IN COMMISSIONE SANITA’ ESAME DEL REPORT 2019 SULLE VIOLENZA CONTRO DONNE
I contenuti del dossier, con i dati raccolti dall’Osservatorio marchigiano per le politiche sociali sulla base delle rilevazioni effettuate dai cinque Centri antiviolenza provinciali, approfonditi nel corso di una seduta convocata proprio in occasione della Giornata internazionale dedicata al fenomeno

Il Rapporto annuale sul fenomeno della violenza contro le donne con i dati raccolti dall’Osservatorio marchigiano per le politiche sociali, sulla base delle rilevazioni effettuate dai cinque Centri anti violenza delle Marche, al centro dell’attenzione della Commissione regionale Sanità. “Non a caso abbiamo scelto proprio oggi che è la Giornata internazionale della violenza sulle donne – evidenzia la Presidente Elena Leonardi - per approfondire i contenuti del dossier. E’ importante tenere alta l’attenzione rispetto a un fenomeno che, purtroppo, fa tristemente parte della nostra quotidianità”.
Il rapporto 2019 mostra un calo dell’11,8% delle segnalazioni ai cinque Cav marchigiani, per un totale di 471 richieste di aiuto, in media i 6 donne ogni 10mila abitanti, che salgono a 8 nella provincia di Pesaro dove si registra il 30% dei casi sul totale regionale. “I numeri continuano a essere comunque – prosegue la Presidente - preoccupanti. Di qui la necessità di agire sul fronte culturale, ma anche incentivando e sostenendo azioni concrete a tutela delle vittime e dei loro figli, testimoni indifesi delle brutalità subite dalle madri”. Nel dossier 2019 anche un mini focus relativo al periodo Covid, riferito in particolare a febbraio/maggio 2020, con 165 donne che si sono rivolte ai Cav, di cui 101 primi contatti. “La pandemia non ha interrotto il servizio – sottolinea Elena Leonardi - che si è addirittura intensificato con l’ausilio del telefono e di nuovi strumenti informatici”.
Secondo la Vicepresidente della Commissione, Simona Lupini (M5S) “per contrastare davvero la violenza di genere e domestica è necessario costruire una comunità solidale, che faccia rete attorno alle vittime, che non le lasci sole ma si adoperi per aiutarle nella conquista di una nuova vita autonoma e indipendente”. Per il consigliere del Movimento 5 Stelle “è’ necessario lavorare sul territorio a ogni livello, partendo dai Comuni, favorendo iniziative a sostegno del lavoro, ma anche di carattere abitativo. Penso all’utilizzo del cohousing, con esperienze positive già avviate e che potrebbero trovare ulteriore sviluppo in altre aree del territorio regionale ”.


C.C.
Comunicato n.226, Mercoledì 25 Novembre 2020