CONSIGLIO APPROVA LEGGE SU FAMIGLIA, GENITORIALITA' E NATALITA'
Quadro organico della materia con la previsione di interventi e risorse distribuiti su più annualità. Via libera anche alle modifiche alla legge sulla medicina dello sport. Accolte le mozioni su trattamento dei rifiuti speciali a Jesi e per la tutela dei territori appenninici dall'installazione di impianti megaeolici.
Approvata dal Consiglio regionale la proposta di legge a testo unificato (due le proposte inizialmente presentate, una a iniziativa del gruppo di FdI e l’altra a firma dei consiglieri Latini e Santarelli) relativa agli interventi a favore della famiglia, della genitorialità e della natalità (relatori i consiglieri Marco Ausili, FdI, per la maggioranza, e Maurizio Mangialardi, Pd, per la minoranza). La legge intende fornire un quadro organico e integrato della materia anche attraverso una programmazione degli interventi su più annualità. Viene valorizzato il ruolo dell’associazionismo e del terzo settore a sostegno delle politiche famigliari e rafforzato quello della Consulta regionale per la famiglia. Vengono anche attivate reti di collaborazione territoriale a sostegno della famiglia. Tra gli altri aspetti rilevanti i contributi a sostegno della natalità, quelli destinati alle famiglie monoparentali e genitori separati o divorziati, quelli rivolti alle famiglie numerose e a quelle con nati prematuri. Altri punti qualificanti sono quelli relativi agli incentivi per la conciliazione dei tempi famiglia-lavoro e l’introduzione del Fattore Famiglia come strumento integrativo all’Isee”.MEDICINA DELLO SPORT
Via libera all’unanimità alla proposta di legge sulla medicina della sport e tutela sanitaria delle attività sportive. L’aggiornamento della legge preesistente si è resa opportuna alla luce dell’elevata richiesta di visite specialistiche e relativa certificazione ai fini della pratica dell’attività sportiva. Sarà possibile per gli specialisti operare all’interno di più centri ai fini di favorire lo svolgimento di un maggior numero di prestazioni. Relatori del provvedimento sono i consiglieri regionali Giorgio Cancellieri (Lega) e Maurizio Mangialardi(Pd).
TRATTAMENTO RIFIUTI SPECIALI IN COMUNE DI JESI
Con un voto unanime l’Assemblea legislativa ha approvato la mozione a iniziativa della consigliera regionale Lindita Elezi (FI) “Insediamento dell’impianto di trattamento di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi di Edison SPA nel Comune di Jesi”. L’atto di indirizzo chiede l’impegno del Presidente della Giunta regionale e dell’assessore all’ambiente di sollecitare e comunicare agli enti autorizzativi competenti di valutare “la necessità di applicare la direttiva Seveso” per tutelare la salute e l’ambiente. Sul parere del competente ufficio tecnico regionale, si sollecita la valutazione della “la compatibilità di un nuovo stabilimento Seveso in un’area con conclamata e conosciuta contaminazione delle falde delle acque sotterranee da sostanze clorurate la cui volatilità in analisi di rischio specifica, produrrà sicuramente condizioni di rischio non accettabili per gli operatori dell'impianto e per la popolazione civile residente”
MOZIONE IMPIANTI MEGAEOLICI
Accolta la proposta di mozione a iniziativa del consigliere regionale Giacomo Rossi (Civici Marche), sottoscritta da tutti i capigruppo di maggioranza ed opposizione avente ad oggetto la “Richiesta di tutela dei territori appenninici dall'installazione di impianti megaeolici”. Con la mozione si impegna la Giunta regionale e l’assessore competente presso il Governo affinché intraprenda tutte le azioni necessarie affinché il nuovo Decreto Ministeriale sulle aree idonee tuteli in modo esplicito e vincolante i territori interni e montani delle regioni, preservandone il valore naturalistico, economico, culturale e sociale ed escluda espressamente dalle aree idonee le zone appenniniche soggette a dissesto, franosità, vulnerabilità ambientale, anche nell’ottica di preservarne le potenzialità dal sotto il profilo turistico ed agricolo. Con il provvedimento si chiede inoltre l’impegno affinché si riconosca la necessità di proteggere le aree contigue e confinanti, considerando che buona parte della dorsale appenninica è al confine tra le diverse regioni, quando anch’esse colpite da ricadute indirette ma sostanziali degli impianti. Si chiede infine di sostenere un modello di sviluppo energetico che non contrapponga decarbonizzazione e tutela del territorio, ma persegua entrambi gli obiettivi con equilibrio e trasparenza.
L.B.
Martedì 27 Maggio 2025