolissimo evento straordinario, però quello che ci aspettavamo era un intervento di più solerzia, cosa che in questo periodo lascia molto a desiderare.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Pistarelli.

Fabio PISTARELLI. Non so se la collega Giannini abbia letto altri testi rispetto a quelli che noi abbiamo, penso di no, perché se ci atteniamo al testo che abbiamo sotto un Consigliere regionale dovrebbe solo dire che bisogna intervenire subito in via straordinaria per affrontare una situazione straordinaria. Perché tutti hanno riferito – cioè i responsabili della Zona, dal direttore di zona al direttore sanitario – che questa è una situazione derivante del fatto che le manutenzioni non si sono potute effettuare in maniera ordinaria per mancanza di fondi. Questo è quello che abbiamo letto dalle loro dichiarazioni.
Sono passati troppi mesi e anni rispetto ad un’esigenza segnalata giù molto tempo fa.
Quindi cosa dovrebbe fare un Consigliere regionale se non dire che dobbiamo parlarne in sede di bilancio?!
Questo è un emendamento che chiaramente approviamo totalmente, i colleghi Massi e Lippi hanno fatto bene a metterlo con le loro firme, noi lo controfirmiamo perché è questo quello che deve fare un sistema sanitario se vuole affrontare le questioni in maniera non strabica ma puntuale.
Poi tutte le altre considerazioni le conosciamo, qui altro che alleviare o indorare la pillola, cara Giannini, non è solo un’infiltrazione, qui è una vetustà o comunque una inadeguatezza dei locali che era stata abbondantemente segnalata. E’ vero che durante la dialisi, cioè durante la effettuazione delle operazioni di dialisi sono avvenute delle cose che è meglio lasciar perdere! Quando c’erano i dializzati con tutti i tubi e tubicini sono venuti giù pezzi di intonacatura, pezzi di soffitto, ecc.. E’ avvenuto questo, è una roba indicibile e indescrivibile!
Ritengo pertanto che votare l’emendamento sia il minimo che possiamo fare quest’oggi.

PRESIDENTE. Ha la parola il Consigliere Massi.

Francesco MASSI GENTILONI SILVERI. La solidarietà che esprimiamo qui ai pazienti della dialisi è niente rispetto a quella che ha già espresso Silenzi che si è recato sul posto nei giorni scorsi, pur non avendo alcuna competenza in materia, però è apprezzabile quello che ha fatto.
Questa visita di Silenzi al reparto tuttavia non allevia le sofferenze e i disagi dei pazienti.
La Consigliera Giannini ho sentito che diceva che il reparto in piena efficienza riaprirà domani, benissimo, quindi se oggi approviamo lo stanziamento e poi i soldi non servono, li utilizzerete ad inizio anno in altro modo, qual è il problema! Io penso non ce ne siano.

PRESIDENTE. Emendamento n. 74. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 75 del Consigliere Massi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

PRESIDENTE. Emendamento n. 76 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. E’ la seconda volta che presento un emendamento al bilancio che parla di corresponsabilità della Regione Marche nella organizzazione e nella tutela degli animali di affezione, in sostengo agli interventi che fanno i Comuni.
Come voi sapete questo intervento oggi costa alle casse dei Comuni circa 3 milioni e mezzo di euro, sarebbero pari a circa il 35%, addirittura al 40% di quello che noi spendiamo per l’assistenza sanitaria agli anziani, quindi una somma molto consistente.
Siccome nell’approvazione del Piano sanitario regionale – ho presentato l’emendamento per questo – viene prevista una specifica funzione della sanità nella realizzazione della mappatura, quindi della diffusione dei microchip da mettere a tutti gli animali da affezione, cani, in modo particolare, e gatti.
Siccome su cose che abbiamo affermato e approvato non vedo di nuovo nessuna reazione, nessuna proposta, nessuna iniziativa, ho riproposto questo emendamento per stimolare la Giunta a farci capire cosa vorrà fare sulla catalogazione di tutti i soggetti che devono essere censiti per evitare il fenomeno del randagismo. Fenomeno che costa, Consigliere Procaccini, 3 milioni e mezzo di euro ai Comuni delle Marche.
Molto di questo dipende dall’atteggiamento della Regione e dall’organizzazione dei suoi servizi perché non riusciamo in tutte le Asl a fare il censimento dei cani. Questo genera una maggiore libertà dei cittadini che possono tranquillamente abbandonare i loro animali da affezione senza subirne nessuna responsabilità e scaricando ai Comuni tutti gli oneri di loro spettanza.
Su questo dobbiamo aumentare la nostra responsabilità e dare avvio, Assessore Mezzolani, a tutto quello che abbiamo approvato in quel Piano.
Sospettavamo che quell’approvazione nel mese di agosto non sarebbe stata così proficua, cioè che venissero aperte tutte quelle soluzioni che prospettavate, però a sei-otto mesi, a un anno, non avere neanche la parvenza di un impegno ci sembra eccessivamente troppo.
La situazione anche in questo settore rischia di sfuggire di mano e di caricare sugli enti locali degli oneri impropri che invece sono a carico della Regione.
Per questo chiedo di potenziare il capitolo che è diventato ridicolo rispetto all’impegno comunale – 100 mila euro –, rispetto a un bisogno di 3 milioni e mezzo di euro che rischia di essere quasi una presa in giro.
L’assunzione di responsabilità è in questo caso garantita da questa implementazione del fondo, in quel modo teoricamente la Regione viene stimolata poi a fare qualcosa per cercare di ridurre questa spesa attraverso le iniziative di controllo e di gestione di tutta questa problematica che dobbiamo svolgere.
Questo certo diventa una penalizzazione per il bilancio oggi come lo è stata già per i Comuni, ma per nostra colpa. Quindi, ripeto, è un’assunzione di responsabilità.
Pertanto se riusciamo a far bene i nostri compiti probabilmente si ridurranno i costi ai Comuni e si abbasserà nel tempo anche il costo nel bilancio della Regione.
Questa è la mia strategia e se fossi stato amministratore avrei agito in questo modo.

PRESIDENTE. Emendamento n. 76. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 77 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 78 dei Consiglieri Capponi, Bugaro, Giannotti, Cesaroni, Ciriaci, Santori, Tiberi. Ha la parola il Consigliere Capponi.

Franco CAPPONI. Abbiamo ascoltato e letto la relazione del Cal e questa era una delle sue richieste. Il Cal è stato molto benevolo nella relazione scritta, mentre chi ha letto la resocontazione di tutto quello che è emerso durante quella riunione avrebbe percepito una situazione molto più penalizzante e di valutazioni molto meno gratificanti per la Giunta regionale e per gli impegni della Giunta stessa. Quindi diciamo che la relazione scritta era quasi acqua calda rispetto a quello che è avvenuto nel dibattito e nella discussione.
A parte questo, il Cal in questa sua relazione scritta mira sostanzialmente alla soluzione di quattro-cinque grandi problemi irrinunciabili. Uno è quello che ha delle disponibilità ridottissime nel bilancio della Regione.
Questo, senza che sto ancora a tediarvi, lo sapete tutti perché a quell’incontro erano presenti anche i Capigruppo di maggioranza, quindi non vi dico nulla di nuovo e non voglio amplificare quanto detto dai rappresentanti della direzione del Cal.

PRESIDENTE. Emendamento n. 78. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 79 del Consigliere D’Anna. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Subemendamento n. 080 del Consigliere Giannotti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 80 del Consigliere D’Anna. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Subemendamento n. 081 del Consigliere Giannotti. Lo pongo in votazione.

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 81 del Consigliere D’Anna, che ha la parola.

Giancarlo D’ANNA. Chiedo la votazione per appello nominale a nome mio e dei Consiglieri Castelli e Silvetti.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione per appello nominale partendo dalla lettera A.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama.
Agostini assente
Altomeni no
Amagliani no
Badiali no
Benatti no
Binci no
Brandoni no
Brini assente
Bucciarelli no
Bugaro sì
Capponi sì
Castelli sì
Cesaroni sì
Ciriaci sì
Comi no
D’Anna sì
Donati no
Favia assente
Giannini no
Giannotti sì
Lippi assente
Luchetti no
Mammoli no
Massi assente
Mezzolani no
Minardi no
Mollaroli no
Ortenzi assente
Petrini no
Pistarelli sì
Procaccini no
Ricci no
Rocchi no
Romagnoli assente
Santori sì
Silvetti sì
Solazzi no
Spacca no
Tiberi sì
Viventi sì

(Il Consiglio non approva)

Emendamento n. 82 dei Consiglieri Ciriaci, Romagnoli, Capponi, Giannotti. Ha la parola la Consigliera Ciriaci.

Graziella CIRIACI. L’emendamento che abbiamo presentato riguarda il contributo per il Teatro dell’Aquila di Fermo.
Abbiamo rilevato che il teatro delle Muse ha uno stanziamento di 344 mila euro, lo Sferisterio ha 764 mila euro, quindi per il Teatro dell’Aquila abbiamo considerato fosse possibile inserire 150 mila euro. Questo anche per il fatto che nel 2008 abbiamo la festa delle Marche. Alla Festa delle Marche di quest’anno ad Ascoli Piceno il nostro Presidente Spacca ha annunciato che ci sarebbero stati degli interventi specifici a favore della manifestazione che si farà…

PRESIDENTE. Consiglieri, per cortesia, giustamente la Consigliera Ciriaci chiede un po’ di attenzione.

Graziella CIRIACI. Voglio chiedere un po’ di attenzione perché al di là della illustrazione voglio rivolgermi al Presidente Spacca perché per Ascoli ha fatto la promessa, o come vogliamo interpretarla, per un contributo, un intervento specifico per quanto riguarda la Giornata delle Marche. Nel bilancio invece non ho trovato niente.
Quindi chiedevo, al di là del fatto che gli altri teatri vengono comunque sostenuti e visto l’evento eccezionale per il 2008, l’inserimento di una somma di 150 mila euro a sostegno del Teatro dell’Aquila.
Mi appello anche ai Consiglieri di maggioranza del territorio, chiedendo di sostenere questo mio emendamento perché credo sia necessario per svolgere questa manifestazione, oltre al fatto che questo teatro che non è stato mai riconosciuto come tale.
Chiedo l’appello nominale a nome mio e dei Consiglieri Santori e Tiberi.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione per appello nominale partendo dalla lettera B.

Michele ALTOMENI. Procedo alla chiama.
Badiali no
Benatti no
Binci no
Brandoni no
Brini assente
Bucciarelli no
Bugaro sì
Capponi sì
Castelli assente
Cesaroni assente
Ciriaci sì
Comi no
D’Anna sì
Donati no
Favia assente
Giannini no
Giannotti assente
Lippi assente
Luchetti no
Mammoli no
Massi assente
Mezzolani no
Minardi no
Mollaroli no
Ortenzi assente
Petrini no
Pistarelli sì
Procaccini no
Ricci no
Rocchi no
Romagnoli sì
Santori sì
Silvetti sì
Solazzi no
Spacca no
Tiberi sì
Viventi sì
Agostini no
Altomeni no
Amagliani no

(Il Consiglio non approva)

Come concordato la seduta è tolta. Riprendiamo alle ore 14,45 con la seduta pomeridiana.


La seduta termina alle ore 14,15