SEDUTA APERTA PER IL GIORNO DEL RICORDO
Il Consiglio regionale delle Marche ha celebrato il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati dalle loro terre nel secondo dopoguerra. In Aula interventi e testimonianze alla presenza degli alunni delle scuole

Conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Questa la finalità della legge istitutiva del Giorno del Ricordo che è stato celebrato nell’Aula del Consiglio regionale, convocato per l’occasione in seduta aperta alla presenza degli alunni delle scuole.
“Una tragedia nazionale connotata da brutale violazione dei diritti umani” – ha detto il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini, in apertura di seduta – “dopo decenni di silenzio l’Italia si è finalmente unita nella condanna di questi tragici eventi. Siamo noi – ha concluso Latini – i primi a dover imparare dalla storia per formulare un messaggio alle generazioni future”. “Dal primo momento ho sentito mio questo pezzo di storia – ha affermato Elisabetta Sabatini, Vicepresidente del Comitato Marche Sud dell’Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) - una storia taciuta per troppi anni e che oggi necessita della giusta attenzione”. Emanuele Piloni, Coordinatore per le Marche dell’Unione degli Istriani, ha voluto ringraziare pubblicamente il senatore Roberto Menia che di fatto fu il promotore della legge istitutiva del Giorno del Ricordo che si celebra ogni anno il 10 febbraio, data dell’entrata in vigore del trattato di pace con cui, nel 1947, le province di Pola, Fiume, Zara, parte delle zone di Gorizia e di Trieste passarono a quella che era allora la Jugoslavia. Il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Marco Ugo Filisetti, ha ricostruito brevemente i fatti avvenuti dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 “per comprendere meglio quanto accaduto anche a beneficio degli studenti presenti in Consiglio e ai tanti che stanno seguendo questa giornata in streaming”. La parola è poi passata agli studenti delle scuole marchigiane che hanno aderito al Concorso nazionale “Amate sponde”. Da parte loro la realizzazione di un video contenente la testimonianza di un esule zaratino e la lettura di alcuni elaborati sul tema. Il Vicepresidente del Comitato provinciale di Ancona dell’Anvgd, Giuliano Piccini ha evidenziato come la città di Ancona abbia rappresentato all’epoca “importante luogo di accoglienza, di salvezza e di rinascita”. Il giornalista e saggista Dino Messina, autore di “Italiani due volte” e “La storia cancellata degli italiani”, ha invocato la necessità di unirsi attorno a questa data commemorativa della nostra storia comune. Conclusioni affidate al Presidente della Giunta regionale, Francesco Acquaroli: “ricordiamo una pagina drammatica della nostra storia nell’obiettivo di costruire anno dopo anno una memoria condivisa”.

L.B.
Comunicato n.41, Martedì 21 Febbraio 2023