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Atto:LEGGE REGIONALE 3 maggio 1985, n. 32
Titolo:Programma di consolidamento e di sviluppo della cooperazione zootecnica.
Pubblicazione:(B.u.r. 9 maggio 1985, n. 60)
Stato:Abrogata
Tema: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA’ PRODUTTIVE
Settore:AGRICOLTURA E FORESTE
Materia:Prodotti e produttori agricoli - Produzione animale e vegetale
Note:Abrogata dall'art. 1, l.r. 18 aprile 2001, n. 10.

Ai sensi del citato art. 1, l.r. 10/2001, le disposizioni abrogate continuano ad applicarsi ai rapporti sorti in base alle disposizioni medesime, nel periodo della loro vigenza, al fine della completa esecuzione dei procedimenti di entrata e di spesa.

Sommario




Art. 1

Il programma di consolidamento del sistema cooperativo e associativo di cui alla L.R. 29 maggio 1980, n. 43 č integrato dal programma zootecnico specifico allegato alla presente legge.

Art. 2

Il programma zootecnico specifico consolida e rafforza la cooperazione zootecnica.
Gli aiuti previsti dal programma possono essere concessi a cooperative e loro consorzi che svolgono la propria attivitŕ nel settore zootecnico e che operano al fine di conseguire gli obiettivi indicati dal programma stesso.

Art. 3

Per la concessione degli interventi previsti nel programma approvato con la presente legge č autorizzata la spesa di lire 3.000 milioni per l'anno 1985.
La somma occorrente al pagamento della spesa di cui al primo comma, per l'anno 1985, č iscritta a carico del capitolo 3132107 che si istituisce nello stato di previsione della spesa per l'anno finanziario 1985, con la denominazione "Interventi contributivi in attuazione del programma zootecnico specifico integrativo della L.R. 43/80" e con la dotazione di competenza e di cassa di L. 3.000 milioni.
Alla copertura degli oneri per l'anno 1985 si provvede mediante riduzione di pari importo del capitolo 3132102 dello stato di previsione della spesa per l'anno 1985.

Allegati

Programma di consolidamento e di rafforzamento della cooperazione zootecnica


Obiettivo

Il programma si propone di consolidare e di rafforzare la cooperazione nel settore zoootecnico, con priorità per il comparto bovino, al fine di mantenere gli attuali livelli produttivi.


Situazione del settore:

La produzione zootecnica oltre a costituire la voce più consistente della produzione lorda vendibile dell'agricoltura marchigiana, rappresenta una attività economica essenziale in quanto necessariamente congiunta con l'impresa agricola ed indispensabile per la nostra regione per i suoi riflessi sulla struttura agricola della regione.

Infatti, essendo le Marche caratterizzate da territori di collina e di montagna, l'attività zootecnica diviene un fatto obbligato per poter garantire un adeguato utilizzo del nostro territorio.

In questo ultimo decennio la struttura aziendale dell'allevamento zootecnico si è profondamente mutata:

si sono chiuse innumerevoli stalle di piccola o piccolissima dimensione e si sono realizzati allevamenti di adeguata consistenza.

La zootecnia bovina ha subito una notevole riduzione del proprio patrimonio sia a causa della gravità della crisi e sia per la consistente contrazione del contratto mezzadrile.

Da questa trasformazione sono sorte numerose stalle sociali, le quali costituiscono oggi una parte significativa dell'intera struttura zootecnica regionale.

A fianco delle strutture di produzione zootecnica e quale logica evoluzione, particolare importanza hanno assunto le strutture cooperative di lavorazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti zootecnici.

L'aggravarsi della crisi della zootecnica italiana, anche in conseguenza di politiche comunitarie restrittive, coglie la nostra cooperazione zootecnica, e quella ad essa collegata, in una fase di grande debolezza dovuta alle inevitabili difficoltà di avviamento in cui si trovano gran parte delle strutture.

Nasce da ciò l'esigenza di un intervento urgente e specifico che consenta alla cooperazione zootecnica di superare la crisi e di raggiungere quella solidità economica e gestionale necessaria a fronteggiare il difficile momento.


Qualificazione degli obiettivi:

Schematicamente la zootecnia bovina marchigiana può suddividersi in due comparti:

- quella ad indirizzo latte o carne-latte;

- quella ad indirizzo carne.


Comparto lattiero-caseario:

Il settore lattiero-caseario marchigiano nel suo avvio spontaneo e nel suo sviluppo disarticolato e localistico risente fortemente della mancanza di una strategia comune di coordinamento della produzione al fine di meglio utilizzare le economie di scala e di una meglio organizzata presenza sul mercato al fine della commercializzazione della produzione.

L'obiettivo prioritario per il rafforzamento del settore è quello di realizzare momenti di convergenza unitaria della cooperazione di produzione e di lavorazione del latte a cui venga delegato il compito di armonizzare le varie produzioni e di conquistare spazi di mercato che garantiscano il massimo valore aggiunto.

Pregiudiziale per la realizzazione del momento regionale è la solidità di ciascuna struttura partecipante.

Quindi l'obiettivo da perseguire diviene duplice: risanare le aziende cooperative e promuovere la loro aggregazione.


Comparto carne:

Nel settore della carne va perseguito l'obiettivo di consolidare, sostenere e potenziare la cooperazione di produzione che allevi prevalentemente capi di razza marchigiana.

Bisogna tendere al miglioramento della razza marchigiana e alla sua qualificazione sul mercato.

Parimenti, per una migliore e organizzata presenza mercantile oltre che agevolare l'assorbimento dell'offerta dei vitelloni da carne data la situazione di concorrenza con le carni di importazione e la dispersione della produzione regionale, debbono essere funzionali le strutture cooperative e consortili di condizionamento della produzione zootecnica da carne regionale.


Misure d'intervento:

Il conseguimento degli obiettivi di progetto viene realizzato mediante:

- concessione da parte della giunta regionale di contributi in conto capitale e la priorità nell'ottenimento dei benefici previsti dalla legislazione vigente per l'attuazione di progetti di aggregazione fra società cooperative che operano nel settore della produzione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti lattiero e/o zootecnici in genere.

Tali progetti, approvati dalla giunta regionale, debbono prevedere la costituzione, o interessare strutture a carattere regionale che abbiano il compito di organizzare la produzione e di conquistare unitariamente il mercato;

- interventi di assistenza e promozione dell'Ente di Sviluppo nelle Marche, nella cooperazione di allevamento e miglioramento della razza bovina marchigiana e nella promozione e qualificazione della commercializzazione delle carni;

- concessione da parte della giunta regionale di contributi in conto capitale e la priorità nell'ottenimento dei benefici previsti dalla legislazione vigente per la realizzazione di progetti di risanamento economico e finanziario di cooperative che operano nel settore della produzione, lavorazione e commercializzazione dei prodotti lattieri e/o zootecnici in genere che prendono parte attiva ai programmi associativi di cui al primo trattino delle presenti misure d'intervento.

I progetti di risanamento, approvati dalla giunta regionale, debbono prevedere nell'arco del triennio il risanamento dell'azienda, una adeguata partecipazione finanziaria dei soci e una reale prospettiva di sviluppo organizzativa e mercantile.